L’afonia è la perdita totale della voce dovuta ad un’infiammazione della mucosa laringea. Più semplicemente può essere causata da un uso improprio ed eccessivo della voce, come potrebbe succedere a cantanti, attori, insegnanti, oratori ed in genere a tutte quelle persone che svolgono mestieri comportanti sforzi prolungati della voce. E’ più frequente in tali casi la formazione di noduli o polipi alle corde vocali. Può essere anche di tipo funzionale, non dipendente da lesione agli organi vocali, ma dovuta a fattori di ordine psichico, quali ad es. l’isterismo.
La raucedine invece è un’alterazione del timbro e del tono della voce che può arrivare fino all’afonia. Si dice “aspra” se il suono emesso nel parlare è più stridulo e acuto, oppure “secca” se è più roco e velato. Di solito è associata alle affezioni del cavo orale dovute a stati di raffreddamento. L’abuso o l’uso scorretto della voce, anche in tal caso, può portare alla raucedine in quanto sono fattori in grado di causare infiammazioni croniche della mucosa della laringe ed in particolare delle corde vocali.
Il suono vocale è prodotto dalla vibrazione delle corde vocali al passaggio dell’aria compressa dai polmoni attraverso la glottide. Le corde vocali e la glottide hanno sede nella laringe (tratto della gola che inizia appena sotto la faringe e termina nella trachea). La bocca, la faringe e le cavità nasali, unitamente alla compressione dell’aria ed alla tensione delle corde vocali, determinano il timbro, l’altezza e l’intensità della voce, rendendola personale e riconoscibile. I movimenti delle labbra e della lingua consentono poi l’articolazione della parola.
Qualsiasi disturbo della voce è denominato disfonia, dalla raucedine all’afonia.
Per trattare l’afonia, la raucedine, o la disfonia in generale, sono validi anche molti preparati fitoterapici, come quelli consultabili all’articolo “Ritorna la voce” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”.
Principali rimedi omeopatici
Aconitum napellus 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. improvvisa a causa di raffreddamento per esposizione a vento freddo, con dolore, rossore, bruciore e fitte alla gola.
Ammonium muriaticum 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. con laringite, bruciore e solletico alla gola. Tosse ed espettorazione di muco con strisce di sangue.
Antimonium tartaricum 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. A. o R. con dolore alla faringe quando viene toccata.
Argentum nitricum 4CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. A. o R. con sensazione di schegge alla gola e catarro con muco tenace, appiccicoso, difficile da espellere. Peggioramento in camera calda, in prossimità di un evento. Per cantanti ed oratori.
Arnica montana 4CH: 3 granuli ogni 2 ore. Voce roca di tipo meccanico dopo uno sforzo eccessivo.
Arum triphyllum 5CH: 3 granuli ogni 2 ore. A. o R. di cantanti ed oratori con laringite, sensazione di bruciore e di escoriazione alla gola. E’ uno dei principali rimedi per la disfonia. Peggioramento con il caldo.
Belladonna 4CH: 3 granuli ogni 3 ore. A. o R. con voce debole, rauca e fischiante, nasale, con gola rossa, calda, dolente, che insorge improvvisamente a seguito di raffreddamento.
Carbo vegetabilis 5-9CH: 5 granuli 2 volte al dì. E’ il rimedio principale per la R. cronica con muco difficile da espellere e che provoca asfissia.
Camphora 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. R. con muco difficile da rimuovere.
Causticum 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. E’ uno dei migliori rimedi della disfonia caratterizzata da emissione di muco abbondante raschiando la gola, aggravata al mattino e migliorata durante il giorno parlando e dal caldo.
Dulcamara 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. in seguito ad esposizione a freddo umido.
Eupatorium perfoliatum 4CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. aggravata al mattino con bruciore alla trachea. Periodicità marcata. Peggioramento con il freddo.
Ferrum phosphoricum 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. A. o R. con laringite causata da uso eccessivo e/o scorretto della voce.
Formica rufa (o Acidum formicum) 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. con faringite dolorosa e muco che non si riesce ad espellere tossendo.
Hyosciamus niger 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. R. con gola secca ed infiammata.
Ignatia amara 9CH: 5 granuli al dì. A. di origine nervosa.
Iodum 6CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. R. con prurito alla gola, specie al mattino. Voce che diventa più profonda.
Lachesis 9CH: 5 granuli 2 volte al dì. R. con sensazione di avere un corpo estraneo nella laringe che impedisce di parlare. Frequente bisogno di tirare un sospiro.
Nux vomica 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. con catarro e irritazione dolorosa alla laringe ed al torace, con tosse spasmodica. Aggravamento dopo sforzi, con l’aria fredda, mangiando e bevendo nei soggetti con problemi gastrici.
Paris quadrifolia 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. con muco alla gola e frequenti tentativi di schiarire la voce, con laringite.
Psorinum 9CH: 5 granuli 2 volte al dì. R. con bruciore alla gola e con le ghiandole sottomascellari gonfie e dolenti. Il dolore si estende verso il basso.
Pulsatilla 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. con catarro e con indolenzimento e sensazione di pressione al torace.
Rhus toxicodendron 9CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. R. al mattino che migliora parlando e peggiora parlando troppo. Si assume anche prima della prospettiva di uno sforzo vocale in soggetti predisposti.
Rumex crispus 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. A. o R. con tosse, dovuta a laringite acuta, secca, irritante, stizzosa, con sensazione di escoriazione. Aggravamento con il freddo, con aria fredda.
Sambucus nigra 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. con formicolio pruriginoso alla gola e accumulo di muco vischioso alla laringe.
Sanguinaria 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. A. o R. con gonfiore, secchezza e bruciore della gola, congestione delle mucose. I sintomi ritornano ogni 7 giorni. Particolarmente adatto per donne in menopausa.
Stannum metallicum 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. con solletico alla gola che stimola la tosse. La voce è più alta all’inizio, dopo aver raschiato il muco, poi si affievolisce. Per cantanti, attori ed oratori.
Thuya 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Disturbi della voce causati da polipi, noduli o cisti alle corde vocali.
Verbascum 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. dopo aver parlato molto ad alta voce.
Esperienze
Esperienza n. 1. R. di un insegnante causata da uno sforzo eccessivo della voce, che compariva al mattino, migliorava parlando e poi peggiorava di nuovo. Rhus tox 9CH + Arnica montana 4CH, 3 granuli ogni 3 ore, alternando i rimedi.
Esperienza n. 2. R. in soggetto molto loquace con muco alla laringe difficile da espellere. La voce migliorava raschiando la gola e peggiorava al mattino e in ambiente caldo. Argentum nitricum 5CH, 3 granuli 3 volte al dì.
Esperienza n. 3. R. in soggetto che aveva preso freddo perché non adeguatamente coperto. Aconitum 6CH, 3 granuli ogni 3 ore. Alla seconda somministrazione si è già avuto un sensibile miglioramento per cui si sono gradualmente allungati i tempi di somministrazione: ogni 6 ore, ogni 12 ore e poi basta.
Esperienza n. 4. R. con timbro di voce mutevole e dolore alla laringe. Arum triphyllum 5CH, 3 granuli ogni ora.
N.B.: le diluizioni e le posologie riportate nel presente articolo, tra le più indicate in letteratura, hanno solo carattere orientativo e non intendono, né possono, sostituire alcuna prescrizione medica. Sarà il medico omeopata a stabilire le entità terapeutiche più appropriate ed a prescrivere la cura che si lega al singolo caso (rimedi, diluizioni, posologie, tempi).
(*) V. Note esplicative e la home-page della sezione.
elena dice
Buongiorno, per via di una incomprensione, come sfogo ho urlato con tutte le mie forze.. I giorni successivi ho sofferto di infiammazione agli occhi e le orecchie con leggera temperatura. Circa 4 giorni dopo ho anche cominciato ad avere tosse secca e persistente e disfonia, la sera quasi afonia e progressivo aumento del muco durante la tosse.. sono preoccupata che possa esserci stata una lesione grave, continuo con gli antinfiammatori anche perché il dolore al petto è forte.. ma cosa mi consigliate nello specifico?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Elena, sarebbe opportuno, se non l’avesse ancora fatto, consultare il medico di famiglia per una diagnosi precisa. Se dovesse trattarsi di un fatto traumatico, di uno sforzo eccessivo della voce, il rimedio omeopatico più prescritto in assoluto è Arnica montana. Ma potrebbe essere adatto anche un altro rimedio del presente articolo, laddove si riscontri la somiglianza con la propria sintomatologia. Ciò, com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Relativamente alla Fitoterapia, dia un’occhiata all’articolo “Ritorna la voce” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove sono riportati diversi preparati fitoterapici molto validi per la disfonia ed anche per la gola. Una pianta toccasana è l’Erisimo, denominata non a caso “l’erba dei cantanti”, di cui si può adoperare l’infuso delle foglie come tisana o per fare dei gargarismi, oppure se ne può utilizzare anche la tintura madre, da assumere diluita in un poco d’acqua, oppure ancora la forma spray. Ovviamente una terapia omeopatica o con altri rimedi naturali, a misura del caso specifico, la può garantire solo un medico omeopata. Cordiali saluti.
michela dice
Complimenti!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Michela, grazie per i complimenti. Seguiti a visitarci che il sito è in continuo aggiornamento e quindi potrà trovare sempre delle nuove ed interessanti pubblicazioni, comprese le risposte ai commenti dei visitatori. Cordiali saluti.
Isabella dice
Buonasera Dott.sa
Ho un lavoro telefonico, ho un ernia iatale con esofagite da reflusso e una rinosinusite delle mucose nasali dovute al caldo/freddo, i problemi li sento più d’inverno e in primavera, gola sempre irritata, voce metallica/stridula o va e viene e mi devo sempre schiarire mi cola sempre il naso con uscita anche di tracce di sangue. Mi può aiutare?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Isabella, relativamente ai disturbi della gola e della voce i rimedi omeopatici del presente articolo sono tutti potenzialmente idonei a trattare ciò, tra i quali, com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che contiene la sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ad esempio, a titolo informativo, nella fattispecie potrebbero essere presi in considerazione rimedi come Ammonium muriaticum, Argentum nitricum, Arnica montana, Arum triphyllum, Causticum, Dulcamara, Lachesis, Paris quadrifolia, Rhus toxicodendron, Stannum metallicum. Per quanto riguarda la Fitoterapia diversi preparati utili sono riportati nell’articolo “Ritorna la voce” della sezione del sito “Rimedi della nonna”. Una pianta toccasana è l’Erisimo, denominata non a caso “l’erba dei cantanti”, di cui si può adoperare l’infuso delle foglie come tisana o per fare dei gargarismi. Si può utilizzare anche la tintura madre della stessa pianta, da assumere diluita in un poco d’acqua, oppure la forma spray. Per quanto riguarda l’esofagite da reflusso i principali rimedi omeopatici utili a trattare il reflusso gastroesofageo sono consultabili all’articolo “Disturbi gastrici” nella presente sezione del sito. Ad esempio, sempre a titolo informativo, i rimedi specificamente indicati sono Argentum nitricum, Arsenicum album, Calcarea carbonica, Chamomilla, China, Ignatia amara, Iris versicolor, Kalium carbonicum, Lycopodium, Nux vomica, Phosphoricum acidum, Phosphorus, Robinia pseudoacacia, Sanguinaria, Sulphuricum acidum. Ripeto, solo il rimedio (o i rimedi) che rispecchia la globalità dei sintomi del paziente sarà in grado di produrre gli effetti terapeutici auspicati. Come lei sa anche l’alimentazione deve svolgere il suo ruolo, preferendola semplice e sana, evitando le pietanze eccessivamente condite o pesanti, privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, C, E e del gruppo B), limitando gli alimenti che ritardano lo svuotamento dello stomaco (cibi ricchi di grassi, cioccolato, insaccati, fritture, ecc.), riducendo il consumo di alcool, caffè, tè e spezie piccanti, abolendo le bevande gassate, masticando lentamente ed a lungo. Inoltre sarebbe utile ridurre l’eventuale sovrappeso, evitare l’uso di cinture o abiti troppo stretti in vita che possono aumentare la pressione addominale, dormire con la testa sollevata, ecc. Bisognerebbe evitare anche la sedentarietà. Il consiglio comunque è di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita saprà prescrivere la terapia appropriata al caso specifico. Cordiali saluti.
antonia dice
Salve Dott.ssa volevo sapere se posso assumere Thuya durante allattamento per curare frequenti dolori/fastidi alle corde vocali causa Polipi….e per quanto tempo?? Ho da porle un altro quesito spero possa rispo. La mia bimba di quasi un anno dovrá fare il richiamo Vaccino Esavalente ultima dose ( va bhe sarei Avversa dopo esser venut a conoscenza di cio che contiene…ma questo è un altro Argomento) so che per eliminare in gran parte elementi tossici tipo Alluminio si puo ricorrere sempre alla Thuya …. giusto?? Mi spiega in che modo??Si figuri che in farmacia non mi hanno dato ascolto ironizzando con Affermazioni di tipo ( per favore meglio un vaccino che assunzione di un po d acqua costosa) e quindi alzai i tacchi ed abbandonai quelle “geniali” considerazioni plateari…… grazie e scusi per essermi dilungata troppo…
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Antonia, i rimedi omeopatici sono generalmente sicuri in qualsiasi condizione e quindi anche durante l’allattamento, in quanto non introducono sostanze a livello ponderale ma solo a livello infinitesimale e la loro azione consiste unicamente nello stimolare ed incanalare correttamente la capacità propria di guarigione dell’organismo. Però sul caso specifico sarebbe opportuno che si esprimesse un medico omeopata. Relativamente alla durata, in genere le cure omeopatiche possono continuare finché si registrano benefici, senza porsi dei limiti temporali particolarmente stringenti ed ovviamente si smettono alla guarigione o al raggiungimento di un risultato soddisfacente e stabile. Thuya è un importante rimedio omeopatico adatto a trattare, laddove esiste la somiglianza, oltre i polipi alle corde vocali, anche gli effetti iatrogeni delle vaccinazioni. Il modo con cui agisce è lo stesso con cui agiscono tutti i rimedi omeopatici, quello cioè di stimolare l’efficienza e la funzionalità dei sistemi di difesa e di regolazione generale dell’organismo. Anche stavolta sull’opportunità d’uso del rimedio per la sua bimba sarebbe opportuno che si pronunciasse un medico omeopata. Ha fatto bene a non raccogliere la provocazione del farmacista. A tutti coloro che vogliono esprimere un giudizio sull’Omeopatia verrebbe da chiedere se prima l’hanno mai provata seriamente o studiata approfonditamente. Se non l’hanno mai fatto il loro giudizio perde di significato, perché non è più un giudizio ma un “pregiudizio”, ossia è un giudizio errato derivante dalla scarsa conoscenza dei fatti e quindi viene dato da chi non è nella condizione di poterlo fare. Cordiali saluti.
erika dice
Buongiorno,a mio figlio (2 anni a settembre) sono stati diagnosticati dei micronoduli vocali, oltre alla logopedia (difficilmente praticabili vista l’età) ci sono rimedi omeopatici o fitoterapici che potrebbero aiutare a risolvere o alleviare questo problema? Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Erika, i rimedi omeopatici del presente articolo sono tutti potenzialmente utili a trattare i disturbi della voce e quindi ad agire sia sulle cause degli stessi che sui sintomi relativi, a condizione però che si individui il rimedio giusto. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio omeopatico più adatto sarà quello che assomiglia di più al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. E’ anche possibile che alla cura omeopatica sintomatica debba affiancarsi una cura di fondo con rimedi omeopatici costituzionali. Per quanto riguarda la Fitoterapia, diversi preparati utili sono riportati nell’articolo “Ritorna la voce” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Il consiglio comunque è di non fare da sola, soprattutto per la tenera età del bambino, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che saprà prescrivere la terapia più adatta al caso specifico, spettando a lui la decisione se avvalersi dell’Omeopatia o della Fitoterapia. Cordiali saluti.
Laura dice
C’è mio papà che ha la voce rauca a causa di un’operazione alle corde vocali perché aveva un nodulo… è passato un’anno dalla operazione e vorrebbe cantare ma ha questa voce rauca, potete dirmi quale farmaco posso dirgli di utilizzare o che potrebbe fare???
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Laura, è possibile che suo padre debba effettuare esercizi di riabilitazione della voce sotto la guida di un logopedista. Comunque i rimedi omeopatici del presente articolo sono tutti potenzialmente utili a trattare una disfonia e sono tra quelli maggiormente adoperati. Com’è noto, nel rispetto della “legge di similitudine” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) più adatto sarà quello che assomiglia di più al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Per quanto riguarda la fitoterapia invece diversi preparati sono consultabili all’articolo “Ritorna la voce” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Sarebbe però opportuno rivolgersi ad un medico omeopata per la prescrizione della terapia più appropriata al caso specifico e che possa agire in sinergia con l’eventuale logopedia. Cordiali saluti.
Mariac. dice
Salve dott.ssa ho partorito da 3 mesi e mezzo e da 3 mesi ho la voce bassissima che non vuole tornare, a volte sembra un pò più alta, altre si abbassa e sembra voler sparire del tutto! Suppongo che sono in queste condizioni perché all’inizio avevo vampate di calore e di notte tendevo a togliere e mettere il pigiama… ora allatto al seno e vorrei tanto che la mia voce tornasse, cosa mi consiglia? La ringrazio anticipatamente!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Mariac., il presente articolo riporta i principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati nei disturbi della voce. Com’è noto, nel rispetto delle “legge di similitudine” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio più adatto sarà quello che contiene la sintomatologia più somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Invece, per quanto riguarda la fitoterapia, diversi preparati utili sono riportati nell’articolo “Ritorna la voce” della sezione del sito “Rimedi della nonna”. Poiché lei allatta, per prudenza, possono essere presi in considerazione i vegetali più sicuri che fanno parte della dieta abituale. Sono validi anche i fumenti (o suffumigi) con acqua e bicarbonato o camomilla, oppure i gargarismi con acqua e sale. Ovviamente è sempre opportuno un parere medico. Cordiali saluti.
Jenny dice
Salve ,io circa 2mesi e mezzo fa sono stata operata per un polipo alla corda vocale destra ancora la mia voce non è più come prima è bassa e sfiatata perché?…e poi ho anche notato che sento più forte dall’ orecchio destro ..e un pò m’infastidisce…mi sa dare qualche consiglio?..la ringrazio anticipatamente.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Jenny, chieda al medico che la segue o al chirurgo che l’ha operata, perché è possibile che lei debba effettuare esercizi di riabilitazione della voce sotto la guida di un logopedista. Gli stessi medici potrebbero essere più precisi relativamente all’udito o indirizzarla verso una visita specialistica. Dopodiché se intenderà ricorrere all’omeopatia le consiglio di rivolgersi ad un medico omeopata, che è l’unico in grado di prescrivere la terapia personalizzata più adatta a lei. Questo perché se non si individua la cura giusta, fatta dei rimedi omeopatici somiglianti e delle diluizioni relative, i risultati terapeutici non saranno quelli auspicati. Comunque, per quanto riguarda la voce, a titolo puramente informativo, i rimedi omeopatici più spesso utilizzati sono quelli del presente articolo ed i fitoterapici sono quelli dell’articolo “Ritorna la voce” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Cordiali saluti.
isabella dice
Gentile Dottoressa, da un anno finalmente ho scoperto di avere i noduli alle corde vocali. Ero contentissima perché dopo anni di ricerche ho trovato il mio problema. Ovviamente sono stata messa sotto con esercizi logopedici. Ma purtroppo dopo un anno non passano. L altro giorno con un otorinokaringoiatra abbiamo parlato di una probarile operazione che però prima bisogna valutare bene la situazione… io non vorrei farei l operazione. Anche se so come funzione ecc.. mi piacerebbe provare qualcosa di alternativo prima ecco perché le scrivo. Le dico anche un po di sintomi correlati ai noduli: mal di gola perenne, impossibilità di parlare al mattino, muco persistente, voce che si affievolisce e diventa subito roca. Sensezione di pesantezza al torace e linfonodi gonfi….
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Isabella, i rimedi omeopatici che vengono più frequentemente utilizzati in caso di noduli alle corde vocali sono Arnica montana e Thuya, come riportato nell’articolo. Arnica perché è il rimedio per eccellenza di tutti i tipi di traumi ed i noduli sono quasi sempre dovuti ad un uso improprio od eccessivo della voce. Thuya perché è il rimedio principe delle persone che hanno una predisposizione alla formazione localizzata di escrescenze benigne ed i noduli appartengono proprio a tale categoria di lesioni. Tali rimedi potrebbero lavorare in sinergia con la logoterapia per ottenere i migliori risultati possibili. Però se lei intende ricorrere all’omeopatia per trattare i suoi noduli vocali le consiglio di rivolgersi ad un medico omeopata, non solo perché è un medico ma anche perché l’omeopatia è una medicina con una personalizzazione molto spinta, è la medicina che “veste su misura”, come si è solito dire, che non ha cure standardizzate che vanno bene per tutti, che per ogni paziente richiede facilmente una terapia diversa da quella di un altro, quand’anche entrambi affetti dalla stessa patologia o dallo stesso disturbo. L’omeopatia, com’è noto, fonda il suo principio terapeutico sulla “legge di similitudine”, secondo la quale i rimedi omeopatici per essere curativi devono assomigliare al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, sia dal punto di vista fisico che da quello psichico, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno gli effetti terapeutici. La somiglianza deve riguardare non solo il sintomi comuni della patologia o del disturbo, ma anche (e forse soprattutto) i sintomi caratteristici individuali, quali ad es. sensazioni, percezioni, causalità, modalità delle manifestazioni, localizzazione precisa dei disturbi, sintomi concomitanti, circostanze di aggravamento e di miglioramento, riflessi psicologici, ecc. Il medico omeopata con la visita medica omeopatica sarà in grado quindi di pervenire alla prescrizione della terapia più adatta all’individuo-paziente, decidendo i rimedi omeopatici somiglianti, le relative diluizioni (anche questa scelta è strategica per il successo della terapia), le posologie, le durate di cura, gli eventuali adattamenti in corso d’opera, ecc. Cordiali saluti.
Vanessa dice
Gentile Dott.ssa, 7 anni fa sono stata operata per un nodulo e da lí , tenendo sotto controllo il reflusso e con la logopedia post-poperatoria ho sempre tenuto sotto controllo la cosa, sempre seguita da un medico di ficudia ( che purtroppo si trova all’estero). Ora, dopo una settimana di sforzi vocali/poco sonno/dieta squilibrata mi ritrovo da due giorni con una raucedine “secca” e oggi per la prima volta in vita mia hoespulo del catarro con del sangue. Essendo un pó ansiosa di natura, e trovandomi anhce all’estero, mi sono molto spaventata. Sto prendendo dell’arnika come ho sempre fatto e riposando la voce il piú possibile… Nole nascondo peródi esere preoccupata e ogni consiglio/aiuto al momento mi sarebbe di grande supporto. la ringrazio anticipatamente per il tempo che vorrá dedicarmi. Cordiali saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Vanessa, appena può si sottoponga a visita medica per una corretta diagnosi e quindi per una maggiore tranquillità. Non si può escludere che proprio il reflusso gastroesofageo possa essere una concausa della raucedine, insieme allo sforzo ripetuto della voce, causando un’irritazione della mucosa della gola e delle corde vocali. Ovviamente ciò potrà essere o meno confermato solo dall’indagine medica. In casi simili Arnica montana potrebbe essere un rimedio omeopatico appropriato, ma ce ne potrebbe essere anche qualche altro del presente articolo in base alla maggiore somiglianza con la sintomatologia in atto, valorizzando la causalità e la modalità della manifestazione. Per quanto riguarda la fitoterapia un preparato molto efficace, in grado di fornire dei risultati abbastanza rapidi, è quello a base di Erisimo, che è una pianta toccasana indicatissima per tutti i disturbi della voce, denominata non a caso “l’erba dei cantanti”. L’Erisimo ha la proprietà di alleviare le infiammazioni della gola (laringiti, faringiti, tracheiti), di placare le irritazioni delle prime vie aeree e quindi di risolvere l’afonia e la raucedine. Si può adoperare l’infuso delle foglie, da assumere nella misura di un cucchiaio più volte al giorno secondo necessità, oppure per fare dei gargarismi. Si può utilizzare anche la tintura madre della stessa pianta, da assumere diluita in un poco d’acqua, oppure la forma spray, reperibili in erboristeria. Per completezza dia anche un’occhiata all’articolo “Ritorna la voce” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Cordiali saluti.