Il ginepro comune il cui nome scientifico è Juniperus communis, è un piccolo albero o un arbusto perenne, una conifera sempreverde con aghifoglie, con accrescimento lento e molto longevo potendo diventare pluricentenario, dioico, appartenente alla famiglia delle Cupressaceae e al genere Juniperus.
Il ginepro comune cresce in pascoli, boschi e ambienti aridi di montagna, battuti dal vento, fino ai 1500 m sul livello del mare. Il suo tronco è contorto, alto da 1 a 10 m, con foglie lineari-aghiformi, pungenti, riunite in verticilli di 3. La pianta è una Gimnosperma, quindi non produce né fiori né frutti; è anche dioica, cioè porta organi riproduttivi (strobili) unisessuali in due piante diverse. La pianta femminile produrrà delle strutture erroneamente chiamate “bacche”, che non sono frutti ma strobili seminiferi più correttamente chiamate “coccole”. Gli strobili maschili sono piccoli coni cilindrici-ovoidali di colore giallastro producenti gametofiti protetti in grani di polline. Quelli femminili appaiono come piccoli coni di colore verdastro.
L’impollinazione avviene quando un grano di polline atterra su di uno strobilo femminile; essendo dioica ci vogliono due piante diverse perché questo avvenga. La pianta femminile produce in ogni caso le cosiddette bacche. I semi maturano nell’autunno successivo all’impollinazione e sono racchiusi in un cono di colore brunastro chiamato galbulo (che però è più propriamente il nome dello strobilo seminifero legnoso del cipresso); squamoso e pruinoso, è composto da 4 squame carnose saldate tra loro contenenti da 1 a 3 semi angolosi ricchi di un olio essenziale aromatico. Per il loro aspetto i coni sono facilmente scambiati per bacche e dunque volgarmente chiamati “bacche di ginepro”. Sono ampiamente apprezzati per le loro doti aromatiche.
Componenti
Olio essenziale, i cui componenti principali sono pinene, sabinene, candinene, mircene, terpinene-4-olo;
Tannini;
Diterpeni;
Proantocianidine;
Flavonoidi;
Diterpeni;
Resine;
Monosaccaridi.
Uso alimentare
Le bacche o coccole sono largamente utilizzate tanto in cucina quanto in liquoreria. In cucina sono aroma indispensabile per la cacciagione e, spesso, per vari arrosti. Distillati sono l’ingrediente caratterizzante del gin, se ne ricavano inoltre vini e liquori aromatici e una grappa al ginepro, lasciando in infusione nella grappa una manciata di coccole (circa 60 g. per un litro).
Liquori
In molte località è in uso preparare il liquore al ginepro o la grappa al ginepro.
Liquore al Ginepro
60 g di bacche di ginepro
500 ml di alcool puro
400 ml di acqua
400 g di zucchero
Metti in un barattolo di vetro le bacche e alcool. Lascia le bacche in infusione nell’alcool per 10 g al buio e lontano da fonti di calore, agitando di tanto in tanto. Trascorso il tempo necessario per l’infusione prepara lo sciroppo. Porta l’acqua ad ebollizione, aggiungi lo zucchero e mescola per scioglierlo completamente. Lascia raffreddare lo sciroppo, poi aggiungi lo sciroppo all’alcool con le bacche. Dopodiché filtra.
Grappa al ginepro
1l di grappa
60 g di bacche di ginepro
½ kg di zucchero
½ l. di acqua
Infusione per 30 giorni
Proprietà
Le bacche di ginepro in infuso presentano attività diuretica (olio essenziale); tuttavia esistono in letteratura dati contrastanti sulla sicurezza dell’olio essenziale come tale, in relazione alla presenza di alcuni idrocarburi potenzialmente nefrotossici.
Azione
L’utilizzo del ginepro è stato ufficialmente approvato solo per il trattamento dei disturbi dispeptici, grazie all’azione carminativa e stomachica svolta dall’olio essenziale e, probabilmente, anche dalle sostanze resinose contenute nei frutti della pianta.
Tuttavia, al ginepro vengono attribuite anche molte altre proprietà. L’olio essenziale ha dimostrato, infatti, di possedere attività diuretica ed antinfiammatoria (esercitata attraverso l’inibizione dell’enzima ciclossigenasi). In particolare, il maggior responsabile dell’effetto diuretico sembra essere il terpinene-4-olo, contenuto, appunto, nell’olio essenziale della pianta.
Il ginepro, inoltre, ha dimostrato di possedere proprietà ipoglicemizzanti, ipotensive, antisettiche e antivirali nei confronti dell’Herpes simplex virus.
Tuttavia, prima di poter approvare simili applicazioni terapeutiche del ginepro, sono necessari ulteriori e più approfonditi studi clinici.
Il Ginepro contro i disturbi dispeptici
Come accennato, grazie alle proprietà stomachiche e carminative di cui è dotato, il ginepro può essere impiegato come rimedio per contrastare i disturbi dispeptici.
Per il trattamento di questi disturbi il ginepro deve essere assunto internamente. La dose solitamente raccomandata può variare dai 2 ai 10 grammi di droga al giorno, corrispondenti a circa 20-100 mg di olio essenziale al dì. Ad ogni modo, data la potenziale tossicità dell’olio essenziale di ginepro, la durata del trattamento non deve essere superiore alle sei settimane.
N.B.: quando il ginepro viene utilizzato a fini terapeutici, è essenziale utilizzare preparazioni definite e standardizzate in principi attivi (olio essenziale), poiché solo così si può conoscere la quantità esatta di sostanze farmacologicamente attive che si stanno assumendo.
Quando si utilizzano preparazioni a base di ginepro, le dosi di prodotto da assumere possono variare in funzione della quantità di olio essenziale contenuta. Tale quantità, solitamente, è riportata direttamente dall’azienda produttrice sulla confezione o sul foglietto illustrativo dello stesso prodotto, pertanto, è molto importante seguire le indicazioni da essa fornite.
In qualsiasi caso, prima di assumere per fini terapeutici un qualsiasi tipo di preparazione contenente ginepro, è bene rivolgersi preventivamente al proprio medico.
Ginepro nella medicina popolare
Usi medicamentosi: Il ginepro è stato utilizzato per scopi medicinali sin dai tempi antichi. Le sue bacche sono ricche di composti aromatici e antiossidanti che favoriscono la digestione, aiutano il sistema immunitario e hanno proprietà diuretiche.
Nella medicina popolare, il ginepro è impiegato internamente per il trattamento delle infiammazioni delle vie urinarie inferiori, della gotta e dell’arteriosclerosi; oltre ad essere utilizzato come rimedio per regolarizzare il ciclo mestruale e ridurre i dolori associati alle mestruazioni.
Esternamente, invece, il ginepro viene sfruttato dalla medicina tradizionale per contrastare i reumatismi.
Avvertenze e controindicazioni: Controindicazione relativa o assoluta nelle infiammazioni renali manifeste complicate da insufficienza, in quanto stimola troppo energicamente la funzione emuntoria. Evitare in gravidanza a scopo prudenziale in ragione dell’alto contenuto di essenza e altre sostanze attive, le quali potrebbero esercitare un’influenza stimolante sul miometrio.
Note:
Il decotto di bacche di Ginepro versato nell’acqua ha proprietà tonico-rilassanti per la muscolatura.
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(*) V. Note esplicative