DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Nux vomica si ottiene dalla tintura dei semi del frutto della pianta Strychnos Nux vomica o Noce vomica, prima essiccati e poi polverizzati e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
Strychnos Nux vomica o Noce vomica è un albero della famiglia delle Loganiaceae, dalle dimensioni medie, originario dell’Asia subtropicale, coltivato nello Sri Lanka (già isola di Ceylon), nell’Arcipelago Malese e nell’Australia settentrionale. Il tronco è corto e spesso. I rami sono irregolari con corteccia liscia color cenere. Le foglie sono opposte, ovali, intere. I fiori sono piccoli, bianchi e bianco-verdastri, riuniti in corimbi (tipiche infiorescenze in cui i fiori si trovano tutti alla stessa altezza). La pianta fiorisce nella stagione fredda. I frutti sono delle bacche globose, delle dimensioni di un’arancia, con epicarpo (buccia) duro, di colore verde prima, aranciato poi e con polpa bianca, gelatinosa, amara, che racchiude parecchi semi. Questi sono discoidali, da 2 a 2,5 cm di diametro per 1/2 cm di spessore, di colore grigio cenere, ricoperti da una sottile peluria setosa. Tali semi contengono alcuni alcaloidi ed in particolare due che hanno la maggiore concentrazione, la stricnina e la brucina, che sono molto tossici ed amari e costituiscono i due principi farmacologicamente più attivi.
Ricordiamo che gli alcaloidi sono sostanze organiche azotate di origine vegetale dotate di grande effetto farmacologico a fronte dell’assunzione di piccole dosi di sostanza (ad es. caffeina, nicotina, morfina, papaverina, cocaina, stricnina, brucina, ecc.). In quanto sostanze altamente reattive con le attività biologiche, sono tra le più studiate ed utilizzate in farmacologia. Esplicano numerose azioni sull’organismo quali quella di ipereccitabilità del sistema neuromuscolare, di penetrare facilmente la barriera emato-encefalica, di esercitare effetti depressivi o stimolanti sul sistema nervoso centrale, di interagire con vari recettori neurotrasmettitori ed altro. Hanno sapore amaro e non sono molto solubili in acqua ma lo sono in alcool.
La stricnina, come detto, è un alcaloide molto tossico ed è una delle sostanze più amare conosciute. Si presenta come una polvere bianca, cristallina, inodore. Se si aggiunge acido nitrico o un nitrato si produce una soluzione dal colore giallo-arancio molto intenso. La stricnina si ottiene dalla farina dei semi delle piante appartenenti al genere Strychnos, in particolare della Strychnos Nux vomica: ciò per tradizione e per la maggiore disponibilità di questa pianta. Agisce sul sistema nervoso centrale come potente eccitante e su quello periferico ove causa il blocco di particolari terminazioni nervose. Questo comporta che ogni stimolo diventa uno spasmo. La dose mortale media per l’uomo è di 1 mg/kg. La morte sopravviene per blocco respiratorio o per esaurimento fisico.
La stricnina è stata usata come pesticida per topi ed altri animali indesiderati. Nella prima metà del secolo scorso è stata adoperata in medicina a piccole dosi come stimolante, come lassativo o come rimedio contro i disturbi dell’apparato digerente. Unitamente all’amfetamina era il dopante sportivo più usato intorno agli anni ’50-’60. Attualmente in Italia il commercio di stricnina e dei suoi derivati è vietato.
La brucina dal punto di vista farmacologico esplica un’azione analoga alla stricnina, anche se, pur rimanendo pericolosamente tossica, è meno attiva e meno amara della stricnina. A temperatura ambiente si presenta anch’essa come una polvere bianca inodore. L’aggiunta di acido nitrico o di nitrati produce soluzioni dal colore rosso molto intenso.
Contrariamente a quanto ritenuto da diversi omeopati, anche autorevoli, non è la Strychnos Nux vomica la pianta che ha la più alta concentrazione di stricnina esistente in natura. Ad esempio i semi della Strychnos Ignatia, da cui si ottiene il rimedio omeopatico Ignatia amara, ne contengono una quantità nettamente superiore.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Nux vomica è un rimedio costituzionale ed è uno dei principali policresti dell’omeopatia. Agisce prevalentemente sul sistema nervoso, sia centrale che periferico e sull’apparato digerente (fegato innanzitutto), con importanti riflessi sugli apparati cardiovascolare, muscolo-scheletrico, urinario, respiratorio, genitale femminile e maschile. I sintomi caratteristici sono simili a quelli prodotti dall’avvelenamento di stricnina e/o di brucina, che come visto sono gli alcaloidi maggiormente contenuti nei semi della Noce vomica da cui ha origine il rimedio. Di conseguenza le note chiave del rimedio sono lo spasmo e l’iperestesia (sensibilità esagerata), cui segue la freddolosità.
Gli spasmi, violenti ed incessanti, colpiscono tutti i muscoli volontari del corpo (esofago, laringe, schiena, arti, ecc.) ed anche quelli involontari (stomaco, intestino, retto in particolare, ano, vescica, utero, vasi sanguigni, ecc.), ai quali si accompagna la congestione del fegato, talché si determina uno stato spastico generalizzato dovuto all’intossicazione del soggetto. Ogni qualvolta un organo tenta di compiere un normale sforzo di contrazione, questo diventa esagerato ed automaticamente si trasforma in uno spasmo. Si può quindi dire che in Nux vomica i movimenti normali dell’organismo si compiono in un’anormale tensione spastica.
L’iperestesia riguarda sia la sfera fisica che quella psichica. C’è irritabilità e sensibilità eccessiva di diversi sistemi, organi ed apparati, tali da provocare, unitamente agli spasmi, numerose disfunzioni organiche. Il sistema sensoriale è quello particolarmente colpito, per cui il soggetto è ipersensibile a livello di tutti i sensi, provando particolare fastidio per i rumori, la luce, gli odori, non sopportando il dolore ed il minimo contatto, subendo cefalee di tipo congestizio che sopraggiungono spesso dopo un eccesso di collera, un pasto troppo abbondante, un’indigestione, ecc. Come negli altri tipi ipersensibili (Chamomilla, Hepar sulphur, ecc.) è sempre sproporzionato rispetto ai sintomi. La forte azione che il rimedio ha sul sistema nervoso rende il soggetto estremamente irritabile, impaziente, collerico, sempre di cattivo umore, ansioso, dispettoso, vendicativo, litigioso, scontento, insoddisfatto, esigente nei confronti degli altri come verso se stesso, incapace di sopportare la minima contraddizione, il minimo ostacolo. Si tratta in sostanza di soggetti che hanno prevalentemente un temperamento nervoso – bilioso, visto che prima si arrabbiano e poi pensano (al contrario di Lycopodium). Solitamente hanno colorito giallastro (l’ittero per i problemi epatici), guance incavate, capelli scuri, occhi neri e sono magri.
Anche il comportamento e lo stile di vita sono contraddistinti da esagerazioni. Il tipo Nux vomica fa abuso di sostanze irritanti ed eccitanti (caffè, tè, vino, alcool, farmaci di ogni specie, spezie, cibi piccanti, ecc.), gli piace fumare, mangia troppo e dopo soffre di indigestione, di dispepsia, di senso di pienezza, di crampi allo stomaco (insieme a Argentum nitricum è il rimedio più usato per problemi gastrici), è un intossicato epatico, ha bisogno frequente di urinare e di evacuare ma non si svuota del tutto, è prevalentemente stitico, soffre di iperlipidemia (aumento dei lipidi nel sangue, quali trigliceridi e colesterolo) e di ipertensione. Si addormenta facilmente ma si sveglia intorno alle 4 del mattino assalito dai suoi pensieri e dalle sue preoccupazioni. Si riaddormenta quando è ora di alzarsi, per cui è stanco, affaticato e di pessimo umore al risveglio. Lavora troppo, si sovraccarica intellettivamente, conduce la vita sedentaria e frettolosa della metropoli. E’ l’uomo d’affari della città, il manager, il dirigente di una grande azienda, il medico che non va mai in pensione, è cioè il superattivo per eccellenza. Manca però di equilibrio e di senso della misura, ad es. rimane al suo tavolo di lavoro finché non è sfinito, la sua mente passa da una problematica all’altra fino ad essere spossato, si preoccupa eccessivamente di mille cose, ecc.
La freddolosità è la terza nota chiave che contraddistingue Nux vomica. Il soggetto sente freddo per tutto il corpo, ha mani e cute livide, punta del naso particolarmente fredda, non riesce a scaldarsi a letto di notte, deve essere sempre molto coperto, avverte freddo al minimo movimento e ciò aggrava ulteriormente la sua sedentarietà. Il semplice spostamento d’aria sotto il lenzuolo aggrava il raffreddore, la tosse, i dolori. Anche durante la febbre, nonostante il corpo sia urente e la faccia rossa e calda, non può muoversi o scoprirsi senza provare freddo. Rabbrividisce al minimo contatto con qualcosa di freddo o alla minima sensazione di freddo.
Tutti i sintomi migliorano con il riposo, anche un breve sonnellino, di sera, con il tempo umido, con il caldo, in una camera calda, con applicazioni calde, bagno caldo, bevande calde.
I sintomi peggiorano con il freddo secco, dopo i pasti, con l’assunzione di sostanze eccitanti o irritanti, fumando, di mattina presto, con il lavoro intellettuale, al minimo contatto.
Per quanto il rimedio sia tendenzialmente predisposto per curare le patologie croniche, può essere adoperato per fronteggiare con successo anche le manifestazioni acute.
I principali sinergici (complementari) di Nux vomica sono Kali carbonicum, Phosphorus, Sepia, Sulphur.
I principali antidoti sono Aconitum, Arsenicum album, Belladonna, Coffea, Opium, Pulsatilla, Thuya, Vinum.
L’altro importante rimedio della materia medica omeopatica, che ha un’azione generale eccitante sul sistema nervoso ed i cui sintomi fondamentali sono essenzialmente spastici, è Ignatia amara. Però le diverse concentrazioni di stricnina e di brucina e degli altri alcaloidi minoritari presenti, fanno sì che i due rimedi, pur avendo notevoli somiglianze, hanno patogenesi completamente differenti. In Nux vomica, come abbiamo visto, prevale la sfera dell’irritabilità, per cui i suoi spasmi sono conseguenti ad un’irritazione, un affaticamento, una collera, ecc. In Ignatia prevale invece la sfera dell’emotività o meglio della instabilità emotiva, per cui gli spasmi sono causati da emozioni perturbanti, pensieri, dispiaceri, ecc.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Nux vomica si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio stesso.
1) SISTEMA NERVOSO. Iperestesia (sensibilità esagerata) di tutti i sensi. Aumento eccessivo dell’attenzione e dei riflessi. Nervosismo con spasmi, irritabilità, collera, cattivo umore. Risveglio precoce e sonno inquieto, con sonnolenza di mattina, in soggetti affaticati. Sonnolenza post-prandiale, migliorata da un breve sonno. Ipersensibilità e parestesia (alterazione della sensibilità degli arti, ad es. formicolio, o di altre parti del corpo) delle estremità. Nevralgie con dolore tirante simile ad una trazione.
2) FEGATO. Fegato ipertrofico, congestionato, duro, sensibile, dolente al tatto. Insufficienza epatica con leggero ittero. Colica biliare dovuta a calcolosi.
3) APP. GASTROENTERICO. Dispepsia. Gastrite acuta o cronica con bruciore e rigurgiti acidi. Predisposizione verso l’ulcera gastroduodenale. Dolori epigastrici di tipo crampiforme. Eruttazioni, singhiozzo, flatulenza. Stipsi spastica, ossia con forte stimolo ad evacuare senza riuscire ad espellere le feci. Nausea mattutina con tendenza al vomito. Lingua con patina bianco-giallastra e gusto amaro al risveglio. Alitosi. Coliche flatulenti. Colite spastica. Possibile diarrea con vomito. Il rimedio si rivela utile anche per le intossicazioni alimentari e per i postumi di una sbronza. Possibili dolori e bruciori all’ano. Emorroidi sanguinanti.
4) TESTA. Emicrania angiospastica. Cefalea con la sensazione di un chiodo conficcato nella testa, che si aggrava dopo aver mangiato o dopo esposizione al sole. Cefalea di tipo nevralgico. Emicrania da stress. Emicrania in soggetti con la personalità del rimedio. Sensazione di confusione alla testa, sopra gli occhi, in modo particolare la mattina presto. Il mal di testa è spesso associato a nausea, bocca pastosa, dispepsia, emorroidi e vertigini.
5) APP. MUSCOLO-SCHELETRICO. Lombaggine con difficoltà a girarsi nel letto e che migliora con la posizione seduta. Sciatalgia che si aggrava sdraiandosi sul lato dolente, col movimento e col freddo. Spasmi e crampi di varia localizzazione. Rachialgia con dolore lungo tutta la colonna vertebrale, con nuca sensibile, rigida, con sensazione di pesantezza e di rottura nella zona lombo-sacrale. Reumatismo delle grandi articolazioni con muscoli rigidi, crampi e formicolio (come Aconitum).
6) APP. CARDIOVASCOLARE. Ipertensione arteriosa in fumatori con dolore nella regione precordiale. Palpitazioni cardiache accompagnate da angoscia e dall’insieme dei sintomi del rimedio.
7) APP. GENITALE FEMMINILE. Metrite (infiammazione dell’utero). Mestruazioni irregolari, solitamente anticipate, abbondanti, dolorose e prolungate. Ipermenorrea. Dismenorrea. Irritazione dei genitali esterni. Dolori post-partum del tipo crampiforme.
8) APP. GENITALE MASCHILE. Erezioni eccessive, alla minima eccitazione, anche durante il sonno, che creano spossamento e frustrazione.
9) APP. RESPIRATORIO. Raffreddore con prurito delle narici che fluidifica con il caldo e migliora all’aria aperta, sebbene il freddo l’aggravi. Naso chiuso e secchezza delle mucose durante la notte. Starnuti spasmodici al mattino e dopo i pasti. Episodi di asma alle 3 del mattino in soggetti con le caratteristiche del rimedio. Raucedine con catarro, irritazione della laringe e tosse spasmodica. Mal di gola con senso di costrizione che peggiora dopo aver mangiato ed all’aria fresca.
10) APP. URINARIO. Episodi di Cistite con brividi di freddo. Stranguria con bisogno urgente ed inefficace di urinare e con dolore vescicale che si irradia alla schiena.
DOSI
Nel caso 1), diluizione 30CH, 3 granuli 1-2 volte al dì, fino ad un massimo di 2 settimane.
Nel caso 9), diluizione 9CH, 3 granuli o 5 gocce 3 volte al dì.
Negli altri casi, diluizione 5CH, 3 granuli o 5 gocce ogni 2-3 ore.
(*) V. Note esplicative
TERESA dice
GENT.MA DOTTORESSA, DA POCO HO SCOPERTO DI SOFFRIRE DI FIBROMIALGIA CHE MI CAUSA DOLORI MUSCOLARI DIFFUSI, STANCHEZZA CRONICA. POI HO SCOPERTO PER CASO (POLIABORTIVITà) DI AVERE UN PROBLEMA VASCOLARE PER IL QUALE DOVREI PRENDERE LA CARDIOASPIRINA CHE PURTROPPO MI CAUSA L’ABBASSAMENTO DELLE PIASTRINE E LE PETECCHIE. NON FINISCE QUì..HO SCOPERTO ANCHE DI SOFFRIRE DELLA SINDROME DEL COLON IRRITABILE CHE MI CAUSA UN DOLORE AL FIANCO SINISTRO E IN CORRISPONDENZA DIETRO LA SCHIENA. RIPOSO MALE LA NOTTE. HO DOLORE NELLA ZONA LOMBARE CHE MI COSTRINGONO A CAMBIARE CONTINUAMENTE POSIZIONE DI NOTTE..SENZA ALCUN RISULTATO. LA MATTINA MI SVEGLIO ANCORA PIù STANCA. VOLEVO CHIEDERLE SE LEI PENSA CHE IL Nux vomica homaccord PUò AIUTARMI IN TUTTI QUESTI PROBLEMI E IN CHE DOSAGGIO E CONCENTRAZIONE. INOLTRE VORREI CERCARE UN BRAVO OMEOPATA SU NAPOLI MA NON SO COME FARE. PUò AIUTARMI? LA RINGRAZIO TANTO PER L’AIUTO.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Teresa, Nux vomica Homaccord, pur essendo in preparazione omeopatica, non è un rimedio che appartiene al mondo dell’Omeopatia classica bensì a quello dell’Omotossicologia, che nonostante abbia diversi punti di contatto con l’Omeopatia, alla quale si ispira, adotta orientamenti terapeutici, rimedi e criteri di scelta degli stessi completamente differenti. Il rimedio è pertanto un omotossicologico (o antiomotossico), è un rimedio complesso, è cioè una formulazione di diversi rimedi omeopatici unitari, tra cui Nux vomica, scelti per sinergismo, complementarietà e completezza di azione. L’Omeopatia classica, quella propriamente detta, invece fa uso esclusivamente di rimedi unitari che vengono scelti nel rigoroso rispetto della Legge di Similitudine che ne costituisce il principio terapeutico. Ogni componente del rimedio in parola è presente in più diluizioni a scalare: bassa diluizione per il tropismo tissutale, media diluizione per il tropismo organico e metabolico, alta diluizione per gli aspetti psichici e comportamentali. Gli Homaccord risulterebbero particolarmente adatti per le patologie psicosomatiche. Nux vomica Homaccord troverebbe indicazioni per tutti i disordini nel tratto gastro-intestinale e nella regione epatica, per il meteorismo, per i disturbi dopo abusi di sostanze (alcool, caffè, nicotina, ecc.). La posologia, che come tutte le entità terapeutiche è strettamente legata al caso individuale e quindi non generalizzabile, può andare da 10 gocce pro-dose ogni 15 min negli attacchi acuti a 10 gocce 3 volte al dì. Per quanto riguarda la ricerca di un bravo medico omeopata, che si rende sempre indispensabile ma a maggior ragione con un quadro clinico complesso ed impegnativo come il suo, potrebbe fare riferimento alla LUIMO (Libera Università Internazionale di Medicina Omeopatica) che ha sede in Napoli al Viale Antonio Gramsci n. 18 ed ovviamente dispone di sito internet. Cordiali saluti.
Adele dice
Dimenticavo co una lieve sensazione di nausea…
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Adele, indubbiamente Nux vomica è il rimedio omeopatico più utile e più utilizzato nei vari disturbi dell’apparato gastrointestinale, tra cui il reflusso gastroesofageo e quindi potrebbe essere adatto, a condizione però che lei si riconosca nella sintomatologia e nelle caratteristiche del rimedio, ampiamente rilevabili dal presente articolo. Ciò, com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia fonda il suo principio terapeutico. I principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati nei disturbi del digerente, tra cui Nux vomica, sono riportati nell’articolo “Disturbi gastrici” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Ad esempio tra gli altri rimedi omeopatici potenzialmente più idonei per il reflusso gastroesofageo troviamo Argentum nitricum, Arsenicum album, Calcarea carbonica, Chamomilla, China, Ignatia amara, Iris versicolor, Kalium carbonicum, Lycopodium, Phosphoricum acidum, Phosphorus, Robinia pseudoacacia, Sanguinaria, Sulphuricum acidum. I parametri terapeutici riportati nell’articolo (in particolare diluizione e posologia) sono inevitabilmente generici, non personalizzati, a carattere informativo, mentre la buona pratica omeopatica richiede, com’è noto, che essi siano strettamente connessi alla situazione personale. Sarebbe pertanto opportuno rivolgersi ad un medico omeopata, che rappresenta sempre la migliore e unica forma di garanzia. Cordiali saluti.
Adele dice
Dott.ssa buongiorne,
sono una ragazza di 35 anni che soffre di reflusso gastroesofageo (diagnosticato attraverso un gastroscopia) Da un po di tempo mi alzo il mattino con bruciore di stomaco e infiammmazione alla gola, causati a volte da una cattiva alimentazione. Potrei prendere nux vomica? Quale tipo e in quali dosi?
Grazie
Alex dice
Dottoressa bongiorno.
Le scrivo perchè soffro di reflusso biliare curato per anni con i classici inibitori di pompa protonica e i gastrocinetici (Peridon). Poichè però il mio reflusso non è acido ma appunto biliare tali farmaci non hanno avuto alcun effetto. Faccio regolarmente la gastroscopia e non risulta nulla di particolare se non la presneza di polipi fundici (benigni).
Il mio vero problema è di notte: regolarmente tra le 4 e le 5 mi sveglio dopo un sonno inquieto con lievi dolori di stomaco, sapore amaro in bocca e la sensazione sgradevole del reflusso lungo l’esofago. Durante il giorno invece nessun problema.
Ho assunto Nux Vomica Homacord per diverso tempo dietro consiglio dell’omeopata a cui mi sono rivolto ma, a parte un generale miglioramento, non ho risolto il mio problema notturno.
Sarei felice se potessi migliorare la qualità del mio sonno che, credo, dipenda fortemente dal mio problema gastrico.
Crede che l’uso di Nux Vomica Homacord possa darmi beneficio? Dovrei associarlo a qualche altro rimedio?
Aggiungo che non fumo, non bevo, dormo con la testa rialzata, faccio sport regolarmente, sono iperattivo.
La ringrazio e la saluto cordialmente.
Alex
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Alex, giusto per informarla, Nux vomica Homaccord, pur essendo in preparazione omeopatica, non è un rimedio che appartiene al mondo dell’Omeopatia classica bensì a quello dell’Omotossicologia, che nonostante abbia diversi punti di contatto con l’Omeopatia, alla quale si ispira, adotta orientamenti terapeutici, rimedi e criteri di scelta degli stessi completamente differenti. Il rimedio in parola è pertanto un omotossicologico (o antiomotossico), è un rimedio complesso, è cioè una formulazione di diversi rimedi omeopatici unitari, tra cui Nux vomica, scelti per sinergismo, complementarietà e completezza di azione. Ogni componente è presente in più diluizioni a scalare: bassa diluizione per il tropismo tissutale, media diluizione per il tropismo organico e metabolico, alta diluizione per gli aspetti psichici e comportamentali. Gli Homaccord risulterebbero particolarmente adatti per le patologie psicosomatiche. Nux vomica Homaccord troverebbe indicazioni per tutti i disordini nel tratto gastro-intestinale e nella regione epatica, per il meteorismo, per i disturbi dopo abusi di sostanze (alcool, caffè, nicotina, ecc.). L’Omeopatia classica, quella propriamente detta, fa uso esclusivamente di rimedi unitari che vengono scelti nel rigoroso rispetto della Legge di Similitudine che ne costituisce il principio terapeutico. Il rimedio omeopatico curativo sarà pertanto quello che assomiglia di più al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia (o quadro clinico), sia a livello fisico che psichico e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. I rimedi omeopatici unitari utili a trattare un reflusso biliare sono gli stessi che trattano il reflusso gastroesofageo (non è raro che le due condizioni patologiche, pur essendo diverse, siano contemporaneamente presenti, tanto più che hanno sintomi molto simili e spesso indistinguibili) ed una panoramica di quelli principali che vengono più frequentemente utilizzati è consultabile all’articolo “Disturbi gastrici” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Ad esempio per il reflusso tra i rimedi omeopatici potenzialmente più adatti troviamo Argentum nitricum, Arsenicum album, Calcarea carbonica, Chamomilla, China, Ignatia amara, Iris versicolor, Kalium carbonicum, Lycopodium, Nux vomica, Phosphoricum acidum, Phosphorus, Robinia pseudoacacia, Sanguinaria, Sulphuricum acidum. In diversi casi vengono utilizzati, in associazione o da soli, dei gemmoterapici della Fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati), che sono dei macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, i quali si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia. A titolo sempre informativo, spesso viene adottato il gemmoterapico Ficus carica M.G. D1, in gocce, che ha un tropismo elettivo per stomaco e intestino, normalizza la secrezione del succo gastrico ed esercita un’azione cicatrizzante sulle mucose, agisce sulle distonie neurovegetative regolarizzando motilità e secrezione gastroduodenale, agisce sull’interfaccia epiteliale dell’intestino regolarizzando il rapporto tra la flora batterica intestinale e le pareti intestinali, per cui risulta indicato per disfagia esofagea, pirosi, reflusso gastroesofageo, turbe dispeptiche funzionali, gastroduodeniti, ulcere gastroduodenali, aerofagia, meteorismo, gonfiore addominale, colite, colon irritabile, coliche addominali, alterazioni dell’alvo ed altro. Per quanto riguarda la Fitoterapia classica, dia un’occhiata all’articolo “Digestione facile” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Le consiglio di non prendere iniziative personali e di ritornare dal medico omeopata per rifare con lui il punto della situazione. Sarà lo stesso medico a valutare se avvalersi dell’Omeopatia e/o della Gemmoterapia o dell’Omotossicologia o della Fitoterapia. Cordiali saluti.
lia dice
gentile dottoressa sono Lia ancora una volta vorrei un suo parere è possibilmente cosa mi consiglia . Mio figlio che ora ha 40 anni sin da giovane dimentica facilmente le cose specialmente se gli dai delle piccole commissione come comprare qualcosa mentre si trova fuori ti richiama per dirgli di nuovo cosa doveva fare , è sempre statomolto distratto comunque lavora èsposato con due bimbi ma anche la moglie mi chiede come mai facilmente si dimentica da un minuto all’altro se gli chiedi qualcosa , ora io non sono portata per le medicine ma per i prodotti omeopatici sono favorevole mi può consigliare qualcosa grazie anticipatamente per la sua gentilezza
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lia, i principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati nelle varie problematiche psichiche, tra cui la debolezza di memoria, sono consultabili all’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Com’è noto, nel rispetto della “legge di similitudine” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) più adatto sarà quello che contiene la sintomatologia più somigliante a quella del paziente. Ad esempio nella fattispecie potrebbero essere presi in considerazione rimedi come Apis, Anacardium orientale, Baryta carbonica, Calcarea phosphorica, Kali phosphoricum, Lycopodium, Phosphoricum acidum, Zincum metallicum. Come già suggeritole in occasioni precedenti sarebbe opportuno rivolgersi ad un medico omeopata che saprà prescrivere la terapia più appropriata al caso specifico di suo figlio, decidendo il rimedio (o i rimedi) somigliante, la diluizione relativa (anche questa scelta è strategica per il successo della terapia), la posologia conseguente, l’uso di eventuali bioterapici di supporto, la durata della cura, ecc. Cordiali saluti.
Cristina 82 dice
Buongiorno dott.ssa,mesi fa ho avuto problemi di intestino. Mi scaricavo parecchie volte,forti mal di pancia.non mangiavo praticamente nulla..riso,pasta in bianco zucchine pollo.sono andata da un omeopata circa 1 mese fa,mi ha dato la cura:nux vomica spl, guna tanacetum.contenta che il problema intestino si è risolto peccato che ora mi ritrovo ad urinare circa 13/15 volte al giorno.può essere stata la cura?anni fa ho già sofferto di questo problema e avevo fatto vari esami ma non avevo niente di strano.ho fatto una cura farmacologica e con il tempo diciamo che mi è passato.anche se alcune volte ho sempre avuto urgenza di bagno.cosa posso prendere ora?l omeopata mi ha fatto sospendere la cura per qualche giorno.ma è sempre uguale.può essere il nervoso e ansia a causarmi ciò? Il nux vomica non va bene per vescica iperattiva pollachiuria?grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Cristina, com’è noto, il termine empirico “vescica iperattiva”, che è una vera e propria sindrome, viene utilizzato quando si manifestano un insieme di sintomi urologici in assenza di una comprovata infezione urinaria o di altre patologie note. La sindrome della vescica iperattiva è una condizione clinica solitamente caratterizzata da uno o più dei seguenti sintomi: urgenza minzionale, incontinenza urinaria da urgenza ossia perdita involontaria di urina accompagnata o immediatamente preceduta da urgenza, aumento del numero di minzioni giornaliere (pollachiuria), alzate notturne per la necessità di urinare (nicturia). Questi due ultimi sintomi sono più frequenti nel sesso maschile. Le cause della sindrome possono essere le più diverse, molte delle quali sono ancora ignote, però il disturbo è spesso associato ad anomale e involontarie contrazioni del muscolo detrusore vescicale, che ha la funzione di contrarsi durante la minzione per determinare l’espulsione dell’urina, il quale nella sindrome risulta essere privo di un controllo adeguato. I fattori di rischio sono molti, tra cui si ricordano l’età, l’eccesso di peso, l’assunzione di alcune tipologie di farmaci, l’eccessiva assunzione di liquidi o di diuretici, l’eccessivo consumo di alcool o caffè, il fumo di sigaretta, la menopausa. Anche la componente psicologica potrebbe avere la sua parte di responsabilità. I principali rimedi omeopatici che vengono più spesso adoperati nei vari disturbi delle basse vie urinarie, tra cui Nux vomica, sono consultabili all’articolo “Infezioni delle vie urinarie” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Com’è noto, nel rispetto della “legge di similitudine” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) più adatto sarà quello che assomiglia di più al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Invece, per quanto riguarda la fitoterapia, diversi preparati utili, sia per la cura che per la prevenzione, sono consultabili all’articolo “Cistite senza più scampo” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Sarebbe comunque opportuno evitare le iniziative personali e fare esclusivamente riferimento al medico omeopata curante. Cordiali saluti.
Luigia dice
Salve dott.ssa,
ho avuto modo di venire a conoscenza di questo sito davvero molto interessante e notare la sua disponibilità verso tutti coloro che hanno bisogno di una consulenza per i più svariati problemi e mi sento di ringraziarla. Io sono una mamma di un bimbo di 2 anni, che ha a che fare con il terribile problema del reflusso gastroesofageo. Ho interpellato un gastroenterologo quando ho visto che il bimbo peggiorava (sopratutto la notte, in cui assume una posizione non favorevole poichè è un pochino rialzato ma pur sempre sdraiato). Mi ha prescritto il ‘ranidil’ prima ed il ‘limpidex’ poi, ma entrambi non hanno avuto il successo sperato e questo reflusso non ci lascia riposare in pace…il bambino si sveglia più volte durante la notte ruminando e lamentando fastidio (in genere piange e mi chiama come a voler chiedere aiuto) e, mentre prima il disturbo cessava non appena (suppongo) il cibo della cena era digerito, ora, alle 8 di mattina è ancora con questi disturbi e non ne posso più, vorrei aiutarlo ma non so più come. Il gastroenterologo mi ha suggerito di fare una phmetria ma sinceramente prima di fare un esame così invasivo e difficile da applicare nella pratica vista l’età del bimbo, vorrei provare con l’omeopatia sperando che possa dare i suoi frutti senza dover far fare esami come la phmetria o dover somministrare al bimbo inutilmente farmaci. Il bimbo è un prematuro importante (33 settimane) ed è castano chiaro con occhi e carnagione chiari, un bimbo sveglio a cui piace molto parlare, ridere, giocare e non appena in piedi difficilmente è di cattivo umore, è un bimbo più che solare!
Grazie e scusi se mi sono dilungata
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Luigia, i principali rimedi omeopatici che hanno un’azione elettiva sull’apparato gastrointestinale e che quindi vengono più spesso adoperati nelle problematiche relative sono consultabili all’articolo “Disturbi gastrici” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Ad esempio in caso di reflusso gastroesofageo i rimedi più specifici possono essere Argentum nitricum, Arsenicum album, Calcarea carbonica, Chamomilla, China, Ignatia amara, Iris versicolor, Kalium carbonicum, Lycopodium, Nux vomica, Phosphoricum acidum, Phosphorus, Robinia pseudoacacia, Sanguinaria, Sulphuricum acidum. Com’è noto, nel rispetto della “legge di similitudine” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) più adatto sarà quello che contempla la sintomatologia più somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Però l’opportunità dell’uso di un rimedio, la diluizione relativa (anche questa scelta è strategica per il successo della terapia), la posologia conseguente e la durata della cura sarebbe opportuno che le stabilisse un medico omeopata, meglio se anche pediatra. Grazie per gli apprezzamenti. Cordiali saluti.
Giovanna dice
Buongiorno dottoressa, soffro di gastrite erosiva e reflusso esofageo. Ho assunto per 2 mesi (conclusi l’11 maggio scorso), il pantoprazolo. Continuo pero’, anche se non continuativamente, ad avere dolori alla bocca dello stomaco. Un farmacista mi ha consigliato Nus vomita Hell che da oggi sto assumendo. Una compressa ogni quarto d’ora per due ore. Ho 54 anni . Mi farebbe piacere conoscere il suo parere ed avere indicazioni sulla modalita’ e durata di assunzione del prodotto omeopatico.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Giovanna, Nux vomica Heel, giusto per informarla, non è un rimedio dell’omeopatia classica, bensì è un antiomotossico (o omotossicologico), ossia è un rimedio dell’omotossicologia, che pur avendo diversi punti di contatto con l’omeopatia, alla quale si ispira, ha però degli orientamenti terapeutici e dei criteri di scelta dei rimedi completamente differenti. In particolare è un rimedio complesso, più precisamente è un composto semplice, costituito cioè da un mix selezionato di rimedi omeopatici unitari con diluizioni decimali, tra cui Nux vomica, scelti per sinergismo, complementarietà e completezza d’azione terapeutica, che risulterebbe indicato per la gastrite acuta e cronica e per la pirosi. La posologia consigliata dal farmacista si riferisce ad una terapia di attacco, per cui come i sintomi migliorano si possono distanziare le assunzioni e distribuirle più uniformemente. La cura può andare avanti finché si registrano benefici, senza porsi dei limiti temporali particolarmente stringenti e, ovviamente, si interrompe alla guarigione o al raggiungimento di un risultato soddisfacente e stabile. Si confronti con il farmacista omeopata. Una panoramica dei principali rimedi unitari dell’omeopatia classica è consultabile all’articolo “Disturbi gastrici” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Sarebbe comunque meglio affidarsi ad un medico omeopata. Cordiali saluti.
Silvia dice
Grazie Dottoressa, ma secondo lei la cura omeopatica sopra descritta puó aver nascosto qualche patologia alla gastroscopia,qualcosa che la cura non ha lasciato vedere, ma che in realtà c’era?Secondo lei dovrei ripetere la gastroscopia perché non attendibile o mi consiglia di fare solo le ricerche per l’Helicobacter per sicurezza?non so se ci sono anche altre infezioni da germi e batteri da ricercare che colpiscono lo stomaco,io conosco solo l’Helicobacter.Preciso che la Dott.ssa che mi ha prescritto la cura mi aveva detto che non era necessario sospenderla in vista della gastroscopia,quindi io ho capito che non influiva sull’ esame,grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Silvia, in effetti la risposta alle sue domande è avvenuta con il commento precedente. L’omeopatia pone al centro della terapia il malato con i suoi sintomi e non la malattia in sé, per cui la causa della malattia o del disturbo assume un’importanza relativa. I rimedi omeopatici, scelti sulla base della somiglianza sintomatologica, sono in grado di intervenire sulla causa della malattia o del disturbo e quindi di superare gli stessi sintomi che ne sono l’espressione. Volendo può ripetere la gastroscopia sospendendo o meno la cura omeopatica. Tanto a lei ed al medico che la segue è importante conoscere la situazione patologica e clinica del momento, non altro. Cordiali saluti.
Silvia dice
Mi sono dimenticata di dirle che la gastroscopia l’ ho fatta il 13 luglio e la cura omeopatica descritta nella domanda precedente l’ ho iniziata intorno al 25 maggio.grazie