Il mal di gola, più che una vera e propria malattia, è il sintomo di alcune malattie delle vie respiratorie: più precisamente è un’infiammazione acuta o cronica della mucosa della faringe e/o della laringe, od anche un’infezione a carico delle tonsille.
Le affezioni corrispondenti sono, rispettivamente, la faringite, la laringite e la tonsillite.
Anche l’angina di gola è un processo infiammatorio doloroso che interessa la gola. Infatti con tale espressione si suole indicare un’infiammazione del tratto superiore della faringe, delle fauci, delle tonsille e del palato molle.
Si tratta di malattie molto comuni, specialmente nei bambini che non hanno ancora completamente sviluppato le difese immunitarie necessarie a combatterle. Si manifestano prevalentemente nella stagione invernale (od anche in estate quando si eccede con l’aria condizionata), sono contagiose e possono trasmettersi nei luoghi affollati attraverso tosse, starnuti, saliva. I sintomi in comune sono dolore, secchezza e bruciore alla gola, sensazione di avere un corpo estraneo all’altezza della laringe e delle tonsille, che risultano gonfie e arrossate, difficoltà a deglutire ed a parlare, abbassamento della voce, a volte senso di soffocamento, raffreddore, tosse, febbre, malessere generale.
Le cause del mal di gola sono solitamente dovute a:
• virus, che sono gli agenti patogeni che più diffusamente attaccano la gola, provocando altresì raffreddore e influenza. La febbre quando è presente non è mai troppo alta. Anche le malattie tipiche dell’infanzia, che hanno tra i loro sintomi il mal di gola, come il morbillo, la parotite, la rosolia o la varicella sono originate da virus;
• batteri, che sono germi più grandi dei virus che, con minore frequenza, possono infettare il cavo orale. Il maggiore responsabile è il batterio streptococco, che provoca febbre alta, infiammazione delle tonsille su cui possono formarsi placche biancastre di pus, ingrossamento delle ghiandole linfatiche del collo, affaticamento e debolezza solitamente più intense di quelle che accompagnano l’infezione virale. Lo streptococco è uno dei batteri più temibili anche perché, se non adeguatamente e tempestivamente curato, può essere causa del reumatismo articolare acuto. La scarlattina, malattia tipicamente infantile che presenta come sintomo locale proprio il mal di gola, è originata da streptococco;
• fattori ambientali o comportamentali, che possono provocare irritazioni alle vie respiratori, come ad es. l’esposizione prolungata a sostanze irritanti o allergizzanti, quali smog, polvere, fumo, agenti chimici, acari, pollini, ecc., oppure il soggiorno in ambienti con aria troppo secca o troppo umida, oppure ancora il consumo eccessivo di alcool e/o l’abitudine ad assumere cibi e bevande bollenti, ecc. Anche l’abuso o l’uso scorretto della voce, che può riguardare alcune categorie professionali che ne fanno largo uso, come ad es. cantanti, insegnanti e oratori, può portare al mal di gola in quanto è in grado di provocare l’infiammazione della laringe.
Per trattare il mal di gola sono validi anche molti preparati fitoterapici, come quelli consultabili all’articolo “Mal di gola subito via” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”.
Principali rimedi omeopatici
Aconitum napellus 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Angina di gola, faringite, laringite dolorosa, tosse secca, che insorgono improvvisamente e violentemente a seguito di un colpo di freddo secco. Le mucose sono secche e arrossate e si avverte un gusto amaro degli alimenti eccetto l’acqua. Il soggetto è ansioso e agitato.
Apis 5CH: 3 granuli ogni 1-2 ore. Bruciore e fitte alla gola, come da aghi roventi, con edema della glottide e dell’ugola, in soggetti astenici. La mucosa della gola è color rosso acceso. Le manifestazioni caratterizzanti sono la diminuzione delle urine, l’assenza di sete, sollievo da bevande fredde o succhiando un pezzo di ghiaccio. Se c’è febbre è abbastanza alta ed insorge bruscamente, come d’altronde ogni sintomo di Apis. La lateralità è tendenzialmente dx.
Argentum nitricum 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Bruciore, dolore e secchezza della gola, con ulcerazione e placche alle tonsille e con accumulo di muco denso, in soggetti frenetici ed afflitti da ansia anticipatoria. L’ugola e la mucosa della gola sono di colore rosso scuro. Il soggetto ha la sensazione di scheggia alla gola solo durante la deglutizione. La lateralità è tendenzialmente sx.
Arnica montana 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Laringite dolorosa da strapazzo vocale (cantanti, oratori).
Arsenicum album 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Mal di gola che ritorna periodicamente, caratterizzato da secchezza e forte bruciore soprattutto a dx, alternato con raffreddore, in soggetto stanco, agitato e ansioso, che non riesce a stare fermo un attimo. Migliora con bevande calde. Peggiora tra le 1 e le 3 di notte.
Arum triphyllum 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Faringo-laringite dolorosa con mucosa di colore rosso vivo, con sensazione di bruciore, secchezza ed escoriazione e con tendenza all’ulcerazione. Peggiora con il caldo. La lateralità è tendenzialmente sx.
Baryta carbonica 7CH: 3 granuli ogni 3 ore. Mal di gola periodico, con ingrossamento delle linfoghiandole del collo e delle tonsille suppuranti. Queste ultime, tra una tonsillite e l’altra, non si sgonfiano completamente. Anche per bambini che prendono freddo facilmente e si ammalano di gola.
Belladonna 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Angina di gola con dolore più accentuato sul lato dx che si irradia verso le orecchie, bruciore, secchezza, sensazione di costrizione e gonfiore delle tonsille. Può esserci febbre in grado di raggiungere rapidamente valori elevati, sudorazione e cefalea di tipo pulsante.
Bromum 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Angina di gola con deglutizione difficile, ingrossamento ed indurimento indolore delle ghiandole sottomascellari e parotidee, specie a sx, con sensazione di costrizione alla laringe. Migliora al mare o con clima umido.
Cantharis 5CH: 3 granuli ogni 1-2 ore. Angina di gola e faringite catarrale, con dolore e bruciore, in soggetti con disturbi urinari.
Carbo vegetabilis 7CH: 3 granuli ogni 3 ore. Faringo-laringite catarrale con bruciore intenso (come da tizzone ardente) e dolore che peggiora di sera. Tonsilliti, con tendenza a suppurazione, di bambini e di anziani.
Causticum 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Faringo-laringite dolorosa con sensazione di bruciore alla gola, soprattutto a dx. L’atto dello starnutire o del tossire provoca emissione di urina. La mucosa è rosso vivo, la salivazione è abbondante. Il soggetto non sta fermo con le mani e muove incessantemente la testa.
Eucalyptus 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Bruciore e dolore alla faringe e/o alla laringe, con raffreddore ed espettorazione scarsa di muco leggermente denso, bianco e schiumoso e con cefalea congestizia come da sindrome influenzale.
Ferrum phosphoricum 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Fa parte dei preparati biochimici di Schussler, il fosfato di ferro, per cui presenta disturbi nel metabolismo del fosforo (patologie respiratorie), oltre a quelli del ferro. E’ il rimedio degli stati infiammatori acuti, ma meno intensi di quelli di Aconitum e di Belladonna. Quando si è indecisi tra Aconitum e Belladonna, conviene prescrivere Ferrum phosphoricum. Gli stati infiammatori si presentano con queste tre caratteristiche: 1) febbre moderata; 2) vampate vasomotorie; 3) tendenza emorragica. E’ quindi adatto a sindromi polmonari (influenza, bronchite, broncopolmoniti), faringiti, laringiti, tonsilliti, tosse secca dolorosa, cefalee congestizie, ecc. E’ anche il rimedio dell’otite media acuta e della periartrite scapolo-omerale acuta prevalentemente destra.
Formica rufa (o Acidum formicum) 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Faringite al mattino con molto muco. Dolore alternato tra lato sx e lato dx, che inizia a sx. Muco difficoltoso da espellere.
Guaiacum 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Angina di gola e faringo-laringite, con dolore, fitte, secchezza delle mucose e tonsille ingrossate. I sintomi migliorano bevendo.
Hepar sulphur 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Angina di gola suppurante con dolori vivi e sensazione di spina conficcata in gola, con tosse, poca espettorazione e naso ostruito quando il soggetto si trova all’aria aperta.
Hydrastis canadensis 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Faringite con muco giallo in fondo alla gola.
Iodum 6CH: 3 granuli 3 volte al dì. Mal di gola con ingrossamento delle linfoghiandole del collo, bruciore alla gola, gonfiore e allungamento dell’ugola, in soggetti agitati interiormente. Peggioramento con il calore.
Kalium bichromicum 6CH: 3 granuli ogni 1-3 ore. Angina di gola con tonsille gonfie, ugola edematosa e arrossata, pizzicore alla gola, muco vischioso, denso e filamentoso. Può esserci la tosse.
Lachesis 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Angina di gola con faringe e tonsille color porpora, deglutizione molto dolorosa, tendenza alla suppurazione, specie al lato sinistro, oppure mal di gola che comincia a sinistra e poi migra a destra. Respirazione difficile che causa un bisogno d’aria. Può esserci tosse. Peggioramento con una leggera pressione.
Lobelia inflata 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Mal di gola con bruciore e poi dolore, nausea e poi vomito. Il dolore, più intenso alla laringe, arriva fino allo stomaco.
Lycopodium 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Mal di gola localizzato sul lato destro o mal di gola che inizia a destra per poi diffondersi a sinistra, in pazienti che migliorano con le bevande calde.
Mercurius solubilis 9CH: 3 granuli ogni 3 ore. Tonsillite purulenta con difficoltà di deglutizione che provoca accumulo di saliva in bocca e fuoriuscita della stessa dalle labbra (scialorrea). Il soggetto avverte un sapore metallico e la sua lingua è ingrossata e ricoperta da una patina giallastra. Ha febbre con brividi a fior di pelle e la sudorazione non arreca alcun sollievo.
Nux vomica 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Mal di gola con irritazione e gonfiore dell’ugola e delle tonsille, in soggetti che hanno problemi digestivi e che peggiorano dopo aver mangiato e quando respirano aria fresca.
Paris quadrifolia 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Laringo-tracheite acuta con sensazione di bruciore e costrizione alla gola (come avere una palla) ed espettorato tenace, in soggetti che hanno momenti periodici di loquacità. La lateralità è tendenzialmente sx.
Phosphorus 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Laringite con sensazione che un pezzo di cute penda nella laringe; difficoltà a parlare e aggravamento dal parlare; secchezza, bruciore e dolore alla gola come da escoriazione. Tonsille e ugola molto gonfie. I sintomi si comportano come i fiammiferi: si accendono, ardono, si spengono.
Phytolacca decandra 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Faringite con dolore che si irradia alle orecchie. La faringe è color rosso cupo ed i linfonodi latero-cervicali sono particolarmente gonfi e dolenti. La febbre non presenta particolari caratteristiche. I soggetti sono idrogenoidi (hanno tendenza a trattenere i liquidi e quindi si aggravano con l’umidità) con volto pallido, occhi cerchiati e guance incavate. La lateralità è tendenzialmente dx.
Psorinum 9CH: 5 granuli 1 volta al dì. Mal di gola e/o angina di gola periodici con bruciore al palato che si estende alla gola, con ghiandole sottomascellari gonfie, dolenti al tatto e tendenti alla suppurazione, con dolore alle orecchie durante la deglutizione.
Sabadilla 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Faringite cronica. Mal di gola e raffreddore ad ogni colpo di freddo, con sensazione di grumo o di corpo estraneo in gola e bisogno costante di deglutire o di raschiare la gola per liberarla. Ugola infiammata. Tonsillite. I disturbi passano da un lato all’altro e sono periodici.
Sambucus nigra 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Mal di gola dovuto a laringite, con secchezza della bocca e della gola ma senza sete, formicolio alla gola, spasmi laringei, tosse.
Spongia tosta 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Laringite o faringo-laringite con sensazione di ostruzione alla gola e con tosse di tipo crupale, rimbombante, come se si tossisse dentro un’anfora.
Esperienze
Esperienza n. 1. Mal di gola improvviso e violento e febbre che rapidamente ha raggiunto valori elevati (39°C). Tutto si è avuto dopo aver preso freddo in una bella giornata di sole: il soggetto aveva fatto una passeggiata di mattina e di sera erano comparsi i sintomi. La gola era rossa, la pelle era calda e secca, mancava la sudorazione, c’erano brividi di freddo. Aconitum 5CH, 3 granuli ogni mezz’ora. Dopo tre somministrazioni il dolore diminuiva leggermente ma comparivano la sudorazione, la cefalea e la tosse secca. Si passava a Belladonna 5CH, 3 granuli da 1 a 3 ore, secondo miglioramento.
Esperienza n. 2. Angina di gola improvvisa e violenta, caratterizzata da gola arrossata e tonsille rosse con inizio di suppurazione, da mucose secche, da volto rosso, caldo e bruciante. Si è iniziato con Belladonna 4CH, 3 granuli. Dopo un’ora si è passati a Mercurius solubilis 4CH, 3 granuli. Dopo un’altra ora si è ritornati a Belladonna 4CH, 3 granuli. Si sono osservate due ore di pausa e si è ricominciato il ciclo delle tre somministrazioni riprendendo da Mercurius. Si è proseguito con questo schema per un paio di giorni, avendo fatto attenzione ad iniziare ogni ciclo con il rimedio diverso da quello con cui si è concluso il ciclo precedente.
Esperienza n. 3. Laringite con catarro e raucedine di un oratore. Arum triphyllum 4CH, 3 granuli 3 volte al dì per 3 mesi.
Esperienza n. 4. Mal di gola con mucose di colore rosso scuro, tonsille gonfie e dolenti su cui erano visibili piccole puntine bianche, ghiandole sottomascellari gonfie, dure e dolenti. Il soggetto, idrogenoide, aveva dolore alle orecchie ad ogni deglutizione. Phytolacca 5CH, 3 granuli ogni 2 ore.
N.B.: le diluizioni e le posologie riportate nel presente articolo, tra le più indicate in letteratura, hanno solo carattere orientativo e non intendono, né possono, sostituire alcuna prescrizione medica. Sarà il medico omeopata a stabilire le entità terapeutiche più appropriate ed a prescrivere la cura che si lega al singolo caso (rimedi, diluizioni, posologie, tempi).
(*) V. Note esplicative e la home-page della sezione.
fabio dice
Gentilissima Dottoressa,nel mese di febbraio sono stato colpito da un influenza con febbre e placche alla gola.Il medico curante mi ha prescritto l antibiotico e dopo circa 20 giorni le placche alla gola sono passate ma pero’ e’ iniziato il mio calvario….La febbre continua a persistere, varia dai 36.8 ai 37.6(la mia temperatura e’ 36) con secchezza alla gola senso di raschiamento e perenne bruciore di occhi……Ho contattato vari medici e mi hanno prescritto di tutto:dagli antibiotici, antinfiammatori,cortisone sia in pillole che in aerosol……inoltre ho fatto numerosi esami: ecografia del collo, tamponi,esami di monocultura del sangue, mononucleosi e altre prove e tutte hanno dato esito negativo.Io continuo a star male……Chiedo a lei qualche consiglio…..grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Fabio, non è da escludere che lei possa soffrire di qualche allergia, sia perché i sintomi che lei manifesta sono tipici di una reazione allergica e sia perché questi si presentano specialmente dopo un’influenza. La riprova potrebbe essere costituita dal fatto che, nonostante la cura antibiotica, molti disturbi persistono. Ovviamente si tratta soltanto di un’ipotesi che solo un medico può o meno confermare. Sarebbe comunque opportuno indagare in tal senso. L’omeopatia può riuscire a trattare con successo i sintomi che lei avverte, che facciano o meno parte di un problema allergico, a condizione però che si individui la terapia giusta, fatta dei rimedi giusti, cioè quelli somiglianti alla propria sintomatologia e delle diluizioni appropriate. E’ probabile che tra i rimedi omeopatici del presente articolo si trovi il rimedio sintomatico adatto a lei. In caso di allergia occorrerà effettuare anche una cura di fondo per correggere il “terreno” diatesico, legato al patrimonio genetico e comportamentale. Pertanto, posta la diagnosi precisa, se lei intende curarsi con l’omeopatia le consiglio di rivolgersi ad un medico omeopata. Cordiali saluti.
Anna dice
gentilissa dottoressa,
è quasi una settimana che ho la gola rossa e mi fa male, inoltre le tonsille sono un po’ ingrossate e mi danno la sensazione di “chiusura alla gola”.
Ho iniziato con aconitum 30 CH ogni 2 ore, visto che non migliorava, dopo un pai di giorni ho preso mercurius 30 CH ma ancora non migliora, ho fatto un tampone faringeo questa mattina.
Può darmi qualche consiglio?
la ringrazio molto.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Anna, come lei sa un rimedio omeopatico per essere curativo deve assomigliare al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno gli effetti terapeutici. Ciò nel rispetto della “legge di similitudine” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico. Dobbiamo cioè tenere presente che l’omeopatia è la medicina per la cura di una persona con una determinata sintomatologia e non per un disturbo o una malattia in generale. La somiglianza dovrà quindi riguardare non soltanto i sintomi comuni della patologia o del disturbo (nella fattispecie ad es. gola rossa e dolente, tonsille ingrossate, sensazione di chiusura alla gola, ecc.), ma anche i sintomi caratteristici individuali, quali ad es. percezioni, causalità e modalità delle manifestazioni, localizzazione precisa dei disturbi, sintomi concomitanti, circostanze di aggravamento e di miglioramento, riflessi psicologici, ecc. In pratica il rimedio omeopatico che rispecchia meglio la globalità dei sintomi del paziente, sia fisici che psichici, sarà in grado di curare il disturbo o la patologia. Fermo restando quanto detto finora, i rimedi omeopatici che vengono più frequentemente adoperati nel mal di gola con ipertrofia tonsillare sono Apis, Baryta carbonica, Belladonna, Hepar sulphur, Iodum, Lachesis, Mercurius solubilis, Phytolacca decandra, Psorinum ed altri. In diversi casi vengono adoperati, a supporto o da soli, dei gemmoterapici della fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali alla prima diluizione decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la fitoterapia classica e l’omeopatia), in gocce, come Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo cortisone-like, con attività antinfiammatoria e antistaminica ed è un ottimo regolatore del sistema immunitario e/o Carpinus betulus M.G. D1 che ha una specifica attività sul rino-faringe e sulle mucose respiratorie, ha un’azione antinfiammatoria, anticatarrale, sedativa della tosse, curativa delle mucose affette da processi flogistici e riduce gli spasmi delle prime vie respiratorie. Inoltre tali gemmoterapici espletano un’importante attività di “drenaggio” per l’espulsione delle tossine. Anche la fitoterapia classica potrebbe fornire il suo contributo con diversi preparati, quali ad es. quelli di cui all’articolo “Mal di gola subito via” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Ovviamente la migliore garanzia la può offrire solo un medico omeopata, al quale è sempre opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.
Greta dice
Gentile dott.ssa Della Volpe, all’età di 15 anni ho avuto lo streptococco alla gola e ho eseguito una cura di penicillina per 6 mesi, al termine di quest ultima però oggi ho 22 anni e sono 7 anni che ogni mese ho avuto faringiti con conseguenti placche e febbre che solo gli antibiotici facevano passare. questo mese è la addirittura la seconda volta che mi curo così, insieme agli antinfiammatori perché il dolore arriva anche all orecchio come sempre, cosa posso fare?potrebbero farmi effetto dei rimedi omeopatici?Grazie in anticipo
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Greta, il presente articolo riporta i principali rimedi omeopatici “potenzialmente” adatti a curare le varie affezioni del cavo orale. Ho adoperato l’avverbio potenzialmente per sottolineare un concetto fondamentale in omeopatia, cioè che un rimedio omeopatico per essere curativo e quindi per produrre gli effetti terapeutici desiderati deve assomigliare al paziente, nelle caratteristiche e nei sintomi, nelle causalità e nelle modalità delle manifestazioni, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ciò nel rispetto della “legge di similitudine” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico. In pratica il rimedio omeopatico che contiene la sintomatologia più somigliante a quella del paziente, sarà in grado di curare il disturbo o la patologia. Ad esempio tra i rimedi riportati nell’articolo quelli che più tipicamente presentano anche un’otalgia sono Aconitum napellus, Arsenicum album, Aurum triphyllum, Belladonna, Hepar sulphur, Kalium bichromicum, Mercurius solubilis. Però se lei intende curarsi con l’omeopatia sarebbe opportuno affidarsi alla competenza di un medico omeopata che con la visita medica omeopatica sarà in grado di prescrivere la terapia più adatta al suo caso specifico, individuando il rimedio somigliante, la diluizione relativa (scelta anch’essa strategica per il successo della terapia), la posologia conseguente, la durata della cura, ecc. Cordiali saluti.
Tiziana dice
Salve, mio figlio di 3 anni ha avuto 2 volte la febbre nel giro di 15 giorni. La prima volta con forte raffreddore, la seconda lamentava mal di testa. Entrambi i casi si sono risolti nel giro di 3/4 giorni con gocce belladonna homaccord , compresse aconitum compositum e mercurius compositum. Ho fatto tampone faringeo e risulta positivo x streptococco A e negativo x staffilococco. E’ stato visitato dalla pediatra omeopata unicista la quale ha dato aconitum 6 ch x 2 giorni ogni ora e mezza e poi medorrhinum 30ch e a seguire 200ch. Volevo chiederle: andrà via in questo modo lo streptcocco ? La febbre era causata da quest’ultimo? E’ potenzialmente contagiosio x la sorella e la zia ( incinta )? Ho timore ke nn dandogli antibiotico ( mai preso e sospetto allergia nurofen) possa degenerare la situazione. Grazie x l’eventuale risposta
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Tiziana, se la pediatra omeopata ha prescritto quei rimedi con quelle diluizioni e posologie è perché ha fatto le proprie valutazioni ed ha potuto quindi stabilire che essi sono i più adatti per il suo bambino. Con la cura giusta si riesce a debellare il batterio streptococco, responsabile della febbre e dei sintomi concomitanti. Il contagio da streptococco può avvenire per passaggio del batterio da un organismo all’altro, ad esempio con uno starnuto, un colpo di tosse, una risata, ecc., per cui per prudenza conviene che la sorella e la zia stiano lontane dal bambino, soprattutto all’apice della sintomatologia. Tenga informata l’omeopata di ciò che accade e tenga sotto controllo la febbre, la quale se incomincia ad innalzarsi può essere contrastata con degli impacchi rinfrescanti (spugnature di acqua fredda) per favorire la perdita di calore dal corpo. Se dovesse assumere valori pericolosamente alti sarebbe opportuno adoperare un antipiretico. Si tenga comunque in contatto con la dottoressa omeopata che saprà come intervenire per tempo, prescrivendo anche l’antibiotico se necessario. Cordiali saluti.
lory dice
salve volevo sapere se potevo utilizzare il mercurius solubilis per mio figlio di 5anni csalve volevo sapere se potevo utilizzare il mercurius solubilis per mio figlio di 5anni che soffre di placche in gola e se e.possibile il dosaggio grazie.he soffre di placche in gola e s
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lory, le risposte alle sue domande le può fornire solo un medico omeopata, meglio se anche pediatra, con la visita medica omeopatica. Le principali caratteristiche di Mercurius solubilis ed i casi clinici in cui il rimedio viene utilizzato sono sintetizzati nel presente articolo, però l’opportunità dell’uso del rimedio, la scelta della diluizione e la relativa posologia più adatte al caso specifico le può stabilire con la dovuta precisione, ripeto, solo un medico omeopata. Com’è noto l’omeopatia è una medicina con una personalizzazione molto spinta, che richiede indispensabilmente l’esame e lo studio del paziente e del suo quadro clinico, a qualunque età, per poter individuare la terapia personalizzata più appropriata, nel pieno rispetto della “legge di similitudine” e dell’esercizio medico. Cordiali saluti.
Sergio dice
Gentilissima Dottoressa, complimenti per il ben fatto sito internet e per la sua/vs dedizione ed attenzione alle problematiche di salute esposte dagli internauti.
Ho 39 anni e da sempre soffro di problemi legati alle vie respiratorie, circa 2-3 volte all’anno, a seguito di colpi di freddo o vento, con ingrossamento delle tonsille, bruciore, dolore nella deglutizione e successivamente catarro e tosse. Normalmente curati con sciroppi, aerosol e antibiotici. Vorrei però: (1) trovare una terapia omeopatica di intervento ai primi sintomi, ed (2) una di prevenzione ed innalzamento delle difese.
Inoltre negli ultimi due anni ho notato che anche dopo il ciclo terapeutico, se rido o canto si presenta una tosse e sento qualcosa nei bronchi. Ciò mi fa desumere non sia stato curato del tutto e temo diventi cronico. (3) Cosa fare?
In ultimo a metà dicembre ho avuto febbre, tosse e catarro, a seguito della solita terapia non ho ancora però risolto il problema e persiste (4) catarro e tosse. Mi erano state diagnosticate tracheite e bronchite. La scorsa settimana il medico mi ha consigliato di prendere antistaminico per la tosse e nulla per i muchi. Ma francamente sono al quanto perplesso. In attesa di una prima visita dall’omeopata fissata per Febbraio, saprebbe consigliarmi anche su questo?
Grazie infinite
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Sergio, i rimedi omeopatici del presente articolo sono tutti utili a trattare le affezioni delle vie respiratorie, il cui elenco va integrato con quelli dell’articolo “Tosse” nella medesima sezione del sito. Così come richiede l’omeopatia con la “legge dei simili”, il rimedio (o i rimedi) più adatto risulterà quello che contempla la sintomatologia più somigliante alla propria e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno gli effetti terapeutici. Ad esempio, solo a titolo informativo, il rimedio omeopatico per eccellenza delle affezioni susseguenti ad un colpo di freddo è Aconitum napellus, che viene utilizzato ai primi sintomi e per un breve periodo e dopo lascia il posto a Belladonna se subentra catarro e tosse. Potrebbe essere utile associare qualche gemmoterapico della fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana), in gocce, come Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo cortisone-like, con attività antinfiammatorie e antistaminiche ed è un ottimo regolatore del sistema immunitario e Carpinus betulus M.G. D1 che ha una specifica attività sul rino-faringe e sulle mucose respiratorie, ha un’azione antinfiammatoria, anticatarrale, sedativa della tosse, curativa delle mucose affette da processi flogistici e riduce gli spasmi delle prime vie respiratorie. Anche la fitoterapia classica potrebbe fornire il suo contributo con diversi preparati come quelli consultabili agli articoli “Mal di gola subito via” e “Via raffreddore-tosse-influenza-ecc.” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. La migliore prevenzione da mettere in atto è di rafforzare le difese del sistema immunitario con un’alimentazione sana ed equilibrata, che privilegi i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B5, B12, C, E), di grassi polinsaturi (omega-3, omega-6), di minerali (in particolare rame, manganese, selenio, zinco), di prebiotici (cibi ricchi di fibre) e probiotici (cibi fermentati). Esistono anche diversi preparati erboristici in grado di rafforzare le difese immunitarie, quali ad es. quelli a base di Echinacea, gel di Aloe vera, Ribes nigrum, Propoli, Uncaria tormentosa, Eleuterococco, Astragalo, ecc. Sarebbe comunque opportuno rivolgersi ad un medico omeopata che, con la visita omeopatica, sarà in grado di prescrivere la terapia più appropriata al caso personale. Cordiali saluti.
Salvatore dice
Buongiorno dott.sa
Mi chiamo Salvatore ho 39 anni e soffro da sempre di tonsillite cronica, mi creda nn ne posso più oltre alle ripetute cadute, spesso avverto un senso di spossatezza, mal di testa, irascibilità, gonfiore con una certa fatica nel respirare ed una quantità industriale di muco prodotto per lo più’, bianco e filamentoso .molto spesso utilizzo la mattina (soprattutto) acqua di sirmione devo dire che da allora il muco ristagna meno ma la tendenza ad ammalarmi con una certa regolarità nn diminuisce (3/4 volte l’anno), questa costante si è sempre manifestata soprattutto quando sono al top dell’attività fisica da ragazzo era il calcio ora è l’attività in palestra, tutto ciò ha sempre vanificato i miei sforzi dimostrandosi il mio tallone d’Achille si può fare qualcosa in tal senso per prevenire o ridurre queste sintomatologie?
Grazie anticipatamente
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Salvatore, i rimedi omeopatici del presente articolo sono tutti utili a trattare una tonsillite acuta o cronica, tra cui, nel rispetto della “legge dei simili” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico, occorrerà individuare il rimedio (o i rimedi) con la sintomatologia più somigliante e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ad esempio, solo a titolo informativo, un rimedio omeopatico che sembrerebbe contenere una sintomatologia simile alla sua è Kalium bichromicum. Potrebbe essere utile associare qualche gemmoterapico della fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana), in gocce, come Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo cortisone-like, con attività antinfiammatorie e antistaminiche ed è un ottimo regolatore del sistema immunitario e Carpinus betulus M.G. D1 che ha una specifica attività sul rino-faringe e sulle mucose respiratorie, ha un’azione antinfiammatoria, anticatarrale, sedativa della tosse, curativa delle mucose affette da processi flogistici e riduce gli spasmi delle prime vie respiratorie. Anche la fitoterapia classica potrebbe fornire il suo contributo con diversi preparati come quelli consultabili all’articolo “Mal di gola subito via” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. La migliore prevenzione da mettere in atto è di rafforzare le difese del sistema immunitario con un’alimentazione sana ed equilibrata, che privilegi i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B5, B12, C, E), di grassi polinsaturi (omega-3, omega-6), di minerali (in particolare rame, manganese, selenio, zinco), di prebiotici (cibi ricchi di fibre) e probiotici (cibi fermentati). Esistono anche diversi preparati erboristici in grado di rafforzare le difese immunitarie, quali ad es. quelli a base di Echinacea, gel di Aloe vera, Ribes nigrum, Propoli, Uncaria tormentosa, Eleuterococco, Astragalo, ecc. A migliore garanzia sarebbe comunque opportuno rivolgersi ad un medico omeopata, che per il caso specifico potrà prescrivere la terapia più appropriata. Cordiali saluti.
Lorena dice
Buongiorno,
Scrivo perchè ormai da giorni mia figlia di 5 anni ha una tosse abbaiante che nasce da prurito alla gola. Questa situazione è nata dopo aver avuto l’influenza. Ormai la notte non si dorme più in quanto la tosse non la fa più dormire!
ho provato con Drosera 9ch ma non sembra funzioni; ho provato con stodal sciroppo ma nulla nemmeno con questo!
Ho letto che anche la Belladonna potrebbe essere un rimedio per questa tosse, è vero?
In un caso simile anni fa il medico di base mi aveva prescritto il Bentelan, ma vorrei evitare!
Ha qualche suggerimento?
grazie Lorena
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lorena, nel presente articolo, o ancora meglio nell’articolo “Tosse” della stessa sezione del sito, sono riportati i principali rimedi omeopatici più frequentemente utilizzati per le relative problematiche a carico dell’apparato respiratorio e delle prime vie aeree. Ovviamente, com’è noto, nel rispetto della “legge dei simili”, il rimedio più adatto sarà quello che contempla una sintomatologia il più possibile somigliante a quella del paziente. Belladonna è un rimedio adatto ad una tosse secca che si manifesta con le caratteristiche del rimedio, cioè in modo improvviso e violento. La gola è arrossata, bruciante, secca e dolorosa. Altri rimedi da prendere in considerazione per una tosse abbaiante, stizzosa, insistente e spasmodica sono Spongia tosta, Sambucus nigra e Rumex crispus. Potrebbe anche essere utile associare qualche bioterapico, più precisamente qualche gemmoterapico della fitoterapia rinnovata (o gemmoderivato, si tratta di un macerato glicerico di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana), in gocce, che oltre ad avere una contingente attività terapeutica espleta un’importante azione di “drenaggio” capace di stimolare gli organi emuntori, liberare l’organismo dalle tossine e rendere lo stesso più recettivo all’azione della cura omeopatica. Nel caso specifico si potrebbe ricorrere a gemmoterapici come Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo cortisone-like, con attività antinfiammatorie e antistaminiche ed è un ottimo regolatore del sistema immunitario e/o Carpinus betulus M.G. D1 che ha una specifica attività sul rino-faringe, sulla trachea e sulle mucose respiratorie, ha un’azione antinfiammatoria, anticatarrale, sedativa della tosse, curativa delle mucose affette da processi flogistici e riduce gli spasmi delle prime vie respiratorie. Dia anche un’occhiata all’articolo “Via raffreddore-tosse-influenza-ecc.” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove sono riportati diversi preparati fitoterapici molto validi, tra i quali si cita lo sciroppo di cipolla e limone, od anche gli infusi di malva, maggiorana, timo. Sarebbe anche importante rafforzare le difese del sistema immunitario con un’alimentazione sana ed equilibrata, privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B5, B12, C, E), di grassi polinsaturi (omega-3, omega-6), di minerali (in particolare rame, manganese, selenio, zinco), di prebiotici (cibi ricchi di fibre) e probiotici (cibi fermentati). Per il caso specifico sarebbe comunque opportuno rivolgersi ad un medico omeopata, meglio se anche pediatra, che possa prescrivere una terapia strettamente personale e seguire adeguatamente la bambina durante la cura. Cordiali saluti.
Rita dice
Salve,
Dopo aver avuto le placche alla gola in primavera con febbre molto alta, i fastidi alla gola non se ne sono più andati, ad oggi soprattutto di notte ho fastidi alla gola come secchezza e bruciore, quali potrebbero essere le cause?? Sapreste consigliarmi qualche medicinale da banco o anche rimedi naturali???
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Rita, la secchezza e il bruciore della gola sono sintomi che traducono un’irritazione o un’infiammazione a carico della faringe. Le cause possono essere molteplici che solo un medico con la visita può diagnosticare. I rimedi omeopatici del presente articolo sono tutti potenzialmente validi per trattare le varie affezioni della gola, tra i quali individuare, nel rispetto della “legge dei simili”, il rimedio (o i rimedi) che contempla la sintomatologia più assomigliante alla propria. Ad esempio nel caso specifico potrebbero essere presi in considerazione rimedi come Arsenicum album, Belladonna, Phosphorus, Sambucus nigra od altri. Per quanto riguarda la fitoterapia dia un’occhiata all’articolo “Mal di gola subito via” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove sono riportati diversi preparati fitoterapici dell’antica tradizione, molti dei quali possono essere preparati in casa con ciò che si dispone, come ad es. il decotto di cipolla, di finocchio, di foglie di olivo, l’infuso di salvia, ecc. Cordiali saluti.
Alessandro dice
Salve,
Da quanto mio figlio a all’asilo nido ho tonsilliti e faringiti acute almeno 4-5 volte all’anno (a volte con placche, a volte con febbre, molta stanchezza e debilitazione, ecc.)
Cosa posso fare per rimediare definitivamente? Devo prenotare una visita con un omeopata o ci sono rimedi omeopatici che posso già prendere per curarmi?
Con oggi è la terza volta nel 2014 che mi viene mal di gola con dificoltà nella deglutizione e placca sulle tonsille.
Sono disperato… :-(
Grazie
Ciao
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Alessandro, rivolgersi al medico al medico omeopata è sempre la cosa più opportuna da fare, perché ciò rappresenta la migliore garanzia di risultato. Come lei sa, la medicina omeopatica parte dall’analisi del malato e dei suoi sintomi, sia a livello fisiologico che a livello psicologico, per giungere alla individuazione del rimedio (o dei rimedi) più adatto al singolo caso personale, cioè di quello che personifica maggiormente il paziente in tutte le sue manifestazioni ed alla scelta della diluizione che risulta essere più attiva per il medesimo, in base al tipo di patologia ed al livello di profondità che la stessa richiede. Solo a queste condizioni un rimedio omeopatico diventa curativo per quel malato affetto da quella patologia con quel quadro sintomatico, altrimenti si otterranno solo insuccessi o risultati parziali. Di conseguenza ogni terapia omeopatica è strettamente individuale e può essere tranquillamente diversa da persona a persona anche se affette dalla stessa patologia. Per tale motivo nel presente articolo sono riportati diversi rimedi omeopatici per la cura del mal di gola, tra cui scegliere, come detto, quello che presenta una modalità di manifestazione dei sintomi più somigliante al caso reale. Ad esempio per una situazione simile alla sua spesso vengono utilizzati Belladonna e Mercurius solubilis alternati tra loro. Tali rimedi (o altri) a bassa diluizione, essendo stati scelti sulla base della sintomatologia e quindi comportandosi da sintomatici, possono risolvere soltanto la fase acuta. Nel suo caso ciò potrebbe non bastare per evitare le recidive, perché molto probabilmente occorrerà fare ricorso ad una terapia omeopatica di fondo orientata al rafforzamento delle difese immunitarie, fatta di rimedi costituzionali (cioè di rimedi importanti individuati rigorosamente in base alla somiglianza con la totalità del paziente), quasi sempre ad alta diluizione, per un’azione più profonda e sistemica. Ovviamente ciò richiede indispensabilmente l’intervento del medico omeopata. Le difese del sistema immunitario si possono rafforzare innanzitutto con un’alimentazione sana ed equilibrata, che privilegi i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B12, C, E), di grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6), di minerali (in particolare rame, manganese, selenio e zinco), di prebiotici e probiotici. Non si disperi che una soluzione per lei esiste. Cordiali saluti.