DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Graphites si ottiene dalla triturazione con lattosio della grafite e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
La grafite è un minerale costituito essenzialmente da carbonio cristallizzato nel sistema esagonale, spesso impuro di argilla, ossidi di ferro ed altri minerali. E’ presente generalmente in natura sottoforma di masse fogliettate o di aggregati raggiati granulari, raramente sottoforma di cristalli. I principali giacimenti si trovano in Messico, Corea del Sud, Sri Lanka, Austria, Madagascar, USA e Siberia. In Italia esistono buoni giacimenti in Val Chisone (provincia di Torino), nelle Alpi occidentali.
E’ noto che l’altra forma naturale contenente carbonio libero, questa volta allo stato purissimo, è il diamante.
La grafite è uno dei minerali più teneri, è un ottimo conduttore, è insolubile in acqua e in alcool, ha colore nero-grigio acciaio, è grassa al tatto, sporca le dita e lascia una traccia nera sulla carta. Per questo motivo il suo nome deriva dal greco grafein, che significa “scrivere”. Impropriamente in passato veniva chiamata piombaggine o mina di piombo, anche se il piombo è completamente assente nella sua composizione chimica. Ma le proprietà veramente eccezionali della grafite sono l’aumento della sua resistenza meccanica alle alte temperature e la capacità di resistere agli elevati sbalzi termici. Oggi trova moltissime applicazioni in diversi settori industriali, tra cui quelli per la produzione di materiali refrattari, di lubrificanti, di spazzole per motori elettrici, di matite e per l’indurimento dell’acciaio.
Com’è noto l’utilizzo più comune della grafite è quello per scrivere e disegnare su carta. Tale uso risale alla seconda metà del XVII secolo quando ci si accorse che la sua traccia veniva facilmente cancellata con la semplice mollica di pane. Anche se l’idea venne ai due italiani Simonio e Lyndiana Bernacotti, la matita nella sua struttura pressoché attuale la si deve all’ebanista tedesco Kaspar Faber che nel 1761 mise in commercio le prime matite costituite da barrette sottili di grafite (mine) inserite in bastoncini cavi di legno per non sporcare le mani, fondando la Società Faber. Nel 1795 lo scienziato francese Nicholas Jacques Contè ebbe l’idea di mescolare la grafite con l’argilla per rendere le mine più o meno dure, brevettando un metodo che è tuttora sostanzialmente adottato.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Graphites è uno dei principali policresti omeopatici ed è anche uno dei principali rimedi costituzionali, la cui costituzione di riferimento è quella carbonica. Inoltre essendo un intossicato (per il contenuto di carbonio) che convoglia le proprie tossine verso la pelle, ha una diatesi psorica.
Avendo, pertanto, una costituzione quasi esclusivamente carbonica, il soggetto Graphites si presenta con una corporatura robusta, tondeggiante, opulenta e con tutte le ghiandole endocrine ipofunzionanti, in particolare tiroide, surrene e gonadi (per ulteriori informazioni in merito consultare l’articolo “Omeopatia e Costituzioni” della sezione del sito “Approfondimenti”).
Lo scarso funzionamento della tiroide (ipotiroidismo) comporta un metabolismo basale rallentato ed una carente attività metabolica dei tessuti, con insufficiente produzione di calore, per cui il soggetto è estremamente freddoloso ed ha una spiccata tendenza ad ingrassare fino all’obesità.
La scarsa attività delle ghiandole surrenali (sia della midollare che della corticale), rende il soggetto privo di emotività, di qualsiasi entusiasmo, apatico, indifferente, astenico, che si stanca facilmente, svogliato, che ha difficoltà di concentrazione e di applicazione, triste e melanconico.
Lo scarso funzionamento delle gonadi abbassa la libido e compromette la normale attività sessuale, potendo arrivare finanche ad indurre frigidità nelle donne ed impotenza negli uomini.
Come accennato in precedenza, il rimedio si identifica maggiormente con la pelle, che diventa la principale via di eliminazione delle proprie tossine, tanto da poter affermare che Graphites è la pelle. Infatti Graphites è il principale rimedio omeopatico per la cura delle malattie cutanee. Con esso possono essere trattate tutte le lesioni della cute, come eritemi, punture d’insetti, eczemi caratterizzati da vescicole e da edemi seguiti da croste e desquamazione, dermatiti allergiche, herpes, acne, forfora e alopecia. Ogni qualvolta vengono a trovarsi lesioni cutanee essudanti, che secernono un liquido denso di tipo mieloso, con molta probabilità Graphites è il rimedio giusto. Caratteristiche sono le lesioni alle pliche cutanee, come palpebre, angoli della bocca, dietro le orecchie, interno dei gomiti e delle ginocchia, ecc.
Il soggetto Graphites ha pelle secca e squamosa, bocca secca (specie al mattino), capelli secchi, unghie dure e spesse, feci secche ed è affetto da una rinite cronica con rinorrea acquosa, proprio per controbilanciare tale secchezza. Inoltre presenta irregolarità nella circolazione sanguigna, problemi gastrici e intestinali con forte flatulenza, congestione del sistema portale e patologie epatiche. Una caratteristica marcata è la sensazione di sangue alla testa con arrossamento del viso a mo’ di vampate. Inoltre considerato che il rimedio contiene tracce di ferro, ritroveremo l’anemia e tutte le sue conseguenze, come il pallore, le mestruazioni insufficienti e la stitichezza.
In sintesi, per la sua composizione chimica, fatta prevalentemente di carbone ma anche di ferro, Graphites è il rimedio che ha in sé una parte della qualità del ferro ed una parte della qualità del carbone, oltre a proprietà nuove che derivano dalla combinazione dei due suddetti elementi.
Di Ferrum ritroveremo l’anemia del ferro, con la sua mancanza di ossidazioni che determina soprattutto la freddolosità e la stitichezza.
Di Carbo vegetabilis ritroveremo l’ingorgo della circolazione venosa ed i problemi gastrointestinali.
Di proprio ritroveremo soprattutto le manifestazioni cutanee, l’ipotiroidismo con il conseguente stato di ingrassamento e la stanchezza cronica, nonché il particolare psichismo descritto in precedenza..
I sintomi migliorano all’aria aperta e dopo i pasti. Peggiorano con il freddo, in un letto troppo caldo, al risveglio mattutino, prima della mezzanotte. Le donne hanno un peggioramento dei sintomi prima e durante il ciclo mestruale.
I principali sinergici (complementari) di Graphites sono Arsenicum album, Calcarea carbonica, Causticum, Ferrum metallicum, Hepar sulphur, Lycopodium, Phosphorus, Pulsatilla, Silicea, Sulphur (l’altro grande rimedio per le affezioni cutanee), Tuberculinum.
I principali antidoti (ma che aiutano la sua azione nella fase acuta) sono Argentum nitricum e Nux vomica per l’apparato digerente, Petroleum per l’eczema.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Graphites si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio descritte in precedenza.
1) PELLE. Tutti i tipi di eruzioni cutanee sia secche che trasudanti, seborrea, desquamazione della pelle, forfora, alopecia, eczema essudativo, eritema, ragadi (agli angoli bocca, dietro le orecchie, all’interno di gomiti e ginocchia, agli angoli degli occhi, tra le dita, intorno al capezzolo, nella regione anale), vescicole sierose, pustole, cisti sebacee, verruche, ponfi, punture d’insetti, dermatosi, cheratosi, herpes, acne, psoriasi.
2) APP. DIGERENTE. Sensazione di pesantezza allo stomaco con eruttazioni acide, aerofagia e nausea. Addome teso con dolori crampiformi che migliorano mangiando. Dispepsia. Gastrite. Sensazione di pressione al fegato per stasi portale. Stipsi tenace senza stimolo con flatulenza. Possibile diarrea a seguito della soppressione di un’eruzione cutanea.
3) TESTA. Emicrania o cefalea occipitale più accentuata a sinistra che migliora nell’oscurità. Oftalmia. Blefarite. Congiuntivite. Orzaiolo. Otite catarrale a volte con diminuzione della qualità dell’udito.
4) APP. VASCOLARE. Rallentamento della circolazione sanguigna. Emorroidi brucianti, sanguinanti e pruriginose.
5) APP. RESPIRATORIO. Rinite cronica con rinorrea acquosa e presenza di croste e fessurazioni nelle cavità nasali.
6) APP. GENITALE FEMMINILE. Ipomenorrea. Amenorrea. Ciclo mestruale ritardato e breve. Mestruazioni chiare precedute da prurito vulvare. Mammelle gonfie e dure con capezzoli screpolati.
7) APP. GENITALE MASCHILE. Eiaculazione precoce e insufficiente.
8) APP. URINARIO. Oliguria con sedimenti rossi.
DOSI
Per tutti i casi, nelle situazioni acute diluizione 5-6CH, 3 granuli o 8-10 gocce ogni 2-3 ore; nelle situazioni croniche diluizione 15-30CH, 4-5 granuli 1-2 volte al dì.
(*) V. Note esplicative
francoise dice
Salve, cortesemente, Graphites si prende solo quando ormai sono tutte croste o va bene iniziare anche prima in una fase intermedia quando c’è compresenza di pustole e croste?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Francoise, Graphites è un rimedio omeopatico che si rivela particolarmente adatto nel trattamento di tutte le dermatiti con essudato (caratteristicamente dermatite atopica e dermatite seborroica), con secrezione giallastra, viscosa e densa come il miele. Quindi il suo utilizzo risulterà efficace quando sono presenti tali sintomi patogenetici, indipendentemente da tutto il resto. Cordiali saluti.
anna dice
Gentilissima dottoressa
nel corso di numerose indagini( dalla Pet per scongiurare il ritorno del cancro dopo 18 anni, allo screening vascolare per gli assenti problemi di cuore), si è palesato un valore sospetto alla tiroide ABTG. Sommata ad una grande intolleranza verso alcuni cibi che dovrò individuare e forse una sospetta celiachia essa sembrerebbe essere la responsabile di un collasso che mi portò ad un forte dimagrimento, inizialmente bene accolto, ma che col tempo mi ha costretta ad interpellare un endocrinologo, il quale mi ha prescritto Tirosint flaconcini 50.
Da decenni mi curo con l’omeopatia e vorrei un suo parere circa un rimedio alternativo, che mi porti giovamento.
La ringrazio con tutto il cuore.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Anna, come lei sa, i rimedi omeopatici non vengono scelti in base al nome della patologia o della disfunzione o del disturbo, bensì in base alla somiglianza con le caratteristiche e con la sintomatologia del paziente, sia a livello fisico che psichico. Infatti, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio curativo sarà quello che possiede un quadro patogenetico (l’insieme dei sintomi, dei modi e dei processi fisiopatologici che il rimedio è in grado di curare) che combaci con il quadro clinico del paziente e quanto più è esatta tale sovrapposizione (somiglianza) tanto migliori saranno i risultati. La presenza nel sangue di livelli elevati di autoanticorpi anti-tiroide, come gli autoanticorpi anti-tireoglobulina (AbTG) od anche gli autoanticorpi anti-tireoperossidasi (AbTPO), può essere il segnale di una compromissione della corretta funzionalità della tiroide, spesso della tiroidite di Hashimoto, che ricordiamolo è il tipo più comune di reazione autoimmune causante l’ipotiroidismo. Per l’ipotiroidismo i rimedi omeopatici che possono essere di aiuto sono diversi e sarà, come detto in precedenza, la sintomatologia del paziente (comune e individuale) a fare da guida per la scelta del rimedio omeopatico giusto. In genere per l’ipotiroidismo sono adatti i rimedi omeopatici carbonici, ossia quelli che fanno capo alla costituzione carbonica, o ad una costituzione prevalentemente carbonica, corrispondente al brachitipo che ha tendenza a prendere peso, metabolismo rallentato, turbe metaboliche con possibile elevazione di colesterolo e trigliceridi, ritenzione idrica, lento, pigro, flemmatico, che ama mangiare e che tende a condurre una vita di routine. Il capostipite di detta costituzione è Calcarea carbonica, che è infatti il rimedio omeopatico più adoperato in caso di ipotiroidismo. Tra gli altri principali rimedi spesso utilizzati troviamo Ammonium carbonicum, Baryta carbonica, Carbo animalis, Carbo vegetabilis, Graphites, Kalium carbonicum, Magnesia carbonica, Natrum carbonicum, ecc. Quando la costituzione del paziente è più vicina a quella fosforica (corrispondente al longitipo, con muscolatura ipotrofica, freddoloso, che manca di vigore, che si stanca facilmente), allora possono trovare impiego rimedi omeopatici come Lycopodium o Sepia. In alcuni casi, per completare e sostenere la cura omeopatica, vengono associati degli organoterapici come Ipotalamo, Tireostimolina e Tiroide, oppure dei gemmoterapici come Betula pubescens M.G. D1 e Quercus peduncolata M.G. D1. Se lei intende continuare ad avvalersi dell’Omeopatia ed eventualmente anche delle Bioterapia collegate, le consiglio di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico, in sostituzione, totale o parziale, della terapia tradizionale. Cordiali saluti.
Monica dice
Gentile Dottoressa,
ho quasi 60 anni, sono in menopausa chirurgica ormai da 8 anni. Dopo l’operazione, dovuta ad un grosso fibroma, ho fatto per 5 anni una cura sostitutiva e da quando l’ho interrotta sono ingrassata di almeno 5 chili. Soffro di pesantezza alle gambe, con notevoli accumuli di cellulite, piedi freddi di notte, dolori articolari alla schiena e alle anche. Non mangio molto e vado regolarmente in piscina, eppure l’ago della bilancia sale e sono arrivata a pesare 75 chili per 1.57 m di altezza. Faccio fatica ormai anche a camminare e non è da me, dal momento che sono sempre stata una persona piuttosto energica.
Ho letto sul suo sito, per altro estremamente interessante e chiaro, che potrei trovare giovamento con calcarea carbonica o graphites. Lei mi può consigliare al riguardo?
La ringrazio anticipatamente della risposta.
Monica
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Monica, Calcarea carbonica e Graphites sono due rimedi omeopatici che potrebbero dare risposta a molte delle problematiche da lei esposte. Ovviamente, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, i risultati saranno tanto migliori quanto più il paziente assomiglia al rimedio, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, sia a livello fisico che psichico. Pertanto il rimedio omeopatico maggiormente adatto sarà quello con il quale si ravvisano maggiori somiglianze, come rilevabili da questo articolo per Graphites ed invece per Calcarea carbonica dall’articolo omonimo nella stessa sezione del sito. Le consiglio comunque di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico, con valutazione da fare sull’intero quadro clinico. Cordiali saluti.
rosa dice
Buongiorno dott ssa io soffro di incontinenza urinaria dalla menopausa , mi sono sottoposa a uno sling uretrale ma senza avere un risultato positivo, il ginecologo poi mi ha pescritto il betmiga 50mg ma non ho ottenuto alcun miglioramento, ma cosa dovrei assumere? Cordiali saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Rosa, relativamente all’Omeopatia, una panoramica dei principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati nei vari disturbi del tratto urinario è consultabile all’articolo “Infezioni delle vie urinarie” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che assomiglia al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ad esempio, tra i rimedi omeopatici più specifici per trattare un’incontinenza urinaria troviamo Belladonna. Causticum, Cina, Dulcamara, Iodum, Sepia. Relativamente alla Fitoterapia, sempre a titolo informativo, dia un’occhiata all’articolo “Cistite senza più scampo” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove sono riportati diversi preparati fitoterapici utili sia alla cura che alla prevenzione dei disturbi relativi. Per l’incontinenza urinaria risulta molto utile l’attività fisica, soprattutto il camminare e gli esercizi guidati per rinforzare i muscoli del pavimento pelvico. Se lei intende avvalersi dell’Omeopatia e del Naturale, le consiglio comunque di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata che saprà prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
SABRINA dice
Buonasera dottoressa…esistono dei rimedi nella costituzione sulfur muriatica o phosphorica che curano problemi di gonadi surreni e tiroide come graphites? grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sabrina, l’Omeopatia dispone di una tale ricchezza di rimedi e di patogenesi che esiste praticamente tutto, basta solo saper individuare, con scienza e sapienza, il rimedio che contiene le caratteristiche e il quadro clinico del paziente, effettuando, com’è noto, la ricerca repertoriale non con il nome della malattia o del disturbo ma con la sintomatologia individuale, sia fisica che psichica. Dovrebbe essere altresì noto che, laddove esiste la corrispondenza tra il biotipo costituzionale rappresentato dal rimedio omeopatico e quello del paziente, questi si mostrerà più sensibile di altri all’azione terapeutica del rimedio stesso. Ciò però non vuol dire che il rimedio non agirà su biotipi differenti, ma esso potrà comunque produrre gli effetti terapeutici necessari. Bisogna infatti ricordare che è la patogenesi del rimedio a dettare legge e quindi lo stesso può essere tranquillamente prescritto anche se appartiene ad una categoria costituzionale diversa da quella del paziente. Tuttavia la clinica insegna che certi rimedi si ritrovano più di sovente in certi tipi di malati. Cordiali saluti.
Cecilia dice
Salve dottoressa. Sono nella fase finale di una forte varicella. Le pustole si sono trasformate quasi tutte in croste. Sono due giorni che prendo Graphites 9ch 3 granuli 3 volte al giorno, sperando di prevenire il rischio di cicatrici. Per quanto tempo devo continuare?
Grazie mille
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Cecilia, in genere le cure omeopatiche proseguono finché si registrano i benefici, senza porsi dei limiti temporali particolarmente stringenti, ed ovviamente si smettono alla guarigione o al raggiungimento di un risultato soddisfacente e stabile. Cordiali saluti.
Daniele dice
Buongiorno. Ho 18 nni e da 5 mesi circa soffro di un improvviso arrosamento della corpo con conseguente prurito intenso.Questo succede quando ho caldo oppure faccio attivita fisica.ho provato con medicinali allergenici pero non ha funzionato.Mi date qualche consiglio medicinale?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Daniele, l’arrossamento cutaneo ed il prurito, quando sono state escluse le malattie specifiche o aspecifiche di possibile causa, molte volte sono provocati da una sudorazione eccessiva e persistente a lungo sulla pelle, che si manifesta maggiormente proprio con il caldo o con l’attività fisica, la quale riduce le difese naturali e quindi determina fenomeni di sensibilizzazione e di disidratazione della pelle, alterandone il pH e destabilizzando il film idrolipidico protettivo. Sarebbe pertanto opportuno accertare tutto ciò con gli opportuni controlli ed esami medici. Per lenire e calmare il prurito e l’arrossamento in qualsiasi zona del corpo in genere si dimostrano validi diversi preparati fitoterapici per uso esterno, come, ad esempio, i bagni locali con un infuso che si ottiene miscelando le droghe di Malva, Noce e Sambuco. Lavaggi locali possono realizzarsi anche diluendo la tintura madre di Calendula o l’olio essenziale di Melaleuca (noto anche come Tea Tree Oil), o l’olio di Lavanda nelle opportune quantità in acqua (poche gocce per gli oli essenziali), che hanno importanti proprietà antipruriginose, lenitive, calmanti, antisettiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti, ecc. Possono andare bene anche gli impacchi con gli infusi di Bardana o di Tarassaco o di Echinacea o di Centella asiatica o di Consolida e di Menta piperita, oppure le spugnature con la farina di Avena. Sono altresì validi, sempre per uso esterno, l’olio di Mandorle dolci o di Borragine od anche una crema idratante a base di Avena o di Calendula, per un’azione lenitiva, calmante, antipruriginosa, disarrossante, antinfiammatoria. Esistono anche diversi rimedi omeopatici in grado di trattare il prurito, come Sulphur, Apis, Urtica urens, Rumex crispus, Graphites, Ignatia amara, Nux vomica, Natrum sulphuricum, Dolichos pruriens ed altri. Sarebbe opportuno associare anche altri tipi di intervento, quali ad esempio un’alimentazione appropriata (fibre, vitamine, sali minerali), riducendo, in particolare, il consumo di dolci e di zuccheri semplici, una corretta igiene personale, l’uso di detergenti delicati a pH fisiologico (4 o 5), l’uso di indumenti idonei a contatto con la pelle (di cotone e traspiranti, morbidi e di colore chiaro), cambiarsi spesso per evitare il contatto prolungato di indumenti umidi sulla pelle, evitare di grattare le zone interessate per non aggravare ulteriormente il problema, ecc. Se lei intende ricorrere all’Omeopatia ed al Naturale, le consiglio comunque di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Alessandra dice
Salve dottoressa ho 45 anni il mio ciclo e’ indotto al momento il mio problema è’ un enorme cheloide che ho sulla spalla.. Il cheloide e’ tutt’ora trattato con laser e cortisone…purtroppo senza alcun risultato. Ci sono dei rimedi omeopatici e creme per ammorbidire.grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Alessandra, per aiutare a ridurre l’aspetto di un cheloide, il primo rimedio omeopatico cui pensare è Thuya, che è il principale rimedio della “sicosi”, la quale è la diatesi hahnemanniana che esprime la predisposizione dell’organismo alla formazione localizzata di escrescenze benigne e all’eccessiva produzione di tessuti. Altri rimedi omeopatici che vengono utilizzati sono Causticum, Fluoricum acidum, Graphites, Silicea, Thiosinaminum, ecc. Nel rispetto della Legge di Similitudine su cui, com’è noto, l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio più adatto sarà quello che assomiglia al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia. Altri interventi consigliati sono i trattamenti locali con olio di germe di grano, olio di argan, gel di aloe vera, succo di cipolla, trito d’aglio, succo di limone, aceto di mele, sandalo e acqua di rosa, bicarbonato di sodio e acqua ossigenata, ecc. Il consiglio comunque è di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al caso specifico. Cordiali saluti.
Anna dice
Salve Dottoressa,
io ho una forte ritenzione idrica alle gambe , con gonfiore l bacino e arti inferiori , questo mi porta ad avere accumuli di cellulite su cosce e ginocchia . La mia è una costituzione fredda, e tendente alla stitichezza. Non capisco mai se l’aumento di peso è dovuto ai liquidi in eccesso . Mi sono documentata sulla graphites 9 ch, sembra rispecchiare la mia situazione. Vorrei chiederle un parere.
grazie,
Cordiali saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Anna, se lei effettivamente si riconosce nelle caratteristiche di Graphites, come rilevabili dal presente articolo, allora il rimedio omeopatico può considerarsi adatto e la può aiutare sia per il sovrappeso che per la ritenzione idrica e la cellulite. Ciò, com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopata pone le basi del suo principio terapeutico. Graphites è uno dei più importanti rimedi carbonici, ossia facente capo alla costituzione carbonica, corrispondente al brachitipo che ha tendenza a prendere peso, metabolismo rallentato, turbe metaboliche con elevazione di colesterolo (LDL in particolare) e trigliceridi, ritenzione idrica, lento, pigro, flemmatico, che ama mangiare e che tende a condurre una vita di routine. Oltre a ciò, il “tipo Graphites” è un soggetto (spesso una donna) molle fisicamente e moralmente, irrisoluto, apatico e facilmente impressionabile, è pallido, è freddoloso, è flatulento e costipato, nella donna le mestruazioni sono ritardanti, poco abbondanti, di breve durata e di sangue pallido, ha un odorato ipersensibile, può soffrire di dermatosi con essudato. Come detto all’inizio, se lei si ritrova nelle suddette caratteristiche morfologiche, fisiologiche e psicologiche (ovviamente non in tutte ma almeno in quelle più significative e distintive), allora l’azione di Graphites si dimostrerà per lei molto più sensibile. Sempre a titolo informativo, sappia che in diversi casi viene associato qualche gemmoterapico della Fitoterapia rinnovata (si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come ad es.: Castanea vesca M.G. D1 che è un drenante elettivo per i vasi linfatici, per cui è particolarmente indicato negli edemi e nella stasi di origine linfatica, negli edemi da insufficienza venosa degli arti inferiori e nella cellulite; l’associazione con Sorbus domestica M.G. D1, che è un tonico venoso ma anche linfatico, permette un sinergismo ottimale nel trattamento delle manifestazioni di insufficienza venoso-linfatica degli arti inferiori; Fagus sylvatica M.G. D1 che è un rimedio utile per la sua azione diuretica ed è indicato nella ritenzione idrica, nell’obesità e nell’ipercolesterolemia. Tenga comunque presente che il principale responsabile della ritenzione idrica, come pure della cellulite, quando sono state escluse le possibili cause patologiche, è lo stile di vita sbagliato, con particolare riferimento sia all’alimentazione che all’attività fisica. Nelle donne invece è opinione diffusa che il sovrappeso e la cellulite siano dovute alla ritenzione idrica. Niente di più sbagliato. La ritenzione idrica ha infatti un contributo abbastanza marginale sull’aumento di peso corporeo. Semmai vale il discorso contrario, cioè è il sovrappeso a rallentare la diuresi e quindi a favorire la ritenzione idrica. Diventa pertanto importante curare l’alimentazione, che deve essere povera di sale, evitando i cibi grassi, le bevande alcoliche e ricche di caffeina, consumando più cibi ad alto contenuto di fibre (frutta e verdura in particolare), anche per aumentare la motilità intestinale e quindi per allontanare la stitichezza che ostacola il deflusso venoso a livello addominale. Bisogna altresì bere molta acqua per favorire l’eliminazione delle tossine e dei liquidi in eccesso. Inoltre risulta fondamentale svolgere un’attività fisica regolare, che oltretutto contribuisce a riattivare e rinforzare il microcircolo, affiancando esercizi fisici, specifici per la cellulite, che stimolino le zone in cui vi è un’adiposità maggiormente localizzata. Le consiglio comunque di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Stefania dice
Salve dottoressa mio figlio ha una dermatite atopica è possibile darle GRAPHITES 15 CH,oppure ci vuole la ricetta medica.grazie in anticipo.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Stefania, i rimedi omeopatici sono classificati come farmaci da banco, per cui non hanno bisogno di ricetta medica. Tenga comunque presente che Graphites è solo uno dei diversi rimedi omeopatici potenzialmente idoneo a trattare una dermatite atopica, considerato che i pazienti non sono tutti uguali e che le dermatiti atopiche anch’esse non sono tutte uguali, per tipo di lesione cutanea, sede, estensione, stagionalità, ecc. Nel rispetto della Legge di Similitudine su cui, com’è noto, l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che assomiglia al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Graphites si adopera prevalentemente quando l’eczema presenta una secrezione viscosa e densa come il miele e le localizzazioni preferenziali si trovano sul cuoio capelluto, dietro le orecchie o all’inizio del condotto uditivo, nelle commissure palpebrali e labiali, sui gomiti e sulle ginocchia, tra le dita o in altre pliche cutanee. Ovviamente sarebbe meglio affidarsi alla competenza di un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al caso specifico di suo figlio, tanto più che la dermatite atopica richiede una terapia abbastanza articolata, rivolta sia agli aspetti sintomatici che agli aspetti genetici e immunologici. Cordiali saluti.