DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Graphites si ottiene dalla triturazione con lattosio della grafite e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
La grafite è un minerale costituito essenzialmente da carbonio cristallizzato nel sistema esagonale, spesso impuro di argilla, ossidi di ferro ed altri minerali. E’ presente generalmente in natura sottoforma di masse fogliettate o di aggregati raggiati granulari, raramente sottoforma di cristalli. I principali giacimenti si trovano in Messico, Corea del Sud, Sri Lanka, Austria, Madagascar, USA e Siberia. In Italia esistono buoni giacimenti in Val Chisone (provincia di Torino), nelle Alpi occidentali.
E’ noto che l’altra forma naturale contenente carbonio libero, questa volta allo stato purissimo, è il diamante.
La grafite è uno dei minerali più teneri, è un ottimo conduttore, è insolubile in acqua e in alcool, ha colore nero-grigio acciaio, è grassa al tatto, sporca le dita e lascia una traccia nera sulla carta. Per questo motivo il suo nome deriva dal greco grafein, che significa “scrivere”. Impropriamente in passato veniva chiamata piombaggine o mina di piombo, anche se il piombo è completamente assente nella sua composizione chimica. Ma le proprietà veramente eccezionali della grafite sono l’aumento della sua resistenza meccanica alle alte temperature e la capacità di resistere agli elevati sbalzi termici. Oggi trova moltissime applicazioni in diversi settori industriali, tra cui quelli per la produzione di materiali refrattari, di lubrificanti, di spazzole per motori elettrici, di matite e per l’indurimento dell’acciaio.
Com’è noto l’utilizzo più comune della grafite è quello per scrivere e disegnare su carta. Tale uso risale alla seconda metà del XVII secolo quando ci si accorse che la sua traccia veniva facilmente cancellata con la semplice mollica di pane. Anche se l’idea venne ai due italiani Simonio e Lyndiana Bernacotti, la matita nella sua struttura pressoché attuale la si deve all’ebanista tedesco Kaspar Faber che nel 1761 mise in commercio le prime matite costituite da barrette sottili di grafite (mine) inserite in bastoncini cavi di legno per non sporcare le mani, fondando la Società Faber. Nel 1795 lo scienziato francese Nicholas Jacques Contè ebbe l’idea di mescolare la grafite con l’argilla per rendere le mine più o meno dure, brevettando un metodo che è tuttora sostanzialmente adottato.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Graphites è uno dei principali policresti omeopatici ed è anche uno dei principali rimedi costituzionali, la cui costituzione di riferimento è quella carbonica. Inoltre essendo un intossicato (per il contenuto di carbonio) che convoglia le proprie tossine verso la pelle, ha una diatesi psorica.
Avendo, pertanto, una costituzione quasi esclusivamente carbonica, il soggetto Graphites si presenta con una corporatura robusta, tondeggiante, opulenta e con tutte le ghiandole endocrine ipofunzionanti, in particolare tiroide, surrene e gonadi (per ulteriori informazioni in merito consultare l’articolo “Omeopatia e Costituzioni” della sezione del sito “Approfondimenti”).
Lo scarso funzionamento della tiroide (ipotiroidismo) comporta un metabolismo basale rallentato ed una carente attività metabolica dei tessuti, con insufficiente produzione di calore, per cui il soggetto è estremamente freddoloso ed ha una spiccata tendenza ad ingrassare fino all’obesità.
La scarsa attività delle ghiandole surrenali (sia della midollare che della corticale), rende il soggetto privo di emotività, di qualsiasi entusiasmo, apatico, indifferente, astenico, che si stanca facilmente, svogliato, che ha difficoltà di concentrazione e di applicazione, triste e melanconico.
Lo scarso funzionamento delle gonadi abbassa la libido e compromette la normale attività sessuale, potendo arrivare finanche ad indurre frigidità nelle donne ed impotenza negli uomini.
Come accennato in precedenza, il rimedio si identifica maggiormente con la pelle, che diventa la principale via di eliminazione delle proprie tossine, tanto da poter affermare che Graphites è la pelle. Infatti Graphites è il principale rimedio omeopatico per la cura delle malattie cutanee. Con esso possono essere trattate tutte le lesioni della cute, come eritemi, punture d’insetti, eczemi caratterizzati da vescicole e da edemi seguiti da croste e desquamazione, dermatiti allergiche, herpes, acne, forfora e alopecia. Ogni qualvolta vengono a trovarsi lesioni cutanee essudanti, che secernono un liquido denso di tipo mieloso, con molta probabilità Graphites è il rimedio giusto. Caratteristiche sono le lesioni alle pliche cutanee, come palpebre, angoli della bocca, dietro le orecchie, interno dei gomiti e delle ginocchia, ecc.
Il soggetto Graphites ha pelle secca e squamosa, bocca secca (specie al mattino), capelli secchi, unghie dure e spesse, feci secche ed è affetto da una rinite cronica con rinorrea acquosa, proprio per controbilanciare tale secchezza. Inoltre presenta irregolarità nella circolazione sanguigna, problemi gastrici e intestinali con forte flatulenza, congestione del sistema portale e patologie epatiche. Una caratteristica marcata è la sensazione di sangue alla testa con arrossamento del viso a mo’ di vampate. Inoltre considerato che il rimedio contiene tracce di ferro, ritroveremo l’anemia e tutte le sue conseguenze, come il pallore, le mestruazioni insufficienti e la stitichezza.
In sintesi, per la sua composizione chimica, fatta prevalentemente di carbone ma anche di ferro, Graphites è il rimedio che ha in sé una parte della qualità del ferro ed una parte della qualità del carbone, oltre a proprietà nuove che derivano dalla combinazione dei due suddetti elementi.
Di Ferrum ritroveremo l’anemia del ferro, con la sua mancanza di ossidazioni che determina soprattutto la freddolosità e la stitichezza.
Di Carbo vegetabilis ritroveremo l’ingorgo della circolazione venosa ed i problemi gastrointestinali.
Di proprio ritroveremo soprattutto le manifestazioni cutanee, l’ipotiroidismo con il conseguente stato di ingrassamento e la stanchezza cronica, nonché il particolare psichismo descritto in precedenza..
I sintomi migliorano all’aria aperta e dopo i pasti. Peggiorano con il freddo, in un letto troppo caldo, al risveglio mattutino, prima della mezzanotte. Le donne hanno un peggioramento dei sintomi prima e durante il ciclo mestruale.
I principali sinergici (complementari) di Graphites sono Arsenicum album, Calcarea carbonica, Causticum, Ferrum metallicum, Hepar sulphur, Lycopodium, Phosphorus, Pulsatilla, Silicea, Sulphur (l’altro grande rimedio per le affezioni cutanee), Tuberculinum.
I principali antidoti (ma che aiutano la sua azione nella fase acuta) sono Argentum nitricum e Nux vomica per l’apparato digerente, Petroleum per l’eczema.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Graphites si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio descritte in precedenza.
1) PELLE. Tutti i tipi di eruzioni cutanee sia secche che trasudanti, seborrea, desquamazione della pelle, forfora, alopecia, eczema essudativo, eritema, ragadi (agli angoli bocca, dietro le orecchie, all’interno di gomiti e ginocchia, agli angoli degli occhi, tra le dita, intorno al capezzolo, nella regione anale), vescicole sierose, pustole, cisti sebacee, verruche, ponfi, punture d’insetti, dermatosi, cheratosi, herpes, acne, psoriasi.
2) APP. DIGERENTE. Sensazione di pesantezza allo stomaco con eruttazioni acide, aerofagia e nausea. Addome teso con dolori crampiformi che migliorano mangiando. Dispepsia. Gastrite. Sensazione di pressione al fegato per stasi portale. Stipsi tenace senza stimolo con flatulenza. Possibile diarrea a seguito della soppressione di un’eruzione cutanea.
3) TESTA. Emicrania o cefalea occipitale più accentuata a sinistra che migliora nell’oscurità. Oftalmia. Blefarite. Congiuntivite. Orzaiolo. Otite catarrale a volte con diminuzione della qualità dell’udito.
4) APP. VASCOLARE. Rallentamento della circolazione sanguigna. Emorroidi brucianti, sanguinanti e pruriginose.
5) APP. RESPIRATORIO. Rinite cronica con rinorrea acquosa e presenza di croste e fessurazioni nelle cavità nasali.
6) APP. GENITALE FEMMINILE. Ipomenorrea. Amenorrea. Ciclo mestruale ritardato e breve. Mestruazioni chiare precedute da prurito vulvare. Mammelle gonfie e dure con capezzoli screpolati.
7) APP. GENITALE MASCHILE. Eiaculazione precoce e insufficiente.
8) APP. URINARIO. Oliguria con sedimenti rossi.
DOSI
Per tutti i casi, nelle situazioni acute diluizione 5-6CH, 3 granuli o 8-10 gocce ogni 2-3 ore; nelle situazioni croniche diluizione 15-30CH, 4-5 granuli 1-2 volte al dì.
(*) V. Note esplicative
Luana dice
Buonasera è da circa tre settimane che soffro di rossore e bruciore nella zona anale la mia dottoressa dopo una visita mi ha diagnosticato le ragadi dovute forse a un periodo di stress e di stitichezza accompagnato da feci dure . mi ha detto di usare la crema connettivina plus . Il mio farmacista mi ha dato anche graphites homaccord 15 gocce mattino e sera. Un po sono migliorata ma il problema c’è ancora secondo lei è la cura giusta. Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Luana, com’è noto, la ragade è un’erosione cutaneo-mucosa che ha sede il più delle volte sulla connessione posteriore anale. Provoca forti dolori durante la defecazione e nel periodo immediatamente successivo. La causa più frequente dell’origine è la stitichezza. La crema di connettivina (acido ialuronico) è un ottimo medicamento, grazie alle sue proprietà cicatrizzanti e riparatrici. Graphites Homaccord è un rimedio complesso omotossicologico, ossia è un rimedio dell’Omotossicologia, la quale è una medicina che si ispira all’Omeopatia ma con orientamenti terapeutici differenti. Il complesso è costituito dai rimedi omeopatici Graphites e Calcarea carbonica, in cui ogni componente è presente in più diluizioni a scalare: bassa diluizione per il tropismo tissutale, media diluizione per il tropismo organico e metabolico, alta diluizione per gli aspetti psichici e comportamentali. Troverebbe indicazione in caso di eczema secco e cronico e per i trattamenti prolungati di cicatrici e cheloidi. Relativamente all’Omeopatia, quella propriamente detta, i rimedi omeopatici unitari utili a trattare le ragadi anali sono diversi, tra i quali, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia stessa pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che presenta la sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ad esempio, a titolo esclusivamente informativo, tra i rimedi omeopatici più spesso utilizzati troviamo: Nitricum acidum se le ragadi si presentano a limiti netti, sanguinano facilmente e si avverte un dolore di tipo pungente; Paeonia se le ragadi sono accompagnate da secrezione ed a volte da emorroidi; Ratanhia se le ragadi provocano dolori acuti ed è presente stitichezza; Graphites se le ragadi sono dolorose ed accompagnate da una secrezione di tipo mieloso. Sempre a titolo informativo, ma lei già usa la connettivina, sappia che in diversi casi risulta utile associare qualche preparato erboristico per uso esterno, come ad es. una crema alla propoli o il gel di aloe vera, che applicati con costanza potrebbero completare il trattamento. Anche il succo che si ottiene centrifugando del cavolo, dei germogli di frumento e delle foglie di piantaggine costituisce un ottimo cicatrizzante da applicare sulle ragadi. È consigliabile consumare alimenti ad alto contenuto di fibre e bere molta acqua (anche quando non si ha sete) per ammorbidire le feci, non facendo mancare frutta, verdura, cereali, legumi (in particolare pane e riso integrale, lievito di birra, carota, arancia, mirtillo, ecc.) ed evitare le bevande alcoliche o ricche di caffeina. Ovviamente la cura giusta per lei, quella a misura del suo caso specifico, la può garantire solo un medico omeopata. Cordiali saluti.
Rob67 dice
Gent.le Dott.ssa, da un paio d’anni a questa parte sto notando un deciso calo del desiderio che si ripercuote anche nelle funzioni sessuali meno vigorose rispetto al passato. Mi sto avvicinando ai 50 e questo so che potrebbe essere fisiologico. Le chiedo se esiste un rimedio omeopatico per rinvigorire libido e funzioni sessuali, non ricorrendo al solito viagra, cosa che per ora non sento di voler fare. Grazie in anticipo per la risposta.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Rob67, il rimedio omeopatico per trattare i suoi disturbi esiste, a condizione però che si individui quello giusto per lei e la cura che quindi ne consegue. Un rimedio omeopatico per essere curativo deve assomigliare al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, sia a livello fisico che psichico e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ciò nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. La somiglianza dovrà riguardare non solo i sintomi comuni e generici di una patologia o di un disturbo (nella fattispecie il calo del desiderio sessuale), ma anche (e forse soprattutto) i sintomi caratteristici individuali, quali ad es. sensazioni, percezioni, causalità e modalità delle manifestazioni, tipologia dei disturbi, sintomi concomitanti, riflessi psicologici, comportamenti, circostanze di aggravamento e di miglioramento, segni di richiamo, ecc. A titolo esclusivamente informativo, se nel suo caso la diminuzione del desiderio sessuale (anafrodisia) e la conseguente disfunzione erettile (in passato chiamata impotenza) non hanno niente di patologico, ma dipendono esclusivamente da fattori psicologici, il rimedio (o i rimedi) da prendere in considerazione potrebbe trovarsi tra quelli dell’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Ad esempio, potrebbero risultare specificamente idonei rimedi omeopatici come Camphora, Coffea cruda, Graphites, Hyosciamus niger, Lycopodium, Natrum muriaticum, Phosphoricum acidum, Phosphorus, Sepia. Ripeto, solo il rimedio che rispecchia meglio la globalità dei sintomi del paziente sarà quello maggiormente adatto. Il consiglio comunque è di non fare da solo ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita saprà prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico, decidendo il rimedio somigliante, la diluizione relativa (anche questa scelta è strategica per il successo della terapia), la posologia, la durata della cura, ecc. Cordiali saluti.
ad85 dice
Gentile dott.ssa, sono un uomo di 30 anni e sono ormai 6 che soffro di un forte e irresistibile prurito nelle zona genitale. Dopo alcuni consulti mi è stato diagnosticato il lichen simplex cronico che ho provveduto a curare con pomate a base di cortisone. Purtroppo non ho mai avuto nessun miglioramento e, sfiduciato, ho smesso di prendere ogni tipo di farmaco. Negli ultimi mesi però la situzione è peggiorata, il prurito non è controllabile e mi sta rendendo obbiettivamente la vita un inferno (soprattutto nelle ore notturne mi capita di grattarmi quasi senza rendermene conto, in maniera “automatica”, con evidenti problemi di insonnia), quindi ho deciso di provare con le cure omeopatiche che, a sentito dire, portano evidenti miglioramenti del lichen. Le chiedo, quindi, se la Graphite possa essere la soluzione giusta e se mi può consigliare in alternativa altre cure.
Cordialmete,
AD
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio AD85, il lichen simplex cronico (noto anche come neurodermite o dermatite zero), come lei sa, è una condizione infiammatoria cronica della pelle caratterizzata da prurito, da placche secche, squamose, ben delimitate e da cute ispessita che peggiora nel tempo con il grattamento, specie se sono interessate le aree inguinali, sovrapubica e scrotale. Pertanto Graphites non è tra i rimedi omeopatici più adatti, considerato che trova migliore indicazione nelle dermatiti con essudato, in particolare quando le stesse sono caratterizzate dalla presenza di secrezioni di colorito giallastro, viscose e dense come il miele. La ricerca repertoriale andrebbe piuttosto indirizzata verso rimedi che nelle loro patogenesi contengono le manifestazioni tipiche delle dermatiti secche e squamose. Tra questi, ad esempio, troviamo Arsenicum album, Arsenicum iodatum, Hydrocotyle asiatica e Natrum sulphuricum, che sono anche quelli più spesso adoperati. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che contiene la sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. In estrema sintesi: Arsenicum album risulta maggiormente adatto quando la desquamazione somiglia alla forfora od a piccoli lembi, il prurito è bruciante e peggiora durante la notte; Arsenicum iodatum quando la pelle è indurita, la desquamazione avviene a lembi, il prurito è intenso; Hydrocotyle asiatica quando la pelle è ispessita; Natrum sulphuricum quando le squame si presentano larghe, sottili, e trasparenti, tanto che si intravede il derma sottostante. In diversi casi viene utilizzato, in associazione alla cura omeopatica o da solo, qualche gemmoterapico della Fitoterapia rinnovata (o gemmoderivato, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra l’Omeopatia e la Fitoterapia classica), in gocce, come ad es. Cedrus libani M.G. D1 che risulta specificamente indicato per le dermatiti secche, lichenificate e pruriginose. Anche la Fitoterapia classica può fornire il suo contributo con più di un preparato in uso esterno, come ad es. i bagni locali con un infuso che si ottiene miscelando Malva, Noce e Sambuco, nella proporzione di una parte di miscela e due parti di acqua bollente (lasciando ovviamente intiepidire il tutto). Lavaggi locali possono anche realizzarsi con la tintura madre di Calendula, o l’olio essenziale di Melaleuca (noto anche come Tea Tree Oil), o l’olio essenziale di Lavanda, da diluire nelle opportune quantità (poche gocce per gli oli essenziali) in acqua calda, sterilizzata previa bollitura, per un’azione calmante, lenitiva, antipruriginosa, antinfiammatoria, antisettica, cicatrizzante, ecc. Sono altresì validi, sempre in uso esterno, l’olio di Mandorle dolci o di Borragine od anche una crema a base di Avena, con analoghe proprietà. Sarebbe opportuno associare anche altri tipi di intervento, quali ad es. un’alimentazione appropriata (fibre, vitamine, sali minerali) riducendo, in particolare, il consumo di dolci e di zuccheri semplici, una corretta igiene personale, l’uso di detergenti delicati a pH fisiologico (4 o 5), l’uso di indumenti intimi idonei (di cotone e traspiranti), l’eliminazione di jeans o pantaloni troppo stretti, l’esercizio fisico, resistere al bisogno di grattare le zone interessate per non aggravare ulteriormente il problema (è difficile, ma ci si può riuscire) ed altro. Se lei intende ricorrere all’Omeopatia ed ai preparati naturali, le consiglio di non fare da solo ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
fab dice
Buongiorno, le scrivo per chiederle se questo rimedio puo essermi di aiuto visto che sto aumentando di massa grassa e perdo massa muscolare, problemi di digestione, stomaco gonfio e tutto questo si è verificato dopo un lutto (specie perdita di massa muscolare,avvertivo fastidi come la sindrome delle gambe senza riposo) . Cosa mi consiglia di assumere? Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Fab, Graphites è uno dei rimedi omeopatici che può aiutare a dimagrire, o per dire meglio a perdere il peso superfluo, a condizione però che ci si riconosca nelle sue caratteristiche, ampiamente rilevabili dal presente articolo. Ciò, com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, secondo la quale il rimedio adatto è quello che assomiglia al paziente, sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista psichico e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Graphites corrisponde ad un soggetto di costituzione carbonica (brachitipo, con tendenza a prendere peso, metabolismo rallentato, ritenzione idrica, lento, pigro, flemmatico, che ama mangiare e che tende a condurre una vita di routine), che potrebbe avere problemi di pelle e che generalmente dimostra irrisolutezza, scarsa determinazione, difficoltà a prendere una decisione, facile impressionabilità. Pertanto se lei sostanzialmente si ritrova in tale sintesi, allora Graphites può essere in grado di aiutarla. L’altro rimedio omeopatico della serie carbonica che viene spesso utilizzato è Calcarea carbonica (si legga l’articolo omonimo nella stessa sezione del sito), che ha molte similitudini con Graphites, con la differenza che sul piano psichico è segnato da diverse paure (paura delle malattie, paura della folla, ecc.) e dall’apprensione o disperazione anche per le piccole cose. Entrambi sono anche degli ottimi rimedi per molti problemi digestivi. Tra gli altri rimedi omeopatici utili a dimagrire troviamo Antimonium crudum, Belladonna, Carbo vegetabilis, Ignatia amara, Kalium chloratum, Lycopodium, Phytolacca decandra, Sulphur, Thuya ed altri. Dobbiamo però precisare che l’Omeopatia può aiutare a far perdere il peso superfluo non con i classici dimagranti, che ad esempio inibiscono l’assimilazione del cibo, ma con rimedi che agiscono in maniera complessiva e sistemica, coinvolgendo l’intero organismo, migliorando le prestazioni di tutto il corpo, agendo a livello metabolico e gastro-intestinale, sulla fame eccessiva ed intervenendo anche sull’aspetto motivazionale. Ovviamente occorrerà altresì avviare un percorso di rieducazione alimentare e di stile di vita appropriato. Ad esempio potrebbe essere utile masticare lentamente e consumare cibi ad alto indice di sazietà, come quelli con molta acqua e fibre, quali frutta e verdura, legumi, cereali integrali, ecc., che garantiscono anche la regolarità delle funzioni intestinali indispensabile per il dimagrimento. Inoltre sarebbe opportuno rinunciare o ridurre drasticamente le bevande zuccherate, gli alcolici, i dolciumi, ecc. Sarebbe da evitare anche la sedentarietà e tenere un’attività fisica regolare e continuativa, non trascurando il movimento da praticare nel corso della giornata, come ad esempio camminare, passeggiare, andare a piedi evitando il più possibile l’automobile, fare le scale invece di prendere l’ascensore, ecc. ecc. Per quanto riguarda la Fitoterapia, a piante come zenzero, ginseng e curcuma, che hanno proprietà adattogene, si attribuisce anche la capacità di stimolare il metabolismo e quindi di aiutare a dimagrire. Il consiglio comunque è di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia adatta al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Sabrina dice
Buongiorno ,volevo chiederle se la graphite è usata anche per i tagli quelle che vengono solitamente sui pollici delle dita delle mani di solito,c’è chi le chiama ragadi.
E se i rimedi costituzionali principali sono una quarantina? sono quelli che lei indica nei “rimedi omeopatici” giusto? grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sabrina, come già comunicatole precedentemente, i rimedi costituzionali sono all’incirca una cinquantina. I rimedi contenuti nella sezione del sito “Rimedi omeopatici” non sono tutti costituzionali, ma ci sono anche i cosiddetti “rimedi ad azione locale”. Graphites è un rimedio maggiormente adatto per le ragadi accompagnate da una secrezione di tipo mieloso e per le dermatosi con essudato. Cordiali saluti.
ant. dice
Sono felicemente sposato da molti anni,o 46 anni e gli ultimi 2 anni soffro di eiaculazione precoce.Da ultimi anni che e iniziata la crisi economica (pochi soldi) lo stres mi a portato questa situazione bruttissima, provato diverse cure omeopatiche con un dottore,ma risutati niente.Su un libro consigliano di prendere Lachesis e Graphites 30 ch,lei cosa mi consiglia di prenderle?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Ant., come lei sa un rimedio omeopatico per essere curativo e quindi produrre gli effetti terapeutici desiderati deve assomigliare al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, nelle causalità e nelle modalità delle manifestazioni, sia dal punto di vista fisico che da quello psichico, altrimenti i risultati non saranno quelli auspicati. Di conseguenza i consigli reperibili in giro non sono applicabili in campo omeopatico, proprio perché stiamo parlando di una medicina molto personalizzata, che non ha cure generiche o standardizzate che vanno bene per tutti, che per ogni paziente richiede facilmente una terapia diversa da quella di altri quand’anche tutti affetti dalla stessa patologia o dallo stesso disturbo. Occorre cioè tenere sempre presente che l’omeopatia è la medicina per la cura di una persona con una determinata sintomatologia e non per un disturbo o una disfunzione o una malattia in generale. Comunque Lachesis e Graphites sarebbero più che altro indicati nelle polluzioni, che ricordiamolo sono le emissioni involontarie e incontrollate di liquido seminale non generate da alcuna apprezzabile stimolazione fisica sessuale (infatti si parla più spesso di polluzioni notturne). Invece l’eiaculazione precoce si verifica a seguito di stimolazione o eccitazione sessuale anche minima o comunque molto prima di quanto il soggetto desidererebbe. I rimedi omeopatici potenzialmente in grado di trattare l’eiaculazione precoce sono diversi e tra quelli più specifici si citano Adlumia, Baryta carbonica, Berberis vulgaris, Caladium, Carbo vegetabilis, Indium, Kali ferrocyanatum, Lycopodium, Sanicula, Sulphur, Titanium, Zincum metallicum. Il rimedio (o i rimedi) più adatto, ripeto, sarà quello che rispecchia meglio la globalità dei sintomi del paziente, nel rispetto della “legge di similitudine” su cui, com’è noto, l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico. Nonostante la crisi economica mi corre l’obbligo di farle presente che solo un bravo ed esperto medico omeopata potrà riuscire ad aiutarla, prescrivendole la cura giusta per lei, fatta del rimedio (o dei rimedi) somigliante, della diluizione relativa (anche questa scelta è strategica per il successo della terapia), della posologia conseguente, dei tempi di cura, ecc. Cordiali saluti.
lucio /gilberto dice
dotoreSSA RITA DELLA VOLPE SONO IO LUCIO/GILBERTO VOLEVO RICHIEDERLE UN INFORMAZIONE SECONDO LEI SI PUO FARE UN UNGUENTO NATURALE PER DERMATOSI CON BRUCIORE HO MESSO CALENDUMED DHU MA I MI A PEGGIORATO I SINTOMI LA USO DA 15 ANNI ANNO MODIFICATO COMPOSIZIONE IMMETTENTO UN COMPONENTE CHE SI CHIAMA OTTILDODECANOLO NON VORREI CHE FOSSE QUESTO COMPONENTE AD AGGRAVARMI PATOLOGIA DI DERMATITE DOTTORESSA MI SCUSI LA SCRITTURA MA SI GUASTATO TASTO BLOCCO VOLEVO CHIEDERLE PERCHE UNA CREMA PER CANI MESSA IN VENDITA IN ITALIA SI CHIAMA MICROMED (DITTA AUSTRIACA) NON A NESSUN COMPONENTE CHIMICO GUARISCE ULCERE CANINE IN AUSTRIA LO USANO ANCHE PERSONE UMANE IN ITALIA NON SI PUO COMPOSIZIONE : ARGENTO COLLOIDALE ESTRATTO DI CALENDULA OLIO DI JOJOBA OLIO DI COCCO OLIO DI AVOCADO CERA D”API GLICERINA VEGETALE PROVITAMINA B5 VITAMINA E PH NEUTRO SENZA EMULSIONANTI ARTIFICIALI SENZA COLORANTI SENZA CONSERVANTI SENZA PEG SENZA OLII MINERALI SENZA PROTEINGLICOLE UNA COSA INCREDIBILE DOTTRESSA SUA OPINIONE GRAZIE LUCIO VICENZA
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Lucio/Gilberto, lei ha fatto una cosa che normalmente sarebbe meglio evitare, quella cioè di aggiungere una sostanza ad un prodotto commerciale già pronto, in quanto non sempre si conoscono le interazioni che si possono avere con gli altri ingredienti presenti. Comunque l’ottildodecanolo (o octyldodecanol), che è un alcool grasso con un buon potere emolliente ed emulsionante, è considerato un ingrediente abbastanza sicuro e non irritante. Perciò probabilmente con Calendumed pomata DHU si è creata o un’assuefazione od anche una sensibilizzazione al prodotto. Per quanto riguarda la crema Micromed, in Italia (ma in generale anche in Europa come negli Stati Uniti) non ne è previsto l’uso umano per la presenza dell’Argento colloidale, che è un ottimo antibiotico e antimicotico naturale. Ciò che si teme è l’accumulo di nanoparticelle del metallo, che potrebbero provocare reazioni allergiche nelle persone che hanno eventuali forme di allergie ai metalli (che sono molto comuni) o il rischio di contrarre l’argiria che è una colorazione permanente grigio-blu della pelle e delle mucose. La questione è comunque molto dibattuta ed esistono pareri scientifici contrastanti. C’è chi sostiene che gli effetti collaterali sarebbero provocati da un uso prolungato dell’Argento colloidale non coadiuvato da un buon apparato escretore. Cordiali saluti.
Angela dice
Gentile Dottoressa,
tempo fa ho preso l’iniziativa di usare Graphites 5ch e devo dire che ne ho tratto un gran giovamento.
Le caratteristiche sono prevalentemente le mie: problemi all’udito per episodi di catarro mal curati nell’infanzia, acufeni, cute con forfora, pelle del viso mista, gastrite occasionale (durante periodi di stress), fitte al fegato quando mangio fritti e bevo poco vino,stitichezza, emorroidi occasionali, problemi circolatori quali capillari e vene varicose, unghie rigate, ipercheratosi ai piedi, tristezza, svogliatezza,mancanza di interessi e slancio, tendenza a isolarmi, freddo ai piedi e alle mani….insomma questo è il quadro generale!!
L’unica caratteristica non mia è la tendenza all’obesità, sono sempre stata magra e anche se ho 61 anni ho la taglia 40 per quasi un metro e 50 di altezza.
La mia menopausa, seguita da un medico omepata, è stata splendida, tutto sommato non mi sento malaccio. Mangio molta frutta e verdura e legumi perché ho scelto la dieta vegetariana da quasi 9 anni. Vorrei sapere da lei se mi suggerisce il rimedio Graphites e in che dosi.
La ringrazio moltissimo e aspetto sue notizie. Angela
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Angela, non suggerisco mai ai visitatori i rimedi e le dosi, mi astengo sempre dal farlo, perché solo la visita medica omeopatica può essere in grado di fare ciò. Il servizio che questo sito web intende offrire, che ne rappresenta lo spirito, è di fornire informazioni, notizie, chiarimenti, spunti, riflessioni, ragionamenti, chiavi di lettura e quant’altro che possano aiutare il visitatore-paziente ad indirizzarsi correttamente. Sarà egli stesso a valutare se procedere da solo, con le possibili conseguenze, oppure più saggiamente a rivolgersi ad un medico omeopata, come io consiglio sempre di fare. L’omeopatia è una medicina tanto meravigliosa quanto difficile, è una medicina, come lei sa, molto personalizzata, è la “medicina che veste su misura”, come suol dirsi, per cui ogni paziente richiede la sua terapia che è facilmente diversa da quella di un altro, quand’anche entrambi affetti dalla stessa patologia o dallo stesso disturbo. Infatti per la scelta del rimedio omeopatico adatto occorrerà valorizzare non solo i sintomi comuni della patologia ma anche e soprattutto i sintomi caratteristici propri di ciascun paziente, quali ad es. sensazioni, percezioni, modalità delle manifestazioni, circostanze di aggravamento e di miglioramento, sintomi concomitanti, riflessi psicologici, ecc. Tale “lavoro” lo può svolgere con la dovuta precisione solo il medico omeopata, il quale con la visita medica omeopatica è quindi in grado di pervenire alla prescrizione della terapia più appropriata all’individuo-paziente, decidendo i rimedi omeopatici somiglianti, le relative diluizioni (anche questa scelta è strategica per il successo della terapia), le posologie, le durate di cura, i cicli di cura, l’eventuale associazione di bioterapici di supporto (ad es. gemmoterapici e/o organoterapici), gli eventuali adattamenti in corso d’opera in base ai risultati che via via si conseguono, ecc. Quello che posso dirle è che non necessariamente la scelta del rimedio più adatto deve tener conto prioritariamente della tipologia omeopatica del soggetto, basta solo verificare che il quadro clinico del paziente sia sovrapponibile al quadro patogenetico del rimedio. E’ vero che il biotipo somigliante ha un terreno più sensibile di altri all’azione del rimedio, però ciò non esclude affatto che il rimedio possa agire altrettanto bene anche con biotipi diversi, nei quali sia ovviamente verificata, come detto, la corrispondenza clinica – patogenesi. Un altro criterio orientativo che si utilizza è che una cura omeopatica viene confermata, in termini di rimedi, diluizioni e posologie, se produce dei benefici e finché questi perdurano non conviene introdurre modifiche. Il consiglio comunque rimane quello di affidarsi alla competenza di un medico omeopata e lei che è già stata seguita in modo più che soddisfacente da un tale professionista può comprenderne appieno l’importanza. Cordiali saluti.
Graziella dice
Le ho scritto prima a proposito dell’acne, la ringrazio molto per l’esaudiente risposta…ci ritroviamo molto in Pulsatilla ma abbiamo trovato anche questo rimedio che lei non menziona: Kali bromatum che caratterialmente assomilgia molto alla nostra ragazza. E’ indicato in caso di acne? E’ consigliabile un abbinamento o meglio un rimedio per volta? Pensavamo ad un 7ch, 3 granuli x 2 volte al giorno, è corretto? Inoltre abbiamo già in passato acquistato in erboristeria delle erbe per decotti di Tarassacco, Bardana..etc. ma dopo aver provato una tazza la ragazza si è rifiutata di proseguire…in effetti ho assaggiato ed il sapore è veramente sgradevole!! Grazie ancora anticipatamente
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Graziella, i rimedi omeopatici per l’acne sono tantissimi ed ovviamente non è possibile elencarli tutti. Quelli menzionati, a mo’ di esempio, sono tra i più utilizzati e con le manifestazioni più ricorrenti. Anche Kali bromatum è un rimedio per l’acne, specialmente se questa è pustolosa, indurita e si manifesta in un adolescente seborroico. Quando occorre intervenire a livello sintomatico, con le basse diluizioni, solitamente viene preferita l’assunzione alternata dei rimedi nell’arco della giornata, in somministrazioni quindi separate, allo scopo di mantenere distinte la azioni terapeutiche e di dare maggiore continuità e uniformità all’azione terapeutica dei rimedi stessi. Per quanto riguarda la posologia, questa, come tutte le entità terapeutiche in omeopatia, è strettamente personale, ma quella da lei indicata rientra tra le posologie che vengono utilizzate, salvo diversa prescrizione medica. Cordiali saluti.
anna dice
Carissima dott. della Volpe
a seguito di schizzi di olio bollente, sul collo mi sono comparse numerose macchie scure. Benché abbia subito provveduto a stendervi ghiaccio in cubetti e un velo di Calendula pomata, esse sono ancora piuttosto evidenti e da giorni stentano a formare la classica crosticina. Potrebbe darmi un consiglio?…brutte a vedersi proprio in prossimità delle Feste. Le auguro una Santa Pasqua.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Anna, dia un’occhiata all’articolo “Per scottature-punture d’insetti” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Cordiali saluti.