DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Silicea si ottiene dalla triturazione con lattosio della silice pura precipitata e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
La silice è il biossido di silicio avente formula chimica SiO2. Il composto ha dato il nome all’elemento silicio (dal latino silex), che in natura non esiste allo stato libero, ma solo allo stato combinato come silice o come silicato. Dopo l’ossigeno è il costituente più abbondante della crosta terrestre, in cui è presente nella percentuale del 26% circa in peso.
Lo stato fisico più comune della silice che si trova in natura è quello solido cristallino di minerali come il quarzo ed anche come costituente principale di diverse rocce sedimentarie tra cui la sabbia. A temperatura ambiente è un solido poco solubile in acqua e di durezza piuttosto elevata. Il quarzo ha lucentezza vitrea ed in genere i cristalli hanno abito prismatico; è incolore allo stato puro o può assumere diverse colorazioni a seconda delle inclusioni. Importanti giacimenti di quarzo si trovano in Brasile, Madagascar, USA, Canada, Francia, Russia, Svizzera. In Italia cristalli perfettamente limpidi e incolori si trovano nelle cavità del marmo di Carrara.
La silice è di fondamentale importanza per moltissimi animali e piante in quanto è utilizzata come impalcatura per lo sviluppo delle strutture scheletriche.
Era conosciuta fin dai tempi più antichi e veniva utilizzata correntemente per la fabbricazione del vetro.
Ancora oggi la silice è impiegata dall’industria del vetro, la quale assorbe enormi quantità di quarzo, specialmente sotto forma di sabbia, dalla cui purezza dipendono le caratteristiche dei vetri prodotti. E’ altresì adoperata nella produzione della ceramica, della porcellana, degli smalti e del cemento. Altri utilizzi ne vedono l’impiego come materiale refrattario nei forni, come composto di isolanti termici ceramici, come abrasivo, come mescola nei pneumatici per ridurre la resistenza al rotolamento e migliorare la tenuta sul bagnato ed altro ancora.
I cristalli di quarzo possiedono un’importante proprietà, la piezoelettricità, scoperta nel 1880 dai fratelli Jacques e Pierre Curie, che oggi viene utilizzata per tantissime applicazioni industriali. La piezoelettricità è la capacità di alcuni cristalli di generare una differenza di potenziale elettrico se sottoposti a stress meccanico (effetto diretto) e viceversa di vibrare ad una frequenza costante, impostabile dal particolare taglio del cristallo, se sottoposti ad una sollecitazione elettrica (effetto inverso). L’effetto diretto consente la realizzazione di diversi strumenti ed apparecchiature, dal semplice accendigas da cucina, agli strumenti sismici, ai microfoni, ai dispositivi musicali, ai rivelatori di pressione, ecc. L’effetto inverso, combinato con quello diretto, trova la sua più nota applicazione nella fabbricazione degli orologi al quarzo, ove la misura dello scorrere del tempo è determinata dalle oscillazioni di un cristallo di quarzo.
La silice è anche la materia prima per la produzione del silicio elementare che, per la sua natura di semiconduttore, è ampiamente usato dall’industria elettronica per la costruzione di transistor, circuiti integrati, chip ed altri componenti elettronici. Cristalli di silicio costituiscono il materiale maggiormente utilizzato per la costruzione dei moduli fotovoltaici atti a convertire l’energia solare in energia elettrica.
La silice per l’uso omeopatico viene ottenuta come precipitato di un processo chimico che utilizza del quarzo puro in polvere.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Silicea è un grandissimo rimedio costituzionale, forse è il maggiore fra tutti, atteso che il silicio ed il suo ossido, contenuti nell’organismo umano in quantità infinitesimali, svolgono un ruolo importantissimo attraverso le trasformazioni biologiche a bassa energia (il cosiddetto “effetto Kervran”). La silice è presente nei tessuti connettivi, per la qual cosa agisce su pelle, tendini, legamenti, corde vocali, cartilagini, ossa, mucose, ecc. ed è fondamentale per gli scambi nutritizi cellulari dell’organismo, per la qual cosa una sua carenza può determinare astenia fisica e mentale, nonché un rallentamento dello sviluppo nei bambini.
Per una migliore comprensione delle caratteristiche del rimedio è utile ricercare la sua “similitudine” con la sabbia dei litorali marini di cui, per l’appunto, la silice è il principale costituente.
Pertanto il tipo Silicea (che più usualmente è di sesso femminile, ma può essere anche maschile) ha una costituzione esile, minuta e sottile, proprio come i granelli di sabbia. E’ longilineo, pallido, magro, con scarsa muscolatura e debole capacità respiratoria; può presentare segni di demineralizzazione come le unghie fragili e ricoperte da macchie bianche. La sua costituzione è quindi prevalentemente fosforica.
E’ un soggetto perennemente stanco, sia fisicamente che cerebralmente (e questo richiama la sua costituzione). Qualsiasi attività lo stanca facilmente, è privo di energia, astenico, ancor prima di iniziare la giornata ha già esaurito le sue forze, ha grosse difficoltà di concentrazione, si sente stressato. Nello stesso tempo è uno sfiduciato per eccellenza (probabilmente Silicea è il più sfiduciato di tutta la Materia Medica), ripone poca fiducia in sé stesso e negli altri. Ciò lo rende tendenzialmente apatico, depresso, abulico, senza volontà, privo di qualsiasi stimolo ad agire, annoiato dalla vita e dal mondo che lo circonda. Si sente inadeguato, insicuro, indifeso, per cui teme che chiunque possa essere nei suoi confronti offensivo, aggressivo e pericoloso. Di conseguenza rivela una vera e propria fobia degli oggetti appuntiti (aghi, spilli, forbici, coltelli, ecc.), al punto che la sola vista gli provoca uno stato di ansia e di tensione. Il sonno è agitato e disturbato da incubi.
Ma è anche un soggetto molto nervoso, facilmente irritabile, ipersensibile (ai rumori, agli odori, alle luci), che si eccita per un nonnulla, che si infastidisce, che cambia improvvisamente umore e subito si spazientisce. Proprio come il cielo del litorale marino (ricordiamoci la similitudine) che da sereno diventa improvvisamente nuvoloso. Il suo temperamento è quindi prevalentemente nervoso, accompagnato però da diverse connotazioni tipiche del linfatico, nel senso che all’impetuosità del biotipo nervoso segue la stanchezza del linfatico, alla rabbia la calma, all’aggressività l’indifferenza e viceversa.
Inoltre il soggetto Silicea è molto freddoloso, sente sempre freddo, spesso è scosso da brividi anche durante l’esercizio fisico, ha piedi e mani gelidi, le donne avvertono ancora più freddo nel periodo mestruale. Prende freddo alla minima corrente d’aria e questo gli procura angine, dolori, nevralgie, cefalee. Sta bene solo al caldo o esponendosi al sole e ciò ricorda proprio la spiaggia d’estate (continua la similitudine).
Questo biotipo stanco, sfiduciato, nervoso e freddoloso suda abbondantemente, ha cioè una traspirazione eccessiva alla testa, alle mani e soprattutto ai piedi ove il sudore si manifesta con un odore insopportabile. Facilmente è affetto dal cosiddetto “piede d’atleta”, termine con il quale si indica una micosi che colpisce prevalentemente i piedi degli atleti che frequentano luoghi umidi come piscine e docce comuni. D’altro canto poiché è sabbia, Silicea inevitabilmente tiene tutto il giorno i piedi a macerare nell’acqua di mare e ciò crea le condizioni per l’attecchimento e la proliferazione dei funghi (ritorna la similitudine).
Ma la caratteristica fondamentale del soggetto Silicea, ossia il sintomo chiave più importante, è la spiccata tendenza alla suppurazione, talché ogni minima ferita o lesione o piaga (cutanea, di mucosa o ossea) tende ad infettarsi formando pus. Silicea è il grande rimedio dei processi di suppurazione cronica (Hepar sulphur lo è per le suppurazioni recenti), che cioè si trascinano a lungo ostacolando la cicatrizzazione. E’ il caso ad esempio degli ascessi che non si svuotano completamente e che ricompaiono formando delle fistole (tipica è quella anale). Si può pertanto affermare che Silicea è pus (cronico).
Altri segni di richiamo sono la voglia di cibi e bevande freddi (nonostante la freddolosità), l’avversione per il latte, la sensazione di avere un capello sulla punta della lingua, le labbra secche e screpolate, la pelle delicata, la stipsi ostinata, le mestruazioni abbondanti accompagnate da sensazioni di freddo.
I sintomi peggiorano con il freddo umido, con le correnti d’aria, d’inverno, durante le mestruazioni, di sera e di notte, durante l’attività fisica, a seguito di vaccinazioni. Migliorano con il caldo e le applicazioni calde, con la testa coperta, d’estate.
I principali sinergici (complementari) di Silicea sono Calcarea carbonica, Pulsatilla, Sanicula, Thuya.
I principali antidoti (ma che aiutano la sua azione) sono Camphora, Fluoricum acidum, Hepar sulphur.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Silicea si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio descritte in precedenza.
1) PELLE. Eczemi, foruncoli, piaghe suppuranti, ascessi cronici, fistole, psoriasi, unghie deformate o incarnite con macchie biancastre, micosi. Sudorazione abbondante alla testa, al collo, alle mani, ai piedi ove è particolarmente fetida.
2) APP. RESPIRATORIO. Rinofaringite o rinite cronica con rinorrea purulenta. Sinusite. Adenopatie infantili. Laringite con raucedine cronica. Tosse con espettorato muco-purulento. Tracheiti. Bronchiti con tendenza alla suppurazione. Asma bronchiale.
3) ORECCHIO. Otiti frequenti con ostruzione della tromba d’Eustacchio. Otorrea purulenta.
4) OCCHI. Dolore, prurito e bruciore agli occhi, specie al mattino, come da presenza di sabbia. Infiammazione degli occhi. Fistola lacrimale. Orzaiolo. Annebbiamento del cristallino.
5) DENTI. Parodontite. Ascessi gengivali. Odontalgia da cibo caldo o da introduzione di aria fredda in bocca.
6) APP. MUSCOLO-SCHELETRICO. Dolori dorsali e articolari, alle dita della mano o alle piante dei piedi. Stanchezza cronica, astenia. Fratture che guariscono molto lentamente.
7) SISTEMA NERVOSO. Nervosismo, irritabilità, cambio repentino di umore, ipersensibilità agli stimoli esterni, esagerazione dei riflessi, episodi di sonnambulismo e di epilessia, sonno disturbato, nevralgie, cefalee croniche.
8) APP. DIGERENTE. Stipsi cronica con la caratteristica che le feci escono un poco per poi risalire nel retto (feci a molla). Fistola anale. Disgusto marcato per gli alimenti caldi. Vomito e diarrea nei neonati dopo la poppata. Stati di denutrizione dovuti a cattiva assimilazione.
9) APP. GENITALE FEMMINILE. Mestruazioni abbondanti con sensazione di freddo in tutto il corpo. Perdite intermestruali. Possibile blenorragia.
10) APP. GENITALE MASCHILE. Blenorragia. Erezione notturna senza libido.
11) APP. URINARIO. Tenesmo vescicale. Stranguria. Iscuria. Possibili infezioni delle vie urinarie con urine torbide purulenti.
12) APP. CARDIOVASCOLARE. Palpitazioni ad ogni movimento. Polso impercettibile.
DOSI
Per tutti i casi, diluizione 6CH, 2-3 granuli 1-3 volte al dì.
Diluizioni più alte, consigliabili per curare nel profondo gli stati cronici, per la loro incidenza sull’organismo possono essere prescritte solo dal medico omeopata.
(*) V. Note esplicative
Manaila Nicoleta dice
Gentile dottoressa, ho una figlia che ha tre anni e quattro messi , e un soggetto cosi detto linfatico – tonsile grosse anche se non infiammate , adenoidi ,respirazione dificoltosa e soprattuto le apnee che durante la notte arrivano a 9 anche 10 seccondi. Siamo stati consigliati di poryare la bimba al mare per poter allungare i tempi dell intervento , e leggermente migliorata ma vorrei sapere se la silicia puo essere anche per lei un rimedio e se si in che dose e quale prodotto comprare ,di che casa farmaceutica. Grazie nfinite , Nicoleta Manaila
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Nicoleta, piuttosto che a Silicea verrebbe da pensare a Baryta carbonica che è il rimedio omeopatico principe dell’ipertrofia (ingrossamento) delle ghiandole linfatiche e dei tessuti linfatici, in particolare delle tonsille e delle adenoidi soprattutto nei bambini (per l’occasione si legga l’articolo omonimo nella stessa sezione del sito). Inoltre Baryta c. è un rimedio costituzionale tra i più importanti, ha una costituzione prevalentemente carbonica ed un temperamento prevalentemente linfatico, per cui dovrebbe corrispondere molto alla sua bimba. Quando occorre intervenire a livello sintomatico la diluizione sarà bassa, ad es. 5CH, la quale generalmente viene prescritta in ragione di 3 granuli 2-3 volte al dì. I rimedi che si acquistano in farmacia sono prodotti dalle aziende farmaceutiche più grandi e più importanti, sia nazionali che internazionali, per cui in genere non si esprimono preferenze, però il farmacista potrebbe fare da guida. Il consiglio comunque resta sempre quello di evitare il “fai da te” e di rivolgersi ad un medico omeopata, meglio se pediatra. Cordiali saluti.
silvia dice
buongiorno, sono in cura da una omeopata per una serie di disturbi, e mi ha identificato con il tipo silicea. leggendo su internet le caratteristiche di silicea, devo dire che mi ritrovo in molte, ma alcune proprio no, come ad esempio la tendenza alla supporazione o sudore eccessivo, fobia per gli oggetti appuntiti (ho solo paura e dolore dei prelievi venosi). inoltre è vero che sono freddolosa ma il clima caldo, l’estate, aggrava la mia astenia. è possibile dunque essere silicea pur non avendone proprio tutte le caratteristiche? grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Silvia, se il suo omeopata, dopo un’attenta analisi, ha stabilito che lei assomiglia a Silicea è perché avrà individuato in lei le caratteristiche principali del rimedio o quanto meno quelle ritenute più significative per la propria strategia terapeutica. D’altro canto è molto difficile che ci possa essere una corrispondenza totale, per cui non a caso si parla di rimedio simile e non di rimedio uguale. L’importante, ripeto, è che siano rispettati alcuni capisaldi e cioè che siano riscontrate le note chiave principali, potendo tralasciare quelle secondarie. Saranno i risultati della cura che daranno le conferme a lei ma anche al suo omeopata. Cordiali saluti.
sara dice
Grazie mille dottoressa!in effetti a due settimane dall’assunzione del rimedio mi sono sottoposta ad un prelievo del sangue e una puntura intramuscolare, la prima molto più spaventosa della seconda, e la reazione è stata comunque quella di paura irrazionale, ma non ho sentito l’ago entrarmi nelle vene, non ho sentito niente!e lo stesso anche per l’intramuscolo. Poi ho smesso di prendere il rimedio stupidamente, e quando ho rifatto l’intramuscolo dello stesso medicinale, a distanza di un due mesi, questa volta mi ha fatto male e ho sentito la puntura. Crede che c’entri il fatto che non abbia continuato la cura di silicea?Il medico l’aveva prescritta per un mese. Grazie ancora e….vado a comprare di nuovo il rimedio!Dopo un mese crede che debba abbassare le dosi? visto che è un lavoro sulla costituzione temperamentale?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sara, è possibile che la sospensione del rimedio abbia contribuito a farle sentire la puntura, ma è anche possibile che ciò sia stato dovuto alla suggestione. Solo lei può essere in grado di dare una risposta. E’ vero che due settimane di cura non sono molte, ma già avrebbe dovuto avvertire i primi, anche se timidi, benefici, cioè di miglioramenti dei sintomi mentali e soprattutto dello stato di salute generale. Riprenda la cura che le ha prescritto il medico e dopo il mese lo ragguagli sulle sue condizioni di salute per dargli la possibilità di stabilire se continuare con la stessa terapia oppure adattarla. Tenga comunque presente che i tempi di cura, proprio perché Silicea è un rimedio costituzionale, possono essere ben superiori al mese per poter ottenere un risultato stabile e duraturo. Cordiali saluti.
sara dice
Buongiorno, volevo sapere dalla dottoressa Della Volpe quale rimedio/i omeopatico può essere più adatto visto che:
Ho paura di morire di morte violenta, tendo a non voler uscire spesso di casa, ho paura di guidare la macchina per via di qualche incidente, ho una sindrome premestruale da manuale con tutti i sintomi fisici e psicologici periodo nel quale perdo anche un sacco di capelli, mi ammalo di raffreddore e influenza spessissimo e il naso contiene muco sempre, a questo ultimamente si è aggiunta la sindrome di meniere che sto curando attraverso un medico specialista, ma volevo un consiglio su tutti gli altri sintomi appena elencati. Il mio medico mi ha consigliato silicea 30CH 5 granuli la sera prima di andare a dormire per curare nello specifico la mia paura irrazionale degli aghi. Dice che dovrei continuare a prenderli così con questa posologia?Ho letto sul suo sito che consiglia un’altra posologia, cosa mi consiglia?So che sarebbe meglio farmi seguire da vicino ma finora non ho trovato nessuno di veramente qualificato dove abito.
ASpetto sue notizie, grazie mille!
Sara
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sara, se lei si ritrova in buona parte delle caratteristiche del rimedio, sia fisiologiche che psicologiche, con particolare riguardo alla costituzione ed al temperamento, allora Silicea è il rimedio omeopatico adatto, tanto più che uno dei più importanti sintomi chiave che fanno propendere per la sua scelta è la paura degli oggetti appuntiti. Silicea è un rimedio costituzionale e quindi, laddove si riscontra una buona somiglianza, è in grado di curare nel profondo tutti i sintomi contenuti nella sua patogenesi, molti dei quali corrispondono proprio alla sua situazione. Per quanto riguarda la diluizione, come si è avuto modo di ricordare in più occasioni ed in diverse parti del sito, quelle riportate negli articoli hanno solo carattere orientativo ed informativo e possono essere prese eventualmente a riferimento solo nell’attesa di consultare l’omeopata. Necessariamente si tratta quindi di diluizioni basse, perché quelle più alte possono essere prescritte solo dal medico omeopata (come precisato anche nell’articolo), in quanto, avendo un’azione più profonda e di maggiore incidenza sull’organismo, qualora il rimedio o la stessa diluizione non siano stati ben scelti dal punto di vista omeopatico, potrebbero causare una serie di disfunzioni e di disturbi abbastanza seri e fastidiosi. Pertanto quando esiste un buon grado di somiglianza la 30CH, che è una medio-alta diluizione, viene utilizzata per i sintomi generali, per le malattie croniche e per quelle che coinvolgono la componente psicologica. La posologia indicata rientra tra quelle che vengono solitamente prescritte con detta diluizione. Cordiali saluti.
Stefano dice
Buongiorno, ho 24 anni e perdo i capelli, mi é stato consigliato Silicea come rimedio, ma leggendo il profilo dal punto di visaa fisico non assomiglio per niente, dal punto di vista psicologico ho qualche somiglianza. Lei crede che sia un prodotto che vada bene ugualmente per il mio problema? Tenendo presente che c’é scritto che rinforza comunque i capelli dall’interno.
Crazie e cordiali saluti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Stefano, anche se in omeopatia è sempre preferibile, per sicurezza di risultato, che il rimedio omeopatico assomigli il più possibile al paziente, tale rassomiglianza può essere limitata alla sintomatologia se bisogna intervenire, come nel suo caso, a livello sintomatico. Silicea è uno dei rimedi utilizzati per contrastare la caduta dei capelli e quindi potrebbe essere adatto a lei, tanto più che oltre alla sintomatologia c’è anche, come lei dice, qualche somiglianza dal punto di vista psicologico. Nell’articolo “Capelli a posto” della sezione del sito “Rimedi della nonna”, che la invito a consultare, sono riportati diversi rimedi naturali dell’antica tradizione, di origine vegetale, proprio per combattere l’alopecia, alcuni dei quali potrebbero essere utilizzati anche in parallelo alla cura omeopatica. Un valido aiuto può venire altresì da un’alimentazione ricca di vitamine (in particolare B1, B2, B3, B5, B8) e di oligoelementi (in particolare ferro, rame, manganese, magnesio, zinco, zolfo, iodio, litio). Cordiali saluti.
angela dice
Buongiorno, al momento sto assumendo tre compresse al giorno di cuprum heel. Posso prendere anche silicea insieme? In che dosaggio? Grazie Angela
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Angela, in linea di principio non sarebbe vietato, però dipende da quello che deve curare e semmai si potrebbe cercare di individuare un nuovo rimedio che copra tutti i sintomi piuttosto che praticare una cura mista con un medicinale complesso ed uno singolo. Tenga presente che quando si adotta un medicinale omeopatico occorre sempre verificare che ci sia un buon grado di somiglianza con lo stesso, sia dal punto di vista fisiologico che da quello psicologico, altrimenti si può ricorrere, per l’appunto, ad un medicinale complesso che, contenendo più rimedi omeopatici sinergici, è maggiormente orientato ai sintomi. Cordiali saluti.
raffaella dice
Gentile dottoressa vorrei porle una domanda:e’possibile che tutte le volte che do la selicea alla mia bimba comincia a tossire??
Grazie per la disponibilità
Mamma raffy
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Raffaella, se la tosse della bimba è passeggera molto probabilmente si tratta dell’aggravamento omeopatico indotto da Silicea (per l’occasione si legga l’articolo “Aggravamento omeopatico” nella sezione del sito “Approfondimenti”), o per meglio dire dell’aggravamento omeopatico di tipo “iatrogeno”, nel senso che insorge un nuovo sintomo (la tosse), del tutto estraneo alla sintomatologia precedente, il quale non è altro che la conseguenza dello sviluppo del potere patogeno del rimedio. In altre parole si tratta di un sintomo patogenetico, cioè di un sintomo che appartiene alla patogenesi del rimedio omeopatico, com’è appunto la tosse per Silicea, che però, come accennato, sarà del tutto passeggero e sparirà senza altre conseguenze. Se però il sintomo dovesse persistere ci si può orientare per l’utilizzo di un antidoto omeopatico specifico oppure per un nuovo e diverso rimedio scelto in maniera più omeopatica. Cordiali saluti.
alessia dice
Sto usando questo rimedio per sintomi di ansia e depressione e sembra che funzioni….prima però ho effettuato una cura con un altro prodotto omeopatico Pulsatilla 2lm;appena finirò Silicea tornerò a prendere Pulsatilla 3lm e poi 4lm…sono proprio contenta dei risultati: qualche mese fa stavo così male che ormai non volevo più vivere!!!!Ora mi sento rinata e finalmente un po’ serena e felice: ringrazio tanto quel medico che mi ha aiutata ad uscire da quell’incubo; sembra quasi impossibile ma quando si è vittima di stati emotivi psichici alterati anche il corpo ne risente e si vive in una condizione molto precaria: la testa gira, ci si sente sbandare, la confusione oscura la mente e un generale malessere fisico deteriora la qualità della vita!!!Si entra in un ciclo vizioso dal quale sembra impossibile uscire….consiglio a chiunque di rivolgersi a un medico omeopata per farsi aiutare!!!Funziona sul serio…provare per credere!!!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Alessia, la sua testimonianza rappresenta un’ulteriore conferma che in omeopatia quando viene individuata la terapia giusta per il caso specifico e per la persona, con un’oculata scelta dei rimedi e delle loro diluizioni, i risultati sono meravigliosi. Auguri e cordiali saluti.
Lory dice
Buongiorno!
Vorrei gentilmente chiedere un consiglio dato che da pochissimo mi sono avvicinata all’omeopatia e quindi con tanti dubbi.
Ad una prima visita Omeopatica effettuata per cercare la risoluzione alle mie intense e ripetute emicranie, il medico Omeopata mi ha prescritto Ignatia e Silicea con uso di Belladonna nelle crisi.
Considerando che sono alla ricerca di una gravidanza, condividete la scelta degli Omeopatici prescrittimi? Ringraziando anticipatamente per una vostra eventuale risposta, porgo Cordiali saluti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lory, i rimedi da lei indicati vengono spesso utilizzati per curare diversi tipi di mal di testa ed inoltre, essendo stati prescritti proprio per riacquistare il giusto equilibrio psico-fisico, possono fornire un aiuto per ciò che lei desidera. Cordiali saluti.
lucia perrella dice
volevo dare la mia testimonianza relativamente all’uso di Silicea su mio figlio quando aveva 2 anni. sono riuscita a guarirlo da una serie di complicazioni da raffreddamento. si ammalava continuamente, non aveva più difese immunitarie.
era diventato magro con le occhiaie e astenico.
dopo la cura si è ammalato raramente.
ora mio figlio ha 22 anni e a periodi soffre di astenia, epistassi, insonnia e umore tendente al depresso.
forse dovrei fare dei cicli periodici di cura con silicea?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lucia, da quanto esposto sembrerebbe che suo figlio assomigli molto ad un “soggetto Silicea”, per cui tale rimedio omeopatico potrebbe tornare ad essergli utile. Tenga presente che in omeopatia quanto più un rimedio ci assomiglia (sia dal punto di vista fisiologico che da quello psicologico), tanto più lo stesso sarà capace di curare tutti i nostri mali. Cordiali saluti.