DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Chamomilla si ottiene dalla tintura della pianta intera fiorita Matricaria chamomilla e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
La Matricaria chamomilla o Matricaria recutita, chiamata anche Camomilla comune o Camomilla tedesca, è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Asteraceae. E’ diffusa in Europa e in Asia ed è naturalizzata anche in altri
continenti. Cresce spontaneamente nei prati ed in aperta campagna, non oltre gli 800 m; si adatta anche a terreni poveri, moderatamente salini, acidi. Il ciclo di vegetazione è primaverile – estivo, con fioritura in tarda primavera e nel corso dell’estate.
La pianta, spiccatamente aromatica, ha un portamento raccolto, con più fusti scanalati che partono dalla base, più o meno ramificati nella porzione superiore. L’altezza non supera in genere i 50 cm nelle forme spontanee, mentre nelle varietà coltivate può arrivare agli 80 cm. Le foglie sono alterne e sessili, oblunghe; i fiori sono riuniti in capolini globosi, quelli centrali sono tubulosi gialli, quelli esterni sono ligulati bianchi le cui ligule (petali) al termine della fioritura sono rivolte verso il basso.
La pianta di Camomilla possiede diversi principi attivi importanti, contenuti soprattutto nell’olio essenziale che si ricava dai fiori, quali: il camazulene, molecola inorganica che conferisce il colore blu all’olio ed è responsabile dell’azione antinfiammatoria ed antiallergica; l’alfa-bisabololo, un alcool naturale che per le sue proprietà battericidi, decongestionanti e lenitive è utile per il trattamento di pelli delicate, sensibili o irritate, nonché come fattore di protezione della mucosa gastrica; diversi flavonoidi (tra cui l’apigenina e la luteolina) che hanno importanti proprietà antiossidanti; le cumarine, che conferiscono il caratteristico odore dolce alla pianta appena tagliata ed hanno proprietà spasmolitiche in grado di inibire la contrazione spastica della muscolatura liscia gastro-enterica e genito-urinaria accompagnata da crampi o da coliche; i polisaccaridi, che hanno un’azione immunostimolante e antinfiammatoria ed effetti sulla microflora intestinale.
Quindi, le principali proprietà terapeutiche di Camomilla sono: analgesica, antinfiammatoria, antisettica, antispasmodica, sedativa, tonica, decongestionante, lenitiva, eupeptica (che aiuta la digestione), carminativa (che favorisce l’eliminazione dei gas intestinali), emmenagoga (che regola le mestruazioni rare o scarse ed eventuali disturbi connessi).
Negli altri usi la troviamo impiegata nei cosmetici come antiallergenico, nei preparati per capelli come fissativo e schiarente, nei vini liquorosi tipo vermouth, nelle confetture, nei chewing-gum, nei gelati e nelle caramelle come aromatizzante. In passato i fiori essiccati venivano usati come tabacco da pipa. Sempre i fiori essiccati riposti negli armadi allontanano tarme ed altri insetti dalla biancheria. L’infuso si rivela un ottimo fertilizzante naturale.
Oltre alla Matricaria esiste un’altra varietà di camomilla che ha proprietà terapeutiche analoghe e precisamente la Anthemis nobilis o Chamaemelum nobile, chiamata anche Camomilla romana, più aromatica, anche se la sua attività in generale è più blanda.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Chamomilla è un rimedio omeopatico policresto ed è spiccatamente un analgesico. E’ uno dei più importanti rimedi contro il dolore. Ha un’azione calmante su tutto il sistema nervoso e quindi è adatto anche per i sintomi causati da abuso di tè, caffè o narcotici.
La sua costituzione è prevalentemente fosforica, con una componente leggermente sulfurica.
Le sue principali caratteristiche sono intolleranza al dolore e agitazione con enorme sproporzione tra le lamentele e la natura del dolore. Il soggetto è ipersensibile, permaloso, irritabile, stizzoso, litigioso, collerico, incline alla disperazione, non vuole nessuno vicino a sé, non vuole che gli si parli. E’ eccessivamente inquieto e lamentoso, ha una predisposizione al pianto. Tipicamente Chamomilla è il rimedio delle “i”: ipereccitabile, ipersensibile, inquieto, irritabile, intrattabile, intollerante, indocile, insocievole, irascibile.
Il colorito della cute è giallo, i capelli in genere sono chiari o castani. Le piante dei piedi sono molto calde e bruciano di notte, tanto che il soggetto tende a mettere i piedi fuori dalle coperte del letto (come Sulphur).
Il rimedio è adatto per tutti gli effetti dovuti agli stati d’ira: diarrea, coliche, ittero, spasmi muscolari, convulsioni, 
crampi, raffreddore, gastralgia. E’ indicato in tutti i casi di indigestione, dovuta ad es. ad abuso alimentare e di cattiva digestione in generale. E’ altresì utile per i problemi dei bambini e dei lattanti dovuti alla dentizione e per il mal di denti degli adulti.
I bambini sono eccessivamente vivaci ed hanno tendenza a spaventarsi, sono sempre scontenti e capricciosi, rifiutano ciò che precedentemente hanno chiesto, cambiano continuamente desiderio, non stanno mai fermi, urlano e piangono, si calmano e si addormentano solo se portati in automobile o se presi in braccio. Quasi sempre presentano una guancia rossa e calda, l’altra bianca e fredda. Hanno sudori caldi abbondanti alla testa e grande sete di acqua fresca.
E’ anche il rimedio degli adulti con dolori artritici e delle donne con sintomatologie dolorose dell’utero, quali dismenorrea, travaglio e post-partum.
In estrema sintesi Chamomilla si adopera specificamente per le problematiche della dentizione, per le conseguenze dell’ira, per la cattiva digestione e per tutte le sintomatologie dolorose.
I sintomi si aggravano con il vento, con il freddo e con l’umidità (tranne il mal di denti e gli altri problemi della bocca che invece migliorano con il freddo), con il riposo e la tranquillità, con il contatto e la pressione, di sera dalle 21 a mezzanotte e di notte coprendosi.
I sintomi migliorano con il caldo, muovendosi, andando in automobile, quelli dei bambini se portati in braccio, quelli gastro-enterici con il digiuno.
I principali sinergici (complementari) di Chamomilla sono Magnesia carbonica, Sanguinaria.
I principali antidoti sono Coffea, Colocynthis, Opium, Pulsatilla.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Chamomilla si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio stesso.
1) TESTA. Vertigini soprattutto dopo un pasto o dopo il caffè, che scompaiono coricandosi. Cefalea con sensazione che la testa scoppi, di pesantezza e di dolore come da contusione. Gengive infiammate con sensazione di denti troppo lunghi. Infiammazione del palato molle con calore locale e forte arrossamento delle zone doloranti. Afte. Alitosi. Occhi infiammati e rossi con dolori agli angoli e secchezza ai margini delle palpebre. Congiuntivite. Otalgia e otite. Parotite. Odontalgia soprattutto monolaterale in basso a dx, talvolta con dolore alla ghiandole sottomascellari. Dentizione nei bambini e nei lattanti: Chamomilla è il miglior rimedio non solo per il dolore ma per tutto ciò che l’accompagna (es. diarrea, insonnia, agitazione psico-motoria, ecc.).
2) APP. GASTRO-ENTERICO. Gastralgia con dolore e senso di peso allo stomaco, lingua giallastra, sapore amaro in bocca, rigurgiti che aggravano il dolore, nausea e vomito. Se di natura psicogena, a volte è utile l’associazione con Belladonna e Ignatia. La sintomatologia è accompagnata da calore e sudorazione al volto, mancanza di appetito, grande sete, avversione per il caffè, singhiozzo. Intossicazione ed abuso alimentare con spasmi addominali e meteorismo, anche con diarrea e singhiozzo. Diarrea con feci aventi odore solforoso come di uova marce e con escoriazione anale. Prurito anale. Emorroidi. Coliche addominali con sensibilità al tatto. Coliche dei lattanti. Stitichezza.
3) APP. GENITALE FEMMINILE. Dismenorrea con nausea e vomito, i cui dolori iniziano prima che le mestruazioni compaiano. Ipermenorrea. Violenti dolori post-partum.
4) SISTEMA NERVOSO. Disturbi del sonno, con insonnia ed angoscia. Difficoltà ad addormentarsi. Sonno agitato con brutti sogni, urli e lamenti. Ansia con agitazione psico-motoria, irritabilità e capricci dei bambini.
5) APP. LOCOMOTORE. Crampi muscolari soprattutto durante la notte, scricchiolii degli arti, articolazioni gonfie e contuse, reumatismi, intorpidimento delle dita con bruciore, rossore e gonfiore (come i geloni). Dolori dovuti a rigidità muscolare alla nuca, lombaggine, sciatica (in tali casi può essere utile l’associazione con Bryonia e Apis).
6) APP. RESPIRATORIO. Raffreddore con ostruzione nasale e secrezione viscida. Faringite dolorosa con gonfiore di tonsille, parotidi e ghiandole sottomascellari. Raucedine con accumulo di muco tenace in gola. Sensazione di oppressione al torace. Tosse anche di origine nervosa. Pertosse.
7) CUTE. Eruzione miliare con prurito e formicolio notturno. Foruncoli e ulcere della pelle.
8) APP. URINARIO. Stimolo ad urinare con ansia. Prurito e bruciore all’uretra durante la minzione con emissione di urina torbida e sedimentosa di colore giallastro.
9) APP. GENITALE MASCHILE. Prurito ai genitali esterni e gonfiore.
DOSI
In tutti i casi acuti, diluizioni D3, D4, D6, 4CH o 6CH, 2-3 granuli o 10 gocce, anche ogni quarto d’ora allungando i tempi di somministrazione con i miglioramenti. In genere, la diluizione D3 in gocce è preferita alle altre.
In tutti i casi cronici, diluizioni 9CH, 15CH o 30CH, una dose ogni 2 – 3 giorni.
Nelle infiammazioni degli occhi è utile l’integrazione con un collirio del rimedio stesso, eventualmente in associazione con Euphrasia.
Nelle problematiche dell’apparato locomotore e della cute, è utile l’integrazione con una pomata contenente il rimedio tra i suoi principi attivi.
(*) V. Note esplicative
celeste dice
Buonasera , comprendo a pieno . grazie, allora in caso di muscolotensione cosa vedrebbe piu indicata, cosi pour parler tra amici , senza impegno, una tisana o dei granuli o le gocce ?
un saluto cordiale, Celeste G.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Celeste, credo di avere già risposto alle sue domande, sia relativamente ai rimedi omeopatici, sia ai gemmoterapici e sia ai preparati fitoterapici. Si tratta, ripeto, di prodotti che appartengono a discipline terapeutiche completamente differenti e quello più indicato è legato alla situazione individuale. I rimedi omeopatici vengono scelti in base alla somiglianza sintomatica, i preparati fitoterapici in base ai principi attivi ed i gemmoterapici si pongono tra gli uni e gli altri. Come già suggeritole, se intendente ricorrere ai rimedi naturali, sarebbe opportuno affidarsi alla competenza di un medico omeopata, perché con l’auto-prescrizione difficilmente si riuscirà a superare il disturbo, che è quasi sempre ascrivibile a problematiche abbastanza complesse e articolate. In fondo sono in gioco la salute e il benessere di suo marito, che non si tutelano con il “pour parler tra amici”. Cordiali saluti.
celeste dice
lA RINGRAZIO , GENTILISSIMA , NE FACCIO TESORO DEI SUOI CONSIGLI.
fORSE PERO AVENDO SCRITTO IO TROPPO SONO USCITA FUORI TEMA E HO PERSO DI VISTA IL MIO OBBIETTIVO CIOE SAPERE QUAL E’ LA FORMA PIU’ ( SOLITAMENTE) EFFICACE TRA LE VARIE ESISTENTI CIOE’ GRANULI, SETACCIATA DEL SUPERMARKET, GOCCE, TISANE , PRATICAMENTE QUALE PROVO pRIMA ? PER ESMPIO QUNDO TEMPO FA CHIESI LA STESSA INFO PER ILO RIBES NIGRUM, PIU DI UNA PERSONA MI INDICO IL MACERATO GLICERICO.
pOI SE NON FUNZIONA NON FA NIENTE, MA ALMENO VORREI INIZIARE DALLA FORMA PIU EFFICIENTE.sAREBBE BELLO SE FOSSE QUELLA DEL SUPERMARKET COSI SARE ECONOMICO OLTRE CHE COMODO MA SE DEI GRANULI O I FIORI SONO PIU EFFICACI ALLORA IO PROVO PRIMA QUESTI ! LA RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE. GRAZIE, SALUTI, CELESTE.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Celeste, per i farmaci naturali non esiste la forma più efficiente per curare tutti coloro che sono affetti da una determinata patologia o da un determinato disturbo, ma esistono varie forme di farmaci tra cui individuare quella più adatta al singolo caso in esame, per tipo di azione terapeutica, per tipo di principio attivo, per concentrazione dei componenti, per intensità di effetto, ecc. Quindi il farmaco va scelto secondo la necessità individuale. Stiamo però parlando di farmaci che appartengono a discipline terapeutiche diverse, che hanno quindi dei principi terapeutici completamente differenti e perciò un conto sono i rimedi omeopatici (ad es. i granuli), un conto sono i gemmoterapici o macerati glicerici M.G. D1 (ad es. le gocce) e un altro conto ancora sono i fitoterapici classici (ad es. le gocce per le tinture o per i gliceriti, la droga per tisane, le pasticche per l’estratto secco, ecc.). Per quanto riguarda la commercializzazione di tali prodotti in Italia la situazione è la seguente. I prodotti omeopatici, dove sulla confezione è riportata tale denominazione, essendo classificati come farmaci, sono vendibili solo in farmacia. I fitoterapici, comprendendo i gemmoterapici e gran parte dei fitoterapici classici (quelli che non hanno un potenziale di tossicità), che invece sono classificati come integratori alimentari, sono vendibili in farmacia o in erboristeria, ma spesso sono reperibili anche nei supermercati all’interno dei reparti parafarmaceutici o erboristici. Cordiali saluti.
celeste dice
…dimenticavo c’e’ anche il macerato glicerico ta le varie modalita..puo andar bene ?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Celeste, com’è noto, la cefalea muscolo-tensiva (o semplicemente tensiva), che ricordiamolo è un sintomo e non una malattia (viene considerata malattia la cefalea primitiva non attribuibile a cause patologiche), è la più frequente tra le cefalee (90%), la cui causa non è completamente nota però si è osservato che può essere innescata da diversi fattori scatenanti: da un lato possiamo trovare lo spasmo della muscolatura della nuca o del collo, oppure la contrattura dei muscoli della masticazione dovuta al serramento dentale o bruxismo notturno, che causano un’attivazione dei recettori del dolore, dall’altro possiamo trovare lo stress, la carenza di sonno, le posture sbagliate, l’affaticamento degli occhi, ecc. Dal punto di vista omeopatico invece è più interessante conoscere il tipo di dolore, o meglio la sensazione provata dalla persona, la localizzazione precisa del disturbo, i sintomi concomitanti, le modalità di aggravamento e di miglioramento, i riflessi psicologici, ecc. Bisognerà poi individuare la tipologia del soggetto, sempre dal punto di vista omeopatico, su cui andare a collocare il suddetto quadro sintomatologico, tenendo cioè presente che l’omeopatia è la cura per una persona che ha un certo sintomo o malattia e non per un disturbo in generale. E’ questo il “lavoro” che fa il medico omeopata e che gli permette di individuare il rimedio omeopatico più adatto, quello cioè che più facilmente darà l’effetto terapeutico desiderato, dopo aver visitato il paziente per inquadrare il suo biotipo omeopatico e vagliato tutti i sintomi, sia fisici che psichici. I rimedi omeopatici sintomatici utili a superare la fase acuta di una cefalea sono tantissimi e la scelta deve essere effettuata secondo i criteri detti poc’anzi, sulla base della migliore somiglianza (“legge di similitudine”). Poi, in generale, per ottenere un buon risultato duraturo o pervenire alla risoluzione definitiva del disturbo, bisognerà procedere alla individuazione di un rimedio omeopatico di fondo, probabilmente ad alta diluizione, che possa esplicare un’azione profonda e sistemica intervenendo sul “terreno” costituzionale e temperamentale del paziente, legato al patrimonio genetico e comportamentale. Tra i rimedi omeopatici sintomatici più utilizzati, preferibilmente a bassa diluizione (ad es. non superiore a 7CH), si citano: Belladonna se la cefalea è pressante, come un chiodo fisso in testa e si aggrava con il freddo; Silicea se è periodica, inizia dalla nuca, progredisce al vertice e si fissa nella regione sopraorbitaria ed inoltre peggiora con la luce intensa; Bryonia se è lancinante, spesso più forte al mattino ed a volte dopo ogni pasto; Argentum nitricum se è accompagnata da fotofobia e sensazione di testa che scoppia; Ignatia amara se è pressante ed interessa pazienti con sintomi paradossali, che cioè migliorano in compagnia, peggiorano con le contrarietà, sono preoccupati per nulla; Actaea racemosa se il dolore dall’occipite si estende al vertice, migliora all’aria aperta e peggiora in ambiente caldo; Lycopodium se la cefalea inizia frontale e poi si porta a destra; Chamomilla se è accompagnata da sensazione di testa che scoppia, di pesantezza e di dolore come da contusione ed il paziente non sopporta il dolore; Coffea cruda se invece il paziente riesce a sopportare il dolore; Dulcamara se si presenta con l’umido; Lac caninum se vi è un’alternanza abbastanza regolare tra emicrania destra e sinistra; Sanguinaria in caso di emicrania destra, che in genere parte dalla nuca e coesistenza di arrossamento sulle guance; Kali phosphoricum se è occipitale e riguarda persone stanche ed affaticate intellettualmente; Gelsemium se è di tipo congestizio, è posteriore e termina con un’abbondante emissione di urina chiara; Cocculus se è pulsante con inclinazione al vomito, si aggrava dopo aver dormito, mangiato o bevuto ed all’aria aperta; Naja tripudians se è congestizia e battente, può interessare la fronte e/o le tempie con dolore pulsante; Phosphoricum acidum se è molto dolorosa, con sensazione di peso sulla testa e si aggrava con il movimento e con il rumore; Zincum metallicum se il dolore è localizzato alla nuca, alla parte superiore del cranio ed anche alla radice del naso; ecc. Possono essere di aiuto anche i diversi preparati fitoterapici di cui all’articolo “Addio mal di testa” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, tra cui la tisana di Camomilla, oppure i gemmoterapici della fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati, si tratta, com’è noto, di macerati glicerici di gemme vegetali in soluzione di acqua-alcool-glicerina con diluizione alla prima decimale hahnemanniana) come Ribes nigrum, Pinus montana, Vitis vinifera, Rosa canina, Tilia tormentosa, Betulla linfa, in gocce, che si rivelano molto utili in associazione alla cura omeopatica o da soli ed esplicano anche un’importante azione di drenaggio. A proposito di Camomilla, è bene precisare che quello da lei citato non è un gemmoterapico bensì è un macerato glicerico semplice (o macerato glicerinato o glicerito), dove la soluzione non contiene alcool e non viene operata la diluizione D1. Per quanto riguarda l’alimentazione sono considerati utili i cibi ricchi di vitamine, in particolare le vitamine A, C, E e del gruppo B. Concludendo sarebbe consigliabile rivolgersi ad un medico omeopata per la prescrizione della terapia più adatta a suo marito e quindi avere delle concrete possibilità di dare una risposta risolutiva al problema. Cordiali saluti.
celeste dice
Gentilissima Dott.ssa Volpe buongiorno,
sono un autodidatta dell omeopatia e dei rimedi naturali nel senso , (quando non sono cose gravi ovviamente)che amo scoprire da sola testando di volta in volta i vari rimedi e devo dire con grande soddisfazione che almeno la meta’ dei fastidi l ho risolti , con poca spesa ma tanto impegno e accortezza .Ho risolto mal d’auto, giramenti di testa estivi , e attenuato del 70 % l allergia ai pollini. La ringrazio anche per le sue spiegazioni sull argomento.
Mi resta un punto che sembra piu duretto. Per mio marito ( cefalea muscolotensiva) quando arriva ad indurirsi il collo solo la nimesulide e’ in grado di allentare la tensione . basta meta compressa non di piu ed e’ apposto per 1 altro mese in media !
Vorremmo cercare di eliminare anche questa piccola quantita di farmaco se possibile ma dopo aver provato vari rimedi senza risultati abbiamo notato invece che la tintura madre di artiglio diavolo qualcosa sembra fare ma solo a livello di prevenzione cioe le prende un paio di volte al giorno . Nelle ultime settimane abbiamo notato che la camomilla ( setacciata del supermercato) sembra che risponde benino ,c’e’ un certo feeling ! Allora la mia domanda e’ la seguente : Per ottimizzare la prova Qual e’ la forma migliore per assumere la camomilla ? granuli 7-9 ch oppure le gocce , o la tintura madre ,o bisogna comprare i fiori in erboristeria ? Vorremmo provare a prenderle quotidiamnamente in modo da poter sperare che la muscolatura si possa tenere meno rigida e forse le contratture anche se non spariranno ma si diraderanno . Anche lo streetching funziona molto bene. da quando lo fa e’ evidente il miglioramento.
Spero mi possa dare qualche indicazione anche in merito al dosaggio e alla ch piu indicata.
Non speriamo che possa risolvere la crisi perche come predetto quando arriva neanche l ibupprofene o altri fans funzionano ( tranne la nimesulide e il cefir se preso prestissimo).
Sono 20 anni che andiamo dai medici , rx, terapie etc etc ma scarsi i risultati.
La ringrazio cordialemnte e buona giornata, Celeste
Maria Chiara dice
La mia bimba di 14 mesi sta mettendo 4 dentini contemporaneamente e nel giro di due giorni si è riempita di muco e piange come una disperata di notte. allo spuntare degli altri dentini la pediatra le aveva dato camomilla 4ch 3granulini da sciogliere in acqua la sera. Ora mio marito non ha trovato il 4ch ma il 9ch e pensando che non ci fosse differenza lo ha comprato comunque. possiamo utilizzarlo? può comunque essere efficace? e che posologia utilizzare? grazie e cordiali saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Maria Chiara, sarebbe opportuno chiedere alla pediatra che ha prescritto il rimedio, perché le due diluizioni hanno effetti terapeutici diversi. La 4 CH è una bassa diluizione che si adopera per risolvere una sintomatologia acuta e per il lesionale, ha un effetto rapido e una copertura terapeutica di alcune ore fino a massimo di un giorno. La 9CH è una media diluizione che si adopera per risolvere una sintomatologia sub-acuta e per il funzionale, ha un effetto più lento e una copertura terapeutica di qualche giorno. Chieda, ripeto, alla pediatra, ma volendo rispettare la sua prescrizione, che è frutto di valutazioni specifiche, sarebbe opportuno procurarsi la 4CH, magari restituendo in farmacia la 9CH. Cordiali saluti.
mia976 dice
grazie mille dottoressa! Lei è davvero tanto gentile e molto competente. Mi permetto di chiederle se lei pensa che un tale rimedio nella dose di 200 ch sia adatta ad un neonato. Mi pare di aver capito che il peggioramento è un buon segno, come se dimostrasse che il rimedio è giusto, ho capito male? Mi hanno anche consigliato un prodotto per requilibrare le turbe della crescita a base delle tre calcaree, lo conosce? Lo consiglia? Non riesco però a trovarlo!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Mia, come le ho suggerito precedentemente, sarebbe opportuno informare il medico omeopata e rivolgere a lui la domanda per avere una risposta precisa. Solitamente le alte diluizioni, qual è la 200CH, si adoperano, indipendentemente dall’età del paziente, quando esiste un buon grado di somiglianza con il rimedio e quando occorre approfondire l’azione terapeutica. L’aggravamento omeopatico è da intendersi terapeutico e quindi come riprova della corretta scelta del rimedio, solo se esso riguarda i sintomi da curare, altrimenti il discorso cambia. Per quanto riguarda il consiglio da lei ricevuto sul prodotto a base delle tre calcaree (che ritengo trattasi di prodotto omeopatico e non dei Sali di Schussler per la presenza di Calcarea carbonica), deve tenere presente che in omeopatia i consigli o le esperienza degli altri non sono esportabili, perché ogni singolo paziente richiede la sua specifica terapia che può essere diversa da quella degli altri, quand’anche tutti affetti dalla stessa patologia o dallo stesso disturbo. Le tre calcaree, ossia Calcarea carbonica, Calcarea fluorica e Calcarea phosphorica, sono così diverse nelle costituzioni e soprattutto nelle patogenesi che diventa difficile credere che una loro associazione possa trovare un’applicazione pratica ed essere pertanto utile. Ma il bambino è ancora un neonato per poter pensare a ipotetiche turbe della crescita, per cui sarebbe il caso di lasciar perdere. Comunque potrebbe parlane con il medico omeopata per sentire il suo parere e per il futuro le consiglio di non prendere iniziative personali senza l’approvazione del medico. Cordiali saluti.
mia976 dice
salve. Un medico omeopata ha prescritto a mio figlio camomilla 200 ch, tre grani la sera. Essendo una diluizione alta sono un pò spaventata. Mio figlio è perfettamente descritto in camomilla, ma da una settimana che l’assume e il quadro è peggiorato. Vorrei sapere cosa ne pensa lei dottoressa di tale diluizione. Mio figlio ha quasi 11 mesi! Attendo con ansia la sua risposta! Grazie mille! Mia
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Mia, è molto probabile che suo figlio sia interessato dall’aggravamento omeopatico, consistente in un’esacerbazione temporanea dei sintomi da curare. L’aggravamento omeopatico anche se disturbante è da intendere come terapeutico, perché rappresenta la reazione positiva dell’organismo sotto lo stimolo del rimedio omeopatico in un percorso terapeutico favorevole. L’intensità dell’aggravamento e la sua durata sono fortemente legate alla diluizione del rimedio, nel senso che sono tanto maggiori quanto più è alta la diluizione, potendo andare da alcune ore, per le basse diluizioni e per le patologie acute, ad alcune settimane per le alte diluizioni e le patologie croniche. Sarebbe opportuno sospendere le somministrazioni ed informare il medico omeopata, il quale valuterà se intervenire, sempre omeopaticamente, oppure attendere la fine o una regressione significativa del fenomeno. Cordiali saluti.
Federica dice
Salve sono la mamma di tre bambini. . Il più piccolo di 4 anni a volte è irrequieto agitat e non vuole dormire da solo così pensavo di potergli dare dei granuli per tranquillizzarlo. Invece l’altro figlio di 6 anni si lamenta di mal di pancia o mal di gambe ma a volte credo sia solo una scusa per attirare l’attenzione. Vorrei quindi chiederle come poterli aiutare. Grazie mille
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Federica, com’è noto Chamomilla è classicamente un rimedio omeopatico pediatrico, adatto ai bambini ipernervosi, capricciosi, brontoloni, insopportabili, agitati, che non stanno mai fermi, che soffrono d’insonnia o di disturbi del sonno, ecc. Però l’opportunità dell’uso del rimedio e la scelta della relativa diluizione sarebbe meglio che le stabilisse un medico omeopata, possibilmente pediatra. Dobbiamo infatti considerare che i rimedi omeopatici sono pur sempre dei farmaci e, nei limiti del possibile, sarebbe sempre meglio evitarne l’uso, oppure ricorrere ad essi solo su prescrizione medica, laddove indispensabili. La vivacità e l’irrequietezza dei bambini, in genere tendono a risolversi con il tempo, potendo rientrare in un normale processo di crescita che è molto comune. Dobbiamo anche considerare un altro aspetto importante, cioè di non far arrivare ai bambini un segnale fuorviante, nel senso che la nostra vita e la qualità della stessa sono imprescindibilmente legate all’uso dei farmaci e che questi possono risolvere tutto, anche i comportamenti. Un’alternativa, ad esempio, da utilizzare nei periodi di maggiore eccitazione e non per lungo tempo, potrebbe essere una tisana leggera di fiori di camomilla, dolcificata con zucchero o ancora meglio con miele, che, presa calda soprattutto la sera, calma e concilia il sonno. Cordiali saluti.
Carla dice
Cortese Dottoressa Della Volpe
Volevo chiederle un consiglio sul dosaggio di due farmaci omeopatici, quali Ovarium9 ch e follicolinum 9ch da prendere 2 granuli di entrambi mattina e sera senza interruzione per 3 mesi. Le spiego la mia situazione: ho 38 anni sono alla ricerca del secondo figlio ho valore fsh un po’ alto (intorno a 16 ui) con 17 beta-estr. basso e progesterone basso. Sono stata operata di endometriosi (cisti ovariche bilaterali)e per ottenere le mie gravidanze in totale 3 sono dovuta ricorrere a stimolazioni farmacologiche, di queste 3 gravidanze la prima si è interrotta spontaneamente alla 5-6 sett. , la seconda è nato il mio piccolo , la terza si è interrotta alla 9 settimana. Io vorrei associare questa terapia omeopatica a quella tradizionale con stimolazioni …. Che ne pensa ? In caso di gravidanza assunzione di questi due farmaci può creare problemi considerando che deve essere senza sospensione ? Lei cosa mi consiglia? Grazie della sua attenzione ! Cordiali saluti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Carla, Ovarinum e Follicolinum sono due organoterapici (più precisamente Follicolinum è la preparazione omeopatica dell’estrone, assimilabile per principio e comportamento terapeutico a un organoterapico) che vengono utilizzati per combattere l’infertilità. Entrambi servono per sostenere l’attività ovarica in quantità e qualità. Ovarinum interviene sull’ovaio e sull’ovulazione, Follicolinum interviene sulla produzione di follicolina (estrone) che è l’ormone estrogeno dei follicoli ovarici. Bisogna però scegliere oculatamente le diluizioni per ottenere l’azione terapeutica corretta, cioè quella adatta al caso specifico. Infatti nell’organoterapia le diluizioni hanno un ruolo fondamentale perché indirizzano l’attività terapeutica nella direzione necessaria. In genere le basse diluizioni (4CH e 5CH) sono stimolanti, le medie diluizioni (7CH) sono regolatrici e le alte diluizioni (9CH, 12CH fino a 30CH) sono inibenti. Tuttavia ciò non ha valore assoluto, nel senso che la soglia di variabilità dell’attività clinica delle diluizioni organoterapiche può cambiare in funzione della sensibilità individuale del paziente. E’ perciò indispensabile che la cura venga prescritta da un medico omeopata, al quale comunque è sempre opportuno rivolgersi. Per quanto riguarda le compatibilità, gli organoterapici, come del resto gli altri bioterapici, non creano interferenze ai farmaci tradizionali ed in genere sono abbastanza sicuri in gravidanza. Però ripeto, per il caso singolo, è opportuno che si esprima il medico. Cordiali saluti.
ilaria dice
Ho una bimba di 17 mesi che ha sempre avuto disturbi durante il sonno. I primi sei mesi di vita e’ stata “vittima” del reflusso che l ha fatta oltretutto riposare sempre poco e male…poi piano piano questo disturbo digestivo e’ sparito e abbiamo iniziato a svezzarla e…sono spuntati i primi denti! E abbiamo iniziato a non dormire per colpa loro…Dimenticavo..io ho sempre allattato fino ai 15 mesi quando ho dovuto stroncare l allattamento diurno a causa di problemi fisici. Lei e’ stata decisamente traumatizzata infatti il mese e mezzo successivo e’ stato terribile e la notte la mia tetta era la sua ossessione. Decidere di togliere anche l allattamento notturno e’ stato preoccupante per me ma devo dire che la bambina non ha avuto cosi disagio. Ora e’ quasi un mese che non l allatto piu…e la sera le do un po di latte caldo per cercare di rilassarla…ho cominciato a somministrare Chamomilla 9ch 5 granellini la sera. Questo periodo e’ molto nervosa e capricciosa soprattutto quando bisogna portarla a dormir ed inoltre le sta spuntando un premolare.La notte molto molto spesso si lamenta e non riesce a riposare bene.La mia richiesta e’ posso dare piu volte al giorno la Chamomilla invece di una sola volta? Posso aggiungere altro? Grazie…da una mamma bisognosa di riposo…
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Ilaria, l’opportunità dell’uso di Chamomilla omeopatico e soprattutto della sua diluizione è sempre meglio che la stabilisca un medico omeopata, possibilmente anche pediatra. Potrebbe non essere un problema di dosaggio, in quanto l’assunzione una sola volta al giorno della 9CH, che ricordiamolo è una media diluizione, potrebbe essere anche troppo considerato che la diluizione ha una copertura terapeutica di una decina di giorni e solitamente non si ripete prima di una settimana, salvo diversa prescrizione medica. In casi simili viene spesso utilizzata, nei periodi di maggiore nervosismo e non per lungo tempo, una tisana leggera di fiori di camomilla, dolcificata con zucchero o ancora meglio con miele, che, presa calda la sera, calma e concilia il sonno. Per il caso specifico, ripeto, sarebbe opportuno ricorrere al medico omeopata. Cordiali saluti.