L’afonia è la perdita totale della voce dovuta ad un’infiammazione della mucosa laringea. Più semplicemente può essere causata da un uso improprio ed eccessivo della voce, come potrebbe succedere a cantanti, attori, insegnanti, oratori ed in genere a tutte quelle persone che svolgono mestieri comportanti sforzi prolungati della voce. E’ più frequente in tali casi la formazione di noduli o polipi alle corde vocali. Può essere anche di tipo funzionale, non dipendente da lesione agli organi vocali, ma dovuta a fattori di ordine psichico, quali ad es. l’isterismo.
La raucedine invece è un’alterazione del timbro e del tono della voce che può arrivare fino all’afonia. Si dice “aspra” se il suono emesso nel parlare è più stridulo e acuto, oppure “secca” se è più roco e velato. Di solito è associata alle affezioni del cavo orale dovute a stati di raffreddamento. L’abuso o l’uso scorretto della voce, anche in tal caso, può portare alla raucedine in quanto sono fattori in grado di causare infiammazioni croniche della mucosa della laringe ed in particolare delle corde vocali.
Il suono vocale è prodotto dalla vibrazione delle corde vocali al passaggio dell’aria compressa dai polmoni attraverso la glottide. Le corde vocali e la glottide hanno sede nella laringe (tratto della gola che inizia appena sotto la faringe e termina nella trachea). La bocca, la faringe e le cavità nasali, unitamente alla compressione dell’aria ed alla tensione delle corde vocali, determinano il timbro, l’altezza e l’intensità della voce, rendendola personale e riconoscibile. I movimenti delle labbra e della lingua consentono poi l’articolazione della parola.
Qualsiasi disturbo della voce è denominato disfonia, dalla raucedine all’afonia.
Per trattare l’afonia, la raucedine, o la disfonia in generale, sono validi anche molti preparati fitoterapici, come quelli consultabili all’articolo “Ritorna la voce” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”.
Principali rimedi omeopatici
Aconitum napellus 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. improvvisa a causa di raffreddamento per esposizione a vento freddo, con dolore, rossore, bruciore e fitte alla gola.
Ammonium muriaticum 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. con laringite, bruciore e solletico alla gola. Tosse ed espettorazione di muco con strisce di sangue.
Antimonium tartaricum 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. A. o R. con dolore alla faringe quando viene toccata.
Argentum nitricum 4CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. A. o R. con sensazione di schegge alla gola e catarro con muco tenace, appiccicoso, difficile da espellere. Peggioramento in camera calda, in prossimità di un evento. Per cantanti ed oratori.
Arnica montana 4CH: 3 granuli ogni 2 ore. Voce roca di tipo meccanico dopo uno sforzo eccessivo.
Arum triphyllum 5CH: 3 granuli ogni 2 ore. A. o R. di cantanti ed oratori con laringite, sensazione di bruciore e di escoriazione alla gola. E’ uno dei principali rimedi per la disfonia. Peggioramento con il caldo.
Belladonna 4CH: 3 granuli ogni 3 ore. A. o R. con voce debole, rauca e fischiante, nasale, con gola rossa, calda, dolente, che insorge improvvisamente a seguito di raffreddamento.
Carbo vegetabilis 5-9CH: 5 granuli 2 volte al dì. E’ il rimedio principale per la R. cronica con muco difficile da espellere e che provoca asfissia.
Camphora 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. R. con muco difficile da rimuovere.
Causticum 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. E’ uno dei migliori rimedi della disfonia caratterizzata da emissione di muco abbondante raschiando la gola, aggravata al mattino e migliorata durante il giorno parlando e dal caldo.
Dulcamara 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. in seguito ad esposizione a freddo umido.
Eupatorium perfoliatum 4CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. aggravata al mattino con bruciore alla trachea. Periodicità marcata. Peggioramento con il freddo.
Ferrum phosphoricum 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. A. o R. con laringite causata da uso eccessivo e/o scorretto della voce.
Formica rufa (o Acidum formicum) 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. con faringite dolorosa e muco che non si riesce ad espellere tossendo.
Hyosciamus niger 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. R. con gola secca ed infiammata.
Ignatia amara 9CH: 5 granuli al dì. A. di origine nervosa.
Iodum 6CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. R. con prurito alla gola, specie al mattino. Voce che diventa più profonda.
Lachesis 9CH: 5 granuli 2 volte al dì. R. con sensazione di avere un corpo estraneo nella laringe che impedisce di parlare. Frequente bisogno di tirare un sospiro.
Nux vomica 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. con catarro e irritazione dolorosa alla laringe ed al torace, con tosse spasmodica. Aggravamento dopo sforzi, con l’aria fredda, mangiando e bevendo nei soggetti con problemi gastrici.
Paris quadrifolia 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. con muco alla gola e frequenti tentativi di schiarire la voce, con laringite.
Psorinum 9CH: 5 granuli 2 volte al dì. R. con bruciore alla gola e con le ghiandole sottomascellari gonfie e dolenti. Il dolore si estende verso il basso.
Pulsatilla 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. con catarro e con indolenzimento e sensazione di pressione al torace.
Rhus toxicodendron 9CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. R. al mattino che migliora parlando e peggiora parlando troppo. Si assume anche prima della prospettiva di uno sforzo vocale in soggetti predisposti.
Rumex crispus 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. A. o R. con tosse, dovuta a laringite acuta, secca, irritante, stizzosa, con sensazione di escoriazione. Aggravamento con il freddo, con aria fredda.
Sambucus nigra 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. con formicolio pruriginoso alla gola e accumulo di muco vischioso alla laringe.
Sanguinaria 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. A. o R. con gonfiore, secchezza e bruciore della gola, congestione delle mucose. I sintomi ritornano ogni 7 giorni. Particolarmente adatto per donne in menopausa.
Stannum metallicum 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. con solletico alla gola che stimola la tosse. La voce è più alta all’inizio, dopo aver raschiato il muco, poi si affievolisce. Per cantanti, attori ed oratori.
Thuya 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Disturbi della voce causati da polipi, noduli o cisti alle corde vocali.
Verbascum 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. dopo aver parlato molto ad alta voce.
Esperienze
Esperienza n. 1. R. di un insegnante causata da uno sforzo eccessivo della voce, che compariva al mattino, migliorava parlando e poi peggiorava di nuovo. Rhus tox 9CH + Arnica montana 4CH, 3 granuli ogni 3 ore, alternando i rimedi.
Esperienza n. 2. R. in soggetto molto loquace con muco alla laringe difficile da espellere. La voce migliorava raschiando la gola e peggiorava al mattino e in ambiente caldo. Argentum nitricum 5CH, 3 granuli 3 volte al dì.
Esperienza n. 3. R. in soggetto che aveva preso freddo perché non adeguatamente coperto. Aconitum 6CH, 3 granuli ogni 3 ore. Alla seconda somministrazione si è già avuto un sensibile miglioramento per cui si sono gradualmente allungati i tempi di somministrazione: ogni 6 ore, ogni 12 ore e poi basta.
Esperienza n. 4. R. con timbro di voce mutevole e dolore alla laringe. Arum triphyllum 5CH, 3 granuli ogni ora.
N.B.: le diluizioni e le posologie riportate nel presente articolo, tra le più indicate in letteratura, hanno solo carattere orientativo e non intendono, né possono, sostituire alcuna prescrizione medica. Sarà il medico omeopata a stabilire le entità terapeutiche più appropriate ed a prescrivere la cura che si lega al singolo caso (rimedi, diluizioni, posologie, tempi).
(*) V. Note esplicative e la home-page della sezione.
anna dice
gentile dottoressa soffro di raucedina oa causa del reflusso gastroesofageo e quasi fastidi che ho letto li tengo un poco tutti gentilmete mi puo’ consigliare qualche prododdo omeopatico. la ringrazio e’ aspetto una vostra risposta buona sera
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Anna, è alquanto improbabile che la propria sintomatologia possa essere sovrapponibile a quella contenuta in molti rimedi omeopatici (il presente articolo ne riporta ben 29): sicuramente esistono delle peculiarità distintive che vanno opportunamente colte per individuare il rimedio giusto. Ciò lo richiede la Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, secondo la quale un rimedio omeopatico per essere curativo deve assomigliare al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, altrimenti i risultati non saranno quelli auspicati. Oltre ai segni oggettivi del disturbo, che possono essere abbastanza comuni, occorrerà quindi considerare i sintomi propri individuali, quelli soggettivi, quelli personali, sia fisici che psichici, che fanno sempre la differenza per la scelta giusta. Ad esempio, vanno portati in conto la tipologia del disturbo, la localizzazione precisa del risentimento, le causalità e le modalità delle manifestazioni, i sintomi concomitanti, le condizioni di aggravamento o di miglioramento, le sensazioni che si provano, i riflessi psicologici, ecc. In linea del tutto generale, i rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati per una raucedine dovuta ad eventi traumatici, come da agenti irritanti (i rigurgiti acidi del reflusso) o da sforzi vocali, sono Arnica montana, Argentum nitricum, Arum triphyllum, Causticum e Rhus toxicodendron. Ovviamente la ricerca potrebbe essere indirizzata anche verso i rimedi omeopatici capaci di intervenire direttamente sulla causa della raucedine, vale a dire sul reflusso gastroesofageo e per questo potrebbe essere utile la consultazione dell’articolo “Disturbi gastrici” nella presente sezione del sito. Le consiglio comunque di non fare da sola, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Giorgia dice
Buongiorno dottoressa,
Mi permetto anch’io di disturbarla visto la sua disponibilità e professionalità delle risposte.
Ho episodi di faringite altalenanti da circa due mesi. A volte compare violenta, concentrata più su un lato o l’altro della gola, con un bruciore acuto poi sparisce spontaneamente nel giro di 2/3 giorni, per poi ricomparire dopo più o meno una settimana. A volte compare solo di sera, anche accompagnata da tosse secca poi alla mattina se ne va.
Il mio medico l’ha associata al reflusso, visto che ne soffro periodicamente, ma nonostante stia assumendo farmaci per questo disturbo, non migliora.
L’ultimo episodio, qualche giorno fa, é cominciato col solito bruciore violento alla gola, poi il giorno seguente mi sono svegliata quasi totalmente afona e il giorno successivo con la tosse secca, stizzosa di gola.
Questo é il quarto giorno, presento ancora la gola molto rossa, il bruciore, raucedine, dolore alla trachea, e tosse secca.
Da tre giorni assumo Causticum 30 ch, e i soliti farmaci per il reflusso (lansoprazolo, levopraid e gaviscon).
Ha qualche consiglio prezioso da darmi?
Grazie, buona serata e buon lavoro.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Giorgia, ovviamente, ciò che dice il suo medico ha un reale fondamento, perché il reflusso gastroesofageo può portare a episodi di irritazione e di infiammazione della gola, con gli inevitabili sintomi conseguenti (bruciore, rossore, dolore, raucedine, afonia, tosse, ecc.). Logicamente l’eliminazione o il controllo della causa consentirebbe di evitare o di limitare ogni condizione patologica. L’Omeopatia, che bada più al malato ed ai suoi sintomi piuttosto che alla malattia in sé, può venire in soccorso con più di un rimedio e quindi con un’ampia gamma di patogenesi. La causa, che è comunque importante conoscere, in Omeopatia non è prioritaria e vincolante ai fini della terapia, ovviamente se la patologia o il disturbo rientra nelle sue prerogative. Occorrerà, com’è noto, individuare il rimedio omeopatico giusto, ossia quello contenente la sintomatologia somigliante a quella del paziente, altrimenti i risultati non saranno quelli auspicati. Ciò nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Pertanto se lei si riconosce nella sintomatologia contenuta in Causticum, come sintetizzata nel presente articolo ed anche negli articoli “Mal di gola” e “Tosse” della medesima sezione del sito, allora il rimedio può considerarsi adatto a lei, altrimenti occorrerà individuarne un altro maggiormente somigliante. Per quanto riguarda la Fitoterapia, dia un’occhiata agli articoli “Mal di gola subito via” e “Ritorna la voce” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove si segnalano in particolare la Propoli e l’Erisimo. Chiaramente non prenda alcuna iniziativa senza un parere medico. Cordiali saluti.
Mafalda dice
La mia raucedine peggiora fino a diventare agonia e pare che la colpa non sia dell’uso o dei noduli ormai freddi, ma dal reflusso. In questo caso può funzionare l’arnica che è la mia salvezza di sempre?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Mafalda, se lei si riconosce in Arnica montana e se il rimedio le ha sempre giovato, allora potrà tornare utile anche per la sua raucedine, afonia o disfonia in generale. Se vuole conoscere i rimedi omeopatici che vengono più specificamente adoperati nei vari disturbi digestivi, tra cui il reflusso gastroesofageo, visiti l’articolo “Disturbi gastrici” nella presente sezione del sito. Ovviamente la prescrizione appropriata al caso specifico la può garantire solo un medico omeopata con la visita. Cordiali saluti.
federica dice
buongiorno dottoressa,
mi hanno diagnosticato 2 noduli alle corde vocali.
la mia voce è molto roca e spesso il tono è molto basso.
la causa dovrebbe essere sforzo, poiché non uso bene la respirazione e parlo troppo di gola, in modo molto veloce ed aggressivo.
ho iniziato un percorso riabilitativo con una specialista (foniatra, logopedista), mi chiedevo se potevo assumere qualcosa per aiutare e sostenere il processo di miglioramento della mia voce.
grazie mille
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Federica, relativamente all’Omeopatia, tra i rimedi omeopatici del presente articolo che vengono frequentemente prescritti in caso di noduli alle code vocali e disfonia sono Arnica montana e Thuya. Arnica perché è il rimedio per eccellenza di tutti i tipi di traumi, quindi anche per gli affaticamenti della voce e per i noduli alle corde vocali che sono quasi sempre dovuti ad un uso improprio od eccessivo della voce. Thuya perché è il rimedio principe dei soggetti che hanno una predisposizione alla formazione localizzata di escrescenze benigne ed i noduli appartengono proprio a tale categoria di lesioni. Detti rimedi possono lavorare in sinergia con la logoterapia al fine di ottenere i migliori risultati possibili. Relativamente alla Fitoterapia, esistono diverse piante e preparati molto efficaci, come all’articolo “Ritorna la voce” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Si cita in particolare l’Erisimo, che è una pianta toccasana indicatissima per tutti i disturbi della voce, denominata non a caso “l’erba dei cantanti”. L’Erisimo ha la proprietà di alleviare le infiammazioni della gola, di placare le irritazioni delle prime vie aeree e quindi di risolvere afonia, raucedine o disfonia in generale. Si può adoperare l’infuso delle foglie, in assunzione o in gargarismi, oppure la tintura madre da assumere diluita in un poco d’acqua o la forma spray da spruzzare direttamente in gola. In erboristeria è possibile reperire i relativi prodotti. Il consiglio però è di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al caso specifico. Cordiali saluti.
Angela dice
Buongiorno dottoressa,
Approfitto anch’io della sua gentile disponibilità..sto soffrendo di una laringite acuta da due settimane senza riuscire a guarire e farmi tornare la voce normale. La disfonia è importante, lavoro tre volte la settimana con bimbi in età prescolare che mi porta a cantare soventemente.questo non mi facilita la guarigione,nonostante io pensa che la sofferenza si pervenuta dopo aver viaggiato in un auto con l’aria condizionata, e pure entrando ed uscendo dai diversi negozi che sembrano dei frigoriferi in questi tempi.
I sintomi sono tipici della laringite, sudo molto e bevo molte tisane pettorali con limone e succo di zenzero fresco.Conoscendo discretamente l’omeopatia, altre volte me la sono sempre cavata… Ma questa volta sembra che i granuli siano zucchero puro, e le tisane acqua.un po migliora , due frasi o due canto e peggiora subito…ora l’irritazione è così forte da crearmi parecchia tosse,e piano piano pure aumentano i dolori bronchiali. Il catarro è quasi assente, si libera pochissimo ed è biancastro o alcune volte dei piccoli accumuli giallastri.nin vorrei davvero cedere e passare all’ospedale per valutare se sia magari una laringite di provenienza batterica o meno. In quel caso l’antibiotico ne sarebbe la conseguenza ! D’altronde ho 4 bimbi e lunedì dovrei presentarmi al lavoro per l’educazione musicale. Potrebbe darmi una sua indicazione su caso pf? La ringrazio molto…Angela
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Angela, relativamente all’Omeopatia, i rimedi del presente articolo, avendo un’azione elettiva sulla mucosa laringea, sono tutti adatti a trattare una laringite e conseguente disfonia spesso associata. Ovviamente, come lei sa, occorrerà individuare il rimedio omeopatico giusto, ossia quello che contiene la sintomatologia somigliante a quella del paziente e le relative modalità di manifestazione, altrimenti i risultati non saranno quelli auspicati. Ciò nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Ad esempio, tra i rimedi omeopatici che vengono spesso prescritti in situazioni come la sua si citano: Aconitum napellus, in caso di laringite dopo un colpo di freddo; Arnica montana, dopo affaticamento delle corde vocali; Arum triphyllum, dopo aver parlato troppo, timbro di voce che varia continuamente; Rhus toxicodendron, disfonia che migliora parlando. Tra essi si distingue Arum triphyllum, il pan di serpe a tre foglie, che è una vera provvidenza per attori, cantanti, oratori, insegnanti. In genere, chi sa che la propria voce potrebbe stancarsi in vista di sollecitazioni impegnative, lo adopera prima di affrontare lo sforzo vocale. Anche la Fitoterapia propone diverse preparazioni molto efficaci, come ad es. quelle dell’articolo “Ritorna la voce” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Si cita in particolare l’Erisimo, che è una pianta toccasana indicatissima per tutti i disturbi della voce, denominata non a caso “l’erba dei cantanti”. L’Erisimo ha la proprietà di alleviare le infiammazioni della gola (laringiti, faringiti, tracheiti), di placare le irritazioni delle prime vie aeree e quindi di risolvere afonia, raucedine o disfonia in generale. Si può adoperare l’infuso delle foglie, in assunzione o in gargarismi, oppure la tintura madre da assumere diluita in un poco d’acqua o la forma spray da spruzzare in gola. In erboristeria è possibile reperire i relativi prodotti. Se lei però intende avvalersi dell’Omeopatia e/o del Naturale, il consiglio è di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Jenny dice
Salve io da un anno ho subito un intervento alle corde vocali per un polipo..ma la mia voce si è alterata..vorrei qualcosa di omeopatico da prendere. .se per favore mi consiglia qualche prodotto. .io ho già preso in passato l arnica comp . heel. …cosa mi consiglia. ..grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Jenny, è molto probabile che lei, congiuntamente alla cura omeopatica, debba comunque effettuare degli esercizi di rieducazione e di riabilitazione della voce sotto la guida di un medico logopedista. La cura omeopatica potrà agevolare l’attività logopedica e viceversa questa potrà migliorare i risultati ottenibili con la sola cura omeopatica. Diversi rimedi omeopatici del presente articolo sono utili a trattare una disfonia, che ricordiamolo è il termine medico con cui si indica qualsiasi disturbo della voce e di alterazione dei relativi caratteri acustici. Arnica montana è il rimedio omeopatico per eccellenza di tutti i tipi di trauma e quindi è il primo rimedio da prendere in considerazione. Stiamo però parlando del rimedio omeopatico unitario, quello appartenente all’Omeopatia vera e propria, e non di Arnica Compositum Heel che è un rimedio complesso (costituito cioè da un mix di rimedi omeopatici unitari in basse diluizioni decimali, tra cui Arnica montana) appartenente all’Omotossicologia, la quale, pur avendo diversi punti di contatto con l’Omeopatia, cui si ispira, adotta orientamenti terapeutici, rimedi e criteri di scelta degli stessi completamente differenti. Altri due rimedi omeopatici unitari che vengono spesso utilizzati nelle disfonie sono Arum triphyllum (particolarmente indicato quando il timbro della voce varia continuamente) e Causticum (quando si avverte il bisogno costante di schiarirsi la voce). Ovviamente, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, i risultati saranno tanto migliori quanto maggiore sarà la somiglianza tra la sintomatologia del paziente e quella contenuta nel rimedio. Il consiglio comunque è di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico, in sinergia con l’eventuale intervento logopedico di cui in precedenza. Cordiali saluti.
Giusy dice
Gentile dott.ssa, sono una ragazza che studia canto barocco per hobby.
Ultimamente ho avuto un fortissimo mal di gola e completa afonia per un paio di giorni, situazione che è andata man mano migliorando. Ora però, a distanza di tre settimane dal mal di gola ho ancora difficoltà nell’emissione della voce solo quando canto, mentre non trovo nessun problema nel parlare.
Ho letto che potrebbe essere indicato l’argentum metallicum…le risulta? Se si, potrebbe indicarmi la diluizione e la posologia? O pensa che sia indicato qualcos’altro?
Grazie anticipatamente.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Giusy, è utile precisare che un rimedio omeopatico per essere curativo deve assomigliare al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, ossia deve possedere un quadro patogenetico (l’insieme dei sintomi, dei modi e dei processi fisiopatologici che il rimedio è in grado di curare), relativo a ciò di cui si è affetti, combaciante con il quadro clinico del paziente e quanto più è esatta tale sovrapposizione tanto migliori saranno i risultati. Ciò nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Argentum metallicum è un rimedio omeopatico indicato in caso di raucedine dopo aver parlato o cantato, alterazione della voce nei cantanti e negli attori, dolori e sensazione di piaga alla laringe tossendo e parlando o ingoiando, faringite cronica con gonfiore doloroso della gola, tosse secca tagliente, che si rafforza ridendo, con espettorazione facile di mucosità dense e vischiose. Il profilo psicologico corrisponde ad un soggetto con debolezza di memoria, avversione per parlare, cattivo umore, ansia per la propria salute, agitazione e irritabilità. Le modalità generali sono di aggravamento dopo il sonno, a mezzogiorno, al tatto, parlando, andando in macchina e di miglioramento all’aria aperta. Se lei si riconosce in ciò, almeno nella sintomatologia specifica riguardante la gola, allora Argentum metallicum può considerarsi il rimedio adatto, altrimenti occorrerà individuarne un altro maggiormente somigliante, che potrebbe trovarsi proprio all’interno di questo articolo. Per quanto riguarda la diluizione, con la posologia che ne consegue, questa, come del resto ogni altra entità terapeutica omeopatica, è molto personale, non generalizzabile, in quanto essenzialmente legata alla reattività e sensibilità del singolo organismo allo stimolo del rimedio omeopatico, alla profondità della patologia o disturbo, al livello d’intervento terapeutico necessario, nonché al grado di somiglianza rimedio-paziente. Come primo approccio, per un intervento sintomatico e nelle more di rivolgersi ad un medico omeopata, in genere ci si orienta verso le basse diluizioni (ad es. quelle fino a 7CH), che solitamente vengono utilizzate in ragione di pochi granuli (3 possono essere sufficienti), più volte al dì, lontano dai pasti. Anche la Fitoterapia potrebbe fornire il suo valido contributo con vari preparati, quali ad es. quelli di cui all’articolo “Ritorna la voce” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Una pianta toccasana è l’Erisimo, denominata non a caso “l’erba dei cantanti”, di cui si può adoperare l’infuso delle foglie come tisana o per fare dei gargarismi, oppure se ne può utilizzare anche la tintura madre, da assumere diluita in un poco d’acqua, oppure ancora la forma spray per applicazioni in gola. Ovviamente, come accennato, la terapia appropriata al suo caso specifico, omeopatica o fitoterapica, la può garantire solo un medico omeopata con la visita. Cordiali saluti.
Dario dice
Gentile Dottoressa, innanzitutto La ringrazio per la celere risposta al mio commento precedente. Le porgo un altro quesito.. Da visita più approfondita l’afonia e la raucedine sono risultate essere provocate da un reflusso gastrico notturno (di cui io però non mi accorgo perché asitnomatico) che mi irrita molto le corde vocali durante la notte soprattutto, che sforzandosi poi nel parlare ha provocato questo piccolo polipo ematoso. Le chiedo quindi quali sono i rimedi migliori per i due problemi e cioè questo tipo di reflusso per lo più notturno e l’infiammazione alle corde vocali che vengono irritate . Risolvendo questi due problemi dovrei risolvere la situazione. Resto in attesa, Grazie e cordiali saluti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Dario, una panoramica dei principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati nei vari disturbi gastrointestinali, tra cui il reflusso gastroesofageo o laringofaringeo, è consultabile all’articolo “Disturbi gastrici” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Una terapia unica, integrata, completa, così come richiede l’Omeopatia la quale è una medicina olistica che tratta il paziente nella sua globalità psico-fisica e nell’intero quadro clinico, la può prescrivere solo un medico omeopata dopo un esame ed uno studio approfondito del paziente, sia dal punto di vista medico che dal punto di vista omeopatico e previa diagnosi. Cordiali saluti.
Dario dice
Salve dottoressa, per un piccolo polipo alle corde vocali venuto (a dire dell’otorino) per un uso sbagliato della voce. Che rimedio mi consiglierebbe? So che è indicato la Thuya ma in che diluizione e in quali dosi? Attendo risposta
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Dario, indubbiamente Thuya è uno dei più importanti rimedi omeopatici utili a trattare le poliposi, tra cui quelle della laringe come i polipi delle corde vocali, considerato che è il principale rimedio nella cura della diatesi hahnemanniana detta “sicosi”. Infatti la sicosi, più recentemente chiamata “reticoloendoteliosi” cronica o “reticolosi”, esprime la predisposizione dell’organismo alla formazione localizzata di escrescenze benigne, quali ad es. forme tumorali benigne cutanee, noduli, polipi, verruche, condilomi, papillomi, fibromi, epiteliomi, pustole, ecc. Tale diatesi prevale nei soggetti a costituzione carbonica o sulfurica. Pertanto, laddove esiste la somiglianza, Thuya può essere il rimedio omeopatico adatto. Ciò, com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Per quanto riguarda la diluizione, con la posologia che ne consegue, questa, come del resto ogni altra entità terapeutica omeopatica, è molto personale, non generalizzabile, in quanto legata alla situazione clinica del singolo paziente ed a quelle peculiarità che rendono lo stesso unico rispetto a tutti gli altri affetti dalla stessa patologia o dallo stesso disturbo. Essa in particolare dipende dalla reattività e sensibilità del singolo organismo allo stimolo del rimedio omeopatico, dalla profondità della patologia o disturbo, dal livello d’intervento terapeutico necessario, nonché dal grado di somiglianza rimedio-paziente. Pertanto se la suddetta somiglianza è buona, ossia corrispondente ed estesa, ci si può anche spingere con le diluizioni, utilizzando quelle medie o alte, per un’azione più profonda e sistemica. Se invece la somiglianza è limitata al tipo di manifestazione, allora generalmente ci si orienta verso le basse diluizioni per un intervento sintomatico, le quali in genere vengono utilizzate in ragione di pochi granuli (3 possono essere sufficienti), più volte al dì, lontano dai pasti. Ovviamente la prescrizione appropriata al suo caso specifico la può garantire solo un medico omeopata con la visita. Cordiali saluti.
Danila dice
Gentile dott.ssa, sono una studentessa di canto lirico e tutti i giorni sono costretta a cantare per lezioni, concerti, studio. Due mesi fa ho avuto i classici sintomi dell’influenza con leggera febbre ma fortissimo mal di gola. Facendo una cura medica con antinfiammatori, mucolitici e aerosol, il dolore si è attenuato. Tuttavia continuo ad avere la sensazione di gola graffiata spesso associata a un abbassamento di voce e tosse secca. In quanto affetta da sinusite e allergia stagionale, continuo a espellere muco e questo rafforza il fastidio. Inoltre ho anche la continua sensazione di avere le ghiandole sotto il mento un po’ gonfie, soprattutto quella destra (mi fa male anche l’orecchio destro a momenti). Odio prendere farmaci perchè sono cresciuta curandomi quasi sempre con rimedi naturali, quindi sto cercando di non prendere farmaci dopo tutta quella cura, e vado giù di miele, spray orale con Erisimo e tisane, ma non basta. E purtroppo con il mio studio/lavoro sono costretta a mettere sotto pressione la gola in continuazione. Spesso infatti, la sensazione di fastidio alla gola peggiora dopo aver cantato per giornate intere, ma i fine settimana di riposo non sembrano bastare. Il mio medico crede che sia un lascito dell’influenza, ma mi sembra assurdo che dopo due mesi io ancora abbia problemi. Cosa mi potrebbe consigliare? La ringrazio anticipatamente e complimenti per il sito!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Danila, volendo rimanere sui fitoterapici, consulti l’articolo “Mal di gola subito via” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove sono riportate diverse preparazioni molto valide per combattere le infiammazioni della gola e quindi anche delle corde vocali. Molte di queste sono altresì richiamate nell’articolo “Ritorna la voce” della medesima sezione del sito. In genere risulta essere molto efficace la Propoli spray, ma possono essere adatti anche l’Erisimo spray, l’infuso di Zenzero, il decotto di Cipolla, i gargarismi con le foglie d’Olivo, i gargarismi con l’infuso di Salvia e/o Piantaggine, i gargarismi con il decotto di Agrimonia, ecc. Si tenga sempre sotto controllo medico. Grazie per i complimenti. Cordiali saluti.