DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Silicea si ottiene dalla triturazione con lattosio della silice pura precipitata e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
La silice è il biossido di silicio avente formula chimica SiO2. Il composto ha dato il nome all’elemento silicio (dal latino silex), che in natura non esiste allo stato libero, ma solo allo stato combinato come silice o come silicato. Dopo l’ossigeno è il costituente più abbondante della crosta terrestre, in cui è presente nella percentuale del 26% circa in peso.
Lo stato fisico più comune della silice che si trova in natura è quello solido cristallino di minerali come il quarzo ed anche come costituente principale di diverse rocce sedimentarie tra cui la sabbia. A temperatura ambiente è un solido poco solubile in acqua e di durezza piuttosto elevata. Il quarzo ha lucentezza vitrea ed in genere i cristalli hanno abito prismatico; è incolore allo stato puro o può assumere diverse colorazioni a seconda delle inclusioni. Importanti giacimenti di quarzo si trovano in Brasile, Madagascar, USA, Canada, Francia, Russia, Svizzera. In Italia cristalli perfettamente limpidi e incolori si trovano nelle cavità del marmo di Carrara.
La silice è di fondamentale importanza per moltissimi animali e piante in quanto è utilizzata come impalcatura per lo sviluppo delle strutture scheletriche.
Era conosciuta fin dai tempi più antichi e veniva utilizzata correntemente per la fabbricazione del vetro.
Ancora oggi la silice è impiegata dall’industria del vetro, la quale assorbe enormi quantità di quarzo, specialmente sotto forma di sabbia, dalla cui purezza dipendono le caratteristiche dei vetri prodotti. E’ altresì adoperata nella produzione della ceramica, della porcellana, degli smalti e del cemento. Altri utilizzi ne vedono l’impiego come materiale refrattario nei forni, come composto di isolanti termici ceramici, come abrasivo, come mescola nei pneumatici per ridurre la resistenza al rotolamento e migliorare la tenuta sul bagnato ed altro ancora.
I cristalli di quarzo possiedono un’importante proprietà, la piezoelettricità, scoperta nel 1880 dai fratelli Jacques e Pierre Curie, che oggi viene utilizzata per tantissime applicazioni industriali. La piezoelettricità è la capacità di alcuni cristalli di generare una differenza di potenziale elettrico se sottoposti a stress meccanico (effetto diretto) e viceversa di vibrare ad una frequenza costante, impostabile dal particolare taglio del cristallo, se sottoposti ad una sollecitazione elettrica (effetto inverso). L’effetto diretto consente la realizzazione di diversi strumenti ed apparecchiature, dal semplice accendigas da cucina, agli strumenti sismici, ai microfoni, ai dispositivi musicali, ai rivelatori di pressione, ecc. L’effetto inverso, combinato con quello diretto, trova la sua più nota applicazione nella fabbricazione degli orologi al quarzo, ove la misura dello scorrere del tempo è determinata dalle oscillazioni di un cristallo di quarzo.
La silice è anche la materia prima per la produzione del silicio elementare che, per la sua natura di semiconduttore, è ampiamente usato dall’industria elettronica per la costruzione di transistor, circuiti integrati, chip ed altri componenti elettronici. Cristalli di silicio costituiscono il materiale maggiormente utilizzato per la costruzione dei moduli fotovoltaici atti a convertire l’energia solare in energia elettrica.
La silice per l’uso omeopatico viene ottenuta come precipitato di un processo chimico che utilizza del quarzo puro in polvere.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Silicea è un grandissimo rimedio costituzionale, forse è il maggiore fra tutti, atteso che il silicio ed il suo ossido, contenuti nell’organismo umano in quantità infinitesimali, svolgono un ruolo importantissimo attraverso le trasformazioni biologiche a bassa energia (il cosiddetto “effetto Kervran”). La silice è presente nei tessuti connettivi, per la qual cosa agisce su pelle, tendini, legamenti, corde vocali, cartilagini, ossa, mucose, ecc. ed è fondamentale per gli scambi nutritizi cellulari dell’organismo, per la qual cosa una sua carenza può determinare astenia fisica e mentale, nonché un rallentamento dello sviluppo nei bambini.
Per una migliore comprensione delle caratteristiche del rimedio è utile ricercare la sua “similitudine” con la sabbia dei litorali marini di cui, per l’appunto, la silice è il principale costituente.
Pertanto il tipo Silicea (che più usualmente è di sesso femminile, ma può essere anche maschile) ha una costituzione esile, minuta e sottile, proprio come i granelli di sabbia. E’ longilineo, pallido, magro, con scarsa muscolatura e debole capacità respiratoria; può presentare segni di demineralizzazione come le unghie fragili e ricoperte da macchie bianche. La sua costituzione è quindi prevalentemente fosforica.
E’ un soggetto perennemente stanco, sia fisicamente che cerebralmente (e questo richiama la sua costituzione). Qualsiasi attività lo stanca facilmente, è privo di energia, astenico, ancor prima di iniziare la giornata ha già esaurito le sue forze, ha grosse difficoltà di concentrazione, si sente stressato. Nello stesso tempo è uno sfiduciato per eccellenza (probabilmente Silicea è il più sfiduciato di tutta la Materia Medica), ripone poca fiducia in sé stesso e negli altri. Ciò lo rende tendenzialmente apatico, depresso, abulico, senza volontà, privo di qualsiasi stimolo ad agire, annoiato dalla vita e dal mondo che lo circonda. Si sente inadeguato, insicuro, indifeso, per cui teme che chiunque possa essere nei suoi confronti offensivo, aggressivo e pericoloso. Di conseguenza rivela una vera e propria fobia degli oggetti appuntiti (aghi, spilli, forbici, coltelli, ecc.), al punto che la sola vista gli provoca uno stato di ansia e di tensione. Il sonno è agitato e disturbato da incubi.
Ma è anche un soggetto molto nervoso, facilmente irritabile, ipersensibile (ai rumori, agli odori, alle luci), che si eccita per un nonnulla, che si infastidisce, che cambia improvvisamente umore e subito si spazientisce. Proprio come il cielo del litorale marino (ricordiamoci la similitudine) che da sereno diventa improvvisamente nuvoloso. Il suo temperamento è quindi prevalentemente nervoso, accompagnato però da diverse connotazioni tipiche del linfatico, nel senso che all’impetuosità del biotipo nervoso segue la stanchezza del linfatico, alla rabbia la calma, all’aggressività l’indifferenza e viceversa.
Inoltre il soggetto Silicea è molto freddoloso, sente sempre freddo, spesso è scosso da brividi anche durante l’esercizio fisico, ha piedi e mani gelidi, le donne avvertono ancora più freddo nel periodo mestruale. Prende freddo alla minima corrente d’aria e questo gli procura angine, dolori, nevralgie, cefalee. Sta bene solo al caldo o esponendosi al sole e ciò ricorda proprio la spiaggia d’estate (continua la similitudine).
Questo biotipo stanco, sfiduciato, nervoso e freddoloso suda abbondantemente, ha cioè una traspirazione eccessiva alla testa, alle mani e soprattutto ai piedi ove il sudore si manifesta con un odore insopportabile. Facilmente è affetto dal cosiddetto “piede d’atleta”, termine con il quale si indica una micosi che colpisce prevalentemente i piedi degli atleti che frequentano luoghi umidi come piscine e docce comuni. D’altro canto poiché è sabbia, Silicea inevitabilmente tiene tutto il giorno i piedi a macerare nell’acqua di mare e ciò crea le condizioni per l’attecchimento e la proliferazione dei funghi (ritorna la similitudine).
Ma la caratteristica fondamentale del soggetto Silicea, ossia il sintomo chiave più importante, è la spiccata tendenza alla suppurazione, talché ogni minima ferita o lesione o piaga (cutanea, di mucosa o ossea) tende ad infettarsi formando pus. Silicea è il grande rimedio dei processi di suppurazione cronica (Hepar sulphur lo è per le suppurazioni recenti), che cioè si trascinano a lungo ostacolando la cicatrizzazione. E’ il caso ad esempio degli ascessi che non si svuotano completamente e che ricompaiono formando delle fistole (tipica è quella anale). Si può pertanto affermare che Silicea è pus (cronico).
Altri segni di richiamo sono la voglia di cibi e bevande freddi (nonostante la freddolosità), l’avversione per il latte, la sensazione di avere un capello sulla punta della lingua, le labbra secche e screpolate, la pelle delicata, la stipsi ostinata, le mestruazioni abbondanti accompagnate da sensazioni di freddo.
I sintomi peggiorano con il freddo umido, con le correnti d’aria, d’inverno, durante le mestruazioni, di sera e di notte, durante l’attività fisica, a seguito di vaccinazioni. Migliorano con il caldo e le applicazioni calde, con la testa coperta, d’estate.
I principali sinergici (complementari) di Silicea sono Calcarea carbonica, Pulsatilla, Sanicula, Thuya.
I principali antidoti (ma che aiutano la sua azione) sono Camphora, Fluoricum acidum, Hepar sulphur.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Silicea si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio descritte in precedenza.
1) PELLE. Eczemi, foruncoli, piaghe suppuranti, ascessi cronici, fistole, psoriasi, unghie deformate o incarnite con macchie biancastre, micosi. Sudorazione abbondante alla testa, al collo, alle mani, ai piedi ove è particolarmente fetida.
2) APP. RESPIRATORIO. Rinofaringite o rinite cronica con rinorrea purulenta. Sinusite. Adenopatie infantili. Laringite con raucedine cronica. Tosse con espettorato muco-purulento. Tracheiti. Bronchiti con tendenza alla suppurazione. Asma bronchiale.
3) ORECCHIO. Otiti frequenti con ostruzione della tromba d’Eustacchio. Otorrea purulenta.
4) OCCHI. Dolore, prurito e bruciore agli occhi, specie al mattino, come da presenza di sabbia. Infiammazione degli occhi. Fistola lacrimale. Orzaiolo. Annebbiamento del cristallino.
5) DENTI. Parodontite. Ascessi gengivali. Odontalgia da cibo caldo o da introduzione di aria fredda in bocca.
6) APP. MUSCOLO-SCHELETRICO. Dolori dorsali e articolari, alle dita della mano o alle piante dei piedi. Stanchezza cronica, astenia. Fratture che guariscono molto lentamente.
7) SISTEMA NERVOSO. Nervosismo, irritabilità, cambio repentino di umore, ipersensibilità agli stimoli esterni, esagerazione dei riflessi, episodi di sonnambulismo e di epilessia, sonno disturbato, nevralgie, cefalee croniche.
8) APP. DIGERENTE. Stipsi cronica con la caratteristica che le feci escono un poco per poi risalire nel retto (feci a molla). Fistola anale. Disgusto marcato per gli alimenti caldi. Vomito e diarrea nei neonati dopo la poppata. Stati di denutrizione dovuti a cattiva assimilazione.
9) APP. GENITALE FEMMINILE. Mestruazioni abbondanti con sensazione di freddo in tutto il corpo. Perdite intermestruali. Possibile blenorragia.
10) APP. GENITALE MASCHILE. Blenorragia. Erezione notturna senza libido.
11) APP. URINARIO. Tenesmo vescicale. Stranguria. Iscuria. Possibili infezioni delle vie urinarie con urine torbide purulenti.
12) APP. CARDIOVASCOLARE. Palpitazioni ad ogni movimento. Polso impercettibile.
DOSI
Per tutti i casi, diluizione 6CH, 2-3 granuli 1-3 volte al dì.
Diluizioni più alte, consigliabili per curare nel profondo gli stati cronici, per la loro incidenza sull’organismo possono essere prescritte solo dal medico omeopata.
(*) V. Note esplicative
pamy dice
Gentile Dott.ssa,
In questo periodo, dopo aver interrotto qualsiasi cura omeopatica per mesi, sono tornati tutti i sintomi che credevo di aver combattuto. In particolare stanchezza, persistente cefalea sopratttto dieci giorni prima del ciclo, perdite rosa intermestruali. Vorrrei ricominciare la terapia in attesa di andare personalmente dall’omeopata (silicea un tubo dose e poi alla 35 k 3 granuli matt e sera). Visto chr peró assumo acido folico per tenere bassa l’omocisteina(ho la mutazione mthfr in omozigosi) e succo d’aloe al mattino, mi chiedevo se ci sono controindicazioni (in particolare per quanto concerne l’acido folico) o se devo rinunciare ad assumere quantomeno l’aloe.
Grazie,
Cordiali saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Pamy, Silicea omeopatico non dovrebbe né creare e né subire interferenze con le altre preparazioni da lei indicate. Però sarebbe meglio che la conferma la desse il medico omeopata e così pure per la terapia che intende adottare. Cordiali saluti.
Luca dice
Salve dottoressa! Ho 22 anni e sono affetto da lassità legamentosa arti superiori. Ho avuto diverse lussazioni alla spalla e fortunatamente risolte e scongiurate da diversi anni con fisioterapia. Ho piedi piatti e una ipercifosi non eccessiva e protusioni sparsa in tutto il corpo. Ho una dorsalgia cronica che non mi lascia da qualche anno. Un medico omeopata per la lassità (che secondo lui non è eccessiva) mi ha prescritto l’assunzione di fluoro oligosol, ma ho sentito dire che assunzioni prolungate di fluoro posso creare danni alla salute. Volevo sapere se silicea può essere una valida alternativa per la lassità legamentosa e se c’è bisogno di prescrizione per acquistarla
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Luca, certamente Silicea è un ottimo rimedio omeopatico per la lassità legamentosa e per tutti i rilassamenti del tessuto connettivo. Spesso per rafforzarne l’azione si adopera in associazione con Calcarea fluorica. I rimedi omeopatici si acquistano in farmacia e non c’è bisogno della prescrizione medica. Come lei certamente saprà in caso di lassità legamentosa potrebbe essere utile praticare una ginnastica specifica per rinforzare i muscoli e tonificare le strutture articolari, che però deve essere effettuata sotto la guida di un fisioterapista. Relativamente al Fluoro oligosol, che è un oligoterapico (rimedio in cui l’elemento è contenuto in concentrazioni bassissime di tipo omeopatico), che tra l’altro per la lassità legamentosa spesso è associato al Manganese o al Manganese-Rame, sempre oligosol, occorre considerare che generalmente sia una carenza che un eccesso di oligoelementi nell’organismo può provocare vari disturbi e disfunzioni, per cui la loro somministrazione deve essere prescritta e monitorata dal medico. Cordiali saluti.
Manaila Nicoleta dice
Gentillissima dottoressa, quassi quattro anni fa ho partorito una bambina ,dopo di che ho avuto un periodo difficile con sbalzi di umore , stanchezza , due altre gravidanze perse ….insommma , ora diciamo che va molto meglio solo che mi e rimasto un essigenza morbosa ,una dipendenxa di masticare sempre sopratutto le cose salate, le arrichidi in particolar modo tutto cio portandomi a un innevitabile aumento di pesso… . Uncosa che non mi so spiegare e che mi piacciono i odori forti di argila , terra bagnata, odore di vernice ,….tutto cio puo essere un sintomo di una mancanza di qualche elemento nel mio organismo? Grazie mile!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Manaila, è molto probabile che i suoi sintomi siano tutti causati da uno stato ansioso dovuto ad una forte situazione di stress. Ciò si riconosce nella voglia di masticare sempre qualcosa, soprattutto del cibo salato, da qualche piccola mania come quella di trovare gradevoli alcuni tipi di odori e nel fatto che in passato ha vissuto un periodo di sofferenza psicologica, evidentemente non del tutto superata. La prima cosa da fare è di tenere un’alimentazione particolarmente sana ed equilibrata, che è di sicuro giovamento per abbassare il livello di stress e quindi l’ansia, integrando la dieta con verdure fresche, frutta di stagione, legumi, cereali integrali, che tra l’altro sono anche cibi ad alto indice di sazietà, evitare di consumare i pasti velocemente e bere abbastanza acqua; ad esempio bere spesso un bicchiere d’acqua fresca può ridurre il desiderio di cibo ed in particolare di quello salato. Un rimedio omeopatico ben scelto, cioè molto somigliante dal punto di vista fisiologico e psicologico, in grado di coprire tutti i sintomi, sia fisici che mentali, o quelli più importanti, potrebbe contribuire ad allentare la tensione psichica e tutte le somatizzazioni conseguenti. D’altronde se si allenta la tensione psichica e l’ansia, si rende vano anche il bisogno di divagare con il cibo e si riduce il desiderio irresistibile per alcune tipologie di alimenti, come i salati. Ignatia amara, ad esempio, è un rimedio molto utilizzato nei casi di ansia, quando questa è conseguente a emozione perturbante, evento traumatico, shock emotivo, dispiacere, trauma affettivo, ecc. (potrebbe essere il post-partum), tale da instaurare una condizione di instabilità emotiva con sbalzi di umore. Tra gli altri rimedi omeopatici più spesso utilizzati troviamo: Gelsemium quando l’ansia è accompagnata da affaticamento e preoccupazione per gli eventi prossimi a venire; Argentum nitricum quando l’ansia è accompagnata da insicurezza, depressione, paura di sentirsi in pericolo e della morte, da mente vagante sugli impegni futuri (simile a Gelsemium) e da sensazione di mancanza di tempo; Aconitum napellus quando l’ansia è accompagnata da pensieri di morte e/o dovuta a dispiaceri o malattie; Arsenicum album quando l’ansia è accompagnata da preoccupazione e forte irrequietezza mentale, paura di morire e delle malattie; e così via. Sarebbe meglio però che la scelta del rimedio la facesse un medico omeopata, al quale è sempre opportuno rivolgersi per essere certi di ricevere una terapia strettamente personale, prescritta secondo i canoni omeopatici e medici in generale. Cordiali saluti.
Olgi dice
Grazie dott domani guarderò nella tabella , una volta inquadrato il profilo posso eventualmente chiederle come e quanti globuli assumere?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Olgi, faccia pure, ma tenga presente che le posso fornire solo delle indicazioni di massima, perché una cura la può prescrivere solo un medico omeopata. Cordiali saluti.
Olgi dice
Grazie dottoressa e’ stata gentilissima , mentre le vorrei porre un ‘ altra domanda , alla quale la pediatra omeopata non mi ha potuto rispondere poiché come detto pediatra , per mio marito iperteso e con sindrome metabolica , già stiamo controllando l alimentazione povera di grassi , lui già assume una pastiglia di libradin per la pressione , fino a quando non perde peso , da visita cardiologica tutto ok , pare sia solo un problema di alimentazione .
Mi consiglia qualche rimedio per accelerare il metabolismo ?
Grazie ancora
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Olgi, i rimedi omeopatici che possono contribuire ad accelerare il metabolismo in genere possono contribuire anche a far perdere peso. Tra questi, per trovare una buona corrispondenza con suo marito, occorrerà orientarsi su rimedi che hanno altresì una tendenza all’ipertensione arteriosa. I principali rimedi omeopatici che rispondono alle suddette caratteristiche sono, ad esempio, Antimonium crudum, Belladonna, Kalium chloratum, Nux vomica, Phytolacca decandra, Sulphur ed altri. Ovviamente, così come richiede l’omeopatia, la scelta dovrà ricadere sul rimedio con il quale si ravvisa il miglior grado di somiglianza, sia fisiologica che psicologica, condizione questa indispensabile per ottenere l’effetto sperato. Verifichi lei, consultando eventualmente gli articoli omonimi nella stessa sezione del sito, quale rimedio potrebbe essere più somigliante e quindi più adatto. Sarebbe meglio però che questa scelta la facesse un medico omeopata, al quale è sempre opportuno rivolgersi per essere certi di ricevere una terapia strettamente personale, prescritta secondo i canoni omeopatici e medici in generale. Infine tenga presente che l’omeopatia può fornire un valido aiuto ma da sola potrebbe non bastare, per cui occorrerà anche adeguare il proprio stile di vita, come ad es. tenere un’attività fisica regolare e continua ed adottare una dieta alimentare equilibrata che preveda il consumo di pasti leggeri e nutrienti, con fibre ed acqua per garantire la regolarità delle funzioni intestinali. Cordiali saluti.
OLGI dice
BUONGIORNO DOTTORESSA STO SOMMINISTRANDO A MIA FIFLIA 27 MESI SOTTO CONSIGLIO DI UNA VISITA OMEOPATICA SILICEA E ALLUMINA 3 GRANULI POICHE’ STITICA E TENDENTE A RAGADI ANALI , CARATTERIALMENTE LAM MIA BIMBA NON RISPECCHIA IL PROFILO SILICEA ANZI E’ MOLTO SOCIEVOLE E SOLARE. NON C’E’ NULLA DA METTERLE NEL BIBERON PDI OMEOPATICO COME LASSATIVO ?
GRAZIE
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Olgi, se l’omeopata ha prescritto i rimedi omeopatici Alumina e Silicea è perché evidentemente avrà ravvisato delle somiglianze che ritiene importanti per la strategia terapeutica che sta mettendo in atto, che a noi possono sfuggire. Dia tempo alla cura di agire e tenga comunque informato l’omeopata di come la situazione evolve. Le posso intanto dire che Alumina è particolarmente indicato per la stipsi dei bambini e per la defecazione difficile dovuta a mancanza di peristalsi dell’intestino. Allo stesso modo Silicea è indicato per stipsi con feci dure che escono con grande difficoltà e spesso con tenesmo. Le ragadi anali molto probabilmente sono una conseguenza della stitichezza, per cui risolta questa si risolveranno anch’esse. Piuttosto che pensare ad un altro rimedio omeopatico da mettere nel biberon, sarebbe molto più utile intervenire anche con un’alimentazione appropriata, cioè più ricca di fibre e di acqua, e con qualche preparato naturale di cui all’articolo “Mai più stitichezza” della sezione del sito “Rimedi della nonna”, che la invito a consultare, quale ad esempio l’infuso di scorza d’arancia o la premuta d’arancia, il decotto di carciofo, l’infuso di cicoria, l’infuso di malva, l’infuso di rosmarino, l’infuso o il decotto di tarassaco, tanto per citare le preparazioni più casalinghe, oppure qualche cucchiaino di olio di vasellina eventualmente dolcificato con miele, oppure ancora il succo di Aloe vera da reperire in erboristeria. Cordiali saluti.
caterina dice
Buongiorno, sono la mamma di una ragazzina di 15 anni che sin dalle prime mestruazioni ha iniziato a sviluppare un lieve irsutismo. Nella parte sinistra del sottomento la peluria è più del tipo barba maschile, mentre sulle guance e sulla pancia il pelo è di circa 2-3mm di lunghezza, sulla pancia più scuro e più folto rispetto alle guance. Mia figlia usa la ceretta (epiltech) e con quella riesce a mascherare molto bene, ma si teme che la situazione possa peggiorare con il protrarsi del tempo.
E’ stata visitata sia da un endocrinologo che da un ginecologo e hanno escluso la presenza sia di problemi ormonali che quelli legati ad un ovaio policistico. Ciò nonostante il problema sussiste!!
Esiste una cura omeopatica? Mia figlia è piuttosto magrolina, non soffre di acne, ha il cuoio capelluto puttosto grasso, i capelli sono fini e deboli così come le unghie, è vegetariana, il ciclo mestruale è per lo più regolare, è un po’ pigra, per quanto riguarda il suo umore la possiamo definire piuttosto pacata ed equilibrata anche se diventa nervosa ed intrattabile pochi giorni prima dell’arrivo delle mestruazioni, ha spesso mani e piedi freddi ed è un tipo freddoloso, si ammala raramente anche se è più soggetta a malattie da raffreddamento (raffreddore, tosse, mal di gola) ma le vengono senza febbre, per quanto riguarda le relazioni sociali lei non è mai la prima a prendere l’iniziativa sia per fare amicizie che per proporre qualcosa, ma quando ci sono dei problemi non si tira indietro e cerca di fare il possibile per risolverli, non ha tantissimi amici/amiche e non tanto perché non ha l’occasione di farseli, ma perché lei è una ” super selezionatrice”.
Penso di averle dato abbastanza informazioni e spero che possa esserci di aiuto. Tante grazie!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Caterina, se nono state escluse le eventuali cause patologiche, è probabile che sua figlia sia affetta da una forma di irsutismo di cui non è possibile risalire ad una causa precisa, che prende il nome di “irsutismo idiopatico” attribuibile ad una ipersensibilità del follicolo pilo-sebaceo agli ormoni androgeni circolanti, nonostante che i livelli di tali ormoni siano normali. Purtroppo l’omeopatia, ma che io sappia qualsiasi altra medicina, non è in grado di risolvere completamente il disturbo, soprattutto se esso si trova in una fase avanzata o consolidata, ma nella migliore delle ipotesi solo di attenuarlo. Le consiglio pertanto di rivolgersi ad un dermatologo o a un centro medico specializzato per prendere in esame la possibilità di intervenire anche a livello locale e di essere quindi eventualmente indirizzata verso un trattamento di epilazione con le moderne tecniche (elettrodepilazione, luce pulsata, laser, terapia fotodinamica, ecc.) che risultano molto efficaci. Può essere comunque molto utile tenere una costante attività fisica (però non ripetitiva) ed adottare un’appropriata dieta alimentare evitando i carboidrati raffinati allo scopo di scongiurare aumenti di produzione di insulina e quindi di ormoni androgeni. E’ altresì opportuno consumare alimenti a base di soia, tè alla menta ed applicare localmente preparati vegetali a base di estratti di soia e di oli essenziali di rosmarino e di menta, che aiutano ad allungare i tempi di ricrescita dei peli. Anche il fegato deve essere tenuto in ordine ricorrendo ad un’alimentazione ricca di frutta e verdure, evitando dolciumi industriali, cibi grassi, fritture, ecc., bevendo molta acqua e facendo uso di tisane depurative come ad es. quelle dell’articolo “Ok con depurativi e diuretici” della sezione del sito “Rimedi della nonna”. Cordiali saluti.
sara dice
Grazie,
ma quand’è che capisco che posso smettere silicea?finché non mi è passata del tutto l’agofobia? E mantengo sempre la stessa diluizione di 30ch?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sara, ovviamente, come per qualsiasi medicinale, non appena si perviene alla guarigione si smette di assumere il rimedio. Tenga comunque presente che le cure omeopatiche, soprattutto quando sono interessate le condizioni emotive e psicologiche, possono durare diversi mesi. Però ogni individuo si comporta diversamente in base alla propria capacità di reazione allo stimolo del rimedio omeopatico. Per quanto riguarda la diluizione, finché ci sono dei miglioramenti percepibili, sia dei sintomi specifici e sia, in particolare, dei sintomi generali, cioè dello stato di salute generale, è opportuno non modificarla. Un’accortezza che si potrebbe adottare, quando la guarigione è a portata di mano ed i miglioramenti si sono consolidati, è di allungare progressivamente i tempi di somministrazione. Il consiglio, però, rimane sempre quello di farsi seguire da un medico omeopata. Cordiali saluti.
sara dice
Buongiorno dottoressa,
le ho già scritto in merito alla silicea con la quale mi sto trovando molto bene. Mi chiedevo però riguardo un altro mio disturbo che non c’entra con l’agofobia, e che riguarda la sindrome di meniere (vertigini, nausea, acufene e senso di riempimento all’orecchio) essendo una conseguenza dell’aumento dei liquidi endolinfatici della coclea, c’è un rimedio omeopatico che possa evitare l’accumulo di liquidi nell’orecchio interno?Questi liquidi si accumulano per via di un ormone l’ADH, ormone antidiuretico che sembra aumentare in assenza di liquidi nel corpo (l’acqua) sotto stress e sollecitazioni ambientali come cambi stagionali etc..Le premetto che oltre alla cura della silicea mi sto curando con due fiori di Bach in particolare riguardo questa sindrome: WALNUT come adattogeno ai cambiamenti e SCLERANTHUS come equilibratore e con le vertigini ha funzionato. Inoltre mi sto facendo seguire da uno specialista della Meniere con cui sto seguendo una terapia di farmaci allopatici. Mi chiedevo se una volta guarita dai sintomi, ci fosse un rimedio naturale di “mantenimento”, sopratutto da usare nei cambi di stagione, visto che con questa sindrome nonostante gli esiti positivi della terapia con farmaci, c’è il rischio di recidive. Scusi per la lunghezza della domanda ma sembra molto preparata. Grazie ancora
S.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sara, tenga presente che già Silicea omeopatico, con il quale si sta trovando molto bene, è altresì indicato per l’insieme dei sintomi che lei avverte a causa della sindrome di Meniere, quali per l’appunto vertigini, nausea, acufeni, sensazione di ovattamento, deficit uditivo, ecc., per cui il rimedio potrebbe essere estremamente utile sia attualmente che per il futuro. Come lei ben sa una modifica dello stile di vita può contribuire moltissimo a limitare i suddetti sintomi ed a ridurre il rischio delle recidive, come ad esempio adottare una dieta alimentare con un ridotto apporto di sale, evitare la caffeina, smettere di fumare, assumere molta acqua per contrastare il ristagno di liquidi, muoversi nel modo appropriato, ecc. Cordiali saluti.
flavia dice
Salve ho letto su google che questa Silicea aiuta molto anche nella caduta dei capelli. Me lo conferma? Grazie saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Flavia, è proprio così, Silicea omeopatico ha come effetto secondario anche un’azione contro la caduta dei capelli. Cordiali saluti.