Febbre e influenza sono due stati morbosi con i quali molte volte nella vita dobbiamo fare i conti.
In realtà la febbre, che è un innalzamento anomalo della temperatura corporea, di per sé non è una malattia ma una risposta ad una malattia, cioè è il sintomo di un’alterazione dei parametri fisiologici dell’organismo, dovuta, nella maggioranza dei casi, ad aggressioni di virus o batteri. La febbre diventa quindi la risposta del nostro sistema immunitario a tali aggressioni, cioè è il mezzo di difesa che l’organismo adotta per combattere l’infezione dei microbi. Specie nella stagione fredda, le cause più comuni della febbre sono proprio queste infezioni, quali ad es. raffreddore ed influenza, tipiche malattie dovute a virus, oppure faringite e bronchiti, che sono dovute soprattutto a virus ma anche a batteri. Durante l’infiammazione vengono prodotte alcune sostanze (citochine) che hanno l’effetto di provocare il dolore, il che spiega perché la febbre è quasi sempre accompagnata da dolori alla testa e/o dolori muscolari.
Non sempre però l’innalzamento di temperatura è causato da una malattia, ad es. esso può essere conseguente ad uno stress psichico, ad uno sforzo fisico, ad allergie o a qualsiasi altra condizione che interessi i centri di termoregolazione.
Una temperatura corporea compresa tra 36,5 e 37,5°C può essere considerata normale per un organismo sano. L’innalzamento di questi valori ingenera la febbre che si definisce leggera quando non supera i 38,5°C, forte fino a 40°C e ipertermia quando supera i 40°C.
Finché l’aumento di temperatura è contenuto, proprio per non privare l’organismo di questo importante mezzo di difesa, la terapia più adatta è il riposo accompagnato da alcune norme comportamentali, igieniche ed alimentari, quali ad es. consumare pasti leggeri ricchi di vitamine e di sostanze minerali (frutta e verdure), astenersi da fumo e alcool, evitare di tenere gli ambienti troppo caldi, prendere bagni di qualche grado al di sotto della temperatura corporea, bere molta acqua per compensare la disidratazione e la perdita elettrolitica.
La febbre va efficacemente contrastata solo quando assume valori tanto elevati da poter causare lesioni o effetti gravi nell’organismo, come ad es. danni alle cellule cerebrali.
L’influenza è una malattia da virus che interessa maggiormente l’apparato respiratorio, per cui si accompagna a raffreddore, tosse, mal di gola, raucedine, faringite, laringite, tracheite e qualche volta può interessare anche i bronchi. Solitamente la febbre è elevata, specie nei primi giorni. Altri sintomi abbastanza ricorrenti sono dolori diffusi ai muscoli ed alle ossa, in particolar modo alla schiena, mal di testa (per la produzione delle citate citochine), nonché astenia, brividi, lacrimazione e arrossamento degli occhi, ecc. Il virus influenzale tipicamente attecchisce verso la fine dell’autunno e la metà del’inverno, un po’ come il raffreddore, quando il freddo fa abbassare le difese immunitarie ed aumentare le occasioni di contagio per una maggiore permanenza in luoghi chiusi ed affollati.
Per trattare la febbre e l’influenza sono validi anche diversi preparati fitoterapici, come quelli consultabili agli articoli “Abbasso la febbre” e “Via raffreddore-tosse-influenza-ecc.” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”.
Principali rimedi omeopatici
Aconitum napellus 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Febbre repentina ed elevata dopo raffreddamento dovuto ad esposizione a freddo secco o influenza allo stadio iniziale acuto, con sete intensa di acqua fresca, brividi al minimo movimento, pelle secca e bruciante, rapide sensazioni di calore secco (senza sudorazione). Soggetto ansioso che passa da viso rosso e bruciante, se coricato, a pallore, se si siede. Aggravamento verso mezzanotte e con il freddo secco, il calore forte, il movimento. Miglioramento all’aria aperta.
Apis 5CH: 3 granuli secondo necessità anche ogni ora. In tutti gli stati acuti in cui è presente una febbre ed il soggetto è ansioso, agitato e, caratteristica essenziale, non avverte sete, alternando febbre a sudorazione profusa. Febbre esantematica. Peggioramento con il calore, con il contatto e dopo aver dormito. Miglioramento all’aria aperta, con applicazioni fredde, dopo abbondante minzione.
Arnica montana 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Febbre dopo uno sforzo fisico con sensazione di contusione su tutto il corpo, brividi, viso arrossato e caldo, naso e resto del corpo freddi. Peggioramento con il contatto e con il freddo umido. Miglioramento con applicazioni calde.
Arsenicum album 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Febbre intermittente e influenza accompagnate da sete continua di piccole quantità di acqua fredda, con sudorazione abbondante, sensazione di debolezza e di bruciore. Soggetto agitato e ansioso. Influenza intestinale. Peggioramento tra mezzanotte e le tre del mattino. Miglioramento con applicazioni calde.
Baptisia 6CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Febbre e influenza con sensazione di calore interno ed esterno, lingua asciutta e dolente, astenia, indolenzimento generale soprattutto nella zona del sacro. Febbre elevata accompagnata da agitazione, spossatezza, depressione nervosa, delirio. Influenza intestinale. Le regioni del corpo su cui si riposa diventano dolenti e come rotte. Peggioramento con il movimento e nel pomeriggio. Miglioramento con il riposo.
Belladonna 4CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Febbre anche di tipo esantematico con esantema rosso. Influenza. Stati febbrili violenti ed improvvisi accompagnati da eccitazione nervosa e congestione vascolare, allucinazioni, delirio, viso rosso e congestionato, pupille dilatate, secchezza delle mucose, sudorazione soprattutto alle parti coperte, pulsazioni a tutto il corpo e soprattutto alla testa. Peggioramento con la luce, con i rumori, all’aria fredda. Miglioramento con il calore e con il riposo. Il rimedio agisce bene dopo Aconitum e può essere ad esso alternato.
Bryonia 5CH: 3 granuli ogni ora allungando i tempi con i miglioramenti. Affezioni febbrili compresa l’influenza. Febbre che insorge dopo un raffreddamento caratterizzata da inizio graduale, sete intensa di grandi quantità di bevande fredde, dolori muscolari, cefalea congestizia, rossore, secchezza delle mucose, gusto amaro. Soggetto facilmente irritabile. Peggioramento con il calore, al risveglio, con un leggero contatto e con il movimento. Miglioramento con il freddo, il riposo e coricandosi sul lato dolente. Il rimedio spesso è susseguente ad Aconitum quando quest’ultimo non si rivela più efficace ed espleta un’azione meno rapida ma più profonda.
Dulcamara 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. E’ il corrispettivo di Aconitum nel caso di esposizione a freddo umido. Miglioramento con il calore.
Eupatorium perfoliatum 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Febbre alta con dolore ai globi oculari, ai muscoli ed alle ossa (come se fossero rotte), cefalea, brividi di freddo, sete continua (però il bere provoca vomito). Soggetto depresso, stanco e triste. Sensazione di insorgenza della febbre e dell’influenza. Peggioramento tra le 7 e le 9 del mattino, con il freddo, all’aria aperta e con il movimento. Miglioramento con la sudorazione (tranne la cefalea).
Ferrum phosphoricum 4CH: 3 granuli ogni 3 ore. Stati febbrili iniziali, con febbre moderata accompagnata da vampate di calore ed epistassi. Il rimedio si colloca tra lo stato di eccitazione di Aconitum e la depressione di Gelsemium.
Gelsemium 5CH: 3 granuli ogni 1-3 ore. Febbre intensa con assenza di sete, tremore, brividi di freddo, sensazione di spossatezza, prostrazione, assopimento, dolori muscolari, congestione della testa e cefalea. Aggravamento alle ore 10, con il calore, con il movimento. Miglioramento dopo aver urinato abbondantemente.
Ipeca 5CH: 3 granuli ogni 1-3 ore. Febbre con leggero brivido, senso di calore, ipersecrezione delle mucose, vomito, nausea che persiste anche dopo aver vomitato. Soggetto di umore irritabile. Peggioramento di sera e di notte.
Mercurius solubilis 6CH: 3 granuli 3 volte al dì. Febbre dovuta a infiammazione delle mucose, con sudori notturni maleodoranti, lingua sporca, alito pesante, sete intensa, brividi a fior di pelle. Soggetto apatico, intollerante alla luce intensa, sensibile alle variazioni di temperatura ed ai cambiamenti del tempo. Aggravamento notturno e con il calore del letto, con il freddo umido. Miglioramento con il clima secco e con il riposo..
Natrum muriaticum 6CH: 3 granuli 3 volte al dì. Febbre intermittente in soggetti demineralizzati, anemici, deboli, eccessivamente emotivi, tristi, ipocondriaci, con viso pallido e untuoso, con vescicole ai bordi delle labbra. Sintomo caratteristico è l’aggravamento dei brividi alle ore 10. Il rimedio è un riequilibratore e viene spesso usato per rimuovere gli ostacoli che impediscono ad altri rimedi di agire. Peggioramento con l’umidità. Miglioramento con il riposo e con applicazioni fredde.
Pyrogenium 5CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Febbre originata da stati infettivi e influenza con brividi di freddo, lingua rosso fuoco e odore cattivo di tutte le escrezioni. Soggetto spossato che alterna ansia e agitazione a prostrazione. Il rimedio espleta la massima azione nella fase di sensazione di freddo con febbre in aumento. Ha effetti ed indicazioni simili a Lachesis, con la differenza che quest’ultimo è più usato nelle manifestazioni senza febbre.
Rhus toxicodendron 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Febbre e influenza ad esordio progressivo dopo esposizione a freddo umido o pioggia con rigidità articolare dolorosa e diffusa che migliora muovendosi, brividi, sensazione di freddo, sudorazione tranne che al volto, cefalea, sete intensa, lingua ricoperta da patina grigiastra. Soggetto ansioso, agitato, prostrato. Peggioramento intorno alle ore 19. Miglioramento con il caldo secco e con applicazioni calde.
Esperienze
Esperienza n. 1. Soggetto agitato ed ansioso con febbre alta comparsa improvvisamente inizialmente senza sudorazione. Trattamento con Aconitum 5CH 3 granuli ogni 3 ore. Alla comparsa della sudorazione ed alla intensificazione dei dolori in tutto il corpo, Aconitum è stato sostituito con Belladonna 4CH e Bryonia 5CH, 3 granuli ogni 3 ore, alternando i due rimedi. I tempi sono stati progressivamente allungati con i miglioramenti. Dopo 5 giorni i sintomi sono completamente scomparsi.
Esperienza n. 2. Soggetto angosciato e nervoso colto all’improvviso da febbre alta a seguito di colpo d’aria dopo sforzo fisico, accompagnata da sensazione di contusione in tutto il corpo, brividi, pelle secca e molto calda, sete intensa. Trattamento con Aconitum 5CH e Arnica 5CH, 3 granuli ogni 2 ore, alternando i rimedi. I tempi sono stati progressivamente allungati con i miglioramenti. Dopo 4 giorni i sintomi sono scomparsi.
Esperienza n. 3. Febbre esantematica moderata a esordio lento, con dolori aggravati dal minimo movimento, astenia, sete di acqua fredda. Trattamento con Apis 5CH, Bryonia 5CH e Ferrum phosphoricum 4CH, 3 granuli ogni due ore, alternando i rimedi. Dopo 3 giorni i tempi di somministrazione sono stati portati a 4 ore. Dopo altri 3 giorni il soggetto si è ristabilito, per cui si è passati ad una sola somministrazione al giorno di ciascuno dei tre rimedi (mattina, mezzogiorno e sera) per una settimana.
N.B.: le diluizioni e le posologie riportate nel presente articolo, tra le più indicate in letteratura, hanno solo carattere orientativo e non intendono, né possono, sostituire alcuna prescrizione medica. Sarà il medico omeopata a stabilire le entità terapeutiche più appropriate ed a prescrivere la cura che si lega al singolo caso (rimedi, diluizioni, posologie, tempi).
(*) V. Note esplicative e la home-page della sezione.
Irene dice
Buonasera, ho una bambina di 4 mesi che ha febbre che sale intorno alle 17.00 e nel mezzo della notte da 3 giorni. Il pediatra ha fatto analisi in laboratorio e ha trovato un innalzamento importante dei globuli bianchi e quindi un’infezione batterica aspecifica e mi ha prescritto l’antibiotico e tachipirina quando la febbre supera 38.5. L’esame delle urine non siamo riuscite a farle in quanto il laboratorio stamani era chiuso per la festività. La nostra omeopata ci ha consigliato la pulsatilla che la bambina ha preso 5 cucchiaini (disciolti in 1/2 l di acqua 3 granuli 30ch) ma la febbre tende sempre ad alzarsi.. aumento la dose e devo dare più spesso il rimedio? Oppure devo cambiarlo?.. grazie per il consiglio ma la nostra omeopata non risponde e non vorrei che non rispondesse fino a martedì.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Irene, non dovrebbe trattarsi di una questione di dose o di frequenza di somministrazione. È comunque sempre opportuno non prendere iniziative personali e seguire unicamente le indicazioni del medico omeopata curante, che avrà avuto le sue buone ragioni per prescrivere Pulsatilla. Cordiali saluti.
Silvia dice
Gentile dottoressa, sono la mamma di Anna sei anni e mezzo,;la piccola si è beccata l’influenza, da sabato (questo è il quarto giorno) ha febbre costante a 38, stanotte ha avuto un picco a 39.3. il pediatra l’ha visitata i bronchi sono liberi, gola leggermente arrossata…
le è scoppiato il raffreddore, ha la base del naso molto arrossata, il muco è denso,giallo verdastro, soffia il naso spesso, sternuti pochi.
in viso è pallida, con la febbre rimane seduta sul divano, ferma, devo insistere perchè beva, non ha sete, provo a offrirle frutta ma mi chiede pane creker, con la febbre ha senso di nausea.
le sto dando rame, qualche tisana, ma faccio fatica a fargliele bere, ho provato belladonna poi pulsatilla, ma non sono stata costante nella somministrazione perchè non ero sicura del rimedio
(la mia omeopata è irreperibile perchè in maternità..).
la ringrazio per l’attenzione.
Cordiali saluti
Silvia
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Silvia, se si tratta di influenza ed il pediatra non ha riscontrato alcun problema a carico dei bronchi, in assenza della sua omeopata e quindi nell’incertezza di quale rimedio omeopatico utilizzare, potrebbe essere opportuno attendere il decorso dell’influenza, controllando la febbre, alimentando e idratando opportunamente la bambina. Se necessario potrebbe ricorrere al pediatra. Potrebbe essere altresì utile rafforzare le difese immunitarie con un’alimentazione sana ed equilibrata, che, compatibilmente con l’età della bambina, privilegi i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B5, B12, C, E), di grassi polinsaturi (omega-3, omega-6), di minerali (in particolare rame, manganese, selenio, zinco), di prebiotici (cibi ricchi di fibre) e probiotici (cibi fermentati). Ciò costituirebbe anche un’ottima prevenzione naturale per il futuro. Cordiali saluti.
Renata dice
Gentilissima Dottoressa, ho una bambina di otto anni che generalmente gode di buona salute.
Ogni tanto però le viene l’influenza che insorge gradualmente, peggiora la sera e scompare la mattina. Presenta dolori alla schiena, cefalee e bisogno di bere acqua. Diventa irrequieta, avrebbe bisogno di stare ferma ma fa fatica. Non riesce a coricarsi e riposare.
Ma a parte questi sintomi, spesso non ha nient’altro. Ne raffreddore, ne vomito o diarrea.
Come posso aiutarla in questi casi?
La ringrazio infinitamente, anche per il lavoro che fa su questo sito.
Renata
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Renata, la prima cosa da fare, ma sicuramente l’avrà già fatto, è di sentire il parere del pediatra. Infatti, in mancanza di altro, le problematiche che investono la sua bambina potrebbero essere abbastanza tipiche e ricorrenti in età pediatrica, dove il sistema immunitario non è completamente maturo e quindi sufficientemente forte da poter respingere tutti gli attacchi degli agenti patogeni esterni, ma che con la crescita, rafforzandosi i meccanismi di difesa, i problemi tendono a regredire fino a scomparire completamente. La migliore prevenzione da mettere in atto è perciò aiutare il sistema immunitario ad aumentare le proprie difese e ciò lo si può fare in modo assolutamente naturale innanzitutto con un’alimentazione sana ed equilibrata che privilegi i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B12, C, E), di grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6), di minerali (in particolare rame, manganese, selenio e zinco), di prebiotici e probiotici. Esistono anche diversi preparati erboristici in grado di rafforzare le difese immunitarie, quali ad es. quelli a base di Echinacea, gel di Aloe vera, Ribes nigrum, Propoli, Uncaria tormentosa, Eleuterococco, Astragalo, ecc. Infine dia un’occhiata all’articolo “Via raffreddore-tosse-influenza-ecc.” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove sono riportati diversi preparati fitoterapici dell’antica tradizione utilizzabili in caso di bisogno. Si ricordi però che la parola spetta sempre al medico. Cordiali saluti.
anna dice
gent.ma dr.ssa
non so bene se ascrivere ad una forma influenzale, le vertigini che da un paio di giorni mi assalgono ogni qualvolta mi alzo precipitosamente dal letto. Anche ad occhi chiusi vedo ruotare intorno a me la stanza, la sensazione è di testa leggera, sto mangiando poco. Soffro di reflusso esofageo anche e cerco di curarmi con nux vomica. Le sarei grata di una risposta, come sempre con l’indicazione di un rimedio.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Anna, credo che non occorra altro. Nux vomica, che ricordiamolo è un policresto (i policresti sono i grandi rimedi della materia medica omeopatica ad azione ampia e profonda, che hanno attività generali riequilibranti utili a curare diverse patologie), è uno dei più importanti rimedi, se non il più importante, per curare tutti i disturbi di cui lei soffre, ossia il reflusso gastroesofageo, le vertigini proprio con la sensazione di testa leggera e finanche la perdita di appetito. Ovviamente, come lei ben sa, i risultati saranno tanto migliori quanto più c’è somiglianza con il rimedio. Deve solo avere la pazienza di aspettare. Cordiali saluti.
Valeria dice
Salve leggevo su un libro che Gelsemium è ottimo per le cefale, e soprattutto per chi ha terrore del futuro.
Da tempo ho questo problema, non riuscendo ad avere ancora un lavoro tendo ad essere parecchio stressata, con la presenza di mal di testa che iniziano la mattina ma si calmano la sera.
potrebbe aiutarmi in dosaggio 200ch un granulo al giorno ?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Valeria, la cefalea, che ricordiamolo è un sintomo e non una malattia, è un disturbo molto comune che può avere diverse origini. Dal punto di vista omeopatico è più interessante conoscere il tipo di dolore, o meglio la sensazione provata dalla persona, la localizzazione precisa del disturbo, le modalità di aggravamento e di miglioramento con tutti i sintomi concomitanti, ecc. E’ poi importante individuare il biotipo dal punto di vista omeopatico su cui andare a collocare il suddetto quadro sintomatologico. Nel suo caso la scelta del rimedio più adatto andrà fatta tra quelli che contengono una cefalea che inizia al mattino e si calma la sera che probabilmente ha un’origine psicogena per la situazione emotiva connotata da stress e preoccupazione. Gelsemium è proprio il rimedio omeopatico che presenta una patogenesi simile a quella appena descritta relativamente alla cefalea ed allo stato ansioso accompagnato da affaticamento e apprensione per il futuro, paura ci ciò che può accadere, scoraggiamento, mente vagante, per cui potrebbe essere il rimedio adatto a lei. In linea di principio un’alta diluizione come la 200CH potrebbe essere la più appropriata, considerato che è in gioco anche la componente psicologica, però ciò richiede una buona somiglianza con il rimedio, sia dal punto di vista fisiologico che dal punto di vista psicologico, altrimenti i risultati non saranno quelli auspicati. Ad esempio Gelsemium è un rimedio adatto a soggetti dalla costituzione fosforica (corrispondente al longitipo che manca di vigore, si stanca facilmente ma recupera velocemente perché si sa gestire) e dal temperamento nervoso (corrispondente al biotipo impaziente, malinconico, con frequenti inibizioni in cui prevale la funzione recettività), per cui se lei si ritrova abbastanza in tali caratteristiche ci si può spingere con le diluizioni senza inconvenienti, altrimenti è meglio mantenersi sulle basse diluizioni che comunque agiscono sui sintomi, come quelle non superiori alla 7CH che solitamente si assumono in ragione di 3 granuli 3-6 volte al dì. Sarebbe però meglio che tutto ciò lo stabilisca un medico omeopata. Infine per prevenire o contrastare ogni forma di cefalea può essere utile associare un’alimentazione con cibi ricchi di vitamine, in particolare le vitamine A, C, E e del gruppo B, nonché uno dei preparati fitoterapici casalinghi di cui all’articolo “Addio mal di testa” della sezione del sito “Rimedi della nonna”, che la invito a consultare. Cordiali saluti.
andree dice
Buongiorno sono Alice mi è stata diagnosticata una bronchite con broncospasmo. Non c’è febbre, ma stanchezza e nausea. Al posto di antibiotici quali rimedi omeopatici potrebbero funzionare? Grazie!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Andree (o Alice), i principali rimedi omeopatici utili al trattamento di una bronchite con broncospasmo o con attacchi di ostruzione bronchiale sono gli stessi che vengono utilizzati anche per l’asma, di cui all’articolo “Asma” nella stessa sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, che la invito a consultare. Tra di essi i rimedi che contengono più marcatamente anche i sintomi associati di stanchezza e nausea, da lei avvertiti, sono Antimonium tartaricum, Arsenicum album, Bryonia, Ipeca, Kalium carbonicum, Lachesis, Lycopodium, Nux vomica, Phosphorus, Psorinum, Pulsatilla, Sulphur, Thuya. Verifichi lei, avvalendosi delle note caratteristiche che accompagnano ciascun rimedio nell’articolo, quale presenta una sintomatologia più somigliante alla sua, condizione questa indispensabile, com’è noto, per ottenere dei risultati positivi. Sarebbe però meglio se tale scelta la facesse un medico omeopata. Cordiali saluti.
anna dice
Gent.ma dr.ssa della Volpe
dal mese di settembre in famiglia assumiamo, come ogni anno, Dolisobios 15 ma nonostante il richiamo del 19 gennaio mio figlio attualmente presenta i sintomi dell’influenza, benchè attenuati, che sta curando con le gocce di R1, R6 ed R9. Ha sentito parlare molto di Echinacea, quando qualche anno fa è stato a Londra. Secondo lei quale tra i due rimedi è quello migliore per potenziare l’organismo e renderlo immune o quasi al virus dell’influenza?
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Anna, come lei sa in omeopatia non esiste il concetto di rimedio migliore, ma solo di rimedio più adatto ad una determinata persona affetta da una determinata malattia. Le posso solo dire che Echinacea omeopatico è un ottimo rimedio potenzialmente in grado di rafforzare le difese immunitarie, che se tenute alte possono garantire un buon sistema di protezione. Le difese immunitarie si possono rafforzare anche con un’alimentazione adeguata che privilegi i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B12, C, E), di grassi polinsaturi (omega3 e omega6), di minerali (in particolare rame, manganese, selenio e zinco), di prebiotici e probiotici. Cordiali saluti.
Gigliola dice
Ho un poco di febbre da 10 giorni, che passa dai 37 ai 37,6, e non mi abbandona! La mattina quando mi sveglio non c’è l ho, poi dopo 2 ore che sono in piedi inizia a salire e mi accompagna fino a sera. Non ho altri sintomi se non l intontimento che ti danno qualche linea di febbre.. L unica cosa che sento da 10 gg e’ un ovaia che mi fa un po’ malino a volte.. C e qualche granulo omeopatico indicato che potrei prendere?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Gigliola, probabilmente lei è affetta da ovarite, che è l’infiammazione delle ovaie dovuta per lo più ad infezione batterica da gonococco e ciò giustificherebbe la febbricola ed il dolore. I rimedi omeopatici che vengono generalmente utilizzati sono Apis mellifica, se è interessata l’ovaia destra, o Lachesis, se è interessata l’ovaia sinistra. Le consiglio però di evitare il “fai da te” e di rivolgersi al medico per una diagnosi precisa, perché un’eventuale ovarite non adeguatamente trattata o trascurata può produrre conseguenze molto serie. Cordiali saluti.
CLAUDIA dice
grazie tante per la risposta. cosa ne pensa quindi dei rimedi omeopatici dati per prevenzione dai pediatri di mie amiche? tipo oligosol zinco rame, munostim e engystol , guna pasticche… Secondo il suo parere e’ meglio quindi che non faccia anche io questa cura “generica” perche’ potrebbe essere controproducente oppure rientrano negli integratori che mi indica? e visto che ci siamo potremme indicarmi se ci sono delle liste di pediatri che curano anche con l’omeopatia? esiste? grazie anticipatamente della sua risposta
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Claudia, nella risposta precedente le ho riepilogato il punto di vista della scuola di medicina omeopatica unicista, quella rimasta fedele al pensiero di Hahnemann (il medico tedesco considerato il padre dell’omeopatia) e che sposa meglio i principi su cui si fonda l’omeopatia stessa, quella cioè che prescrive un solo rimedio chiamato “simillimum”, capace di coprire tutti i sintomi del paziente. Gli altri due metodi di prescrizione si rifanno alle scuole di medicina omeopatica pluralista e complessista. L’omeopatia pluralista prescrive più rimedi sinergici associati, ma alternati tra loro. L’omeopatia complessista prescrive più rimedi sinergici contemporaneamente, realizzando i cosiddetti “complessi”, di solito tutti sintomatici, cioè fatti per curare i sintomi e per questo più superficiali nella loro azione terapeutica. Appartengono a quest’ultima scuola i rimedi da lei citati, ad eccezione dell’oligosol zinco-rame che è un oligoterapico, cioè è un rimedio in cui gli oligoelementi sono contenuti in concentrazioni bassissime del tipo omeopatico ed in genere viene adoperato in caso di carenze degli stessi. Tengo anche a precisare che nella risposta non ho indicato alcun integratore, ho solo informato che le difese immunitarie possono essere potenziate con una giusta alimentazione e/o con preparati fitoterapici in grado di stimolare il sistema immunitario. Il consiglio che le posso dare, se lei sospetta che il suo bimbo possa presentare qualche “debolezza”, di rivolgersi ad un medico omeopata, meglio se pediatra e di non badare alle prescrizioni degli altri, perché ogni caso presenta le sue peculiarità. Sulle liste dei pediatri omeopati, purtroppo, non posso esserle d’aiuto perché non ne conosco e non so neanche se esistono. Stia tranquilla e si faccia guidare dagli specialisti del settore. Cordiali saluti.
CLAUDIA dice
Buongiorno, sono Claudia. Se possibile volevo chiedere se potevo fare una cura preventiva omeopatica al mio bimbo di 18 mesi. il 16 sett. inizia la scuola materna e volevo rafforzargli le difese immunitarie. Tenendo conto che a un bimbo piccolo e’ difficile somministrare diversi rimedi… cosa mi consiglia?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Claudia, per l’omeopatia unicista risulta sempre molto problematico individuare una cura omeopatica preventiva per rafforzare le difese immunitarie, perché ciò richiederebbe la conoscenza a priori delle modalità con cui il soggetto si ammalerà se dovesse contrarre una malattia (ad es. l’influenza), che sono diverse da quelle di tutti gli altri. Provo a spiegarmi meglio: i rimedi omeopatici per produrre un’azione curativa devono essere prescritti secondo il principio di similitudine con la totalità dei sintomi che la malattia induce, composta dai sintomi generici e dai sintomi caratteristici di ciascun soggetto. Tale criterio omeopatico deve essere adottato anche se volessimo fare prevenzione, con la difficoltà, però, che non possiamo conoscere i sintomi individuali caratteristici prima che questi si manifestino e quindi non possiamo individuare preventivamente il simillimum (il rimedio omeopatico simile al paziente). Pertanto una cura omeopatica preventiva fatta con rimedi non appropriati o è del tutto inutile o può produrre degli esiti addirittura controproducenti. Ma le difese immunitarie si possono rafforzare in modo naturale anche con una giusta alimentazione che, compatibilmente con l’età del bimbo, privilegi i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B12, C, E), di grassi polinsaturi (omega3 e omega6), di minerali (in particolare rame, manganese, selenio e zinco), di prebiotici e probiotici. Esistono anche diversi preparati erboristici in grado di rafforzare le difese immunitarie, da scegliere su consiglio dell’erborista e tenendo sempre conto dell’età del bimbo. Ad esempio la Propoli o il gel di Aloe vera sono dei validissimi adattogeni. Cordiali saluti.