DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Nux vomica si ottiene dalla tintura dei semi del frutto della pianta Strychnos Nux vomica o Noce vomica, prima essiccati e poi polverizzati e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
Strychnos Nux vomica o Noce vomica è un albero della famiglia delle Loganiaceae, dalle dimensioni medie, originario dell’Asia subtropicale, coltivato nello Sri Lanka (già isola di Ceylon), nell’Arcipelago Malese e nell’Australia settentrionale. Il tronco è corto e spesso. I rami sono irregolari con corteccia liscia color cenere. Le foglie sono opposte, ovali, intere. I fiori sono piccoli, bianchi e bianco-verdastri, riuniti in corimbi (tipiche infiorescenze in cui i fiori si trovano tutti alla stessa altezza). La pianta fiorisce nella stagione fredda. I frutti sono delle bacche globose, delle dimensioni di un’arancia, con epicarpo (buccia) duro, di colore verde prima, aranciato poi e con polpa bianca, gelatinosa, amara, che racchiude parecchi semi. Questi sono discoidali, da 2 a 2,5 cm di diametro per 1/2 cm di spessore, di colore grigio cenere, ricoperti da una sottile peluria setosa. Tali semi contengono alcuni alcaloidi ed in particolare due che hanno la maggiore concentrazione, la stricnina e la brucina, che sono molto tossici ed amari e costituiscono i due principi farmacologicamente più attivi.
Ricordiamo che gli alcaloidi sono sostanze organiche azotate di origine vegetale dotate di grande effetto farmacologico a fronte dell’assunzione di piccole dosi di sostanza (ad es. caffeina, nicotina, morfina, papaverina, cocaina, stricnina, brucina, ecc.). In quanto sostanze altamente reattive con le attività biologiche, sono tra le più studiate ed utilizzate in farmacologia. Esplicano numerose azioni sull’organismo quali quella di ipereccitabilità del sistema neuromuscolare, di penetrare facilmente la barriera emato-encefalica, di esercitare effetti depressivi o stimolanti sul sistema nervoso centrale, di interagire con vari recettori neurotrasmettitori ed altro. Hanno sapore amaro e non sono molto solubili in acqua ma lo sono in alcool.
La stricnina, come detto, è un alcaloide molto tossico ed è una delle sostanze più amare conosciute. Si presenta come una polvere bianca, cristallina, inodore. Se si aggiunge acido nitrico o un nitrato si produce una soluzione dal colore giallo-arancio molto intenso. La stricnina si ottiene dalla farina dei semi delle piante appartenenti al genere Strychnos, in particolare della Strychnos Nux vomica: ciò per tradizione e per la maggiore disponibilità di questa pianta. Agisce sul sistema nervoso centrale come potente eccitante e su quello periferico ove causa il blocco di particolari terminazioni nervose. Questo comporta che ogni stimolo diventa uno spasmo. La dose mortale media per l’uomo è di 1 mg/kg. La morte sopravviene per blocco respiratorio o per esaurimento fisico.
La stricnina è stata usata come pesticida per topi ed altri animali indesiderati. Nella prima metà del secolo scorso è stata adoperata in medicina a piccole dosi come stimolante, come lassativo o come rimedio contro i disturbi dell’apparato digerente. Unitamente all’amfetamina era il dopante sportivo più usato intorno agli anni ’50-’60. Attualmente in Italia il commercio di stricnina e dei suoi derivati è vietato.
La brucina dal punto di vista farmacologico esplica un’azione analoga alla stricnina, anche se, pur rimanendo pericolosamente tossica, è meno attiva e meno amara della stricnina. A temperatura ambiente si presenta anch’essa come una polvere bianca inodore. L’aggiunta di acido nitrico o di nitrati produce soluzioni dal colore rosso molto intenso.
Contrariamente a quanto ritenuto da diversi omeopati, anche autorevoli, non è la Strychnos Nux vomica la pianta che ha la più alta concentrazione di stricnina esistente in natura. Ad esempio i semi della Strychnos Ignatia, da cui si ottiene il rimedio omeopatico Ignatia amara, ne contengono una quantità nettamente superiore.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Nux vomica è un rimedio costituzionale ed è uno dei principali policresti dell’omeopatia. Agisce prevalentemente sul sistema nervoso, sia centrale che periferico e sull’apparato digerente (fegato innanzitutto), con importanti riflessi sugli apparati cardiovascolare, muscolo-scheletrico, urinario, respiratorio, genitale femminile e maschile. I sintomi caratteristici sono simili a quelli prodotti dall’avvelenamento di stricnina e/o di brucina, che come visto sono gli alcaloidi maggiormente contenuti nei semi della Noce vomica da cui ha origine il rimedio. Di conseguenza le note chiave del rimedio sono lo spasmo e l’iperestesia (sensibilità esagerata), cui segue la freddolosità.
Gli spasmi, violenti ed incessanti, colpiscono tutti i muscoli volontari del corpo (esofago, laringe, schiena, arti, ecc.) ed anche quelli involontari (stomaco, intestino, retto in particolare, ano, vescica, utero, vasi sanguigni, ecc.), ai quali si accompagna la congestione del fegato, talché si determina uno stato spastico generalizzato dovuto all’intossicazione del soggetto. Ogni qualvolta un organo tenta di compiere un normale sforzo di contrazione, questo diventa esagerato ed automaticamente si trasforma in uno spasmo. Si può quindi dire che in Nux vomica i movimenti normali dell’organismo si compiono in un’anormale tensione spastica.
L’iperestesia riguarda sia la sfera fisica che quella psichica. C’è irritabilità e sensibilità eccessiva di diversi sistemi, organi ed apparati, tali da provocare, unitamente agli spasmi, numerose disfunzioni organiche. Il sistema sensoriale è quello particolarmente colpito, per cui il soggetto è ipersensibile a livello di tutti i sensi, provando particolare fastidio per i rumori, la luce, gli odori, non sopportando il dolore ed il minimo contatto, subendo cefalee di tipo congestizio che sopraggiungono spesso dopo un eccesso di collera, un pasto troppo abbondante, un’indigestione, ecc. Come negli altri tipi ipersensibili (Chamomilla, Hepar sulphur, ecc.) è sempre sproporzionato rispetto ai sintomi. La forte azione che il rimedio ha sul sistema nervoso rende il soggetto estremamente irritabile, impaziente, collerico, sempre di cattivo umore, ansioso, dispettoso, vendicativo, litigioso, scontento, insoddisfatto, esigente nei confronti degli altri come verso se stesso, incapace di sopportare la minima contraddizione, il minimo ostacolo. Si tratta in sostanza di soggetti che hanno prevalentemente un temperamento nervoso – bilioso, visto che prima si arrabbiano e poi pensano (al contrario di Lycopodium). Solitamente hanno colorito giallastro (l’ittero per i problemi epatici), guance incavate, capelli scuri, occhi neri e sono magri.
Anche il comportamento e lo stile di vita sono contraddistinti da esagerazioni. Il tipo Nux vomica fa abuso di sostanze irritanti ed eccitanti (caffè, tè, vino, alcool, farmaci di ogni specie, spezie, cibi piccanti, ecc.), gli piace fumare, mangia troppo e dopo soffre di indigestione, di dispepsia, di senso di pienezza, di crampi allo stomaco (insieme a Argentum nitricum è il rimedio più usato per problemi gastrici), è un intossicato epatico, ha bisogno frequente di urinare e di evacuare ma non si svuota del tutto, è prevalentemente stitico, soffre di iperlipidemia (aumento dei lipidi nel sangue, quali trigliceridi e colesterolo) e di ipertensione. Si addormenta facilmente ma si sveglia intorno alle 4 del mattino assalito dai suoi pensieri e dalle sue preoccupazioni. Si riaddormenta quando è ora di alzarsi, per cui è stanco, affaticato e di pessimo umore al risveglio. Lavora troppo, si sovraccarica intellettivamente, conduce la vita sedentaria e frettolosa della metropoli. E’ l’uomo d’affari della città, il manager, il dirigente di una grande azienda, il medico che non va mai in pensione, è cioè il superattivo per eccellenza. Manca però di equilibrio e di senso della misura, ad es. rimane al suo tavolo di lavoro finché non è sfinito, la sua mente passa da una problematica all’altra fino ad essere spossato, si preoccupa eccessivamente di mille cose, ecc.
La freddolosità è la terza nota chiave che contraddistingue Nux vomica. Il soggetto sente freddo per tutto il corpo, ha mani e cute livide, punta del naso particolarmente fredda, non riesce a scaldarsi a letto di notte, deve essere sempre molto coperto, avverte freddo al minimo movimento e ciò aggrava ulteriormente la sua sedentarietà. Il semplice spostamento d’aria sotto il lenzuolo aggrava il raffreddore, la tosse, i dolori. Anche durante la febbre, nonostante il corpo sia urente e la faccia rossa e calda, non può muoversi o scoprirsi senza provare freddo. Rabbrividisce al minimo contatto con qualcosa di freddo o alla minima sensazione di freddo.
Tutti i sintomi migliorano con il riposo, anche un breve sonnellino, di sera, con il tempo umido, con il caldo, in una camera calda, con applicazioni calde, bagno caldo, bevande calde.
I sintomi peggiorano con il freddo secco, dopo i pasti, con l’assunzione di sostanze eccitanti o irritanti, fumando, di mattina presto, con il lavoro intellettuale, al minimo contatto.
Per quanto il rimedio sia tendenzialmente predisposto per curare le patologie croniche, può essere adoperato per fronteggiare con successo anche le manifestazioni acute.
I principali sinergici (complementari) di Nux vomica sono Kali carbonicum, Phosphorus, Sepia, Sulphur.
I principali antidoti sono Aconitum, Arsenicum album, Belladonna, Coffea, Opium, Pulsatilla, Thuya, Vinum.
L’altro importante rimedio della materia medica omeopatica, che ha un’azione generale eccitante sul sistema nervoso ed i cui sintomi fondamentali sono essenzialmente spastici, è Ignatia amara. Però le diverse concentrazioni di stricnina e di brucina e degli altri alcaloidi minoritari presenti, fanno sì che i due rimedi, pur avendo notevoli somiglianze, hanno patogenesi completamente differenti. In Nux vomica, come abbiamo visto, prevale la sfera dell’irritabilità, per cui i suoi spasmi sono conseguenti ad un’irritazione, un affaticamento, una collera, ecc. In Ignatia prevale invece la sfera dell’emotività o meglio della instabilità emotiva, per cui gli spasmi sono causati da emozioni perturbanti, pensieri, dispiaceri, ecc.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Nux vomica si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio stesso.
1) SISTEMA NERVOSO. Iperestesia (sensibilità esagerata) di tutti i sensi. Aumento eccessivo dell’attenzione e dei riflessi. Nervosismo con spasmi, irritabilità, collera, cattivo umore. Risveglio precoce e sonno inquieto, con sonnolenza di mattina, in soggetti affaticati. Sonnolenza post-prandiale, migliorata da un breve sonno. Ipersensibilità e parestesia (alterazione della sensibilità degli arti, ad es. formicolio, o di altre parti del corpo) delle estremità. Nevralgie con dolore tirante simile ad una trazione.
2) FEGATO. Fegato ipertrofico, congestionato, duro, sensibile, dolente al tatto. Insufficienza epatica con leggero ittero. Colica biliare dovuta a calcolosi.
3) APP. GASTROENTERICO. Dispepsia. Gastrite acuta o cronica con bruciore e rigurgiti acidi. Predisposizione verso l’ulcera gastroduodenale. Dolori epigastrici di tipo crampiforme. Eruttazioni, singhiozzo, flatulenza. Stipsi spastica, ossia con forte stimolo ad evacuare senza riuscire ad espellere le feci. Nausea mattutina con tendenza al vomito. Lingua con patina bianco-giallastra e gusto amaro al risveglio. Alitosi. Coliche flatulenti. Colite spastica. Possibile diarrea con vomito. Il rimedio si rivela utile anche per le intossicazioni alimentari e per i postumi di una sbronza. Possibili dolori e bruciori all’ano. Emorroidi sanguinanti.
4) TESTA. Emicrania angiospastica. Cefalea con la sensazione di un chiodo conficcato nella testa, che si aggrava dopo aver mangiato o dopo esposizione al sole. Cefalea di tipo nevralgico. Emicrania da stress. Emicrania in soggetti con la personalità del rimedio. Sensazione di confusione alla testa, sopra gli occhi, in modo particolare la mattina presto. Il mal di testa è spesso associato a nausea, bocca pastosa, dispepsia, emorroidi e vertigini.
5) APP. MUSCOLO-SCHELETRICO. Lombaggine con difficoltà a girarsi nel letto e che migliora con la posizione seduta. Sciatalgia che si aggrava sdraiandosi sul lato dolente, col movimento e col freddo. Spasmi e crampi di varia localizzazione. Rachialgia con dolore lungo tutta la colonna vertebrale, con nuca sensibile, rigida, con sensazione di pesantezza e di rottura nella zona lombo-sacrale. Reumatismo delle grandi articolazioni con muscoli rigidi, crampi e formicolio (come Aconitum).
6) APP. CARDIOVASCOLARE. Ipertensione arteriosa in fumatori con dolore nella regione precordiale. Palpitazioni cardiache accompagnate da angoscia e dall’insieme dei sintomi del rimedio.
7) APP. GENITALE FEMMINILE. Metrite (infiammazione dell’utero). Mestruazioni irregolari, solitamente anticipate, abbondanti, dolorose e prolungate. Ipermenorrea. Dismenorrea. Irritazione dei genitali esterni. Dolori post-partum del tipo crampiforme.
8) APP. GENITALE MASCHILE. Erezioni eccessive, alla minima eccitazione, anche durante il sonno, che creano spossamento e frustrazione.
9) APP. RESPIRATORIO. Raffreddore con prurito delle narici che fluidifica con il caldo e migliora all’aria aperta, sebbene il freddo l’aggravi. Naso chiuso e secchezza delle mucose durante la notte. Starnuti spasmodici al mattino e dopo i pasti. Episodi di asma alle 3 del mattino in soggetti con le caratteristiche del rimedio. Raucedine con catarro, irritazione della laringe e tosse spasmodica. Mal di gola con senso di costrizione che peggiora dopo aver mangiato ed all’aria fresca.
10) APP. URINARIO. Episodi di Cistite con brividi di freddo. Stranguria con bisogno urgente ed inefficace di urinare e con dolore vescicale che si irradia alla schiena.
DOSI
Nel caso 1), diluizione 30CH, 3 granuli 1-2 volte al dì, fino ad un massimo di 2 settimane.
Nel caso 9), diluizione 9CH, 3 granuli o 5 gocce 3 volte al dì.
Negli altri casi, diluizione 5CH, 3 granuli o 5 gocce ogni 2-3 ore.
(*) V. Note esplicative
Silvia dice
Ho fatto gastroscopia mentre ero in cura con:Vaccinium Vitis Idea 1 DH mg 50 gocce tutti i giorni in acqua da bere mattina e sera,Calcarea Carbonica 30 CH una monodose la domenica per 4 volte poi ogni 2 domeniche per 2 volte,Legapas comp. gocce 20/30 gocce la sera lunedì mercoledì venerdì e Nux Vomica 30 CH 3 grani tutte le sere andando a letto.Vorrei sapere se con questa cura posso aver falsato il risultato della gastroscopia nel senso che magari la mucosa gastrica é stata sfiammata e quindi il medico non ha fatto prelievo per biopsia.Ho paura che non si sia visto L’ Helicobacter.(Mi hanno comunque trovato un ernia iatale da scovolamento di circa 2,5 cm).Vorrei allora fare l’ analisi delle feci e del sangue per ricerca dell’ Helicobacter per sicurezza, ma quanto tempo devo eventualmente aspettare per fare questi esami avendo interrotto la cura solo il 13 luglio(l’ ho iniziata intorno al 25 maggio)?grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Silvia, dovrebbe attendere fino a quando non ritornano i sintomi gastrici del passato, a meno che gli stessi non siano stati definitivamente superati dalla cura omeopatica, risolvendo la causa degli stessi. Cordiali saluti.
Massimo dice
Buonasera Signora,vorrei chiederle quale può essere il rimedio che più somiglia al mio carattere.
Il problema maggiore è l’Ansia con tutte le sue manifestazioni fisiche(tremore,affanno,sudore,rossore,pallore),quando devo aver a che fare con gli altri in generale,ammutolisco.Ad esempio quando una ragazza si interessa a me tendo ad evitarla.Ho paura di non essere all’altezza della situazione e questo mi genera un senso di frustrazione che mi avvilisce.Ed ho anche una sensazione di essere scoperto in qualche maniera,che capiscano le mie fragilità.Poi verso queste persone divento critico e malevolo.Il mio morale è sotto i tacchi.Ecco vorrei un suo consiglio per un rimedio.Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Massimo, il quadro psicologico da lei brevemente descritto, connotato da ansia, timidezza, insicurezza, scarsa fiducia in se stesso, timore di non riuscire, sentirsi inadeguato e non all’altezza delle situazioni, sfuggire gli adempimenti, paura della gente, timore del giudizio altrui, ecc., il tutto in una cornice depressiva con frustrazione e morale basso, fa pensare essenzialmente a quattro rimedi omeopatici importanti, precisamente Argentum nitricum, Gelsemium, Lycopodium e Silicea. Per un maggiore approfondimento consulti l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici, tra cui quelli citati, che vengono più frequentemente utilizzati nei vari disturbi emotivi e diverse informazioni di possibile interesse. Com’è noto, nel rispetto della “legge di similitudine” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) più adatto sarà quello che assomiglia di più al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, sia a livello fisico che soprattutto a livello psichico e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Però il consiglio più opportuno e più saggio che mi sento di darle è di non fare da solo ma di rivolgersi ad un medico omeopata, perché difficilmente con l’auto-prescrizione potrà riuscire a risolvere. Il medico omeopata, con la visita medica omeopatica, una volta inquadrato il biotipo dal punto di vista omeopatico, vagliato il quadro clinico complessivo ed ogni possibile aspetto di carattere individuale contestualizzato nell’ambiente sociale, familiare e lavorativo, previa diagnosi, sarà in grado di prescrivere la terapia personalizzata più appropriata, decidendo il rimedio (o i rimedi) somigliante, la diluizione relativa (anche questa scelta è strategica per il successo della terapia), la posologia conseguente, la durata della cura, l’uso eventuale di bioterapici di supporto, gli adattamenti successivi in base ai risultati, ecc. Cordiali saluti.
lia dice
Geazie dottoressa per la sua premura nel rispondermi provero ciò che lei mi ha consigliato , purtroppo ho dimenticato di dirle che in questi giorni sto provando Vsl3 probiotico senza lattosio in bustine perchè mi ritrovo con una patina bianca sulla lingua e ogni tanto specialmente verso sera si arrossa tutta attorno quasi sotto la lingua, il probiotico ne prendo una bustina al giorno non capisco perchè poi non mi sento molto bene e specialmente la notte anche se c’è caldo io sento un freddo strano in tutto il corpo che poi la mattina non ho più niente se questo è causa che il probiotico agisce continuo a prenderlo. Se lei mi consiglia qualcosa di naturale per questa patina bianca e quasi bocca asciutta pur bevendo acqua ,Ancora una cosa la mattina da anni faccio colazione con pera e banana schiacciata con cereali integrali poi prendo due fette biscottate con un filo di miele genuino “cioè lo compro da una persona che lo produce ” è sbagliato oppure posso continuare a farlo io mi trovo senza calo di glicemia di cui prima soffrivo sempre la mattina. Spero di non averla disturbata mi piacciono i suoi consigli ma devo ringranziare l’ omeopatia se ora anche se il mio menù non molto vario ma almeno sono serena grazie ancora vorrei tanto trovare una persona valida come lei in omeopatia nei pressi di dove abito io
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lia, credo sia utile precisare che non sono un medico, come rilevabile dalla sezione del sito “Chi sono”, bensì una biologa appassionata e studiosa di omeopatia che cerca di fornire con il presente sito web un’informazione chiara, comprensibile, oggettiva, responsabile e disinteressata su ciò che l’omeopatia e i rimedi naturali possono fare per la nostra salute e il nostro benessere. Anche attraverso le risposte ai commenti cerco di offrire notizie e spunti utili, ragionamenti e chiavi di lettura, sia agli interessati che agli altri visitatori, ma il medico rimane sempre la figura centrale di riferimento imprescindibile e insostituibile. Ciò premesso, com’è noto la lingua bianca è attribuibile a diverse cause, alcune patologiche ed altre non patologiche anche banali. Se la causa fosse lo squilibrio della flora batterica intestinale, allora i probiotici possono essere molto utili, i quali sono altresì in grado di contrastare un’eventuale infezione fungina della lingua dovuta al lievito Candida albicans. Però tra le cause scatenanti della lingua bianca si trova anche la secchezza della bocca, la quale a sua volta è legata a diversi fattori, patologici e non. L’arrossamento della lingua mette inoltre in gioco altre problematiche, come ad esempio una carenza di vitamine, una glossite, ecc. Pertanto, senza preoccuparsi più di tanto, sarebbe opportuno sottoporsi a visita medica, magari iniziando dal medico di famiglia, allo scopo di porre una diagnosi precisa. Dopodiché la terapia diventa una conseguenza, tradizionale o naturale che voglia essere. Nel frattempo è opportuno curare maggiormente l’igiene orale. Relativamente agli alimenti da lei citati, il buon senso suggerisce che se non si avvertono fastidi si può continuare a consumarli, anche se pere, banane e miele rientrano tra i cibi di cui se ne consiglia un uso moderato in caso di sindrome del colon irritabile. I cereali integrali invece vengono generalmente consigliati, mitigando in particolare la costipazione. Va comunque tenuto presente che l’effetto del cibo sulla colite è perlopiù individuale, per cui è più corretto parlare di alimenti “sospetti” e non di alimenti assolutamente “proibiti”. In conclusione, fermo restando il contenuto prettamente informativo e conoscitivo di questa risposta, di quella precedente e di tutte le risposte di questo sito ai commenti dei visitatori, come già segnalatole è sempre opportuno affidarsi alla competenza di un medico e, volendo ricorrere all’omeopatia ed ai rimedi naturali, a quella di un medico omeopata. Cordiali saluti.
lia dice
Gentile dottoressa sono un donna di 63 anni da quando avevo 25 anni ho sempre sofferto di stitichezza abbastanza forte ma prendevo la cosa con molta leggerezza ogni tanto mi intossicavo facevo qualche iniezione disintossicante e tutto procedeva sempre uguale fino al punto che a poco a poco ho tolto quasi tutti i cibi perchè mi facevano male alla bocca dello stomaco , esami ecografie gastroscopia colon scopia ecc.senza accertare niente di anomalo molti dottori mi hanno detto di avere colon irritabile ma qualsiasi medicina prendo sto più male . finalmente da alcuni anni l’unico mio sollievo è prendere Nux Vomica senza lattosio e senza glutine nè prendo una la mattina e una la sera prima dei cibi per quanto tempo posso andare avanti cosi: grazie posso solo ancora specificare che mangio soltanto pera la mattina e banana con cereali integrali .a pranzo pasta con condimenti prima bolliti e poi buttati sopra la pasta fettina di vitello e molta lattuga radicchio , cena una fettina di tacchino appena passato di padella con poco olio e indivia cotta altro non riesco a mangiare che subito ho malesseri con erutti fino a quando digerisco.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lia, generalmente le cure omeopatiche possono continuare finché si registrano benefici, senza porsi dei limiti temporali particolarmente stringenti e si interrompono alla guarigione, ovviamente, o al raggiungimento di un risultato soddisfacente e stabile. Per quanto riguarda la sindrome del colon irritabile, come lei già sta facendo, occorre avere innanzitutto riguardo per l’alimentazione e puntualmente annotare tutti quei cibi che provocano un peggioramento dei sintomi, per cercare di evitarli. Tra gli alimenti più a rischio, che non sono però uguali per tutti, si ricordano latte, alcuni tipi di verdura (es. cavoli, carciofi, spinaci, cipolla, rucola, cetrioli, sedano), alcuni tipi di frutta (es. pesche, pere, prugne), marmellata, spezie, alcool, caffè, tè, bibite gassate. Potrebbe essere altresì utile consumare alimenti a basso contenuto di grassi, evitare i pasti abbondanti e bere molta acqua. In diversi casi si rivelano preziosi alcuni rimedi gemmoterapici della fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati), in gocce, che sono dei macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, i quali si pongono a cavallo tra l’omeopatia e la fitoterapia classica. I gemmoterapici, che possono essere associati alla cura omeopatica o utilizzati da soli, hanno un’azione terapeutica più importante e completa dei fitoterapici classici per il contenuto di componenti particolarmente attivi nei giovani tessuti embrionali, meno presenti nella pianta adulta ed esercitano anche un’attività drenante stimolando i normali processi di depurazione dell’organismo. Inoltre, per la diluizione dei principi attivi (D1), non hanno praticamente controindicazioni. Nella fattispecie i gemmoterapici che generalmente si utilizzano sono: Ficus carica M.G. D1 che ha un tropismo elettivo per stomaco e intestino, normalizza la secrezione del succo gastrico ed esercita un’azione cicatrizzante sulle mucose, agisce sulle distonie neurovegetative regolarizzando motilità e secrezione gastroduodenale, agisce sull’interfaccia epiteliale dell’intestino regolarizzando il rapporto tra la flora batterica intestinale e le pareti intestinali, per cui risulta indicato per disfagia esofagea, pirosi, reflusso gastroesofageo, turbe dispeptiche funzionali, gastroduodeniti, ulcere gastroduodenali, aerofagia, meteorismo, gonfiore addominale, colite, colon irritabile, coliche addominali, alterazioni dell’alvo, costipazione, stitichezza ed altro; Vaccinum vitis idaea M.G. D1 che spesso viene associato a Ficus carica proprio negli stati distonici del colon per completare la piena regolarizzazione della funzionalità intestinale, per cui diventa il rimedio del colon irritabile, del meteorismo e delle alterazioni dell’alvo. Per quanto riguarda specificamente la stitichezza, dia un’occhiata all’articolo “Mai più stitichezza” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove sono riportati diversi preparati fitoterapici dell’antica tradizione molto validi. Penso di farle cosa gradita riepilogandole gli alimenti maggiormente consigliati per combattere la stipsi e l’intestino pigro, da selezionare opportunamente nel suo caso: albicocca, alghe, anguria, arachidi, arancia, asparagi, avena, barbabietola, bietola, broccoli, brodo, carciofo, carota, cavolo, ciliegia, cipolla, crusca, fagioli, farro, fico, finocchio, fragola, kiwi, lampone, lattuga, lenticchie, lievito di birra, mandorle, mela (meglio con la buccia ben lavata), melanzana, melone, mirtilli, more, nocciole, noci, olio extravergine di oliva, pane integrale, patata, peperone, pera, pesca, piselli, polline, pomodoro, porro, prugna, riso integrale, sedano, segale, semi di lino, spinaci, tamarindo, tarassaco, uva, zucca, zucchine, zuppa di verdura. Sarebbe anche opportuno bere molta acqua, preferibilmente lontano dai pasti e la mattina al risveglio. Ovviamente la migliore garanzia è sempre il medico omeopata. Cordiali saluti.
felicia dice
salve.,ho 32 anni e sono affetta da endometriosi,gastrite ed ernia iatale e ho la colecisti contratta con bile densa.A. seguito di un epatite da farmaci con conseguente ittero ed epatomegalia,ho dovuto sospendere la terapia ormonale che facevo per una recidiva di endometriosi!mi hanno consigliato nux vomica per cotrollare la nausea e il vomito sia durante l’ovulazione che nel periodo del ciclo.ASsumo pantorc al mattino e deursil.Volevo chiederle se il nux vomica hell crea interazioni con i seguenti farmaci e quindi se posso tranquillamente assumerlo in contemporanea.L.a ringrazio anticipatamente
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Felicia, in generale sarebbe sempre preferibile, nei limiti del possibile, evitare durante il periodo di assunzione di rimedi omeopatici la somministrazione di altri tipi di farmaci, soprattutto se servono a curare la stessa patologia o disfunzione o disturbo, perché a soffrirne potrebbero essere i rimedi omeopatici (e non il viceversa) che corrono il rischio di vedere condizionata la loro azione terapeutica. Questo perché generalmente una cura omeopatica preferisce operare in un organismo quanto più possibile privo di “rumore di fondo”, senza subire eventuali interferenze, onde veicolare correttamente la bio-informazione contenuta nei rimedi omeopatici e farla pervenire integra ai sistemi di regolazione e di difesa dell’organismo. E’ il medico omeopata a indicare le modalità con cui rendere quanto più compatibile possibile la suddetta convivenza. Cordiali saluti.
Roberta dice
Salve dott.ssa,
Sono in gravidanza e soffro di nausee giornaliere ho letto che con il nux vomica si trova sollievo ,io ho anche una piccola ernia iatale che in questo periodo mi sta dando ulteriore disagio.posso prendere quindi il nux vomica e se si in che dosaggio ?grazie infinite.
Cordiali saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Roberta, com’è noto l’omeopatia, a differenza della medicina tradizionale, non dispone di cure standard che possono essere utilizzate da tutti coloro che sono affetti da una determinata patologia o disturbo, ma dispone unicamente di rimedi che per essere curativi devono assomigliare al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, sia a livello fisico che psichico, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno gli effetti terapeutici. In altre parole l’omeopatia è la medicina per la cura di una persona con una determinata sintomatologia e non per la cura di una patologia o di un disturbo in generale. Ciò nel rispetto della “legge di similitudine” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico. Di conseguenza se lei assomiglia a Nux vomica, le cui caratteristiche sono ampiamente rilevabili dal presente articolo, almeno nelle linee essenziali maggiormente orientate verso il sintomatico, allora il rimedio potrà essere adatto. Infatti Nux vomica è uno dei rimedi omeopatici che viene utilizzato nelle nausee e nell’ernia iatale con i sintomi associati come il reflusso gastroesofageo. Una panoramica dei principali rimedi omeopatici potenzialmente utili è consultabile all’articolo “Disturbi gastrici” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. I parametri terapeutici riportati nell’articolo, come ivi ben specificato, hanno solo carattere informativo, sono inevitabilmente generici e non personalizzati, mentre come visto la buona pratica omeopatica richiede indispensabilmente che ogni entità terapeutica sia strettamente individuale. I rimedi omeopatici sono farmaci abbastanza sicuri anche in gravidanza, però per il caso specifico l’opportunità d’uso di un rimedio, la diluizione relativa e la posologia conseguente sarebbe meglio che le stabilisse un medico omeopata, al quale è sempre opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.
Loredana dice
Gentile Dottoressa,
questa mattina ho iniziato a dare a mia figlia (24 anni) Nux Vomica d6 (10 gocce diluite in circa mezzo bicchiere d’acqua) poiché continua ad avere dei problemi con lo stomaco: a volte bruciore, ma più frequentemente spasmi dolorosi. Non le è facile descrivere questo disturbo, poiché a volte il dolore si estende anche un poco al di sotto dello stomaco.
Questo disturbo è iniziato quando era sotto stress a scuola (primi anni della scuola superiore) e si ripresenta ogni volta che ci sono situazioni che lei vive con forte stress (lavoro, relazioni affettive ecc.).
In attesa di poter ottenere un appuntamento con il nostro medico omeopata (purtroppo i tempi sono piuttosto lunghi, anche se chiederò di accelerarli) le chiedo se è corretto darle questo rimedio e con questa posologia. Anni fa, un altro medico omeopata, le aveva prescritto Camomilla in gocce, ma non ha risolto il problema per cui il medico stesso aveva “autorizzato” l’utilizzo di antidolorifici e borse dell’acqua calda, in caso di forti spasmi. Ora però l’utilizzo dell’antidolorifico (Co-efferalgan) sta diventando un po’ troppo frequente e soprattutto non risolve a monte il problema.
Le sarei grata se lei volesse darmi qualunque tipo di indicazione potesse risultare utile.
Cordiali saluti
P.S.
In realtà la somatizzazione di uno stato di tensione nervosa a livello intestinale risale ai suoi primi giorni di vita: dopo 15 giorni dalla sua nascita (peraltro non “tranquilla), notizie preoccupanti sullo stato di salute dei miei suoceri hanno creato in me e in suo padre una forte tensione emotiva; la bimba ha iniziato a soffrire di coliche ad ogni ora del giorno (risolte solo a partire dal terzo mese d’età quando ho dovuto rinunciare all’allattamento al seno e passare ad un particolare latte di soia).
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Loredana, i principali rimedi omeopatici che hanno un’azione elettiva sull’apparato gastro-intestinale e che quindi vengono più spesso utilizzati nei vari disturbi relativi, sono consultabili all’articolo “Disturbi gastrici” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Ad esempio, tra i rimedi maggiormente indicati in caso di spasmi e coliche addominali, con un’importante componente psicosomatica, troviamo Arsenicum album, Asa foetida, Belladonna, Bismuthum subnitricum, Carbo vegetabilis, Chamomilla, Ignatia amara, Lycopodium, Nux moschata, Nux vomica, Phosphoricum acidum, Pulsatilla, Sepia. Com’è noto, nel rispetto della “legge di similitudine” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) più adatto sarà quello che assomiglia di più al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, nelle causalità e nelle modalità delle manifestazioni, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Pertanto se sua figlia assomiglia a Nux vomica, le cui caratteristiche sono ampiamente rilevabili dal presente articolo, almeno nelle linee essenziali, sia a livello fisico che psichico, allora il rimedio potrà essere adatto. Quando occorre intervenire a livello sintomatico generalmente ci si orienta verso le basse diluizioni (quelle ad es. non superiori a 7CH), che solitamente si utilizzano in ragione di pochi granuli (o qualche decina di gocce) più volte al dì lontano dai pasti, salvo diversa prescrizione medica. A titolo sempre puramente informativo esistono anche dei gemmoterapici della fitoterapia rinnovata che potrebbero aiutare (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali alla prima diluizione decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la fitoterapia classica e l’omeopatia), che possono essere associati alla cura omeopatica o adoperati da soli, come Ficus carica M.G. D1, in gocce, che è particolarmente indicato nei vari disturbi dell’apparato gastro-intestinale, quali distonie neurovegetative ove opera regolarizzando motilità e secrezione gastro-duodenale e il rapporto tra la flora batterica intestinale e le pareti intestinali, turbe dispeptiche, aerofagia, gonfiore addominale, meteorismo, pirosi, reflusso gastroesofageo, colite, colon irritabile, spasmi addominali, coliche addominali, alterazioni dell’alvo ed altro. La posologia generalmente utilizzata è di 30-40 gocce pro-dose, diluite in un poco d’acqua, 3 volte al dì prima dei pasti, salvo diversa prescrizione medica. Ovviamente tutto quanto detto finora può avere solo carattere informativo-conoscitivo, per cui, come le è noto, la terapia specifica per sua figlia la può prescrivere solo il medico omeopata. Cordiali saluti.
MARILENA dice
GENTILE DOTTOREle spiego brevemente la mia situazione, nel 2010 ho subito una tumorectomia per carcinoma duttale infiltrante alla mammella dx, seguiti cicli di radio terapia e tamoxifene che sto tutt ora prendendo.no kemioterapia
nel 2012 isterectomia con anessiectomia bilaterale per via trans vaginalee fino a settembre scorso tutto bene, ma dalla metà del mese in poi sono cominciati forti dolori addominali collocati nella zona bassa del ventre, difficoltà ad evacuare e grande ritenzione di gas intestinali che fatico ad espellere.
HO FATTO UNA COLONSCOPIA dalla quale è venuto fuori che il mio intestino non si distende bene a causa di aderenze e dolicosigma ovvero il mio intestino è più lungo e tortuoso del normale, ho provato in questi mesi ogni sorta di farmaco per l’aria ma senza risultati, da una farmacista omeopata mi è stato dato nux vomica hommacord che prendo da circa 2 giorni e thiossinaminum che dovrebbe servire a scioglier le aderenze, secondo lei possono andare bene questi 2 farmaci non interagiscono con la cura ormonale che sto prendendo?
aggiungo anche che sono una persona tendenzialmente ansiosa e prendo terapia per dormire
La ringrazio comunque per una sua qualsiasi risposta.
mi e stata consigliata anche un eventuale adesiolisi per via laparoscopica
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Marilena, i rimedi omeopatici non sono in grado di produrre alcuna interferenza, semmai la potrebbero subire da farmaci o da prodotti terapeutici diversi. Quindi per la cura ormonale e per la terapia dell’insonnia, da questo punto di vista, dovrebbe stare tranquilla. Però, per il caso specifico, sarebbe opportuno chiedere conferma alla farmacista omeopata oppure, ancora meglio, ad un medico omeopata. Giusto per informarla, Nux vomica Homaccord e Thiosinaminum, pur essendo in preparazione omeopatica, non appartengono al mondo dell’omeopatia classica bensì a quello dell’omotossicologia, che nonostante abbia diversi punti di contatto con l’omeopatia, alla quale si ispira, ha degli orientamenti terapeutici e dei criteri di scelta dei rimedi completamente differenti. Entrambi i rimedi sono quindi degli omotossicologici (o antiomotossici), più precisamente sono dei rimedi complessi costituiti da un mix sinergico di vari omeoterapici e/o bioterapici. Nux vomiva Homaccord è una formulazione di diversi rimedi omeopatici unitari, tra cui Nux vomica, con diluizioni a scalare, che hanno caratteristiche funzionali analoghe e tropismo tissutale affine. Ogni componente è presente, come detto, in più diluizioni a scalare (basse, medie, alte), in modo da poter trattare le malattie di origine psicosomatica agendo sull’aspetto organico tramite le basse diluizioni, sull’aspetto funzionale/fisiologico tramite le medie diluizioni e sull’aspetto mentale tramite le alte diluizioni. Il complesso risulterebbe indicato per tutti i disordini nel tratto gastro-intestinale e nella regione epatica, per il meteorismo, per i disturbi dopo abusi di sostanze (alcool, caffè, nicotina, ecc.). Thiosinaminum è una formulazione di diversi rimedi omeopatici unitari, tra cui Thiosinaminum e di diversi bioterapici, a varie diluizioni, opportunamente selezionati per riequilibrare una funzione lesa con azione antinfiammatoria, antidegenerativa e antispastica. Il complesso risulterebbe indicato specificamente per il morbo di Crohn, ma anche per tutte le malattie infiammatorie croniche dell’intestino, diarree ricorrenti, coliti croniche. Cordiali saluti.
Fabio dice
Buongiorno Dottoressa,
Ho una storia clinica di grande astenia,unitamente a dolori muscolari,crampi e ultimamente periodi con battiti elevati- 80 BPM a riposo.
Sono stati effettuati tutti gli esami clinici escludendo qualsiasi malattia tradizionale e ho provato parecchi rimedi omeopatici suggeriti dal mio medico unicista. Purtroppo i sintomi permangono. Cercando e leggendo ho trovato che nux-vomica assomiglia molto ai miei sintomi,compreso il sonno di pessima qualità con frequenti risvegli e il fatto di essere costantemente sul chivalá ovvero con i sensi sempre allertati….
Potrebbe suggeririmi una corretta diluizione del rimedio? Il mio medico suggerirebbe come sempre la.scala 30ch-200ch-10k-1mk
La ringrazio in anticipo e le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Fabio, i sintomi che lei avverte sono quelli tipici degli stati ansiosi e depressivi, che spesso convivono nello stesso quadro psicologico, alternati e sovrapposti. Pertanto, avendo escluso qualsiasi patologia organica, è molto probabile che lei soffra proprio di tali disturbi emotivi. Nux vomica è un importante rimedio omeopatico per la cura delle sofferenze emotive che hanno però le caratteristiche psicologiche del rimedio. Quindi se lei si ritrova in tali caratteristiche, rilevabili ampiamente dal presente articolo, allora Nux vomica potrebbe essere adatto. Se vuole avere una panoramica dei principali rimedi che vengono più frequentemente utilizzati, può consultare l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Per quanto riguarda la diluizione, anche se quello da lei citato è uno dei protocolli terapeutici che viene prescritto, com’è noto, questa è strettamente personale, non generalizzabile, in quanto dipendente essenzialmente dalla reattività e sensibilità del singolo organismo e dal livello d’intervento terapeutico necessario, nonché dal grado di somiglianza rimedio-paziente. Sarebbe quindi opportuno che lei ne parlasse con il suo medico omeopata, che conoscendola bene la saprà indirizzare correttamente. Cordiali saluti.
veronica dice
Gentile dottoressa, mi sono stati prescritti NUX VOMICA, GALIUM HEEL e LYMPHOMYOSOT volevo sapere se possono avere effetti sull’ anello anticoncezionale riducendone o annullandone l’ effetto e in che dosi è consigliabile assumerli?
Grazie per l’ attenzione
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Veronica, sarebbe opportuno che le domande le rivolgesse al medico che le ha prescritto i rimedi, che ritengo trattasi di un medico omeopata, perché più di ogni altro può rispondere con la dovuta precisione in merito al suo caso specifico. Comunque in linea del tutto generale, i rimedi omeopatici non avendo controindicazioni o effetti collaterali (intesi questi nel senso tradizionale del termine) non sono in grado di interferire con alcunché e quindi anche con l’anello anticoncezionale. Per quanto riguarda la posologia, questa, come tutte le entità terapeutiche omeopatiche, è strettamente personale, non generalizzabile, intimamente legata al singolo caso, in quanto essenzialmente dipendente dal grado di profondità della patologia o del disturbo e dalla reattività e sensibilità dell’organismo. Anche qui il medico che ha prescritto i rimedi potrà essere opportunamente preciso. Giusto per informarla, la cura prescritta piuttosto che al mondo dell’omeopatia classica appartiene al mondo dell’omotossicologia, che pur avendo diversi punti di contatto con l’omeopatia, alla quale si ispira, ha degli orientamenti terapeutici e dei criteri di scelta dei rimedi completamente differenti. Infatti Galium Heel e Lymphomyosot sono degli omotossicologici (o antiomotossici), più precisamente sono dei rimedi complessi costituiti da un mix di rimedi omeopatici e/o di bioterapici in diluizioni decimali. Nux vomica è un rimedio omeopatico unitario dell’omeopatia classica che viene adoperato anche dall’omotossicologia e come tale segna il punto d’incontro tra le due medicine. Cordiali saluti.