La sinusite è un’infiammazione della mucosa di uno o più seni paranasali. I seni paranasali sono quattro paia di cavità scavate all’interno delle ossa del massiccio facciale, comunicanti tramite orifizi (osti) con le cavità nasali. Essi sono: i seni mascellari situati all’interno delle ossa mascellari, i seni frontali situati nell’osso frontale, i seni etmoidali situati all’interno dell’osso etmoide o tra etmoide e frontale, i seni sfenoidali situati nell’osso sfenoide al centro del cranio. In condizioni normali gli osti paranasali assicurano il drenaggio delle secrezioni dai seni alle cavità nasali, però quando la mucosa si infiamma ed aumenta di volume essi si restringono ed impediscono tale passaggio. Ciò determina un ristagno di muco all’interno dei seni e quindi le condizioni ideali per la proliferazione di batteri giunti dalle cavità nasali o dalla cavità orofaringea, che causano infezioni che si sovrappongono all’infiammazione, cioè alla sinusite vera e propria. Oggi più correttamente si preferisce parlare di rinosinusite, cioè di un processo infiammatorio che interessa contemporaneamente le mucose del naso (rinite) e di una o più seni paranasali (sinusite). La sinusite di solito è provocata da un’infezione, spesso da virus e talvolta da batteri o funghi, ma anche da allergie come ad es. la rinite allergica o da esposizione prolungata a sostanze irritanti. Possono diventare altresì causa d’insorgenza il nuoto, i tuffi, le lesioni o fratture delle ossa dei seni paranasali, la deviazione del setto nasale, traumatica o congenita, le infezioni dei denti dell’arcata superiore, specie del canino, ecc. I sintomi sono ostruzione nasale, secrezione di muco giallo o verde (per la presenza di pus) dal naso o nel retrobocca, cefalea, stanchezza, incapacità di percepire odori (anosmia), timbro di voce nasale, tosse, febbre, mal di denti, alitosi, dolore a livello del seno paranasale interessato per il mancato drenaggio. La sinusite si dice essere acuta, se si risolve nel giro di qualche giorno, oppure cronica, se dura qualche settimana ed è in genere dovuta a condizioni ambientali o ad un problema allergico.
Per il trattamento della sinusite o della rinosinusite sono validi anche molti preparati fitoterapici, come quelli consultabili nella sezione del sito “Rimedi della nonna” in base ai sintomi che produce.
Principali rimedi omeopatici
Chelidonium 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Sinusite mascellare. Lateralità destra molto netta. Aggravamento con il movimento, con il tocco, con il cambiamento del tempo, alle 4 o alle 16. Miglioramento dopo mangiato, con il riposo, con la pressione.
Cinnabaris 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Dolore e sensazione di peso alla radice del naso, come se si portassero occhiali pesanti, in soggetti indolenti, irritabili, con sensibilità al tatto a tutto il cuoio. Infiammazione dei seni frontali e della mucosa nasale. Aggravamento di notte, con il cambiamento del tempo, camminando. Miglioramento all’aria aperta, con il riposo.
Hepar sulphur 7CH: 3 granuli 2- 3 volte al dì. Sinusite suppurativa. Cefalea prevalentemente a dx, come se un chiodo venisse conficcato nella testa. Dolore forte alla radice del naso. Naso dolorante e congestionato. Peggioramento all’aria fredda e miglioramento con il calore o con il coprirsi.
Hydrastis 9CH: 3 granuli 4 volte al dì. Sinusite etmoidale e sfenoidale. Secrezione densa, giallo-verdastra, con tendenza a colare nella regione retro nasale invadendo posteriormente la faringe. Soggetto magro, astenico. Aggravamento con il calore. Miglioramento con il freddo, all’aria aperta, al vento secco.
Kalium bichromicum 7CH: 3 granuli 4 volte al dì. Sinusite etmoidale e sfenoidale. Secrezione densa, filamentosa o verde-giallastra, come Hydrastis ma in individuo robusto e stenico. Dolore intenso e pulsante nei seni mascellari e alla radice del naso. Peggioramento al freddo e al mattino. Miglioramento con il caldo.
Kalium iodatum 6CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dolore in corrispondenza dei seni frontali e sensazione di pienezza al naso. Raffreddore senza starnutazione. Il caldo migliora il raffreddore ma aggrava lo stato generale.
Luffa operculata 4CH: 3 granuli ogni 3 ore. Cefalea frontale frequente con apatia e astenia. Rinite allergica o secrezioni nasali miste a pus.
Mercurius solubilis 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Secrezioni nasali verdi-giallastre. Pesantezza al naso, dolore al tatto, cefalea con la sensazione di fascia stretta alla testa. Vertigini quando si è coricati sul dorso. Peggioramento in ore notturne, al caldo, alle correnti d’aria e miglioramento alle temperature moderate.
Mezereum 7CH: 3 granuli 4 volte al dì. Sinusite mascellare con dolore sovra orbitario bruciante. Aggravamento con il freddo, di notte, con la pressione locale. Utile l’associazione con Hepar sulphur.
Petasites 6CH: 3 granuli 3 volte al dì. Sinusite frontale.
Pulsatilla 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Sensazione di pressione e dolore alla radice del naso. Naso ostruito che peggiora quando il paziente si stende o si trova al chiuso. Secrezioni nasali di colore giallo-verde, non irritanti. Perdita dell’olfatto. Peggioramento con il caldo, in camera calda e di sera. Miglioramento all’aria aperta.
Silicea 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Cefalea che inizia dalla nuca, attraversa la zona occipitale e si fissa su un occhio, di solito il dx. Dolore pressorio alla fronte che sembra sul punto di spaccarsi, con fitte che sembrano attraversare gli occhi, le ossa della faccia e i denti. Dolori e pesantezza alla radice del naso con tiramenti che si estendono all’osso zigomatico. Aggravamento con il freddo, di sera e di notte. Miglioramento con il calore e coprendosi la testa con qualcosa di caldo.
Sticta pulmonaria 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Sinusite frontale con dolore alla radice del naso e ostruzione dello stesso, la cui mucosa è dolorante. Soprattutto a dx. Peggioramento di notte e con aria fredda.
Thuya 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Sinusiti croniche con secrezioni ed espettorati verdastri. Sinusite frontale, dolore alla radice del naso. Peggioramento con il freddo e l’umidità, di notte, con il calore del letto, dopo le 3 e le 15, dopo pranzato.
Esperienze
Esperienza n. 1. Sinusite frontale in soggetto trattato con Sticta pulmonaria 5CH, 3 granuli 4 volte al dì. Dopo tale trattamento, poiché la sinusite non si è risolta del tutto, si è somministrato Silicea 6CH, 3 granuli 4 volte al dì, alternando con Sticta.
Esperienza n. 2. Sinusite mascellare trattata con Mezereum 7CH, 3 granuli 4 volte al dì. La sinusite da catarrale è diventata suppurativa. Si è passati alla somministrazione di Hepar sulphur 7CH, 3 granuli 4 volte al dì.
Esperienza n. 3. Soggetto con raffreddore la cui secrezione da fluida è diventata densa e poi si è arrestata bruscamente. Hepar sulphur 5CH, 3 granuli 3 volte al dì, ha ristabilito la secrezione evitando la sinusite.
Esperienza n. 4. Sinusite con faringite dovuta a secrezione retro nasale con invasione faringea. Trattamento con Luffa operculata 5CH + Hydrastis 6CH, 3 granuli ogni 3 ore, alternando i rimedi.
Esperienza n. 5. Sinusite con dolore al naso più forte al lato dx. Luffa operculata 4CH + Sticta 5CH, 3 granuli di ciascuno 2 volte al dì.
Esperienza n. 6. Sinusite periodica con dolore, secchezza e ostruzione del naso e con formazione di croste al naso. Luffa operculata 4CH + Kali bichromicum 9CH, 3 granuli ogni 3 ore, alternando i rimedi.
Esperienza n. 7. Sinusite in soggetto sicotico-luesinico, indolente, irritabile, smemorato, con sensazione al tatto in tutta la testa, compreso il naso. Cinnabaris 5CH + Kalium bichromicum 5CH + Hydrastis 5CH, 3 granuli ogni 3 ore, alternando i rimedi.
N.B.: le diluizioni e le posologie riportate nel presente articolo, tra le più indicate in letteratura, hanno solo carattere orientativo e non intendono, né possono, sostituire alcuna prescrizione medica. Sarà il medico omeopata a stabilire le entità terapeutiche più appropriate ed a prescrivere la cura che si lega al singolo caso (rimedi, diluizioni, posologie, tempi).
(*) V. Note esplicative e la home-page della sezione.
Fabiola dice
Buongiorno. In seguito a un forte raffreddore con secrezioni giallo dense mi è apparsa una forte sinusite. Lato sinistro, pulsante mal di testa, costante da 10gg, dolore all’occhio sinistro e sopra le sopracciglia. Sto bene con riposo e calore. Sono un soggetto allergico. Al momento non ho naso otturato ma sento il catarro fisso in gola che fatica a scendere e quando riesco ad espellerlo è trasparente. Non ho tosse. Consigli per me?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Fabiola, potrebbero essere presi in considerazione rimedi omeopatici come Kalium bichromicum, Luffa operculata, Mezereum, Silicea, Thuya. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata con la visita, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
franca dice
Gentile dott. da più di un anno e subito dopo il 3° vaccino ho fitte giornaliere di una certa entità nella zona sinistra del naso, sull’osso e le fitte si irradia nell’occhio parte interna e tempia. Sono fitte a raffica per alcuni minuti, si calmano per poi riprendere.Trovo sollievo per parecchie ore con Brufen e per meno con voltadvance . Il mio naso è libero , non cola, mai secrezioni, sento benissimo gli odori…non ho gonfiori di nessun genere. Mi dà un po’ di relativa pace comprimere e il calore. Che fare? Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Franca, le posso elencare di seguito i principali rimedi omeopatici che hanno come modalità generali il miglioramento con la pressione e con il calore: Arsenicum album, Aurum metallicum, Bryonia, Cocculus, Colocynthis, Ignatia amara, Nux vomica, Silicea. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire, previa visita, solo un medico omeopata, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Paola dice
salve, da NOVEMBRE PER UN FORTE RAFFREDDORE SI SCATENA UNA SINUSITE MASCELLARE CURATA CON CORTISONE E ANTIBIOTICI E AEROSOL CHE A TUTT’OGGI NON HA RISOLTOIL PROBLEMA. L’OTORINO VUOLE CHE MI OPERO PER TURBINATI LARGHI E SINUSITE MASCELLARE SX. COSA POTREI ASSUMERE COME PRODOTTO OMEOPATICO ? NON HO NESSUN SINTOMO MA SOLO CONTINUAMENTE NARICE SX CHIUSA E UN PO DI MA DI TESTA. GRAZIE
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Paola, potrebbero essere presi in considerazione rimedi omeopatici come Kalium bichromicum (che in genere è il primo da tenere presente, soprattutto in caso di congestione nasale), Luffa operculata, Mezereum… Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire, previa visita, solo un medico omeopata, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Alessandra dice
Salve dr.ssa.
E’ cominciato tutto con un bruciore secchezza agli occhi, è continuato con dolenza nella zona concomitante le sopracciglia, tra le due arcate e sopra gli occhi le cui palpebre sono spesso gonfie. Ho fatto terapia con cortisone e antibiotico che non hanno risolto il problema. L’unica cosa che mi da sollievo è il ribus nigrum macerato glicerico 60 gocce x 3 ed ogni volta che lo prendo mi si smuove del muco denso dalla parte posteriore del naso che inghiottisco in continuazione. La sintomalagia migliora ma non guarisce. Il naso è libero ma se piango anche poche lacrime produco grosse quantità di muco non particolarmente denso e trasparente. La sintomatologia migliora notevolmente col caldo (tanto che indosso spesso, anche di notte, un cappello che faccio scendere fino all’ arcata sopraccigliare). Il senso dell’olfatto è diminuito ma non assente.
Ho 51 anni, assumo Zoloft e sono in premenopausa.
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Alessandra, tra i rimedi omeopatici di quest’articolo che potrebbero essere presi in considerazione troviamo Cinnabaris, Hepar sulphur, Hydrastis, Kalium bichromicum, Pulsatilla, Silicea… Nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio che contempla la sintomatologia maggiormente somigliante potrà produrre i risultati migliori. Un altro macerato glicerico, ovvero gemmoterapico da tenere presente, eventualmente da associare al Ribes nigrum, potrebbe essere Magnolia denudata, che è particolarmente indicato nelle affezioni infiammatorie o allergiche delle prime vie respiratorie, nelle riniti acute e croniche, nelle sinusiti subacute e croniche. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Tani dice
Salve, non so se posso chiedere.
Ho avuto la sinusite cronica da più di 10 anni.
Ho fatto diverse cure di medicina, fatto, turbinati bassi, setto nasale, e alla fine anche la sinusite.
Da circa due anni ho perso l’olfatto, l’ottorino mi ha consigliato la cura di cortisone, tutto è tornato alla normalità, ma dopo qualche mese l’ho perso di nuovo.
Esiste una cura omeopatica per questo caso?
Grazie mille in anticipo!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Tani, tra i rimedi omeopatici del presente articolo quelli che più specificamente contemplano l’anosmia (assenza di olfatto) sono: Kali bichromicum, Kali iodatum, Mercurius solubilis, Pulsatilla, Silicea. Tra i rimedi omeopatici dell’articolo “Raffreddore e Rinite allergica”, nella medesima sezione del sito, quelli che riportano la stessa indicazione sono: Aconitum napellus, Ammonium carbonicum, Antimonium tartaricum, Belladonna, Natrum sulphuricum, Sulphur. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio adatto sarà quello che assomiglia al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Ilaria dice
Buongiorno dottoressa,
non ho trovato un riferimento all’argomento, quindi scrivo qui, poiché il tema è simile.
Volevo domandarLe come trattare l’anosmia e l’anageusia da COVID, a seguito del quale ho perso appunto del tutto olfatto e gusto. Sono sempre stata bene, non ho avuto febbre, ma un blando raffreddore e il virus mi ha tolto, oltre ai due sensi, il latte materno: è sparito appena ho cominciato ad incubare la malattia. Ora sta lievemente tornando, ma la situazione non è più come prima e mio figlio prende molto artificiale, ciò mi dispiace.
Mi alimento probabilmente anche meno del dovuto proprio perché non ho appetito, non potendo contare su olfatto e gusto
Cosa posso fare?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Ilaria, l’anosmia (assenza di olfatto) e l’ageusia (mancanza di gusto) che l’Omeopatia riesce a trattare sono quelle che si manifestano come effetti secondari di cause patologiche (ad es. rinite, sinusite, allergie respiratorie, polipi nasali, glossite, stomatite, tabagismo, uso di farmaci decongestionanti locali, ecc.). La sintomatologia associata a tali patologie consente l’individuazione del rimedio omeopatico maggiormente somigliante, ossia di quello utile alla risoluzione. Nel caso del Covid-19 tutto ciò viene a mancare, per cui l’Omeopatia non può trovare applicazione o non può essere efficace. Lo stesso dicasi per qualsiasi altro rimedio naturale. Cordiali saluti.
Lorella dice
Buongiorno Dottoressa, vorrei avere un consiglio. Quando vengo colpita da un raffreddore, in genere una volta all’anno (per fortuna) ho il problema che mi si blocca tutto il muco e non scarico nulla. Preciso che non prendo medicinali da banco in quanto ho notato che mi peggiorano la situazione e non lasciano fare il normale decorso del raffreddore anzi vado avanti per molte settimane con problemi anche alle orecchie. Per cui mi curo semplicemente con vapore, lavaggi nasali, molti liquidi ed echinacea. Devo dire che questi rimedi mi aiutano parecchio, ma il problema rimane, cioe’ “non esce nulla” quando soffio il naso, completamente secca. La mia testa pero’ la sento piena e dopo circa 4 o 5 giorni dall’inizio del raffreddore, comincio ad avere fastidio alle orecchie, ovviamente perche’ il catarro non esce ne dal naso ne dalla gola. Ci sono dei granuli che facilitano lo scioglimento del catarro in qualche modo? Cosa mi consiglia? La ringrazio infinitamente. Cordiali Saluti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lorella, i principali rimedi omeopatici potenzialmente idonei a trattare una rinite sono meglio consultabili all’articolo “Raffreddore e Rinite allergica” in questa stessa sezione del sito. Ad esempio, nella circostanza, potrebbero essere presi in considerazione rimedi come Aconitum napellus, Baryta carbonica, Bryonia, Camphora, Luffa operculata, Natrum sulphuricum, Sambucus nigra, Sulphur… Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita. Cordiali saluti.
Giada dice
Buongiorno , vorrei avere un parere e consiglio, ho una sinusite, da qualche giorno a seguito di un raffreddore ho preso solo delle tacchipirina, e ioloclean spray oro faringeo, mi è passato il raffreddore, ho un po’ di tosse e una bella sinusite , che mi causa mal di testa fortissimo alle tempie e agli occhi, il fatto è che sto allattando Quindi non posso prendere chissà che, cosa potrei utilizzare? grazie in anticipo per i consigli..
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Giada, in quest’articolo sono riportati i principali rimedi omeopatici che vengono più spesso prescritti per trattare una sinusite, con la sintesi delle relative sintomatologie di copertura: si tratta cioè di rimedi che rispondono bene in un’alta percentuale di casi. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio adatto sarà quello che contempla una sintomatologia simile a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ad esempio, per una sintomatologia analoga alla sua, potrebbero essere presi in considerazione rimedi come Hydrastis, Kalium bichromicum, Luffa operculata, Silicea, Sticta pulmonaria… Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo la visita di un medico omeopata, al quale le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Chiara dice
Buongiorno Dottoressa,
due mesi fa dopo un tremendo sbalzo termico ho avuto una congestione dei seni paranasali tramutatasi in sinusite con broncospasmi; dopo una terapia a base di cortisone, che inizialmente mi ha fatto stare bene (la voce per esempio era tornata normale) ma che ho dovuto terminare anticipatamente in quanto mi recava tachicardia e ansia, i sintomi sono ricomparsi. Dopo una decina di giorni ho assunto antibiotico Clavulin senza risolvere granchè, tranne il dolore nei seni nasali frontali, mascellari e sfenoidali che è passato. A distanza di 10 giorni 3 punture di cortisone, ma voce rimasta nasale e continuo muco in gola. La diagnosi dell’otorinolaringoiatra è stata di rinite disreattiva, prescrivendomi spray nasale al cortisone che mi sembra peggiorare la situazione e lavaggi nasali con sali ipertonici. Il muco che viene espulso solamente durante i lavaggi è ora trasparente mentre fino qualche giorno fa presentava dei filamenti vischiosi densi bianchi. Agli esami di allergie agli inalanti risulta tutto negativo. Al momento ho sospeso tutto, in quanto ho avuto anche degli attacchi di ansia, come se non respirassi, e sto assumendo ribes nigrum, carpino e bismuto. La voce rimasta sempre nasale, naso non completamente chiuso e catarro in gola che non se ne va. Può gentilmente darmi qualche consiglio; La ringrazio
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Chiara, una panoramica dei principali rimedi omeopatici che possiedono diverse sintomatologie di copertura e che rispondono meglio in un’alta percentuale di casi, è consultabile all’articolo “Raffreddore e Rinite allergica” nella presente sezione del sito, ove con maggiore probabilità sarà quindi possibile trovare il rimedio (o i rimedi) più simile, ovvero il rimedio (o i rimedi) in grado di coprire la totalità o quantomeno la gran parte dei sintomi. Ad esempio, potrebbero essere presi in considerazione rimedi omeopatici come Aconitum napellus, Antimonium tartaricum, Baryta carbonica, Belladonna, Dulcamara, Eupatorium perfoliatum, Natrum sulphuricum, Sambucus nigra, Sulphur. Sempre a titolo informativo, sappia che in diversi casi viene associato qualche gemmoterapico della Fitoterapia rinnovata (trattasi di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come: Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo antinfiammatorio con attività simil-cortisonica e simil-antistaminica; Carpinus betulus M.G. D1 che ha una specifica attività sul rino-faringe e sulle mucose respiratorie, con azione antinfiammatoria, anticatarrale, cicatrizzante delle mucose affette da processi flogistici e riduce gli spasmi delle prime vie respiratorie; Magnolia denudata M.G. D1 che è particolarmente indicato nelle affezioni infiammatorie o allergiche delle prime vie respiratorie, nelle riniti acute e croniche, nella rinite ipertrofica e nelle sinusiti subacute e croniche. Per quanto riguarda la Fitoterapia classica, potrebbe essere utile inalare la sera del vapore di un infuso di Tiglio e andando a letto applicare nelle narici una pomata alla Calendula. L’alimentazione consigliata è quella ricca di vitamine (in particolare A/beta-carotene, gruppo B, C, D, E), di sali minerali (in particolare magnesio) e di acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6 non ossidati dal calore), che combattono meglio i processi infiammatori. Se lei intende avvalersi dell’Omeopatia e del Naturale, le consiglio comunque di non fare da sola, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.