Si valuta che circa il 60% della popolazione italiana soffre di disturbi gastrici dopo aver mangiato, che nella maggioranza dei casi sono occasionali o transitori e consistono essenzialmente in bruciore, acidità di stomaco, eruttazioni, flatulenza, sensazione di dolore, ecc. Le situazioni croniche in genere sottendono patologie molto più importanti ed in questi casi i disturbi aumentano di intensità e di durata, al punto da limitare o inibire le capacità lavorative e sociali delle persone che ne sono affette.
Il fenomeno ha senz’altro tra i suoi fattori predisponenti alcuni comportamenti negativi che accompagnano la nostra esistenza, quali lo stress sia fisico che emozionale, i ritmi frenetici della vita, gli stili alimentari sbagliati comportanti l’uso di cibi troppo conditi e consumati in fretta, le cattive abitudini personali come il fumo e l’alcool, l’abuso di alcune tipologie di farmaci come gli antinfiammatori, ecc.
I disturbi gastrici più comuni sono essenzialmente i seguenti.
L’aerofagia che è la difficoltà digestiva consistente nella eccessiva deglutizione di aria durante i pasti che provoca un rigonfiamento gassoso dell’addome, il più delle volte doloroso, con conseguente meteorismo e frequenti eruttazioni e flatulenze. Spesso è semplicemente la conseguenza di cattive abitudini alimentari, come l’uso eccessivo di bevande gassate, di bicarbonato e di chewingum, o il consumo troppo frettoloso dei pasti.
Il meteorismo che è l’eccessiva produzione e accumulo di gas nel tratto digestivo, più usualmente nel tratto intestinale, che causa spasmo e distensione dell’addome.
La flatulenza che è la miscela di gas intestinali rilasciata all’esterno attraverso l’ano, accompagnata solitamente da un suono caratteristico e da un odore sgradevole. Può essere la manifestazione tipica dell’aerofagia oppure essere dovuta ad un aumento dei processi fermentativi o putrefattivi, che provocano un’eccessiva sintesi di gas a livello gastrointestinale, in conseguenza dell’assunzione di alcune tipologie di alimenti o di farmaci.
L’eruttazione che è l’espulsione rumorosa, attraverso la bocca, dei gas presenti nello stomaco. Può essere una manifestazione tipica dell’aerofagia oppure essere associata ad una indigestione o ad altri disturbi gastrici.
La pirosi che è la sensazione di bruciore allo stomaco, avvertita dietro lo sterno, che si irradia verso la gola, dovuta all’eccessiva risalita dei succhi gastrici, particolarmente acidi. La sintomatologia è piuttosto comune e può essere occasionale, quando è dovuta ad es. ad una cattiva digestione, all’assunzione di alimenti irritanti o di particolari farmaci, oppure ripetitiva, quando è associata a patologie come il reflusso gastroesofageo che può avere diverse cause come l’incontinenza dello sfintere gastroesofageo, l’ernia iatale o la diminuzione del tono della muscolatura esofagea e/o gastrica. La pirosi, comunemente chiamata acidità di stomaco, il più delle volte si presenta poco dopo i pasti o a lunga distanza da questi ed è favorita da particolari posizioni come quella sdraiata che si assume durante il riposo notturno.
La dispepsia che è l’alterazione della funzione digestiva gastrica o intestinale, comunemente chiamata digestione difficile, caratterizzata da pesantezza di stomaco, sonnolenza, mal di capo dopo i pasti. Talora si presentano dolore o fastidio cronico alla parte addominale superiore o retro-sternale, aerofagia, flatulenza, pirosi gastrica, borborigmi, nausea, vomito. Può essere di natura organica, come ad es. con la gastrite acuta e cronica, o funzionale, come ad es. con l’ulcera gastrica.
La gastrite che è l’infiammazione, acuta o cronica, della mucosa dello stomaco. Spesso è causata da cattive abitudini alimentari, quali l’abuso di alcool, spezie e cibi irritanti per la mucosa gastrica. La forma acuta è caratterizzata da lesioni erosive, per cui generalmente i sintomi sono acidità, bruciore e crampi allo stomaco, nausea e vomito. La forma cronica manca della componente erosiva, per cui in genere è silente ed i sintomi sembrano quelli della cattiva digestione. Può degenerare in ulcera peptica o in patologie molto più gravi.
L’ulcera gastrica che è l’erosione della mucosa gastrica o nei casi più gravi la perforazione della parete dello stomaco. Le cause della malattia non sono completamente note. L’ipotesi più accreditata è quella di una diminuzione della resistenza della mucosa gastrica all’aggressività del succo gastrico che è particolarmente acido. Quasi sempre l’ulcera gastrica è preceduta dalla gastrite, in cui la mucosa infiammata ha una ridotta capacità di secrezione di bicarbonato nel muco protettivo. In moltissimi casi si riscontra la presenza del batterio Helicobacter pyroli al di sotto della mucosa che provoca una reazione infiammatoria e una lesione del tessuto epiteliale locale. Altri fattori predisponenti possono essere gli abusi di alcool, caffeina, fumo, grassi, farmaci ed altro, come pure la matrice genetica e particolari condizioni emotive. I sintomi sono dolore epigastrico che si vivacizza con l’assunzione di cibo, nausea, vomito, anemia sideropenica (da carenza di ferro) legata alle emorragie.
L’ulcera duodenale che è la lesione in uno o più punti della mucosa del duodeno, più frequentemente del primo tratto del duodeno e per questo è detta anche ulcera bulbare. E’ molto più frequente dell’ulcera gastrica. Anche stavolta si ritiene che la causa della malattia sia strettamente collegata ad un’ipersecrezione acida della mucosa gastrica unita ad una ridotta capacità della mucosa duodenale di secrezione di bicarbonato nel muco protettivo. I fattori predisponenti ed i sintomi sono essenzialmente gli stessi dell’ulcera gastrica, con la differenza che il dolore è sempre migliorato dall’assunzione di cibo. Si parla di ulcera gastroduodenale quando sono interessati stomaco e bulbo duodenale, cioè il tratto digerente superiore.
L’ulcera peptica è la lesione singola o multipla che colpisce oltre la mucosa e sottomucosa del tratto digerente superiore, come stomaco e bulbo duodenale, anche la seconda parte del duodeno e l’esofago, in quest’ultimo caso soprattutto in presenza di reflusso acido. Gli uomini ne sono maggiormente colpiti rispetto alle donne (rapporto 3:1). I fattori predisponenti ed i sintomi sono essenzialmente gli stessi dell’ulcera gastrica e dell’ulcera duodenale. Anche l’infezione dal batterio Helicobacter pyroli, più diffusa ove sussistono condizioni di scarsa igiene ambientale, è causa della malattia.
Per gastralgia si intende il dolore vivo all’epigastrio (regione del torace compresa tra l’estremità inferiore dello sterno e le due arcate costali), con possibile irradiazione alle zone circostanti, che solitamente è di tipo acuto, trafittivo, spastico, crampiforme. La gastralgia può essere dovuta a diverse cause, tra cui le più frequenti sono la gastrite, l’ulcera gastrica, l’ulcera duodenale, l’ulcera gastroduodenale, l’ulcera peptica.
Per trattare i vari disturbi gastrici sono validi anche molti preparati fitoterapici, come quelli consultabili agli articoli “Digestione facile” e “Digestione senza tante arie” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”.
Principali rimedi omeopatici
Abies nigra 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dispepsia e gastrite con sensazione di avere un corpo solido a livello dell’epigastrio e di freddo allo stomaco. La gastralgia (dolore vivo all’epigastrio) compare sempre dopo aver mangiato ed è causata da abusi di tè o di tabacco. Stipsi con bruciore del retto.
Anacardium orientale 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Gastrite ed ulcera duodenale con sensazione di vuoto allo stomaco, di nausea e vomito. Il dolore sopraggiunge a digiuno e migliora dopo aver mangiato. La digestione è lenta e con sensazione di pienezza. Alito cattivo, gusto sgradevole, secchezza della bocca e della gola, lingua bianca e ruvida, stipsi nervosa. Miglioramento evidente e immediato di tutti i disturbi mangiando.
Antimonium crudum 4CH: 3 granuli ogni 1-3 ore. Indigestione, dispepsia, gastrite acuta con eruttazioni e dolori all’epigastrio. Colite, diarrea. E’ il rimedio della nausea, del vomito e dei disturbi digestivi in seguito ad abusi alimentari. La lingua è ricoperta da una patina bianca ed il soggetto ha una sensazione di pienezza e di avversione per qualsiasi cibo. Aggravamento con il caldo, l’acqua ed il cibo. Miglioramento all’aria aperta e con il riposo.
Argentum nitricum 6CH: 3 granuli ogni 1-3 ore. Dispepsia, gastrite, ulcera gastrica con bruciore all’epigastrio, acidità, aerofagia, reflusso gastroesofageo, flatulenza, meteorismo, fitte allo stomaco come da schegge di vetro, diarrea emotiva. Nausee dopo ogni pasto con sforzi infruttuosi di vomitare. Flatulenza eccessiva. Eruttazioni brucianti immediatamente dopo i pasti, che alleviano momentaneamente. Desiderio di cibi molto dolci, in particolare di cioccolato. E’ un rimedio utile nei casi di disturbi gastrici dovuti a tensione psichica prima di affrontare una qualsiasi difficoltà. Miglioramento con la pressione, all’aria aperta e con l’aria fredda. Aggravamento con il caldo e con l’ingestione di dolci che però il soggetto desidera.
Arsenicum album 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dispepsia, gastrite, reflusso gastroesofageo, ulcera gastrica con dolore violento e bruciante che migliora solo con applicazioni calde. Colite, enterite acuta, emorroidi, ragadi anali. Il soggetto è agitato ed inquieto, ha senso di debolezza generale, eruttazioni frequenti e le mucose secche. Possibile desiderio di dolciumi. Il dolore allo stomaco si manifesta soprattutto dopo aver mangiato e/o durante la notte. E’ aggravato dal cibo ed ha sete di acqua fredda che però spesso vomita.
Asa foetida 6CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Meteorismo, dispepsia, gastrite con eruttazioni accompagnate da spasmi esofagei, forte distensione dello stomaco e dell’intestino. Peristalsi eccessiva e tendenza alla diarrea. Le eruttazioni sono continue ed esplosive. La flatulenza e le feci sono particolarmente maleodoranti. Aggravamento notturno.
Belladonna 4CH: 3 granuli ogni 3-6 ore. Gastrite e ulcera gastroduodenale con dolore violento ed improvviso. Coliti con coliche accompagnate da stitichezza. Il soggetto ha rigurgiti frequenti, senso di pienezza e di dilatazione, pirosi, nausea e voglia di vomitare soprattutto all’inizio di un pasto o all’aria aperta. Il dolore allo stomaco è aggravato dalla pressione.
Bismuthum subnitricum 5CH: 3 granuli ogni 2 ore. Gastrite, ulcera gastrica. Dolore allo stomaco con nausea dopo ogni pasto e stimolo a vomitare. Gusto amaro, bruciore con senso di riempimento e molte eruttazioni di odore putrido, borborigmi. Coliche intestinali, diarrea. I sintomi migliorano bevendo acqua fredda e peggiorano mangiando. I dolori, che si irradiano al rachide, migliorano stirandosi e piegandosi all’indietro.
Calcarea carbonica 4CH: 3 granuli da 1 a 3 volte al dì. Dispepsia, gastrite cronica, disturbi digestivi dei lattanti durante la dentizione con dermopatia. Rigurgiti acidi, reflusso gastroesofageo, nausea e vomito acido, eruttazioni rumorose e continue dopo ogni pasto, pirosi, meteorismo, dolore e senso di pressione allo stomaco anche a digiuno. Diarrea acida, coliche epatiche, calcolosi biliare. Desiderio di dolciumi.
Carbo animalis 6CH: 3 granuli ogni 3-6 ore. Pirosi, rigurgiti, crampi allo stomaco, flatulenza, gonfiore dopo i pasti, sensazione di peso anche a digiuno, atonia gastrica, dispepsia, gastrite. Disgusto verso gli alimenti grassi che non vengono digeriti. Stipsi o diarrea fetida, emorroidi.
Carbo vegetabilis 4CH: 4 granuli dopo i pasti. Gastrite, dispepsia, atonia gastrica, disturbi gastrici vari. Stitichezza o diarrea con feci fetide e sensazione di bruciore, emorroidi. Pirosi, rigurgiti, reflusso gastroesofageo, flatulenza eccessiva, meteorismo, crampi allo stomaco con bruciori, gonfiore alla parte superiore dell’addome (sopra l’ombelico), sensibilità all’epigastrio, sensazione di pressione. E’ uno dei migliori rimedi per la flatulenza. Possibile desiderio di dolciumi.
Chamomilla 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Dispepsia, disturbi gastrici vari, gastralgia psicogena, pirosi, rigurgiti, reflusso gastroesofageo, gonfiore addominale, flatulenza, meteorismo, coliche flatulenti molto dolorose, gastroenteriti infantili. Soggetto irritabile e nervoso, intollerante al dolore.
China 6CH: 3 granuli ogni 3-6 ore. Dispepsia, gastrite, eruttazioni, pirosi, reflusso gastroesofageo, meteorismo, flatulenza, borborigmi, gusto amaro, ipotonia gastrica, sensazione di gonfiore addominale, sensibilità all’epigastrio. Le eruttazioni e la flatulenza non danno alcun sollievo. Spesso diarree spossanti dopo ogni pasto. Desiderio di dolciumi. Peggioramento con freddo, correnti d’aria, umidità.
Hydrastis 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Dispepsia, gastrite, indigestione da atonia gastrica specie negli anziani. Stipsi con disturbi epatici. Lingua gialla e gonfia che mantiene l’impronta dei denti, gusto pepato. Gli alimenti quali pane e legumi provocano eruttazioni acide. Senso di debolezza e di vuoto allo stomaco costante, con sensazione di svenimento. Dolore all’ipocondrio destro.
Ignatia amara 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Disturbi gastrici in soggetti nevrotici, emotivi, malinconici, instabili. Dispepsia, aerofagia, singhiozzo, nausea, vomito, reflusso gastroesofageo. Senso di vuoto, di debolezza e crampi allo stomaco a digiuno. Coliche addominali, spasmi delle vie biliari, stipsi con stimoli inefficaci, possibile diarrea, emorroidi pruriginose. I sintomi peggiorano con il freddo, dopo il pasto, con il movimento prolungato. Migliorano con il caldo moderato, durante il pasto, con il cambio di posizione.
Iris versicolor 4CH: 3 granuli 3 volte al dì. Dispepsia, gastrite, reflusso gastroesofageo. Epatopatie, pancreatite. Bruciori violenti al tubo digerente, rigurgiti acidi, salivazione, dolori di stomaco, emicrania, vampate di calore alla testa, rossore del viso. I sintomi si presentano nei giorni di riposo lavorativo.
Kalium bichromicum 5 CH: 3 granuli ogni 3-6 ore. Dispepsia, gastrite, ulcera gastrica. Dolore trafittivo che si irradia al rachide e che migliora mangiando. Nausea, vomito e bruciore di stomaco dopo mangiato e dopo aver bevuto birra. Le eruttazioni danno sollievo. Senso di pienezza e di pressione allo stomaco.
Kalium carbonicum 6CH: 3 granuli ogni 3-6 ore. Atonia e insufficienza gastro-epatica. Dispepsia di persone anziane. Rigurgiti frequenti e acidità di stomaco con sensazione di pienezza, di pressione e di grande gonfiore all’epigastrio subito dopo i pasti, reflusso gastroesofageo. Meteorismo e flatulenza eccessiva. Ogni alimento assorbito, solido o liquido, sembra mutarsi in gas. Eruttazioni acide al mattino o dopo mezzanotte. Nausee costanti che peggiorano stando coricati e dopo ogni emozione. Bocca molto secca. Dolori che si irradiano all’inguine. Coliche flatulenti, stipsi con falsi stimoli. Possibile desiderio di dolciumi. Aggravamento con il freddo e dopo il pasto. Miglioramento con il caldo e durante la giornata.
Lycopodium 4CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Dispepsia, gastrite cronica, astenia gastrica, eruttazioni acide, pirosi, rigurgiti, reflusso gastroesofageo, borborigmi, meteorismo, flatulenza, gonfiore addominale maggiormente avvertito nella parte bassa dell’addome. Problemi digestivi per insufficienza epatica, stipsi spastica, emorroidi sanguinanti. Senso di sazietà e di pienezza dopo pochi bocconi, nonostante l’appetito. Desiderio di dolciumi. I cibi elaborati, le carni grasse, le cipolle, le ostriche, i crostacei, il vino sono mal tollerati. I dolori di stomaco sono migliorati dal calore del letto e di sera. Sintomi periodici.
Nitricum acidum 9CH: 3 granuli una volta al dì. Dispepsia. Gastrite. Ulcera peptica gastroduodenale con possibili sanguinamenti. Bruciori e dolori di stomaco pungenti come schegge. Dolori all’ano, ragadi anali, emorroidi estremamente dolorose. Peggioramento durante e dopo i pasti, con latte e cibi grassi, di notte. I soggetti ricchi di pigmenti sono più reattivi al rimedio.
Nux moschata 5 CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dispepsia da atonia gastrica. Gastrite acuta. Gastroenterite. Flatulenza estrema, secchezza della bocca, singhiozzo, sonnolenza invincibile, assenza di sete. Sensazione di masso allo stomaco e gonfiore all’epigastrio principalmente dopo i pasti. Stipsi e diarrea si alternano.
Nux vomica 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Disturbi gastrici in soggetti irritabili con uno stile di vita contraddistinto da esagerazioni. Dispepsia, gastrite acuta o cronica, ulcera gastroduodenale su basi spastiche. Stipsi spastica, colite spastica, possibile diarrea, emorroidi sanguinanti. Eruttazioni, rigurgiti, reflusso gastroesofageo, singhiozzo, nausea, vomito, dolori e bruciori di stomaco, senso di pesantezza e di gonfiore all’epigastrio, flatulenza, meteorismo, sonnolenza dopo i pasti, lingua bianco-giallastra, alito cattivo al risveglio. Possibile desiderio di dolciumi. Aggravamento dopo i pasti.
Phosphoricum acidum 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dispepsia da atonia gastrica in soggetti sottoposti a forte stress fisico e mentale e colpiti da depressione. Frequente sensazione di peso allo stomaco, digestione lenta, pirosi, reflusso gastroesofageo, meteorismo, diarrea indolore non debilitante. Miglioramento con il calore o dopo un breve sonno.
Phosphorus 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Reflusso gastroesofageo, gastrite, ulcera gastroduodenale. Senso di vuoto allo stomaco. Dolore a digiuno. Fame impellente anche di notte. Desiderio di cibo freddo che però viene vomitato. Lingua ricoperta da patina bianca. Bruciore intenso all’epigastrio accompagnato da frequenti crisi di vomito. Flatulenza e meteorismo. Stipsi e diarrea si alternano. Miglioramento temporaneo mangiando, soprattutto dopo l’assunzione di bevande fredde.
Pulsatilla 6CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Dispepsia e gastrite con gusto cattivo, bocca appiccicosa, assenza di sete. Epatopatie, gastroenterite. Sensazione di pienezza e di pressione all’epigastrio per lungo tempo dopo i pasti. Tendenza al vomito, lingua secca e ricoperta da una patina. Flatulenza e meteorismo. Miglioramento all’aria aperta e con il movimento. Peggioramento durante il riposo e con il calore nonostante la freddolosità che è una caratteristica.
Rauwolfia 4CH: 4 granuli 1-2 volte al dì. Dispepsia, gastrite, gastroenterite. Pirosi, sensazione di pienezza e di pressione allo stomaco dopo i pasti, inappetenza, spasmi gastrici, gusto piccante in bocca, flatulenza maleodorante. Peggioramento con il calore. Miglioramento con il movimento all’aria aperta.
Robinia pseudoacacia 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dispepsia fermentativa. Pirosi dovuta ad una ipersecrezione di acido cloridrico, con possibili vomiti e cefalea. Eruttazioni acide, reflusso gastroesofageo, sensazione di pressione allo stomaco, coliche flatulenti. Migliora mangiando e peggiora di notte.
Sabadilla 6CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Indigestione, gastrite, gastroenterite. Pirosi, vomito e dolori gastrici. Periodicità dei sintomi. Peggiora all’aria fresca, con l’umidità, con il riposo e di notte. Migliora con il calore.
Sanguinaria 4CH: 3 granuli 3 volte al dì. Gastrite e reflusso gastroesofageo con tosse secca notturna. Sensazione di bruciore a stomaco ed esofago, unita a secchezza di bocca e gola, sete, nausea, aerofagia, alternanza di stipsi e diarrea. Emorroidi. La sintomatologia si completa con emicranie e ondate di calore, rossore della pelle, caratteristiche del rimedio. Miglioramenti con l’emissione di eruttazioni e gas intestinali.
Sepia 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Gastrite ed enterite. Dispepsia con flatulenza, pirosi, nausea soprattutto mattutina e all’odore di cucina. Ptosi dello stomaco che provoca sensazioni di vuoto e di stiramenti dolorosi. Gonfiore addominale con borborigmi e flatulenza. Sensazione di pesantezza pelvica a ogni movimento, sensazione di vuoto dopo l’evacuazione. Stipsi ed anche stipsi delle donne incinte. Lingua sporca. Bocca amara ed a volte con gusto di salato. Possibile desiderio di dolciumi. Può essere presente intolleranza per il latte, indigeribilità dei grassi ed a volte del pane. Fegato ingrossato, dolente, pesante e sensibile. Cistifellea dolorosa alla palpazione. Emorroidi. Stipsi con sensazione di “palla nel retto”. Peggioramento con il freddo e nel dopo pranzo.
Sulphur 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dispepsia. Alito fetido e lingua con patina biancastra, a volte con vescicole sulla punta. Afte. Congestione epatica per stasi della circolazione portale. Fegato ingrossato. Epatopatie. Alterazione dei processi assimilativi e di disintossicazione. Flatulenza e meteorismo. Desiderio di dolciumi. Diarrea, specie mattutina, alternata a stipsi. Stipsi o evacuazioni dure, nodose e insufficienti. Infiammazione all’ano con prurito, bruciore e dolore. Emorroidi.
Sulphuricum acidum 4CH: 3 granuli 3 volte al dì. Gastrite e ulcera gastroduodenale. Debolezza di stomaco, bruciori, eruttazioni acide, reflusso gastroesofageo, alitosi. Dolori epigastrici e retrosternali. Il bruciore non migliora con il pasto. Peggioramento con il freddo umido e con bevande fredde. Miglioramento con il calore e con bevande calde. E’ il rimedio dei disturbi gastrici dovuti agli abusi di alcool.
Esperienze
Esperienza n. 1. Soggetto con dolore nella regione epatica, con digestione particolarmente difficile, ipocondriaco e sempre di cattivo umore, trattato con Nux vomica 4CH Lycopodium clavatum 4CH, assunti a giorni alterni alla dose di 4 granuli 3 volte al dì, per 2 mesi.
Esperienza n. 2. Dispepsia, bruciore e dolore di stomaco, aerofagia, eruttazioni continue ed esplosive, disturbi da meteorismo, in un soggetto caratterizzato da ansia anticipatoria, aggravato di notte e dal caldo. Si è praticato il trattamento con Argentum nitricum 6CH, alternato con Asa foetida 6CH, alla dose di 3 granuli per volta a distanza di 4 ore l’una dall’altra, per una settimana. Successivamente 3 granuli dell’uno al mattino e 3 granuli dell’altro rimedio alla sera, per 2 mesi.
Esperienza n. 3. Soggetto facilmente irritabile, stressato dal superlavoro, debole di concentrazione, affetto da pirosi, aerofagia, flatulenza, sonnolenza dopo i pasti e insonnia di notte, digestione difficile, spasmi gastrici, vertigini, cefalee congestive. E’ stato trattato con Nux vomica 4CH e Rauwolfia 4CH, 3 granuli ogni 3 ore, alternando i rimedi. Dopo 3 giorni i tempi di somministrazione sono stati portati a 6 ore per altri 3 giorni. Dopo si è passati ad un rimedio al mattino e l’altro alla sera per 2 mesi.
N.B.: le diluizioni e le posologie riportate nel presente articolo, tra le più indicate in letteratura, hanno solo carattere orientativo e non intendono, né possono, sostituire alcuna prescrizione medica. Sarà il medico omeopata a stabilire le entità terapeutiche più appropriate ed a prescrivere la cura che si lega al singolo caso (rimedi, diluizioni, posologie, tempi).
(*) V. Note esplicative e la home-page della sezione.
Roberta dice
Scusi dottoressa ma il natura carbonicum non sarebbe meglio perché non ho la nausea o vomito o diarrea, bruciore e pipì maleodorante molto appena mangio cose dolci
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Roberta, è utile ricordare che la somiglianza non può essere mai totale, può anche non riguardare tutti i sintomi contenuti nel rimedio omeopatico, ma solo quelli più significativi, quelli principali, quelli più disturbanti, i cosiddetti sintomi-chiave. Almeno tre di questi, secondo il noto omeopata Constantin Hering, uno dei più brillanti allievi di Hahnemann, il quale per l’appunto sosteneva che tre sintomi accuratamente selezionati sono sufficienti per l’individuazione del rimedio omeopatico giusto (la cosiddetta “regola del tripode”). Ovviamente, quanto più è estesa la somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Cordiali saluti.
Roberta dice
Buongiorno dottoressa io ho contratto l eschiariccacoli 3 anni fa l, antibiotico non mi risolve il problema, non posso toccare lo zucchero altrimenti si scatena , io non ho mai preso caffe alcol fumo mangio corretta macrobiotica, ho sempre sofferto di esofagitecda reflusso colon irritabile, gastrite, poi faccio i turni al lavoro. Come posso aiutarmi ,soprattutto con l escaricchiacoli?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Roberta, provi a individuare, su questa pagina, il rimedio omeopatico che contempla una sintomatologia somigliante (segni, sintomi e modalità di manifestazione), tenendo comunque presente che in questi casi il rimedio omeopatico maggiormente adoperato è Nux vomica. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Magda dice
Gentissimo dottoressa
Sono ormai due anni che mio marito soffre di reflusso.
Si manifesta principalmente con la disfagia a seguito della risalita di bolo di succhi gastrici durante il pasto.
Ogni tanto avverte anche acidità.
Con i gastroprotettori va un po meglio ma quando sospende la terapia riprende.
Grazie in anticipo
Mc
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Magda, come potrà rilevare, i rimedi omeopatici potenzialmente idonei a trattare il reflusso gastroesofageo sono diversi, quali: Argentum nitricum, Arsenicum album, Calcarea carbonica, Carbo vegetabilis, Chamomilla, China, Ignatia amara, Iris versicolor, Kalium carbonicum, Lycopodium, Nux vomica, Phosphoricum acidum, Phosphorus, Robinia pseudoacacia, Sanguinaria, Sulphuricum acidum. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio adatto sarà quello che contempla una sintomatologia simile a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Relativamente ai fitoterapici, sono diverse le piante che possono risultare utili a sconfiggere il reflusso, come ad es. gel di Aloe vera, semi di Pompelmo, gambo di Ananas, Liquirizia, Rabarbaro, Boswellia, Malva ed altre. Anche l’alimentazione deve svolgere il proprio ruolo, preferendola semplice e sana, evitando le pietanze eccessivamente condite o pesanti, limitando gli alimenti che ritardano lo svuotamento dello stomaco (cibi ricchi di grassi, cioccolato, insaccati, fritture, ecc.), riducendo il consumo di caffeina (presente in molte bibite), alcool e spezie piccanti, abolendo le bevande gassate, masticando lentamente ed a lungo, consumando pasti moderati, ecc. Inoltre sarebbe utile ridurre l’eventuale sovrappeso, evitare l’uso di cinture o abiti troppo stretti in vita che possono aumentare la pressione addominale, dormire con la testa sollevata, ecc. Ovviamente la prescrizione giusta per suo marito la può garantire solo un medico omeopata, previa visita, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Valter dice
Buona sera dott.ssa. Da tantissimi anni ho una tosse stizzosa che mi aggredisce sopratutto nelle prime ore della mattina, dura meno di mezzora e poi passa e non si ripresenta magari per giorni interi. Russo tantissimo e di notte ho la bocca e la gola secchissima, tant’è che devo sorseggiare acqua per deglutire . Inoltre ho mal di gola praticamente cronico , spesso gola leggermente arrossata, e il palato molle dolorante ( anche a causa del russare), formazione di catarro incolore che deve essere espulso perchè mi causa fastidio e stimolo al conato . Sto iniziando a dubitare sul reflusso gastrico, spesso ho gonfiori addominali e sensazione di pienezza addominale che mi infastidisce abbastanza,. non sono in sovra peso ma un anno che feci la dieta dell’uva perdendo peso ( l’anno era oltre 9 kg in eccesso)migliorò tutto, anche il russare. Può darmi qualche aiuto o indicazione in merito? Cordiali saluti Valter. 53 anni
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Valter, esiste una sintomatologia atipica ricollegabile al reflusso gastroesofageo, con localizzazione extraesofagea, che può interessare gola e apparato respiratorio, provocando eccessiva produzione di muco (catarro o più propriamente espettorato), raucedine, disfonia, alito cattivo, tosse cronica, asma, laringiti o faringiti. In tali casi il reflusso acido raggiunge la gola dove viene nebulizzato dall’aria respirata e da qui attraverso l’inspirazione può arrivare ai polmoni. Questi disturbi atipici possono essere presenti anche in assenza dei sintomi classici della malattia da reflusso gastroesofageo (che ricordiamolo sono soprattutto bruciore di stomaco, acidità, dolori toracici simil-anginosi, rigurgito). Ovviamente si tratta soltanto di una supposizione che richiede indispensabilmente un accertamento medico. A titolo esemplificativo, tra i rimedi omeopatici più specifici a trattare sia il reflusso gastroesofageo che il gonfiore addominale troviamo Argentum nitricum, Carbo vegetabilis, Chamomilla, China, Kalium carbonicum, Lycopodium, Nux vomica, Phosphoricum acidum, Phosphorus, Robinia pseudoacacia. Relativamente ai fitoterapici, sono diverse le piante che possono risultare utili a sconfiggere il reflusso, come ad es. gel di Aloe vera, semi di Pompelmo, gambo di Ananas, Liquirizia, Rabarbaro, Boswellia, Malva ed altre. Anche l’alimentazione deve svolgere il suo ruolo, preferendola semplice e sana, evitando le pietanze eccessivamente condite o pesanti, limitando gli alimenti che ritardano lo svuotamento dello stomaco (cibi ricchi di grassi, cioccolato, insaccati, fritture, ecc.), masticando lentamente ed a lungo, inserendo nella dieta finocchio, mela, anice, cumino, mirtilli, mirto, menta che contrastano efficacemente il gonfiore addominale, riducendo il consumo di alcool, caffè, tè e spezie piccanti, abolendo le bevande gassate, bevendo abbastanza acqua per favorire l’eliminazione delle tossine e dei liquidi in eccesso. Inoltre potrebbe essere molto utile assumere qualche tisana a base di erbe a spiccata azione carminativa e anti-dispeptica, come ad es. le tisane di semi di finocchio, di anice, di zenzero, di melissa ed altre. Sarebbe anche opportuno evitare la sedentarietà. Concludendo, se lei intende ricorrere all’Omeopatia ed ai preparati naturali, le consiglio di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Sabrina dice
Buonasera dottoressa ho scoperto esistere una sindrome gastrica che si chiama Roemheld che crea aria gassosa nel fondo gastrico e di solito in fase digestiva creando dei battiti tipo extrasistole anche se il cuore non c’entra niente. Ad oggi si sa poco ma sembra stimolata da uno squilibrio del nervo vago che in queste persone può creare anche delle crisi vasovagali appunto o sincopi. La mia domanda è se conosce questa sindrome e in omeopatia a quale rimedi costituzionali può essere associata visto potrebbe essere appunto genetica e quindi costituzionale.Grazie,Sabrina.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sabrina, com’è noto, la sindrome di Roemheld, detta anche iperdistensione gassosa del fondo gastrico, è una sindrome gastro-cardiaca caratterizzata da un complesso di disturbi cardiaci innescati da un aumento delle dimensioni dello stomaco, a causa di un’eccessiva formazione di aria al suo interno (aerogastria e meteorismo), che provocandone la dilatazione induce manifestazioni cardio-circolatorie (dolori anginosi, tachicardia, aritmia cardiaca, senso di costrizione toracica, senso di soffocamento, segni neurovegetativi come nausea, sudorazione, astenia…). Può essere considerata una distonia neuro-vegetativa, associata alla disfunzione del nervo vago. La distonia neuro-vegetativa (o vago-simpatica), che comporta una modificazione funzionale del sistema simpatico e parasimpatico, si traduce in una serie di disturbi funzionali dalle forme assai varie, tra cui come detto la sindrome in parola, con implicazioni fisiche e psichiche dai rapporti reciproci poco precisi. La cura quindi è quasi sempre lunga e laboriosa, può richiedere più di un passaggio per la risoluzione del problema, può andare avanti per gradi, dove ciascun grado può richiedere un suo particolare adattamento terapeutico. La cura necessita pertanto di una vera e propria strategia terapeutica, con l’adozione di piani terapeutici specifici e spesso l’uso di rimedi di diversa natura e provenienza. Infatti i rimedi che vengono utilizzati nelle distonie neuro-vegetative, in relazione al caso specifico ed all’esperienza del medico omeopata, possono essere rimedi omeopatici unitari, omotossicologici, oligoterapici, bioterapici. Relativamente all’Omeopatia, i rimedi che possono trovare prescrizione sono: Avena sativa, Belladonna, Chininum arsenicosum, Lachesis, Lycopus virginicus, Veratrum album. Cordiali saluti.
Delia dice
Gentile d.ssa buonasera.
Da c.a 6 mesi soffro di pesantezza allo stomaco dopo aver mangiato.
Da 2 gg accuso in modo fisso bruciore, dolore in gola, gonfiore allo stomaco e pesantezza. Mi sento
un po’ meglio quando dormo, ma appena metto i piedi per terra, i sintomi si fanno di nuovo sentire.
Inoltre mi sento intontita, accuso pesantezza dietro la nuca ed evacuo a gg alterni.
La prego di consigliarmi un rimedio omeopatico in granuli.
La ringrazio e porgo distinti saluti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Delia, come potrà rilevare, sono diversi i rimedi omeopatici del presente articolo che possono trovare indicazione per la sua sintomatologia. Ad esempio, potrebbero rivelarsi idonei rimedi come Antimonium crudum, Calcarea carbonica, Carbo vegetabilis, Kalium carbonicum, Nux vomica, Robinia pseudoacacia… Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio adatto sarà quello che contempla una sintomatologia simile a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita.
Marco dice
Buongiorno. Ho una senzazione di palla allo stomaco e alla gola. Qualsiasi alimento richiede una lunga digestione, con impellente necessità di eruttare aria dalla bocca. Mi capita episodicamente, ma di recente in modo più frequente. Ho la necessità di mangiare poco e leggero. Mi sa indicare un rimedio, o una indicazione dignostica? Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Marco, la sintomatologia descritta sembrerebbe condurre alla dispepsia (comunemente chiamata “cattiva digestione”), che, com’è noto, è il termine generico relativo a numerosi sintomi dovuti ad alterazione del processo digestivo, solitamente di natura funzionale: digestione lenta, peso epigastrico, gonfiore addominale, senso di pienezza, sonnolenza post-prandiale, bruciori di stomaco, rigurgito acido, eruttazioni, flatulenza, alitosi, ecc. (ovviamente non tutti i sintomi possono essere presenti). Le cause possono essere le più svariate, tra cui si citano: gastrite, malattia da reflusso gastroesofageo, helicobacter pylori, ulcera gastrica, uso di alcune tipologie di medicinali, obesità, cattiva alimentazione, intolleranze alimentari, alcool. Logicamente si tratta di una supposizione che richiede un consulto medico, iniziando dal medico di famiglia, per una diagnosi precisa. Tra i rimedi omeopatici del presente articolo potrebbero essere presi in considerazione: Abies nigra, Antimonium crudum, Argentum nitricum, Carbo vegetabilis, China, Nux vomica, Pulsatilla od altri laddove si ravvisi una migliore somiglianza con la sintomatologia descritta per ciascun rimedio. Infatti, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio adatto sarà quello che contempla la sintomatologia simile a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita. Cordiali saluti.
Stefania dice
Gentile dottoressa, mi può indirizzare su un rimedio specifico per reflusso gastroesofageo che comporta tosse stizzosa continua, faringite, laringite con sensazione anche di bruciore a orecchie e naso e che non risponde alle tradizionali cure a base di procinecitici e inibitori di pompa?
Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Stefania, come potrà rilevare, sono diversi i rimedi omeopatici del presente articolo utili al trattamento del reflusso gastroesofageo, ma tra questi quelli che sembrerebbero contemplare una sintomatologia più simile alla sua sono sostanzialmente Arsenicum album, Carbo vegetabilis, Nux vomica, Phosphorus. Tra essi il rimedio che rispecchia meglio la globalità dei sintomi e le loro modalità di manifestazione potrà ritenersi maggiormente adatto. Ciò, com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Per cogliere la migliore somiglianza consulti anche gli articoli “Mal di gola” e “Tosse” nella presente sezione del sito. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita. Cordiali saluti.
isabella dice
Salve dottoressa, ho 42 anni
i miei sintomi sono bocca amara al risveglio e in fasi acute per tutta la giornata, sensazione di pienezza allo stomaco e nausea, soprattutto al mattino.
Parallalelamente ho anche un problema di sinusite nel senso che spesso anziche poter sporgare il muco dal naso attraverso un raffeddore gli umore rimagono nella zona dell’occhio dell’orecchi e della gola a sinistra e spesso devo ricorrere ad antibiotico.
So che in alcuni casi viene ritenuto che gastrite e sinusite siano collegati.
Sono madre di due bimbe e sono un pò ipocondriaca, sensibile e un pò preoccupata per gli stati di salute delle persone che amo e alcune volte mi sento sopraffare agli eventi.
Ha qualche rimedio da suggerirmi?
La ringrazio infinitamente
Isabella
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Isabella, consulti anche l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” in questa stessa sezione del sito, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici che vengono adoperati nei vari disturbi emotivi, psichici o psicosomatici, con una sintesi delle relative sintomatologie di copertura e dove potrà trovare diverse notizie di possibile interesse. A scopo esclusivamente informativo, nella circostanza, per la globalità dei sintomi, potrebbero essere presi in considerazione rimedi omeopatici come Anacardium orientale, Argentum nitricum, Arsenicum album, Calcarea carbonica, Carbo vegetabilis (in particolare per il senso di pienezza allo stomaco), Lycopodium, Nux vomica, Phosphoricum acidum… Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Sabrina dice
Buonasera dottoressa volevo sapere quali rimedi policresti hanno in rubrica ipotiroidismo,molte cheratosi seborroiche e che possono essere soggetti al virus Epstein Barr? Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sabrina, prevalentemente per l’ipotiroidismo i policresti che fanno capo alla costituzione carbonica (di cui Calcarea carbonica è il capostipite), per le cheratosi seborroiche quelli che fanno capo alla diatesi sicotica (di cui Thuya è il capostipite) e per il Virus Epstein-Barr dipende dalla manifestazione clinica relativa (ad esempio in caso di mononucleosi Arsenicum album, Aurum metallicum, Baryta carbonica, Belladonna, Calcarea carbonica, Carbo vegetabilis, Mercurius solubilis…). Cordiali saluti.