DESCRIZIONE
E’ un rimedio omeopatico ottenuto dalla Tintura Madre di ACTAEA RACEMOSA, che è una pianta erbacea perenne rizomatosa dell’America Settentrionale, appartenente alla famiglia delle Ranuncolaceae. Il rimedio è noto anche con il nome Cimicifuga.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
E’ un rimedio prevalentemente femminile. Ad alte dosi è un veleno che colpisce il sistema nervoso provocando cefalee, nevralgie, vertigini, vampate di calore e viso pallido, ronzii alle orecchie, nausea al mattino e vomito, disturbi agli occhi; inoltre il veleno stimola i muscoli causando crampi e contrazioni, scosse simili a quelle elettriche, indolenzimento e sensazione di torpore agli arti, sia quando si è in movimento che quando si è fermi, dolori alla nuca e alla schiena.
Il soggetto Actaea è isterico, insofferente, con muscoli contratti, non riesce a trovare una posizione comoda a causa degli spasmi e dei dolori. I suoi dolori cambiano sede continuamente ed anche l’umore è variabile: loquacità, esuberanza e allegria si alternano a mutismo, scoraggiamento e abbattimento. Questo squilibrio mentale, come del resto tutti i sintomi che caratterizzano il rimedio, peggiora la notte (il sonno è agitato e disturbato), con il freddo (tra l’altro sente molto freddo e si copre con abiti pesanti per sentirsi ben coperto), con il sopraggiungere del ciclo mestruale (tra l’altro più il flusso è abbondante, più intensi sono i dolori e le sofferenze).
Stato fisico e stato psichico si alternano: ad es. lo stato psichico migliora con il comparire della cefalea o di una nevralgia o di un dolore.
Il rimedio ha un’azione di normalizzazione dell’EQUILIBRIO ORMONALE; possiede proprietà ANTIREUMATICHE, ANTITUSSIVE (riduce i colpi di tosse), SEDATIVE, EMMENAGOGHE (regola le mestruazioni rare o scarse ed eventuali disturbi connessi); aiuta nei casi di OSTEOPOROSI poiché favorisce la permanenza del calcio nelle cellule ossee.
I suoi effetti non sono immediati ma si vedono dopo un certo tempo dall’inizio della cura.
In estrema sintesi, al rimedio si può attribuire l’etichetta: Actaea è la donna isterica.
USO DEL RIMEDIO
Si usa nei seguenti principali casi, quando i relativi sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio:
1) OSTEOPOROSI, è un grande rimedio per la prevenzione e la cura dell’osteoporosi.
2) MENOPAUSA, è altresì un grande rimedio per i problemi di menopausa.
3) DISMENORREA, cioè per ciclo mestruale irregolare.
4) DENTIZIONE dolorosa dei bambini.
5) CEFALEE durante le mestruazioni o il climaterio, con sensazione di stordimento e frastornamento, cioè come se la testa fosse avvolta in una nube, con pressione alla sommità del capo come un grosso peso sulla testa e sensazione di testa che sta per scoppiare. Le cefalee partono dalla regione occipitale e si irradiano agli occhi provocando CEFALEE OCULARI, sensibilità alla luce e si aggravano con il movimento sia degli occhi che della testa.
6) ORECCHIO: tintinnii, ronzii, sensibilità ai rumori.
7) TOSSE e DISPNEA (difficoltà di respirazione con sensazione di “fame d’aria”) nervose.
8) TORCICOLLO, SCIATICA, LOMBAGGINE, DOLORI REUMATICI, DOLORI ALLA NUCA E ALLA SCHIENA dovuti alla postura: è il caso dei sarti, musicisti, segretarie, di coloro che lavorano al computer, ecc. I dolori somigliano a scosse elettriche.
9) CRAMPI ai polpacci, ai muscoli interni della coscia ed ai muscoli in genere.
10) MESTRUAZIONI DOLOROSE con dolori che si irradiano alla schiena.
11) PARTO: facilita il parto, abbrevia i tempi del travaglio.
12) OGNI GENERE DI MALESSERE: Actaea guarisce ogni genere di malessere che colpisce donne nervose, emotive, instabili, che soffrono di dolori reumatici, che non possono restare ferme, che sono freddolose, che hanno crampi e dolori simili a scosse, con sintomi che cambiano sede.
DOSI
□ Nel caso 1) la dose consigliata è di 20 gocce, 3 volte al dì lontano dai pasti, di Tintura Madre.
□ Nel caso 2) la dose è di 20 gocce, 3 volte al dì 1 h prima dei pasti, diluizione 3D.
□ Nel caso 3) la dose è di 3 granuli o 10 gocce, 3 volte al dì, diluizione 5CH.
□ Nel caso 4) la dose è di 1 – 2 granuli, 3 volte al dì, diluizione 6CH.
□ Nei casi 5), 6), 7), 8) e 9), la dose è di 3 granuli o 10 gocce, 3 volte al dì, diluizione 6CH.
□ Nel caso 11) secondo specifica prescrizione del medico omeopata.
□ Nei casi 10) e 12) la dose è di 3 granuli o 5 – 10 gocce, ogni 3 h, diluizione 5CH.
(*) V. Note esplicative
mario dice
salve per la fibromialgia cosa mi consiglia
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Mario, considerato che la fibromialgia è una malattia cronica reumatica che colpisce l’apparato muscolo-scheletrico, con dolori provenienti dai muscoli e dai tessuti fibrosi, come tendini e legamenti, i rimedi omeopatici che possono trovare impiego sono consultabili all’articolo “Reumatismi” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio adatto sarà quello che contiene la sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. I dolori della sindrome fibromialgica (iperalgesia) possono concentrarsi a collo, spalle e braccia o coinvolgere tutto il corpo e la maggioranza dei pazienti avverte anche aumento della tensione muscolare, rigidità in diverse sedi dell’apparato locomotore, affaticabilità, astenia, disturbi dell’umore e del sonno. Altri possibili disturbi sono la sensazione di caldo intenso ed i crampi agli arti inferiori. Saranno quindi i sintomi individuali del paziente a fare da guida per la scelta del rimedio omeopatico giusto. Ad esempio, in caso di dolori brucianti i rimedi omeopatici da prendere in considerazione potrebbero essere Apis, Arsenicum album, Bryonia, Ruta graveolens, ma anche Rhus toxicodendron o Nux vomica che sono abbastanza prescritti per la fibromialgia. Per quanto riguarda l’alimentazione, anche se non vi è una dieta specifica, è preferibile limitare gli zuccheri semplici, ridurre i grassi saturi ed il sale, incrementare frutta, verdura e cereali integrali, evitare alcool e caffè, bere molta acqua. Relativamente all’esercizio fisico è consigliabile un’attività continuativa ma non troppo intensa e, nei limiti del possibile, praticare aerobica, stretching, massaggi, nuoto. Ovviamente la prescrizione appropriata al suo caso specifico la può garantire solo un medico omeopata, previa visita. Cordiali saluti.
Mario dice
Per la funzionalità che dosaggio mi consiglia
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Mario, la invito a consultare l’articolo “Diluizioni omeopatiche D, CH, K, LM” nella sezione del sito “Approfondimenti”, dove la sua domanda potrà trovare risposta, tenendo presente che la dose standard è di 3-5 granuli o 10-15 gocce ad ogni singola somministrazione. Cordiali saluti.
Roberta dice
L’articolo è molto preciso e esaustivo e io avrei una domanda da fare. Nel caso del preparato di Cimicifuga Racemosa T. M. Che ho comprato che consiglia 30 gocce al giorno pari a 1 ml. che equivale a 100mg. di pianta secca. In questo caso quanto ne devo prendere per i dusturbi della menopausa? Vi ringrazio sin da ora per la risposta.
Cordiali saluti Roberta
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Roberta, il dosaggio di una tintura madre deve essere adattato al peso ed all’età del soggetto, alla titolazione, nonché al tipo di problematica da trattare. In linea del tutto generale, in un soggetto adulto, in assenza di controindicazioni, le tinture madri possono essere utilizzate in ragione di 20-30 gocce 2-3 volte al dì, salvo diversa prescrizione medica per il caso specifico. Ad esempio, per la Cimicifuga, se si utilizza la tintura madre con rapporto droga secca/solvente di 1:10, adoperando alcool al 60% come solvente, la dose consigliata è di 0,4-2 ml di prodotto al giorno. È comunque buona norma consultare preventivamente il medico per accertare l’assenza di controindicazioni individuali. Cordiali saluti.
Grazia dice
Grazie dell’articolo Dottoressa, ho chiesto in farmacia per il punto 2 (la dose è di 20 gocce, 3 volte al dì 1 h prima dei pasti, diluizione 3D). Mi hanno risposto che loro potrebbero prepararlo ma solo in diluizione 6D. Le chiedo se può andare bene con la stessa posologia oppure devo modificarla. Grazie dell’attenzione
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Grazia, le diluizioni omeopatiche D3 e D6 sono piuttosto vicine, sono entrambe delle basse diluizioni decimali, hanno comportamenti terapeutici molto simili e quindi sono abbastanza intercambiabili. Tenga però presente che i parametri riportati nell’articolo, come in altre parti del sito, sono inevitabilmente impersonali, generici, possono servire come primo approccio, per un primo intervento, ma non possono mai sostituire la prescrizione di un medico omeopata a misura del caso specifico. Cordiali saluti.
Marilena dice
Gentilissima Dott.ssa, ricorro ancora ai suoi utili consigli.
Finalmente dopo tanto sto entrando nella fase della menopausa da circa 4 mesi non ho più il tormento delle mestruazioni e sono in terapia con K2f 20 gocce 2 volte al dì e actaea racemosa 9ch 5 granuli la notte ..l’omeopata ha aggiunto bryonia 5 ch 2 volte al dì perchè avevo problemi di raffreddamento del corpo dopo le vampate notturne e stavo proprio male per una stipsi ostinata pur mangiando frutta e verdura in abbondanza…ora vorrei sapere, se è possibile, che la bryonia assunta così possa dare problemi a livello di dolori alle articolazioni, nel caso specifico: ai polsi, ai gomiti,alle anche ed ai piedi oltre che lombari e dorsali.
Nell’ultimo mese sto assumendo un antistaminico (Robilas) alla sera per una forma allergica con rinite e acne che si è aggravata proprio in questi ultimi tempi e l’allergologa sta cercando ,con i test, di capirne l’origine ma parrebbe inalatoria.
Premetto che ho cambiato casa e vivo in una zona dove c’è molto verde…però in passato non avevo mai avuto riniti allergiche, solo nel climaterio è iniziata e son passata all’antistaminico perchè non mi dava più pace nonostante la prescrizione di histaminum e allium cepa più volte al dì.
Può essere tutto dovuto alla fase menopausale? dolori e allergia? Lei che ne pensa? Grazie infinite per la Sua cortese attenzione.
Cari saluti Marilena
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Marilena, i disturbi legati alla premenopausa o alla menopausa sono talmente svariati e molteplici che si configurano come una e vera propria sindrome, tant’è che nel loro insieme sono indicati come sindrome climaterica. In questa fase si verificano una serie di alterazioni biologiche e psicologiche, dalle connotazioni diversificate e individuali, dalla minore o maggiore severità, dovute al calo ed alla fluttuazione dei livelli degli estrogeni ed al rallentamento dell’attività ormonale in generale. Non si può quindi escludere che i disturbi che lei avverte siano attribuibili proprio a detta sindrome, compreso i dolori articolari e le allergie. Infatti i cambiamenti ormonali si associano spesso con lo sviluppo dell’osteoartrite e la diminuzione degli estrogeni, in particolare, è responsabile dell’indebolimento dei legamenti e delle cartilagini. Pertanto niente sarebbe imputabile all’assunzione di Bryonia. Inoltre gli ormoni e il sistema immunitario sono indissolubilmente legati, per cui le modificazioni introdotte dalla menopausa possono comportare un aumento della sensibilità a vari elementi presenti nell’ambiente o negli alimenti, che può esprimersi in qualche forma di allergia. Ovviamente l’omeopata e l’allergologa potranno fornire maggiori ragguagli relativamente al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Mery dice
Salve dottoressa, ho iniziato Duavive da poco, ho dolori allucinanti: come partorire durante la Notte, in corrispondenza alle campate di calore che ho nella parte bassa e poi va verso il Ciao, 3/ 4 volte è dura per 10 minuti
Praticamente non riesco ancora a dormire. Ho letto l’ articolo è pensavo di usare nella terapia della menopausa è Actaea racemosa (Cimicifuga) corrisponde al mio carattere senza cefalea. Ma possoprenderla con gli estrogeni? Ignazia amara mi faceva venire la cistite, questo prodotto potrebbe dare lo stesso problema? Grazie mille.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Mery, i rimedi omeopatici non hanno controindicazioni o effetti collaterali, in quanto non introducono sostanze, grazie all’estrema diluizione (le sostanze sono presenti a livello pressoché infinitesimale) e la loro azione non è chimica. Il rimedio omeopatico è solo un veicolo di informazione, quella che serve all’organismo per stimolare ed incanalare correttamente la capacità propria di guarigione, andando a ripristinare l’efficienza e la funzionalità dei relativi sistemi di difesa e di regolazione generale. Inoltre i rimedi omeopatici non interferiscono mai con altri farmaci e perciò non ne modificano assolutamente l’azione. Ovviamente la prescrizione appropriata al suo caso specifico la può garantire solo un medico omeopata con la visita medica omeopatica. Cordiali saluti.
Alice dice
Buonasera! Sono in cura da alcuni mesi per contratture muscolari nella schiena trapezio e collo ed ansia. Sto ottenendo ottimi risultati. L unico rimedio che mi sta dando filo da torcere e’ l’actea Racemosa 5ch. Ha iniziato da alcune settimane a darmi ronzio alle orecchie. A parte questo problema quando l’assumo ho una lucidità mentale fantastica. La mia omeopata dice che aumenta la circolazione nella zona e può se ho del catarro dare questi problemi. Sono molto curiosa a riguardo.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Alice, Actaea racemosa è un ottimo rimedio omeopatico per cervicalgie e dorsalgie caratterizzate da dolori intensi che traducono spasmi muscolari, rigidità, contratture, irradiazioni frequenti verso la parte sinistra del collo e della schiena e con aggravamenti dal freddo umido, di notte e da posizioni viziate. È anche un ottimo rimedio per diversi disturbi emotivi e nervosi, ansia, depressione, fobie, sovraeccitazione mentale, facile impressionabilità, umore variabile, sensazione di offuscamento come se la testa fosse circondata da una nuvola pesante e spessa che rende tutto confuso e oscuro; aggravamenti durante i mestrui. Il malato che richiede Actaea racemosa presenta spesso stati fisici che si alternano a stati psichici e quando soffre di qualche disturbo fisico l’equilibrio mentale migliora, il morale è più sollevato. Le principali organospecificità del rimedio sono l’ipofisi, l’utero, le ovaie, i muscoli e le articolazioni. Potrebbero essere queste le chiavi di lettura che la possono interessare. Ovviamente la sua omeopata potrà meglio ragguagliarla sul suo caso specifico. Cordiali saluti.
Rita dice
Da circa tre anni soffro di ronzii alle orecchie e dolori al collo ho provato varie terapie dall’agopuntura agli antinfianmmatori ma niente di veramente efficace. Lo scorso inverno ho pensato di trovarmi da sola un rimedio omeopatico, cercando tra quello che più somigliasse ai miei sintomi e ho iniziato a prendere actaea racemosa 5ch 3 granuli 3 volte al giorno per tutto l’inverno è parte della primavera…pian piano i sintomi sono scomparsi, non mi era mai capitato in questi tre anni. Da qualche giorno se pur più lievemente i sintomi sono ricomparsi con l’arrivo dei primi freddi. Ho pensato di riprendere il rimedio…o forse andare da un omeopata sarebbe più opportuno ma da chi a Roma? Se ha qualche consiglio per la giusta diluizione di tempi di somministrazione. Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Rita, com’è noto, in Omeopatia tutte le entità terapeutiche (rimedio, diluizione, posologia, durata della cura, ecc.) sono molto personali, non generalizzabili, in quanto intimamente legate alle peculiarità proprie del paziente. Solo la visita medica omeopatica è in grado di poterle individuare con la dovuta precisione. Per un’azione prevalentemente sintomatica, come primo approccio e nelle more di rivolgersi ad un medico omeopata, generalmente ci si orienta verso le basse diluizioni (quelle ad es. fino a 7CH), che solitamente si utilizzano in ragione di pochi granuli pro-dose più volte al dì, lontano dai pasti, salvo diversa prescrizione medica. Per quanto riguarda il medico omeopata, al quale è sempre opportuno rivolgersi, sicuramente una grande città come Roma offre delle ampie possibilità di scelta. Se non ha proprio alcun riferimento potrebbe fare una ricerca in rete su siti sicuri di associazioni omeopatiche accreditate, molte delle quali hanno un’organizzazione sul territorio nazionale, oppure rivolgersi ad una farmacia di fiducia con vendita omeopatica per essere indirizzata verso un bravo medico omeopata. Cordiali saluti.
Francaromana dice
Gentile dott.ssa, soffro di artrosi alle mani (ho 60 anni) e da.qualche tempo ho il mignolo della mano sinistra gonfio e dolente al tatto. Mi chiedevo se actea spigata mi poteva alleviare il problema. Prendo la pastiglia perche’ sono ipertesa. La ringrazioe cordialmente saluto Francaromana
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Francaromana, se lei si ritrova nelle caratteristiche e nella sintomatologia contemplata dal rimedio, allora Actaea spicata potrebbe essere adatto. Ciò nel rispetto della “legge di similitudine” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico, secondo la quale un rimedio omeopatico per essere curativo deve assomigliare al paziente, deve cioè rispecchiare la globalità dei sintomi del paziente e delle loro modalità di manifestazione, altrimenti i risultati non saranno quelli auspicati. Comunque Actaea spicata è un rimedio “minore” specializzato proprio per i reumatismi delle piccole articolazioni. I principali rimedi omeopatici che vengono più frequentemente utilizzati nei disturbi dolorosi dell’apparato osteoarticolare sono consultabili all’articolo “Reumatismi” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, tra cui Actaea spicata. Le brevi note caratteristiche che accompagnano ciascun rimedio potrebbero essere utili per confermare la scelta o per orientarla diversamente. Sarebbe però opportuno che un lavoro del genere lo facesse un medico omeopata che con la visita medica omeopatica sarà in grado di prescrivere, previa diagnosi precisa, la terapia più adatta al suo caso specifico, decidendo il rimedio (o i rimedi) complessivamente somigliante, la diluizione relativa (anche questa scelta è strategica per il successo della terapia), la posologia, i tempi di cura, l’uso di eventuali bioterapici di supporto, ecc. Cordiali saluti.
Francesca dice
Buongiorno dottoressa. Ho 50 anni e da circa 3 mesi non ho più il ciclo, dopo un periodo di irregolarità. Quando ho un periodo di super-lavoro, la notte ho delle in brevi, ma intense vampate al viso. In concomitanza con l’arresto del ciclo avverto dolori alle articolazioni: spalle ed anche, in particolare. Inoltre un costante dolore al gomito destro più o meno forte a seconda dell’uso. Faccio regolarmente movimento e lezioni di pilates. Sono ipotiroidea, ma sotto controllo. Ricorro all’omeopatia da anni, ma per questo ultimo problema non riesco a “inquadrare” il rimedio o i rimedi giusti. Le sarei molto grata se potesse consigliarmi. La ringrazio anticipatamente
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Francesca, lei che è vicina al mondo dell’omeopatia sa bene che solo la visita medica omeopatica è in grado di individuare, con la dovuta precisione, il rimedio “giusto” per il paziente al fine di ottenere gli effetti terapeutici necessari. L’omeopatia, com’è noto, è la medicina per la cura di una persona con una determinata sintomatologia e non per un disturbo o una disfunzione o una malattia in generale. Il rimedio omeopatico per essere curativo dovrà quindi rispecchiare la globalità dei sintomi del paziente e delle loro modalità di manifestazione. Tale somiglianza dovrà riguardare non solo il sintomi comuni della patologia o del disturbo (nella fattispecie ad es. vampate di calore notturne al viso, dolori a articolazioni, spalle e anche, dolore al gomito destro, ecc.), ma anche i sintomi caratteristici individuali, quali ad es. sensazioni, percezioni, causalità e modalità generali, localizzazione precisa dei disturbi, sintomi concomitanti, circostanze di aggravamento e di miglioramento, riflessi psicologici, ecc. Il medico omeopata con la visita medica omeopatica, dopo aver esaminato e studiato il paziente, sarà quindi in grado di pervenire alla prescrizione della terapia più adatta, decidendo il rimedio omeopatico somigliante, la relativa diluizione (anche questa scelta è strategica per il successo della terapia), la posologia, i tempi di cura, ecc. Ciò premesso, con tutti i limiti appena detti, un rimedio omeopatico che si potrebbe prendere in considerazione è Belladonna. Infatti Belladonna è uno dei rimedi che viene utilizzato per le vampate di calore della menopausa, specialmente di quelle che si accompagnano a notevoli rossori del viso, sensazione intensa di calore e traspirazione profusa. Inoltre Belladonna è anche un ottimo rimedio dei disturbi dolorosi dell’apparato muscolo-scheletrico, dove i dolori peggiorano con il contatto e con il movimento e migliorano con il riposo. Ha anche una marcata lateralità destra e ciò potrebbe dare una specifica risposta al dolore al gomito destro. Sarebbe però opportuno, ripeto, rivolgersi ad un medico omeopata. Cordiali saluti.