Il sito contiene i modi per risolvere i piccoli e grandi problemi che possono compromettere il nostro stato di salute, utilizzando esclusivamente metodi, prodotti e farmaci naturali che fanno parte del mondo dell’omeopatia e di quello dei rimedi naturali in generale. Si riportano quindi i principali rimedi omeopatici con le loro caratteristiche, i casi d’uso e le dosi, un pratico ricettario omeopatico con le cure omeopatiche per le affezioni più ricorrenti, le tinture madri con i loro principi attivi, le più importanti piante del benessere con i loro molteplici usi (alimentare, farmaceutico, cosmetico, ecc.) che sono vere e proprie cure naturali, una raccolta unica di antichi segreti che costituiscono i rimedi della nonna, gli approfondimenti utili ad una maggiore comprensione dei contenuti, un glossario preziosissimo per completezza e sinteticità dei termini scientifici (medici, botanici, chimici, omeopatici, fitoterapici, ecc.) ed altro ancora!
Rimedi omeopatici sono i farmaci adoperati in Omeopatia e che derivano da prodotti naturali.
La medicina omeopatica
La medicina omeopatica, infatti, fa uso di sostanze esclusivamente naturali e si basa sul principio che “simile è curato dal simile”, meglio noto come Legge di Similitudine. Ciò significa che i sintomi che l’individuo manifesta vengono combattuti con la stessa sostanza che li provoca nell’individuo sano. Ad esempio il veleno dell’ape provoca sulla pelle gonfiore e dolore. Apis, prodotto omeopatico ricavato dalle api, è il rimedio adatto per vincere queste manifestazioni.
Il medico tedesco Samuel Hahnemann (1755–1843), considerato il fondatore della Medicina Omeopatica, ebbe modo di osservare e sperimentare che la sostanza naturale, che come detto a dosi elevate provoca nell’individuo sano una serie di sintomi, per poter però curare gli stessi sintomi nell’individuo malato, deve essere opportunamente diluita, cioè assunta in dosi omeopatiche, e sottoposta alla tecnica della dinamizzazione (o succussione). Da qui la nascita dei rimedi omeopatici.
Le sostanze naturali che si utilizzano per la preparazione dei rimedi omeopatici, appartengono ai tre regni della Natura: vegetale, animale e minerale.
La preparazione dei rimedi omeopatici
La preparazione dei rimedi omeopatici, detti anche farmaci omeopatici, deve seguire procedimenti codificati che osservano precisi protocolli, tali da garantirne la assoluta assenza di tossicità, la sicurezza e la preservazione dell’efficacia.
I rimedi omeopatici sono confezionati in vario modo. Si trovano in commercio sotto forma di granuli, globuli, gocce, fiale orali, compresse, capsule, ovuli, supposte, creme, pomate, colliri, dentifrici, ecc.
La regola, che in generale si segue per le cure omeopatiche, è che per le malattie che si trovano nello stato acuto si assumono rimedi omeopatici a più bassa diluizione, mentre per le malattie allo stato cronico si adoperano rimedi a media ed alta diluizione.
Curarsi con l’omeopatia
Le cure omeopatiche, oltre che ai sintomi, sono legate anche alle caratteristiche della persona, in quanto ognuno di noi è differente dall’altro nell’aspetto, nel carattere, nel comportamento, ecc., e questo comporta uno specifico e caratteristico dinamismo morboso, diverso da persona a persona. Di conseguenza i rimedi omeopatici, a fronte di una stessa malattia, possono essere molteplici ma certamente solo uno, tra i possibili prodotti omeopatici, è particolarmente efficace per quell’individuo, in accordo con i suoi sintomi fisici, le sue caratteristiche individuali e con la Legge di Similitudine.
(*) V. Note esplicative
Marco dice
Gentilissima dottoressa Rita della Volpe, buonasera sono un ragazzo di 24 anni ed è da circa 5-6 anni che sono in lotta contro questa maledetta ansia, ho provato a combatterla all inizio con comuni farmaci che aimè mi sono reso conto che sono solo delle forti medicine che riescano a stonarti in modo eccessivo causando forte sonnolenza per tutto il giorno, poi ho deciso di smettere, e dopo un anno l ansia mi é peggiorata e ho deciso di andare da un omeopata, ma sinceramente non ho visto nessun miglioramento, ora oggi sono qua per chiederle aiuto su una mia situazione abbastanza incisa, i miei sintomi più gravi si accentuano quando io entro a contatto con le persone ad esempio già a parlarci mi subentra una fortissima ansia tanto da farmi venire forti agitazioni, oppure quando entrò in un ristorante o in una semplice chiesa non riesco a star seduto fermo, sono irrequieto tanto da dover uscire ogni 5 min perchè sennò dopo mi subentra una forte agitazione e forti sbandamenti…
Ora gentilmente le chiedo, cosa posso assumere in questa situazione? Le sottolineo che quest’ansia é molto forte tanto da limitarmi a fare molte cose! Grazie in anticipo!!!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Marco, il quadro psicologico da lei brevemente descritto, connotato da ansia, irrequietezza, emotività, insicurezza, sentirsi probabilmente inadeguato e non all’altezza delle situazioni, timore del giudizio altrui, imbarazzo nell’interagire con le persone, paura dei luoghi pubblici o dei luoghi non familiari, ecc. fa pensare essenzialmente a tre importanti rimedi omeopatici, precisamente Argentum nitricum, Gelsemium e Lycopodium. Per le diverse informazioni di dettaglio e per le altre notizie di possibile interesse, consulti l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici, oltre a gemmoterapici ed organoterapici, che vengono più spesso utilizzati nei vari disturbi emotivi o psichici. In estrema sintesi, come potrà rilevare, i suddetti tre rimedi presentano le seguenti differenze. Argentum nitricum è essenzialmente un ansioso, precipitoso, insicuro, pessimista, eccessivamente emotivo in anticipo rispetto ad una prova ritenuta importante, si sente in pericolo ed è soprattutto un fobico. Gelsemium è un timido, fragile, emotivo, insicuro, instabile, si sente a disagio allorché deve parlare in pubblico o affrontare una commissione di esami (in senso lato) o di essere oggetto di attenzione ed è il grandissimo rimedio della fifa. Lycopodium è un ipostenico, emotivo, frustato, ansioso e depresso, psichicamente debole, insicuro, ha bisogno della stima altrui, si sottovaluta, teme di non essere in grado di far fronte alle proprie responsabilità e ciò, poiché rimane un ambizioso ed un perfezionista, si traduce in un certo nervosismo. Nel rispetto della Legge di Similitudine su cui, com’è noto, l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che più di altri assomiglia al paziente, sia a livello fisico che psichico e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Sempre a titolo informativo sappia che in diversi casi viene adoperato qualche gemmoterapico della Fitoterapia rinnovata (si tratta, com’è noto, di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in associazione alla cura omeopatica o in esclusiva, come Tilia tormentosa M.G. D1 che è un regolatore del sistema nervoso, un ottimo tranquillante, indicato per vari stati di ipereccitabilità nervosa, ansia, stress, nervosismo, nevrosi varie, insonnia. Per quanto riguarda la Fitoterapia classica, spesso risulta utile adoperare, soprattutto nei periodi di maggior disagio, qualche tisana di tiglio o di camomilla, oppure delle gocce di estratto fluido di biancospino o di passiflora o di valeriana, da diluire in acqua alle dosi consigliate. Se lei intende avvalersi dell’Omeopatia e del Naturale, le consiglio però di non fare da solo ma di rivolgersi ad un medico omeopata (se quello attuale non la soddisfa può sempre cambiarlo), che è l’unico in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Tenga comunque presente che quando è in gioco la componente psicologica gli effetti terapeutici significativi si manifestano in tempi mai brevi, come pure mai brevi saranno i tempi del trattamento. Cordiali saluti.
giovanna dice
Buongiorno Dott. Della Volpe,
mi chiamo Giovanna, ho 52 anni e soffro da novembre di una forma dermatologica che è stata diagnosticata come Lychen Ruber Planus: la cura avrebbe previsto l’assunzione di immunosoppressori ma essendo stata operata quattro anni fa per carcinoma all’utero e alle ovaie la cura prescritta è stata: pastiglie e pomate cortisoniche oltre a sedute di fototerapia. Dopo il primo ciclo di cura durato due mesi, in cui c’è stato un lieve miglioramento della sintomatologia, mi è stato ridotto il dosaggio e i sintomi sono immediatamente peggiorati. Ripristinando il dosaggio iniziale il problema è rientrato ma non completamente. Ora, considerando che non posso utilizzare vita natural durante il cortisone e venendo a conoscenza delle proprietà del Ribes Nigrum, mi chiedevo se potesse essere utile al mio caso. Premetto che i medici che mi hanno in cura, sono ovviamente scettici sulla validità delle cure omeopatiche e naturali in generale e quindi mi scoraggiano sull’intraprenderle. Ho solo un dubbio: cercando informazioni in merito, ho scoperto che il Ribes Nigrum appunto potenzia il sistema immunitario e ha proprietà simili al cortisone, mi chiedevo se potesse avere delle controindicazioni rilevanti per me, in quanto per il mio precedente mi è stato detto di non assumere in nessun caso degli ormoni e so che il Ribes Nigrum stimola anche la produzione di cortisolo. Inoltre, a luglio 2015 sono stata sottoposta a by-pass gastrico, lei pensa che potrei provare un ciclo di cura con 50 gocce 2 v/dì di Ribes Nigrum macerato glicerico 1d? Ed eventualmente, quale altro rimedio omeopatico potrei associare al Ribes? La ringrazio anticipatamente per la sua gentilezza e le auguro una buona giornata. Giovanna
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Giovanna, com’è noto, il Lichen ruber planus è una malattia della pelle e delle mucose che ha un carattere infiammatorio e un andamento cronico. Solitamente si manifesta con papule pruriginose, bolle atrofiche od erosive. La causa della malattia è tuttora incerta e sconosciuta, in conseguenza della quale l’organismo scatena una erronea ed esagerata risposta immunitaria che determina l’insorgere dell’affezione: quindi la patogenesi sarebbe immunologica. A livello sperimentale si è comunque osservato che esistono una serie di fattori che possono determinare lo scatenarsi della malattia, tra cui lo stress ed i forti stati d’ansia. Quando il Lichen ruber planus (così denominato per il colore rossastro delle papule) colpisce la pelle, di norma tende a regredire spontaneamente e quindi si ha la remissione spontanea dopo un lasso di tempo che può arrivare fino a un paio d’anni. Il Ribes nigrum M.G. D1 è un ottimo cortisone-like, con attività antinfiammatorie e antistaminiche ed è un ottimo regolatore del sistema immunitario, che agisce positivamente sia a livello cutaneo e sia a livello respiratorio. Però il gemmoterapico possiede effettivamente un’azione rivolta alle ghiandole surrenali, in particolare alla corticale del surrene, comportando un aumento di cortisolo che, com’è noto, è l’ormone dello stress. In sostituzione potrebbe rivelarsi adatto un gemmoterapico diverso, come ad es. Cedrus libani M.G. D1 che è indicato nel trattamento degli eczemi secchi, delle dermatosi secche, lichenificate e pruriginose, nell’invecchiamento cutaneo, psoriasi e ittiosi. I rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati sono Mercurius corrosivus, Sulphur iodatum, Aurum muriaticum natronatum, Berberis vulgaris, Arsenicum album, anche in associazione. Altri preparati naturali che possono risultare utili nel trattamento del Lichen planus sono il gel di aloe vera (proprietà antinfiammatorie e analgesiche), l’olio di fegato di merluzzo (estremamente ricco di vitamina A, che arreca benefici alle cellule della cute), l’olio di melaleuca o tea tree oil (proprietà antinfiammatorie, antibatteriche, antimicotiche), i bagni in acque termali sulfuree (proprietà antinfiammatorie e capacità di stimolare l’organismo a contrastare gli stimoli endogeni infiammatori). L’alimentazione consigliata è quella semplice, povera di sale, con cibi ricchi di vitamine (frutta e verdura). Prima di ricorrere a qualsiasi terapia non tradizionale per il Lichen ruber planus è sempre opportuno un consulto medico, per cui le consiglio di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Elisa dice
Gentile Dottoressa,
Sto seguendo una cura omeopatica in seguito ad un infezione cronica da virus citomegalie. Un mio collega sostiene che mentre si sta eseguendo la cura è meglio non assumere tisane contenenti zenzero, Lei conferma o smentisce quest ‘affermazione?
Cordiali saluti,
Elisa
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Elisa, il concetto è che i rimedi omeopatici e le sostanze con principio terapeutico differente, anche se naturali, possono essere incompatibili specialmente quando servono a curare la stessa patologia o lo stesso disturbo, per cui andrebbe evitato il loro uso contemporaneo. Questo perché i rimedi omeopatici preferiscono operare in un organismo quanto più possibile privo di “rumore di fondo”, senza subire eventuali interferenze specifiche, onde veicolare correttamente la bio-informazione in essi contenuta e farla giungere integra ai sistemi di difesa e di regolazione generale dell’organismo stesso. Nell’uso congiunto, pertanto, a soffrire potrebbero essere i rimedi omeopatici e non il viceversa. Lo zenzero è una pianta che possiede diverse proprietà terapeutiche utili proprio a combattere i sintomi, laddove presenti, dell’infezione da citomegalovirus. Inoltre gli incompatibili generali dei rimedi omeopatici sono le tisane di menta, le tisane di menta e camomilla, le caramelle di menta, il caffè, i profumi molto forti o le frizioni a base di aceto, che se usati di frequente ed in abbondanza potrebbero inficiarne l’efficacia. Cordiali saluti.
Lara dice
Gent.m d.ssa Della Volpe,
Vorrei chiederLe un consiglio. Da tempo ormai sono “bersaglio” di candida e herpes labiale che si alternano, ora l’uno ora l’altro. Mi hanno detto che questo è dovuto ad un calo delle difese immunitarie e che se queste fossero opportunamente stimolate i miei problemi si risolverebbero. Mi è stato consigliato l’uso di Echinacea ma non saprei né in che concentrazione né in quale quantità prenderla. Il suggerimento è giusto? Sa darmi un’indicazione più precisa? La ringrazio sin da ora. Lara
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lara, come riportato nell’articolo “Echinacea – Edera comune” della sezione del sito “Tinture Madri”, l’Echinacea è una pianta che possiede, tra l’altro, proprietà immunostimolanti, ossia in grado di rafforzare le difese immunitarie. Per una persona adulta la posologia generalmente consigliata della tintura madre è di 20-30 gocce 2-3 volte al dì, prima dei pasti, da diluire in un poco d’acqua. Il sistema immunitario lo si rafforza innanzitutto con l’alimentazione, che deve essere sana ed equilibrata, privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B5, B12, C, E), di acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6), di minerali (in particolare rame, manganese, selenio e zinco), di prebiotici (cibi ricchi di fibre) e probiotici (cibi fermentati). Cordiali saluti.
Ada dice
Gent.ma dottoressa,
sono una donna di 36 anni. Affascinata dalla medicina omeopatica e contraria a tutti i tipi di farmaci. Non assumo più farmaci di nessun tipo da un paio di anni. Una decina di anni fa, a seguito di un periodo di forte stress, ho sviluppato un’allergia ai pollini e alla parietaria che puntualmente si manifesta ogni anno da febbraio/marzo fino a giugno/luglio. Per i primi anni ho assunto vari tipi di antistaminici quotidianamente (che ho cambiato ed alternato molte volte nel corso del tempo perché sembrava che il mio organismo si assuefacesse e che ad un certo punto non facessero più effetto). Da circa tre anni ho deciso di non assumerne più e di “combattere” i sintomi dell’allergia stagionale (rinite con conseguente mal di testa e stordimento, prurito agli occhi e al palato, starnuti ripetuti ed intensi). Quest’anno a seguito di un fastidio all’orecchio dx mi sono recata dall’otorinolaringoiatra, che a seguito di un accurata visita mi ha riscontrato: “Presenza di muco in cassa timpanica bilateralmente, in particolare a dx con tuba disventilante; mucosa nasaleipocromica con ipertrofia dei turbinati inferiori bilateralmente di grado 3; COM parzialmente bloccato bilateralmente; recesso sfeno-etmoidale libero; spotting rino-oro-faringeo; striature di muco sulla faringea; orofaringe nella norma”. A seguito di diagnosi di RINITE VASOMOTORIA mi ha prescritto un ciclo di cura di 60 gg con RINELON SPRAY NASALE.
Prima di iniziare la cura (che in verità non vorrei iniziare per niente), Le vorrei chiedere un consiglio ed un’alternativa omeopatica. Il mio sogno sarebbe liberarmi del tutto di questa maledetta allergia. La ringrazio sin da ora. Cordiali saluti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Ada, com’è noto la rinite vasomotoria (denominata anche iperattività nasale aspecifica), che non è una patologia unica ma un quadro clinico alquanto complesso, deriva da un’infiammazione o congestione cronica della mucosa del naso caratterizzata da un’eccessiva motilità dei vasi sanguigni e si presenta con rinorrea (scolo nasale), starnuti frequenti e ripetuti, ostruzione delle fosse nasali (naso chiuso), iposmia (perdita parziale della capacità olfattiva), ecc. Quando si aggiungono sintomi come prurito al naso che talvolta si estende al palato, lacrimazione degli occhi accompagnata da bruciore o prurito, giramenti o dolori di testa e soprattutto vi è un andamento stagionale delle manifestazioni (a seconda della natura dell’allergene), allora inequivocabilmente la rinite vasomotoria è di tipo allergico, come nel suo caso. I principali rimedi omeopatici sintomatici che possono trattare l’affezione, che vengono più spesso utilizzati nelle varie problematiche che interessano le prime vie respiratorie, sono consultabili all’articolo “Raffreddore e Rinite allergica” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che contiene la sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ad esempio, nella fattispecie potrebbero essere presi in considerazione rimedi omeopatici come Allium cepa, Antimonium tartaricum, Apis, Aralia racemosa, Arsenicum album, Belladonna, Camphora, Dulcamara, Eucalyptus, Euphrasia, Galphimia glauca, Sabadilla, Scilla, Sulphur. Sempre a titolo informativo sappia che in diversi casi viene utilizzato, meglio se in associazione alla cura omeopatica, qualche gemmoterapico della Fitoterapia rinnovata (si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come: Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo cortisone-like, con attività antinfiammatorie e antistaminiche ed è un ottimo regolatore del sistema immunitario, per cui andrebbe bene anche per l’allergia; Carpinus betulus M.G. D1 che ha una specifica attività sul rino-faringe e sulle mucose respiratorie, con azione antinfiammatoria, anticatarrale, cicatrizzante delle mucose affette da processi flogistici e riduce gli spasmi delle prime vie respiratorie; Magnolia denudata M.G. D1 che è particolarmente indicato nelle affezioni infiammatorie o allergiche delle prime vie respiratorie, nelle riniti acute e croniche, nella rinite ipertrofica e nelle sinusiti subacute e croniche. Per trattare l’allergia e quindi evitare il ripetersi delle reazioni allergiche, occorrerà adottare una cura omeopatica di fondo, con rimedi suggeriti dalla costituzione e dalla diatesi del paziente, probabilmente in alta diluizione, allo scopo di intervenire sul “terreno” legato al patrimonio genetico e comportamentale. Si tratta di rimedi omeopatici che assomigliano in tutto e per tutto al paziente, che ne traducono le predisposizioni patologiche, che ne interpretano i caratteri morfologici, fisiologici e psicologici (il simillimum nella condizione ideale). Altra possibilità che si va affermando per la lotta alle allergie, utilizzabile anche in associazione alla cura omeopatica classica, è costituita dalle nuove bioterapie di ispirazione omeopatica, come la Microimmunoterapia omeopatica che utilizza, in dose diluita e dinamizzata, le stesse sostanze immuno-modulatrici che l’organismo produce per reazione immunologica. Se intende curarsi con l’Omeopatia ed avere delle concrete possibilità di successo, le consiglio pertanto di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
alessandro dice
Gent.ma Dott.ssa,
in seguito ad episodi ansiosi con attacchi d panico, che ho da molto tempo, il medico omeopata mi ha prescritto Gelsemium 200K monodose da prendere una ogni sette giorni per quattro volte e Gelsemium 35K due granuli una volta al giorno.
Può spiegarmi gentilmente come agisce questa posologia ?
Cordiali saluti e grazie per la sua disponibilità
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Alessandro, è utile innanzitutto precisare che in Omeopatia ogni entità terapeutica (rimedio, diluizione, posologia, durata della cura, ecc.) è molto personale, non generalizzabile, in quanto strettamente legata alla situazione clinica del singolo paziente ed a tutte quelle peculiarità che rendono lo stesso unico rispetto a tutti gli altri affetti dalla stessa patologia o dallo stesso disturbo. Ciò, com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, La diluizione, in particolare, dipende dalla reattività e sensibilità del singolo organismo allo stimolo del rimedio omeopatico, dalla profondità della patologia o disturbo, dal livello d’intervento terapeutico necessario, nonché dal grado di somiglianza rimedio-paziente. In effetti in Omeopatia non esistono le cure standardizzate od i protocolli terapeutici universalmente validi, ma ogni volta occorrerà adattarsi intimamente al singolo caso. Esistono delle regole prescrittive di riferimento, che riguardano anche la diluizione, le quali però sono solo orientative, non hanno valore assoluto, possono valere per molti ma sicuramente non per tutti, per cui ne va verificata l’accettabilità di ciascun paziente. Ciò che genericamente si può dire è che la 200K (duecentesima centesimale korsakoviana) è una diluizione alta che esercita già un’azione profonda e sistemica e quindi solitamente viene prescritta nelle patologie croniche ed in quelle che coinvolgono la componente psicologica. La 35K (trentacinquesima centesimale korsakoviana) è una diluizione medio-alta che presenta una buona versatilità e quindi può essere in grado di soddisfare diverse esigenze: infatti anche se viene prescritta prioritariamente per i casi subcronici e cronici, per il funzionale e per i sintomi generali, ha effetto anche sui sintomi acuti e sulla componente psicologica. Nel suo caso si può ritenere che il medico omeopata abbia inteso utilizzare la 200K come trattamento terapeutico di base e la 35K come trattamento di mantenimento. Ovviamente il medico stesso potrà essere più preciso e fornirle tutte le delucidazioni del suo caso specifico. Per una panoramica generale si legga l’articolo “Diluizioni omeopatiche D, CH, K, LM” nella sezione del sito “Approfondimenti”. Cordiali saluti.
Roberta dice
Buona sera Dott.ssa,
so che l’omeopatia viene spesso usata anche nel mondo animale,
ho una labrador di 7 anni e mezzo (Lynda) che purtroppo soffre di dermatite atopica dall’età di 2 anni e
negli ultimi 2 anni è stata anche operata due volte di tumore cutaneo.
Lo skin test ha riscontrato una forte allergia a graminacee, betulla, quercia e ulivo.
Quando arriva la primavera comincia a grattarsi zampe e muso e così continua fino alla fine di maggio.
Attualmente è in cura con un antistaminico che però ha portato a scarsi risultati,
seguendo un consiglio di un’amica ho cominciato a somministrarle SULFUR 200 CH 3 grani al giorno da circa 1 settimana …e MERAVIGLIA ora si gratta pochissimo!!!
Posso continuare o devo sospendere o alleggerire il dosaggio?
Mi può consigliare qualcos’altro che potrebbe portare beneficio?
Grazie mille e cordiali saluti
Roberta
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Roberta, com’è noto, l’Omeopatia applicata agli animali richiede tecniche, strategie e pratiche terapeutiche completamente differenti da quelle per l’uso umano, con ripercussioni anche sui criteri di scelta dei rimedi omeopatici. Gli animali hanno anatomia, fisiologia e patologia generale diverse dal genere umano e ciò indispensabilmente richiede un trattamento terapeutico diverso. Di tanto si occupa l’Omeopatia Veterinaria. Sarebbe pertanto opportuno porre le domande a un sito veterinario che tratta l’Omeopatia o direttamente a un veterinario omeopata. Ciò che posso dirle, che ovviamente riguarda l’uomo, è che nel trattamento degli eczemi Sulphur va utilizzato con grande attenzione, specie nel corso degli attacchi acuti. In questi casi è buona norma, prima di somministrare Sulphur, effettuare un buon drenaggio del paziente tramite rimedi che stimolino il fegato, i reni e la pelle ed associare i rimedi omeopatici richiesti a livello patogenetico dalle caratteristiche specifiche dell’eczema (ricordiamoci che le dermatiti atopiche non sono tutte uguali). Cordiali saluti.
Tina dice
Buon giorno dottoressa ho un problema al quanto fastidioso e cioè prurito di notte all’inguinale ascellare e sotto il seno destro non riesco a risolverlo mi può aiutare ?grazie anticipatamente
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Tina, se il suo prurito è occasionale, allora, come avviene nella grandissima maggioranza dei casi, esso può considerarsi un sintomo non preoccupante ma solo fastidioso. Se invece è persistente, allora sarebbe opportuno, se non l’avesse ancora fatto, consultare il medico di famiglia, perché il prurito in zona ascellare può essere causato da una condizione medica, come sintomo secondario di molte malattie specifiche e aspecifiche, anche di semplice soluzione, che però è sempre bene approfondire. Non si può comunque neppure escludere che possa essere prodotto da cause passeggere e quindi che possa andare via da solo. Ciò premesso, per lenire e calmare il prurito in qualsiasi zona del corpo sono molto validi diversi preparati fitoterapici in uso esterno, che ovviamente esercitano un’azione puramente sintomatica, prescindendo dalle cause effettive. Ad esempio, possono essere utili i bagni locali con un infuso che si ottiene miscelando Malva, Noce e Sambuco, nella proporzione di una parte di miscela e due parti di acqua bollente, lasciando ovviamente intiepidire il tutto. Lavaggi locali possono realizzarsi anche impiegando la tintura madre di Calendula, o l’olio essenziale di Melaleuca (noto anche come Tea Tree Oil), o l’olio essenziale di Lavanda, da diluire nelle opportune quantità (poche gocce per gli oli essenziali) in acqua calda, per un’azione calmante, lenitiva, antipruriginosa, antinfiammatoria, antisettica, cicatrizzante, ecc. Possono mostrarsi validi anche gli impacchi con gli infusi di Bardana o di Tarassaco o di Echinacea o di Centella asiatica o di Consolida e di Menta piperita, oppure le spugnature con la farina di Avena. Sono altresì validi, sempre per uso esterno, l’olio di Mandorle dolci o di Borragine od anche una crema idratante a base di Avena o di Calendula per un’azione lenitiva, calmante, antipruriginosa, disarrossante, antinfiammatoria. Esistono anche diversi rimedi omeopatici in grado di trattare il prurito, come Sulphur, Apis, Urtica urens, Rumex crispus, Ignatia amara, Nux vomica, Natrum sulphuricum, Dolichos pruriens ed altri, tra i quali il rimedio più adatto sarà quello che assomiglia di più al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia. Ciò, com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Sarebbe opportuno associare anche altri tipi di intervento, quali ad esempio un’alimentazione appropriata (fibre, vitamine, sali minerali), riducendo, in particolare, il consumo di dolci e di zuccheri semplici, una corretta igiene personale, l’uso di detergenti delicati a pH fisiologico (4 o 5), l’uso di indumenti idonei a contatto con la pelle (di cotone e traspiranti), evitare di grattare la zona interessate per non aggravare ulteriormente il problema, ecc. Se lei intende ricorrere all’Omeopatia ed al Naturale, le consiglio di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata, o con la diagnosi medica preventivamente acquisita, di cui in precedenza, o seguendo le indicazioni dello stesso medico omeopata, il quale con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
marius dice
Gentile Dott..ssa premesso che ho un ottima salute,negli anni recenti ho constatato che il viso radioso si alterna sempre più frequentemente a uno sciupato… a cosa è dovuto? Grazie per la disponibiltà
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Marius, è qualcosa che capita a molti con l’incedere dell’età e delle preoccupazioni, ma molto dipende anche dall’umore e dagli stati d’animo. Il fatto di godere di ottima salute dovrebbe vederla sorridente dentro e ciò potrà estendersi costantemente anche fuori. Cordiali saluti.
Gianluca dice
Buongiorno mio figlio Federico ha sempre la tosse e non riusciamo a risolvere vorrei farlo visitare da lei!!
Dove fa studio?
Come posso prenotare?
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Gianluca, come potrà rilevare nella sezione del sito “Chi sono”, non sono un medico bensì una biologa appassionata e studiosa di Omeopatia che cerca di fornire con il presente sito web un’informazione chiara, comprensibile, oggettiva, responsabile e disinteressata su ciò che il mondo dell’Omeopatia e del Naturale può fare per la nostra salute e il nostro benessere. Anche attraverso le risposte ai commenti cerco di offrire notizie e spunti utili, delucidazioni e riflessioni, ragionamenti e chiavi di lettura, sia agli interessati che agli altri visitatori, ma il medico rimane sempre la figura centrale di riferimento imprescindibile e insostituibile, cui consiglio sempre di rivolgersi. Non sarà difficile trovare un bravo medico omeopata nella sua zona. Cordiali saluti.
anna maria dice
gentile dott.ssa Rita della Volpe. Buongiorno ho una nipotina di 9 anni che pratica lo sci e prima delle gare piange,ha paura ,mal di pancia “farfalle nella pancia” come dice lei.Come posso aiutarla ? ho provato con Gelsemium 30 ch ma non ho avuto risultati,vero però che non è molto tempo che lo uso, forse devo usare una minore potenza ? ho pensato anche a Ignatia .La ringrazio .cordiali saluti Anna Maria
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Anna Maria, come lei sa, in Omeopatia ogni entità terapeutica (rimedio, diluizione, posologia, durata della cura, ecc.) è molto personale, non generalizzabile, in quanto legata alla situazione clinica del paziente ed a tutte quelle peculiarità che rendono lo stesso unico rispetto a tutti gli altri affetti dalla stessa patologia o dallo stesso disturbo. Ciò nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Genericamente è possibile dire che i due rimedi omeopatici che caratteristicamente presentano ansia e preoccupazione eccessiva prima di un evento e paura dell’evento stesso, con tutti i segni psicosomatici conseguenti, sono Argentum nitricum e Gelsemium. Solitamente Argentum nitricum viene utilizzato come trattamento di base in congruo anticipo rispetto all’evento, per essere sostituito da Gelsemium il giorno dell’evento o poco prima dello stesso. Relativamente alla diluizione, che deve essere la più attiva per il paziente, anch’essa, come accennato prima, è molto personale, non sempre confacente alle regole di carattere generale, in quanto legata alla reattività e sensibilità del singolo organismo allo stimolo del rimedio omeopatico, alla profondità della patologia o disturbo, al livello d’intervento terapeutico necessario, nonché al grado di somiglianza rimedio-paziente. Nella maggioranza dei casi, con verifiche da effettuare sul caso specifico, si ottengono dei buoni risultati con le medie o medio-alte diluizioni (ad esempio 9 o 15 o 30CH). Sarebbe però opportuno non fare da sola ma rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita saprà prescrivere la terapia meglio appropriata alla sua nipotina. Cordiali saluti.