DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Nux vomica si ottiene dalla tintura dei semi del frutto della pianta Strychnos Nux vomica o Noce vomica, prima essiccati e poi polverizzati e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
Strychnos Nux vomica o Noce vomica è un albero della famiglia delle Loganiaceae, dalle dimensioni medie, originario dell’Asia subtropicale, coltivato nello Sri Lanka (già isola di Ceylon), nell’Arcipelago Malese e nell’Australia settentrionale. Il tronco è corto e spesso. I rami sono irregolari con corteccia liscia color cenere. Le foglie sono opposte, ovali, intere. I fiori sono piccoli, bianchi e bianco-verdastri, riuniti in corimbi (tipiche infiorescenze in cui i fiori si trovano tutti alla stessa altezza). La pianta fiorisce nella stagione fredda. I frutti sono delle bacche globose, delle dimensioni di un’arancia, con epicarpo (buccia) duro, di colore verde prima, aranciato poi e con polpa bianca, gelatinosa, amara, che racchiude parecchi semi. Questi sono discoidali, da 2 a 2,5 cm di diametro per 1/2 cm di spessore, di colore grigio cenere, ricoperti da una sottile peluria setosa. Tali semi contengono alcuni alcaloidi ed in particolare due che hanno la maggiore concentrazione, la stricnina e la brucina, che sono molto tossici ed amari e costituiscono i due principi farmacologicamente più attivi.
Ricordiamo che gli alcaloidi sono sostanze organiche azotate di origine vegetale dotate di grande effetto farmacologico a fronte dell’assunzione di piccole dosi di sostanza (ad es. caffeina, nicotina, morfina, papaverina, cocaina, stricnina, brucina, ecc.). In quanto sostanze altamente reattive con le attività biologiche, sono tra le più studiate ed utilizzate in farmacologia. Esplicano numerose azioni sull’organismo quali quella di ipereccitabilità del sistema neuromuscolare, di penetrare facilmente la barriera emato-encefalica, di esercitare effetti depressivi o stimolanti sul sistema nervoso centrale, di interagire con vari recettori neurotrasmettitori ed altro. Hanno sapore amaro e non sono molto solubili in acqua ma lo sono in alcool.
La stricnina, come detto, è un alcaloide molto tossico ed è una delle sostanze più amare conosciute. Si presenta come una polvere bianca, cristallina, inodore. Se si aggiunge acido nitrico o un nitrato si produce una soluzione dal colore giallo-arancio molto intenso. La stricnina si ottiene dalla farina dei semi delle piante appartenenti al genere Strychnos, in particolare della Strychnos Nux vomica: ciò per tradizione e per la maggiore disponibilità di questa pianta. Agisce sul sistema nervoso centrale come potente eccitante e su quello periferico ove causa il blocco di particolari terminazioni nervose. Questo comporta che ogni stimolo diventa uno spasmo. La dose mortale media per l’uomo è di 1 mg/kg. La morte sopravviene per blocco respiratorio o per esaurimento fisico.
La stricnina è stata usata come pesticida per topi ed altri animali indesiderati. Nella prima metà del secolo scorso è stata adoperata in medicina a piccole dosi come stimolante, come lassativo o come rimedio contro i disturbi dell’apparato digerente. Unitamente all’amfetamina era il dopante sportivo più usato intorno agli anni ’50-’60. Attualmente in Italia il commercio di stricnina e dei suoi derivati è vietato.
La brucina dal punto di vista farmacologico esplica un’azione analoga alla stricnina, anche se, pur rimanendo pericolosamente tossica, è meno attiva e meno amara della stricnina. A temperatura ambiente si presenta anch’essa come una polvere bianca inodore. L’aggiunta di acido nitrico o di nitrati produce soluzioni dal colore rosso molto intenso.
Contrariamente a quanto ritenuto da diversi omeopati, anche autorevoli, non è la Strychnos Nux vomica la pianta che ha la più alta concentrazione di stricnina esistente in natura. Ad esempio i semi della Strychnos Ignatia, da cui si ottiene il rimedio omeopatico Ignatia amara, ne contengono una quantità nettamente superiore.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Nux vomica è un rimedio costituzionale ed è uno dei principali policresti dell’omeopatia. Agisce prevalentemente sul sistema nervoso, sia centrale che periferico e sull’apparato digerente (fegato innanzitutto), con importanti riflessi sugli apparati cardiovascolare, muscolo-scheletrico, urinario, respiratorio, genitale femminile e maschile. I sintomi caratteristici sono simili a quelli prodotti dall’avvelenamento di stricnina e/o di brucina, che come visto sono gli alcaloidi maggiormente contenuti nei semi della Noce vomica da cui ha origine il rimedio. Di conseguenza le note chiave del rimedio sono lo spasmo e l’iperestesia (sensibilità esagerata), cui segue la freddolosità.
Gli spasmi, violenti ed incessanti, colpiscono tutti i muscoli volontari del corpo (esofago, laringe, schiena, arti, ecc.) ed anche quelli involontari (stomaco, intestino, retto in particolare, ano, vescica, utero, vasi sanguigni, ecc.), ai quali si accompagna la congestione del fegato, talché si determina uno stato spastico generalizzato dovuto all’intossicazione del soggetto. Ogni qualvolta un organo tenta di compiere un normale sforzo di contrazione, questo diventa esagerato ed automaticamente si trasforma in uno spasmo. Si può quindi dire che in Nux vomica i movimenti normali dell’organismo si compiono in un’anormale tensione spastica.
L’iperestesia riguarda sia la sfera fisica che quella psichica. C’è irritabilità e sensibilità eccessiva di diversi sistemi, organi ed apparati, tali da provocare, unitamente agli spasmi, numerose disfunzioni organiche. Il sistema sensoriale è quello particolarmente colpito, per cui il soggetto è ipersensibile a livello di tutti i sensi, provando particolare fastidio per i rumori, la luce, gli odori, non sopportando il dolore ed il minimo contatto, subendo cefalee di tipo congestizio che sopraggiungono spesso dopo un eccesso di collera, un pasto troppo abbondante, un’indigestione, ecc. Come negli altri tipi ipersensibili (Chamomilla, Hepar sulphur, ecc.) è sempre sproporzionato rispetto ai sintomi. La forte azione che il rimedio ha sul sistema nervoso rende il soggetto estremamente irritabile, impaziente, collerico, sempre di cattivo umore, ansioso, dispettoso, vendicativo, litigioso, scontento, insoddisfatto, esigente nei confronti degli altri come verso se stesso, incapace di sopportare la minima contraddizione, il minimo ostacolo. Si tratta in sostanza di soggetti che hanno prevalentemente un temperamento nervoso – bilioso, visto che prima si arrabbiano e poi pensano (al contrario di Lycopodium). Solitamente hanno colorito giallastro (l’ittero per i problemi epatici), guance incavate, capelli scuri, occhi neri e sono magri.
Anche il comportamento e lo stile di vita sono contraddistinti da esagerazioni. Il tipo Nux vomica fa abuso di sostanze irritanti ed eccitanti (caffè, tè, vino, alcool, farmaci di ogni specie, spezie, cibi piccanti, ecc.), gli piace fumare, mangia troppo e dopo soffre di indigestione, di dispepsia, di senso di pienezza, di crampi allo stomaco (insieme a Argentum nitricum è il rimedio più usato per problemi gastrici), è un intossicato epatico, ha bisogno frequente di urinare e di evacuare ma non si svuota del tutto, è prevalentemente stitico, soffre di iperlipidemia (aumento dei lipidi nel sangue, quali trigliceridi e colesterolo) e di ipertensione. Si addormenta facilmente ma si sveglia intorno alle 4 del mattino assalito dai suoi pensieri e dalle sue preoccupazioni. Si riaddormenta quando è ora di alzarsi, per cui è stanco, affaticato e di pessimo umore al risveglio. Lavora troppo, si sovraccarica intellettivamente, conduce la vita sedentaria e frettolosa della metropoli. E’ l’uomo d’affari della città, il manager, il dirigente di una grande azienda, il medico che non va mai in pensione, è cioè il superattivo per eccellenza. Manca però di equilibrio e di senso della misura, ad es. rimane al suo tavolo di lavoro finché non è sfinito, la sua mente passa da una problematica all’altra fino ad essere spossato, si preoccupa eccessivamente di mille cose, ecc.
La freddolosità è la terza nota chiave che contraddistingue Nux vomica. Il soggetto sente freddo per tutto il corpo, ha mani e cute livide, punta del naso particolarmente fredda, non riesce a scaldarsi a letto di notte, deve essere sempre molto coperto, avverte freddo al minimo movimento e ciò aggrava ulteriormente la sua sedentarietà. Il semplice spostamento d’aria sotto il lenzuolo aggrava il raffreddore, la tosse, i dolori. Anche durante la febbre, nonostante il corpo sia urente e la faccia rossa e calda, non può muoversi o scoprirsi senza provare freddo. Rabbrividisce al minimo contatto con qualcosa di freddo o alla minima sensazione di freddo.
Tutti i sintomi migliorano con il riposo, anche un breve sonnellino, di sera, con il tempo umido, con il caldo, in una camera calda, con applicazioni calde, bagno caldo, bevande calde.
I sintomi peggiorano con il freddo secco, dopo i pasti, con l’assunzione di sostanze eccitanti o irritanti, fumando, di mattina presto, con il lavoro intellettuale, al minimo contatto.
Per quanto il rimedio sia tendenzialmente predisposto per curare le patologie croniche, può essere adoperato per fronteggiare con successo anche le manifestazioni acute.
I principali sinergici (complementari) di Nux vomica sono Kali carbonicum, Phosphorus, Sepia, Sulphur.
I principali antidoti sono Aconitum, Arsenicum album, Belladonna, Coffea, Opium, Pulsatilla, Thuya, Vinum.
L’altro importante rimedio della materia medica omeopatica, che ha un’azione generale eccitante sul sistema nervoso ed i cui sintomi fondamentali sono essenzialmente spastici, è Ignatia amara. Però le diverse concentrazioni di stricnina e di brucina e degli altri alcaloidi minoritari presenti, fanno sì che i due rimedi, pur avendo notevoli somiglianze, hanno patogenesi completamente differenti. In Nux vomica, come abbiamo visto, prevale la sfera dell’irritabilità, per cui i suoi spasmi sono conseguenti ad un’irritazione, un affaticamento, una collera, ecc. In Ignatia prevale invece la sfera dell’emotività o meglio della instabilità emotiva, per cui gli spasmi sono causati da emozioni perturbanti, pensieri, dispiaceri, ecc.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Nux vomica si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio stesso.
1) SISTEMA NERVOSO. Iperestesia (sensibilità esagerata) di tutti i sensi. Aumento eccessivo dell’attenzione e dei riflessi. Nervosismo con spasmi, irritabilità, collera, cattivo umore. Risveglio precoce e sonno inquieto, con sonnolenza di mattina, in soggetti affaticati. Sonnolenza post-prandiale, migliorata da un breve sonno. Ipersensibilità e parestesia (alterazione della sensibilità degli arti, ad es. formicolio, o di altre parti del corpo) delle estremità. Nevralgie con dolore tirante simile ad una trazione.
2) FEGATO. Fegato ipertrofico, congestionato, duro, sensibile, dolente al tatto. Insufficienza epatica con leggero ittero. Colica biliare dovuta a calcolosi.
3) APP. GASTROENTERICO. Dispepsia. Gastrite acuta o cronica con bruciore e rigurgiti acidi. Predisposizione verso l’ulcera gastroduodenale. Dolori epigastrici di tipo crampiforme. Eruttazioni, singhiozzo, flatulenza. Stipsi spastica, ossia con forte stimolo ad evacuare senza riuscire ad espellere le feci. Nausea mattutina con tendenza al vomito. Lingua con patina bianco-giallastra e gusto amaro al risveglio. Alitosi. Coliche flatulenti. Colite spastica. Possibile diarrea con vomito. Il rimedio si rivela utile anche per le intossicazioni alimentari e per i postumi di una sbronza. Possibili dolori e bruciori all’ano. Emorroidi sanguinanti.
4) TESTA. Emicrania angiospastica. Cefalea con la sensazione di un chiodo conficcato nella testa, che si aggrava dopo aver mangiato o dopo esposizione al sole. Cefalea di tipo nevralgico. Emicrania da stress. Emicrania in soggetti con la personalità del rimedio. Sensazione di confusione alla testa, sopra gli occhi, in modo particolare la mattina presto. Il mal di testa è spesso associato a nausea, bocca pastosa, dispepsia, emorroidi e vertigini.
5) APP. MUSCOLO-SCHELETRICO. Lombaggine con difficoltà a girarsi nel letto e che migliora con la posizione seduta. Sciatalgia che si aggrava sdraiandosi sul lato dolente, col movimento e col freddo. Spasmi e crampi di varia localizzazione. Rachialgia con dolore lungo tutta la colonna vertebrale, con nuca sensibile, rigida, con sensazione di pesantezza e di rottura nella zona lombo-sacrale. Reumatismo delle grandi articolazioni con muscoli rigidi, crampi e formicolio (come Aconitum).
6) APP. CARDIOVASCOLARE. Ipertensione arteriosa in fumatori con dolore nella regione precordiale. Palpitazioni cardiache accompagnate da angoscia e dall’insieme dei sintomi del rimedio.
7) APP. GENITALE FEMMINILE. Metrite (infiammazione dell’utero). Mestruazioni irregolari, solitamente anticipate, abbondanti, dolorose e prolungate. Ipermenorrea. Dismenorrea. Irritazione dei genitali esterni. Dolori post-partum del tipo crampiforme.
8) APP. GENITALE MASCHILE. Erezioni eccessive, alla minima eccitazione, anche durante il sonno, che creano spossamento e frustrazione.
9) APP. RESPIRATORIO. Raffreddore con prurito delle narici che fluidifica con il caldo e migliora all’aria aperta, sebbene il freddo l’aggravi. Naso chiuso e secchezza delle mucose durante la notte. Starnuti spasmodici al mattino e dopo i pasti. Episodi di asma alle 3 del mattino in soggetti con le caratteristiche del rimedio. Raucedine con catarro, irritazione della laringe e tosse spasmodica. Mal di gola con senso di costrizione che peggiora dopo aver mangiato ed all’aria fresca.
10) APP. URINARIO. Episodi di Cistite con brividi di freddo. Stranguria con bisogno urgente ed inefficace di urinare e con dolore vescicale che si irradia alla schiena.
DOSI
Nel caso 1), diluizione 30CH, 3 granuli 1-2 volte al dì, fino ad un massimo di 2 settimane.
Nel caso 9), diluizione 9CH, 3 granuli o 5 gocce 3 volte al dì.
Negli altri casi, diluizione 5CH, 3 granuli o 5 gocce ogni 2-3 ore.
(*) V. Note esplicative
Nicoletta dice
Salve, oggi ho chiesto ad una farmacista un rimedio omeopatico per crisi d’ansia e attacchi di panico, mi ha chiesto se avevo anche problemi di reflusso gastrico ecc, e mi ha dato nux vomica 9 ch. Mi chiedo se è utile come rimedio per la richiesta da me fatta!?grazie in anticipo.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Nicoletta, i rimedi omeopatici utili a curare l’ansia e gli attacchi di panico sono tanti, tra i quali, nel rispetto della “legge dei simili” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico, occorrerà individuare il rimedio (o i rimedi) che si presenta più somigliante al paziente, nelle manifestazioni e nelle caratteristiche, sia fisiche che psichiche, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Nux vomica è certamente un importantissimo rimedio omeopatico, fra i più utili e più utilizzati per vincere gli stati ansiosi e depressivi, compreso gli attacchi di panico, purché, come detto poc’anzi, i propri disturbi specifici assomiglino a quelli contenuti nel rimedio. La invito perciò a consultare l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici che allo scopo vengono più frequentemente adoperati e dove potrà trovare molte informazioni che la potrebbero interessare. Sarebbe però meglio affidarsi alla competenza di un medico omeopata. Cordiali saluti.
Connie dice
Gentile Dott.ssa vorrei un suo parere riguardo al mio problema che mi perseguita da due settimane, ho attacchi di ansia perseguita da forte nausea che non mi abbandona, anche di notte non riesco a dormire per questa senzazione di nausea.Ho fatto esami e gastroscopia per fortuna non risulta niente. Quindi secondo me e secondo il mio medico è un fattore psicologico. Non ho preoccupazioni in casa da poter stare così male, qualche pensiero per il lavoro famiglia ma mi sembrano tutte cose normali. Ma quando mi vengono queste crisi di ansia inizio a non respirare bene a non stare ferma, mi si irrigidisce lo stomaco, mi sento tesa,non riesco a stare insieme ad altre persone ed ecco che mi sopraggiunge la nausea che non mi fa mangiare. Il mio medico mi ha pescritto dei tranquillanti e un antinausea da usare prima dei pasti, ci sono giorni che va un pò meglio e giorni che ritornano questi sintomi. La farmacista mi ha consigliato di prendere Nux vomica-Homaccord anziche il medicinale per la nausea. Ho provato ad usare il suo consiglio, sembra che assumere le gocce mi fa sentire meno nauseata, ma sono solo due gg che le prendo, fanno già effetto????Ho chiamato il mio medico per dirglielo ma lui dice di non prenderle che non servono e di continuare la terapia per almeno 10 gg. Non so che fare. Domanda:se prendo le gocce di Nux Vomica al posto degli antinausea(peridon) posso assumere anche i tranquillanti che prendo alla sera(per dormire) e alla mattina?Ripeto dovrei prendere questi tranquillanti solo per 10 gg e vedere come va… La ringrazio in anticipo per la sua gentile collaborazione
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Connie, la nausea, che ricordiamolo non è una malattia bensì un sintomo, può essere dovuta a diverse cause, molte delle quali sono riconducibili alle problematiche relative allo stomaco, all’assunzione di alcune tipologie di farmaci, a dolori particolarmente intensi, all’alcool, ecc., ma può essere dovuta anche a stati ansiosi, a situazioni stressanti e di affaticamento, a emozioni particolarmente intense e così via. In tal caso la cura dell’ansia risolverà anche il problema della nausea. Indubbiamente Nux vomica è il rimedio omeopatico più utile e più utilizzato per trattare moltissimi disturbi dell’apparato digerente, anche di tipo psicosomatico, tra cui la nausea che lei avverte ed è altresì uno dei principali rimedi omeopatici per la cura dell’ansia (e della depressione) da sovraffaticamento e da stress. Tenga però presente che Nux vomica homaccord non è un rimedio dell’omeopatia classica, bensì è un antiomotossico, cioè un rimedio dell’omotossicologia, la quale pur avendo diversi punti di contatto con l’omeopatia, alla quale si ispira, ha però dei principi terapeutici e di scelta dei rimedi completamente differenti. In particolare è un “composto”, cioè un’associazione di rimedi omeoterapici, tra cui Nux vomica, con diverse diluizioni omeopatiche dello stesso componente in modo che potrebbe trattare le malattie di origine psico-somatica agendo sull’aspetto organico tramite le basse diluizioni, sull’aspetto funzionale/fisiologico tramite le medie diluizioni e sull’aspetto mentale tramite le alte diluizioni. Nello specifico Nux vomica homaccord sarebbe indicato per disordini funzionali nel tratto gastrointestinale e nella regione epatica, meteorismo, disturbi dopo abuso di caffè, alcool o nicotina. E’ possibile che a distanza di soli due giorni il rimedio abbia già incominciato a produrre i primi benefici, come del resto potrebbe fare qualsiasi altro farmaco. Deve adesso decidere lei se seguire la prescrizione del medico o il consiglio della farmacista, oppure entrambi. In genere è sempre meglio seguire le indicazioni di un medico, che nel suo caso è un medico di medicina tradizionale, mentre se volesse seguire la strada dell’omeopatia si dovrebbe rivolgere ad un medico omeopata. Tra dieci giorni avrà un quadro più chiaro della situazione. Cordiali saluti.
teresa dice
Buongiorno dott.ssa, Le scrivo perchè a periodi non riesco ad addormentarmi, sono sufficienti dei piccoli rumori notturni affinchè mi innervosisca e occorrano 2- 3 ore per prendere sonno, la giornata di lavoro risulta così essere pessima, credo molto nell’omeopatia,ho sentito parlare del nux vomica, mi piacerebbe chiederLe se è consigliabile, in quale posologia e per quanto tempo, consideri che questi episodi non sono continui, per 2 settimane posso addormentarmi serenamente e le 2 successive rivelarsi un disastro.
Se può aiutarmi La ringrazio in anticipo. Teresa
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Teresa, l’omeopatia non funziona come la medicina tradizionale dove esistono i farmaci atti a curare specifici disturbi o patologie che vanno bene per tutti i coloro che ne soffrono. In omeopatia ogni persona richiede il suo rimedio, nel senso che sarà curativo il rimedio omeopatico che assomiglia di più al paziente, nelle manifestazioni e nelle caratteristiche, sia fisiche che psichiche, per cui può facilmente succedere che più persone, pur se affette dalla stessa patologia, possano richiedere rimedi omeopatici diversi. Ecco perché i consigli e le esperienze altrui in omeopatia non sono esportabili e quindi non sono generalmente utilizzabili. Ciò premesso, tenga presente che alla base dell’insonnia o dei disturbi del sonno c’è quasi sempre una sofferenza emotiva o nervosa, più o meno latente, più o meno forte, più o meno ripetitiva, dovuta a varie cause quali ad es. superlavoro, stress, ansie, dispiaceri, abuso di eccitanti, ecc. Nux vomica è indubbiamente un grandissimo rimedio omeopatico, il più prescritto in assoluto, uno dei più importanti policresti, cioè è un eccellente rimedio ad “azione generale” in grado di produrre un’attività profonda e polivalente capace di curare moltissime patologie e di coprire una vasta gamma di sintomi, sia fisiologici che psicologici. Per verificare se il rimedio è il più adatto per lei, o ce ne potrebbero essere altri con un profilo psicologico più somigliante al suo, la invito a consultare l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove potrà trovare molte informazioni che la potrebbero interessare. Consideri che i rimedi omeopatici che vengono più frequentemente utilizzati per vincere l’insonnia sono Chamomilla, Cocculus indicus, Coffea cruda, Gelsemium, Ignatia amara, Kali phosphoricum, Nux vomica, Pulsatilla, Sepia, Staphysagria, Thuya. Sarebbe opportuno adottare anche alcuni accorgimenti. La sera consumare un pasto leggero, limitando i cibi grassi, le salse, i farinacei che appesantiscono la digestione. Evitare comunque di coricarsi subito dopo mangiato, se possibile camminare almeno per un quarto d’ora – mezz’ora, oppure praticare un esercizio fisico leggero, ascoltare della musica rilassante (es. classica, romantica), o fare una lettura distensiva (evitando quelle eccitanti o angoscianti), evitare le discussioni e le dispute familiari, non rinviare l’andata a letto se si avverte un principio di sonnolenza. Integrare al pasto della sera gli alimenti che esercitano un’azione sedativa, come aglio, cipolle, scalogni, basilico, avena, cavolo, zucca, maggiorana, lattuga, melissa, mela, albicocche, pesche, miele. Preferire sempre un’alimentazione con cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B1, B2, C, D, E), con un buon contenuto di fibre e di sali minerali e abolire le sostanze eccitanti come tè, caffè, tabacco. Prendere l’abitudine di bere la sera, prima di andare a letto, una tisana di foglie d’arancio o di tiglio o di passiflora, oppure una tazza di latte caldo. Controllare anche alcuni fattori nella camera da letto, come ad es. la temperatura, la rumorosità, l’idoneità del letto, del materasso, del cuscino, delle coperte, del pigiama. Anche la posizione del corpo nel letto potrebbe avere la sua importanza. Infine dia un’occhiata all’articolo “Per riposare meglio” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove sono riportati diversi preparati fitoterapici dell’antica tradizione molto utili per una regolarizzazione del sonno sia in quantità che in qualità. Il consiglio, però, se lei intende seguire la strada dell’omeopatia e dei rimedi naturali, è di rivolgersi ad un medico omeopata. Cordiali saluti.
massimo m dice
Soffro da 30 anni di cefalea e da 3 di spamofilia ( insonnia, stanchezza,ecc.). Da 4 giorni sto assumento nux vomica 30 ch ( 3gr x 3 al dì) . i miei problemi stanno lentamente peggiorando,in particolare il sonno. Per quanto tempo può durare il peggioramento iniziale ? devo comunque proseguire con lo stesso dosaggio ?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Massimo, se dovesse trattarsi di aggravamento omeopatico, dovrebbe gradualmente scomparire in un tempo relativamente breve, non valutabile con precisione a priori in quanto dipendente da diversi fattori di carattere personale, quali ad es. la capacità di reazione dell’organismo, la profondità della patologia, il livello d’intervento terapeutico, la presenza o meno di danni tissutali, la diluizione del rimedio, ecc. In linea del tutto generale, con una medio-alta diluizione come la 30CH ed in presenza di una patologia cronica o di un disturbo cronico, l’aggravamento omeopatico potrebbe andare da qualche giorno a qualche settimana, con intensità decrescenti fino a scomparire del tutto, senza lasciare alcuna conseguenza. Se i disturbi sono insostenibili si possono diradare le somministrazioni fino a sospenderle. Sarebbe però opportuno che chiedesse lumi all’omeopata che le ha prescritto il rimedio. Cordiali saluti.
maria dice
Gentile Dottoressa da circa un mese soffro di dolori alle ginocchia e alle gambe e dalla rafiografia che ho appena fatto si vede che soffro di artrosi soprattutto alla tibia femore e primo dito dei piedi.Questi dolori sono piuttosto fastidiosi e mi danno infiammazione e rigidita’. Ora dovro’ parlarne col medico ma vorrei sapere se c’è qualche rimedio omeopatico in grado di darmi sollievo. Soffro anche di una infiammazione cronica alla zona anale e ora metto una pomata che si chiama sofragen che mi fa molto bene ma una certa infiammazione rimane sempre. Mi hanno anche asportato un rene due anni fa per un tumore circoscritto. Grazie se potrà aiutarmi.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Maria, la invito a consultare l’articolo “Reumatismi” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici per i disturbi dolorosi dell’apparato osteoarticolare, tenendo presente che i due grandi rimedi sono Rhus toxicodendron e Bryonia, il primo dell’artrosi ed il secondo sia dell’artrosi che dell’artrite, con modalità opposte di manifestazione dei dolori. In molte situazioni l’utilizzo alternato dei due rimedi è in grado di produrre degli ottimi risultati. Per quanto riguarda l’infiammazione dia un’occhiata all’articolo “Spegniamo le infiammazioni” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove sono riportati diversi preparati fitoterapici dell’antica tradizione molto utili. Ovviamente sarebbe meglio affidarsi al medico omeopata. Cordiali saluti.
Roberta dice
Buonasera dottoressa, le scrivo per avere una sua consulenza sul mio caso. Da un anno a questa parte soffro di restringimento della cassa toracica con vertigini, senso di confusione mentale, fiato corto, fitte al petto sx è costato sx, tremore al braccio sx e tremore nella parola con difficoltà nel parlare. Nessuno mi sa dire nulla, sono stata dall’ortopedico il quale dopo risonanza alla cervicale (esito riduzione lordosi in C6, osteofitosi in C5 e C7 e non lesioni del midollo cervicale)- rx colonna cervicale (esito discartrosi fra C 6 e C 7)- rx spalla sx ( esito sublussazione acromiom claveare). Sono andata dal pneumologo (eseguito rx torace, quadro pleuro-parenchimale e cardiaco nella norma-eseguito anche la spirometria (esito : valutazione funzionale respiratoria entro i limiti di variabilità fisiologica e valori del test di diffusione al monossido di carbonio entro i limiti di variabilità fisiologica). Sono andata dalla neurologa (esami ematochimici proteina C reattiva e emocromo completo=tutto nella norma). Andata dal cardiologo (eseguito eco cardiogramma hotel e prova dello sforzo, secondo lo specialista nulla di patologico). Con tutti questi esami nessuno mi da una cura, io sto veramente male quando mi vengono questi attacchi, prima 1 volta ogni 2/3 gg ora 2/3 volte al dì. Grazie per una sua eventuale risposta.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Roberta, è possibile che le problematiche della sua cervicale, quali la riduzione della lordosi, l’osteofitosi, l’artrosi cervicale, comportino la compressione del nervo vago e quindi la comparsa di tutta una serie di sintomi tra cui quelli che lei avverte, che sono proprio tipici di una compromessa funzionalità di tale nervo. Ovviamente questa è soltanto un’ipotesi che solo un medico potrà o meno confermare. Se così fosse un rimedio omeopatico particolarmente adatto è Hypericum, che è il rimedio principe delle nevriti, ossia delle infiammazioni dei nervi dovute a qualsiasi causa. Anche prescindendo da ciò, Hypericum potrebbe essere comunque appropriato, considerato che nella sua patogenesi sono contenuti praticamente tutti i sintomi e i disturbi lei avverte, come costrizione toracica, difficoltà respiratorie fino all’asma, vertigini, senso di confusione mentale, fitte al torace, tremori agli arti, intorpidimento al braccio sinistro, difficoltà nel parlare, ecc. Inoltre Hypericum potrebbe aiutare anche a risollevarsi da un’emotività che spesso accompagna situazioni del genere. Sarebbe però meglio che tutto ciò lo stabilisse un medico omeopata, al quale è sempre opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.
mari dice
Secondo lei nux vomica non é adatta? purtroppo il tempo manca x recarmi da un omeopata, altrimenti non avrei chiesto il suo parere. Comunque credo sia un problema di stress psichico, dato che nell’ultimo anno il lavoro é raddoppiato e insieme alcune responsabilita. Non ho problemi di depressione, ma sono caratteriamente una persona energica e sanguigna. Il sonno non sempre presenta incubi, comunque sogni movimentati si, raramente mi sveglio nel mezzo della notte, anche se comunque la mattina sono stanca e di pessimo umore, non avendo riposato bene. A questo punto mi consiglierebbe nux vomica o cos’altro, e in quali dosi? la ringrazio molto.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Mari, il quadro psicologico che adesso descrive è alquanto differente da quello descritto nel commento precedente, che sembrava molto più serio, dove lei parlava di incubi notturni, difficoltà nell’addormentarsi e di riflessi sull’umore, mentre questo appena descritto sembra abbastanza più leggero. Quando ci sono dei disturbi del sonno c’è sempre di mezzo una sofferenza psichica, più o meno latente, che si chiama ansia o nervosismo o stress o depressione o umore basso o emotività od altro. Per questo motivo l’ho indirizzata sull’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” della sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, proprio per incominciare a capire su quale rimedio omeopatico lei si poteva orientare, oltre a ricevere le ulteriori informazioni che la potevano interessare. Ed è evidente che solo lei può fare tale lavoro. Nux vomica, comunque, potrebbe essere adatto, considerato che è il rimedio omeopatico più utile e più utilizzato in situazioni simili. Ovviamente questo è solo un primo approccio, perché il passo successivo è di rivolgersi ad un medico omeopata, che possa o meno confermare qualsiasi ipotesi. E deve trovare il tempo per andarci, in fondo si tratta della sua salute, perché nessun parere può avere il valore di una prescrizione medica. Deve comunque tenere presente che quando è in gioco la componente psicologica i tempi di cura non sono mai brevi e la riuscita è legata, è vero, alla terapia (rimedio, diluizione, posologia, tempi), ma anche, e forse soprattutto, alla strategia terapeutica che si adotta, la quale passa attraverso l’uso dei rimedi sinergici o complementari, del drenaggio, della cura di terreno, delle alte diluizioni o delle potenziate, degli adattamenti in corso d’opera, dei cicli di cura, ecc. Questo è solo uno dei tantissimi motivi per cui è sempre opportuno rivolgersi al medico omeopata. Credo che lei farebbe bene a ritornare dal medico omeopata cui si è rivolta l’anno scorso e cercare di comprendere perché la cura non ha prodotto i risultati desiderati, oppure a rivolgersi ad un altro bravo medico se non è rimasta soddisfatta. Cordiali saluti.
mari dice
Buongiorno dottoressa. Da parecchio tempo riposo male. Ho incubi notturni. Faccio fatica ad addormentarmi, mi occorre almeno 1ora dal momento che mi corico. Al risveglio sono stanca piu del giorno precedente. Ovviamente l’umore ne risente non poco. Ho preso x una settimana ogni sera ignatia amara 9ch un ora prima di dormire 5 granuli, ma non vedo miglioramenti. Cosa mi consiglia?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Mari, com’è noto, la condizione indispensabile che bisogna rispettare in omeopatia per ottenere gli effetti terapeutici desiderati è che il rimedio omeopatico scelto assomigli il più possibile al paziente, nelle manifestazioni e nelle caratteristiche, sia fisiche che psichiche, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Per la scelta del rimedio occorrerà anche dare il giusto risalto all’eziologia, ossia alla causa che ha provocato i sintomi disturbanti, soprattutto quando il malessere è di tipo nervoso o psicologico (ad es. dopo un dispiacere, una contrarietà, una vessazione, ecc.). Per verificare se Ignatia amara è il rimedio omeopatico più adatto a lei, pur essendo un grandissimo rimedio per la cura dell’ansia e della depressione e dei conseguenti disturbi del sonno (anche se una settimana di cura è ancora poco per poter trarre un primo giudizio), la invito a consultare l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici che vengono più frequentemente utilizzati e le note caratteristiche chiave che possono agevolarne la scelta. Quasi tutti i rimedi hanno come disturbo concomitante l’insonnia, però quelli che più specificamente contengono gli incubi notturni sono Argentum nitricum, Arnica montana, Lachesis, Natrum muriaticum, Silicea, Stramonium. Ovviamente sarà importante rilevare che siano presenti anche altre somiglianze. Vedrà che come si allenterà la tensione psichica con la terapia omeopatica così svaniranno anche i disturbi del sonno. Come riportato nell’articolo, potrebbe essere utile associare alla cura omeopatica qualche rimedio gemmoterapico della fitoterapia rinnovata (o gemmoderivato, si tratta di macerati gligerici di gemme di piante con diluizione alla prima decimale hahnemanniana), che, oltre ad avere delle proprie attività terapeutiche, espletano anche un’importante azione di “drenaggio” capace di stimolare gli organi emuntori, liberare l’organismo dalle tossine e rendere lo stesso più recettivo all’azione della cura omeopatica o di qualsiasi altra terapia. Nel caso specifico si potrebbe ricorrere a un gemmoterapico come Tilia tormentosa M.G. D1, che è un buon regolatore del sistema nervoso, un buon tranquillante, indicato per vari stati di eccitabilità nervosa, ansia, stress, nervosismo, nevrosi varie, insonnia. Sarebbe opportuno adottare anche alcuni accorgimenti. La sera consumare un pasto leggero, limitando i cibi grassi, le salse, i farinacei che appesantiscono la digestione. Evitare comunque di coricarsi subito dopo mangiato, se possibile camminare almeno per un quarto d’ora – mezz’ora, oppure praticare un esercizio fisico leggero, ascoltare della musica rilassante (es. classica, romantica), o fare una lettura distensiva (evitando quelle eccitanti o angoscianti), evitare le discussioni e le dispute familiari, non rinviare l’andata a letto se si avverte un principio di sonnolenza. Integrare al pasto della sera gli alimenti che esercitano un’azione sedativa, come aglio, cipolle, scalogni, basilico, avena, cavolo, zucca, maggiorana, lattuga, melissa, mela, albicocche, pesche, miele. Preferire sempre un’alimentazione con cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B1, B2, C, D, E), con un buon contenuto di fibre e di sali minerali e abolire le sostanze eccitanti come thè, caffè, tabacco. Prendere l’abitudine di bere la sera, prima di andare a letto, una tisana di foglie d’arancio o di tiglio o di passiflora, oppure una tazza di latte caldo. Controllare anche alcuni fattori nella camera da letto, come ad es. la temperatura, la rumorosità, l’idoneità del letto, del materasso, del cuscino, delle coperte, del pigiama. Anche la posizione del corpo nel letto potrebbe avere la sua importanza. Infine dia un’occhiata all’articolo “Per riposare meglio” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove sono riportati diversi preparati fitoterapici dell’antica tradizione molto utili per una regolarizzazione del sonno sia in quantità che in qualità. Il consiglio, però, se lei intende continuare a seguire la strada dell’omeopatia e dei rimedi naturali, è di rivolgersi ad un medico omeopata a migliore garanzia. Cordiali saluti.
anna dice
carissima dr.ssa della Volpe
conosce per caso un metodo per confezionare in casa uno spray urticante al peperoncino? Non si scandalizzi della mia richiesta, ma sono oltremodo curiosa di sapere se ciò è possibile, e cioè preparare artigianalmente un prezioso presidio contro i tentativi di violenza che noi donne siamo costrette a subire.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Anna, uno spray antiaggressione al peperoncino deve essere usato, caso mai dovesse occorrere, in modo appropriato, con grande senso di responsabilità ed ai solo fini della difesa personale, senza incorrere in abusi o in usi impropri, quali ad es. eccessi di difesa, sbagli, ecc. In questi casi si potrebbe essere chiamati a risponderne nei confronti della Legge. Tra l’altro, lo spray al peperoncino, essendo considerato una vera e propria arma, prima dell’uso richiede una precisa istruzione sulle modalità d’impiego e sugli effetti che produce. Forse sarebbe meglio lasciar perdere e pensare ad altre forme di prevenzione e di tutela. Cordiali saluti.
Lorena dice
Ho dimenticato il nome del farmaco Nux Vomica
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lorena, se i risultati sono positivi non conviene cambiare ed in genere si prosegue fino alla guarigione o fino ad ottenere una condizione soddisfacente, stabile e duratura, senza porsi dei limiti temporali. Per comodità si potrebbe anche passare ai granuli. Però sarebbe meglio che la terapia la stabilisse un medico omeopata, al quale è sempre opportuno rivolgersi. Ovviamente è importante associare anche uno stile di vita adeguato, come ad esempio tenere un’alimentazione semplice e sana, evitare di mangiare molto la sera, consumare possibilmente piccoli pasti più volte al giorno, masticare lentamente, limitare gli alimenti che ritardano lo svuotamento dello stomaco (cibi ricchi di grassi, cioccolato, insaccati, fritture, ecc.), ridurre il consumo di alcool, caffè, tè e spezie piccanti, abolire le bevande gassate, non masticare chewingum, bere molta acqua, ridurre l’eventuale sovrappeso, smettere di fumare, evitare l’uso di cinture o abiti troppo stretti in vita che possano aumentare la pressione addominale, evitare di guidare dopo i pasti, dormire con la testa sollevata, ecc. Possono essere altresì molto utili i tanti preparati fitoterapici, come ad esempio quelli dell’antica tradizione di cui all’articolo “Digestione facile” della sezione del sito “Rimedi della nonna”. Cordiali saluti.