Il sito contiene i modi per risolvere i piccoli e grandi problemi che possono compromettere il nostro stato di salute, utilizzando esclusivamente metodi, prodotti e farmaci naturali che fanno parte del mondo dell’omeopatia e di quello dei rimedi naturali in generale. Si riportano quindi i principali rimedi omeopatici con le loro caratteristiche, i casi d’uso e le dosi, un pratico ricettario omeopatico con le cure omeopatiche per le affezioni più ricorrenti, le tinture madri con i loro principi attivi, le più importanti piante del benessere con i loro molteplici usi (alimentare, farmaceutico, cosmetico, ecc.) che sono vere e proprie cure naturali, una raccolta unica di antichi segreti che costituiscono i rimedi della nonna, gli approfondimenti utili ad una maggiore comprensione dei contenuti, un glossario preziosissimo per completezza e sinteticità dei termini scientifici (medici, botanici, chimici, omeopatici, fitoterapici, ecc.) ed altro ancora!
Rimedi omeopatici sono i farmaci adoperati in Omeopatia e che derivano da prodotti naturali.
La medicina omeopatica
La medicina omeopatica, infatti, fa uso di sostanze esclusivamente naturali e si basa sul principio che “simile è curato dal simile”, meglio noto come Legge di Similitudine. Ciò significa che i sintomi che l’individuo manifesta vengono combattuti con la stessa sostanza che li provoca nell’individuo sano. Ad esempio il veleno dell’ape provoca sulla pelle gonfiore e dolore. Apis, prodotto omeopatico ricavato dalle api, è il rimedio adatto per vincere queste manifestazioni.
Il medico tedesco Samuel Hahnemann (1755–1843), considerato il fondatore della Medicina Omeopatica, ebbe modo di osservare e sperimentare che la sostanza naturale, che come detto a dosi elevate provoca nell’individuo sano una serie di sintomi, per poter però curare gli stessi sintomi nell’individuo malato, deve essere opportunamente diluita, cioè assunta in dosi omeopatiche, e sottoposta alla tecnica della dinamizzazione (o succussione). Da qui la nascita dei rimedi omeopatici.
Le sostanze naturali che si utilizzano per la preparazione dei rimedi omeopatici, appartengono ai tre regni della Natura: vegetale, animale e minerale.
La preparazione dei rimedi omeopatici
La preparazione dei rimedi omeopatici, detti anche farmaci omeopatici, deve seguire procedimenti codificati che osservano precisi protocolli, tali da garantirne la assoluta assenza di tossicità, la sicurezza e la preservazione dell’efficacia.
I rimedi omeopatici sono confezionati in vario modo. Si trovano in commercio sotto forma di granuli, globuli, gocce, fiale orali, compresse, capsule, ovuli, supposte, creme, pomate, colliri, dentifrici, ecc.
La regola, che in generale si segue per le cure omeopatiche, è che per le malattie che si trovano nello stato acuto si assumono rimedi omeopatici a più bassa diluizione, mentre per le malattie allo stato cronico si adoperano rimedi a media ed alta diluizione.
Curarsi con l’omeopatia
Le cure omeopatiche, oltre che ai sintomi, sono legate anche alle caratteristiche della persona, in quanto ognuno di noi è differente dall’altro nell’aspetto, nel carattere, nel comportamento, ecc., e questo comporta uno specifico e caratteristico dinamismo morboso, diverso da persona a persona. Di conseguenza i rimedi omeopatici, a fronte di una stessa malattia, possono essere molteplici ma certamente solo uno, tra i possibili prodotti omeopatici, è particolarmente efficace per quell’individuo, in accordo con i suoi sintomi fisici, le sue caratteristiche individuali e con la Legge di Similitudine.
(*) V. Note esplicative
marco dice
Gent.ma dott.ssa Della Volpe,
mi rivolgo a Lei per risolvere il mio problema e cioè un piccolo lipoma di 8 mm sulla tempia dx.
grazie cordiali saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Marco, l’Omeopatia potrebbe fornire un contributo nel trattamento dei lipomi, soprattutto quando questi sono di minori dimensioni, riuscendo in molti casi a contenerli o a ridurli di volume fino a poterli fare scomparire. Generalmente la terapia si articola su due piani diversi: uno a carattere prevalentemente sintomatico e l’altro a carattere prevalentemente costituzionale. Con il primo si adoperano rimedi omeopatici ad “azione locale”, che hanno un’attività specifica nei confronti di dette formazioni, come ad es. Crocus sativa, Cupressus lawsoniana, Lapsana communis, Phytolacca decandra, Uricum acidum, ecc. Con il secondo si adoperano rimedi omeopatici ad “azione generale”, che posseggono un’attività più profonda, polivalente e sistemica e che sono orientati a modificare il terreno del paziente predisposto alla produzione di dette formazioni, come ad es. Baryta carbonica, Calcarea carbonica, Graphites, Phosphorus, Silicea, Sulphur, Thuya, ecc., la cui scelta deve avvenire sulla base della migliore somiglianza tra le caratteristiche del rimedio e quelle del paziente. Ciò, com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia fonda il suo principio terapeutico. Per quanto riguarda la Fitoterapia, un rimedio molto valido, che è sempre utile associare a qualsiasi tipo di terapia, consiste nelle applicazioni locali di olio di ricino, eventualmente con bendaggio occlusivo, da praticare più volte al giorno. Un contributo alla limitazione della crescita e della formazione dei lipomi può venire anche dall’alimentazione, che deve essere sana ed equilibrata, privilegiando il consumo di frutta e verdura, cereali integrali, pesce (meglio quello azzurro, ricco di omega-3), carne bianca, succhi di carota o mirtilli, eliminando o riducendo drasticamente i cibi grassi e ad alto contenuto di zuccheri. Se lei intende avvalersi dell’Omeopatia e del Naturale, le consiglio di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
mirella dice
gentile dott.ssa, sono la mamma di una bimba di 4 anni con scarso appetito da sempre, nata a termine di soli 2,500 kg. Per farla mangiare devo sempre distrarla, parlare, raccontare storie. Fosse per lei mangerebbe come un uccellino. E’ chiara di carnagione, occhi celesti, esile e alta. Che rimedio posso usare?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Mirella, i rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati nei casi di mancanza d’appetito dei bambini sono China, Gentiana lutea, Lycopodium e Natrum muriaticum. La Gentiana lutea, la genziana, è un tonico amaro che favorisce l’appetito ed è ben noto come aperitivo, per cui il suo utilizzo omeopatico alle basse diluizioni decimali, che sono ancora ponderabili, consente in genere di ottenere dei buoni risultati senza risultare dannoso. Però sull’opportunità d’uso di un rimedio, sulla diluizione e sulla posologia, sarebbe opportuno che si esprimesse un medico omeopata a valle della visita medica omeopatica. Com’è noto, l’inappetenza dei bambini, in assenza di cause organiche specifiche o di altri sintomi, è spesso favorita dall’atmosfera familiare, sia per la sollecitudine eccessiva e sia per il nervosismo che viene a crearsi. È proprio il comportamento e l’ansia dei genitori a poter avere una parte importante di responsabilità nel determinare il rifiuto di mangiare del bambino. Da entrambe le parti si instaurano delle precise abitudini: i genitori sanno che il bambino non mangerà, il bambino sa che i genitori lo tempesteranno e supplicheranno e quanto più loro si innervosiscono tanto più lui si rifiuta di mangiare. Bisognerebbe quindi gestire la situazione con maggiore serenità ed anche con un po’ di indifferenza (si sa che non è facile), senza inquietarsi eccessivamente, considerando che generalmente i bambini inappetenti mangeranno comunque abbastanza per non ammalarsi. Il medico omeopata insieme alla cura omeopatica, anch’essa di validissimo aiuto per favorire l’appetito, potrà fornire degli ottimi consigli sui comportamenti da tenere. Cordiali saluti.
Matteo dice
Buonasera,
mia moglie soffre di ernia iatale e sta sempre peggio.
Volevo sapere se secondo lei una cura omeopatica potrebbe aiutarla.
Possiamo rivolgerci direttamente a lei? Oppure sa indicarci un altro specialista.
Grazie.
Matteo
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Matteo, innanzitutto è utile precisare, come rilevabile dalla sezione del sito “Chi sono”, che non sono un medico bensì una biologa appassionata e studiosa di Omeopatia, che con questo sito web cerca di fornire un’informazione chiara, comprensibile, oggettiva, responsabile e disinteressata su ciò che il mondo dell’Omeopatia e del Naturale può fare per la nostra salute e il nostro benessere. Anche attraverso le risposte ai commenti cerco di offrire notizie e spunti utili, delucidazioni e riflessioni, ragionamenti e chiavi di lettura, sia agli interessati che agli altri visitatori, ma il medico rimane sempre la figura centrale di riferimento imprescindibile e insostituibile, cui consiglio sempre di rivolgersi. Se proprio non ha alcun riferimento potrebbe fare una ricerca in rete su siti di associazioni omeopatiche accreditate, molte delle quali hanno un’organizzazione sul territorio nazionale, oppure rivolgersi ad una farmacia di fiducia con vendita omeopatica per essere indirizzato verso un bravo medico omeopata, che sicuramente esisterà nella sua zona. Ciò premesso, i rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati per trattare i sintomi di un’ernia iatale, come dispepsia, gonfiore addominale, reflusso gastroesofageo, ecc., sono Argentum nitricum, Arsenicum album, Calcarea carbonica, Chamomilla, China, Ignatia amara, Iris versicolor, Kalium carbonicum, Lycopodium, Nux vomica, Phosphoricum acidum, Phosphorus, Robinia pseudoacacia, Sanguinaria, Sulphuricum acidum. Allo scopo, la invito a consultare l’articolo “Disturbi gastrici” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che contiene la sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. È altresì noto che diventa importante adottare anche un’alimentazione adeguata, la quale deve essere semplice e sana, evitando le pietanze eccessivamente condite o pesanti, privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, C, E e del gruppo B), limitando gli alimenti che ritardano lo svuotamento dello stomaco (cibi ricchi di grassi, cioccolato, insaccati, fritture, ecc.), riducendo il consumo di alcool, caffè, tè e spezie piccanti, abolendo le bevande gassate, masticando lentamente e a lungo, ecc. Occorrerebbe evitare anche la sedentarietà. Le consiglio comunque di non fare da solo ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al caso specifico di sua moglie. Cordiali saluti.
alessandro dice
Gent.ma Dott.ssa Rita della Volpe, le scrivo per avere un suo consiglio. Sono un soggetto metereopatico e al cambiamento di tempo avverto un senso di spossatezza e sensazione di testa pesante, una leggera ansia e qualche attacco di panico. Da novembre 2015 sono seguito da un omeopata unicista che mi ha presto un rimedio alla volta iniziando con thuya sia dosaggi unici che granuli giornalieri, e poi seguendo con nux vomica sia dosaggi unici che granuli giornalieri, gelsemiun sia dosaggi unici che granuli giornalieri e calcarea carbonica sia dosaggi unici che granuli giornalieri. Fino ad oggi non ho notato cambiamenti nella sintomatologia, che cosa può consigliarmi ? devo ancora perseverare con questo medico e con l’omeopatia o cosa ?
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Alessandro, è difficile poterla consigliare. Innanzitutto sarebbe opportuno stabilire un colloquio con il medico omeopata finalizzato a comprendere se ha ben chiara la strategia terapeutica e se l’ha inquadrata correttamente dal punto di vista omeopatico, ossia se ha individuato il suo rimedio di fondo suggerito dalla costituzione o dal temperamento. Questo perché quando si ha a che fare con manifestazioni morbose recidivanti o croniche, che spesso coinvolgono anche la componente psicologica, la cura omeopatica deve intervenire sul terreno del paziente, legato al patrimonio genetico e comportamentale, considerando l’individuo nella sua unità biologica. Pertanto, per la scelta del rimedio omeopatico non è più sufficiente valutare i sintomi e i segni del momento, ma è necessario esaminare l’aspetto costituzionale, gli antecedenti personali e familiari, le tendenze morbose, le alterazioni dei ritmi principali, le modalità generali e locali di aggravamento e di miglioramento, i desideri e le avversioni, lo stato emotivo o psichico, ecc. Ciò deve emergere dalla visita medica omeopatica, anche con più passaggi, dove il medico omeopata deve mettere in campo tutta la sua bravura e la sua esperienza. Inoltre, in linea del tutto generale, per comprendere la qualità di una cura omeopatica e quindi se la stessa sta conducendo il paziente alla guarigione, bisogna saper distinguere tra lo stato di salute generale e lo stato dei sintomi locali. Si può parlare di cura appropriata solo quando lo stato di salute generale, che comprende i sintomi generali e la percezione interna della propria salute, fin dall’inizio della terapia incomincia progressivamente a migliorare, anche se non in maniera evidentissima, al di là di quello che può succedere in una fase interlocutoria ai sintomi locali. Questi sono comunque destinati a migliorare e quindi a risolversi, sempre nell’ipotesi di cura giusta. Infatti vi è ancora da considerare che quanto più le manifestazioni morbose sono radicate e cronicizzate, tanto più tempo occorrerà alla cura omeopatica per arrivare a soluzione completa (persino qualche anno, però con miglioramenti sempre più apprezzabili), con controlli periodici a partire dai primi miglioramenti. Comunque, tenendo anche conto di quanto esposto, se alla fine il medico omeopata attuale non la soddisfa, può sempre cambiarlo. Cordiali saluti.
alessandro dice
Io ho fiducia in questo medico, lui dice di aver inquadrato il problema e si risolverà, però anche io dopo quasi un anno vorrei vedere qualcosa. La mia perplessità è che prescrivendomi un rimedio alla volta minimo per un mese il tempo passa… quindi non so se sia meglio consultare un omeopata pluralista o aggiungere ai rimedi altre sostanze anche naturali
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Alessandro, allora deve avere pazienza ed aspettare. Non è una questione legata al modo di applicare l’Omeopatia, ossia l’unicismo o il pluralismo, perché entrambe sono delle scuole valide, purché si applichi correttamente la Legge di Similitudine che è alla base del principio terapeutico, Come le ho accennato, quando i disturbi sono cronici e soprattutto quando è in gioco la componente psicologia gli effetti terapeutici significativi si manifestano in tempi mai brevi, come pure mai brevi saranno i tempi del trattamento. Inoltre non è opportuno introdurre autonomamente altri rimedi o sostanze che potrebbero interferire con la cura in corso e far perdere ogni controllo. Attenda quindi che l’iter terapeutico si completi (in fondo 7 mesi non sono un tempo eccessivo) e tenga periodicamente informato il suo medico omeopata per consentirgli di valutare sempre meglio la situazione. Cordiali saluti.
ZAKY dice
salve Dott.ssa Rita della Volpe. io o fatto due mesi fa un intervento al naso avevo la sinusite cronica e polipi nasali. 6 anni fa o fatto un altro inervento sempre al naso e sempre il solito. setto nasale, polipi,turbinati e da allora non sentivo piu li ODORI li sentivoogni tanto e soltanto se prendevo li antibiotici per la gola molto infiamata magari o pure quando prendevo cotrisione quindi il secondo intevento lo avevo fatto propio con la speranza che risentivo li odori invece un BELL NIENTE alora le chiedo se PERFAVORE po indicarmi qualche prodoto OMEOPATICO che puo aiutarmi a sentire li odori.i disturbi che ho adeso e semre tipo la voce nasale come se sono rafredato naso tapato ODORI ZERO praticamente non li sento. al diecimo giorno dal intervento mi ano prescrito un sprai nasale RINOSTYL SPRAY e semra che un puo mi aveva funzionato pero mi aveva durato poco la felicita di godere le CILIEGE..GRAZIE MILLE…
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Zaky, com’è noto, l’iposmia (perdita parziale della capacità olfattiva) o l’anosmia (perdita totale della capacità olfattiva) sono la conseguenza o di un’ostruzione intranasale che impedisce agli odori di raggiungere l’area olfattiva, oppure di un danneggiamento del neuroepitelio olfattivo, dei nervi olfattivi, delle vie e dei centri olfattivi. L’ostruzione intranasale (detta anche congestione nasale o comunemente naso chiuso) è un sintomo che corrisponde ad un’alterazione delle mucose delle cavità nasali e dei limitrofi seni paranasali ed è quindi un sintomo comune a rinite cronica, rinite allergica, rinosinusite, polipi nasali, malformazioni anatomiche, ecc. e persino il reflusso gastroesofageo potrebbe essere una concausa. In assenza di patologie importanti, i rimedi omeopatici che potrebbero essere utili a trattare la congestione nasale sono tutti quelli che hanno un’importante azione sulle prime vie respiratorie, quali ad es. quelli di cui agli articoli “Raffreddore e Rinite allergica” e “Sinusite” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, che la invito a consultare. Nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che contiene la sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ad esempio, a titolo esclusivamente orientativo, se il naso è tappato e secco, il rimedio maggiormente adottato è Sambucus nigra; se è tappato la notte e libero di giorno, Nux vomica; se il naso gocciola come acqua, Allium cepa; se si avverte bruciore a naso, gola, occhi e si accusa dispnea o asma notturna, Arsenicum album. In diversi casi viene associato qualche gemmoterapico della Fitoterapia rinnovata (si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come ad es. Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo antinfiammatorio con attività simil-cortisonica e simil-antistaminica e/o Magnolia denudata M.G. D1 che è particolarmente indicato nelle affezioni infiammatorie o allergiche delle prime vie respiratorie, nelle riniti acute e croniche, nella rinite ipertrofica e nelle sinusiti subacute e croniche. Per quanto riguarda la Fitoterapia classica, potrebbe essere utile inalare la sera del vapore di un infuso di Tiglio e andando a letto applicare nelle narici una pomata alla Calendula. Ovviamente la prescrizione appropriata al suo caso specifico la può garantire solo un medico omeopata con la visita. Cordiali saluti.
claudia dice
salve Dott.ssa Rita della Volpe
ho dolore mestruale per favore mi consiglia rimedi omeopatici grazie tante
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Claudia, i rimedi omeopatici utili a trattare la dismenorrea (termine medico con cui, com’è noto, vengono indicati i dolori associati al ciclo mestruale) sono tanti e diversi fra loro, tra i quali, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che contiene la sintomatologia somigliante a quella della paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ad esempio, citando i più utilizzati, i rimedi omeopatici per le mestruazioni dolorose sono: Belladonna, in caso di pesantezza verso il baso o di dolore più pronunciato all’ovaia destra, con aggravamento da movimenti bruschi; Lachesis, in caso di dolore più pronunciato all’ovaia sinistra e di dolori che aumentano all’arresto delle mestruazioni; Magnesia phosphorica, dolori che si attenuano con l’inizio del flusso mestruale; Senecio, dolori alla schiena; Sabina, dolori alle cosce e/o al sacro e/o al pube; Caulophyllum, dolori sparsi; Chamomilla, dolori insopportabili; Veratrum album, dolori con sudori freddi; Colocynthis, dolori crampiformi migliorati con la pressione, piegata in due e con il calore; Cactus grandifolia, dolori violenti con la sensazione di avere una cintura stretta attorno all’addome; Nux vomica, dolori crampiformi, aggravati dagli eccessi alimentari, con flusso mestruale abbondante, in anticipo e di lunga durata. Sempre a titolo informativo, in diversi casi vengono associati dei gemmoterapici della Fitoterapia rinnovata (si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come ad es. Rubus idaeus M.G. D1 o Salix alba M.G. D1. Per quanto riguarda la Fitoterapia classica, l’articolo “Per solo donne” nella sezione del sito “Rimedi della nonna” riporta i preparati di diverse piante che si rivelano sempre preziosi per combattere i dolori mestruali. Una buona tisana può riuscire ad alleviare e calmare i dolori, fra tutte la tisana di camomilla, che non a caso è una pianta che presenta nella denominazione botanica il termine “matricaria” (Matricaria Chamomilla), da “matrice” che anticamente indicava gli annessi uterini. Le consiglio comunque di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita medica omeopatica sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Irene dice
Buongiorno dottoressa ho preso la pillola anticoncezionale per quasi un anno e da qualche settimana l’ho sospesa anche perché vorrei provare ad avere un bambino. Vorrei sapere se esiste qualche rimedio omeopatico per smaltire i residui della pillola. Grazie per la sua cortese attenzione
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Irene, per aiutare a liberare l’organismo e limitare gli effetti iatrogeni dovuti all’uso o abuso di farmaci e sostanze, in genere vengono utilizzati rimedi omeopatici come Nux vomica o Sulphur. Però, relativamente al caso specifico, sull’opportunità dell’uso di un rimedio, sulla diluizione e sulla posologia conseguente, sarebbe opportuno che si esprimesse un medico omeopata. Cordiali saluti.
RICCARDO dice
Buon giorno Dott.Sa Della Volpe;
Mi chiamo Riccardo volevo porle alcuni quesiti riguardanti la mia vita, io da parecchio tempo da circa 13 anni soffro di crisi di ansia, stati d’animo che cambiano in continuazione e nervosismo.
Alcuni miei colleghi mi hanno consigliato la medicina omeopatica ma io sinceramente non ho mai provato, ora avrei intensione di provare questo rimedio per vedere se mi possa aiutare in qualche modo.
Lei cosa mi consiglia? o comunque mi saprebbe consigliare qualche terapia del genere che aiuti a calmare queste cose?
Se preferisce può rispondere anche sulla mia mail se vuole avere ulteriori informazioni
Confido in sue risposte.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Riccardo, la invito a consultare l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici che vengono adoperati nei vari disturbi emotivi o psichici e dove potrebbe trovarsi il rimedio per lei. Nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio omeopatico adatto sarà quello che assomiglia al paziente, ossia quello che contiene la sintomatologia più somigliante, sia a livello fisico che psichico e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Le consiglio però di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico, perché difficilmente facendo da solo potrà riuscire a risolvere, a maggior ragione considerata la lunga persistenza dei disturbi (13 anni) che probabilmente richiederà un trattamento di fondo con rimedi omeopatici costituzionali, per un’azione profonda e sistemica. Se vuole incominciare ad avvicinarsi al mondo dell’Omeopatia può consultare qualche articolo nella sezione del sito “Approfondimenti”. Cordiali saluti.
Anna dice
Dottoressa b sera a mia madre hanno dato cm terapia da fare il rocefin 1g /3,5ml x 7 giorni il sodio cloruro x pulirla e il sinedec latte per cicatrizzare in piu mi ha dato una medicazione da mettere dopo eseguita col sinedec latte. Lei ha i piedi gonfi fino a quasi metà gamba le gambe rosse e gonfi che sembra essere stata a mare coricata sulla sabbia . Mamma dottoressa mi preoccupa come cuore e analisi funziona tto bn ma sto problema nn so da cs dipende.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Anna, le rinnovo il consiglio di fare riferimento al medico curante. Cordiali saluti.
Giuli dice
Dottoressa,
sono affetta da MCS e quindi la mia ipersensibilità mi rende ogni cura particolarmente difficoltosa.
Purtroppo la settimana scorsa a seguito di forti bruciori allo stomaco mi è stato prescritta NUX VOMICA 5CH ma il dosaggio per me era troppo alto tanto da indurmi la patologia che il rimedio avrebbe dovuto curare.
Mi ritrovo con aumentata ipersensibilità agli odori (ciome se già non bastasse quella che avevvo) ai rumori. Mi si è sviluppata una rinite allergica con prurito alle narici, asma, tachicardia, stanchezza, formicolii notturni insostenibili , aumentata intolleranza con rilascio di istamina e fortissimi adolori occipitali.
saprebbe indicarmi se a distanza di dieci giorni c’è qualcosa che si può fare per tentare di regredifre da questa situazione?
Grazie mille
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Giuli, una panoramica dei principali rimedi omeopatici sintomatici che vengono più spesso utilizzati per trattare una rinite allergica, con sintomi concomitanti, è consultabile all’articolo “Raffreddore e Rinite allergica” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Le consiglio comunque di non prendere alcuna iniziativa personale e di fare riferimento al medico omeopata che la tiene in cura, altrimenti di rivolgersi ad un tale professionista, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico, tenendo anche conto, ai fini sempre curativi, della sua sensibilità chimica multipla o Multiple Chemical Sensitivity (MCS), che come tale non dovrebbe comportare alcuna conseguenza con l’uso dei rimedi omeopatici il cui meccanismo d’azione non è chimico. Cordiali saluti.
Laura dice
Gentilissima Dottoressa, ho deciso di rivolgermi a lei…ho 39 anni, mamma di due bimbe di 7 anni una e di un anno l altra. Soffro di ipertensione (dalla mia seconda gravidanza), ho la psoriasi (poco diffusa) e calcoli renali di ossalato di calcio. Ho fatto molte diete perché da quando sono mamma il mio peso corporeo è eccessivo, ora mi sono rivolta ad una dietista che x ora ho avuto buoni risultati ma devo perdere almeno 20 kg, vorrei sapere quali metodi omeopatici mi consiglia. Ho moltissima ritenzione idrica e il mio metabolismo è più lento di una lumaca!!!! Lei può aiutarmi in merito?la ringrazio anticipatamente anche per il tempo che mi dedicherà. Buon lavoro e buon tutto. Laura
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Laura, se lei intende curarsi con l’Omeopatia e altri rimedi naturali il consiglio più saggio ed opportuno che le si può dare è di rivolgersi ad un medico omeopata, perché difficilmente in modo diverso potrà riuscire nell’intento. Il ricorso al medico è sempre necessario, a maggior ragione quando si ha a che fare con un quadro clinico articolato e impegnativo come il suo e ancora di più con l’Omeopatia che è una medicina molto personale, non generalizzabile, che “veste su misura” come si è soliti sintetizzare, che non ha cure standardizzate o protocolli terapeutici universalmente validi, ma ogni terapia è strettamente legata al caso individuale. Il principio terapeutico di riferimento è la Legge di Similitudine, secondo la quale un rimedio omeopatico per essere curativo deve assomigliare al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, sia a livello fisico che psichico, ossia deve possedere un quadro patogenetico (l’insieme dei sintomi, dei modi e dei processi fisiopatologici che il rimedio è in grado di curare) che combaci con il quadro clinico del paziente e quanto più è esatta tale sovrapposizione (somiglianza) tanto migliori saranno i risultati. Se non viene rispettata questa condizione gli effetti non saranno quelli auspicati. Per la scelta corretta del rimedio omeopatico curativo occorrerà perciò considerare non solo i sintomi comuni di una patologia o di un disturbo ma anche (e forse soprattutto) i sintomi propri, quelli individuali, quelli cioè che insieme alle altre peculiarità rendono il paziente unico rispetto a tutti gli altri affetti dalla stessa patologia o dallo stesso disturbo. Bisognerà quindi contemplare la tipologia delle manifestazioni, la loro localizzazione precisa, le causalità, le modalità, i sintomi concomitanti, le circostanze di aggravamento o di miglioramento, le sensazioni, i riflessi psicologici, lo stato mentale ed emotivo, ecc. Occorrerà poi scegliere la diluizione del rimedio e la posologia, anch’esse strategiche per il successo del trattamento e anch’esse individuali. Inoltre, poiché l’Omeopatia è una medicina olistica, che pone il paziente al centro della terapia, inteso questo nella sua globalità psico-fisica, la cura omeopatica dovrà essere indispensabilmente unica allo scopo di trattare l’intera persona con l’intero quadro clinico e non separatamente le singole parti. Da quanto detto finora si renderà facilmente conto che solo la visita medica omeopatica potrà riuscire ad individuare, con la dovuta precisione, la terapia giusta per lei. A scopo quindi esclusivamente conoscitivo, i rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati in ciò che la può riguardare, inevitabilmente scindendo le varie condizioni, sono: per l’ipertensione arteriosa, quelli di cui all’articolo omonimo nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”; per la psoriasi, Arsenicum album, Arsenicum iodatum, Kali arsenicosum, Natrum sulphuricum, Petroleum, Sepia; per la calcolosi renale, Cantharis, Calcarea carbonica, Lycopodium, Oxalicum acidum, Pareira brava, Sepia; per perdere il peso superfluo, Antimonium crudum, Calcarea carbonica, Carbo vegetabilis, Graphites, Hepar sulphur, Ignatia amara, Lycopodium, Natrum sulphuricum, Nux vomica, Phytolacca decandra, Sulphur. Il medico omeopata saprà come muoversi. Ovviamente occorrerà associare anche un percorso di miglioramento del proprio stile di vita, con particolare riguardo all’alimentazione ed all’attività fisica, come lei starà già facendo. Cordiali saluti.
anna dice
Gent.ma dott.ssa della Volpe
mio marito ha 69 anni e lo vedo spesso affaticato, tendente ad ingrassare, pur mangiando pochissimo…penso sia l’andropausa. Escludendo Natrium Muriaticum che è il suo simillimum, quale rimedio potrebbe assumere per attenuare i problemi legati ad una grossa insofferenza per tutto quello che fa, dare ordini agli altri e pretendere che vengano eseguiti in un nano secondo, sciatica perenne ecc.?
La ringrazio
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Anna, non cambierei Natrum muriaticum se il rimedio è il simillimum di suo marito e soprattutto se riesce a coprire l’intero quadro clinico. È l’unico per la cura della persona, per ottimizzare le prestazioni del corpo e per riequilibrare il sistema nervoso. Comunque, in caso di stanchezza fisica e psichica, alternata a eccitazione, il rimedio omeopatico da prendere in considerazione potrebbe essere Kali phosphoricum, invece Ferrum phosphoricum se alternata ad agitazione, Arsenicum album se con ansia, Graphites se associata a voglia di fare nulla, Argentum nitricum se accompagnata da frettolosità, Calcarea carbonica se con lentezza e torpore nelle reazioni, Nux vomica se con senso di perfezione, spirito esigente, nervosismo e bisogno di dormire, Baryta carbonica se associata a diffidenza, ansia per le questioni domestiche, irritabilità ed a molti guai dovuti all’età (è un ottimo rimedio geriatrico), ecc. Se non l’avesse ancora fatto, consulti l’articolo “Ansia, depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Ovviamente la prescrizione giusta per suo marito la può garantire solo un medico omeopata con la visita. Cordiali saluti.