DESCRIZIONE
La Seppia è un mollusco cefalopode marino diffuso in ogni mare e in ogni oceano, dove vive nei fondali. Quelle del Mar Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico appartengono alla specie Sepia officinalis. Può essere di dimensioni diverse a seconda dell’habitat che colonizza, ha colore vario (grigio-giallo, rosso, arancione, bruno, azzurro) e mutevole da mimetizzarsi con il fondale, è di forma ovale, ha morfologicamente ben distinti la testa ed il corpo. La testa è massiccia con otto braccia di pari lunghezza munite di ventose, che nascondono al centro un becco corneo simile a quello del pappagallo e due lunghe appendici retrattili dotate di ventose solo all’apice; gli occhi sono sporgenti con pupilla molto sviluppata. Il corpo è schiacciato, orlato lateralmente da due pinne a forma di frangia contrattile, all’interno del quale si trova una conchiglia, detta osso di seppia, costituita da lamelle di sostanza calcarea. Nel corpo si trova anche la caratteristica sacca contenente una specie di inchiostro che l’animale emette nell’acqua per sfuggire ai suoi predatori. Questo “nero di seppia” è un liquido dal colore bruno-nerastro dovuto alla presenza di melanina, che ne è il costituente principale. In passato veniva usato come inchiostro, oggi invece è adoperato in cucina come condimento di primi piatti. L’omeopatia lo utilizza per la preparazione di uno dei più importanti rimedi della Materia Medica Omeopatica.
Il rimedio omeopatico Sepia si ottiene dalla triturazione dell’inchiostro di Seppia, precedentemente essiccato e quindi diluito/dinamizzato in soluzione idroalcolica secondo i procedimenti classici.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
L’inchiostro di seppia contiene diverse sostanze chimiche in differenti concentrazioni a seconda della specie di appartenenza. I componenti principali sono melanina (pigmento) e muco, ma si possono trovare anche tirosinasi (enzima), dopamina (neurotrasmettitore), L-Dopa o Levodopa (intermedio nella biosintesi della dopamina), piccole quantità di amminoacidi (unità strutturali primarie delle proteine) e di mucine (glicoproteine) e dal punto di vista chimico quattro sali minerali, carbonato di calcio, carbonato di magnesio, solfato di sodio e cloruro di sodio.
Ciò spiega, in una certa misura, la complessità dei sintomi omeopatici di Sepia.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Sepia è uno dei principali policresti dell’omeopatia. La sua costituzione è fosfo-fluorica, il temperamento bilioso-nervoso.
Il rimedio agisce principalmente sull’utero e sul fegato ma anche sul sistema nervoso, sui nervi periferici e su quelli del bacino, su tutto l’apparato genitale femminile, sull’apparato gastro-intestinale, sui legamenti, sui muscoli e sulle articolazioni, sull’apparato urinario, sulla pelle, sull’apparato respiratorio, sulla circolazione ove risolve la congestione venosa.
Il soggetto Sepia è un intossicato; la sua intossicazione è lenta e profonda e può avere varie cause che sono soprattutto riconducibili ad una diatesi generalmente tubercolinica, con disturbi di congestione portale, epatica e urinaria.
La malattia di Sepia consta di una prima fase “stenica” e reattiva durante la quale l’organismo cerca di reagire; questa fase è caratterizzata da momenti di eccitazione, di irritabilità, di cattiveria, di insensibilità e di violenza. Poi, passando per uno stato di isterismo, di nervosismo, di variabilità di umore e di contraddizioni accompagnate da uno spirito polemico (lagnoso), con pianto facile, di paura, essa evolve in una seconda fase “astenica”. Durante la fase astenica ogni tentativo di smaltire le tossine attraverso le vie di eliminazione risulta nullo: il soggetto quindi si anemizza, diventa freddoloso, si deprime, si rilassa, fino ad arrivare ad uno stadio di depressione sia mentale che fisica.
La fase astenica è accompagnata da una condizione di ATONIA generalizzata e di APATIA. E’ allora che Sepia diventa malinconica, triste, lenta, stanca, depressa, angosciata, scoraggiata, taciturna, di poche parole e se interrogata risponde a monosillabe. Non ama essere consolata ed è incapace di provare affetto sia verso i suoi cari che verso i propri doveri, ha difficoltà di concentrazione e soprattutto prova indifferenza verso tutto e tutti; sente di aver sbagliato tutto nella vita, le sue giornate sono interminabili, la morte sembra l’unica alternativa. Un evento positivo non procura gioia, anzi provoca una sensazione di inadeguatezza, di vuoto, di inutilità, di sofferenza. La depressione, il pessimismo, l’ansia, la stanchezza sono molto accentuati ed è anche esagerato il modo che ha il soggetto di reagire ad ogni piccolissimo stimolo; egli vive in continuo stato di allerta ed è pronto a “scattare”: proprio come la seppia, sempre guardinga, pronta a difendersi svuotando la sua tasca contenente il “nero” per confondere il predatore e scappare. Ma ha una carenza di continuità allo sforzo. La sua stanchezza dovuta alla ptosi (abbassamento) ed alla congestione venosa è la causa della scarsa resistenza a sopportare una situazione di stress, perciò entra facilmente in ansia, per qualsiasi cosa.
La congestione ed il rilassamento dei legamenti sono la causa della ptosi che interessa l’utero in primis, ma anche le restanti parti del corpo. Il rimedio è molto simile a Pulsatilla nel profilo psicologico, ma Sepia è una DONNA nel periodo del climaterio che si adira se consolata, Pulsatilla è generalmente una ragazza nel periodo del menarca che ama essere consolata. Sepia è cosciente del suo stato, ne soffre, ma non riesce a reagire. Poiché il quadro psicologico descritto lo si ritrova soprattutto nelle donne, ciò fa di Sepia un rimedio prevalentemente femminile, pur non essendoci in omeopatia una distinzione tra rimedi femminili e rimedi maschili.
In sintesi, tre sono le metafore che ci aiutano a comprendere meglio il rimedio:
I) In Sepia TUTTO E’ NERO.
II) In Sepia TUTTO PESA.
III) In Sepia TUTTO E’ GIU’.
I) TUTTO E’ NERO. L’umore, il colorito, il sangue delle mestruazioni, i capelli scuri, spesso le macchie scure sul viso, le occhiaie. Sepia vede tutto nero, proprio come l’inchiostro della seppia.
II) TUTTO PESA. Qualsiasi azione o iniziativa le pesa, non ha la risolutezza e l’energia per svolgere la normali attività quotidiane, non si interessa più a nulla, neppure a marito, figli, lavoro, casa e altri doveri.
III) TUTTO E’ GIU’. Lo è psicologicamente perché è depressa. Lo è anche sul piano estetico: le palpebre sono cadenti e dagli occhi tristi cadono le lacrime, i capelli cadono, la pelle e i tratti del viso cedono, il volto è inespressivo, gli angoli della bocca, i glutei, le mammelle, le pliche cutanee cascano verso il basso. Lo è sul piano fisiologico dove vi è la limitazione di diverse funzionalità organiche: gli organi tendono alla ptosi, in particolare gli organi del bacino. La ptosi è dovuta al rilasciamento dei legamenti e dei muscoli. Tutto sprofonda. Il retto, la vagina, l’utero sono prolassati (“bearing-down”) e il soggetto avverte un senso di peso, ha la sensazione di avere una palla dentro che spinge, ha la sensazione che qualcosa voglia fuoriuscire. In particolare il prolasso dell’utero porta il soggetto ad incrociare le gambe per alleviare tale sensazione. La ptosi è generalmente dolorosa. La parola chiave che caratterizza il rimedio è quindi ATONIA.
Per i motivi esposti il rimedio si rivela un ottimo ANTIDEPRESSIVO. La sfera genitale femminile è una delle grandi competenze terapeutiche di Sepia, per cui il rimedio è molto utilizzato per la depressione post-partum, per la depressione in menopausa e per i problemi legati al climaterio: le vampate di calore vanno dal basso verso l’alto, cioè dal torace al volto. Si rivela utile inoltre nei casi di esaurimento nervoso, emicrania, nevralgia, annessite e parametrite croniche, disturbi dei vari organi ed apparati dovuti alla ptosi ed alla congestione venosa, quali gastrite, enterite, stipsi o diarrea, emorroidi, epatopatie, stasi venosa della vena porta e delle gambe, varici, ecc. E’ anche il rimedio della donna in carriera.
Il soggetto Sepia è freddoloso, a letto, la sera, ha i piedi freddi ed il freddo lo aggrava sempre; si sente meglio dopo un bagno freddo solo se si trova nello stato reattivo; sta peggio prima di un temporale e al mattino, migliora la sera; peggiora se coricato sul lato sinistro, dopo i pasti, prima delle mestruazioni, con la consolazione, con tutto ciò che aggrava la congestione venosa; qualunque cosa lo aggrava poiché Sepia è un soggetto inadattabile. I suoi sintomi migliorano coricandosi sul lato destro, con il calore del letto in quanto freddoloso, con l’esercizio fisico e con il movimento in generale, cioè con tutto ciò che migliora la congestione venosa. Spesso presenta una lateralità sinistra, i sintomi cominciano a sinistra e sono più marcati a sinistra. Sepia sente il bisogno di slacciarsi la cintura, di sbottonarsi il colletto della camicia. I dolori e le sensazioni sono intermittenti, i sintomi sono contraddittori, ad esempio stati di irritabilità si alternano a stati depressivi.
Altre note chiave sono: avversione per cibi grassi e farinosi, nausee al mattino e all’odore di cibi cucinati, intolleranza per il latte, emicranie sinistre, sensazione di freddo tra le spalle o alle gambe, pesantezza alle gambe, scarsa libido.
I suoi sinergici sono Natrum muriaticum, Nux vomica, Phosphorus.
I suoi antidoti (ma che ne aiutano l’azione) sono Aconitum napellus, Antimonium crudum, Antimonium tartaricum, Rhus toxicodendron.
I suoi incompatibili sono Bryonia, Lachesis, Pulsatilla.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Sepia si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio descritte in precedenza.
1) APPARATO GENITALE. Gli organi genitali femminili sono una delle grandi sfere d’azione di Sepia. AMENORREA. DISMENORREA. GONORREA. ANNESSITE e PARAMETRITE. DISTURBI MESTRUALI DEL CLIMATERIO. Leucorrea. MENOPAUSA. Mestruazioni irregolari. Prolasso dell’utero. La libido è scarsa sia nell’uomo che nella donna, dove l’utero è ingrossato, fibromatoso, spesso prolassato, atonico ed ella avverte una sensazione di pesantezza, come di una palla, come se l’utero volesse fuoriuscire dalla vagina ed ha il bisogno di sedersi con le gambe incrociate per trattenerlo, con sensazione di BEARING DOWN (gli organi sono trascinati verso il basso, come se stessero per cadere fuori). Ma l’utero e la vagina sono anche organi emuntori, per cui ci può essere metrorragia, ma anche amenorrea ed una leucorrea lattiginosa, abbondante, irritante e maleodorante. Sono presenti anche dolori ed anche l’atto sessuale è doloroso. Spesso nel rimedio si riscontrano frigidità, repulsione per il sesso e impotenza. L’uomo Sepia, pur avendo debole desiderio sessuale, può avere periodi di eccitazione con polluzioni e piccole perdite di liquido prostatico. Spermatorrea. Egli potrà essere un sicotico vittima di una vecchia blenorragia. Il rimedio si rivela particolarmente utile nei casi di BLENORRAGIA. Dopo le polluzioni e dopo l’atto sessuale egli è colto da stanchezza fisica e psichica. Fimosi.
2) FEGATO. EPATOPATIE. INSUFFICIENZA EPATICA. Ittero. Il fegato è ingrossato e dolente, la cistifellea è dolente al tatto, il dolore peggiora coricandosi sul lato sinistro.
3) APPARATO DIGERENTE. La congestione del fegato è la causa dei sintomi digestivi quali nausea al risveglio mattutino, a digiuno e agli odori di cucina; spesso è intollerante al latte che gli provoca diarrea e flatulenza; prova disgusto per i farinacei e per gli alimenti grassi. Nausea e vomito in GRAVIDANZA. DISPEPSIA: la digestione è lenta e spesso accompagnata da mal di testa. Sepia ha dolori di stomaco di ogni tipo e la diminuzione o la perdita dell’appetito o la falsa fame sono frequenti; il dolore e la sensazione di vuoto allo stomaco sono provocate dalla ptosi dello stomaco e non migliorano mangiando ma migliorano notevolmente indossando una fascia che sostiene lo stomaco. Ha mal d’auto e mal di mare come Cocculus. E’ utile anche nei casi di GASTRITE, ENTERITE, EMORROIDI. L’intestino generalmente è fortemente costipato a causa dell’atonia rettale: il retto è prolassato, le emorroidi sono sanguinanti, dolorose e prolassate; può essere presente anche una piccola ernia rettale. Talvolta può essere presente la diarrea che rappresenta uno tentativo di eliminazione delle tossine da parte dell’organismo. Il rimedio viene spesso usato in gravidanza allorché alla stipsi è associata la compressione fetale. E’ utile anche per combattere gli effetti dell’alcol.
4) SISTEMA NERVOSO. DEPRESSIONE post-partum e del climaterio con astenia psichica e fisica. ESAURIMENTO NERVOSO. ISTERISMO. NEVRALGIE. SMEMORATEZZA. IRRITAZIONE. Isteria. Tristezza ed abbattimento con pessimismo. Indifferenza ed apatia. Abulia e desiderio di solitudine. Tendenza a commettere errori nello scrivere e nel parlare. Inadeguatezza nel lavoro intellettuale. Lentezza nel concepire idee. Sensazione di confusione alla testa che impedisce di effettuare ogni lavoro mentale. VERTIGINI al mattino, alzandosi. CEFALEA che migliora coricandosi sul lato dolente, con il riposo, all’aria aperta, chiudendo gli occhi; peggiora con il movimento e chinandosi. L’emicrania di Sepia è generalmente sinistra e migliora stringendo la testa con le mani o con il calore locale e può essere provocata anche dall’odore del cibo, accompagnata a nausea, a vomito. Nevralgie, anche in gravidanza. Sia le cefalee che le nevralgie di Sepia possono essere periodiche, congestizie e violente; possono interessare anche soggetti affetti da reumatismo. Affezioni degli occhi: orzaiolo, calazio; del naso: ozena; dei denti: ODONTALGIA. Il sonno è irregolare e disturbato da incubi e palpitazioni che rendono ansioso il soggetto.
5) APPARATO URINARIO. L’apparato urinario rappresenta un’altra via attraverso la quale Sepia cerca di eliminare le tossine. Le urine sono scure, maleodoranti, di odore forte e il desiderio di urinare è frequente. La lassità e la ptosi interessano anche i reni e la vescica, così potrà esserci in Sepia incontinenza, ma anche cistite cronica con dolore e bruciore. Vescica irritabile. Sepia è un rimedio che si rivela molto utile nei casi di infezioni microbiche urinarie in quanto la ptosi della vescica determina una stasi d’urina che provoca una proliferazione batterica con conseguenti cistiti dolorosissime che si manifestano con urina torbida dovuta a piuria. Il rimedio si rivela particolarmente utile nei casi di POLLIACHIURIA, di INCONTINENZA e di PIELONEFRITE colibacillare. Minzione involontaria anche dei bambini. E’ un rimedio molto usato per i tubercolinici e per gli psorici.
6) PELLE. ESANTEMI cronici. ECZEMA. EFELIDI. FORFORA. Herpes. Tigna. MACCHIE EPATICHE. PITIRIASI versicolor per la cura della quale Sepia si rivela un ottimo rimedio. Eruzioni cutanee pruriginose quali vescicole, eczema, herpes, pustole purulente, verruche ai genitali, eruzioni secche a scaglie che cadono poi si riformano e poi sanguinano, di croste spesse e gialle, che compaiono spesso a livello dei genitali delle pieghe di flessione degli arti, sulla faccia sul contorno della bocca, degli occhi, delle orecchie. Ma quello che è spesso colpito è il naso, più precisamente l’imboccatura del naso a volte anche con veri e propri tappi mucosi e con perdita dell’olfatto. La cute di Sepia è malsana e spesso il volto è sede anche di macchie epatiche che gli conferiscono l’aspetto di una “maschera gravidica”. Molto spesso il soggetto Sepia presenta efelidi a “sella di cavallo” sul naso. SEBORREA. TRICOFIZIA. Psoriasi. Sepia traspira facilmente, anche i piedi, ed anche il suo sudore è maleodorante. Dolori sotto le UNGHIE. Verruche.
7) APPARATO RESPIRATORIO. Raucedine e laringite con sensazione di secchezza. Tosse secca o con espettorato denso ed aderente, simile a pertosse. Pertosse. Catarro cronico. Dispnea. Sepia può essere affetto da ogni tipo di catarro, secco o grasso e/o tosse che peggiora quando il soggetto è coricato sul lato sinistro. Ozena.
8) SISTEMA CARDIO-CIRCOLATORIO. Lo stato d’intossicazione si manifesta anche a livello circolatorio producendo congestione venosa, battiti accelerati specie in fase di digestione, congestione che il soggetto avverte nel petto e vampate di calore che salgono al volto con sensazione di violenta congestione alla testa. Epistassi. ERETISMO CIRCOLATORIO palpitazioni e sensazione di grande debolezza; tendenza sincopale (venir meno). Il soggetto si anemizza e diventa freddoloso, ha brividi alla minima occasione, si raffredda. VENE VARICOSE e VARICI, con senso di pesantezza alle gambe, per la cura delle quali Sepia si rivela un buon rimedio.
9) LEGAMENTI, MUSCOLI, ARTI E ARTICOLAZIONI. Dolori ed IRRITABILITA’ NERVOSA E MUSCOLARE che può interessare le varie parti del corpo, ma soprattutto gli arti, con fitte, pizzicori, sensazione di bruciore, intorpidimento, irrigidimento. REUMATISMO CON GONFIORE. SCIATICA. Lassità dei legamenti, dei tessuti e dei muscoli.
DOSI
In tutti i casi, come primo approccio, diluizione 7CH 3 granuli 2-3 volte al dì.
Sarà il medico omeopata a confermare eventualmente tale diluizione oppure a prescriverne una diversa o più alta per un’azione maggiormente profonda e sistemica, sulla base della necessità. Ovviamente la posologia cambia di conseguenza.
(*) V. Note esplicative
Sandra dice
Se si assume un rimedio omeopatico che non è adatto per se cosa succede?? Non si avvertono miglioramenti?
dopo quanto tempo per soluzioni di 200ch dovrebbe agire?
Mi è stato prescritto ma mi riconosco solo in alcune di queste cose descritte qui…. Va bene uguale?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sandra, un rimedio omeopatico va sempre scelto sul massimo grado di similitudine con il paziente, sia a livello fisico che psichico, altrimenti i risultati non saranno quelli auspicati. Quindi se un rimedio non è completamente quello giusto, i miglioramenti stenteranno a manifestarsi, ma nient’altro succede. Una 200CH, come tutte le alte diluizioni, in genere impiega diversi giorni per agire e mantiene i suoi effetti terapeutici per circa un mese, con eventuali scostamenti in dipendenza della sensibilità e reattività del singolo organismo. Ovviamente il medico omeopata che le ha prescritto il rimedio potrà fornirle ogni ragguaglio relativamente al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Marina dice
Vorrei sapere cosa si intende per danni tissutali. Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Marina, con «danno tissutale», come l’espressione lascia intendere, si indica un danneggiamento, una lesione a un tessuto organico che può mediare segnali dolorosi, provocata da agenti fisici, chimici o biologici. Si ricorda che in biologia si definisce “tessuto” un aggregato di cellule, strutturalmente simili, associate per funzione: spesso uno o più tessuti si organizzano per costituire gli organi. La tipica risposta fisiologica al danno tissutale è l’infiammazione, caratterizzata da rossore, gonfiore, dolore e perdita funzionale, la quale costituisce una risposta protettiva dell’organismo, il cui obiettivo finale è l’eliminazione della causa del danno al tessuto e l’avvio del processo riparativo. Cordiali saluti.
Marina dice
Mi hanno prescritto Sepia mk. Può succedere che peggiorano i miei sintomi che ho da anni ed anni? Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Marina, quando si assume un rimedio omeopatico può succedere, ma anche non succedere, che si verifichi l’aggravamento omeopatico, consistente nel temporaneo peggioramento dei sintomi da curare e/o nella ricomparsa, sempre temporanea, di vecchi sintomi del proprio passato patologico. Si tratta di un fenomeno assolutamente naturale in Omeopatia e, anche se fastidioso, va giudicato positivamente, nel senso che è indice prognostico di percorso terapeutico favorevole, rappresentando la reazione salutare dell’organismo allo stimolo del rimedio omeopatico. Con un rimedio ben scelto, nelle malattie acute, ove solitamente si utilizzano le basse diluizioni, l’aggravamento omeopatico può presentarsi subito e durare poco, invece nelle malattie croniche, ove solitamente si utilizzano le alte diluizioni, l’aggravamento può manifestarsi più tardi ed in maniera diversa, a seconda del valore della diluizione adoperata e che siano o meno presenti danni tissutali, potendo essere, in quest’ultimo caso, inizialmente più marcato. Per le informazioni di maggiore dettaglio e per conoscere i modi per controllarlo, consulti l’articolo “Aggravamento omeopatico” nella sezione del sito “Approfondimenti”. Ovviamente il medico omeopata che le ha prescritto il rimedio potrà fornirle ogni ulteriore ragguaglio relativamente al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Cinzia dice
Sono affetta da occhiaie scure e profonde con un accenno di gonfiore. Soffro di sinusite cronica che mi porta ad avere un’infiammazione continua dei seni nasali e molto muco . Le due cose possono avere un collegamento? E sepia potrebbe essere il rimedio giusto ? Grazie. Cinzia
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Cinzia, le sinusiti, i raffreddori o le allergie stagionali sono fattori che possono contribuire all’accumulo di liquidi nella zona sottostante gli occhi e quindi possono essere causa o concausa di occhiaie e borse sotto gli occhi. Sepia è certamente uno dei rimedi omeopatici che viene utilizzato per trattare una tale problematica. Pertanto, se lei si riconosce nelle caratteristiche generali del rimedio, come rilevabili dal presente articolo, allora lo stesso può considerarsi adatto. Ciò, com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Altri rimedi omeopatici che vengono impiegati sono Apis (indicato anche per il gonfiore) e Laburnum. Per ridurre localmente l’inestetismo possono essere altresì utili alcuni preparati vegetali, come, ad esempio, le applicazioni di gel di Aloe vera o di fette di patata cruda o di cetriolo oppure gli impacchi con succo di pomodoro o con l’acqua di rose o con l’infuso di tè verde o di camomilla. Sarebbe anche importante adottare un’alimentazione sana ed equilibrata, con molta frutta e verdura, che sono ricche di vitamine e di antiossidanti. Per quanto riguarda più specificamente la sinusite, i principali rimedi omeopatici che vengono maggiormente adoperati sono consultabili all’articolo “Sinusite” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Le consiglio comunque di non fare da sola, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia giusta per lei. Cordiali saluti.
Carla dice
Buonasera, da dieci anni soffro di fibromialgia e sono stata curata con psicofarmaci. Da due anni un medico omeopata mi segue ed abbiamo provato diversi rimedi, purtroppo senza molto successo. Da tre settimane mi ha prescritto Sepia ch200 (3 globuli ogni tre settimane).
Secondo la Vostta grande esperienza mi potrà essere d’aiuto?
Ringraziando porgo cordiali saluti
Carla
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Carla, considerato che la fibromialgia è una malattia cronica reumatica che colpisce l’apparato muscolo-scheletrico, con rigidità muscolare e dolori provenienti dai muscoli e dai tessuti fibrosi, come tendini e legamenti, i principali rimedi omeopatici che vengono utilizzati sono consultabili all’articolo “Reumatismi” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Come potrà rilevare, Sepia è uno dei rimedi omeopatici che trova prescrizione. Cordiali saluti.
Rosalba dice
Anni fa un medico omeopatico mi definì (donna seppia) e chiaramente mi descrisse la seppia, oggi non ho la possibilità di rintracciare il medico omeopatico ma vorrei riprendere la seppia perché riscontro gli stessi sintomi cosa mi consiglia? Grazie per la risposta che mi darà
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Rosalba, se lei tuttora si riconosce nelle caratteristiche psico-fisiche di Sepia, come rilevabili dal presente articolo, allora il rimedio omeopatico può considerarsi ancora adatto. Ovviamente la prescrizione aggiornata la può garantire solo un medico omeopata, previa visita. Cordiali saluti.
Sonia dice
Buongiorno, circa un anno da mi è stato diagnosticato un prolasso (cisroc,rettoc e isterocrle) ho fatto anche ciclo di riab pelvica per posticipare intervento e possibilmente evitarlo proprio xo’ il fastidio aumenta. Potrebbe aiutarmi l’omeopatia? Grazie mille
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sonia, l’Omeopatia può fornire un contributo, come coadiuvante e Sepia è proprio il primo rimedio omeopatico da prendere in considerazione. Ovviamente il consiglio è di rivolgersi ad un medico omeopata, che, con l’esame del caso specifico, sarà in grado di prescrivere la terapia a lei appropriata. Cordiali saluti.
Angelo dice
Sempre molto interessante e completo. Vi ricorro in ogni occasione, e trovo sempre un ottimo aiuto.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Angelo, sono compiaciuta che l’articolo ed il sito in generale siano interessanti e utili. Cordiali saluti.
rosaraffaella dice
mi curo da 30 anni co omeopatia e purtroppo il mio medico che era archimede raimondo e venuto a mancare x cui pur avendo trovato un ortimo medico faccio ricorso anche alle sue vecchie ricette.Le vostre spiegazioni sono ottime grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Rosa Raffaella, grazie per gli apprezzamenti. Continui a visitare il sito che è sempre in aggiornamento e dove quindi potrà trovare nuove ed interessanti pubblicazioni, comprese le risposte ai commenti dei visitatori. Cordiali saluti.
Simona dice
Spia può aiutare nella sindrome del tunnel carpale?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Simona, le sindromi dolorose che Sepia riesce a trattare hanno la particolarità che tutti i dolori, qualunque sia la sede di origine, convergono verso la schiena e si accompagnano a brividi e debolezza estrema. Invece i rimedi omeopatici che vengono più comunemente utilizzati nella sindrome del tunnel carpale sono Ruta e Causticum. Ruta si adopera prevalentemente in caso di polso indolenzito, debole e rigido, formicolio e dolore alla mano, oppure in assenza di sintomi chiari che orientino verso altri rimedi. Causticum in caso di indolenzimento del polso e/o della mano, contrazione dei tendini delle dita, dolore al polso destro, come se fosse slogato e rigidità dell’articolazione, intorpidimento del lato destro della mano. Altri rimedi omeopatici che vengono altresì impiegati sono Calcarea phosphorica (crampi e dolori al polso durante l’uso o il movimento), Guaiacum (dolori localizzati a sinistra, sensazione di avere i muscoli dell’avambraccio troppo corti), Rhus toxicodendron (rigidità notevole del polso che migliora con il movimento della mano, dolore che si attenua dopo aver lavato o immerso il polso in acqua calda), Viola odorata (dolore al polso e alla spalla destra, soprattutto nelle donne, dolore pressorio alle dita). Ovviamente la prescrizione appropriata al caso specifico la può garantire solo un medico omeopata con la visita. Cordiali saluti.