DESCRIZIONE
Bryonia, il cui nome scientifico è Bryonia alba, è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Cucurbitaceae, la stessa dei cocomeri e delle zucche. E’ nota anche con il nome comune di Vite bianca o Zucca marina o ancora Rapa del diavolo. Cresce lenta e strisciante, senza dare nell’occhio, lungo le siepi, le macchie ed i boschi di zone temperate e fredde dell’Europa meridionale. In Italia è molto comune e vive in tutte le regioni ad eccezione della Sardegna. Presenta una grossa radice carnosa a forma di rapa, fusti ramosi e rampicanti con lunghi viticci a spirale, foglie alterne di colore verde opaco e di forma palmato-lobata simile a quelle della vite o dell’edera, fiori piccoli con calice a tubo diviso in 5 lobi e corolla a campana, anch’essa a 5 lobi, di colore gallo pallido striato di verde, frutti costituiti da bacche globose e lisce, della grandezza di un pisello, di colore verde che diventa rosso vivo a maturazione. Fiorisce da aprile a maggio. L’intera pianta è velenosa, in particolare le radici e le bacche. L’ingestione accidentale, anche di poche bacche, può causare irritazioni gastro-intestinali molto serie, con vomito e diarrea. Dosi più elevate possono risultare fatali, conducendo alla morte per arresto cardio-circolatorio. Lo stesso contatto con la pelle può produrre irritazioni cutanee con la formazione di ulcere e vescicole. Per questi motivi, anche se le proprietà terapeutiche della pianta sono note sin dai tempi antichi, oggi non è più utilizzata né nella medicina tradizionale né in fitoterapia ma solo in omeopatia.
Il rimedio omeopatico Bryonia si ottiene dalla Tintura Madre delle radici fresche della pianta Bryonia alba raccolte prima della fioritura, diluita e dinamizzata.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Bryonia è uno dei principali policresti dell’omeopatia. La sua azione interessa principalmente il sistema nervoso centrale, la pelle, le membrane mucose, sierose e sinoviali. E’ essenzialmente un rimedio del dolore ed è indicato soprattutto quando i sintomi sono dovuti a malattie causate da microrganismi patogeni o a stati tossici o a stati collerici. E’ usato nelle malattie dell’apparato respiratorio, dell’apparato digerente, nei casi di influenza, nel reumatismo muscolare ed articolare per il quale si rivela uno dei più efficaci rimedi.
Bryonia è il rimedio delle situazioni acute e sub-acute che si manifestano lentamente, cioè che ad es. compaiono il giorno dopo, a differenza di Aconitum e Belladonna (altri due grandi policresti) i cui sintomi compaiono dopo poche ore. I dolori vanno e vengono, fino a divenire fissi. I suoi stati acuti sono spesso accompagnati da febbre e da cefalea congestizia migliorata da una forte pressione su tutta la testa (come Belladonna). Ha un’azione meno rapida di Aconitum, ma più profonda negli effetti, per cui spesso viene somministrato nel momento in cui Aconitum non si rivela più efficace.
Il soggetto si ammala quando si espone a sbalzi di temperatura, cioè quando si raffredda dopo essersi accaldato e viceversa, come ad es. quando sopraggiunge il caldo dopo giorni freddi, oppure quando beve bevande eccessivamente fredde o ghiacciate per rinfrescarsi, ecc. Nei casi di malattie dell’apparato respiratorio, di cefalea e di gotta, il soggetto avverte dolore agli occhi quando li muove, che risultano infiammati e rossi e per questo sono definiti dagli omeopati “occhi artritici”.
Le altre caratteristiche di Bryonia sono il rossore, la secchezza delle labbra e delle mucose, la sete di grandi quantità di acqua che vengono bevute a lunghi intervalli, l’aspetto dell’ubriacone (meno che in Baptisia). Le feci sono sempre dure, secche e difficili da espellere. Per paradosso si possono avere episodi di diarrea. I disturbi passano da una parte all’altra del corpo, cioè la cefalea precede o accompagna il raffreddore, la tosse, l’artrite, la stipsi. I sintomi migliorano con una forte pressione (tranne che all’addome), con un’abbondante sudorazione, con il freddo e le bevande fredde, con il riposo e stando coricati sul lato dolente (a differenza di Belladonna ove i disturbi polmonari si aggravano coricandosi sul lato dolente). I sintomi peggiorano con il calore, al risveglio, dopo i pasti, con la tosse, con un leggero contatto e con il movimento (al contrario di Rhus toxicodendron ove migliorano muovendosi). Il calore locale, tuttavia, può migliorare alcuni sintomi articolari, gastrici e le cefalee non congestizie. Un’altra caratteristica tipica del rimedio è l’aggravamento generale verso le 9 di sera.
Il tipo Bryonia generalmente è di colorito bruno, ha umore cattivo, è facilmente irritabile, è collerico (la collera aggrava tutti i suoi sintomi e/o ne provoca altri), vuole qualcosa ma non sa che cosa, detesta la compagnia, è incline alla veemenza. Pur desiderando di rimanere immobile, per non aggravare i suoi sintomi, non riesce a stare fermo: ha un’agitazione ansiosa
Bryonia è uno dei rimedi costituzionali dell’omeopatia, la cui costituzione si colloca tendenzialmente tra la sulfurica e la carbonica, potendosi definire sulfo-carbonica. I suoi sinergici possono essere Sulphur, Sulphur iodatum (nelle fasi acute), Alumina, Lycopodium (nelle fasi croniche), Natrum muriaticum, Rhus toxicodendron, Phosphorus. Gli antidoti, da usare nei momenti acuti, possono essere Aconitum (specie nella febbre del primo giorno), Kali carbonicum, Pulsatilla (per l’apparato respiratorio), Rhus toxicodendron (nei dolori articolari), Camphora, Ignatia, Nux vomica (nell’ansia).
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Bryonia si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio stesso.
1) CEFALEA. Mal di testa che può sopraggiungere dopo un alterco, un’arrabbiatura (come Staphisagria ove il soggetto si infuria, litiga, diventa nervoso, non può dormire la notte e gli viene il mal di testa) od anche dopo aver compiuto un lavoro con le braccia. La testa sembra scoppiare, è come se si spaccasse, è pesante. Il dolore inizia al mattino ed aumenta gradualmente fino a sera. In genere le stanze calde e gli ambienti chiusi sono nefasti per le cefalee di Bryonia; quelle non congestizie migliorano però con il calore. Il mal di testa migliora con una forte pressione e con il fresco e peggiora con il movimento, tant’è che il soggetto desidera stare immobile al buio con la finestra aperta. La cefalea è spesso concomitante con stipsi ed altri disturbi digestivi, con vertigini, con febbre.
2) NEVRALGIE. Nevralgia del trigemino, cervico-brachiale con rigidità dei muscoli della nuca e del collo. Sciatica.
3) VERTIGINI. Vertigini che si presentano soprattutto al mattino alzandosi, per cui occorre stendersi nuovamente e rimanere immobili. Il solo gesto di alzare la testa o semplicemente di girare gli occhi, può provocarle od aggravarle.
4) OCCHI. Infiammazione degli occhi e delle palpebre, con gonfiore, rossore e dolore, che peggiorano con il calore, con un leggero contatto e con il movimento, soprattutto nei soggetti che soffrono di reumatismi, gotta e malattie dell’apparato respiratorio. Irite.
5) BOCCA e GOLA. Bocca, labbra, lingua e gola secche e aride. Lingua ricoperta da una spessa patina bianca. Gusto amaro e sete intensa di grandi quantità di acqua. Afte. Alitosi. Faringite con raucedine e difficoltà a deglutire.
6) APP. DIGERENTE. Difficoltà digestive con sensazione di peso sullo stomaco, singhiozzo, eruttazioni frequenti, nausea, vomito, che aumentano dopo i pasti. Dolori all’epigastrio (regione addominale occupata dallo stomaco, situata appena sotto lo sterno), che, a differenza degli altri dolori, sono aggravati da qualsiasi tipo di pressione. Bisogno di defecare, stimolato da qualsiasi movimento. Stipsi, con feci secche, dure, grosse, difficili da espellere (come Alumina e diversamente da Natrum muriaticum ove le feci sono di piccole dimensioni, simili allo sterco di capra). Paradossalmente si possono avere casi di diarrea.
7) APP. URINARIO. Gotta con disturbi renali. Cistite con bisogno urgente di urinare e/o incontinenza. Dolore e bruciore all’uretra, ma non durante la minzione, anzi, essi si attenuano al passaggio dell’urina che è scarsa e scura.
8) APP. GENITALE. Fitte nei testicoli quando si sta seduti. Cisti ovariche. Mammelle fortemente dolenti (è utile l’associazione con Phytolacca e Calcarea carbonica). Amenorrea. Dismenorrea. Dolori post-partum o post-abortum. Dolore premestruale all’ovaio, con sensibilità all’inguine, che aumenta al sopraggiungere delle mestruazioni.
9) APP. RESPIRATORIO. Raucedine e afonia. Bronchite acuta. Asma. Tosse secca e dolorosa con spasmi, aggravata dal movimento, spesso concomitante con cefalea. Pertosse. Secchezza delle mucose, a volte con sensazione di soffocamento (come Phosphorus). Il soggetto ha difficoltà a respirare profondamente perché ciò gli aumenta il dolore e quindi respira in modo affannoso con respiri rapidi e corti. Costipazione toracica, come se vi fosse un peso. Fitte al torace che peggiorano con l’inspirazione e con la tosse.
10) DOLORI ARTICOLARI. Artrite, artrosi, reumatismo articolare e muscolare. Sinoviti con articolazioni calde, rosse, sensibili al tatto, gonfie e molto dolorose. Per tali patologie Bryonia si rivela uno dei principali rimedi, insieme a Rhus toxicodendron, con le seguenti differenze: in Bryonia il dolore pungente e acuto migliora con la pressione e peggiora con il movimento; in Rhus tox il dolore migliora con il movimento ma non con la pressione. I due rimedi non sono in contrasto tra di loro, cioè non si antidotano a vicenda, possono essere impiegati insieme a giorni alterni. Anche in Apis, che presenta gli stessi problemi articolari, i dolori non migliorano con la pressione, anzi disturba ogni tipo contatto.
11) PELLE. Secchezza della pelle che migliora con la sudorazione. Eruzioni forforose con prurito.). Erisipela.
12) FEBBRE. Affezioni febbrili, compresa l’influenza.
DOSI
In tutti i casi diluizione 5CH, 3 granuli o 5 gocce ogni ora, allungando i tempi di somministrazione ai primi miglioramenti.
(*) V. Note esplicative
rita dice
Buongiorno dottoressa,
Desidererei un suo gentile parere riguardo un dolore al muscolo posteriore della coscia e fastidio al nervo sciatico dovuto a sovrallenamento nell’ esercizio della corsa..Solitamente in questi casi risolvevo con Arnica 30 CH….. ma credo di aver ignorato il fastidio allenandomi e l infiammazione sta evolvendo in pubalgia.. Ritiene che il rimedio vada bene anche per questo?
La ringrazio
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Rita, Arnica montana è per eccellenza il rimedio omeopatico delle sindromi dolorose dovute a traumi, per cui nella circostanza potrebbe essere ancora indicato. Anche Bryonia è un rimedio omeopatico che potrebbe rivelarsi adatto, in particolare se il dolore, acuto e pungente, è aggravato dal minimo movimento e migliorato con il riposo. Arsenicum album è un altro rimedio omeopatico che viene utilizzato nelle sindromi dolorose dell’apparato muscolo-scheletrico e può risultare appropriato anche per una pubalgia, atteso che nella patogenesi contiene sintomi come dolori che interessano la sede pubica e/o inguinale e/o la faccia interna delle cosce. Per cogliere la migliore somiglianza con la sintomatologia in atto, consulti l’articolo “Reumatismi” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici che vengono adoperati nelle sindromi dolorose dell’apparato osteoarticolare e muscolare. L’alimentazione consigliata è quella ricca di vitamine (in particolare A/betacarotene, gruppo B, C, D, E), di sali minerali (in particolare magnesio) e di acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6 non ossidati dal calore), che combattono meglio i processi infiammatori. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Elisa dice
Buonasera dottoressa sono Elisa di 59 anni le chiedevo cosa potrei prendere per le ginocchia che scricchiolano , per il momento senza dolore. Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Elisa, Bryonia è un rimedio omeopatico che potrebbe essere di aiuto. Sarebbe inoltre opportuno, se non l’avesse ancora fatto, consultare un medico ortopedico per una diagnosi precisa e far valutare allo stesso l’utilità di praticare tipologie di esercizi fisici per rinforzare i muscoli della coscia e della gamba. Ovviamente per quanto riguarda l’Omeopatia, la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita. Cordiali saluti.
Giovanni dice
Gentile dottoressa, come le ho già scritto nel precedente commento dell’11/10, a proposito del versamento pleurico dx volevo chiederle se la somministrazione di bryonia sia utile anche nel mio caso.
Grazie ancora
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Giovanni, fermo restando che l’Omeopatia è una medicina alquanto individuale, non sempre generalizzabile, Bryonia è uno dei rimedi omeopatici che potrebbe essere di aiuto, ma potrebbero aiutare anche gli altri di cui alla pagina “Asma” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, laddove si ravvisi una migliore somiglianza. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Giovanni dice
Gentile dottoressa, grazie per il suo impegno prezioso e di grande competenza, un bel contributo per sostenere l’efficacia dell’omeopatia che utilizzo da oltre 40 anni con ottimi risultati. Da circa un anno soffro di un leggero versamento pleurico dx causato dalla terapia con lo Sprycel (dasatinib), che assumo da tre anni, prescritto nel reparto di ematologia nell’ospedale oncologico della mia città, dopo un ricovero di sei mesi. Ho letto con molto interesse le sue risposte ai tantissimi commenti che riceve e in particolare la indicazione di assumere bryonia per un versamento pleurico ad un signore anziano che ha avuto un tumore.
Grazie infinite
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Giovanni, grazie per gli apprezzamenti e continui a visitarci. Cordiali saluti.
Giovanni dice
BUONGIORNO DOTTORESSA, COMPLIMENTI PER LE SUE SPIEGAZIONI. NEL PERIODO DEL LOOK DOWN HO PRATICATO MOLTA CYCLETTE PER RIMANERE IN FORMA FISICA. IL PROBLEMA E’ CHE DA CIRCA DUE MESI ACCUSO DOLORI AGLI ARTI INFERIORI E PRECISAMENTE NEI QUADRICIPITI DELLE DUE GAMBE. DALLE ANALISI DEL SANGUE RISULTA ALTERATO IL CPK DI 256 (30/200 VALORE NOMINALE). LE PREMETTO CHE AL RIPOSO NON C’E’ DOLORE MA, COME CARICO LE GAMBE E CAMMINO IL DOLORE RICOMPARE. IL DOTTORE DI BASE MI HA INIZIALMENTE PRESCRITTO CARITENE E POI LYRICA MA SENZA RISULTATI. HO SEMPRE USATO LA MEDICINA OMEOPATICA MA IN QUESTO PAESE NON CI SONO OMEOPATI. POTREI AVERE UN SUO CONSIGLIO? GRAZIE
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Giovanni, consulti la pagina “Reumatismi” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici che vengono adoperati nelle sindromi dolorose dell’apparato osteoarticolare e muscolare. Tra i rimedi ove i dolori compaiono o peggiorano con il movimento troviamo certamente Bryonia, ma ci sarebbero anche Actaea racemosa, Belladonna, Hypericum, Kalium sulphuricum, Ruta graveolens… Mi preme comunque sottolineare che la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita. Cordiali saluti.
nunzio dice
Dottoressa sono nunzio ho 72 anni o un forte dolore che parte dalla schiena fino alla gamba fa molto male il polpaccio quando cammino sto facendo manipolazioni da un osteopeda questa è la terza volta che mi viene un amico mi a consigliato bryonia 200 k volevo sapere quanto tempo deve passare tra una dose e l’atra non ho avuto grossi risultati con la prima confezione grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Nunzio, innanzitutto occorrerà essere sicuri che Bryonia sia il rimedio omeopatico giusto per lei, ovvero che sia a lei somigliante, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, così com’è possibile rilevare dal presente articolo. In pratica i sintomi-chiave che fanno propendere per l’adozione di Bryonia sono: dolori che peggiorano con il movimento e migliorano con il riposo, secchezza delle mucose, versamenti articolari, molta sete, tendenziale lateralità destra. Per quanto riguarda la frequenza delle assunzioni, in genere le alte diluizioni, qual è una 200K, richiedono una sola somministrazione, eventualmente da ripetere se i sintomi si ripresentano in forma grave, mantenendo tuttavia una certa distanza tra le assunzioni. Tenga presente che le alte diluizioni necessitano di un buon numero di giorni per agire e mantengono una copertura terapeutica di circa un mese. Per una panoramica dei principali rimedi omeopatici che vengono impiegati nelle sindromi dolorose dell’apparato muscolo-scheletrico, con la sintesi delle relative sintomatologie di copertura, tra cui lo stesso Bryonia, consulti l’articolo “Reumatismi” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Le consiglio comunque di non fare da solo, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico, atteso che l’Omeopatia è una medicina alquanto individuale, poco generalizzabile, dove i consigli o le esperienze altrui solitamente non trovano posto. Cordiali saluti.
Marino dice
Sono andato da un medico emeopata per risolvere il mio problema che consiste nell’infiammazione del quadricipide della coscia dela gamba sinistra. L’infiammazione prodotta non si sa da quale causa, si propaga lungo tutta la gamba fino ad arrivare al piede e mi impedisce di camminare. per camminare a lungo, sempre sotto dolore, devo sedermi ogni 50/100 metri. il medico emeopata mi ha dato come cura di 30 giorni il Dynamis Brionia alba 1LM 3LM. SI RISOLVE IL MIO PROBLEMA O HO BISOGNO DI ALTRE CORE?
Resto in attesa di risposta via meil Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Marino, se il medico omeopata le ha prescritto Bryonia è perché ha fatto le proprie valutazioni, potendo quindi stabilire che il rimedio è il più adatto al suo caso specifico e perciò in grado di produrre gli effetti terapeutici necessari. Infatti Bryonia è un rimedio omeopatico che trova prescrizione nelle nevriti e nevralgie, in particolare quando il dolore è pungente, aggravato dal minimo movimento e migliorato coricandosi. Per quanto riguarda la fitoterapia, il cui eventuale ricorso deve essere valutato dal medico omeopata, diversi preparati utili sono riportati nell’articolo “Stop reumatismi-nevralgie-ecc.” della sezione del sito “Rimedi della nonna”, cui è possibile aggiungere piante come Acero, Boswellia, Frassino, Gelsemio, Ginseng, Passiflora, Piscidia, Sambuco, Verbena blu. L’alimentazione consigliata è quella ricca di vitamine (in particolare A/beta-carotene, gruppo B, C, D, E), di sali minerali (in particolare magnesio) e di acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6 non ossidati dal calore), che combattono meglio i processi infiammatori. Cordiali saluti.
Maria dice
Gentile Dottoressa, da anni soffro di nevralgia del trigemino e herpes zoster alla lingua dalla parte dx, che in determinate situazioni partono insieme con mio grande dolore. mi cura una dott.in Omeopatia,mi ha curato con tanti farmaci omeopatici in questo tempo a volte ha risolto il problema,a volte no, da dicembre abbiamo provato tanti tipi di farmaci omeopatici senza risultato il dolore che provo è fortissimo,non posso parlare,nè mangiare nè bere,solo soffrendo molto riesco a fare queste cose. adesso prendo da una settimana Bryonia 9ch quando arriva il dolore, mi allieva il dolore sempre se non parlo non bevo e non mangio altrimenti parte acuto e forte da non resistere.ho molta fiducia nella mia dottoressa,ma spesso si mette le mani nei capelli perchè non riesce a farmi stare meglio. se può darmi un consiglio le sarei veramente grata,la ringrazio della sua disponibilità…
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Maria, non si può escludere che la nevralgia del trigemino possa essere una complicanza dell’herpes zoster, ossia una nevralgia post-erpetica che comporta la permanenza di un dolore superficiale, urente, grave e lancinante per lungo tempo, mesi o anni, dopo la risoluzione delle lesioni cutanee, con intensità e modalità variabili da persona a persona. In genere la nevralgia post-erpetica è una complicanza difficile da trattare (come lo è la nevralgia del trigemino, pur se dovesse essere un disturbo neuropatico a sé stante), anche se è comunque possibile ottenere dei risultati soddisfacenti. Sarebbe pertanto opportuno che lei rifacesse il punto della situazione con la dottoressa omeopata, in modo da consentirle di individuare meglio la strategia terapeutica da mettere in atto per il suo caso specifico. A titolo esclusivamente informativo e non sostitutivo di quanto potrà disporre la dottoressa, le posso riepilogare i principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati in caso di herpes zoster, di nevralgia post-erpetica e di nevralgia del trigemino. I rimedi sono: Mezereum (dolore violento, aggravato dal caldo, con il bagno, di notte, al tatto), Bryonia (dolore acuto e pungente, tendenzialmente destro, aggravato dal minimo movimento della parte interessata), Magnesia phosphorica (dolore violento che si manifesta bruscamente e migliora esercitando una forte pressione sulla zona interessata), Kalmia latifolia (dolore improvviso come un lampo che risale lungo il tragitto del nervo interessato), Hypericum (in caso di aggravamenti da contatto e scosse, all’aria fredda e umida), Nux vomica (se si avvertono sensazioni di crampi con marcata lateralità destra), Gnaphalium (in caso di intorpidimento e parestesie), Colocynthis (se il dolore è errante), Phytolacca decandra (se il dolore è come una scossa elettrica), Arsenicum album (se il dolore è urente e migliorato dal caldo), Coffea (se il dolore è migliorato da applicazioni fredde). Per quanto riguarda la fitoterapia, dia un’occhiata all’articolo “Stop reumatismi-nevralgie-ecc.” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, cui è possibile aggiungere piante come Acero, Boswellia, Frassino, Gelsemio, Ginseng, Passiflora, Piscidia, Sambuco, Verbena blu, da utilizzare sempre dietro parere medico. L’alimentazione consigliata è quella ricca di vitamine (in particolare A/beta-carotene, gruppo B, C, D, E), di sali minerali (in particolare magnesio) e di acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6 non ossidati dal calore), che combattono meglio i processi infiammatori e rafforzano il sistema immunitario. Cordiali saluti.
Clara dice
Gentile Dottoressa,
soffro di gotta. Mi hanno parlato della Bryonia come rimedio. Me la consiglia?
Cordiali saluti
Clara
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Clara, com’è noto, la gotta è una patologia caratterizzata da elevati livelli di uricemia nel sangue, dovuti ad un aumento di produzione di acido urico e/o ad una insufficiente espulsione dello stesso con le urine. Depositi di cristalli di acido urico si formano nei tessuti periarticolari provocando infiammazioni molto dolorose delle articolazioni che possono evolvere in artrite cronica. Di conseguenza tutti i rimedi omeopatici che hanno un’importante azione elettiva sull’apparato osteoarticolare sono adatti per trattare la gotta e di riflesso l’iperuricemia, oltre che i reumatismi in generale. Nell’articolo “Reumatismi” della sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, che la invito a consultare, sono riportati i principali rimedi omeopatici a ciò preposti, tra cui il rimedio adatto sarà quello che contiene la sintomatologia maggiormente somigliante a quella del paziente, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Tenuto conto che generalmente la gotta comporta dolori articolari intermittenti associati a gonfiore, rossore e calore, Bryonia è uno dei rimedi omeopatici che può trovare indicazione. Pertanto, se lei si riconosce sufficientemente nelle caratteristiche e nella sintomatologia specifica di Bryonia, come rilevabili dal presente articolo e dalla sintesi nell’articolo poc’anzi citato, allora il rimedio omeopatico può considerarsi adatto, altrimenti occorrerà individuarne un altro maggiormente somigliante. Le consiglio comunque di non fare da sola, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Rita dice
gentile dottoressa,vorrei sapere se la pomata Bryonia – che io ho usato tempo fa e che ho trovato miracolosa per tutti i tipi di dolori articolari, mal di schiena ecc. , ma poi, inspiegabilmente, è stata ritirata dal commercio – può essere degnamente sostituita da altre pomate omeopatiche, che siano magari anche a base di luppolo, per alcuni problemi al piede.dopo una brutta caduta-e di instabilità. Grazie di cuore.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Rita, come spiegato in passato, la Bryonia pomata fitoterapica non è più utilizzata per il contenuto delle cucurbitacine – glucosidi triterpenici tetraciclici altamente tossici – che nell’uso prolungato possono dare luogo a diversi inconvenienti e produrre un’azione tossica. In sostituzione potrebbe fare riferimento alle pomate, sempre di origine vegetale, Artiglio del diavolo o Arnica, che hanno una specifica azione antinfiammatoria e analgesica. Cordiali saluti.