DESCRIZIONE
Bryonia, il cui nome scientifico è Bryonia alba, è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Cucurbitaceae, la stessa dei cocomeri e delle zucche. E’ nota anche con il nome comune di Vite bianca o Zucca marina o ancora Rapa del diavolo. Cresce lenta e strisciante, senza dare nell’occhio, lungo le siepi, le macchie ed i boschi di zone temperate e fredde dell’Europa meridionale. In Italia è molto comune e vive in tutte le regioni ad eccezione della Sardegna. Presenta una grossa radice carnosa a forma di rapa, fusti ramosi e rampicanti con lunghi viticci a spirale, foglie alterne di colore verde opaco e di forma palmato-lobata simile a quelle della vite o dell’edera, fiori piccoli con calice a tubo diviso in 5 lobi e corolla a campana, anch’essa a 5 lobi, di colore gallo pallido striato di verde, frutti costituiti da bacche globose e lisce, della grandezza di un pisello, di colore verde che diventa rosso vivo a maturazione. Fiorisce da aprile a maggio. L’intera pianta è velenosa, in particolare le radici e le bacche. L’ingestione accidentale, anche di poche bacche, può causare irritazioni gastro-intestinali molto serie, con vomito e diarrea. Dosi più elevate possono risultare fatali, conducendo alla morte per arresto cardio-circolatorio. Lo stesso contatto con la pelle può produrre irritazioni cutanee con la formazione di ulcere e vescicole. Per questi motivi, anche se le proprietà terapeutiche della pianta sono note sin dai tempi antichi, oggi non è più utilizzata né nella medicina tradizionale né in fitoterapia ma solo in omeopatia.
Il rimedio omeopatico Bryonia si ottiene dalla Tintura Madre delle radici fresche della pianta Bryonia alba raccolte prima della fioritura, diluita e dinamizzata.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Bryonia è uno dei principali policresti dell’omeopatia. La sua azione interessa principalmente il sistema nervoso centrale, la pelle, le membrane mucose, sierose e sinoviali. E’ essenzialmente un rimedio del dolore ed è indicato soprattutto quando i sintomi sono dovuti a malattie causate da microrganismi patogeni o a stati tossici o a stati collerici. E’ usato nelle malattie dell’apparato respiratorio, dell’apparato digerente, nei casi di influenza, nel reumatismo muscolare ed articolare per il quale si rivela uno dei più efficaci rimedi.
Bryonia è il rimedio delle situazioni acute e sub-acute che si manifestano lentamente, cioè che ad es. compaiono il giorno dopo, a differenza di Aconitum e Belladonna (altri due grandi policresti) i cui sintomi compaiono dopo poche ore. I dolori vanno e vengono, fino a divenire fissi. I suoi stati acuti sono spesso accompagnati da febbre e da cefalea congestizia migliorata da una forte pressione su tutta la testa (come Belladonna). Ha un’azione meno rapida di Aconitum, ma più profonda negli effetti, per cui spesso viene somministrato nel momento in cui Aconitum non si rivela più efficace.
Il soggetto si ammala quando si espone a sbalzi di temperatura, cioè quando si raffredda dopo essersi accaldato e viceversa, come ad es. quando sopraggiunge il caldo dopo giorni freddi, oppure quando beve bevande eccessivamente fredde o ghiacciate per rinfrescarsi, ecc. Nei casi di malattie dell’apparato respiratorio, di cefalea e di gotta, il soggetto avverte dolore agli occhi quando li muove, che risultano infiammati e rossi e per questo sono definiti dagli omeopati “occhi artritici”.
Le altre caratteristiche di Bryonia sono il rossore, la secchezza delle labbra e delle mucose, la sete di grandi quantità di acqua che vengono bevute a lunghi intervalli, l’aspetto dell’ubriacone (meno che in Baptisia). Le feci sono sempre dure, secche e difficili da espellere. Per paradosso si possono avere episodi di diarrea. I disturbi passano da una parte all’altra del corpo, cioè la cefalea precede o accompagna il raffreddore, la tosse, l’artrite, la stipsi. I sintomi migliorano con una forte pressione (tranne che all’addome), con un’abbondante sudorazione, con il freddo e le bevande fredde, con il riposo e stando coricati sul lato dolente (a differenza di Belladonna ove i disturbi polmonari si aggravano coricandosi sul lato dolente). I sintomi peggiorano con il calore, al risveglio, dopo i pasti, con la tosse, con un leggero contatto e con il movimento (al contrario di Rhus toxicodendron ove migliorano muovendosi). Il calore locale, tuttavia, può migliorare alcuni sintomi articolari, gastrici e le cefalee non congestizie. Un’altra caratteristica tipica del rimedio è l’aggravamento generale verso le 9 di sera.
Il tipo Bryonia generalmente è di colorito bruno, ha umore cattivo, è facilmente irritabile, è collerico (la collera aggrava tutti i suoi sintomi e/o ne provoca altri), vuole qualcosa ma non sa che cosa, detesta la compagnia, è incline alla veemenza. Pur desiderando di rimanere immobile, per non aggravare i suoi sintomi, non riesce a stare fermo: ha un’agitazione ansiosa
Bryonia è uno dei rimedi costituzionali dell’omeopatia, la cui costituzione si colloca tendenzialmente tra la sulfurica e la carbonica, potendosi definire sulfo-carbonica. I suoi sinergici possono essere Sulphur, Sulphur iodatum (nelle fasi acute), Alumina, Lycopodium (nelle fasi croniche), Natrum muriaticum, Rhus toxicodendron, Phosphorus. Gli antidoti, da usare nei momenti acuti, possono essere Aconitum (specie nella febbre del primo giorno), Kali carbonicum, Pulsatilla (per l’apparato respiratorio), Rhus toxicodendron (nei dolori articolari), Camphora, Ignatia, Nux vomica (nell’ansia).
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Bryonia si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio stesso.
1) CEFALEA. Mal di testa che può sopraggiungere dopo un alterco, un’arrabbiatura (come Staphisagria ove il soggetto si infuria, litiga, diventa nervoso, non può dormire la notte e gli viene il mal di testa) od anche dopo aver compiuto un lavoro con le braccia. La testa sembra scoppiare, è come se si spaccasse, è pesante. Il dolore inizia al mattino ed aumenta gradualmente fino a sera. In genere le stanze calde e gli ambienti chiusi sono nefasti per le cefalee di Bryonia; quelle non congestizie migliorano però con il calore. Il mal di testa migliora con una forte pressione e con il fresco e peggiora con il movimento, tant’è che il soggetto desidera stare immobile al buio con la finestra aperta. La cefalea è spesso concomitante con stipsi ed altri disturbi digestivi, con vertigini, con febbre.
2) NEVRALGIE. Nevralgia del trigemino, cervico-brachiale con rigidità dei muscoli della nuca e del collo. Sciatica.
3) VERTIGINI. Vertigini che si presentano soprattutto al mattino alzandosi, per cui occorre stendersi nuovamente e rimanere immobili. Il solo gesto di alzare la testa o semplicemente di girare gli occhi, può provocarle od aggravarle.
4) OCCHI. Infiammazione degli occhi e delle palpebre, con gonfiore, rossore e dolore, che peggiorano con il calore, con un leggero contatto e con il movimento, soprattutto nei soggetti che soffrono di reumatismi, gotta e malattie dell’apparato respiratorio. Irite.
5) BOCCA e GOLA. Bocca, labbra, lingua e gola secche e aride. Lingua ricoperta da una spessa patina bianca. Gusto amaro e sete intensa di grandi quantità di acqua. Afte. Alitosi. Faringite con raucedine e difficoltà a deglutire.
6) APP. DIGERENTE. Difficoltà digestive con sensazione di peso sullo stomaco, singhiozzo, eruttazioni frequenti, nausea, vomito, che aumentano dopo i pasti. Dolori all’epigastrio (regione addominale occupata dallo stomaco, situata appena sotto lo sterno), che, a differenza degli altri dolori, sono aggravati da qualsiasi tipo di pressione. Bisogno di defecare, stimolato da qualsiasi movimento. Stipsi, con feci secche, dure, grosse, difficili da espellere (come Alumina e diversamente da Natrum muriaticum ove le feci sono di piccole dimensioni, simili allo sterco di capra). Paradossalmente si possono avere casi di diarrea.
7) APP. URINARIO. Gotta con disturbi renali. Cistite con bisogno urgente di urinare e/o incontinenza. Dolore e bruciore all’uretra, ma non durante la minzione, anzi, essi si attenuano al passaggio dell’urina che è scarsa e scura.
8) APP. GENITALE. Fitte nei testicoli quando si sta seduti. Cisti ovariche. Mammelle fortemente dolenti (è utile l’associazione con Phytolacca e Calcarea carbonica). Amenorrea. Dismenorrea. Dolori post-partum o post-abortum. Dolore premestruale all’ovaio, con sensibilità all’inguine, che aumenta al sopraggiungere delle mestruazioni.
9) APP. RESPIRATORIO. Raucedine e afonia. Bronchite acuta. Asma. Tosse secca e dolorosa con spasmi, aggravata dal movimento, spesso concomitante con cefalea. Pertosse. Secchezza delle mucose, a volte con sensazione di soffocamento (come Phosphorus). Il soggetto ha difficoltà a respirare profondamente perché ciò gli aumenta il dolore e quindi respira in modo affannoso con respiri rapidi e corti. Costipazione toracica, come se vi fosse un peso. Fitte al torace che peggiorano con l’inspirazione e con la tosse.
10) DOLORI ARTICOLARI. Artrite, artrosi, reumatismo articolare e muscolare. Sinoviti con articolazioni calde, rosse, sensibili al tatto, gonfie e molto dolorose. Per tali patologie Bryonia si rivela uno dei principali rimedi, insieme a Rhus toxicodendron, con le seguenti differenze: in Bryonia il dolore pungente e acuto migliora con la pressione e peggiora con il movimento; in Rhus tox il dolore migliora con il movimento ma non con la pressione. I due rimedi non sono in contrasto tra di loro, cioè non si antidotano a vicenda, possono essere impiegati insieme a giorni alterni. Anche in Apis, che presenta gli stessi problemi articolari, i dolori non migliorano con la pressione, anzi disturba ogni tipo contatto.
11) PELLE. Secchezza della pelle che migliora con la sudorazione. Eruzioni forforose con prurito.). Erisipela.
12) FEBBRE. Affezioni febbrili, compresa l’influenza.
DOSI
In tutti i casi diluizione 5CH, 3 granuli o 5 gocce ogni ora, allungando i tempi di somministrazione ai primi miglioramenti.
(*) V. Note esplicative
alessandro dice
Salve Dottoressa, soffro da tempo di ipersecrezione di muco vischioso con conseguente tosse stizzosa sia in inverno che in estate per colpa dell’aria condizionata, purtroppo svolgo un lavoro dove sono chiuso 8 ore in locali non arieggiati naturalmente, finisco sempre con cortisone ed antibiotico, ma con scarsi effetti. Bryonia potrebbe aiutarmi? in che dosi?
Grazie. Saluti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Alessandro, Bryonia è un rimedio omeopatico che potrebbe essere utile, considerato che ha un’azione elettiva sull’apparato respiratorio, però per stabilire se è adatto specificamente a lei bisogna verificare la somiglianza con le caratteristiche sintomatologiche del rimedio. Com’è noto, in base alla “legge dei simili” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico, un rimedio omeopatico per essere curativo deve contenere una sintomatologia quanto più somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Bryonia è adatto nel caso di secchezza delle mucose e di tosse secca, dolorosa, come se provenisse dallo stomaco, spesso accompagnata da cefalea, da sete intensa e che si aggrava con il movimento e in un ambiente caldo. Gli altri principali rimedi omeopatici più frequentemente utilizzati sono consultabili agli articoli “Raffreddore e Rinite allergica” e “Tosse” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Sarebbe però molto meglio ed anche opportuno affidarsi alla competenza di un medico omeopata. Cordiali saluti.
lia dice
Salve dottoressa, al momento attuale, dopo aver preso una Bell ariata da sudata, mi riconosco in bryonia. Ho delle monodosi da 200k e dei granuli alla 4DH .lei puo’ consigliarmi come assumerli? Consiglia anche l’assunzione di un antipiretico?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lia, la risposta alla sua domanda la può fornire solo un medico omeopata con la visita medica omeopatica. Le posso soltanto dire che quando occorre intervenire a livello sintomatico è preferibile ricorrere alle basse diluizioni, le quali agiscono più rapidamente. Ovviamente se la febbre dovesse salire a valori preoccupanti, il ricorso all’antipiretico è sempre opportuno. Cordiali saluti.
Barbara: dice
Salve ho mia figlia di quasi 5 anni sempre con tosse fortissima e tanto muco.Da novembre 4antibiotici, cortisone e antinfiammatori ma niente. Vorrei sapere se Bryonia va bene x mia figlia. Oppure posso provare altro ma cosa?grazie mille
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Barbara, sarebbe importante porre una diagnosi precisa, perché la tosse è un sintomo di difesa e di reazione dell’organismo all’alterazione o all’aggressione delle vie respiratorie, attribuibile a cause diverse (infiammazioni, infezioni, asma, allergie, catarro, polvere, corpi estranei, sostanze nocive o irritanti, ecc.). Se vengono escluse le patologie croniche a carico dell’apparato respiratorio, si potrebbe pensare, ad esempio, proprio a un problema allergico. Varrebbe la pena di indagare anche in tale direzione. Ciò consentirebbe di mettere in atto le cure appropriate a eliminare stabilmente la causa della tosse e conoscere i risultati ottenibili con la cura omeopatica. Ciò premesso, i principali rimedi omeopatici che vengono più frequentemente utilizzati in caso di tosse sono consultabili all’articolo “Tosse” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Com’è noto, nel rispetto della “legge dei simili” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio che contiene la sintomatologia più somigliante sarà quello più adatto, a seconda delle caratteristiche della tosse, delle sensazioni che provoca e dei sintomi concomitanti. Bryonia si adopera per una tosse secca che si aggrava con il movimento, entrando in un luogo caldo, che si accompagna a secchezza delle mucose con sete intensa. Ovviamente sarebbe opportuno che la terapia per la sua bambina la stabilisse un medico omeopata, meglio se anche pediatra. Cordiali saluti.
gianni dice
Buon giorno, da circa 3 giorni ho febbre alta il pomeriggio – sera (sopra 38°) e niente la mattina. Raramente ho tosse secca e quando tossisco sento un forte dolore alla testa. Il medico di famiglia mi ha detto che è influenza e che devo prendere il Paracetamolo 1000 ogni otto ore se la temperatura supera i 38 gradi. Volevo chiederle se la Bryonia fosse indicata nel mio caso.
Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Gianni, i principali rimedi omeopatici che vengono più frequentemente utilizzati in caso di febbre e tosse sono rispettivamente consultabili agli articoli “Febbre e Influenza” e “Tosse” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, tra cui Bryonia. Ovviamente, nel rispetto della “legge dei simili” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio che assomiglia di più potrà produrre i risultati migliori. Dia ascolto al medico di famiglia in caso di temperatura elevata e se intende curarsi con l’omeopatia le consiglio di rivolgersi ad un medico omeopata. Cordiali saluti.
Carmela dice
Gentile dott.ssa Volpe, le chiedo un consiglio riguardo a mia madre. Da ottobre mia mamma si è bloccata 2 volte in modo acutissimo alla schiena (causa di 2 ernie al disco oltre che di artrite,osteoperosi e di artrosi) per cui è stata costretta su indicazione del medico di base a prendere molti antinfiammatori che le hanno molto debilitato e bloccato lo stomaco.Ha un stomaco fragile con ernia jatale e gastropatia cronica.Da gennaio di quest’anno ha cominciato a perdere le forze e a sentirsi sempre più giù, talmente tanto che deve continuamente stendersi durante il giorno.Vorrebbe essere più attiva, ma stomaco e forze, uniti a tremore, non le consentono di fare la vita attiva di pochi mesi prima.Ci siamo affidati alla medicina allopatica, ma con scarsi risultati, percui abbiamo pensato di provare a sbloccarla con l’omeopatia. Attualmente non abbiamo un omeopata, ma in passato seguita da tale figura le è stato prescritto calcarea carbonica che ha preso per circa 10 anni.Attualmente non le funziona più.Ha provato brionya e ignatia, ma con scarsi risultati. Da pochi giorni ha preso nux vomica 6 LM, dato che tempo fa le era stato prescritto per spezzare con la calcarea carbonica e a quel tempo aveva risposto positivamente (speriamo quanto prima di trovare un altro buon omeopata-cosa non facile).Pensa che il rimedio nux vomica 6 LM (10 globuli una sola volta) sia il più adatto a lei in questo momento? Oppure le consiglia qualcos’altro??Non sappiamo cosa fare. Grazie. Attendo la sua cortese risposta.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Carmela, come da lei implicitamente già rilevato, solo la visita medica omeopatica può essere in grado di individuare la cura adatta a sua madre con la dovuta precisione e sicurezza. E’ possibile che sua madre abbia bisogno di una cura di fondo per correggere e riequilibrare il proprio “terreno”, con rimedi costituzionali e temperamentali, probabilmente ad alta diluizione, che possano agire profondamente e sistemicamente, sia a livello fisiologico che a livello psicologico. Si renderà quindi conto che tale “lavoro” lo può svolgere solo un medico omeopata, studiando ed esaminando il paziente, inquadrando il suo biotipo, valutando il quadro clinico locale e generale, effettuando una diagnosi precisa, considerando lo stile di vita, l’alimentazione e quant’altro possa essere utile per indirizzare correttamente la terapia e per conoscere i risultati ottenibili con la cura omeopatica. Altrimenti si va avanti per tentativi, con interventi spot e occasionali o con palliativi che non potranno mai affrontare e risolvere definitivamente il problema o quantomeno raggiungere un risultato soddisfacente. Nux vomica è senza ombra di dubbio uno dei rimedi più importanti della materia medica omeopatica e non a caso è il rimedio omeopatico più prescritto in assoluto. E’ un policresto, ossia un “rimedio ad azione generale” che possiede un’attività terapeutica profonda e polivalente, in grado di curare numerose patologie e di coprire una vasta gamma di sintomi, anche di natura psicosomatica. E’ un ottimo rimedio per la cura dell’ansia da sovraffaticamento e da stress, per l’apparato digerente (stomaco e fegato in primis), per il sistema cardiovascolare (ipertensione arteriosa, angine, ecc.), per i reumatismi ed altro ancora. Nux vomica è anche il rimedio che viene utilizzato per disintossicare e liberare l’organismo dall’effetto di farmaci o di altre sostanze. Solo a titolo informativo, altri importanti rimedi omeopatici da poter considerare per l’astenia (e non solo) sono Baryta carbonica, Calcarea carbonica, Cocculus indicus, Lycopodium, Sepia, Silicea. Fermo restando quanto detto finora, nel rispetto della “legge dei simili”, il rimedio (o i rimedi) che assomiglia di più al paziente sarà in grado produrre i risultati migliori. In diversi casi vengono associati anche dei gemmoterapici della fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana), in gocce, come Betula pubescens M.G. D1 che ha proprietà toniche generali, aumenta le difese dell’organismo ed è utile per l’astenia fisica e psichica e/o Quercus peduncolata M.G. D1 che ha un’azione simile e complementare a Betula pubescens, rafforzandone l’attività. Tali gemmoterapici espletano inoltre un’importante azione drenante. Anche la fitoterapia classica potrebbe fornire il suo contributo con diversi preparati a base di piante dalle proprietà adattogene, quali Aloe gel, Astragalo, Curcuma, Echinacea, Eleuterococco, Cordyceps, Ginseng, Maca, Uncaria, Withania, ecc. E’ altresì importante curare l’alimentazione che deve essere sana ed equilibrata, privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B5, B12, C, E), di grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6), di minerali (in particolare rame, manganese, selenio e zinco), non trascurando il giusto apporto di carboidrati e proteine per mantenere alti i livelli energetici. Infine sarebbe utile praticare una moderata e leggera attività fisica aerobica per non deprimere il tono muscolare e la resistenza. Nel concludere le rinnovo il consiglio di rivolgersi ad un medico omeopata, che saprà trovare la soluzione giusta per sua madre ed a misura per lei. Cordiali saluti.
Lucia dice
Chiedo cortesemente alla dottoressa se la bryonia va bene per le mani caldissimo gonfie quasi infiammato da andare a dormire con tanto ghiaccio nelle mani..sembra quasi un infiammazione dei nervi Con il lavoro che svolgo.grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lucia, Bryonia è effettivamente un rimedio omeopatico che potrebbe rivelarsi utile per le mani gonfie. L’opportunità del suo uso e la scelta della relativa diluizione è meglio che le stabilisca un medico omeopata. Cordiali saluti.
Elena dice
Buongiorno, devo chiedere un’informazione, ho mio figlio , di anni 14, che ad ottobre del 2014 si è ammalato di porpora, con emmoragia allo stomaco, curato con cortisone, appena tornati a casa dall’ospedale, si presentano dolori alle articolazioni, anche, polsi,gomiti, ginocchia, gli esami vanno tutti bene, ma i dolori ad oggi ci sono ancora, cosa posso usare di omeopatico , perché la proposta del medico é ancora cortisone, ma lui sta lievitando, vorrei evitare. Grazie infinite
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Elena, giusto per orientarla, la invito a consultare l’articolo “Reumatismi” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici e bioterapici utili a trattare le sindromi dolorose dell’apparato osteoarticolare e muscolare. Così come richiede l’omeopatia con la “legge dei simili”, il rimedio (o i rimedi) più adatto, ossia il rimedio in grado di produrre gli effetti terapeutici desiderati, dovrà contemplare una sintomatologia quanto più somigliante a quella del paziente. Una volta scelto il rimedio (o i rimedi), bisognerà individuare la diluizione più attiva per il paziente, tenendo conto della reattività dell’organismo in esame, delle specificità del rimedio e del livello d’intervento terapeutico che si richiede, e quindi adottare la posologia che ne consegue. Tale “lavoro” lo può svolgere con la dovuta precisione e sicurezza solo il medico omeopata, al quale sarà opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.
Carmela dice
Buongiorno dott.ssa Volpe, mi è stato diagnosticato da alcuni mesi la tiroidite di hashimoto e un inizio di diabete mellito II (glicemia di poco alterata, ma da tenere sotto controllo).Per la glicemia non mi è stato prescritto niente, invece per la tiroide l’eutirox.Ho 40 anni e soffro da anni di reumatismi e problemi gastroenterici.Per tutte queste cose mi è stato prescritto dall’omeopata la BRYONIA 45LM (ho cominciato con un dosaggio 30 LM).Fin’ora i risultati anche se lievi sono stati positivi. Le volevo chiedere se la BRYONIA cura,guarisce o aiuta a migliorare la glicemia????Ho sentito dire che anche la Nux vomica potrebbe aiutarmi con il discorso della glicemia e per gli altri disturbi sopracitati. Lei cosa ne pensa???Faccio bene a continuare con BRYONIA??? Oppure mi consiglia NUX VOMICA? O qualcos’altro?? Grazie.Attendo la sua cortese risposta.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Carmela, Bryonia è un rimedio omeopatico che potrebbe aiutare a controllare la glicemia, come coadiuvante. Un contributo lo potrebbe fornire soprattutto perché è un policresto omeopatico, cioè è un “rimedio ad azione generale” che possiede un’attività terapeutica profonda e polivalente, in grado di curare numerose patologie e di coprire una vasta gamma di sintomi. Ovviamente bisognerà potersi aiutare anche con l’alimentazione e con lo stile di vita. Segua la prescrizione del medico omeopata e la sua strategia terapeutica, non lasciandosi perciò fuorviare dai “sentito dire” che in omeopatia non funzionano, perché ciascun paziente richiede la propria terapia, che non è mai generalizzabile in quanto intimamente legata alle peculiarità che rendono il soggetto unico rispetto a tutti gli altri affetti dalla stessa patologia. Cordiali saluti.
Alessia dice
Buongiorno Dottoressa,
avrei bisogno di un suo consiglio.Da 1 anno ho scoperto di avere 4 ernie al disco. Il dolore c’è quasi sempre tanto da farsi sentire quando starnutisco, quando mi sveglio la mattina,quando devo alzare e/o portare pesi,salire in macchina e alzarmi quando son seduta. Mi si infiamma anche il nervo sciatico, prima la parte sinistra e poi quella destra. Ho fatto per poco ginnastica posturale e non ho fatto nuoto come mi era stato consigliato(mi manca il respiro e faccio fatica a respirare causa caldo e cloro). Ho fatto iniezioni con medicine tradizionali e ho applicato la crema di arnica e preso i granuli in diluizione 9ch sempre di arnica. Per iniezione l’ arnica compositum in fiale sola o abbinata a qualcos’altro può funzionare? Ci sono altri rimedi? Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Alessia, i principali rimedi omeopatici utili a trattare un’ernia discale, con i sintomi concomitanti, sono consultabili all’articolo “Reumatismi” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Ovviamente, nel rispetto della “legge dei simili” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) che assomiglia di più produrrà i risultati migliori. Nell’articolo sono altresì riportati diversi bioterapici, quali gemmoterapici e organoterapici, che potrebbero rivelarsi adatti. Relativamente alla fitoterapia classica diversi preparati utili sono consultabili all’articolo “Stop reumatismi-nevralgie-ecc.” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Per il caso specifico sarebbe comunque opportuno rivolgersi ad un medico omeopata. Cordiali saluti.
Giada dice
Buonasera dottoressa Volpe,
vorrei chiederle un parere riguardo al mio caso.Da circa 20 anni soffro di dolorosi problemi di stomaco.Attraverso gastroscopie mi è stata diagnostica ripetutamente gastrite cronica con esofagite o reflusso gastroesofageo.Da circa 14 anni mi è stata diagnosticata pure la fibromialgia,che ho cercato prima di curare attraverso i consigli del medico con leggera e corretta attività fisica,ma con l’andare del tempo i dolori e la tensione muscolare-articolare si sono accentuati.Sono stata costretta perciò a far spesso uso di paracetamolo,antinfiammatori,miorilassanti,eccc…Da circa 1 anno mi è stato diagnosticato anche la sindrome di meniere o una forma di menierismo all’orecchio sinistro.Mi è stato consigliato di prendere per un pò di tempo il DIAMOX 250 MG e poi vedere.Di recente parlando di questo mio disturbo al medico di base mi sono state prescritte delle analisi del sangue.Sono risultata carente di vitamina D, ferro e con problemi alla tiroide,ipotiroidismo causato a spiegazione del medico, da tireopatia autoimmunitaria.Ho cominciato terapia con Eutirox 25 mg,poi si vedrà.Io da anni sono
stata in cura da un medico omeopata,in principio per i problemi gastrici, ma poi si sono aggiunte
le altre malattie e disfunzioni.In principio ho preso thuia,ma con scarsi risultati,poi per anni calcarea carbonica,ma dopo 5-6 anni ha smesso di funzionare,sono passata a nux vomica,ottima per i problemi gastrici,ma per le altre cose non esauriente.Ora su consiglio del medico omeopata sto provando bryonia alba,ma non sò se sia la scelta migliore in quanto nux vomica funzionava di più per certe cose mentre bryonia funziona più per altre.Che fare???Sottolineo che mi sono sempre stati prescritti rimedi omeopatici con dodaggi 6LM,30LM,45 LM eccc..Lei cosa mi consiglia nel mio caso complesso di fare o meglio cosa utilizzare?? Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Giada, potrebbe chiedere al suo medico omeopata se non fosse il caso di adoperare sia Bryonia che Nux vomica, in assunzione alternata, considerato che entrambi i rimedi omeopatici le hanno comportato benefici su fronti diversi e che l’uno “segue bene” l’altro. Cordiali saluti.