DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Silicea si ottiene dalla triturazione con lattosio della silice pura precipitata e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
La silice è il biossido di silicio avente formula chimica SiO2. Il composto ha dato il nome all’elemento silicio (dal latino silex), che in natura non esiste allo stato libero, ma solo allo stato combinato come silice o come silicato. Dopo l’ossigeno è il costituente più abbondante della crosta terrestre, in cui è presente nella percentuale del 26% circa in peso.
Lo stato fisico più comune della silice che si trova in natura è quello solido cristallino di minerali come il quarzo ed anche come costituente principale di diverse rocce sedimentarie tra cui la sabbia. A temperatura ambiente è un solido poco solubile in acqua e di durezza piuttosto elevata. Il quarzo ha lucentezza vitrea ed in genere i cristalli hanno abito prismatico; è incolore allo stato puro o può assumere diverse colorazioni a seconda delle inclusioni. Importanti giacimenti di quarzo si trovano in Brasile, Madagascar, USA, Canada, Francia, Russia, Svizzera. In Italia cristalli perfettamente limpidi e incolori si trovano nelle cavità del marmo di Carrara.
La silice è di fondamentale importanza per moltissimi animali e piante in quanto è utilizzata come impalcatura per lo sviluppo delle strutture scheletriche.
Era conosciuta fin dai tempi più antichi e veniva utilizzata correntemente per la fabbricazione del vetro.
Ancora oggi la silice è impiegata dall’industria del vetro, la quale assorbe enormi quantità di quarzo, specialmente sotto forma di sabbia, dalla cui purezza dipendono le caratteristiche dei vetri prodotti. E’ altresì adoperata nella produzione della ceramica, della porcellana, degli smalti e del cemento. Altri utilizzi ne vedono l’impiego come materiale refrattario nei forni, come composto di isolanti termici ceramici, come abrasivo, come mescola nei pneumatici per ridurre la resistenza al rotolamento e migliorare la tenuta sul bagnato ed altro ancora.
I cristalli di quarzo possiedono un’importante proprietà, la piezoelettricità, scoperta nel 1880 dai fratelli Jacques e Pierre Curie, che oggi viene utilizzata per tantissime applicazioni industriali. La piezoelettricità è la capacità di alcuni cristalli di generare una differenza di potenziale elettrico se sottoposti a stress meccanico (effetto diretto) e viceversa di vibrare ad una frequenza costante, impostabile dal particolare taglio del cristallo, se sottoposti ad una sollecitazione elettrica (effetto inverso). L’effetto diretto consente la realizzazione di diversi strumenti ed apparecchiature, dal semplice accendigas da cucina, agli strumenti sismici, ai microfoni, ai dispositivi musicali, ai rivelatori di pressione, ecc. L’effetto inverso, combinato con quello diretto, trova la sua più nota applicazione nella fabbricazione degli orologi al quarzo, ove la misura dello scorrere del tempo è determinata dalle oscillazioni di un cristallo di quarzo.
La silice è anche la materia prima per la produzione del silicio elementare che, per la sua natura di semiconduttore, è ampiamente usato dall’industria elettronica per la costruzione di transistor, circuiti integrati, chip ed altri componenti elettronici. Cristalli di silicio costituiscono il materiale maggiormente utilizzato per la costruzione dei moduli fotovoltaici atti a convertire l’energia solare in energia elettrica.
La silice per l’uso omeopatico viene ottenuta come precipitato di un processo chimico che utilizza del quarzo puro in polvere.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Silicea è un grandissimo rimedio costituzionale, forse è il maggiore fra tutti, atteso che il silicio ed il suo ossido, contenuti nell’organismo umano in quantità infinitesimali, svolgono un ruolo importantissimo attraverso le trasformazioni biologiche a bassa energia (il cosiddetto “effetto Kervran”). La silice è presente nei tessuti connettivi, per la qual cosa agisce su pelle, tendini, legamenti, corde vocali, cartilagini, ossa, mucose, ecc. ed è fondamentale per gli scambi nutritizi cellulari dell’organismo, per la qual cosa una sua carenza può determinare astenia fisica e mentale, nonché un rallentamento dello sviluppo nei bambini.
Per una migliore comprensione delle caratteristiche del rimedio è utile ricercare la sua “similitudine” con la sabbia dei litorali marini di cui, per l’appunto, la silice è il principale costituente.
Pertanto il tipo Silicea (che più usualmente è di sesso femminile, ma può essere anche maschile) ha una costituzione esile, minuta e sottile, proprio come i granelli di sabbia. E’ longilineo, pallido, magro, con scarsa muscolatura e debole capacità respiratoria; può presentare segni di demineralizzazione come le unghie fragili e ricoperte da macchie bianche. La sua costituzione è quindi prevalentemente fosforica.
E’ un soggetto perennemente stanco, sia fisicamente che cerebralmente (e questo richiama la sua costituzione). Qualsiasi attività lo stanca facilmente, è privo di energia, astenico, ancor prima di iniziare la giornata ha già esaurito le sue forze, ha grosse difficoltà di concentrazione, si sente stressato. Nello stesso tempo è uno sfiduciato per eccellenza (probabilmente Silicea è il più sfiduciato di tutta la Materia Medica), ripone poca fiducia in sé stesso e negli altri. Ciò lo rende tendenzialmente apatico, depresso, abulico, senza volontà, privo di qualsiasi stimolo ad agire, annoiato dalla vita e dal mondo che lo circonda. Si sente inadeguato, insicuro, indifeso, per cui teme che chiunque possa essere nei suoi confronti offensivo, aggressivo e pericoloso. Di conseguenza rivela una vera e propria fobia degli oggetti appuntiti (aghi, spilli, forbici, coltelli, ecc.), al punto che la sola vista gli provoca uno stato di ansia e di tensione. Il sonno è agitato e disturbato da incubi.
Ma è anche un soggetto molto nervoso, facilmente irritabile, ipersensibile (ai rumori, agli odori, alle luci), che si eccita per un nonnulla, che si infastidisce, che cambia improvvisamente umore e subito si spazientisce. Proprio come il cielo del litorale marino (ricordiamoci la similitudine) che da sereno diventa improvvisamente nuvoloso. Il suo temperamento è quindi prevalentemente nervoso, accompagnato però da diverse connotazioni tipiche del linfatico, nel senso che all’impetuosità del biotipo nervoso segue la stanchezza del linfatico, alla rabbia la calma, all’aggressività l’indifferenza e viceversa.
Inoltre il soggetto Silicea è molto freddoloso, sente sempre freddo, spesso è scosso da brividi anche durante l’esercizio fisico, ha piedi e mani gelidi, le donne avvertono ancora più freddo nel periodo mestruale. Prende freddo alla minima corrente d’aria e questo gli procura angine, dolori, nevralgie, cefalee. Sta bene solo al caldo o esponendosi al sole e ciò ricorda proprio la spiaggia d’estate (continua la similitudine).
Questo biotipo stanco, sfiduciato, nervoso e freddoloso suda abbondantemente, ha cioè una traspirazione eccessiva alla testa, alle mani e soprattutto ai piedi ove il sudore si manifesta con un odore insopportabile. Facilmente è affetto dal cosiddetto “piede d’atleta”, termine con il quale si indica una micosi che colpisce prevalentemente i piedi degli atleti che frequentano luoghi umidi come piscine e docce comuni. D’altro canto poiché è sabbia, Silicea inevitabilmente tiene tutto il giorno i piedi a macerare nell’acqua di mare e ciò crea le condizioni per l’attecchimento e la proliferazione dei funghi (ritorna la similitudine).
Ma la caratteristica fondamentale del soggetto Silicea, ossia il sintomo chiave più importante, è la spiccata tendenza alla suppurazione, talché ogni minima ferita o lesione o piaga (cutanea, di mucosa o ossea) tende ad infettarsi formando pus. Silicea è il grande rimedio dei processi di suppurazione cronica (Hepar sulphur lo è per le suppurazioni recenti), che cioè si trascinano a lungo ostacolando la cicatrizzazione. E’ il caso ad esempio degli ascessi che non si svuotano completamente e che ricompaiono formando delle fistole (tipica è quella anale). Si può pertanto affermare che Silicea è pus (cronico).
Altri segni di richiamo sono la voglia di cibi e bevande freddi (nonostante la freddolosità), l’avversione per il latte, la sensazione di avere un capello sulla punta della lingua, le labbra secche e screpolate, la pelle delicata, la stipsi ostinata, le mestruazioni abbondanti accompagnate da sensazioni di freddo.
I sintomi peggiorano con il freddo umido, con le correnti d’aria, d’inverno, durante le mestruazioni, di sera e di notte, durante l’attività fisica, a seguito di vaccinazioni. Migliorano con il caldo e le applicazioni calde, con la testa coperta, d’estate.
I principali sinergici (complementari) di Silicea sono Calcarea carbonica, Pulsatilla, Sanicula, Thuya.
I principali antidoti (ma che aiutano la sua azione) sono Camphora, Fluoricum acidum, Hepar sulphur.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Silicea si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio descritte in precedenza.
1) PELLE. Eczemi, foruncoli, piaghe suppuranti, ascessi cronici, fistole, psoriasi, unghie deformate o incarnite con macchie biancastre, micosi. Sudorazione abbondante alla testa, al collo, alle mani, ai piedi ove è particolarmente fetida.
2) APP. RESPIRATORIO. Rinofaringite o rinite cronica con rinorrea purulenta. Sinusite. Adenopatie infantili. Laringite con raucedine cronica. Tosse con espettorato muco-purulento. Tracheiti. Bronchiti con tendenza alla suppurazione. Asma bronchiale.
3) ORECCHIO. Otiti frequenti con ostruzione della tromba d’Eustacchio. Otorrea purulenta.
4) OCCHI. Dolore, prurito e bruciore agli occhi, specie al mattino, come da presenza di sabbia. Infiammazione degli occhi. Fistola lacrimale. Orzaiolo. Annebbiamento del cristallino.
5) DENTI. Parodontite. Ascessi gengivali. Odontalgia da cibo caldo o da introduzione di aria fredda in bocca.
6) APP. MUSCOLO-SCHELETRICO. Dolori dorsali e articolari, alle dita della mano o alle piante dei piedi. Stanchezza cronica, astenia. Fratture che guariscono molto lentamente.
7) SISTEMA NERVOSO. Nervosismo, irritabilità, cambio repentino di umore, ipersensibilità agli stimoli esterni, esagerazione dei riflessi, episodi di sonnambulismo e di epilessia, sonno disturbato, nevralgie, cefalee croniche.
8) APP. DIGERENTE. Stipsi cronica con la caratteristica che le feci escono un poco per poi risalire nel retto (feci a molla). Fistola anale. Disgusto marcato per gli alimenti caldi. Vomito e diarrea nei neonati dopo la poppata. Stati di denutrizione dovuti a cattiva assimilazione.
9) APP. GENITALE FEMMINILE. Mestruazioni abbondanti con sensazione di freddo in tutto il corpo. Perdite intermestruali. Possibile blenorragia.
10) APP. GENITALE MASCHILE. Blenorragia. Erezione notturna senza libido.
11) APP. URINARIO. Tenesmo vescicale. Stranguria. Iscuria. Possibili infezioni delle vie urinarie con urine torbide purulenti.
12) APP. CARDIOVASCOLARE. Palpitazioni ad ogni movimento. Polso impercettibile.
DOSI
Per tutti i casi, diluizione 6CH, 2-3 granuli 1-3 volte al dì.
Diluizioni più alte, consigliabili per curare nel profondo gli stati cronici, per la loro incidenza sull’organismo possono essere prescritte solo dal medico omeopata.
(*) V. Note esplicative
Katia dice
Salve dottoressa Rita della Volpe,
soffro di epilessia da 8 anni circa,per pochi anni a finché non capivo ancora effetti e danni che mi stanno causando alla salute i DEPAKIN CHRONO 500 e LAMICTAL lo presi sempre ma adesso vorrei trovare una cura omeopatica sempre se esiste ma da quello che ho visto SILICEA 6CH va benissimo. Per favore dottoressa vorrei un vostro consiglio…La ringrazio attendo una risposta al più presto!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Katia, i rimedi omeopatici per trattare l’epilessia sono diversi, ma tutti eventualmente da adoperare come coadiuvanti senza avere alcuna pretesa di poter risolvere il disturbo neurologico. Silicea è uno dei principali rimedi omeopatici che viene allo scopo utilizzato. A titolo informativo tra gli altri rimedi adoperati troviamo Agaricus muscarius, Belladonna, Cicuta virosa, Cuprum, Hyosciamus niger, Magnesia phosphorica, Stramonium, Veratrum viride, Zincum metallicum. Sarebbe però opportuno non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata. Cordiali saluti.
Claudia dice
Buonasera Dottoressa.
Stavo navigando alla ricerca di qualche buon prodotto per la caduta dei capelli e per poterli rafforzare in quanto secchi e sfibrati e mi sono imbattuta in questo sito. Mi ritrovo parecchio nel tipo “silicea” anche se non in tutto e sarei quindi tentata di provare una cura. Ho letto però, che la silicea non va presa in caso di denti otturati. Può darmi maggiori delucidazioni in merito? Anni fa ho fatto una cura con i sali di Schüssler Silicea d12 ma ho smesso perché la sudorazione era aumentata notevolmente ed era di un odore acido molto fastidioso che non avevo mai riscontrato prima. La ti grazio infinitamente.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Claudia, come ho avuto modo di rispondere non molto tempo fa proprio su questa pagina ad un commento analogo, si tratta della solita leggenda metropolitana che non ha nulla di fondato, cioè Silicea omeopatico non è assolutamente in grado di espellere alcuna otturazione o impianto dentale e né di interferire con essi. E’ probabile che questa falsa notizia sia nata dal fatto, sostenuto da alcuni omeopati, su cui però non tutti sono d’accordo, che Silicea avrebbe la proprietà di facilitare l’espulsione di corpi estranei che possono essere causa di infezioni e quindi di suppurazioni (ricordiamoci che Silicea è il rimedio principe delle suppurazioni). Se ciò fosse al limite vero, certamente non riguarderebbe le otturazioni dentarie. Silicea è un grandissimo rimedio omeopatico costituzionale, forse il maggiore fra tutti, che interviene nella mineralizzazione dello scheletro osseo, delle unghie, dei capelli, ecc., per cui potrebbe essere molto utile in caso di capelli sfibrati, sottili, fragili e privi di vigore. Dia anche un’occhiata all’articolo “Capelli a posto” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove sono riportati diversi preparati fitoterapici dell’antica tradizione molto validi come coadiuvanti per la cura dei capelli, oltre che per contrastare la loro caduta. Sarebbe altresì consigliabile un’alimentazione sana ed equilibrata, con cibi ricchi di vitamine, in particolare le vitamine del gruppo B e di oligoelementi, in particolare ferro, rame, manganese, magnesio, zinco, zolfo, iodio, litio. Cordiali saluti.
Sabrina dice
Buonasera Gent.ma Dottoressa,
volevo chiederle un parere (l’ennesimo) che riguarda sempre la mia fistola.
Ho effettuato controllo dalla Dott.ssa Omeopata il 19.10.14, la stessa dopo il mio resoconto mi ha prescritto Thuia 30 Ch monodose, solo 1/4, una volta sola e impacchi con tintura madre di calendula. Poi l’ho risentita dopo 15 gg. e mi ha detto di non prendere ancora nulla, visto che dall’assunzione di thuia non è passato ancora un mese. La fistola si è di nuovo chiusa ed è sparito tutto se non fosse il sintomo di una irritazione esterna ed un po’ di dolore (al momento della telefonata alla Dott.ssa la fistola era chiusa da circa una settimana e l’ho comunicato).
La mia domanda è: la monodose non si prende per intero? E come mai devo aspettare 1 mese? Forse perchè per due mesi e mezzo avevo assunto silicea 9ch?
Ringrazio anticipatamente se vorrà rispondermi.
Cordialità.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sabrina, non necessariamente la monodose si assume in un’unica soluzione (come invece il termine suggerirebbe), perché in omeopatia è molto più importante la distanza tra le assunzioni piuttosto che la quantità della singola dose. Il rimedio omeopatico deve poter veicolare uno stimolo per l’organismo, una sorta di segnale o di messaggio, il quale è meno legato alla quantità del prodotto (ovviamente deve superare delle quantità minime) ed è più legato alla ripetitività delle somministrazioni. E’ un concetto di efficacia terapeutica diverso da quello della medicina convenzionale, dove invece la quantità di medicinale della dose assume un ruolo fondamentale. Per quanto riguarda la pausa del mese, evidentemente la sua omeopata, giustamente, intende utilizzare appieno le caratteristiche terapeutiche della diluizione 30CH. Infatti una 30CH impiega alcuni giorni per agire e poi mantiene i suoi effetti terapeutici per circa 25-30 giorni. Di conseguenza per un mese si è sotto copertura terapeutica, per cui potrebbe essere non necessario anticipare la somministrazione, anzi il più delle volte è anche sconsigliabile per non provocare l’effetto iatrogeno del rimedio. Cordiali saluti.
Sabrina dice
Gent.ma Dottoressa, la volevo informare che la bollicina e’ scoppiata da sola ed uscito un po’ di siero e sangue. Forse la fistola non e’ ancora del tutto chiusa?
Grazie e cordialità.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sabrina, stando così le cose è probabile che la fistola, la cui guarigione è spesso molto problematica, continua ad essere alimentata. La visita del medico omeopata saprà indicare i prossimi passi da effettuare. Cordiali saluti
Sabrina dice
Gent.ma Dottoressa, sono qui di nuovo a scriverle per un suo parere. Sto cercando di guarire la mia fistola, le ho già scritto molte volte e Lei mi ha sempre risposto, con silicea 9ch 3 granuli per tre volte al di. Ho iniziato il 31.07.14 ad assumerla e l’ 8 settembre la fistola si è chiusa, non fuoriesce nulla, nn gonfia e poco dolente, ma tra la tarda mattinata e il pomeriggio si è come formata una sorta di bolla morbida che si appiattisce premendo. Potrebbe essere acqua accumulata per spegnere l infiammazione? Considerato che per due giorni sentivo al tatto del duro? Oppure e’ un cambiamento della cicatrice in cheloide?. Settimana prossima devo andare dall omeopata, nel frattempo continuo a prendere silicea e mi farebbe piacere un suo parere.
Grazie per la sua gentilezza e disponibilità.
nicoletta dice
buon giorno sono la mamma di un ragazzo di 12 anni volevo gentilmente chiedere se silicea potrebbe essere di aiuto amio figlio visto che a scuola non riesce stare attento ride in continuazione ha pochissima concentrazione a casa non riesce stare fermo e quando lo rimproveriamo si ribella e
diventa nervosetto poi quando l,ira passa mi abbraccia e mi chiede scusa cordiali saluti dimenticavo nicola e un ragazzo allergico e ha avuto delle crisi d,asma in questo periodo sta prendendo allergy plexn.29 con buoni risultati la ringrazio per l,aiuto che mi puo dare cordiali saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Nicoletta, piuttosto che a Silicea verrebbe da pensare ad un rimedio omeopatico come Phosphorus, che praticamente contiene tutte le manifestazioni di suo figlio. Infatti Phosphorus è il rimedio delle funzioni psichiche (ed anche fisiche) che assomigliano alla metafora del “fiammifero”: si accendono e si esaltano improvvisamente e poi si spengono e si annullano rapidamente. Appartengono alla patogenesi del rimedio anche la scarsa concentrazione, la distrazione, il riso facile, l’irrequietezza alternata a calma, ecc. Inoltre Phosphorus potrebbe essere di ulteriore aiuto per la dispnea e per l’asma. Sarebbe però meglio che tutto ciò lo stabilisse un medico omeopata, al quale è sempre opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.
sara dice
Salve, mi è stato consigliata la Silicea perchè, oltre al fatto che sono un soggetto più che ansioso, ho capelli molto sottili e tendenti a spezzarsi/cadere. Mi è stato anche detto che, dato che rimineralizza i tessuti, non è indicato per chi ha otturazioni ai denti…è fondata questa cosa?
un’ultima domanda, per quanto tempo dovrei assumere la silicea?per cicli?ci dovrebbero essere delle pause intermedie?
grazie mille in anticipo!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sara, è solo una voce che continua a circolare, ma non c’è nulla di fondato. Anzi è molto probabile che da uno spunto di una notizia parzialmente vera, che però non ha riscontri obiettivi, siano state introdotte delle distorsioni facendo galoppare la fantasia. Infatti la questione dovrebbe stare in questi termini: qualcuno attribuisce a Silicea la capacità di facilitare l’espulsione di corpi estranei che possono produrre (o che hanno prodotto) infezioni e quindi suppurazioni (ricordiamoci che Silicea è il rimedio principe delle suppurazioni croniche), ma solo in tali condizioni e non in altre. Non è questo perciò il caso delle otturazioni dentarie. Ma moltissimi autorevoli omeopati non sono d’accordo neppure su ciò e non attribuiscono a Silicea alcuna proprietà del genere. Venendo alla seconda domanda, in genere una cura omeopatica si protrae finché continuano i miglioramenti, senza porsi limiti temporali stringenti e, ovviamente, si smette alla guarigione o al raggiungimento di un risultato soddisfacente, stabile e duraturo. Se dovesse occorrere si può ripetere. Sarebbe però meglio che tutto ciò lo stabilisse un medico omeopata, al quale è sempre opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.
Sabrina dice
Mi scusi Dott.ssa vorrei solo capire se le mie mail sono annullate perchè ripetitive? Se così’ fosse , mi scuso, pensavo non lo fossero.
Grazie e distinti saluti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sabrina, non ho annullato nessuna sua e-mail, solitamente non lo faccio, a meno che non si sfoci in conversazioni private che non interessano più a nessuno e tradiscono lo spirito di servizio del sito. Non ho risposto al suo commento precedente di martedì u.s. perché lei in fondo non mi ha chiesto niente, mi ha solo comunicato lo stato della situazione e le sue intenzioni, verso le quali non avrei saputo aggiungere niente di più di quanto già riportato nelle risposte precedenti. Stia tranquilla che rispondo volentieri a questo suo nuovo commento. Silicea omeopatico, è vero che è già antinfiammatorio, però a supporto potrebbe andare bene anche qualche antinfiammatorio naturale. Per l’occasione dia un’occhiata, se non l’avesse già fatto, all’articolo “Spegniamo le infiammazioni” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove sono riportati diversi preparati fitoterapici dell’antica tradizione. Non trascuri di rafforzare le difese immunitarie con un’appropriata alimentazione e di mantenersi sotto controllo medico, anche per avere conferma che le cose stanno andando bene come sembrerebbe. Cordiali saluti.
Sabrina dice
Gent.ma Dott.ssa, mi scusi se la disturbo ancora, ma lei mi fornisce sempre risposte esaurienti.
Riguardo alla guarigione della mia fistola, ora chiusa senza spurgare, nè gonfiore, nè rossore ma ancora percepisco del dolore e fastidio, posso associare anche qualche antiinfiammatorio naturale oppure come mi ha detto Lei, silicea è già antiinfiammatorio quindi puo’ bastare? Assumo silicea da 9ch 3×3 dal 31 luglio 2014.
Grazie ancora per la sua gentile disponibilità.
marisa dice
Buongiorno dotoressa,
ho ritirato le analisi delle feci, sia quello parassitologico che la calprotectina sono risultati negativi. A questo punto, il mio medico omeopata ha deciso di prescrivermi argentum 30ch 2 granuli la mattina e 2 la sera+ Rivotril gocce 1 la mattina 1 pomeriggio e 1 a sera, perchè sostiene che i miei disturbi intestinali sono legati non solo alle intolleranze alimentari (unico esame risultato positivo) ma anche all’ansia.
Ieri sera ho iniziato, ma stamattina mi sono svegliata agitata, mi sono calmata dopo aver preso la goccia di rivotril. Fra un pò dovrò riprendere argentum. La mia domanda è…se ho questi sintomi, vuol dire che sto reagendo bene giusto? in quanto tempo scompariranno dicamo questi effetti sgradevoli? e con l’assunzione di argentum, miglioreranno i miei disturbi intestinali? grazie della sua cortese risposta. Marisa
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Marisa, è possibile che la maggiore agitazione di stamattina sia attribuibile al noto fenomeno transitorio dell’aggravamento omeopatico, dovuto all’assunzione di Argentum nitricum, che come a lei noto è indice prognostico di percorso terapeutico favorevole. Se così fosse il disturbo dovrebbe progressivamente scomparire in un tempo ragionevolmente breve (in genere da poche ore a pochi giorni), senza lasciare alcuna conseguenza. Argentum nitricum è un ottimo rimedio per la cura dell’ansia in soggetti che sono presi dalla fretta, dalla precipitazione, per cui fanno tutto con urgenza e senza tregua, trovano che il tempo scorra troppo velocemente per tutto quello che hanno da fare, non appena intraprendono un lavoro vorrebbero già averlo portato a termine e che soffrono di una maggiore emotività in vista di una prova importante. E’ soprattutto il rimedio delle numerose fobie. Ma è anche un importante rimedio dell’apparato gastrointestinale ed in particolare proprio della diarrea e/o della diarrea emotiva. Se desiderasse avere maggiori informazioni sui principali rimedi omeopatici deputati alla cura dell’ansia e della depressione, con le loro principali sfere d’azione, la invito a consultare l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Sarebbe comunque opportuno che lei informasse di ogni novità il suo medico omeopata curante. Cordiali saluti.