Sommario:
◊ TM di Crespino o Berberis vulgaris
◊ TM di Drosera rotundifolia
Tintura Madre di CRESPINO o BERBERIS VULGARIS
Crespino o Berberis vulgaris è una pianta appartenente alla famiglia delle Berberidaceae. E’ alta da 1 a 3 m con grosse radici scure all’esterno e gialle all’interno e presenta molti rami spinosi. Le foglie sono alterne sui rami lunghi oppure sono riunite in fascetti su dei rametti molto corti, alla base di ognuno dei quali è presente una spina composta da tre a sette aculei pungenti Il frutto è una bacca lunga circa 1 cm, rossa e persistente, che contiene da due a tre semi dal guscio corneo.
Cresce nelle zone aride montane, ai margini dei boschi, nelle siepi, nei pascoli fra i 100 e i 2000 m., dei Paesi temperati.
Preparazione
Per la “droga” si usano la corteccia della radice e i frutti. Le radici si raccolgono in ottobre – novembre, si recidono le radichette, si puliscono e si ricava la corteccia. I frutti si raccolgono in settembre – ottobre.
La Tintura Madre (TM) si prepara con rapporto in peso droga:solvente di 1:5 e gradazione della soluzione idroalcolica di 25°.
Proprietà
Azione COLAGOGA (aiuta la secrezione biliare, stimolando la colecisti ), TONICA.
Utilizzo
E’ indicata per le coliche biliari e nei casi di difficoltà digestive legate sempre a problemi biliari.
Dosi
30 – 40 gocce, 3 volte al dì, lontano dai pasti. La dose max giornaliera è di 9 ml (circa 180 gocce).
(*) V. Note esplicative

Tintura Madre di DROSERA ROTUNDIFOLIA
Drosera rotundifolia è una pianta erbacea insettivora della famiglia delle Droseraceae. Ha foglie munite di peli contrattili che si chiudono imprigionando e digerendo gli insetti. Vive in regioni umide, calde e temperate, preferendo terreni ricchi di torba. La si trova in Europa, in Asia e nell’America del Nord. In Italia, dove è specie protetta, la si può trovare lungo l’arco alpino e prealpino, un tempo anche negli stagni e torbiere di pianura. La pianta fresca è rubefacente, provoca cioè calore e rossore della pelle.
Preparazione
Per la “droga” si usa la pianta intera. La raccolta si effettua da giugno ad agosto. La pianta si recide alla base.
La TM si prepara con un rapporto in peso droga:solvente di 1:5 e con una gradazione della soluzione idroalcolica di 60°.
Proprietà
EMOLLIENTE, ESPETTORANTE, ANTISPASMODICA.
Utilizzo
E’ utilizzata per curare l’asma bronchiale, la tosse, la pertosse, le tracheiti, l’ulcera gastrica (esercita un effetto rilassante sulla muscolatura bronchiale e su quella gastrica).
Dosi
20 – 25 gocce, 3 volte al dì, dopo i pasti. Dose max giornaliera 5 ml (circa 100 gocce).
(*) V. Note esplicative











Il nitrato di argento è un reattivo molto usato in chimica analitica, specialmente come precipitante degli ioni cloro, bromo e iodio, ed in medicina e veterinaria per cauterizzare ferite infette, ove assume la nota forma di pietra infernale o caustico lunare (nitrato d’argento fuso con altri sali e colato in forma di bastoncini o coni di colore bianco o grigiastro). E’ altresì adoperato per produrre il materiale fotosensibile nelle pellicole fotografiche (l’alogenuro d’argento, ottenuto dalla reazione di nitrato d’argento con sali alogenuri, come il bromuro d’argento, AgBr), grazie alla proprietà che esposto alla luce solare diretta tende a decomporsi liberando argento metallico. Per lo stesso motivo in caso di contatto con la pelle, ma anche con gli indumenti, produce caratteristiche macchie scure difficili da eliminare. Il contatto con la pelle può provocare anche delle ustioni. Il nitrato d’argento viene anche utilizzato per la purificazione dell’acqua deionizzata che è molto usata nei laboratori chimici.
per lo più da ricercare in calzature inadatte che non fanno appoggiare bene il piede o in posture non corrette, che provocano lo sfregamento e la compressione citata. La pelle in alcuni punti incomincia ad inspessirsi e, se non si rimuovono le cause, l’inspessimento spinge i tessuti sottocutanei sempre più in profondità fino alle terminazioni nervose, arrecando fastidio e dolore quando si cammina. I rimedi della nonna danno un grosso contributo alla soluzione del problema, in quanto provocano il distacco del callo e quindi alleggeriscono ogni pressione. Ovviamente a mo’ di prevenzione la prima cosa da fare è utilizzare calzature idonee.





freddo umido. Si localizzano di solito alle mani, ai piedi, al viso, al naso ed alle orecchie. Sono il risultato di un difetto della microcircolazione alle estremità, dovuta all’azione del freddo che causa un restringimento locale dei vasi sanguigni. Si presentano inizialmente con degli arrossamenti pruriginosi, dolorosi e pulsanti che possono poi trasformarsi in noduli rosso-bluastri, di consistenza molle, ancora pruriginosi e dolorosi. Se non curati possono ulcerarsi e dare luogo a fastidiose infezioni lunghe da guarire. Per contrastare i geloni occorre seguire una dieta ricca di vitamine, che rinforza i vasi sanguigni, aiuta a tenere tonica ed elastica la pelle, guarisce gli arrossamenti e bisogna fare attività fisica, che in generale migliora la circolazione ed anche l’elasticità dei vasi sanguigni rendendoli meno sensibili all’azione del freddo. Grazie ai rimedi della nonna, in modo molto semplice ed efficace, si può contrastare tempestivamente questo disturbo.



l’acqua al proprio interno, in modo da sopravvivere anche a lunghi periodi di siccità. E’ utilizzata ed apprezzata in vari Paesi del mondo per le diverse proprietà mediche che da secoli le vengono riconosciute. La pianta può raggiungere un’altezza compresa tra 60 cm e 1 m, presenta lunghe foglie verdi carnose, lanceolate, incurvate verso il basso, che crescono direttamente dal terreno e che sono contornate da spine, simili a denti sporgenti. Le foglie sono rivestite da una triplice membrana protettrice, all’interno della quale si trova un gel incolore che possiede le note virtù medicinali. Dal centro della pianta, in autunno o in primavera, spuntano alti steli sui quali appaiono fiori dal colore cangiante che va dal bianco-verde al rosso, dal giallo all’arancio.
A piccole dosi è digestivo e tonico per l’apparato gastro-intestinale; a forti dosi è un potente purgante e provoca congestione del sistema portale, cioè del fegato, dell’intestino e del