DESCRIZIONE
La Seppia è un mollusco cefalopode marino diffuso in ogni mare e in ogni oceano, dove vive nei fondali. Quelle del Mar Mediterraneo e dell’Oceano Atlantico appartengono alla specie Sepia officinalis. Può essere di dimensioni diverse a seconda dell’habitat che colonizza, ha colore vario (grigio-giallo, rosso, arancione, bruno, azzurro) e mutevole da mimetizzarsi con il fondale, è di forma ovale, ha morfologicamente ben distinti la testa ed il corpo. La testa è massiccia con otto braccia di pari lunghezza munite di ventose, che nascondono al centro un becco corneo simile a quello del pappagallo e due lunghe appendici retrattili dotate di ventose solo all’apice; gli occhi sono sporgenti con pupilla molto sviluppata. Il corpo è schiacciato, orlato lateralmente da due pinne a forma di frangia contrattile, all’interno del quale si trova una conchiglia, detta osso di seppia, costituita da lamelle di sostanza calcarea. Nel corpo si trova anche la caratteristica sacca contenente una specie di inchiostro che l’animale emette nell’acqua per sfuggire ai suoi predatori. Questo “nero di seppia” è un liquido dal colore bruno-nerastro dovuto alla presenza di melanina, che ne è il costituente principale. In passato veniva usato come inchiostro, oggi invece è adoperato in cucina come condimento di primi piatti. L’omeopatia lo utilizza per la preparazione di uno dei più importanti rimedi della Materia Medica Omeopatica.
Il rimedio omeopatico Sepia si ottiene dalla triturazione dell’inchiostro di Seppia, precedentemente essiccato e quindi diluito/dinamizzato in soluzione idroalcolica secondo i procedimenti classici.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
L’inchiostro di seppia contiene diverse sostanze chimiche in differenti concentrazioni a seconda della specie di appartenenza. I componenti principali sono melanina (pigmento) e muco, ma si possono trovare anche tirosinasi (enzima), dopamina (neurotrasmettitore), L-Dopa o Levodopa (intermedio nella biosintesi della dopamina), piccole quantità di amminoacidi (unità strutturali primarie delle proteine) e di mucine (glicoproteine) e dal punto di vista chimico quattro sali minerali, carbonato di calcio, carbonato di magnesio, solfato di sodio e cloruro di sodio.
Ciò spiega, in una certa misura, la complessità dei sintomi omeopatici di Sepia.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Sepia è uno dei principali policresti dell’omeopatia. La sua costituzione è fosfo-fluorica, il temperamento bilioso-nervoso.
Il rimedio agisce principalmente sull’utero e sul fegato ma anche sul sistema nervoso, sui nervi periferici e su quelli del bacino, su tutto l’apparato genitale femminile, sull’apparato gastro-intestinale, sui legamenti, sui muscoli e sulle articolazioni, sull’apparato urinario, sulla pelle, sull’apparato respiratorio, sulla circolazione ove risolve la congestione venosa.
Il soggetto Sepia è un intossicato; la sua intossicazione è lenta e profonda e può avere varie cause che sono soprattutto riconducibili ad una diatesi generalmente tubercolinica, con disturbi di congestione portale, epatica e urinaria.
La malattia di Sepia consta di una prima fase “stenica” e reattiva durante la quale l’organismo cerca di reagire; questa fase è caratterizzata da momenti di eccitazione, di irritabilità, di cattiveria, di insensibilità e di violenza. Poi, passando per uno stato di isterismo, di nervosismo, di variabilità di umore e di contraddizioni accompagnate da uno spirito polemico (lagnoso), con pianto facile, di paura, essa evolve in una seconda fase “astenica”. Durante la fase astenica ogni tentativo di smaltire le tossine attraverso le vie di eliminazione risulta nullo: il soggetto quindi si anemizza, diventa freddoloso, si deprime, si rilassa, fino ad arrivare ad uno stadio di depressione sia mentale che fisica.
La fase astenica è accompagnata da una condizione di ATONIA generalizzata e di APATIA. E’ allora che Sepia diventa malinconica, triste, lenta, stanca, depressa, angosciata, scoraggiata, taciturna, di poche parole e se interrogata risponde a monosillabe. Non ama essere consolata ed è incapace di provare affetto sia verso i suoi cari che verso i propri doveri, ha difficoltà di concentrazione e soprattutto prova indifferenza verso tutto e tutti; sente di aver sbagliato tutto nella vita, le sue giornate sono interminabili, la morte sembra l’unica alternativa. Un evento positivo non procura gioia, anzi provoca una sensazione di inadeguatezza, di vuoto, di inutilità, di sofferenza. La depressione, il pessimismo, l’ansia, la stanchezza sono molto accentuati ed è anche esagerato il modo che ha il soggetto di reagire ad ogni piccolissimo stimolo; egli vive in continuo stato di allerta ed è pronto a “scattare”: proprio come la seppia, sempre guardinga, pronta a difendersi svuotando la sua tasca contenente il “nero” per confondere il predatore e scappare. Ma ha una carenza di continuità allo sforzo. La sua stanchezza dovuta alla ptosi (abbassamento) ed alla congestione venosa è la causa della scarsa resistenza a sopportare una situazione di stress, perciò entra facilmente in ansia, per qualsiasi cosa.
La congestione ed il rilassamento dei legamenti sono la causa della ptosi che interessa l’utero in primis, ma anche le restanti parti del corpo. Il rimedio è molto simile a Pulsatilla nel profilo psicologico, ma Sepia è una DONNA nel periodo del climaterio che si adira se consolata, Pulsatilla è generalmente una ragazza nel periodo del menarca che ama essere consolata. Sepia è cosciente del suo stato, ne soffre, ma non riesce a reagire. Poiché il quadro psicologico descritto lo si ritrova soprattutto nelle donne, ciò fa di Sepia un rimedio prevalentemente femminile, pur non essendoci in omeopatia una distinzione tra rimedi femminili e rimedi maschili.
In sintesi, tre sono le metafore che ci aiutano a comprendere meglio il rimedio:
I) In Sepia TUTTO E’ NERO.
II) In Sepia TUTTO PESA.
III) In Sepia TUTTO E’ GIU’.
I) TUTTO E’ NERO. L’umore, il colorito, il sangue delle mestruazioni, i capelli scuri, spesso le macchie scure sul viso, le occhiaie. Sepia vede tutto nero, proprio come l’inchiostro della seppia.
II) TUTTO PESA. Qualsiasi azione o iniziativa le pesa, non ha la risolutezza e l’energia per svolgere la normali attività quotidiane, non si interessa più a nulla, neppure a marito, figli, lavoro, casa e altri doveri.
III) TUTTO E’ GIU’. Lo è psicologicamente perché è depressa. Lo è anche sul piano estetico: le palpebre sono cadenti e dagli occhi tristi cadono le lacrime, i capelli cadono, la pelle e i tratti del viso cedono, il volto è inespressivo, gli angoli della bocca, i glutei, le mammelle, le pliche cutanee cascano verso il basso. Lo è sul piano fisiologico dove vi è la limitazione di diverse funzionalità organiche: gli organi tendono alla ptosi, in particolare gli organi del bacino. La ptosi è dovuta al rilasciamento dei legamenti e dei muscoli. Tutto sprofonda. Il retto, la vagina, l’utero sono prolassati (“bearing-down”) e il soggetto avverte un senso di peso, ha la sensazione di avere una palla dentro che spinge, ha la sensazione che qualcosa voglia fuoriuscire. In particolare il prolasso dell’utero porta il soggetto ad incrociare le gambe per alleviare tale sensazione. La ptosi è generalmente dolorosa. La parola chiave che caratterizza il rimedio è quindi ATONIA.
Per i motivi esposti il rimedio si rivela un ottimo ANTIDEPRESSIVO. La sfera genitale femminile è una delle grandi competenze terapeutiche di Sepia, per cui il rimedio è molto utilizzato per la depressione post-partum, per la depressione in menopausa e per i problemi legati al climaterio: le vampate di calore vanno dal basso verso l’alto, cioè dal torace al volto. Si rivela utile inoltre nei casi di esaurimento nervoso, emicrania, nevralgia, annessite e parametrite croniche, disturbi dei vari organi ed apparati dovuti alla ptosi ed alla congestione venosa, quali gastrite, enterite, stipsi o diarrea, emorroidi, epatopatie, stasi venosa della vena porta e delle gambe, varici, ecc. E’ anche il rimedio della donna in carriera.
Il soggetto Sepia è freddoloso, a letto, la sera, ha i piedi freddi ed il freddo lo aggrava sempre; si sente meglio dopo un bagno freddo solo se si trova nello stato reattivo; sta peggio prima di un temporale e al mattino, migliora la sera; peggiora se coricato sul lato sinistro, dopo i pasti, prima delle mestruazioni, con la consolazione, con tutto ciò che aggrava la congestione venosa; qualunque cosa lo aggrava poiché Sepia è un soggetto inadattabile. I suoi sintomi migliorano coricandosi sul lato destro, con il calore del letto in quanto freddoloso, con l’esercizio fisico e con il movimento in generale, cioè con tutto ciò che migliora la congestione venosa. Spesso presenta una lateralità sinistra, i sintomi cominciano a sinistra e sono più marcati a sinistra. Sepia sente il bisogno di slacciarsi la cintura, di sbottonarsi il colletto della camicia. I dolori e le sensazioni sono intermittenti, i sintomi sono contraddittori, ad esempio stati di irritabilità si alternano a stati depressivi.
Altre note chiave sono: avversione per cibi grassi e farinosi, nausee al mattino e all’odore di cibi cucinati, intolleranza per il latte, emicranie sinistre, sensazione di freddo tra le spalle o alle gambe, pesantezza alle gambe, scarsa libido.
I suoi sinergici sono Natrum muriaticum, Nux vomica, Phosphorus.
I suoi antidoti (ma che ne aiutano l’azione) sono Aconitum napellus, Antimonium crudum, Antimonium tartaricum, Rhus toxicodendron.
I suoi incompatibili sono Bryonia, Lachesis, Pulsatilla.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Sepia si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio descritte in precedenza.
1) APPARATO GENITALE. Gli organi genitali femminili sono una delle grandi sfere d’azione di Sepia. AMENORREA. DISMENORREA. GONORREA. ANNESSITE e PARAMETRITE. DISTURBI MESTRUALI DEL CLIMATERIO. Leucorrea. MENOPAUSA. Mestruazioni irregolari. Prolasso dell’utero. La libido è scarsa sia nell’uomo che nella donna, dove l’utero è ingrossato, fibromatoso, spesso prolassato, atonico ed ella avverte una sensazione di pesantezza, come di una palla, come se l’utero volesse fuoriuscire dalla vagina ed ha il bisogno di sedersi con le gambe incrociate per trattenerlo, con sensazione di BEARING DOWN (gli organi sono trascinati verso il basso, come se stessero per cadere fuori). Ma l’utero e la vagina sono anche organi emuntori, per cui ci può essere metrorragia, ma anche amenorrea ed una leucorrea lattiginosa, abbondante, irritante e maleodorante. Sono presenti anche dolori ed anche l’atto sessuale è doloroso. Spesso nel rimedio si riscontrano frigidità, repulsione per il sesso e impotenza. L’uomo Sepia, pur avendo debole desiderio sessuale, può avere periodi di eccitazione con polluzioni e piccole perdite di liquido prostatico. Spermatorrea. Egli potrà essere un sicotico vittima di una vecchia blenorragia. Il rimedio si rivela particolarmente utile nei casi di BLENORRAGIA. Dopo le polluzioni e dopo l’atto sessuale egli è colto da stanchezza fisica e psichica. Fimosi.
2) FEGATO. EPATOPATIE. INSUFFICIENZA EPATICA. Ittero. Il fegato è ingrossato e dolente, la cistifellea è dolente al tatto, il dolore peggiora coricandosi sul lato sinistro.
3) APPARATO DIGERENTE. La congestione del fegato è la causa dei sintomi digestivi quali nausea al risveglio mattutino, a digiuno e agli odori di cucina; spesso è intollerante al latte che gli provoca diarrea e flatulenza; prova disgusto per i farinacei e per gli alimenti grassi. Nausea e vomito in GRAVIDANZA. DISPEPSIA: la digestione è lenta e spesso accompagnata da mal di testa. Sepia ha dolori di stomaco di ogni tipo e la diminuzione o la perdita dell’appetito o la falsa fame sono frequenti; il dolore e la sensazione di vuoto allo stomaco sono provocate dalla ptosi dello stomaco e non migliorano mangiando ma migliorano notevolmente indossando una fascia che sostiene lo stomaco. Ha mal d’auto e mal di mare come Cocculus. E’ utile anche nei casi di GASTRITE, ENTERITE, EMORROIDI. L’intestino generalmente è fortemente costipato a causa dell’atonia rettale: il retto è prolassato, le emorroidi sono sanguinanti, dolorose e prolassate; può essere presente anche una piccola ernia rettale. Talvolta può essere presente la diarrea che rappresenta uno tentativo di eliminazione delle tossine da parte dell’organismo. Il rimedio viene spesso usato in gravidanza allorché alla stipsi è associata la compressione fetale. E’ utile anche per combattere gli effetti dell’alcol.
4) SISTEMA NERVOSO. DEPRESSIONE post-partum e del climaterio con astenia psichica e fisica. ESAURIMENTO NERVOSO. ISTERISMO. NEVRALGIE. SMEMORATEZZA. IRRITAZIONE. Isteria. Tristezza ed abbattimento con pessimismo. Indifferenza ed apatia. Abulia e desiderio di solitudine. Tendenza a commettere errori nello scrivere e nel parlare. Inadeguatezza nel lavoro intellettuale. Lentezza nel concepire idee. Sensazione di confusione alla testa che impedisce di effettuare ogni lavoro mentale. VERTIGINI al mattino, alzandosi. CEFALEA che migliora coricandosi sul lato dolente, con il riposo, all’aria aperta, chiudendo gli occhi; peggiora con il movimento e chinandosi. L’emicrania di Sepia è generalmente sinistra e migliora stringendo la testa con le mani o con il calore locale e può essere provocata anche dall’odore del cibo, accompagnata a nausea, a vomito. Nevralgie, anche in gravidanza. Sia le cefalee che le nevralgie di Sepia possono essere periodiche, congestizie e violente; possono interessare anche soggetti affetti da reumatismo. Affezioni degli occhi: orzaiolo, calazio; del naso: ozena; dei denti: ODONTALGIA. Il sonno è irregolare e disturbato da incubi e palpitazioni che rendono ansioso il soggetto.
5) APPARATO URINARIO. L’apparato urinario rappresenta un’altra via attraverso la quale Sepia cerca di eliminare le tossine. Le urine sono scure, maleodoranti, di odore forte e il desiderio di urinare è frequente. La lassità e la ptosi interessano anche i reni e la vescica, così potrà esserci in Sepia incontinenza, ma anche cistite cronica con dolore e bruciore. Vescica irritabile. Sepia è un rimedio che si rivela molto utile nei casi di infezioni microbiche urinarie in quanto la ptosi della vescica determina una stasi d’urina che provoca una proliferazione batterica con conseguenti cistiti dolorosissime che si manifestano con urina torbida dovuta a piuria. Il rimedio si rivela particolarmente utile nei casi di POLLIACHIURIA, di INCONTINENZA e di PIELONEFRITE colibacillare. Minzione involontaria anche dei bambini. E’ un rimedio molto usato per i tubercolinici e per gli psorici.
6) PELLE. ESANTEMI cronici. ECZEMA. EFELIDI. FORFORA. Herpes. Tigna. MACCHIE EPATICHE. PITIRIASI versicolor per la cura della quale Sepia si rivela un ottimo rimedio. Eruzioni cutanee pruriginose quali vescicole, eczema, herpes, pustole purulente, verruche ai genitali, eruzioni secche a scaglie che cadono poi si riformano e poi sanguinano, di croste spesse e gialle, che compaiono spesso a livello dei genitali delle pieghe di flessione degli arti, sulla faccia sul contorno della bocca, degli occhi, delle orecchie. Ma quello che è spesso colpito è il naso, più precisamente l’imboccatura del naso a volte anche con veri e propri tappi mucosi e con perdita dell’olfatto. La cute di Sepia è malsana e spesso il volto è sede anche di macchie epatiche che gli conferiscono l’aspetto di una “maschera gravidica”. Molto spesso il soggetto Sepia presenta efelidi a “sella di cavallo” sul naso. SEBORREA. TRICOFIZIA. Psoriasi. Sepia traspira facilmente, anche i piedi, ed anche il suo sudore è maleodorante. Dolori sotto le UNGHIE. Verruche.
7) APPARATO RESPIRATORIO. Raucedine e laringite con sensazione di secchezza. Tosse secca o con espettorato denso ed aderente, simile a pertosse. Pertosse. Catarro cronico. Dispnea. Sepia può essere affetto da ogni tipo di catarro, secco o grasso e/o tosse che peggiora quando il soggetto è coricato sul lato sinistro. Ozena.
8) SISTEMA CARDIO-CIRCOLATORIO. Lo stato d’intossicazione si manifesta anche a livello circolatorio producendo congestione venosa, battiti accelerati specie in fase di digestione, congestione che il soggetto avverte nel petto e vampate di calore che salgono al volto con sensazione di violenta congestione alla testa. Epistassi. ERETISMO CIRCOLATORIO palpitazioni e sensazione di grande debolezza; tendenza sincopale (venir meno). Il soggetto si anemizza e diventa freddoloso, ha brividi alla minima occasione, si raffredda. VENE VARICOSE e VARICI, con senso di pesantezza alle gambe, per la cura delle quali Sepia si rivela un buon rimedio.
9) LEGAMENTI, MUSCOLI, ARTI E ARTICOLAZIONI. Dolori ed IRRITABILITA’ NERVOSA E MUSCOLARE che può interessare le varie parti del corpo, ma soprattutto gli arti, con fitte, pizzicori, sensazione di bruciore, intorpidimento, irrigidimento. REUMATISMO CON GONFIORE. SCIATICA. Lassità dei legamenti, dei tessuti e dei muscoli.
DOSI
In tutti i casi, come primo approccio, diluizione 7CH 3 granuli 2-3 volte al dì.
Sarà il medico omeopata a confermare eventualmente tale diluizione oppure a prescriverne una diversa o più alta per un’azione maggiormente profonda e sistemica, sulla base della necessità. Ovviamente la posologia cambia di conseguenza.
(*) V. Note esplicative
mariella dice
salve dott.ssa sono mariella sono in menopausa da 2 anni con vari problemi ansia depressione irritabilità, esofagite e bruciore allo stomaco e anche alla gola, con tutte le caratteristiche..il rimedio sepia potrei prenderlo o associare anche altro..sono disperata..non vorrei dilungarmi troppo nei miei sintomi.la ringrazio
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Mariella, Sepia è senz’altro uno dei grandi rimedi omeopatici della donna in menopausa. Se lei si riconosce nelle caratteristiche psico-fisiche del rimedio, ampiamente rilevabili dal presente articolo, allora Sepia può considerarsi adatto. Ciò, com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine, su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, altrimenti i risultati non saranno quelli auspicati. Molto sinteticamente, i sintomi chiave che fanno propendere per l’adozione di Sepia sono: depressione, tristezza, irritabilità, pianto facile, indifferenza, isolamento, calo del desiderio sessuale, palpitazioni, vampate di calore, dispepsia, pirosi, nausea, gonfiore addominale, sensazione di pressione e peso a livello pelvico, incontinenza urinaria, stitichezza, ecc. L’altro grande rimedio omeopatico della menopausa è Lachesis (per cogliere le differenze, legga l’articolo omonimo in questa sezione del sito). Sempre a titolo informativo, in diversi casi vengono associati dei gemmoterapici della Fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come ad es. Sorbus domestica M.G. D1 che è particolarmente indicato nei disturbi circolatori della menopausa, tra cui le vampate di calore, o Rubus idaeus M.G. D1 che è particolarmente indicato nelle disendocrinie della menopausa. Le consiglio comunque di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita medica omeopatica, dove dovrà dilungarsi nel descrivere tutti i suoi sintomi, sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
alessandra dice
buonasera dottoressa, in menopausa da circa 2 anni ho resistito alla cura sostitutiva fino a febbraio con fasi di delirio a fasi di “normalità” depressione, vampate di calore insonnia, insomma un inferno.
a febbraio decido di arrendermi alla cura sostitutiva e per qualche mese mi sento molto meglio, fino ad un mese fa dove improvvisamente comincio a perdere sangue quindi il medico mi fa interrompere la terapia con isterectomia e tutti gli esami del caso.
ora preoccupata per la mia salute mi sento in uno stato disastroso, all’ospedale mi hanno consigliato alcuni rimedi natural ma leggendo di sepia mi pare possa essere utile nel mio caso. le chiedo consiglio e la ringrazio e le faccio i complimenti per il suo lavoro
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Alessandra, come avrà potuto rilevare leggendo l’articolo, Sepia è un ottimo rimedio della donna in menopausa, delle menopause difficili, della depressione in menopausa e molto altro. Se lei si riconosce nelle caratteristiche del rimedio, sia a livello fisico che psichico, allora Sepia può considerarsi adatto. Se vuole avere una panoramica dei principali rimedi omeopatici, Sepia compreso, che vengono più spesso utilizzati nei vari disturbi emotivi o psichici (oltre che fisici concomitanti), tra cui quelli dovuti alla menopausa, consulti l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Le consiglio comunque di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Grazie per i complimenti. Cordiali saluti.
fedra dice
Gentile dottore, vorrei sapere se è sepia il rimedio ai miei sintomi: inappetenza sessuale, assenza di orgasmo,mestruazioni scarse accompagnate spesso di prurito… pensavo di trovarmi in graphites ma non sono una persona apatica ma tutto il contrario, sono allegra, scherzosa, amo stare con i altri, mi piace uscire di notte fino mattina anche se a volte i miei stati d’animo si alternano dall’euforia alla tristezza.La ringrazierei si mi desse uno spunto a quale terapia usare.
In anticipo la ringrazio per la risposta e per la sua disponibilità.Cordiali saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Fedra, come avrà potuto rilevare leggendo l’articolo, Sepia è il classico rimedio della donna adulta che ha tutto sotto tono, tutto giù, tutto nero (proprio come il nero di seppia), sia a livello fisico che psichico. È quindi il rimedio della donna perennemente depressa, stanca, insoddisfatta, triste, pessimista, che si sente vuota, inutile, che è indifferente a tutto ed a tutti, che non si interessata di niente e non è interessata da niente, che addirittura può provare avversione per il sesso e per il partner. Dalla breve descrizione fornita, il rimedio non sembrerebbe assomigliarle molto. Consulti l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici, oltre a gemmoterapici e organoterapici, che vengono più spesso utilizzati nei vari disturbi emotivi o psichici e dove potrà trovare diverse notizie di possibile interesse. Ad esempio, tra i rimedi omeopatici che presentano un umore variabile, un calo del desiderio sessuale, problemi mestruali, ansia e depressione che si alternano, ecc. troviamo Actaea racemosa, Coffea cruda, Ignatia amara, Natrum muriaticum. Ma ne potrebbero essere adatti anche altri, l’importante è che si individui il rimedio (o i rimedi) che rispecchia meglio la globalità dei sintomi del paziente, sia fisici che psichici. Le consiglio comunque di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita medica omeopatica sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Francesco dice
Salve sono Francesco , io corispondo a tutte le caratteristiche sepia , ma ho un problema non descritto . Ho sangue nel liquido spermale ho la prostata irritata ma il pda buono ,Delia mi aiuta? Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Francesco, ovviamente lei si sarà già sottoposto a visita medica onde escludere per maggiore tranquillità qualsiasi patologia seria. Di solito l’emospermia, specialmente quando non è associata ad altri sintomi, non è un segno preoccupante, tuttavia necessita di un’attenta e precisa valutazione medica. Se dovesse trattarsi di prostatite i rimedi omeopatici che possono aiutare sono altri, tra cui troviamo Anacardium orientale, Apis, Cannabis indica, Causticum, Chimaphila umbellata, Clematis erecta, Colchicum, Conium maculatum, Cyclamen, Gnaphalium, Lithium carbonicum, Lycopodium, Medorrhinum, Mercurius dulcis, Petroleum, Podophyllum, Polygonum, Salix nigra, Selenium, Senecio aureus, Staphysagria, Thuya, Vesicaria. Per un’azione prevalentemente sintomatica, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui, com’è noto, l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio adatto sarà quello che contiene la sintomatologia specifica somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Le consiglio però di non fare da solo ma di rivolgersi ad un medico omeopata. Cordiali saluti.
Barbara dice
Salve da diversi mesi sono alla ricerca di una gravidanza che non arriva e un farmacista omeopata mi ha consigliato l’assunzione di tre compresse di sepia al giorno per distogliere il pensiero frequente del desiderio di una gravidanza. sono in età fertile e con un ciclo molto regolare e non vorrei che sepia mi scombussolasse il ciclo, con ulteriori difficoltà nel concepimentocon ulteriori difficoltà nel concepimento
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Barbara, generalmente i rimedi omeopatici sono sicuri in qualsiasi condizione, non hanno controindicazioni o effetti collaterali (intesi questi nel senso tradizionale dei termini), in quanto non introducono praticamente sostanze, grazie all’estrema diluizione e la loro azione consiste unicamente nello stimolare ed incanalare correttamente la capacità propria di guarigione dell’organismo, andando a ripristinare l’efficienza e la funzionalità dei sistemi di difesa e di regolazione generale dell’organismo stesso. In pratica l’azione terapeutica indotta da un rimedio omeopatico viene generata, regolata e controllata dall’organismo, su suggerimento del rimedio omeopatico stesso, nella misura ritenuta opportuna, necessaria, adeguata e sufficiente. Ovviamente la prescrizione appropriata al suo caso specifico la può garantire solo un medico omeopata con la visita medica omeopatica. Cordiali saluti.
Stella dice
C’è qualcuno che sa dirmi se sepia e buono x ansia e panico? Restringimento della gola?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Stella, le caratteristiche e le proprietà terapeutiche di Sepia omeopatico sono diffusamente riportate nel presente articolo. Come avrà potuto rilevare, Sepia è prevalentemente un rimedio della depressione che presenta i tratti tipici ivi descritti. La invito comunque a consultare l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove potrà trovare diverse notizie di possibile interesse. Cordiali saluti.
Angelo dice
Gentilissima dottoressa.
Il primo dicembre 2015, ho ricevuto un intervento diTrabeculectomia. Secondo il chirurgo, tutto si è svolto bene; al punto che il giorno due di questo mese; ho fatto anche l’altro occhio. Come voi ben sapete, loro non credono nell’Omeopatia, e quindi non posso domandare al Dottore rimedi omeopatici post operatori. Potreste voi, indicarmi quale rimedio usare in questo caso? Da tenere presente che: sin dal primo intervento e in modo saltuario, l’occhio si umidifica al punto che la vista diventa annebbiata. Dirvi grazie, è poca cosa. cordialmente vi saluto.
Angelo
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Angelo, come precisatole in occasione del primo intervento all’occhio sinistro, Arnica montana rimane sempre il rimedio omeopatico più utile e più utilizzato nel post-operatorio. Per l’appannamento dell’occhio potrebbe essere inoltre adatto un rimedio omeopatico come Lycopodium, che, tra l’altro, avendo una lateralità destra, andrebbe bene proprio per l’occhio operato (ma anche per entrambi). Ovviamente la migliore garanzia la può fornire solo la prescrizione di un medico omeopata. Cordiali saluti.
Stella dice
Gentilissima Dottoressa
vorrei un consiglio ,sono stata da un meopata mi ha prescritto 6 granuli di sepia da prendere tutti insieme e dopo 2-3 settimane devo dirle se sto meglio o no ma non sono poche ?
Ho letto su questo sito l’informazione del sepia 5ch io ho quei sintomi e vorrei stare meglio ma non credo che con 6 granuli mi riprenda mi sento molto giu triste non ho piu senso dell’umorismo
l’omeopata dice, che sono forte e bastano 6 granuli .
Spero mi da una risposta cosa devo fare?
La ringrazio
Distinti saluti
S.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Stella, in omeopatia ciò che ha valore non è il numero dei granuli, cioè la quantità della singola dose, ma la diluizione del rimedio omeopatico e la distanza tra le assunzioni. Perciò osservi le indicazioni del medico omeopata, il quale per giungere a tali conclusioni ha fatto le proprie valutazioni e quindi ha potuto ritenere che quanto prescritto è il più adatto a lei. Come le ha suggerito lo tenga informato sull’andamento della terapia. Cerchi di stare tranquilla e fiduciosa, tenendo comunque presente che quando è in gioco la componente psicologica i tempi di cura non sono mai brevi, come non lo sono con qualsiasi altro tipo di medicina, ma i benefici saranno apprezzabili strada facendo. Cordiali saluti.
margherita dice
Buongiorno dr.ssa Della Volpe,
grazie mille per la gentile ed esaustiva risposta. Di certo consulterò a breve un omeopata, sono al momento alla ricerca di un bravo unicista. Purtroppo ho provato in passato con l’omotossicologia ma non è andata molto bene. Credo maggiormente nella filosofia unicista, come ideata da Hahnemann, ma sto avendo qualche difficoltà nella mia ricerca.
Intanto mi diletto a leggere le descrizioni dei vari rimedi per vedere in quale mi riconosco maggiormente. Il suo sito è davvero ben fatto.
Ho letto la descrizione del rimedio silicea, e in effetti potrebbe presentare delle analogie con i miei disturbi, considerato anche il mio problema di smagliature, come se la pelle avesse difficoltà a “stare insieme”. In questo credo che il silicio abbia un’attinenza, mi sbaglio?
Tuttavia non mi trovo affatto con l’elemento della suppurazione cronica né con la descrizione fisica del rimedio.
Quello che mi aveva fatto propendere verso Sepia erano soprattutto il melasma sul volto, le emorroidi prolassate, i problemini epatici e l’intolleranza per la vita mondana.
A proposito della mia attitudine alla solitudine, la percepisco come se il contatto con gli altri fosse enormemente stancante ed energeticamente impegnativo e avessi bisogno, dopo un’uscita o un incontro mondano, di ricaricare le batterie stando sola con me me stessa per un periodo.
Questo non accade con mio marito, mi fa piacere che ci sia, anche se impegnati nella stessa stanza in attività diverse, anche se in silenzio, percepisco la sua presenza e ciò mi rasserena e mi è sufficiente.
Un altro sintomo invece piuttosto bizzarro che ho e che ho letto essere caratteristico di Lachesis è la sensazione di costrizione al collo, con impossibilità di indossare dolcevita e non riuscire ad addormentarmi se solo un lembo del lenzuolo o del pigiama poggia sul mio collo.
Mi scusi davvero se ho abusato del suo tempo dilungandomi, la ringrazio ancora una volta per la sua attenzione e gentilezza.
Un caro saluto
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Margherita, nella pratica è quasi impossibile potersi riconoscere completamente ed esaustivamente in un solo rimedio omeopatico. Infatti sono pochi i casi in cui ci si imbatte nel simillimum unico, vale a dire, dal punto di vista più strettamente terapeutico, nel rimedio la cui patogenesi copre da sola tutti i sintomi del paziente. Constantin Hering (com’è noto, uno dei più brillanti allievi di Hahnemann), del resto, sosteneva che tre sintomi accuratamente selezionati sono sufficienti per l’individuazione del simillimum (la cosiddetta “regola del tripode”). Ma non è sempre così: la complessità del quadro clinico del paziente, l’imprecisione dei sintomi e le modalità contraddittorie degli stessi, possono richiedere più realisticamente l’adozione di più rimedi omeopatici, la cui complementarietà e convergenza d’azione arriveranno a coprire la totalità dei sintomi o quantomeno la parte preponderante e più significativa degli stessi, sia a livello fisico che psichico. Lo stesso Hahnemann, ideatore e sostenitore del rimedio unico, da cui trae origine la Scuola Medica Omeopatica Unicista, era aperto alla possibilità di poter cambiare rimedio durante la terapia omeopatica. Discorso analogo vale per i dati forniti dalla costituzione e dalla diatesi, in funzione dei quali può essere individuato uno od anche più rimedi, magari qualcuno coincidente con uno dei precedenti di cui alla somiglianza patogenesi-quadro clinico. In tali casi non si parla più di simillimum ma di rimedio simile. Nasce da qui la Scuola Medica Omeopatica Pluralista, legata alla cosiddetta scuola francese, la quale prescrive più rimedi però in somministrazioni rigorosamente separate. L’Omeopatia Unicista, dal punto di vista strettamente omeopatico, può considerarsi la metodica ideale perché è quella che applica più approfonditamente la Legge di Similitudine, “costringendo” il medico omeopata ad un esame e ad uno studio accurato del paziente nella ricerca del suo simillimum. L’Omeopatia Pluralista è invece la metodica che ha un maggiore senso pratico. Le due metodiche sono entrambe valide ed efficaci, la differenza la fa la bravura e l’esperienza del medico omeopata, cioè la sua capacità di applicare correttamente la Legge di Similitudine e conseguentemente di effettuare con precisione la ricerca repertoriale e l’eventuale diagnosi differenziale tra più rimedi. Cordiali saluti.
margherita dice
Gentilissima,
Innanzitutto grazie per il prezioso lavoro che svolge tramite il suo sito.
Vorrei chiederle se il rimedio Sepia può essere utilizzato in un quadro in cui siano presenti: caduta e diradamento dei capelli, marcata fragilità ungueale, debolezza epatica, macchie cutanee e un generale senso di caduta dell’umore alternato a scoppi d’ira e di intolleranza verso gli altri.
La ringrazio per l’attenzione e le rinnovo i miei complimenti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Margherita, Sepia è un importantissimo rimedio omeopatico che sembra interpretare abbastanza tutti i sintomi da lei descritti. Un altro grandissimo rimedio omeopatico da poter prendere in considerazione è Silicea, che sembrerebbe a lei più vicino, soprattutto nel profilo psicologico (con l’occasione consulti l’articolo omonimo nella stessa sezione del sito). Infatti, fermo restando che entrambi i rimedi sono idonei per i restanti sintomi, Silicea non ama particolarmente la compagnia in quanto teme che gli altri le possano arrecare nocumento, fastidio o che non siano in grado di sollevarla e comprenderla. Invece Sepia soffre la solitudine, non ama rimanere da sola, ha bisogno della presenza delle persone a lei care, pur non volendo essere consolata. Inoltre Silicea è un notevolissimo rimedio costituzionale, forse il maggiore fra tutti, che come la silice, da cui il rimedio trae origine, interviene nella mineralizzazione del sistema scheletrico e dell’apparato tegumentario (pelle, capelli, peli, unghie, ecc.). Ha anche attività nei confronti del fegato. Una panoramica dei principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati nei vari disturbi emotivi, tra cui Sepia e Silicea, è consultabile all’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono altresì sintetizzate le caratteristiche più rilevanti. Il consiglio però è di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata che saprà prescriverle la terapia più adatta al suo caso specifico, definendo il rimedio meglio somigliante al suo quadro clinico, la diluizione relativa (anche questa scelta è strategica per il successo della terapia), la posologia conseguente, l’uso di eventuali bioterapici di supporto, la durata della cura, ecc. Grazie per i complimenti. Cordiali saluti.