La sinusite è un’infiammazione della mucosa di uno o più seni paranasali. I seni paranasali sono quattro paia di cavità scavate all’interno delle ossa del massiccio facciale, comunicanti tramite orifizi (osti) con le cavità nasali. Essi sono: i seni mascellari situati all’interno delle ossa mascellari, i seni frontali situati nell’osso frontale, i seni etmoidali situati all’interno dell’osso etmoide o tra etmoide e frontale, i seni sfenoidali situati nell’osso sfenoide al centro del cranio. In condizioni normali gli osti paranasali assicurano il drenaggio delle secrezioni dai seni alle cavità nasali, però quando la mucosa si infiamma ed aumenta di volume essi si restringono ed impediscono tale passaggio. Ciò determina un ristagno di muco all’interno dei seni e quindi le condizioni ideali per la proliferazione di batteri giunti dalle cavità nasali o dalla cavità orofaringea, che causano infezioni che si sovrappongono all’infiammazione, cioè alla sinusite vera e propria. Oggi più correttamente si preferisce parlare di rinosinusite, cioè di un processo infiammatorio che interessa contemporaneamente le mucose del naso (rinite) e di una o più seni paranasali (sinusite). La sinusite di solito è provocata da un’infezione, spesso da virus e talvolta da batteri o funghi, ma anche da allergie come ad es. la rinite allergica o da esposizione prolungata a sostanze irritanti. Possono diventare altresì causa d’insorgenza il nuoto, i tuffi, le lesioni o fratture delle ossa dei seni paranasali, la deviazione del setto nasale, traumatica o congenita, le infezioni dei denti dell’arcata superiore, specie del canino, ecc. I sintomi sono ostruzione nasale, secrezione di muco giallo o verde (per la presenza di pus) dal naso o nel retrobocca, cefalea, stanchezza, incapacità di percepire odori (anosmia), timbro di voce nasale, tosse, febbre, mal di denti, alitosi, dolore a livello del seno paranasale interessato per il mancato drenaggio. La sinusite si dice essere acuta, se si risolve nel giro di qualche giorno, oppure cronica, se dura qualche settimana ed è in genere dovuta a condizioni ambientali o ad un problema allergico.
Per il trattamento della sinusite o della rinosinusite sono validi anche molti preparati fitoterapici, come quelli consultabili nella sezione del sito “Rimedi della nonna” in base ai sintomi che produce.
Principali rimedi omeopatici
Chelidonium 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Sinusite mascellare. Lateralità destra molto netta. Aggravamento con il movimento, con il tocco, con il cambiamento del tempo, alle 4 o alle 16. Miglioramento dopo mangiato, con il riposo, con la pressione.
Cinnabaris 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Dolore e sensazione di peso alla radice del naso, come se si portassero occhiali pesanti, in soggetti indolenti, irritabili, con sensibilità al tatto a tutto il cuoio. Infiammazione dei seni frontali e della mucosa nasale. Aggravamento di notte, con il cambiamento del tempo, camminando. Miglioramento all’aria aperta, con il riposo.
Hepar sulphur 7CH: 3 granuli 2- 3 volte al dì. Sinusite suppurativa. Cefalea prevalentemente a dx, come se un chiodo venisse conficcato nella testa. Dolore forte alla radice del naso. Naso dolorante e congestionato. Peggioramento all’aria fredda e miglioramento con il calore o con il coprirsi.
Hydrastis 9CH: 3 granuli 4 volte al dì. Sinusite etmoidale e sfenoidale. Secrezione densa, giallo-verdastra, con tendenza a colare nella regione retro nasale invadendo posteriormente la faringe. Soggetto magro, astenico. Aggravamento con il calore. Miglioramento con il freddo, all’aria aperta, al vento secco.
Kalium bichromicum 7CH: 3 granuli 4 volte al dì. Sinusite etmoidale e sfenoidale. Secrezione densa, filamentosa o verde-giallastra, come Hydrastis ma in individuo robusto e stenico. Dolore intenso e pulsante nei seni mascellari e alla radice del naso. Peggioramento al freddo e al mattino. Miglioramento con il caldo.
Kalium iodatum 6CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dolore in corrispondenza dei seni frontali e sensazione di pienezza al naso. Raffreddore senza starnutazione. Il caldo migliora il raffreddore ma aggrava lo stato generale.
Luffa operculata 4CH: 3 granuli ogni 3 ore. Cefalea frontale frequente con apatia e astenia. Rinite allergica o secrezioni nasali miste a pus.
Mercurius solubilis 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Secrezioni nasali verdi-giallastre. Pesantezza al naso, dolore al tatto, cefalea con la sensazione di fascia stretta alla testa. Vertigini quando si è coricati sul dorso. Peggioramento in ore notturne, al caldo, alle correnti d’aria e miglioramento alle temperature moderate.
Mezereum 7CH: 3 granuli 4 volte al dì. Sinusite mascellare con dolore sovra orbitario bruciante. Aggravamento con il freddo, di notte, con la pressione locale. Utile l’associazione con Hepar sulphur.
Petasites 6CH: 3 granuli 3 volte al dì. Sinusite frontale.
Pulsatilla 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Sensazione di pressione e dolore alla radice del naso. Naso ostruito che peggiora quando il paziente si stende o si trova al chiuso. Secrezioni nasali di colore giallo-verde, non irritanti. Perdita dell’olfatto. Peggioramento con il caldo, in camera calda e di sera. Miglioramento all’aria aperta.
Silicea 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Cefalea che inizia dalla nuca, attraversa la zona occipitale e si fissa su un occhio, di solito il dx. Dolore pressorio alla fronte che sembra sul punto di spaccarsi, con fitte che sembrano attraversare gli occhi, le ossa della faccia e i denti. Dolori e pesantezza alla radice del naso con tiramenti che si estendono all’osso zigomatico. Aggravamento con il freddo, di sera e di notte. Miglioramento con il calore e coprendosi la testa con qualcosa di caldo.
Sticta pulmonaria 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Sinusite frontale con dolore alla radice del naso e ostruzione dello stesso, la cui mucosa è dolorante. Soprattutto a dx. Peggioramento di notte e con aria fredda.
Thuya 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Sinusiti croniche con secrezioni ed espettorati verdastri. Sinusite frontale, dolore alla radice del naso. Peggioramento con il freddo e l’umidità, di notte, con il calore del letto, dopo le 3 e le 15, dopo pranzato.
Esperienze
Esperienza n. 1. Sinusite frontale in soggetto trattato con Sticta pulmonaria 5CH, 3 granuli 4 volte al dì. Dopo tale trattamento, poiché la sinusite non si è risolta del tutto, si è somministrato Silicea 6CH, 3 granuli 4 volte al dì, alternando con Sticta.
Esperienza n. 2. Sinusite mascellare trattata con Mezereum 7CH, 3 granuli 4 volte al dì. La sinusite da catarrale è diventata suppurativa. Si è passati alla somministrazione di Hepar sulphur 7CH, 3 granuli 4 volte al dì.
Esperienza n. 3. Soggetto con raffreddore la cui secrezione da fluida è diventata densa e poi si è arrestata bruscamente. Hepar sulphur 5CH, 3 granuli 3 volte al dì, ha ristabilito la secrezione evitando la sinusite.
Esperienza n. 4. Sinusite con faringite dovuta a secrezione retro nasale con invasione faringea. Trattamento con Luffa operculata 5CH + Hydrastis 6CH, 3 granuli ogni 3 ore, alternando i rimedi.
Esperienza n. 5. Sinusite con dolore al naso più forte al lato dx. Luffa operculata 4CH + Sticta 5CH, 3 granuli di ciascuno 2 volte al dì.
Esperienza n. 6. Sinusite periodica con dolore, secchezza e ostruzione del naso e con formazione di croste al naso. Luffa operculata 4CH + Kali bichromicum 9CH, 3 granuli ogni 3 ore, alternando i rimedi.
Esperienza n. 7. Sinusite in soggetto sicotico-luesinico, indolente, irritabile, smemorato, con sensazione al tatto in tutta la testa, compreso il naso. Cinnabaris 5CH + Kalium bichromicum 5CH + Hydrastis 5CH, 3 granuli ogni 3 ore, alternando i rimedi.
N.B.: le diluizioni e le posologie riportate nel presente articolo, tra le più indicate in letteratura, hanno solo carattere orientativo e non intendono, né possono, sostituire alcuna prescrizione medica. Sarà il medico omeopata a stabilire le entità terapeutiche più appropriate ed a prescrivere la cura che si lega al singolo caso (rimedi, diluizioni, posologie, tempi).
(*) V. Note esplicative e la home-page della sezione.
Domina dice
Salve dott.ssa mio figlio di 2 anni e mezzo ha da circa un anno il nasino sempre chiuso. Sento la presenza di catarro nella parte superiore del naso ma non fuoriesce nulla dal naso. Durante il giorno, presumo per la posizione verticale, respira meglio, pur presentando dei malesseri quali per esempio leggero gonfiore agli occhi, voce nasale, udito ridotto e alitosi, ma durante la notte la sua condizione sembra peggiorare, sonno agitato, continui risvegli, apnee, e ovviamente respira con la bocca. In due occasioni ho notato una remissione totale di tutti i sintomi, la prima in seguito alla patologia bocca-mani-piedi per la quale ha assunto paracetamolo e nella seconda occasione in seguito ad assunzione di amoxicillina per strptococco. Nel primo caso la condizione di benessere è durata due settimane nel secondo caso un po’ di più ma a causa del virus influenzale è ripiombato nella medesima condizione di partenza. Ho tentato diverse cure omeopatiche ( ferrum fosforicum, hepar sulfur, armica montana, thuya, belladonna, tra i principali) oltre alle cure casalinghe tra cui areosol, vaapori, bevande calde, non ottenendo grandi risultati. Cosa posso fare? Grazie infinite.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Domina, legga la risposta del 01/10/2017, appena sottostante, al commento della visitatrice Marilisa, che tratta la stessa problematica. Cordiali saluti.
Marilisa dice
Gentile Dottoressa
Premetto che circa 10 anni fa sono stata operata di senusite cronica con una ricostruzione del setto nasale e fatto una osteoplastica mascellare dx ( credo si dica così) , per un’ infezione che aveva corroso il canale. Tutto è andato bene fino ad un raffreddore avuto lo scorso inverno. Da allora ho sempre la narice destra chiusa e nella giornata si chiude poi anche la sinistra. Se non uso uno spray nasale forte non si aprono con nulla. Dormo male ho dolori alla nuca e ora mi prendono a volte anche le spalle. Devo pensare che sia di nuovo ricomparsa la senusite? Io evito più possibile la medicina tradizionale, preferisco l’ omeopatia e le medicine alternative. Posso chieder un suo consiglio per qualche rimedio omeopatico che agisca per questi sintomi?
Grazie
Marilisa
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Marilisa, com’è noto, l’ostruzione intranasale (detta anche “congestione nasale” o comunemente “naso chiuso”) è un sintomo che corrisponde a un’alterazione o infiammazione delle mucose delle cavità nasali e dei limitrofi seni paranasali ed è quindi un sintomo comune a un banale stato di raffreddamento, oppure a rinite ipertrofica, rinite cronica, sinusite, rinosinusite, ecc., talvolta su base allergica. I rimedi omeopatici utili a trattare un’ostruzione intranasale sono consultabili anche all’articolo “Raffreddore e Rinite allergica” nella presente sezione del sito. Ad esempio, a titolo informativo, se il naso è tappato e secco, il rimedio maggiormente adatto è Sambucus nigra; se è tappato la notte e libero di giorno, Nux vomica; se il naso gocciola come acqua, Allium cepa; se l’espettorato è giallastro e non irritante, Pulsatilla; se è giallastro e irritante, Mercurius solubilis; se si formano tappi gialli, Hydrastis canadensis; se la secrezione è verdastra, Kali bichromicum. Sempre a titolo informativo, in diversi casi viene associato qualche gemmoterapico della Fitoterapia rinnovata (si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come ad es.: Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo antinfiammatorio con attività simil-cortisonica e simil-antistaminica, indicato anche in caso di allergia; Magnolia denudata M.G. D1 che è particolarmente indicato nelle affezioni infiammatorie o allergiche delle prime vie respiratorie, nelle riniti acute e croniche, nella rinite ipertrofica e nelle sinusiti subacute e croniche; Carpinus betulus M.G. D1 che ha una specifica attività sul rino-faringe e sulle mucose respiratorie, con azione antinfiammatoria, anticatarrale, cicatrizzante delle mucose affette da processi flogistici e riduce gli spasmi delle prime vie respiratorie. Per quanto riguarda la Fitoterapia classica, potrebbe essere utile inalare la sera del vapore di un infuso di Tiglio e andando a letto applicare nelle narici una pomata alla Calendula. Le consiglio comunque di non fare da sola, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Maria dice
Buongiorno Dottoressa , le chiedo un consiglio per una sinusite sfenoidale che 3 anni fa’ comparsa per la prima volta, ha avuto un evoluzione trasformandosi in meningite curate e risolta con tempi lunghi
A distantanza di tre anni e’ ricomparsa con forte mal di testa, effettuata la tac risulta una sinusite cronica che sto curando con antibiotico,cortisone e aerosol
Cosa posso utilizzare e da cosa puo’ dipendere ?
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Maria, com’è noto, la sinusite cronica, o rinosinusite, che è l’infiammazione persistente dei seni paranasali, ha come cause principali i polipi nasali, le deviazioni del setto nasale e le allergie. Nel suo caso, se sono state escluse le prime due cause, restano soltanto le allergie. Ciò, ovviamente, richiede un accertamento medico specifico, anche perché sono possibili altre cause. Relativamente all’Omeopatia, sarà la sua sintomatologia a fare da guida per l’individuazione del rimedio omeopatico giusto, che potrebbe trovarsi proprio nel presente articolo. Nel rispetto della Legge di Similitudine, su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che contiene la sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. La sintomatologia da considerare sarà composta non solo dalle manifestazioni comuni della patologia o del disturbo (ad es. forte mal di testa), ma anche dalle manifestazioni prettamente individuali (ad es. tipologia dei disturbi, localizzazione precisa, modalità delle manifestazioni, sintomi concomitanti, circostanze di aggravamento o di miglioramento, sensazioni che si provano, ecc.). Come risulta dall’articolo, i principali rimedi omeopatici idonei a trattare una sinusite sfenoidale sono Hydrastis e Kali bichromicum. Ma potrebbe essere adatto anche qualche altro rimedio omeopatico, purché, ripeto, ci sia una buona somiglianza con la propria sintomatologia. In diversi casi, sempre a titolo informativo, vengono associati dei gemmoterapici (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia e l’Omeopatia), in gocce, come ad es. Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo cortisone-like, con attività antinfiammatorie e antistaminiche ed è un ottimo regolatore del sistema immunitario, per cui è indicato anche per un’eventuale allergia e/o Magnolia denudata M.G. D1 che è particolarmente indicato nelle affezioni infiammatorie o allergiche delle prime vie respiratorie, nelle riniti acute e croniche, nella rinite ipertrofica e nelle sinusiti subacute e croniche. Stiamo però parlando di rimedi sintomatici, in grado cioè di affrontare la fase acuta delle manifestazioni, ma non la causa della stessa (la sospetta allergia), per la qual cosa occorrerà affiancare una cura omeopatica di fondo che possa intervenire sul «terreno» del paziente onde evitare le recidive. L’alimentazione consigliata è quella ricca di vitamine (in particolare A/beta-carotene, gruppo B, C, D, E), di sali minerali (in particolare magnesio) e di acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6 non ossidati dal calore), che combattono meglio i processi infiammatori. Ovviamente non prenda alcuna iniziativa senza un preventivo parere medico. Cordiali saluti.
Antonio dice
Buongiorno Dottoressa,
da qualche anno soffro di rinite allergica con episodi di sinusite e perdita dell’olfatto. In questo periodo ho secchezza di naso con croste, secrezioni al mattino dense verdi-giallastre, con catarro, e frequenti starnuti. Occhi pesanti con lacrimazione, un generale stato di ovattamento con pesantezza, inoltre come se non bastasse anche cervicale. In questo stato la luce intensa mi procura fastidio. Le chiedo cortesemnete se può indicarmi un trattamento che possa migliorare queste mie condizioni e soprattutto riacquistare l’olfatto. La ringrazio anticipatamente per l’attenzione prestata.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Antonio, com’è noto, l’iposmia (perdita parziale della capacità olfattiva) e l’anosmia (perdita totale della capacità olfattiva) sono spesso la conseguenza di un’ostruzione intranasale che impedisce agli odori di raggiungere l’area olfattiva. L’ostruzione intranasale (detta anche “congestione nasale” o comunemente “naso chiuso”) è un sintomo che corrisponde ad un’alterazione delle mucose delle cavità nasali e dei limitrofi seni paranasali ed è quindi un sintomo comune a rinite allergica e/o rinosinusite su base allergica. Il senso di ovattamento potrebbe essere dovuto ad una condizione infiammatoria dell’orecchio medio caratterizzata dalla presenza di secreto mucoso nella cassa del timpano (“otite media secretiva”, comunemente denominata “catarro tubarico”), derivante sempre dalla reazione allergica. Le secrezioni nasali, la starnutazione ripetuta, la lacrimazione profusa, ecc. sono i sintomi caratteristici della rinite allergica ed anche la cervicalgia potrebbe vedere nella stessa un ulteriore fattore scatenante per i soggetti che già ne soffrono. I rimedi omeopatici idonei a trattare la rinite allergica ed i sintomi che ne derivano, come quelli che lei avverte, in primis l’ostruzione intranasale, sono diversi ed una panoramica dei principali è riportata nell’articolo “Raffreddore e Rinite allergica” della presente sezione del sito. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che contiene la sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. A titolo esclusivamente informativo, potrebbero essere presi in considerazione rimedi omeopatici come Sambucus nigra (naso tappato e secco), Nux vomica (naso tappato la notte e libero di giorno), Arsenicum album (bruciore a naso e occhi), Hydrastis (espettorato verde-giallastro, denso, vischioso, aderente con miglioramento generale all’aria aperta), Kali bichromicum (espettorato simile con miglioramento generale al caldo), Pulsatilla (espettorato simile con miglioramento generale all’aria fresca). In diversi casi viene associato qualche gemmoterapico della Fitoterapia rinnovata (si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come ad es. Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo antinfiammatorio con attività simil-cortisonica e simil-antistaminica e/o Magnolia denudata M.G. D1 che è particolarmente indicato nelle affezioni infiammatorie o allergiche delle prime vie respiratorie, nelle riniti acute e croniche, nella rinite ipertrofica e nelle sinusiti subacute e croniche. Per quanto riguarda la Fitoterapia classica, potrebbe essere utile inalare la sera del vapore di un infuso di Tiglio e andando a letto applicare nelle narici una pomata alla Calendula. Ovviamente stiamo parlando di rimedi sintomatici, in grado cioè di affrontare la fase acuta della reazione allergica, ma non la causa della stessa, ossia l’allergia, per la qual cosa occorrerà affiancare una cura omeopatica di fondo che possa intervenire sul «terreno» del paziente, legato al patrimonio genetico e comportamentale e che quindi “educhi” il sistema immunitario a non avere una reazione spropositata nei confronti di sostanze (allergeni) normalmente innocue. Se perciò lei intende avvalersi dell’Omeopatia e del Naturale, le consiglio comunque di non fare da solo, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
grazia dice
Buongiorno, soffro di sinusite cronica da una decina d’anni. Ho 43 anni e non fumo.
Sono già stata operata di sinusite mascellare e di turbinati ipertrofici.
Da inizio autunno a fine primavera soffro sempre di mal di testa frontale e intorno agli occhi, il muco non scende e il naso è tappato, ho dolore anche alle orecchie.
IL medico mi ha prescritto antibiotico e cortisone ma non ho risolto del tutto il problema., vorrei provare un rimedio omeopatico.
Porto sempre il berretto di lana e lavoro in ufficio, faccio spesso suffumigi con il Vichs ma non riesco a risolvere il problema che si ripete continuamente.
grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Grazia, sarà la sua sintomatologia a fare da guida per l’individuazione del rimedio omeopatico giusto, che potrebbe trovarsi proprio in quest’articolo. Nel rispetto della Legge di Similitudine, su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che contiene la sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. La sintomatologia da considerare sarà composta non solo dalle manifestazioni comuni della patologia o del disturbo (ad es. mal di testa frontale, espettorazione difficile, naso chiuso, dolore alle orecchie, ecc.), ma anche dalle manifestazioni prettamente individuali (ad es. tipologia dei disturbi, localizzazione precisa, modalità delle manifestazioni, sintomi concomitanti, circostanze di aggravamento o di miglioramento, sensazioni, ecc.). Per una sintomatologia simile alla sua, i rimedi omeopatici da prendere in considerazione potrebbero essere Cinnabaris, Kalium iodatum, Silicea, Sticta pulmonaria, Thuya. In diversi casi, sempre a titolo informativo, vengono associati dei gemmoterapici (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia e l’Omeopatia), in gocce, come ad es. Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo cortisone-like, con attività antinfiammatorie e antistaminiche ed è un ottimo regolatore del sistema immunitario, per cui è indicato anche per un’eventuale allergia e/o Magnolia denudata M.G. D1 che è particolarmente indicato nelle affezioni infiammatorie o allergiche delle prime vie respiratorie, nelle riniti acute e croniche, nella rinite ipertrofica e nelle sinusiti subacute e croniche. Il consiglio comunque è di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Emanuela dice
Buongiorno Dottoressa, ho mio figlio che da 2 mesi ha continuo muco tipo raffreddore, ma senza alcun sintomo. Ho consultato un medico otorinolaringoiatria che mi dice potrebbe essere allergico. Lui finora non ha mai avuto nessuna allergia. Ora dovr’o fare gli accertamenti del caso, ma volevo chiederle di suggerirmi un’alternativa per aiutarlo ad alleviare il fatto che ha continuo muco, è chiaro e quindi non denota infiammazione. Vorrei provare con l’omeopatia o fitoterapia. Cosa mi consiglia? Grazie mille.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Emanuela, relativamente all’Omeopatia, i principali rimedi omeopatici che vengono spesso prescritti nelle affezioni delle prime vie respiratorie sono meglio consultabili all’articolo “Raffreddore e Rinite allergica” in questa stessa sezione del sito. Nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che contiene la sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ad esempio, se l’espettorato è acquoso i rimedi più specifici sono Allium cepa, Arsenicum album, Euphrasia, Sabadilla, se invece è vischioso, aderente, difficile da espellere i rimedi diventano Hydrastis, Kali bichromicum, Mercurius solubilis, Pulsatilla. Ma possono essere presi in considerazione anche altri rimedi omeopatici, l’importante, ripeto, che vi sia il riscontro con la sintomatologia in atto. Un raffreddore persistente indubbiamente fa pensare ad una forma allergica (ovviamente tutta da accertare) ed in tal caso ai rimedi sintomatici di cui in precedenza occorrerà affiancare un trattamento omeopatico di fondo per intervenire sulle cause e quindi evitare le recidive o abbassarne significativamente il rischio. In diversi casi, sempre a titolo informativo, vengono associati dei gemmoterapici della Fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come ad es.: Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo cortisone-like, con attività antinfiammatorie e antistaminiche ed è un ottimo regolatore del sistema immunitario, per cui è indicato anche per un’eventuale allergia; Carpinus betulus M.G. D1 che ha una specifica attività sul rino-faringe e sulle mucose respiratorie, con azione antinfiammatoria, anticatarrale, cicatrizzante delle mucose affette da processi flogistici e riduce gli spasmi delle prime vie respiratorie; Magnolia denudata M.G. D1 che è particolarmente indicato nelle affezioni infiammatorie o allergiche delle prime vie respiratorie, nelle riniti acute e croniche, nella rinite ipertrofica e nelle sinusiti subacute e croniche. Relativamente alla Fitoterapia classica dia un’occhiata all’articolo “Via raffreddore-tosse-influenza-ecc.” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove sono riportati diversi preparati utili da adoperare sempre dietro parere medico. Se lei intende avvalersi dell’Omeopatia o della Fitoterapia, le consiglio comunque di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al caso specifico di suo figlio. Cordiali saluti.
Ernesto dice
Buongiorno
Lo scorso anno in febbraio ho avuto sinusite acuta per la prima volta. Ho 47 anni e ho sempre goduto di buona salute ma l’anno scorso è stato piuttosto pesante ed ho avuto in gennaio pure una polmonite. Ho curato la sinusite con Antibiotici ed è sparita ma ho sempre avuto la sensazione che.qualcosa non fosse risolto completamente. Infatti da due o tre mesi avevo sempre catarro in gola ed ecco che al primo raffreddore è tornata una sinusite acuta. Se esco all’aria aperta (ieri sono andato a correre) i seni si liberano altrimenti ho il naso molto tappato con senso di pesantezza alla radice del naso. Mi ritrovo perfettamente nella ragione psicosomatica legata ad energie emotive inespresse. Mi puó consigliare un rimedio? Grazie mille. Ernesto
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Ernesto, dalla descrizione fornita, con tutte le riserve e la prudenza invocabili, un rimedio omeopatico del presente articolo da prendere in considerazione potrebbe essere Pulsatilla, con cui sembrerebbe avere diversi punti di contatto. Come potrà rilevare, Pulsatilla infatti presenta una sensazione di pressione alla radice del naso, ha un catarro aderente e difficile da espellere, è freddoloso ma paradossalmente teme il calore e ricerca il fresco, si aggrava in un ambiente caldo e migliora all’aria fresca (infatti tipicamente il naso si libera all’aria fresca e si ottura entrando in un luogo chiuso). Sempre a titolo informativo, sappia che in diversi casi vengono associati dei gemmoterapici della Fitoterapia rinnovata (si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la fitoterapia classica e l’omeopatia), in gocce, come ad es. Magnolia denudata M.G. D1 che è particolarmente indicato nelle affezioni infiammatorie o allergiche delle prime vie respiratorie, nelle riniti acute e croniche, nella rinite ipertrofica e nelle sinusiti subacute e croniche. Ovviamente la prescrizione appropriata al caso specifico la può garantire solo un medico omeopata con la visita, al quale è opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.
Laura dice
Buongiorno Dottoressa,in merito al suo articolo le chiedo un consiglio. Circa un anno fa dopo prequenti episodi di rinosinusite che spesso degenerano in bronchite ho fatto una risonanza e mi hanno riscontrato polipi ai sei mascellari senza indicazione per intervento chirurgico. L’unica terapia che mi propongono è cortisone spray e areosol in fase acuta e antibiotico ( che funziona parzialmente e che ripeto anche 2/3 volte all’anno). Io aggiungo inalazioni calde con acqua termale ma mi sembrano tutti palliativi che non risolvono la situazione. Grazie per la gentile risposta. Laura
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Laura, l’Omeopatia può fornire dei buoni risultati nel trattamento delle poliposi nasali, soprattutto quando queste sono di minori dimensioni, riuscendo in moltissimi casi a ridurre il volume dei polipi fino a farli scomparire. I risultati migliori si ottengono quando la terapia omeopatica è orientata a modificare il “terreno” del paziente predisposto alla produzione di dette formazioni su causa scatenante (ad es. rinosinusite). Infatti in campo omeopatico le poliposi sono considerate manifestazioni della diatesi hahnemanniana detta “sicosi”, legata ad una predisposizione costituzionale che comporta un rallentamento degli scambi e la tendenza all’accumulo di tossine, con la conseguente formazione localizzata di escrescenze benigne. La costituzione di riferimento dove più facilmente possono nascere i polipi è quella carbonica e per tale motivo i rimedi omeopatici più adatti per la correzione del terreno fanno capo a tale costituzione. Tra essi il più importante, il più grande di tutti nella cura della sicosi e quindi dei polipi nasali, è certamente Thuya. Tra gli altri rimedi costituzionali carbonici, o con un’importante componente carbonica, troviamo Baryta carbonica, Calcarea carbonica, Graphites, Natrum carbonicum, Natrum sulphuricum ed altri. Tra i rimedi omeopatici per un uso sintomatico, eventualmente da adoperare in fase acuta, troviamo Arum maculatum, Cadmium sulphuratum, Dulcamara, Hepar sulphur, Kali bichromicum, Nitricum acidum, Phosphorus, Sanguinaria, Staphysagria ed altri. Ovviamente la terapia appropriata al caso specifico la può garantire solo un medico omeopata con la visita. Cordiali saluti.
jony dice
salve dottoresa. io volevo chiedere soltanto un consiglio visto che o fatto intevento alla sinusite cronica e polipi nasali non sento li odori per niente o il naso tapato e o la voce quando parlo come se sono rafredato quindi le chiedo se per favore può consigliarmi un buon prodotto omeopatico grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Jony (o Zaky), la risposta è stata formulata sulla home-page del sito dove lei ha rilasciato il primo commento. Cordiali saluti.
Andrea dice
Buongiorno Dottoressa, le chiedo un consiglio visto che per questioni economiche non posso andare così spesso dal mio omeopata. Mi si forma muco secco nel naso e nella gola, è trasparente ma ristagna, aumenta sopratutto mangiando certi cibi, che ho diminuito, ma non posso fare a meno di mangiarli perché ho diverse intolleranze alimentari. Mi può consigliare un prodotto omeopatico per ridurre questo muco? La notte mi tiene il naso tappato e non riesco a dormire bene, né riesco a deglutirlo. Grazie mille
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Andrea, com’è noto, la congestione nasale può essere dovuta a molteplici cause, quali ad es. un banale stato di raffreddamento, oppure una rinite ipertrofica, che comporta anche la secrezione di muco, oppure ancora una sinusite o rinosinusite, spesso su base allergica. I principali rimedi omeopatici utili a trattare una congestione nasale sono meglio consultabili all’articolo “Raffreddore e Rinite allergica” in questa sezione del sito. Nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che contiene la sintomatologia somigliante a quella del paziente. Ad esempio, a titolo esclusivamente orientativo, se il naso è tappato e secco, il rimedio maggiormente adatto è Sambucus nigra; se è tappato la notte e libero di giorno, Nux vomica; se il naso gocciola come acqua, Allium cepa. In diversi casi viene associato qualche gemmoterapico della Fitoterapia rinnovata (si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come ad es. Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo cortisone-like, con attività antinfiammatorie e antistaminiche ed è un ottimo regolatore del sistema immunitario, per cui è indicato anche in caso di allergia e/o Magnolia denudata M.G. D1 che è particolarmente indicato nelle affezioni infiammatorie o allergiche delle prime vie respiratorie, nelle riniti acute e croniche, nella rinite ipertrofica e nelle sinusiti subacute e croniche. Per quanto riguarda la Fitoterapia classica, potrebbe essere utile inalare la sera del vapore di un infuso di Tiglio e andando a letto applicare nelle narici una pomata alla Calendula. Ovviamente, nonostante le difficoltà espresse, la prescrizione appropriata al suo caso specifico la può garantire solo un medico omeopata con la visita. Cordiali saluti.