Il sito contiene i modi per risolvere i piccoli e grandi problemi che possono compromettere il nostro stato di salute, utilizzando esclusivamente metodi, prodotti e farmaci naturali che fanno parte del mondo dell’omeopatia e di quello dei rimedi naturali in generale. Si riportano quindi i principali rimedi omeopatici con le loro caratteristiche, i casi d’uso e le dosi, un pratico ricettario omeopatico con le cure omeopatiche per le affezioni più ricorrenti, le tinture madri con i loro principi attivi, le più importanti piante del benessere con i loro molteplici usi (alimentare, farmaceutico, cosmetico, ecc.) che sono vere e proprie cure naturali, una raccolta unica di antichi segreti che costituiscono i rimedi della nonna, gli approfondimenti utili ad una maggiore comprensione dei contenuti, un glossario preziosissimo per completezza e sinteticità dei termini scientifici (medici, botanici, chimici, omeopatici, fitoterapici, ecc.) ed altro ancora!
Rimedi omeopatici sono i farmaci adoperati in Omeopatia e che derivano da prodotti naturali.
La medicina omeopatica
La medicina omeopatica, infatti, fa uso di sostanze esclusivamente naturali e si basa sul principio che “simile è curato dal simile”, meglio noto come Legge di Similitudine. Ciò significa che i sintomi che l’individuo manifesta vengono combattuti con la stessa sostanza che li provoca nell’individuo sano. Ad esempio il veleno dell’ape provoca sulla pelle gonfiore e dolore. Apis, prodotto omeopatico ricavato dalle api, è il rimedio adatto per vincere queste manifestazioni.
Il medico tedesco Samuel Hahnemann (1755–1843), considerato il fondatore della Medicina Omeopatica, ebbe modo di osservare e sperimentare che la sostanza naturale, che come detto a dosi elevate provoca nell’individuo sano una serie di sintomi, per poter però curare gli stessi sintomi nell’individuo malato, deve essere opportunamente diluita, cioè assunta in dosi omeopatiche, e sottoposta alla tecnica della dinamizzazione (o succussione). Da qui la nascita dei rimedi omeopatici.
Le sostanze naturali che si utilizzano per la preparazione dei rimedi omeopatici, appartengono ai tre regni della Natura: vegetale, animale e minerale.
La preparazione dei rimedi omeopatici
La preparazione dei rimedi omeopatici, detti anche farmaci omeopatici, deve seguire procedimenti codificati che osservano precisi protocolli, tali da garantirne la assoluta assenza di tossicità, la sicurezza e la preservazione dell’efficacia.
I rimedi omeopatici sono confezionati in vario modo. Si trovano in commercio sotto forma di granuli, globuli, gocce, fiale orali, compresse, capsule, ovuli, supposte, creme, pomate, colliri, dentifrici, ecc.
La regola, che in generale si segue per le cure omeopatiche, è che per le malattie che si trovano nello stato acuto si assumono rimedi omeopatici a più bassa diluizione, mentre per le malattie allo stato cronico si adoperano rimedi a media ed alta diluizione.
Curarsi con l’omeopatia
Le cure omeopatiche, oltre che ai sintomi, sono legate anche alle caratteristiche della persona, in quanto ognuno di noi è differente dall’altro nell’aspetto, nel carattere, nel comportamento, ecc., e questo comporta uno specifico e caratteristico dinamismo morboso, diverso da persona a persona. Di conseguenza i rimedi omeopatici, a fronte di una stessa malattia, possono essere molteplici ma certamente solo uno, tra i possibili prodotti omeopatici, è particolarmente efficace per quell’individuo, in accordo con i suoi sintomi fisici, le sue caratteristiche individuali e con la Legge di Similitudine.
(*) V. Note esplicative
Francesca dice
Buongiorno Dottoressa……Scusate per gli errori ortografici perché no sono italiana……Vorrei un consiglio per mio figlio di 19 anni..A l’eta di un anno,il medico li ha prescritto Lantigen B (timerosal) in gocce …faccendo questa cura , mio figlio aveva la lingua spellata ,sembrava pezzi di pelle che si staccavano della lingua e i pezzi avevano colore giallo …Sicuramente dovuto al timerosal , mercurio…..Quali effetti puo avere il mercurio sul cervello ???? Che posso dare in omeopatia ? Grazie dottoressa…Buona giornata
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Francesca, le più importanti istituzioni scientifiche e mediche internazionali escludono espressamente che il thimerosal possa avere un qualunque ruolo nell’insorgenza dell’autismo e di altri disordini neurologici. Infatti autorevoli studi scientifici e clinici non hanno rilevato alcuna prova oggettiva sulla presunta correlazione tra il thimerosal e il suddetto disturbo neuro-psichiatrico. Ciò nonostante, un’esigua minoranza di ricercatori ipotizza che ci possa essere un nesso di causalità tra i vaccini contenenti thimerosal e l’autismo dei bambini vaccinati. Per quanto riguarda l’Omeopatia, i rimedi omeopatici che classicamente vengono utilizzati per disintossicare l’organismo dall’abuso di sostanze sono Nux vomica e Sulphur. Contro gli effetti iatrogeni delle vaccinazioni i rimedi omeopatici più spesso utilizzati diventano Mezereum, Silicea e Thuya. Però sono trascorsi 18 anni, per cui se suo figlio ha bisogno di una terapia sarebbe opportuno che vi rivolgeste ad un medico omeopata. Cordiali saluti.
Laura dice
Gentile Dottoressa, il mio cane ha subito una ovaristerectomia e, in seguito,ha iniziato a soffrire di incontinenza urinaria probabilmente per la mancanza di estrogeni. Il Veterinario omeopata mi ha consigliato Plantago homaccord che funziona abbastanza bene ma qualche volta perde urina ugualmente anche quando rientriamo a casa dopo la passeggiata. Questi episodi si verificano casualmente ed è impossibile prevederli. Su consiglio del mio omeopata ho provato ad associare Hormel ma non ho notato cambiamenti. Ho aumentato anche la dose ma nulla…Vorrei chiederLe come mai, secondo Lei, questi rimedi certe volte funzionano e altre no.
Grazie per il suo tempo.
Cordiali saluti
Laura
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Laura, com’è noto, l’Omeopatia applicata agli animali richiede tecniche, strategie e pratiche terapeutiche completamente differenti da quelle per l’uso umano. Gli animali hanno anatomia, fisiologia e patologia generale diverse dal genere umano e ciò indispensabilmente richiede un trattamento terapeutico diverso. Di ciò si occupa l’Omeopatia Veterinaria. Sarebbe pertanto opportuno rivolgere la domanda a un sito veterinario che tratta l’Omeopatia o al veterinario omeopata curante. Cordiali saluti.
Sara dice
Buongiorno dottoressa io vorrei farle delle domande sull’omeopatia così da potermi chiarire dei dubbi io e spero possano aiutare anche altri! 1) esiste una “linea guida” che si usa in omeopatia in termini di importanza diciamo tra similimum/dose/ripetizione/potenza/succussioni. Perchè nessuno mi fa capire questa cosa che sembra come non abbia importanza e invece io credo ne abbia molta. 2) poi non capisco perchè alcuni omeopati usano la tecnica 10 globuli 30 CH a secco poi stop per una settimana, così si da il tempo al corpo di agire(se fosse il proprio rimedio) ,e poi ancora 10 granuli ma in acqua con le dovute succussioni per 3 v al giorno per tre giorni,questa tecnica perchè sostengono l’omeopatia se data nel modo corretto è molto veloce nel curare e far sparire così anche i sintomi dellla persona, per cui si cura sfruttando solo l’ imput del rimedio e poi far fare al corpo. Poi ci sono quelli con la corrente di pensiero che il rimedio vada assunto per 3 settimane/un mese e poi seguire i sintomi che ne escono, quale è quello corretto? 3) che differenza c’è tra assumere globuli,granuli o gocce? 4) e un ultima cosa…è vero il rimedio che si assume, al momento del ciclo và sospeso?questo sembra proprio secondo la teoria di Hahnemann? La ringrazio per la sua cortese attenzione e spero di leggerla quanto prima.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sara (o Sabrina?), come ho avuto modo di sottolineare in diverse occasioni, l’Omeopatia è una medicina tanto meravigliosa quanto difficile, dove occorre adattarsi intimamente al singolo caso e dove pertanto le regole generali trovano sempre molta difficoltà di applicazione. Esistono dei criteri guida di riferimento, che hanno però solo un carattere orientativo ed ogni volta occorrerà verificarne l’applicabilità alla situazione in esame. Entra qui in gioco la bravura e l’esperienza del medico omeopata. Punto 1): troverà le risposte nell’articolo “Diluizioni omeopatiche D, CH, K, LM” della sezione del sito “Approfondimenti”. Punto 2): generalmente i rimedi omeopatici non vanno ripetuti durante la fase di copertura terapeutica, per evitare qualsiasi effetto iatrogeno che complicherebbe il percorso di guarigione. Infatti la trasformazione del rimedio in forma liquida, con lo scuotimento energico del contenitore ad ogni assunzione (succussione), attenua notevolmente il fenomeno e consente la ripetizione a distanze relativamente più ravvicinate. Non esiste un solo metodo di somministrazione, per cui non si può dire qual è il più corretto, ma ogni medico omeopata si basa sulla sua formazione, sulle sue abitudini e sulle caratteristiche del paziente. Punto 3): i globuli sono riservati alle medie ed alte diluizioni e si utilizzano nelle monodosi, studiate per ottenere la migliore risposta diluizione/dose/effetto; i granuli sono destinati a tutte le diluizioni; le gocce sono preparate in veicolo idro-alcolico e sono riservate alle basse diluizioni. Punto 4): si tratta di una remora del passato e quindi anche dei tempi di Hahnemann, oggi ampiamente superata, per cui l’assunzione dei rimedi omeopatici può tranquillamente continuare durante le mestruazioni. Cordiali saluti.
Sara dice
Volevo chiederle un altra Cosa…natrum muriaticum a Che costituzione appartiene? Credevo carbonica ma mi sä di no.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sara, Natrum muriaticum ha una costituzione fosforica. Cordiali saluti.
Giuseppina dice
Giuseppina
Buonasera dottoressa. Sono stata ricoverata urgentemente con l’ambulanza all’ospedale Umberto I di Roma a causa di una ipertensione preoccupante: 200 su 110. In seguito ad approfonditi accertamenti mi hanno diagnosticato delle lacche che occludono lievemente la carotide e conseguente lieve accenno di paresi peraltro della durata di pochi minuti. Mi hanno dimessa dopo circa 10 giorni con una cura aggressiva di 7 (ben sette) medicine, una delle quali, la Folina 5 mg, mi abbassava le presssione a 100/44, immediatamente sospesa.
Sono una “giovanissima” signora di 83 (quasi 84) anni che si cura da 38 anni con l’omeopatia con risultati sempre positivi. Naturalmente non intendo continuare ad usare quei veleni, tant’è che, quando mi sarò rimessa, andrò/andremo con mio marito dalla nostra d.ssa omeopatica per cambiare la cura. Non l’ho ancora contattata giacché sarà presente in studio lunedì prossimo.
Mi sono permessa di rivolgermi a lei perché da ieri soffro di un dolorosissimo male al collo e ai muscoli sottostanti. Inoltre, a seguito della cura allopatica sono insorti dei disturbi quali stipsi, debolezza, difficoltà di orinare correttamente, ecc.
Confido che l’omeopatia saprà curare le mie disavventure ma a lei chiedo cosa può consigliarmi per questi insopportabili dolori.
La mail è di mio marito.
Giuseppina
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Giuseppina, le consiglio di contattare la sua dottoressa omeopata, la quale conoscendola bene potrà prescriverle la terapia adatta al suo caso specifico. Come lei sa l’Omeopatia è una medicina con una personalizzazione molto spinta, che “veste su misura”, come si è solito sintetizzare, dove ogni paziente richiede il suo rimedio o più in generale la sua terapia che è facilmente diversa da quella di un altro quand’anche entrambi affetti dalla stessa patologia o disfunzione o disturbo. Ciò nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, secondo cui il rimedio omeopatico curativo sarà solo quello che assomiglia al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, sia a livello fisico che psichico. In effetti l’Omeopatia non è la medicina per la cura di una patologia o di un disturbo in generale, ma è la medicina per la cura di una persona affetta da una determinata patologia o disturbo, con il proprio quadro clinico individuale. A titolo esclusivamente informativo, con riferimento specifico alla cervicalgia, tra i rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati, si citano Arnica montana, Belladonna, Bryonia, Chamomilla, Ferrum phosphoricum, Hypericum, Rhus toxicodendron, Ruta graveolens. Una panoramica dei principali rimedi omeopatici potenzialmente idonei a trattare i disturbi dolorosi dell’apparato oste-mio-articolare, tra cui quelli citati, è consultabile all’articolo “Reumatismi” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Per quanto riguarda la Fitoterapia, sono diversi i preparati che potrebbero fornire il loro contributo, come ad es. quelli di cui all’articolo “Sollievo per lombalgie e coliche” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, che sono utili anche per una cervicalgia. Ugualmente utili risultano in genere le pomate all’Artiglio del diavolo o all’Arnica montana. Non prenda alcuna iniziativa senza un parere medico. Cordiali saluti.
Angelo dice
Gentilissima Dottoressa. Il lodevole commento al vostro sito l’ho già fatto a suo tempo. Adesso, avrei bisogno di un consiglio. Dato che, tre giorni fa, ho subito un intervento di Trabeculectomia all’occhio sinistro: gradirei sapere quale rimedio omeopatico potrei usare per aiutare il corso post operatorio. Attualmente , sto usando de colliri : Atropina e Combistill . Quest’ultimo risulta essere un antibiotico e un cortisonico. Grazie , rimango in fiduciosa attesa.Angelo
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Angelo, il rimedio omeopatico più prescritto in assoluto per gestire il post-operatorio è Arnica montana, che, com’è noto, è il rimedio per eccellenza di tutti i tipi di traumi, sia fisici che psichici, e quindi anche degli interventi chirurgici. Ovviamente i risultati saranno tanto migliori quanto più si ravvisano somiglianze con le caratteristiche del rimedio, ampiamente rilevabili dall’articolo omonimo nella sezione del sito “Rimedi omeopatici”. Non è mai superfluo sottolineare che è sempre opportuno ricorrere al medico omeopata. Cordiali saluti.
Annalisa dice
Buonasera dottoressa, volevo chiederle se drosera e causticum possono andar bene come rimedio a stati influenzali, e senso di spossatezza ad essi connessi. Sono due settimane circa che riprendo l’influenza che si manifesta come raffreddore, talvolta mal di testa e qualche fastidio all’orecchio quando parlo molto. Siccome mi curo da sempre con l’omeopatia, volevo sapere nel caso se l’aconitum di cui lei parla nel forum, potrebbe essere. Ho sempre adoperato farmaci omeopatici in granuli. In queste settimane pensavo che con qualche aspirina potessi risolvere e invece credo che ciò tenda a bloccare il sintomo ma non lo elimina. Mi sta creando molti fastidi tale problema perché sono costretta a saltare gli allenamenti a volte e anche studiare diviene difficile. La ringrazio, buona serata.
*se l’aconitum potrebe servire
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Annalisa, Drosera e Causticum non sono tra i rimedi omeopatici più specifici per trattare gli stati influenzali. Infatti Drosera ha come indicazione clinica primaria la tosse, la pertosse ed altre affezioni della diatesi tubercolinica (bronchite, asma bronchiale, laringiti, dolori ossei, dimagrimento, ecc.). Causticum ha come indicazioni principali la debolezza, le paresi, le paralisi e gli stati reumatici. I rimedi omeopatici più specifici per l’influenza sono altri ed una panoramica di quelli che vengono più spesso utilizzati, tra cui senz’altro Aconitum napellus, è consultabile all’articolo “Febbre e Influenza” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio adatto sarà quello che contiene la sintomatologia più somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Sarebbe comunque opportuno rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia più appropriata al suo caso personale. Cordiali saluti.
Grazia dice
Buonasera gentile dottoressa Volpe,
mi chiamo Grazia vorrei esporle il mio problema di cui ,se i ricordi non mi ingannano, soffro oramai da un po’ di anni. Da un anno e mezzo circa, questo problema si sta manifestando in maniera sempre più marcata e fastidiosa al punto da prendere la maggior parte del mio tempo e fino a “quasi” spezzare la relazione con il mio compagno in quanto non sopporta più il modo in cui svolgo tutto ciò che può avere a che fare con il discorso di pulizia che sia della casa, dei vestiti, mia personale, delle mie mani e così via dicendo. Dapprima abbiamo provato agopuntura,terapia strategica breve,seduta di ipnosi e poi solo ipnosi, infine una terapia con i fiori di Bach e per finire pure un flaconcino di album. In sostanza ho paura dello sporco! Come avrà potuto notare ho cercato strade alternative e ben lontane da specialisti che mi prescrivessero farmaci in quanto non voglio assumere qualcosa che attenui il problema senza risolverlo. In più mi intontirebbero, e per di più se non fossi in grado di controllare il tutto potrei non farne più a meno! Tra l’altro, dato che non sono sicura che questo problema dipenda dal mio inconscio perché da piccola ho avuto una lesione in testa preferisco i rimedi “quasi naturali” in modo da avere tempo di poter “indagare” anche nell’altro senso.Qualcuno suggerisce la strada che le ho descritto sopra perché convinto che non ci siano dei medici omeopatici che trattano questo problema (fa eccezione l’album datomi da una farmacista), trattandolo con altri rimedi. Io continuando a leggere nei vari forum, non dandomi per vinta, ho letto qualcosa che mi ha ridato la speranza! Rimango in attesa di una sua risposta tenendo le dita incrociate sperando che lei mi possa indirizzare verso la via omeopatica! Mi spiace per la lunghezza della mia esposizione, non è stato facile spiegarlo in breve.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Grazia, l’Omeopatia possiede una tale ricchezza di rimedi e di patogenesi da essere in grado di curare moltissimi disturbi emotivi, mentali o psichici, tra cui certamente i suoi, a condizione però che si individui il rimedio omeopatico giusto e quindi la terapia giusta. Com’è noto, l’Omeopatia fonda il suo principio terapeutico sulla Legge di Similitudine, secondo la quale un rimedio per essere curativo deve assomigliare al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, sia a livello fisico che psichico e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Se ciò non viene rispettato e quindi non viene individuato il rimedio omeopatico somigliante, qualsiasi cura omeopatica non produrrà gli effetti terapeutici auspicati. Una volta identificato il rimedio (o i rimedi) giusto occorrerà scegliere la sua diluizione, quella più attiva per il paziente e pure questa scelta è strategica per il successo della terapia. La diluizione è sottoposta anch’essa a criteri di scelta molto personali, in quanto legati alle peculiarità individuali del paziente, in particolare alla reattività del singolo organismo allo stimolo del rimedio omeopatico, al livello di profondità della patologia o del disturbo, nonché al grado di somiglianza rimedio-paziente. La posologia diventa una conseguenza, essendo dipendente dalla diluizione del rimedio e dai tempi di copertura terapeutica. Si renderà conto che un “lavoro” del genere lo può svolgere solo un medico omeopata con la visita, ossia esaminando e studiando il paziente ed il suo quadro clinico, sia dal punto di vista omeopatico che dal punto di vista medico-generale. Pertanto il consiglio più saggio ed opportuno che le si può dare è di rivolgersi ad un tale professionista, l’unico in grado di poter prescrivere la terapia giusta per lei, sia come medico che come omeopata e quindi di poterle far superare definitivamente il disturbo di cui soffre, con concrete e valide possibilità di riuscita che vanno ben oltre la speranza. Un bravo ed esperto medico omeopata è assolutamente in grado di fare tutto ciò e sicuramente nella sua zona ne esisterà uno. A titolo esclusivamente informativo, i principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati nei vari disturbi psicologici sono consultabili all’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Nel suo caso la ricerca repertoriale dovrà essere prioritariamente indirizzata su rimedi che contengono nella patogenesi sintomi come ossessione, idea fissa, mania, fobia, ipocondria, ecc. e completando l’analisi con la valorizzazione degli aspetti peculiari del paziente, sia clinici che biologici. Pertanto, sempre a titolo informativo, potrebbero essere presi in considerazione rimedi omeopatici come Argentum nitricum, Arsenicum album, Calcarea carbonica, Nux vomica, Silicea, Thuya, ecc., ma la conferma, ripeto, potrà dargliela solo un medico omeopata. Cordiali saluti.
giulia dice
Salve dottoressa,
vorrei sapere l Agaricus Muscarius per geloni alle dita delle mani vesciche alle articolazioni della dita per quanto tempo è da assumere? (periodo).
Per la circolazione sanguigna cé anche qualche altro rimedio sempre omeopatico oppure è sufficiente solo quello?
grazie tante!!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Giulia, generalmente le cure omeopatiche possono continuare finché si registrano benefici, senza porsi dei limiti temporali particolarmente stringenti e, ovviamente, si smettono alla guarigione o al raggiungimento di un risultato soddisfacente e stabile. Un solo rimedio omeopatico può bastare se riesce a produce gli effetti terapeutici auspicati. A titolo esclusivamente informativo, tra gli altri rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati nel trattamento dei geloni troviamo Abrotanum, Carbo vegetabilis, Hepar sulphur, Petroleum, Pulsatilla, Rhus toxicodendron ed altri. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che contiene la sintomatologia più somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Per quanto riguarda la Fitoterapia, diversi preparati (e consigli) utili a contrastare i geloni sono riportati nell’articolo “Liberi da calli, verruche, geloni” della sezione del sito “Rimedi della nonna”. Sarebbe molto meglio affidarsi alla competenza di un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al caso specifico. Cordiali saluti.
Marco dice
Buongiorno dott.ssa,
Ultimamente mi alzo tutte le notti o quasi tra le 3.00 e le 3.30 di notte con un forte terrore e sogno ricorrentemente di rimanere chiuso all’interno di una grotta o di un edificio buio, senza via di scampo oppure con passaggi talmente piccoli da non riuscire a passarvici.
Esiste un rimedio omeopatico che si adatti a questa mia descrizione?
Ultimamente (in concomitanza con l’evento sopra) mi è apparsa una cistite e due cisti sulla testa.
Grazie in anticipo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Marco, i principali rimedi omeopatici più spesso utilizzati nei vari disturbi emotivi, mentali o psichici sono consultabili all’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio adatto sarà quello che assomiglia al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. A titolo esclusivamente informativo, nella fattispecie potrebbero essere presi in considerazione rimedi come Argentum nitricum, Arnica montana, Lachesis, Natrum muriaticum, Silicea, Stramonium. Il consiglio comunque è di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Ros dice
Gent.le dott.ssa,
da pochi giorni (5 per la precisione) sto assumendo 10 gocce di PULSATILLA PRATENSIS 12LM GOCCE due volte al giorno. Questo rimedio mi è stato consigliato per alleviare uno stato di leggera depressione e ansia, causa, anche, di cattiva qualità del riposo. Ho letto che l’assunzione di Pulsatilla è controindicato in gravidanza. Poichè mi sembra di trarre giovamento dal trattamento (dormo meglio, mi sveglio molto più rilassata e riposata e, inoltre, ho notato anche un miglioramenteo dei sintomi di una fastidiosa rinite allergica che mi affligge ogni anno nel periodo autunnale) ma, nonostante i miei 40anni quasi suonati, sono alla ricerca di una gravidanza (causa principale dello stato di stress in questo periodo) , mi chiedo se l’assunzione di Pulsatilla sia da evitare già dalle primissime fasi dell’eventuale concepimento o, sempre eventualmente, solo in caso di gravidanza accertata. Preciso che il rimedio in parola non mi è stato prescritto da un medico omeopata nè da un farmacista ma da una persona semplicemente “appassionata” dell’argomento. La ringrazio anticipatamente per la sua disponibilità e La saluto cordialmente. Ros
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Ros, i rimedi omeopatici sono generalmente sicuri in qualsiasi condizione e quindi anche in gravidanza, in quanto non introducono sostanze a livello ponderale ma solo a livello infinitesimale e la loro azione consiste unicamente nello stimolare ed incanalare correttamente la capacità propria di guarigione dell’organismo, andando a ripristinare l’efficienza e la funzionalità dei sistemi di difesa e di regolazione generale dell’organismo stesso. Quello controindicato in gravidanza non è Pulsatilla rimedio omeopatico, ossia la pianta fortemente diluita e dinamizzata, come Pulsatilla 12LM, ma lo è un preparato fitoterapico di Pulsatilla (il genere di pianta comprende all’incirca 30 specie, di cui pratensis è una delle più importanti), ossia infuso, decotto, tintura, estratto fluido, ecc., a causa del contenuto di protoanemonina, che è una molecola capace di provocare aborti ed effetti teratogeni. In altre parole, per quel che le riguarda, in un rimedio omeopatico le sostanze sono presenti in quantità infinitesimali, ossia estremamente piccole, quasi o del tutto inapprezzabili, mentre in un preparato fitoterapico esse sono presenti in quantità ponderali, ossia misurabili in peso e quindi apprezzabili. Cordiali saluti.