Le affezioni delle vie respiratorie, in particolar modo quelle delle prime vie respiratorie, costituiscono i malanni che colpiscono più frequentemente il genere umano. Trattasi nella maggioranza dei casi di patologie di modesta pericolosità, sempreché non vengano sottovalutate e trascurate ma adeguatamente trattate e curate onde evitare spiacevoli complicanze. Per la loro grande diffusione epidemiologica hanno anche un forte impatto sociale, a causa delle indisponibilità che molte volte creano. Di seguito si descrivono brevemente le forme più comuni.
• Raffreddore: è un’infezione di tipo virale che interessa le prime vie respiratorie, in particolar modo naso e gola. I sintomi della sua comparsa sono naso chiuso cui segue la fuoriuscita di muco, che all’inizio è chiaro ed acquoso e nel giro di qualche giorno diventa denso e giallastro. Questa tipica manifestazione del raffreddore altro non è che la risposta di difesa dell’organismo all’infiammazione della mucosa nasale, verso la quale si concentra una maggiore produzione di liquidi per effetto della relativa dilatazione dei vasi sanguigni. Spesso si accompagnano starnuti, tosse, raucedine, bruciore alla gola, gonfiore dei linfonodi del collo, stato febbrile, lacrimazione degli occhi, ecc. Il raffreddore è una malattia che colpisce prevalentemente nella stagione invernale, in quanto l’aria fredda respirata dal naso e dalla bocca, provocando una perdita di mobilità delle ciglia vibratili con conseguente ristagno di muco, determina una riduzione dell’attività di pulizia delle vie aeree e quindi le condizioni per la proliferazione del virus del raffreddore.
• Tosse: solitamente è un sintomo di reazione dell’organismo ad un’infiammazione delle vie respiratorie dovuta ad un agente patogeno o irritante. Pertanto, si accompagna spesso a raffreddore, faringite, laringite, tracheite, bronchite, polmonite e così via, oppure ad un’allergia, come la rinite allergica. A volte è l’atto necessario per espellere sostanze indesiderabili (polvere, corpi estranei, ecc.). Consiste in un rapido susseguirsi di inspirazioni improvvise seguite immediatamente da brusche espirazioni rumorose di tipo esplosivo. Si dice “secca” se è caratterizzata da assenza di espettorato (catarro, ossia muco in eccesso) e spesso da bruciore e prurito alla gola. Si dice “grassa” invece quando è accompagnata da espettorato e serve per l’eliminazione dello stesso che se trattenuto potrebbe aggravare o favorire l’infezione per un accumulo di batteri.
La tosse è anche un sintomo che va correttamente interpretato, nel senso che, specie se è cronica, cioè insorta da lungo tempo, potrebbe sottendere patologie molto più importanti.
• Influenza: è una malattia da virus che interessa maggiormente l’apparato respiratorio, per cui si accompagnata a raffreddore, tosse, mal di gola, raucedine, faringite, laringite, tracheite e qualche volta può interessare anche i bronchi. Solitamente la febbre è elevata, specie nei primi giorni. Altri sintomi abbastanza ricorrenti sono dolori diffusi ai muscoli ed alle ossa, in particolar modo alla schiena, mal di testa, brividi, lacrimazione e arrossamento degli occhi, ecc. Il virus influenzale tipicamente attecchisce verso la fine dell’autunno e la metà del’inverno, un po’ come il raffreddore, quando il freddo fa abbassare le difese immunitarie ed aumentare le occasioni di contagio per una maggiore permanenza in luoghi chiusi ed affollati.
• Bronchite: è un’infiammazione dei bronchi che può essere dovuta a diverse cause, quali agenti microbici, infezioni, allergie, immunodeficienze, fumo attivo o passivo, inquinamento. I sintomi tipici sono difficoltà di respirazione, tosse con espettorato, infezioni frequenti delle vie respiratorie, stanchezza, cefalea, febbre, dolore al torace. Può essere acuta o cronica. La bronchite acuta di solito si presenta dopo un’infezione respiratoria di tipo virale, mentre la bronchite cronica si verifica a seguito di una lunga esposizione agli agenti patogeni in grado di danneggiare i bronchi in modo irreversibile.
• Asma: è un’infiammazione delle vie respiratorie causata da diversi fattori tra cui un ruolo sempre più importante assumono le sostanze allergizzanti presenti nell’aria come acari e pollini. I sintomi sono difficoltà di respirazione, che si accentua durante il cosiddetto “attacco d’asma” dove si verifica una vera e propria ostruzione dei bronchi, tosse, respiro sibilante, difficoltà ad espellere il catarro accumulatosi nei bronchi infiammati.
• Polmonite: è un’infiammazione grave dei polmoni provocata da virus, batteri o funghi. Negli adulti e nei ragazzi la forma più frequente è quella batterica, in particolare da Pneumococco per gli adulti e da Mycoplasma pneumoniae per i ragazzi in età scolare, mentre per i bambini piccoli è più ricorrente l’infezione virale. I sintomi sono febbre, tosse, dolore al petto, produzione eccessiva di muco, cefalea, stanchezza, inappetenza, nausea e vomito, talvolta rigidità muscolare ed articolare. La trasmissione avviene da persone infette tramite la saliva, gli starnuti, la tosse ed altre forme di contatto.
• Rinite allergica: è un’infiammazione della mucosa nasale dovuta a determinate sostanze allergizzanti presenti nell’aria. Il sintomo più caratteristico è la starnutazione ripetuta, prurito nasale e solletico faringeo, con lacrimazione e secrezione profusa a carattere acquoso. Di solito segue dei cicli stagionali di comparsa legati alla presenza dell’allergene. Non è accompagnata da infezione delle vie respiratorie e questo è un indizio da utilizzare per diagnosticare la natura allergica dell’affezione. La rinite allergica acuta, che si verifica specie d’estate, causata dall’inalazione dei pollini è detta febbre da fieno o raffreddore da fieno.
• Sinusite: è un’infiammazione della mucosa di uno o più seni paranasali, di solito provocata da un’infezione, ma possono diventare causa d’insorgenza il nuoto, i tuffi, le lesioni o fratture delle ossa dei seni paranasali, la deviazione del setto nasale, traumatica o congenita, le infezioni dei denti dell’arcata superiore, specie del canino. I sintomi sono ostruzione nasale, secrezione di muco dal naso o nel retrobocca, cefalea, febbre, timbro di voce nasale.
• Pertosse: è una malattia altamente contagiosa caratterizzata da tosse molto intensa, stizzosa ed insistente. Comunemente è detta anche “tosse canina” o “tosse asinina” per l’urlo caratteristico che viene emesso durante le manifestazioni. E’ dovuta al batterio Bordetella pertussis, che trovandosi nella bocca, nel naso e nella gola della persona infetta, può essere da questa trasmesso quando parla, starnutisce o tossisce. La malattia esordisce in un modo abbastanza subdolo con i sintomi di un normale raffreddore, dove la tosse non è ancora particolarmente intensa. In genere dopo due settimane gli attacchi di tosse diventano sempre più frequenti ed insistenti, fino a diventare insopportabili e tali da lasciare il paziente esausto, il muco diventa denso e appiccicoso, a volte si presenta il vomito. La malattia può durare qualche giorno se in forma lieve, od anche qualche mese nelle forme più gravi.
I rimedi naturali che la nonna consiglia sono di valido aiuto per la risoluzione dei vari disturbi che possono interessare le vie respiratorie.
Nota: Per informazioni sulle modalità di preparazione dei rimedi che vengono utilizzati, quali infusi, decotti, tisane, sciroppi, succhi, impacchi, cataplasmi, ecc., consultare l’articolo “Tipi di preparati fitoterapici” della sezione del sito “Approfondimenti”.
□ Alloro la polvere di bacche di alloro, ottenuta essiccando e poi macinando le bacche, mangiata alla dose di 1 – 2 cucchiaini da caffè, è un valido rimedio contro il raffreddore e l’influenza.
□ Borragine (o Consolida): l’infuso con 50 g di radici e foglie in 1 litro d’acqua bollente, da assumere alla dose d 1 cucchiaio più volte al dì, è un eccellente depurativo per i polmoni ed è espettorante. Ottimo per raffreddore con naso chiuso.
□ Capelvenere + Scolopendrio: ottimo per le affezioni delle vie respiratorie, come espettorante e coadiuvante per la tosse, nonché come depurativo per fegato e milza, il decotto delle due piante (4 g di foglie secche dell’una e 4 g dell’altra in 250 ml d’acqua); assumerne 1 tazza al mattino e 1 tazza la sera.
□ Cardo santo: per tossi secche, asma, raffreddori, si dimostra utile l’infuso fatto con 5 g di fiori e foglie in 200 ml d’acqua bollente. E’ consigliabile non superare l’assunzione di 3 – 4 tazze al dì, in quanto il principio amaro contenuto (cnicina) ad alte dosi può causare conati di vomito.
□ Cicoria: preparare un infuso con 10 g di foglie tritate in 1/2 litro d’acqua bollente, lasciare agire 20 min, filtrare spremendo il residuo e conservare in un contenitore chiuso. Assumere a piacere in caso di raffreddore e tosse.
□ Cipolla e Limone: preparare uno sciroppo con cipolla, limone e zucchero per combattere la tosse e favorire l’espettorazione. Lavare bene un limone e pulire una cipolla, entrambi di media grandezza. In un contenitore di vetro con l’imboccatura larga (ad es. un barattolo o un bicchiere), disporre a strati successivi fette di cipolla, fette di limone ed una spolverata di zucchero; lasciare agire da un minimo di 2 ore circa ad un massimo di 24 ore, fino alla formazione dello sciroppo. Bere lo sciroppo alla dose di 1 cucchiaino più volte al dì. L’efficacia è assicurata.
□ Crescione: mangiato crudo, in insalata, per 50 – 60 giorni di seguito fortifica la mucosa dei bronchi. Cotto perde tutte le sue proprietà.
□ Crusca: la crusca di frumento, dopo cotta ed ancora calda, messa in sacchetti di tela e posta sul petto o sul ventre, è utilissima in caso di tosse, reumatismi, coliche.
□ Echinacea: la radice di questa pianta ha una marcata attività immunostimolante (favorisce i meccanismi di difesa mediante una maggiore produzione di anticorpi), antinfiammatoria e cicatrizzante (combatte le infezioni e rigenera le cellule per la guarigione delle ferite), antitossica (aiuta le funzionalità di fegato e reni per l’eliminazione delle tossine), antibiotica e antivirale (combatte la proliferazione dei batteri e dei virus), per cui i suoi preparati sono particolarmente indicati nella cura di raffreddori, bronchiti, influenza, febbre, infezione delle vie aeree, dermatiti, herpes, infezioni del tratto urinario. In commercio sono reperibili diverse prodotti di tale pianta (radice), quali: estratto secco, tintura, capsule, pomata, crema, triturato di radice secca, ecc. La nonna preparava il decotto (30 – 50 g di radice secca triturata in 1 litro d’acqua), da assumere alla dose di 2 – 3 tazze al dì. Le applicazioni di pomata o di crema sono utilissime per il trattamento delle affezioni cutanee di tipo infiammatorio con rischio di infezioni, come ulcere, ferite, ustioni, dermatiti, herpes, punture di insetti (aiutano a neutralizzare il veleno e ne evitano la diffusione) ed hanno un’efficace azione cosmetica sulla pelle in quanto sono depurative, rassodanti, antirughe, antismagliature. Sempre per uso esterno, vanno bene anche gli impacchi e le lozioni che utilizzano il decotto preparato per uso interno.
□ Eucalipto e Pino: l’aria profumata con le essenze di tali piante facilita enormemente la respirazione. E’ consigliabile avere in casa una pianta di eucalipto.
□ Farfaro (o Tussilago farfara): decotto di foglie e fiori (5 g in 200 ml d’acqua) dolcificato con miele a volontà; si beve caldissimo, spesso e poco per volta. Nei casi in cui c’è una tendenza dell’apparato respiratorio ad ammalarsi, il decotto si può fare più concentrato (50 g in 1 litro d’acqua) e se ne assume 1 bicchiere al dì per 15 giorni. Il risultato è eccezionale. In particolare per la tosse secca si può preparare uno sciroppo in questo modo: 6 – 9 g di fiori di farfaro, due manciatine di sommità di issopo, 30 g di uva essiccata, 3 cucchiai di miele; si mette il tutto in un pentolino con 400 ml d’acqua; si pone sul fuoco e si fanno fare 3 bollori; si lascia raffreddare e si filtra; si assume alla dose di 1 – 2 cucchiai più volte al giorno. E’ un eccellente rimedio. Lo stesso è utile anche per le bronchiti catarrali.
□ Fichi secchi: la nonna ci ricorda che sono utili anche i fichi essiccati al sole, tagliuzzati e fatti bollire per qualche minuto nell’acqua o nel latte; si può aggiungere un pizzico si sommità di Issopo, da lasciare in infusione per 15 – 20 min. Questa bevanda dà enorme sollievo agli asmatici ed a coloro che soffrono di raffreddori di petto tenaci, tossi ribelli, bronchiti, tossi convulse, ecc. Con la cottura nel latte si ottiene un ottimo gargarismo utile nei casi di gola irritata e di raucedine.
□ Granturco: con le cariossidi (semi o acini di granturco) si prepara uno sciroppo utilissimo nei raffreddori di petto e nelle raucedini. Si fanno bollire 2 o 3 pugni di cariossidi frantumate in 2 litri di acqua, finché questa si riduce alla metà, agitando sempre con una spatola di legno; si lascia quindi raffreddare e se ne estrae il succo; a questo si aggiungono 150 grammi di zucchero o di miele e si riscalda a fuoco lento finché prende la consistenza di uno sciroppo.
□ Inula helenium: inalazioni dei vapori di acqua bollente in cui si sia versato un cucchiaino da caffè di tintura madre oppure l’infuso di radice (5 g in 200 ml d’acqua bollente), esercitano una utilissima attività balsamica calmante della tosse, disinfettano il cavo aereo e risolvono le bronchiti da raffreddamento, specie se in seguito a sindrome influenzale.
□ Lavanda: suffumigi da effettuarsi utilizzando l’infuso preparato con 15 – 30 g di lavanda in 1/2 litro d’acqua, leniscono la tosse fastidiosa.
□ Lichene d’Islanda: il decotto con la parte aerea della pianta (10 – 20 g in 1 litro d’acqua, far bollire 1 h, fare intiepidire 10 min, filtrare e aggiungere zucchero o meglio miele a piacere), assunto alla dose di 3 – 5 cucchiai al dì prima dei pasti, è utile per la dispepsia e per i disturbi intestinali di origine nervosa, compresa la diarrea. Funziona anche come blando sedativo e quindi, assunto il pomeriggio-sera, può essere utilizzato nelle forme leggere d’insonnia. Inoltre risulta utile anche nelle manifestazioni spasmodiche delle vie respiratorie, come tosse stizzosa e asma.
□ Lino: in caso di espettorazione difficile sono ottimi i cataplasmi con semi di lino, da applicare sulla schiena all’altezza dei bronchi. I semi di lino vanno cotti in acqua (200 g in 500 ml d’acqua), fino a quando questa non si consuma del tutto.
□ Liquirizia: lo sciroppo di liquirizia calma la tosse e facilita l’espettorazione. Si prepara così: mettere a macerare, per 24 h alla temperatura di 20 – 25°C, 500 g di liquirizia in piccoli pezzi (meglio in polvere) in 2 litri d’acqua; filtrare e mescolare con zucchero in uguale quantità; assumere a cucchiai secondo necessità.
□ Maggiorana: l’infuso con fiori e foglie di maggiorana selvatica (circa 5 g per 100 ml di acqua bollente, da lasciare in infusione 15 min), assunto 3 volte al dì, è un ottimo espettorante. Se si inspirano con il naso più volte al dì i vapori dell’infuso, in modo da bagnare le cavità nasali, ciò aiuta a respirare meglio in caso di raffreddore e naso ostruito. Analogo risultato si ottiene vaporizzando, nell’ambiente dove si sosta, l’olio di maggiorana.
□ Malva: l’infuso con i fiori di malva (5 g in 250 ml di acqua bollente, lasciando in infusione 15 min) dolcificato con miele, a piacere, è bechico (calma la tosse) ed espettorante, contro bronchiti e tossi ribelli, è emolliente e rinfrescante.
□ Piantaggine: entrambe le varietà, major e lanceolata, esplicano attività espettorante e antinfiammatoria, per cui si rivelano utili nei raffreddori e nelle bronchiti. Si prepara uno sciroppo con le foglie fresche: il succo estratto dalla loro triturazione viene fatto cuocere con la stessa quantità di zucchero o preferibilmente miele, finché diventa corposo; si filtra e si lascia raffreddare; se ne prendono 2 cucchiaini da caffè al giorno. Fortifica le vie polmonari.
□ Poligala: il decotto della radice, nella misura di 5 g in 200 ml d’acqua, da assumere alla dose di 2 cucchiai 4 volte al dì, è valido anche nei casi di pertosse.
□ Polipodio (o Felce dolce): indicato per raffreddore, tosse, bronchite, asma, il decotto di tale pianta (20 g di rizoma sminuzzato in 1 litro d’acqua), dolcificato con miele a piacere, da assumere alla dose di 2 cucchiai da minestra ogni ora.
□ Rapa: il decotto con il bulbo di rapa dolcificato con miele o zucchero, bevuto la sera prima di andare a letto, mitiga la tosse e riduce la raucedine.
□ Salice bianco: la corteccia dei rami possiede dei derivati salicilici che hanno le stesse proprietà dell’aspirina (per questo motivo la pianta è detta l’albero dell’aspirina), per cui è efficace contro le malattie da raffreddamento, la febbre, il raffreddore, i dolori reumatici, i dolori articolari, l’artrosi. Si può utilizzare il decotto che si prepara facendo bollire per 10 min in 1 litro d’acqua 20 – 25 g di corteccia essiccata e frantumata; si lascia a bagno per 10 min; si filtra spremendo il residuo; se ne bevono 2 – 3 tazze al giorno di cui una prima di andare a dormire.
□ Salvia: infuso con 5 g di foglie in 100 ml di acqua per gargarismi nei casi di affezioni catarrali acute e croniche. E’ tonico, antisettico, cicatrizzante. Si usa anche nella raucedine. Vanno bene anche i fumenti.
□ Saponaria: il decotto di foglie e fusto (30 – 60 g in 1 litro d’acqua), da bere alla dose di 2 bicchieri al dì o da utilizzare per gargarismi 4 – 5 volte al dì, si rivela utilissimo nelle affezioni catarrali croniche e di gola.
□ Timo: preparare un infuso in ragione di 10 g di foglie di timo in 100 ml di acqua bollente, lasciare in infusione 10 – 15 min; filtrare ed aggiungere un po’ di miele. Si prende nella dose di un cucchiaio da minestra ogni ora. Si usa con ottimi risultati per la tosse ed anche nei casi di pertosse.
□ Uva passita: il decotto di uva passita è efficacissimo per tosse, raffreddore, malattie di petto.
□ Verbasco: l’infuso dei fiori (da 5 a 30 g per 1 litro d’acqua bollente) bevuto alla dose di 3 – 4 tazze al dì è un ottimo espettorante e se si usa per gargarismi aiuta a guarire dalla raucedine. L’effetto è potenziato se si prepara un decotto aggiungendo anche foglie di malva in parti uguali, in tal caso è particolarmente efficace per catarri acuti e cronici dei bronchi, specie in presenza di difficoltà di respirazione.
□ Verbasco + Veronica: è espettorante l’infuso di foglie di verbasco e di foglie di veronica al 50% (6g in 250 ml d’acqua bollente), da assumerne 1 cucchiaio ogni 2 ore.
□ Verbena: l’infuso con le foglie (5 g in 1 tazza d’acqua bollente) da berne 2 cucchiai 3 – 4 volte al dì, è utile per tonsilliti e tosse.
□ Viola mammola: il decotto di fiori e foglie di viola mammola (5 – 8 g in 250 ml di acqua), dolcificato con miele, assunto alla dose di 1 cucchiaio ogni 2 – 3 ore, è espettorante e calmante della tosse.
alexandra dice
Salve dottoressa,sono una mamma pressoché disperata,perché da 3 mesi a questa parte (da quando ha iniziato l’asilo)il mio piccolo è stato colpito dal solito raffreddore e tosse tipici della stagione che purtroppo ora,nonostante le continue visite dal pediatra,cure con aereosol (prima con farmaci,ora solo con acqua marina),lavaggi nasali e sciroppi di ogni tipo,si sono trasformati in bronchite e faringite acuta. Mi è stata prescritta una cura antibiotica (e tachipirina all’occorrenza dato che ha anche la febbre molto alta) ma prima di iniziare la cura volevo provare con i rimedi naturali,gli antibiotici sono alquanto dannosi x l’organismo,ed il mio piccolo è già stanco di assumere medicinali in continuazione,non vuole più pre dere nulla e devo camuffare il tutto sciogliendolo nel latte o nello yogurt. Mi può dare qualche consiglio? La ri grazio in anticipo,cordiali saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Alexandra, le affezioni delle vie respiratorie sono abbastanza ricorrenti in età pediatrica, dove il sistema immunitario non è ancora completamente maturo e quindi sufficientemente forte da poter respingere tutti gli attacchi degli agenti patogeni esterni. Con la crescita, rafforzandosi i meccanismi di difesa, i problemi tendono a regredire fino a scomparire completamente. La migliore prevenzione da mettere in atto è perciò aiutare il sistema immunitario ad aumentare le proprie difese e ciò lo si può fare in modo assolutamente naturale a cominciare innanzitutto dall’alimentazione, che deve essere sana ed equilibrata, privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B5, B12, C, E), di grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6), di minerali (in particolare rame, manganese, selenio e zinco), di prebiotici (cibi ricchi di fibre) e probiotici (cibi fermentati). Esistono anche diversi preparati erboristici in grado di rafforzare le difese immunitarie, quali ad es. quelli a base di Echinacea, gel di Aloe vera, Ribes nigrum, Propoli, Uncaria tormentosa, Eleuterococco, Astragalo, Curcuma, Rosa canina, ecc., da utilizzare però previa approvazione medica. Relativamente all’Omeopatia i principali rimedi che vengono più spesso utilizzati nelle varie problematiche che possono affliggere le vie aeree sono consultabili nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi” agli articoli che riguardano l’apparato respiratorio. Ad esempio, in caso di faringite e/o bronchite, i rimedi omeopatici da prendere in considerazione potrebbero essere Aconitum napellus, Arsenicum album, Baryta carbonica, Belladonna, Ferrum phosphoricum, Kalium bichromicum, Phosphorus, ecc. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che contiene la sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. In diversi casi viene utilizzato, in associazione alla cura omeopatica o da solo, qualche gemmoterapico della Fitoterapia rinnovata (o gemmoderivato, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra l’Omeopatia e la Fitoterapia classica), in gocce, come ad es. Carpinus betulus M.G. D1 che ha una specifica attività sul rino-faringe e sulle mucose respiratorie, con azione antinfiammatoria, anticatarrale, sedativa della tosse, cicatrizzante delle mucose affette da processi flogistici e riduce gli spasmi delle prime vie respiratorie, per cui risulta indicato nelle rino-faringiti e nelle bronchiti. Relativamente alla Fitoterapia classica, oltre il presente articolo, può essere d’interesse l’articolo “Mal di gola subito via” nella medesima sezione del sito. Se lei intende ricorrere all’Omeopatia ed ai preparati naturali, le consiglio di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al caso specifico del suo bambino. Cordiali saluti.
ilenia dice
Gentile dottoressa, sia io che mia figlia spesso siamo colpite da faringite e laringe con tosse secca e stizzosa che persiste giorno e notte. La tosse e’ molto insistenze e non da tregua. Somministro sia a lei che a me: bella donna per il dolore alla gola, arum triphyllum per l’infiammazione, tonsiotren dhu sempre per l’infiammazione e tussistin sciroppo per la tosse, aggiungendo all’occorrenza phosphorus se compare afonia. Una bella combinazione ma a volte inefficace. Ha qualche consiglio? Grazie in anticipo. Ilenia
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Ilenia, probabilmente è un poco troppo. Ricordiamoci che, per quanto abbastanza sicuri, i rimedi omeopatici sono pur sempre dei farmaci e quindi andrebbero assunti in minor numero possibile e solo quando c’è effettiva necessità, meglio se dietro prescrizione e controllo medico, quantomeno per le affezioni più importanti. Ricordiamoci anche che l’omeopatia, per produrre gli effetti terapeutici desiderati, richiede la corretta applicazione della “legge dei simili”, secondo la quale il rimedio curativo deve essere individuato tra quelli che assomigliano il più possibile al paziente, nella sintomatologia e nelle caratteristiche, nelle causalità e nelle modalità, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. I principali rimedi omeopatici più frequentemente utilizzati per le faringiti e le laringiti sono consultabili all’articolo “Mal di gola” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Tra essi quelli che contemplano una tosse secca e stizzosa sono Aconitum napellus, Arsenicum album, Belladonna, Iodum, Phosphorus, Sambucus nigra, Spongia tosta. Anche i preparati fitoterapici del presente articolo possono essere di aiuto, tra cui si cita lo sciroppo di cipolla e limone, od anche gli infusi di malva, maggiorana, timo. La fitoterapia rinnovata propone invece gemmoterapici come Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo cortisone-like, con attività antinfiammatorie e antistaminiche ed è un ottimo regolatore del sistema immunitario e Carpinus betulus M.G. D1 che ha una specifica attività sul rino-faringe, sulla laringe, sulla trachea e sulle mucose respiratorie, ha un’azione antinfiammatoria, anticatarrale, sedativa della tosse, curativa delle mucose affette da processi flogistici e riduce gli spasmi delle prime vie respiratorie. Sarebbe altresì importante rafforzare le difese del sistema immunitario con un’alimentazione sana ed equilibrata, privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B5, B12, C, E), di grassi polinsaturi (omega-3, omega-6), di minerali (in particolare rame, manganese, selenio, zinco), di prebiotici (cibi ricchi di fibre) e probiotici (cibi fermentati). Ovviamente la migliore garanzia la può offrire solo un medico omeopata, che con la visita omeopatica sarà in grado di prescrivere la terapia più appropriata. Cordiali saluti.
Anne Marie dice
Buonasera,ho letto che il timo non va bene per chi soffre di ipotiroidismo, io ho subito tre anni anni fá una tiroidectomia totale,non posso usarlo quindi? Grazie per una sua risposta.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Anne Marie, un’eventuale problematica potrebbe riguardare l’uso dell’olio essenziale di timo che è una miscela complessa e concentrata di sostanze chimiche che possono interferire con il funzionamento della tiroide, anche se a dosi normali non dovrebbero sussistere rischi, specialmente se si consumano tisane di timo. Nel suo caso di tiroidectomia totale bisognerà solo verificarne la compatibilità con i farmaci sostitutivi. Di ciò farebbe bene a chiedere al medico curante. Cordiali saluti.
larisa dice
buongiorno, ho un bambino di 11 anni che sofre di asma da molto tempo e durante l’inverno, specialmente quando piove per molti giorni, le crisi d’asma sono sempre piu dificili da controlare. Lui prende dei medicinali ogni giorno per tenere sotto controlo l’asma, pero a volte non funzionano e devo darli cortisone per farlo respirare. mi chiedevo se ci sono dei rimedi naturali, facili da trovare, che posso usare tranquilamente, insieme ai farmaci antiasmatici, per aiutarlo un po a sentirsi meglio. grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Larisa, relativamente all’omeopatia la invito a consultare l’articolo “Asma” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi” dove sono riportati i principali rimedi omeopatici a ciò preposti, tra cui individuare, nel rispetto della “legge dei simili” il rimedio (o i rimedi) con la sintomatologia più somigliante a quella del suo bambino. In molti casi nelle crisi d’asma si rivela utile la triade Cuprum metallicum, Ipeca e Sambucus nigra, alternando i rimedi a distanza ravvicinata, anche ogni 1/4 d’ora. A tali rimedi sintomatici potrebbe rendersi necessaria l’associazione di rimedi costituzionali, probabilmente ad alta diluizione, che possano espletare un’azione più profonda e sistemica per correggere il “terreno” del paziente, legato al patrimonio genetico e comportamentale, allo scopo di dare una concreta speranza di successo nel superare definitivamente il disturbo. Per fare ciò occorrerà indispensabilmente rivolgersi ad un medico omeopata onde effettuare correttamente la scelta dei rimedi. Per quanto riguarda la fitoterapia si sono dimostrati molto validi alcuni rimedi gemmoterapici della fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana), che, oltre ad avere una propria attività terapeutica, espletano anche un’importante azione di “drenaggio” capace di stimolare gli organi emuntori e liberare l’organismo dalle tossine. Inoltre, qualora associati, rendono l’organismo molto più recettivo all’azione della terapia. I gemmoterapici più spesso utilizzati, in gocce, sono Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo cortisone-like, con attività antinfiammatorie e antistaminiche ed è un ottimo regolatore del sistema immunitario, per cui andrebbe bene anche per un eventuale problema allergico, e/o Viburnum lantana (Viburno) M.G. D1 che esercita un’azione specifica di modulazione e regolazione neurovegetativa polmonare per sedare il tono bronchiale e inibirne lo spasmo, per cui aiuta a ristabilire la funzionalità respiratoria e trova indicazione nelle forme asmatiche ad eziologia diversa, nelle bronchiti asmatiche e in tutte le sindromi dispnoiche e asmatiche. La fitoterapia classica offre anch’essa diversi preparati (tintura madre, estratto fluido, estratto secco, ecc.) a base di piante come Grindella robusta, Amni visnaga, Drosera rotundifolia, Adhatoda vasica, Datura stramonium (Stramonio), Verbascum thapsus (Verbasco) ed altre. Potrebbe essere altresì utile l’inalazione di vapore, assoluto o con l’aggiunta di erbe aromatiche come eucalipto, menta piperita, timo, rosmarino, ecc. Molto validi si rivelano anche gli impacchi caldi di olio di ricino sulla schiena e sul torace. L’alimentazione, infine, deve svolgere un ruolo importante per rafforzare le difese immunitarie, preferendola sana ed equilibrata, privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B5, B12, C, E), di grassi polinsaturi (omega-3, omega-6), di minerali (in particolare rame, manganese, selenio, zinco), di prebiotici (cibi ricchi di fibre) e probiotici (cibi fermentati). Si ricordi però che, per il caso specifico, la parola spetta sempre al medico. Cordiali saluti.
angela dice
Salve volevo chiedere un consiglio…ho una bambina di 32 mesi è raffreddata e nn respira bene per colpa del nasino che le cola, potrebbe dirmi qualche ricetta di un infuso o sciroppo che posso darle tranquillamentedarle. Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Angela, tra i preparati fitoterapici del presente articolo vi è innanzitutto da considerare lo sciroppo di cipolla e limone, che risulta essere molto valido. Ma risultano validi anche gli infusi di maggiorana o di malva o di timo. Ovviamente per questi ultimi le quantità vanno opportunamente ridotte. Cordiali saluti.
raffaele dice
Salve!
La mia fidanzata ha avuto la febbre alta per due giorni, stamattina ha diversi sintomi più lievi, ma dice che non riesce a respirare bene, quasi le fa male, e non riesce a riposare.
Cosa posso darle per aiutarla ad avere un po’ di sollievo, o quantomeno per alleviare questo dolore?
Vorrei prepararle qualcosa con quel che si può trovare in cucina, o dal fruttivendolo sotto casa, o dal negozio di spezie (indiano, sotto casa).
Potete aiutarmi? E’ piuttosto urgente!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Raffaele, i preparati fitoterapici dell’antica tradizione del presente articolo sono tutti validi come coadiuvanti nelle affezioni delle vie respiratorie, tra cui quelli più casalinghi sono Alloro, Cipolla e Limone, Maggiorana, Malva, Timo. Sarebbe comunque opportuno stare sotto controllo medico. Cordiali saluti.
marco dice
buonasera dottoressa volevo chiederle se posso aver creato dei danni al mio organismo facendo un infuso di timo con la dose di 7g in 250g di acqua. Ho letto infatti che superando le dosi consigliate si possono avere problemi respiratori, e dato che lo sto usando per la tosse secca, non vorrei aver peggiorato la situazione. Praticamente per 2 sere di fila (ieri e l’altro ieri), prima di mettermi a letto, ho bevuto una tazza di infuso con le dosi che ho scritto sopra. Le dosi non me le sono inventate, le ho lette in un libro che ho in casa sulle piante medicinali. Ma dato che leggendo su internet qua e la pare che le dosi consigliate siano molto inferiori (vedo che le sue sono più o meno simili a quelle che ho usato io, ma io ho bevuto una tazza intera invece che un cucchiaio ogni ora!), temo di aver fatto un pasticcio. La tosse infatti da stasera mi pare peggiorata e non so se è peggiorata per conto suo o per colpa dell’alta dose di timo…
Come posso rimediare? Intanto per stasera non lo prendo…
La ringrazio!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Marco, può stare tranquillo la dose di timo che lei ha assunto non è eccessiva, per cui il peggioramento della tosse è solo psicologico. Il timo potrebbe avere delle controindicazioni a dosi molto più elevate, tali da poter creare diversi disturbi che però scompaiono interrompendo il trattamento. Sempre a dosi elevate è sconsigliato a chi soffre di ipotiroidismo, ma in tal caso sarebbe preferibile non assumerlo proprio. A titolo indicativo per una monodose di infuso (ad es. una tazza) potrebbe essere appropriata una quantità di timo essiccato pari a circa il 2%. Cordiali saluti.
graziana dice
Posso sapere quanto si puo conservare lo sciroppo di cipolla e limone e dove va conservato? Si potrebbe usare il miele al posto dello zucchero? Grazie mille
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Graziana, come tutte le preparazioni casalinghe lo sciroppo di cipolla e limone può essere conservato per qualche giorno in luogo fresco in una bottiglietta di vetro con tappo. E’ opportuno moderare le quantità per averlo sempre fresco. Al posto dello zucchero è possibile adoperare il miele. Cordiali saluti.
mattia dice
..E lo Zenzero? il decotto di questa radice ha un effetto pressochè immediato sulla gola infiammata e allevia i sintomi del raffreddore e influenzali. Insieme al Salice bianco sembra essere il rimedio più potente
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Mattia, evidentemente la pianta, per le sue origini orientali, era poco conosciuta dalla Nonna che preparava i rimedi con le piante più familiari e più facilmente reperibili. In ogni caso qualsiasi elenco di rimedi non potrebbe mai considerarsi completo. Cordiali saluti.
gisella dice
grazie per i consigli.