Il sito contiene i modi per risolvere i piccoli e grandi problemi che possono compromettere il nostro stato di salute, utilizzando esclusivamente metodi, prodotti e farmaci naturali che fanno parte del mondo dell’omeopatia e di quello dei rimedi naturali in generale. Si riportano quindi i principali rimedi omeopatici con le loro caratteristiche, i casi d’uso e le dosi, un pratico ricettario omeopatico con le cure omeopatiche per le affezioni più ricorrenti, le tinture madri con i loro principi attivi, le più importanti piante del benessere con i loro molteplici usi (alimentare, farmaceutico, cosmetico, ecc.) che sono vere e proprie cure naturali, una raccolta unica di antichi segreti che costituiscono i rimedi della nonna, gli approfondimenti utili ad una maggiore comprensione dei contenuti, un glossario preziosissimo per completezza e sinteticità dei termini scientifici (medici, botanici, chimici, omeopatici, fitoterapici, ecc.) ed altro ancora!
Rimedi omeopatici sono i farmaci adoperati in Omeopatia e che derivano da prodotti naturali.
La medicina omeopatica
La medicina omeopatica, infatti, fa uso di sostanze esclusivamente naturali e si basa sul principio che “simile è curato dal simile”, meglio noto come Legge di Similitudine. Ciò significa che i sintomi che l’individuo manifesta vengono combattuti con la stessa sostanza che li provoca nell’individuo sano. Ad esempio il veleno dell’ape provoca sulla pelle gonfiore e dolore. Apis, prodotto omeopatico ricavato dalle api, è il rimedio adatto per vincere queste manifestazioni.
Il medico tedesco Samuel Hahnemann (1755–1843), considerato il fondatore della Medicina Omeopatica, ebbe modo di osservare e sperimentare che la sostanza naturale, che come detto a dosi elevate provoca nell’individuo sano una serie di sintomi, per poter però curare gli stessi sintomi nell’individuo malato, deve essere opportunamente diluita, cioè assunta in dosi omeopatiche, e sottoposta alla tecnica della dinamizzazione (o succussione). Da qui la nascita dei rimedi omeopatici.
Le sostanze naturali che si utilizzano per la preparazione dei rimedi omeopatici, appartengono ai tre regni della Natura: vegetale, animale e minerale.
La preparazione dei rimedi omeopatici
La preparazione dei rimedi omeopatici, detti anche farmaci omeopatici, deve seguire procedimenti codificati che osservano precisi protocolli, tali da garantirne la assoluta assenza di tossicità, la sicurezza e la preservazione dell’efficacia.
I rimedi omeopatici sono confezionati in vario modo. Si trovano in commercio sotto forma di granuli, globuli, gocce, fiale orali, compresse, capsule, ovuli, supposte, creme, pomate, colliri, dentifrici, ecc.
La regola, che in generale si segue per le cure omeopatiche, è che per le malattie che si trovano nello stato acuto si assumono rimedi omeopatici a più bassa diluizione, mentre per le malattie allo stato cronico si adoperano rimedi a media ed alta diluizione.
Curarsi con l’omeopatia
Le cure omeopatiche, oltre che ai sintomi, sono legate anche alle caratteristiche della persona, in quanto ognuno di noi è differente dall’altro nell’aspetto, nel carattere, nel comportamento, ecc., e questo comporta uno specifico e caratteristico dinamismo morboso, diverso da persona a persona. Di conseguenza i rimedi omeopatici, a fronte di una stessa malattia, possono essere molteplici ma certamente solo uno, tra i possibili prodotti omeopatici, è particolarmente efficace per quell’individuo, in accordo con i suoi sintomi fisici, le sue caratteristiche individuali e con la Legge di Similitudine.
(*) V. Note esplicative
silva dice
Gentilissima, sono disperata! Non ho trovato soccorso in tempo utile per mio padre gravemente cardiopatico (tre volte respinto al pronto soccorso, poi infine sono andata in un capoluogo della provincia limitrofa alla nostra, c’è stato un ricovero ma ora siamo di nuovo nelle stesse condizioni) e ora la situazione precipita senza che si possa trovare un rimedio! Mio padre ha avuto fibrillazioni persistenti in pregressa valvulopatia aortica e mitralica corretta da protesi biologica (aorta) poi scompenso, è iniziata la dilatazioni, e lo scompenso si è aggravato con il versamento. Ho cercato tempo fa un omeopata che però non ha voluto impegnarsi mentre il quadro non era ancora così estremo, e allora ho cercato rimedi su internet e su un libricino che ho acquistato (Il Bolder). Ora ha dispnea anche se assume O2 per un’ora ca., peggiora con ogni movimento, è adirato e demoralizzato, svogliato, tendente alla sonnolenza ma lucido quanto al resto, benché con disturbi di memoria; non vuole correnti d’aria, ha freddo, mangia abbastanza, si lamenta solo quando si crede solo, ha di nuovo un importante versamento, il ventre gonfio, e anche le gambe. Avevo utilizzato crategus m.g., cornus sanguinea e ginko biloba t.m. per la trombofilia, poi Apis homaccord oti per l’insufficienza renale e l’anemia, la linfa di betulla e il cordypceps per la diuresi; ma le cosa sono andate peggiorando. HO somministrato laurocerasus, naja tripudians, lycopus virginicus, baryta composta e poi baryta carbonica (che mi pare meno efficace della composta oti); pra ha dato, da ieri, antimonium tartaricum e carbo vegetabilis, ma non vedo effetti se non temporanei e labili; ho anche digitalis purpurea LM 6: potrebbe essere d’aiuto? E poi ho pensato anche a dare Latrodectus mactans, perché mi pare adeguata la suo profilo personale. Ocme terapia allopatica prende varie inutili cose, per il disturbo del cuore carviscor (bisoprololo) che mi pare quasi inutile, poi prende clexane per la scoagulazione, poi farmaci per l’ipertroifa prostatica e gli acidi urici; prende anche ogni 10 gg. l’epo, ma adesso l’emoglobina è stabilizzata dopo la terapia con apis hoaccord. POtrebbe aiutarmi in questa situazione così estrema, in cui non trovo nessuno che mi aiuti, perché il servizio sanitario pubblico nel mio paese è inaccessibile e fare 60 km per stare un giorno nel pronto soccorso di Pisa per mio padre sarebbe un grave disagio, e poi non ha più voglia di girare per studi medici e ospedali. Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Silva, un quadro clinico così impegnativo richiede indispensabilmente una visita medica approfondita con le relative indagini cliniche e diagnostiche. Le consiglio di non perdersi d’animo e di ricominciare daccapo, senza procedere per tentativi e con iniziative personali, che potrebbero essere anche controproducenti: deve potersi affidare ad un medico, della medicina tradizionale o della medicina omeopatica, ma che sia un medico ed avere fiducia del suo operato, dando anche tempo alle terapie di produrre i loro effetti, che è tanto maggiore quanto più la patologia è grave, radicata e cronicizzata. Non bisogna neanche avere preclusioni per i farmaci tradizionali, che possono essere insostituibili e rappresentare l’unica soluzione possibile: questo perché anche l’Omeopatia, o altra medicina naturale, ha i suoi limiti ed i suoi confini ed allora in tal caso le diverse medicine devono potersi sinergicamente integrare. Dovremmo, cioè, considerare la Medicina (quella con la M maiuscola) come una ed una soltanto, che ha quale unico obiettivo la cura del malato con il miglior sistema terapeutico disponibile (medicina tradizionale o medicine complementari, tra cui l’Omeopatia). Le suggerisco pertanto di ritornare da un bravo medico omeopata, che con la visita e le indagini mediche a corredo sarà in grado di prescrivere la terapia meglio appropriata al caso specifico di suo padre, associando ai farmaci tradizionali indispensabili i rimedi omeopatici più adatti e seguire il paziente durante la cura. Sarà lo stesso medico a valutare, all’inizio o in una fase successiva, se indirizzare suo padre verso uno specialista della medicina tradizionale (che potrebbe essere anche un geriatra, se suo padre è anziano), laddove questa risulterebbe più vantaggiosa e maggiormente curativa. Cordiali saluti.
noemi dice
Buongg essa
dove riceve? Ho un bimbo 24 mesi non vaccinato e cartoncino omeopatia ma vorrei un parere visita controllo si un medio unicista è più preparati del ns,che ha poca esperienZa
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Noemi, come potrà rilevare nella sezione del sito “Chi sono”, non sono un medico bensì una biologa appassionata e studiosa di Omeopatia, che con questo sito web cerca di fornire un’informazione chiara, comprensibile, oggettiva, responsabile e disinteressata su ciò che il mondo dell’Omeopatia e del Naturale può fare per la nostra salute e il nostro benessere. Anche attraverso le risposte ai commenti cerco di offrire notizie e spunti utili, delucidazioni e riflessioni, ragionamenti e chiavi di lettura, sia agli interessati che agli altri visitatori, ma il medico rimane sempre la figura centrale di riferimento imprescindibile e insostituibile, cui consiglio sempre di rivolgersi per la diagnosi e la prescrizione. Cordiali saluti.
Daniela dice
Buongiorno, sto facendo trattamento con antimonium crudum,per delle verruche sull’ultima falange del dito medio mano dx zona palmo e una sul dito anulare sul dorso sempre dx; ora dovrei assumere lo stesso in due dosi di k200 e k 1000 (alla fine di un trattamento con diluizioni al 5ch, 7ch,9ch), più applicazione di thuya tintura madre in loco.
Presumo che voi abbiate competenze anche con il calendario steineriano, o conosciate il momento più propizio per assumere ultime dosi e iniziare trattamento con la fase lunare più favorevole, o se conosce qualcosa per avere maggior successo nel trattamento. Grazie , Daniela.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Daniela, il calendario steineriano non trova applicazione in Omeopatia, anche se esistono diversi punti di contatto tra la medicina antroposofica e la medicina omeopatica. I rimedi omeopatici, pertanto, vanno assunti secondo il protocollo terapeutico prescritto, senza altri vincoli temporali, lontano dai pasti e dall’uso di sostanze incompatibili come caffè o aromi forti. Cordiali saluti.
vanda dice
gentile dr.ssa ho una trocanterire e/o borsite all’anca destra ho fatto varie cure compreso la ionoforesi ma nin ci sonostati dei miglioramenti mi potrebbe indicare una opportuna cura omeopatica per il problema? la ringrazio anticipatamente vanda
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Vanda, la invito a consultare l’articolo “Reumatismi” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati nelle sindromi dolorose dell’apparato muscolo-scheletrico. Considerato che la trocanterite (o borsite trocanterica) è un’infiammazione dei tendini che si inseriscono sul grande trocantere del femore e della borsa sierosa che li ricopre, i rimedi omeopatici da prendere in considerazione potrebbero essere Bryonia e Rhus toxicodendron. Bryonia ha un particolare tropismo nei confronti delle borse sierose e quindi può essere indicato per l’infiammazione delle stesse. Rhus toxicodendron ha invece un’azione elettiva nei confronti dei tendini e quindi può essere indicato per l’infiammazione degli stessi. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, la scelta dovrà ricadere sul rimedio che contiene la sintomatologia somigliante alla propria, altrimenti i risultati non saranno quelli auspicati. Bryonia si rivela maggiormente adatto quando il dolore peggiora con il movimento, invece, al contrario, Rhus toxicodendron quando il dolore migliora con il movimento. Ma potrebbe essere idoneo anche qualche altro rimedio omeopatico, l’importante, ripeto, è che vi sia riscontro con la sintomatologia. Il consiglio comunque è di non fare da sola, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Emy dice
Gentile dottoressa,
quale rimedio propone per la paradentosi? Ed esiste un rimedio per prevenire la carie?
Grazie infinite per la risposta
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Emy, purtroppo, se la parodontosi si trova in uno stadio abbastanza avanzato, non esiste alcun rimedio che possa far recuperare completamente la distruzione del parodonto, ripristinando l’osso e la gengiva mancanti. Però esistono rimedi naturali che possono senz’altro arrestare la progressione della malattia ed alleviarne i sintomi, agevolando anche la cicatrizzazione della gengiva. Relativamente all’Omeopatia, tra i principali rimedi omeopatici più utilizzati si citano Aurum metallicum, Borax veneta, Carbo vegetabilis, Cinnamonum zeylanicum, Cuprum metallicum, Hepar sulphur, Mercurius solubilis, Phosphorus, Silicea, Symphytum. Relativamente alla Fitoterapia sono diversi i preparati erboristici con proprietà antinfiammatorie, antibatteriche, emostatiche, anestetiche, cicatrizzanti, immunostimolanti, quali ad es. il gel di aloe vera, da applicare direttamente sulle gengive, oppure altre forme di preparati a base di echinacea, amamelide, betulla, propoli, equiseto, tarassaco, salvia, ecc. Per quanto riguarda la carie, oltre ovviamente una corretta igiene orale, la prevenzione viene fatta con rimedi omeopatici come Calcarea fluorica e Silicea od anche con collutori vegetali a base di chiodi di garofano, idraste, origano, menta, melaleuca, cannella, timo, aloe vera, propoli, ruta, salvia, malva, bistorta, anice, ecc. ed ancora utilizzando del bicarbonato di sodio sullo spazzolino. Se lei intende avvalersi dell’Omeopatia e del Naturale, il consiglio comunque è di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Per entrambi i processi patologici è consigliata un’alimentazione sana ed equilibrata, che possa rafforzare il sistema immunitario, abbassare l’infiammazione e lo stress ossidativo, riducendo quindi il consumo degli zuccheri semplici e dei grassi saturi (grassi idrogenati in particolare) e privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare A, C, D e K), di beta-carotene (il noto precursore della vitamina A), di minerali (zinco, calcio, fosforo e magnesio in particolare), di isoflavoni (antiossidanti di origine vegetale contenuti in soia, frutti e ortaggi), di acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6 non ossidati dal calore), i cereali integrali, i prebiotici (cibi ricchi di fibre) ed i probiotici (cibi fermentati). Cordiali saluti.
Caterina dice
Salve dottoressa. Mio padre ha avuto da una settimana un ictus cerebrale con conseguente paralisi degli arti sup e inf destri e afasia. Ha praticato la classica terapia di urgenza e operazione con sonda.
Sta avendo, fortunatamente un buon recupero. Direi che possiamo ritenerci fortunati!
Cosa può consigliarmi per il suo recupero e la prevenzione? Inoltre è molto depresso.
La ringrazio per la sua attenzione.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Caterina, relativamente all’Omeopatia, un rimedio omeopatico che potrebbe essere di aiuto è Arnica montana, che per eccellenza è il rimedio dei traumi di qualsiasi tipo, sia fisici che psichici e conseguentemente dei pazienti depressi fisicamente e moralmente. È anche un ottimo rimedio cardiovascolare. Altri due rimedi omeopatici che più specificamente intervengono nel contribuire a migliorare la circolazione sanguigna sono Aesculus hippocastanum e Hamamelis. In diversi casi vengono associati dei gemmoterapici della Fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati, trattasi di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come ad es.: Alnus glutinosa M.G. D1, che aiuta a migliorare la circolazione celebrale e perciò trova indicazione negli esiti di patologie cerebrovascolari, come l’ictus cerebrale; Olea europaea M.G. D1, rimedio anti-aterosclerotico; Ginkgo biloba M.G. D1, che aiuta a contenere il deterioramento organico del cervello da malattie vascolari e quindi trova indicazione negli esiti degli ictus cerebrali ed è utile il sinergismo d’azione con Alnus glutinosa. Se lei intende avvalersi dell’Omeopatia e del Naturale, il consiglio più saggio ed opportuno che le si può dare è di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al caso specifico di suo padre, con valutazioni da fare sull’intero quadro clinico. Cordiali saluti.
Marga dice
Buongiorno dottoressa..scrivo per mia figlia,34 anni,operata qualche anno fa per sinusite che interessava fronte,zone orbitali,mascellari,e dopo qualche mese è stata operata per 2 grandi cisti endometriosiche. In cura con pillola anticoncezionale x 4 anni,adesso le è stata sospesa per vedere come va. Pensa che qualche cura omeopatica possa aiutarla in entrambi i casi,visto che sono accomunati da proliferazione di muco? La ringrazio in anticipo…
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Marga, è utile precisare che l’Omeopatia non funziona come la medicina tradizionale dove esistono i farmaci generici per curare una determinata patologia o disturbo, che vanno bene per qualsiasi paziente che ne è affetto, bensì funziona nell’individuare il rimedio omeopatico che rispecchia il più fedelmente possibile la globalità dei sintomi del singolo paziente, ovverosia che assomiglia al paziente in tutte le sue manifestazioni morbose. Il principio terapeutico di riferimento è la Legge di Similitudine, secondo la quale un rimedio omeopatico per essere curativo deve contenere la sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. L’Omeopatia, pertanto, è una medicina molto personalizzata, non generalizzabile, è la medicina che «veste su misura» come si è soliti sintetizzare, dove non esistono cure standardizzate universalmente valide, ma ogni cura (rimedio, diluizione, posologia, durata, ecc.) è intimamente legata al singolo caso. Quando un medico omeopata prescrive una terapia, la studia per quello specifico paziente, che presenta un suo particolare modo di essere e di manifestare i propri sintomi. Ciò premesso, se anche dopo l’intervento chirurgico sua figlia continua ad avvertire qualche strascico di sintomo della sinusite, allora il rimedio omeopatico giusto sarà quello che contiene una sintomatologia simile. A tale scopo può essere utile la consultazione dell’articolo “Sinusite” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Relativamente all’endometriosi, che è la responsabile delle cisti endometriosiche che sono state operate, anche stavolta il rimedio omeopatico giusto va individuato sulla base della sintomatologia in atto. Ad esempio, in caso di sanguinamento mestruale eccessivo (ipermenorrea), i rimedi omeopatici che trovano più spesso utilizzo sono Actaea racemosa, Arnica montana, Belladonna, China, Ferrum metallicum, Hamamelis, Hydrastis, Millefolium, Sabina, Secale cornutum, Sepia, Thlaspi bursa pastoris, Trillium. Invece in caso di dolori mestruali (dismenorrea), i rimedi omeopatici diventano Belladonna, Cactus grandifolia, Caulophyllum, Chamomilla, Colocynthis, Lachesis, Magnesia phosphorica, Nux vomica, Pulsatilla, Sabina, Senecio, Veratrum album. Il consiglio comunque è di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita medica omeopatica sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al caso specifico di sua figlia, valutando l’intero quadro clinico. Cordiali saluti.
Giulia dice
Gentile Dottoressa, ho le labbra screpolate tutto l’anno e ho spesso herpes, gengive arrossate e vesciche, nonostante una buona igene quotidiana. Secondo lei quali potrebbero essere le cause ed eventuali rimedi? È possibile che si tratti anche di un’allergia?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Giulia, le labbra screpolate tutto l’anno, se non dovute a condizioni climatiche scatenanti (freddo intenso, caldo, sbalzi di temperatura, esposizione eccessiva agli UV), possono essere causate da carenze alimentari (in particolare di vitamine del gruppo B e di calcio), da disidratazione dell’organismo, da reazioni allergiche con l’uso di cosmetici contenenti pigmenti o altre sostanze allergizzanti. A questo proposito provi a usare un dentifricio senza fluoro, perché alcune persone sono allergiche al fluoro, il che potrebbe compromettere la salute delle labbra e causare anche altri tipi di irritazioni al cavo orale. Le stesse carenze alimentari possono essere una condizione favorente la riattivazione dell’herpes simplex. Per le labbra screpolate i rimedi omeopatici sintomatici che trovano spesso prescrizione sono: Natrum muriaticum (labbra spaccate nel mezzo), Graphites (labbra spaccate agli angoli della bocca con fondo giallastro), Nitricum acidum (labbra spaccate agli angoli della bocca con fondo rossastro), Bryonia (labbra particolarmente secche), Aurum triphyllum (formazione di pellicine sulle labbra). Per la cura delle labbra possono essere utili applicazioni di burro di karité, burro cacao, olio di cocco, olio di mandorle dolci, olio di jojoba, olio di rosa canina, gel di aloe vera, od anche unguenti a base di vitamina E o di glicerina ed inoltre bere molta acqua. Per l’herpes recidivante sono più frequentemente indicati rimedi omeopatici come Sepia o Natrum muriaticum. Per alleggerire la situazione possono essere utili applicazioni sulle labbra di tintura madre di Calendula (una parte sciolta in tre parti d’acqua). Dia anche un’occhiata all’articolo “Bocca sorridente” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Il consiglio comunque è di non fare da sola, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Patrizia dice
Soffro di ansia e attacchi dinpanico . Sto prendendo val bia pas 25 gocce al giorno . Ma le mie extra sistole non se ne vanno.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Patrizia, per conoscere i principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati nei vari disturbi emotivi o psichici, tra cui ansia, attacchi di panico e disturbi d’ansia in generale, la invito a consultare l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, ove potrà trovare anche diverse notizie di possibile interesse. Com’è noto, nel rispetto della legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio adatto sarà quello che contiene la sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Le note descrittive che accompagnano ciascun rimedio sono una sintesi dei sintomi-chiave e possono fare da guida per l’individuazione del rimedio omeopatico giusto. Ad esempio, a titolo informativo, tra i rimedi più adoperati troviamo Aconitum napellus, Argentum nitricum, Arsenicum album, Calcarea carbonica, Camphora, Gelsemium, Kali phosphoricum, Natrum muriaticum, Phosphorus, Stramonium. In diversi casi, sempre a titolo informativo, viene associato un gemmoterapico (o gemmoderivato) come Tilia tormentosa M.G. D1, che è un macerato glicerico (M.G.) delle gemme della pianta (il Tiglio) con diluizione alla prima decimale hahnemanniana (D1), il quale è un regolatore del sistema nervoso, un ottimo tranquillante, privo di tossicità, indicato per vari stati di ipereccitabilità nervosa, ansia, stress, nervosismo, nevrosi varie, insonnia. In certi casi difficili, la psicoterapia, unita all’Omeopatia, si rivela molto utile per far emergere a livello cosciente il problema reale. La ricerca scientifica ha dimostrato che risulta essere molto efficace la forma di psicoterapia “cognitivo-comportamentale”, che mira ad intervenire sui sintomi ed a produrre un cambiamento utile alla soluzione dei disagi psicologici. Le consiglio comunque di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di effettuare i dovuti approfondimenti e prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico, nonché di valutare l’opportunità di ricorrere anche all’accennata psicoterapia. Cordiali saluti.
alberto dice
Per la cura del dito a scatto un amico mi ha consigliato la pomata fitoterapica Symphytum officinale L. della MERCK. Ciò premesso chiedo cortesemente alla Dottoressa della Volpe di indicarmi se ritiene che possa essermi più utile la pomata omeopatica sempre Sympytum composito o quale altra terapia più specifica.
Ringraziamenti anticipati e saluti. Alberto
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Alberto, Symphytum officinale (nome comune Consolida maggiore) è una pianta con proprietà astringente, emolliente, decongestionante, antinfiammatoria, analgesica, cicatrizzante, antireumatica. Usata in pomata o gel, per applicazioni esterne, si rivela utile nel trattamento di contusioni, colpi, storte, ammaccature, distorsioni, strappi muscolari, artrosi, lombalgia ed anche per la cura di pelli aride, screpolate o ipercheratosiche, piaghe, ulcere, varici, ragadi, piede d’atleta e ferite poco profonde. Un’altra pomata fitoterapica che trova maggiore impiego per trattare il disturbo del “dito a scatto” (che in medicina prende il nome di “tenosinovite stenosante”) è quella a base di Arnica. Infatti tale pianta contiene diversi principi attivi (astragalina, lattoni sesquiterpenici, scopoletina, cumarine, acidi fenoli) che le conferiscono importanti e specifiche proprietà antinfiammatorie e antinevralgiche. Esistono anche altri tipi di intervento per la cura del dito a scatto, che si dimostrano particolarmente efficaci in caso di sintomatologia meno grave, quali ad es.: impacchi di ghiaccio, cataplasmi di argilla verde, prescrizione di un tutore, fisioterapia, osteopatia, agopuntura, magnetoterapia, ultrasuoni, laserterapia … Si ricordi che la parola spetta sempre al medico. Cordiali saluti.
Mario dice
Gentile Dott.ssa qual è la causa di una lingua patinata e gengive sanguinanti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Mario, se non l’avesse ancora fatto, sarebbe opportuno farsi dare un’occhiata dal medico di famiglia. Potrebbe anche trattarsi di un banale problema di alimentazione, con dieta troppo ricca di lipidi e zuccheri, o di carenza di sali minerali e di vitamina C, oppure di una non appropriata igiene orale. Cordiali saluti.