Il sito contiene i modi per risolvere i piccoli e grandi problemi che possono compromettere il nostro stato di salute, utilizzando esclusivamente metodi, prodotti e farmaci naturali che fanno parte del mondo dell’omeopatia e di quello dei rimedi naturali in generale. Si riportano quindi i principali rimedi omeopatici con le loro caratteristiche, i casi d’uso e le dosi, un pratico ricettario omeopatico con le cure omeopatiche per le affezioni più ricorrenti, le tinture madri con i loro principi attivi, le più importanti piante del benessere con i loro molteplici usi (alimentare, farmaceutico, cosmetico, ecc.) che sono vere e proprie cure naturali, una raccolta unica di antichi segreti che costituiscono i rimedi della nonna, gli approfondimenti utili ad una maggiore comprensione dei contenuti, un glossario preziosissimo per completezza e sinteticità dei termini scientifici (medici, botanici, chimici, omeopatici, fitoterapici, ecc.) ed altro ancora!
Rimedi omeopatici sono i farmaci adoperati in Omeopatia e che derivano da prodotti naturali.
La medicina omeopatica
La medicina omeopatica, infatti, fa uso di sostanze esclusivamente naturali e si basa sul principio che “simile è curato dal simile”, meglio noto come Legge di Similitudine. Ciò significa che i sintomi che l’individuo manifesta vengono combattuti con la stessa sostanza che li provoca nell’individuo sano. Ad esempio il veleno dell’ape provoca sulla pelle gonfiore e dolore. Apis, prodotto omeopatico ricavato dalle api, è il rimedio adatto per vincere queste manifestazioni.
Il medico tedesco Samuel Hahnemann (1755–1843), considerato il fondatore della Medicina Omeopatica, ebbe modo di osservare e sperimentare che la sostanza naturale, che come detto a dosi elevate provoca nell’individuo sano una serie di sintomi, per poter però curare gli stessi sintomi nell’individuo malato, deve essere opportunamente diluita, cioè assunta in dosi omeopatiche, e sottoposta alla tecnica della dinamizzazione (o succussione). Da qui la nascita dei rimedi omeopatici.
Le sostanze naturali che si utilizzano per la preparazione dei rimedi omeopatici, appartengono ai tre regni della Natura: vegetale, animale e minerale.
La preparazione dei rimedi omeopatici
La preparazione dei rimedi omeopatici, detti anche farmaci omeopatici, deve seguire procedimenti codificati che osservano precisi protocolli, tali da garantirne la assoluta assenza di tossicità, la sicurezza e la preservazione dell’efficacia.
I rimedi omeopatici sono confezionati in vario modo. Si trovano in commercio sotto forma di granuli, globuli, gocce, fiale orali, compresse, capsule, ovuli, supposte, creme, pomate, colliri, dentifrici, ecc.
La regola, che in generale si segue per le cure omeopatiche, è che per le malattie che si trovano nello stato acuto si assumono rimedi omeopatici a più bassa diluizione, mentre per le malattie allo stato cronico si adoperano rimedi a media ed alta diluizione.
Curarsi con l’omeopatia
Le cure omeopatiche, oltre che ai sintomi, sono legate anche alle caratteristiche della persona, in quanto ognuno di noi è differente dall’altro nell’aspetto, nel carattere, nel comportamento, ecc., e questo comporta uno specifico e caratteristico dinamismo morboso, diverso da persona a persona. Di conseguenza i rimedi omeopatici, a fronte di una stessa malattia, possono essere molteplici ma certamente solo uno, tra i possibili prodotti omeopatici, è particolarmente efficace per quell’individuo, in accordo con i suoi sintomi fisici, le sue caratteristiche individuali e con la Legge di Similitudine.
(*) V. Note esplicative
Rosina dice
Buonasera, ho un ernia lombare che quando si infiamma mi blocca a letto.Prendo plavix cosa mi consiglierebbe per sfiammare la mia ernia? Grazie mille
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Rosina, relativamente all’Omeopatia, una panoramica dei principali rimedi omeopatici che vengono utilizzati nelle sindromi dolorose dell’apparato osteo-articolare, oltre a gemmoterapici e organoterapici, è consultabile all’articolo “Reumatismi” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che assomiglia al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ad esempio, a titolo informativo, i rimedi omeopatici che vengono più spesso adoperati per il mal di schiena di qualsiasi origine sono Arnica montana, Bryonia, Hypericum, Rhus toxicodendron. Sempre a titolo informativo, come riportato nel succitato articolo, in diversi casi viene associato qualche gemmoterapico della Fitoterapia rinnovata (si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come ad es. Ribes nigrum M.G. D1 o Pinus montana M.G. D1. Per quanto riguarda la Fitoterapia classica, dia un’occhiata all’articolo “Sollievo per lombalgie e coliche” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Il consiglio comunque è di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al caso specifico. Cordiali saluti.
Bianca dice
Avrei anche io una domanda a cui vorrei una risposta al più presto possibile. La mia figlia, quando aveva 1 anno è stata diagnosticata con AIG poliarticolare, andata in rimissione dopo 3 mesi di FANS. Adesso è recidivante, e dopo un agoaspirato del midollo osseo ha iniziato con Deltacortene 25 mg 1cpr/dì. Leggendo informazioni dei casi clinici curati con l’omeopatia, ho trovato i seguenti prodotti: Calcarea Phosphorica e succo di Noni. Non capisco però cone deve essere assunto il Calcarea…
Li scrivo le dosi che ho trovato: Calcarea Phosphorica 200k 3 granulini monodose, calcarea phosphorica 200k Dynamis 5 gtt/dì x 3 gg dinamizzando ogni volta, Calcarea phosphorica alla potenza MK 3 granulini monodose. Cosa significano queste dosi e come viene assunto? Grazie…sono già disperata
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Bianca, se lei intende avvalersi dell’Omeopatia per curare l’Artrite Idiopatica Giovanile (AIG) poliarticolare di sua figlia, il consiglio più saggio ed opportuno che le si può dare è di rivolgersi ad un medico omeopata, perché difficilmente con l’auto-prescrizione potrà riuscire nell’intento. Il ricorso al medico è sempre necessario, a maggior ragione quando si ha a che fare con una patologia ed un quadro clinico impegnativi e ancora di più con l’Omeopatia, che è una medicina tanto meravigliosa quanto particolare, per non dire difficile. Innanzitutto è una medicina molto personale, non generalizzabile, è la medicina che “veste su misura” come si è soliti sintetizzare, dove non esistono cure standardizzate o protocolli terapeutici universalmente validi, ma il tutto è strettamente legato al caso individuale. Il principio terapeutico di riferimento è la Legge di Similitudine, secondo la quale un rimedio omeopatico per essere curativo deve assomigliare al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, sia a livello fisico che psichico (l’Omeopatia è una medicina olistica, che pone la persona al centro della terapia), ossia deve possedere un quadro patogenetico (l’insieme dei sintomi, dei modi e dei processi fisiopatologici che il rimedio è in grado di curare) che combaci con il quadro clinico del paziente e quanto più è esatta tale sovrapposizione (somiglianza) tanto migliori saranno i risultati. Se non viene rispettata questa condizione gli effetti terapeutici non saranno quelli auspicati. Per la scelta corretta del rimedio omeopatico curativo occorrerà perciò considerare non solo i sintomi comuni di una patologa ma anche (e forse soprattutto) i sintomi propri individuali, verso i quali bisognerà porre la massima attenzione, valorizzando quindi nella fattispecie la tipologia dei dolori, la loro localizzazione precisa, le modalità di manifestazione, i sintomi concomitanti, le circostanze di aggravamento o di miglioramento, le sensazioni, i riflessi psicologici, ecc., ossia tutte quelle peculiarità, sia fisiche che psichiche, che rendono il paziente unico rispetto a tutti gli altri affetti dalla stessa patologia o dallo stesso disturbo. Di conseguenza Calcarea phosphorica, nonostante abbia prodotto risultati positivi in altri pazienti, non è affatto scontato che possa essere adatto o completamente adatto anche a sua figlia. Calcarea phosphorica è un rimedio omeopatico che nella patogenesi presenta molti sintomi comuni dell’AIG poliarticolare (ma non tutti), bisognerà tuttavia verificare, come detto, che presenti anche i sintomi individuali di sua figlia e le sue caratteristiche generali. L’Omeopatia offre una tale ricchezza di rimedi e di patogenesi che sarà senz’altro possibile individuare il rimedio giusto per sua figlia. Ciò però lo può stabilire con la dovuta precisione solo la visita medica omeopatica. Una volta individuato il rimedio omeopatico adatto, occorrerà scegliere anche gli altri parametri terapeutici, altresì strategici per il successo della terapia, quali la diluizione del rimedio (ad es. in CH o nelle K da lei citate), la forma farmaceutica (monodose, granuli, gocce, ecc.), la posologia conseguente, i tempi di cura ed inoltre l’eventuale ricorso a rimedi omeopatici complementari, l’uso di eventuali bioterapici di supporto, la compatibilità con altri farmaci, i cicli di cura, ecc. Il medico omeopata saprà cosa è meglio per il caso specifico di sua figlia. Se desidera avere qualche informazione di base che la possa avvicinare al mondo dell’Omeopatia, navighi il sito e legga qualche articolo della sezione “Approfondimenti”. Cordiali saluti.
Ma dice
Buonasera Dottoressa, se possibile volevo sapere se lei ha uno studio dove riceve o se fa consulenze online. Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Ma, com’è rilevabile dalla sezione del sito “Chi sono”, non sono un medico bensì una biologa appassionata e studiosa di Omeopatia che con questo sito web cerca di fornire un’informazione chiara, comprensibile, oggettiva, responsabile e disinteressata su ciò che il mondo dell’Omeopatia e del Naturale può fare per la nostra salute e il nostro benessere. Anche attraverso le risposte ai commenti cerco di offrire notizie e spunti utili, delucidazioni e riflessioni, ragionamenti e chiavi di lettura, sia agli interessati che agli altri visitatori, ma il medico rimane sempre la figura centrale di riferimento imprescindibile e insostituibile, cui consiglio sempre di rivolgersi. Cordiali saluti.
Ileana dice
Gentile Dott.ssa vorrei sapere se esiste un rimedio omeopatico per velocizzare il metabolismo, sono a dieta da ormai 5 mesi, sono molto attenta a quello che mangio, nonostante faccio sport, perdo poco peso settimanalmente.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Ileana, i rimedi omeopatici che possono aiutare ad accelerare il metabolismo esistono e sono anche tanti, tra i quali, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che assomiglia al paziente, sia a livello fisico che psichico, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. È molto probabile che occorrerà una cura omeopatica di fondo che svolga un’azione profonda e sistemica per raggiungere la condizione di forma ottimale, sia corporea che mentale, e soprattutto per mantenerla nel tempo, agendo sul “terreno” del paziente, legato al patrimonio genetico e comportamentale. Tra i principali rimedi omeopatici che vengono spesso utilizzati troviamo Antimonium crudum, Belladonna, Calcarea carbonica, Carbo vegetabilis, Graphites, Hepar sulphur, Ignatia amara, Kalium chloratum, Lycopodium, Natrum sulphuricum, Phytolacca decandra, Sulphur, Thuya. L’attività fisica e sportiva è certamente importante, ma essa deve essere orientata ad aumentare il tono muscolare che aiuta sensibilmente a consumare più calorie e quindi ad accelerare il metabolismo onde bruciare i grassi superflui e dimagrire. A tale scopo è consigliabile un’attività mista, caratterizzata da un lavoro ad alta intensità (pesi, macchine a corpo libero, ecc.) seguito da un’attività aerobica (corsa, ciclismo, nuoto, ecc.). Per quanto riguarda l’alimentazione essa deve essere improntata alla moderazione calorica, senza abolire nessuno dei nutrienti principali ma dosandoli opportunamente nelle quantità, in modo da perdere peso gradualmente, evitando quindi le diete ferree per non incorrere nell’effetto memoria del metabolismo basale che alla lunga rende tutto inutile e molto spesso controproducente. Se intende avvalersi dell’Omeopatia ed avere delle concrete possibilità di successo, le consiglio di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata per lei. Cordiali saluti.
CATERINA dice
POTREBBE AIUTARCI MIA MADRE HA UNA MIELO DISPLASIA E FA CON FREQUENZA TRASFUSIONI DI SANGUE CON CONSEGUENZA DI FERRITINA TROPPO ALTO 1600 CE’ UN RIMEDIO OMEOPATICO
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Caterina, il rimedio omeopatico con attività simil-ferrochelante è Ferrum metallicum. Però sull’opportunità d’uso del rimedio e sugli altri parametri terapeutici (diluizione, posologia, tempi di cura, ecc.) sarebbe opportuno che si esprimesse un medico omeopata, con valutazioni da fare relativamente al caso specifico di sua madre ed all’intero quadro clinico. Cordiali saluti.
LILLA dice
Buongiorno,
da qualche anno soffro di dolori fortissimi che si localizzano alla zona pelvica, prendendo vescica, ovaie, tutta l’area. Ho visto decine di medici, fatto tutti gli esami del caso. Nessuno mi ha dato una diagnosi precisa e soprattutto nessuno mi sa dare qualcosa che mi aiuti a alleviare questo dolore che mi impedisce di vivere la vita normalmente. Ho continuo stimolo a urinare, la vescica fa male, dolore bruciante, a volte di freddo, passa solo quando vado a dormire. A volte mi passa con la borsa dell’acqua calda, a volte con il freddo. Credono possa trattarsi di nevralgia pudendo. Mi sa dare dei rimedi pratici???????????
Grazie infinite
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lilla, non è escluso che possa trattarsi proprio della nevralgia del pudendo (neuropatia del nervo pudendo), che è una malattia ancora semisconosciuta, forse perché non molto comune, la quale produce la gamma di sintomi che lei avverte: innanzitutto l’intenso dolore pelvico cui possono associarsi altre manifestazioni come bruciore, formicolio, sensazione di avere un corpo estraneo nel retto, disturbi o dolore durante la minzione, nel corso della defecazione, durante i rapporti sessuali, ecc. Una caratteristica della malattia è che i dolori peggiorano stando seduti e migliorano sensibilmente o scompaiono solo stando coricati a letto in posizione supina. Lo stare in piedi a lungo comporta comunque una sensazione di fastidio, a volte intollerabile. Ovviamente questa ipotesi andrebbe suffragata da una diagnosi medica, per cui sarebbe importante continuare nelle indagini. Per quanto riguarda l’Omeopatia, i rimedi utili a trattare le neuropatie sono diversi, ognuno con la sua patogenesi, tra i quali quello adatto sarà il rimedio che contiene la sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ciò, com’è noto nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Tra i rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati troviamo: Magnesia phosphorica in primis, soprattutto se il dolore è violento, si manifesta bruscamente e migliora con il caldo e/o esercitando una forte pressione sulla zona dolente; Bryonia, se il dolore è pungente, aggravato dal minimo movimento e migliorato coricandosi; tendenziale lateralità destra; Hypericum, che è un ottimo rimedio del dolore e di tutte le conseguenze legate a traumi di nervi; Kalmia latifolia, se il dolore, improvviso come un lampo, risale lungo il tragitto del nervo interessato; Nux vomica, se si avvertono sensazioni di crampi; marcata lateralità destra; Gnaphalium, in caso di intorpidimento e parestesie; Arsenicum album, se il dolore urente è migliorato dal caldo; Coffea, se è migliorato da applicazioni fredde. Per quanto riguarda la Fitoterapia, diversi preparati utili sono consultabili all’articolo “Stop reumatismi-nevralgie-ecc.” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, cui è possibile aggiungere piante come Acero, Boswellia, Frassino, Gelsemio, Ginseng, Passiflora, Piscidia, Sambuco, Verbena blu. L’alimentazione consigliata è quella ricca di vitamine, di sali minerali e di acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6), che combattono meglio i processi infiammatori. Se lei intende avvalersi dell’Omeopatia e del Naturale, le consiglio però di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata, o con la diagnosi medica preventivamente acquisita, di cui in precedenza, o seguendo le indicazioni e le prescrizioni dello stesso medico omeopata. Cordiali saluti.
Marika dice
Buonasera dottoressa sono una donna di 36 anni che ha dei problemi negli ultimi tempi di depressione Stati d ansia e attacchi di panico con tachicardia ho preso molto peso e non riesco più a perderlo sono sempre stanca e senza voglia di far nulla e continui dolori sulle spalle e collo sempre in tensione ho visto su un sito un prodotto omeopatico che si chiama phosphoricum acidum e non so se possa farmi stare meglio. Il mio dottore mi ha preparato la ricetta x un antodepressivi ma io non ho intenzione di prenderli mi puo aiutare??? La ringrazio in anticipo
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Marika, i rimedi omeopatici che possono essere utili per curare uno stato ansioso/depressivo sono diversi ed oltre a Phosphoricum acidum ne esistono tanti altri. Però solo uno potrà risultare adatto, solo quello che assomiglia al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, sia a livello fisico che psichico, ossia solo il rimedio che possiede un quadro patogenetico (l’insieme dei sintomi, dei modi e dei processi fisiopatologici che il rimedio è in grado di curare) che combaci con il quadro clinico del paziente e quanto più è esatta tale sovrapposizione (somiglianza) tanto migliori saranno i risultati. Ciò nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Pertanto, se il rimedio omeopatico non viene scelto seguendo scrupolosamente tale impostazione, gli effetti terapeutici non saranno quelli auspicati. Per conoscere i principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati per trattare i vari disturbi emotivi o psichici, tra cui Phosphoricum acidum, la invito a consultare l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove potrà trovare anche diverse notizie di possibile interesse. Se lei si riconosce nel profilo di Phosphoricum acidum, così come sintetizzato nell’articolo, allora il rimedio può considerarsi giusto per lei. Ovviamente la garanzia la può fornire solo un medico omeopata, al quale le consiglio di rivolgersi se vuole avere delle concrete possibilità di superare il suo disturbo con l’Omeopatia. Il medico omeopata con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico, che parte dalla corretta scelta del rimedio omeopatico e si completa con la determinazione degli altri parametri terapeutici (diluizione, posologia, tempi di cura, ecc.), anch’essi strategici per il successo della terapia. Cordiali saluti.
carmela dice
buongiorno , Dott.ssa
volevo essere aiutata visto che io soffro di attacchi di fame nervosa , e sono aumentata di peso sono una ragazza di 32 anni
sono molto stressa da un anno a questa parte non mi sento bene con il mio corpo e la mia mente
cosa mi consiglia
grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Carmela, è molto probabile che nel momento in cui si riuscirà ad allentare od a superare la sofferenza psichica, si risolveranno anche le altre problematiche, come la fame nervosa, il sovrappeso, il disagio con sé stessi, ecc. L’Omeopatia in ciò può venire in aiuto. Una panoramica dei principali rimedi omeopatici, oltre a gemmoterapici e organoterapici, che vengono più spesso utilizzati nei vari disturbi emotivi o psichici è consultabile all’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che assomiglia al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, sia a livello fisico che psichico e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Tra i suddetti rimedi potrebbe trovarsi proprio quello (o quelli) giusto per lei e ciò potrebbe bastare. Un’altra possibilità è fare il percorso terapeutico inverso, cioè intervenire specificamente sulla fame nervosa e sul sovrappeso, che contribuiranno anche a sistemare la componente psicologica. Un protocollo terapeutico di successo che viene spesso prescritto consiste in una cura omeopatica che segue due linee di azione: una sintomatica e l’altra di fondo. La cura sintomatica viene scelta sulla base dei sintomi e dei disturbi del paziente, sia fisici che psichici, con rimedi omeopatici richiesti a livello patogenetico dalla sintomatologia che ha ripercussioni sulla fame e sul sovrappeso: ad esempio potrebbero essere utilizzati rimedi come Antimonium crudum (attacchi di fame), Nux vomica (eccessi alimentari), Lycopodium (fame vorace, metabolismo lento con disturbi digestivi e insufficienza epatica), Sulphur (metabolismo lento), Kali phosphoricum (fame che ricomincia poco dopo aver mangiato), Hepar sulphur (ritenzione idrica, metabolismo lento e insufficienza del sistema linfatico), Natrum sulphuricum (metabolismo degli zuccheri), Graphites (metabolismo dei grassi), Ignatia amara o Argentum nitricum o Gelsemium o Coffea cruda o Capsicum (fame nervosa). La cura di fondo, profonda e sistemica, serve come intervento strutturale per un ulteriore stimolo a raggiungere la condizione di forma ottimale, sia corporea che mentale, e soprattutto per mantenerla nel tempo, agendo sul “terreno” del paziente legato al patrimonio genetico e comportamentale, con l’adozione di rimedi omeopatici suggeriti dalla costituzione del paziente stesso. Ovviamente è sempre consigliabile associare un percorso di miglioramento del proprio stile di vita, con particolare riguardo alla rieducazione alimentare per quanto concerne il sovrappeso e gli attacchi di fame. Ad esempio potrebbe essere utile masticare lentamente e consumare cibi ad alto indice di sazietà, come quelli con molta acqua e fibre, quali frutta e verdura, legumi, cereali integrali, ecc., che garantiscono anche la regolarità delle funzioni intestinali, indispensabile per il dimagrimento. Il consiglio comunque è di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Marisa dice
Gentile Dottoressa, mi chiamo Marisa e ho 67 anni e soffro d’insonnia grave.
Gradirei il suo parere sulle ultime cure ho seguito:
1° Cura – Dal 12/12/2015 ho iniziato con una cura di NUX VOMICA 1000K (3 globuli);
Il 19/12/2015 mi è iniziato prurito e bruciore al cuoio cappelluto e non mi è più smesso;
Il 05/01/2016 ho ripetuto NUX VOMICA 1000K (3 globuli diluiti in mezzo bicchiere per 3 giorni);
Il 28/01/2016 ho preso SULFUR 1000CH (3 globuli diluiti in acqua come sopra)
(mi è stato prescritto come cura per il prurito);
Il 05/02/2016 NUX VOMICA 1000K (globuli)
Poi ho sospeso la cura perchè ho avuto pochi risultati per l’insonnia e è continuato il prurito in testa.
2° Cura – Dal 07/03/2016 ho iniziato con IGNAZIA AMARA 30 CH
(2 granuli per 2 volte al dì fino alla fine del tubetto);
Il 30/03/2016 mezza monodose di IGNAZIA AMARA 200 CH;
Quando ho preso la mezza monodose ho smesso di dormire del tutto per cui ho sospeso la
cura e ho consultato un altro omeopata.
3° Cura – Il 13/04/2016 mi è stato prescritto ZINCUM METALLICUM 200K e ho preso metà monodose;
L’altra metà monodosose mi è stato detto di diluirla in mezzo bicchiere d’acqua e berne un
cucchiaio 2 volte al dì.
Contemporaneamente a questa cura mi è stato prescritto LORAZEPAM 1mg (1 compressa) alla
alla sera per dormire perchè ormai erano 12 notti che dormivo 1 ora o 2.
Dopo alcuni giorni di cura mi sembra che LORAZEPAM perda l’efficacia.
E’ compatibile con la cura omeopatica?
Il prurito e il bruciore al cuoio cappelluto stà migliorando solo ora dopo circa 4 mesi.
Quanto tempo ritiene debba trscorrere prima di vedere qualche risultato positivo e togliere il LORAZEPAM?
L’omeopatia è la strada giusta per l’insonnia grave?
La ringrazio anticipatamente per la sua risposta e le porgo cordiali saluti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Marisa, intanto bisogna osservare che quella attuale non è una cura esclusivamente omeopatica, ma è una cura mista che fa uso del farmaco Lorazepam e del rimedio omeopatico Zincum metallicum. Lorazepam è un ansiolitico di sintesi che viene utilizzato per trattare l’ansia e l’insonnia. Zincum metallicum è un rimedio omeopatico che viene adoperato in caso di esaurimento nervoso, sovraffaticamento intellettuale, stati di irritazione cerebrale, depressione, intontimento, insonnia, ecc., oltre che in caso di spasmi e contrazioni, risultando adatto anche per il prurito e bruciore al cuoio capelluto. Ovviamente il medico omeopata è giunto alla prescrizione in parola dopo aver fatto le opportune valutazioni e considerazioni, potendo stabilire che essa è la più adatta al suo quadro clinico attuale. È possibile che con il progredire dei miglioramenti il Lorazepam possa essere gradualmente ridotto fino al suo definitivo abbandono, affidando la continuazione della terapia esclusivamente a Zincum metallicum e/o ad un eventuale rimedio omeopatico sinergico o complementare e/o ad un eventuale bioterapico compatibile. Tenga comunque presente che quando è in gioco la componente psicologica gli effetti terapeutici significativi si manifestano in tempi mai brevi, come pure mai brevi saranno i tempi del trattamento. Per una panoramica dei principali rimedi omeopatici che vengono utilizzati nei vari disturbi emotivi o psichici, oltre a diverse notizie di possibile interesse, consulti l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Non manchi di informare periodicamente il medico omeopata su come procede la cura, per dargli la possibilità di valutare sempre meglio la situazione. Cordiali saluti.
Carmela dice
Gentile Dott.ssa, sono una ragazza di 30 anni che soffre di ovaio micropolicistico, dismenorrea e di acne da piu’ di 10 anni. Dopo lunghi anni di assunzione della pillola anticoncezionale, ho deciso di trovare rimedi più naturali, adesso infatti assumo gli oligoelementi zinco-rame e manganese-cobalto per giorni alterni e il RUBUS IDAEUS 50 gocce al dì. I risultati ci sono perchè l’acne e i dolori sono diminuiti nettamente, ora mi chiedo se ci fosse una cura di mantenimento, diminuendo le dosi, o fermarmi dopo i 3 mesi di cura, che sto terminando, per poi riprendere tra un mese e magari assumere il RUBUS NIGRUM, JUNGLAS REGIA e l’OLMO CAMPESTRIS per l’acne e il RUBUS IDAEUS per l’ovaio micropolicistico. Cosa mi consiglia?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Carmela, generalmente nei casi cronici i gemmoterapici vengono utilizzati in cure regolari della durata di 2-3 mesi e quando occorre proseguire la cura si osserva una pausa di 5-10 giorni, salvo diversa prescrizione medica. I gemmoterapici che vengono adoperati per l’acne sono Juglans regia M.G. D1 (acne pustolosa), Ulmus campestris M.G. D1 (acne giovanile, acne pustolosa) e Platanus orientalis M.G. D1 (acne giovanile, acne recidivante). Per l’ovaio micropolicistico e la dismenorrea il gemmoterapico diventa Rubus idaeus M.G. D1. Il gemmoterapico Ribes nigrum M.G. D1 è un cortisone-like con attività antinfiammatoria, per cui risulta particolarmente indicato nelle affezioni allergiche, nei disturbi ormonali, nell’artrite e nelle cefalee. Il consiglio comunque è di non fare da sola ma di operare dietro approvazione medica. Cordiali saluti.