Sommario:
◊ TM di Liquirizia o Glycyrrhiza glabra
◊ TM di Lobelia o Lobelia inflata
Tintura Madre di LIQUIRIZIA o GLYCYRRHIZA GLABRA
Liquirizia o Glycyrrhiza glabra è un arboscello le cui foglie somigliano a quelle dell’acacia. Alto fino a 2 m, si trova nell’Europa meridionale e, in Italia, in Calabria e Sicilia. Appartiene alla famiglia delle Leguminose. L’estratto vegetale ottenuto dalla bollitura della radice di tale pianta prende altresì il nome di liquirizia.
Preparazione
Per la “droga” si usano le lunghe radici che si raccolgono verso ottobre; si lavano e si fanno essiccare, quindi si raschia la parte esterna.
Per la Tintura Madre (TM) si adopera un rapporto in peso droga:solvente di 1:5 e una gradazione della soluzione idroalcolica di 25°.
Proprietà
Azione ESPETTORANTE, TONICA, EMOLLIENTE, ANTIFIAMMATORIA, DIURETICA, ANTINFIAMMATORIA, IMMUNOSTIMOLANTE, LASSATIVA blanda.
Utilizzo
E’ molto usata e raccomandata per combattere tosse, raffreddori, tracheiti, bronchiti. Inoltre è adatta per stitichezza, disturbi epatici e renali, aerofagia, ulcera gastrica, digestione difficile. La sua associazione con Orzo e Gramigna ne fortifica l’azione diuretica; quella con Lino e Peperoncino l’azione sull’apparato respiratorio; quella con Borragine, Camomilla, Altea e Peperoncino l’azione sull’apparato gastro-intestinale.; quella con Anice, Coriandolo e Menta le proprietà tonico-depurative, espettoranti, digestive.
Trova largo impiego nella fitoterapia cinese. In base alla medicina cinese stimola l’energia di milza e stomaco.
Dosi
30 gocce, 3 volte al dì. Dose max giornaliera consigliata 9 ml (circa 180 gocce).
(*) V. Note esplicative 
Tintura Madre di LOBELIA o LOBELIA INFLATA
Lobelia o Lobelia inflata è una pianta erbacea annua dell’America Settentrionale, con fusto eretto e leggermente peloso. Esistono varietà anche ornamentali. E’ detta tabacco indiano per la sua azione simile a quella di Tabacum nel produrre nausea intensa, vomito e brividi freddi. Appartiene alla famiglia delle Campanulaceae.
Preparazione
Per la “droga” si usano le parti aeree della pianta, che si raccolgono verso settembre, alla fine della fioritura.
Per la TM si adopera un rapporto in peso droga:solvente di 1:8 e una gradazione della soluzione idroalcolica di 60°.
Proprietà
Azione ESPETTORANTE, ANTIASMATICA, STIMOLANTE LA RESPIRAZIONE.
Utilizzo
E’ utilizzata nei casi di asma e bronchite cronica, per ridurre gli spasmi, facilitare l’espettorazione, normalizzare la respirazione.
Efficace l’azione con altri rimedi ottenuti da Peperoncino, Drosera, Euforbia Pilulifera, Tuja.
Nel campo erboristico è molto usata anche la tintura acida che si prepara adoperando acido acetico diluito al posto della soluzione idroalcolica.
La Lobelia, anche se liberamente venduta, può risultare tossica al punto da provocare un’intossicazione molto pericolosa che può risultare anche mortale alla dose di 4 g.
Dosi
La dose max giornaliera consigliata è di 5 – 6 ml (circa 100 – 120 gocce).
(*) V. Note esplicative
aggressioni di virus o batteri. La febbre diventa quindi la risposta del nostro sistema immunitario a tali aggressioni, cioè è il mezzo di difesa che l’organismo adotta per combattere l’infezione dei microbi. Specie nella stagione fredda, le cause più comuni della febbre sono proprio queste infezioni, quali ad es. raffreddore ed influenza, tipiche malattie dovute a virus, oppure faringite e bronchiti, che sono dovute soprattutto a virus ma anche a batteri. Durante l’infiammazione vengono prodotte alcune sostanze (citochine) che hanno l’effetto di provocare il dolore, il che spiega perché la febbre è quasi sempre accompagnata da dolori alla testa e/o dolori muscolari.

Il fenomeno ha senz’altro tra i suoi fattori predisponenti alcuni comportamenti negativi che accompagnano la nostra esistenza, quali lo stress sia fisico che emozionale, i ritmi frenetici della vita, gli stili alimentari sbagliati comportanti l’uso di cibi troppo conditi e consumati in fretta, le cattive abitudini personali come il fumo e l’alcool, l’abuso di alcune tipologie di farmaci come gli antinfiammatori, ecc.
Abies nigra 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dispepsia e gastrite con sensazione di avere un corpo solido a livello dell’epigastrio e di freddo allo stomaco. La gastralgia (dolore vivo all’epigastrio) compare sempre dopo aver mangiato ed è causata da abusi di tè o di tabacco. Stipsi con bruciore del retto.
I rimedi naturali, tutti di origine vegetale, che la nonna qui propone sono particolarmente utili per dare risposta a disfunzioni, malesseri e problematiche che riguardano solo le donne.


















Strychnos Ignatia è una pianta lianosa appartenente alla famiglia delle Loganiaceae, alta fino a 12-15 m, originaria delle Isole Filippine, coltivata per scopi commerciali in alcuni altri paesi del Sud-Est Asiatico, soprattutto India, Indonesia e Vietnam. La pianta è comunemente chiamata Fava di Sant’Ignazio in onore di S. Ignazio di Loyola (1491-1556, missionario basco), fondatore dell’Ordine religioso dei Gesuiti. E’ un arbusto legnoso rampicante o un piccolo albero sempreverde il cui tronco può superare i 10 cm di diametro; la corteccia è liscia di colore bruno-rossastro; i rami sono sottili, viticciosi; le foglie sono intere, opposte, ovali, ampie fino a 25 cm; i fiori sono piccoli di colore bianco-verdastro, raccolti in infiorescenze che appaiono da aprile a giugno; i frutti sono a bacca di colore giallo-arancio, ovoidali, larghi circa 10 cm, dal guscio duro, con polpa gelatinosa gialla e racchiudono molti semi (anche qualche decina) amari, brunastri, discoidali di forma irregolare, lunghi circa 2,5-3 cm, ricoperti da una sottile peluria setosa. Tali semi contengono alcuni alcaloidi ed in particolare due che hanno la maggiore concentrazione, la stricnina e la brucina, che sono molto tossici ed amari e costituiscono i due principi farmacologicamente più attivi.
Tra i più frequenti troviamo gli spasmi digestivi, sia gastrici che intestinali, accompagnati da nausea e/o vomito ed a volte da emicrania e/o aerofagia. Il malato accusa dolori diffusi, difficoltà digestive, coliche addominali intermittenti, stipsi con stimoli inefficaci, evacuazioni dolorose, evacuazioni con sforzo anche di feci molli alternate a diarrea. Spesso avverte la sensazione di vuoto allo stomaco, accentuata a metà mattinata e nel pomeriggio, che lo costringe a mangiare del cibo, altrimenti collassa.