DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Nux vomica si ottiene dalla tintura dei semi del frutto della pianta Strychnos Nux vomica o Noce vomica, prima essiccati e poi polverizzati e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
Strychnos Nux vomica o Noce vomica è un albero della famiglia delle Loganiaceae, dalle dimensioni medie, originario dell’Asia subtropicale, coltivato nello Sri Lanka (già isola di Ceylon), nell’Arcipelago Malese e nell’Australia settentrionale. Il tronco è corto e spesso. I rami sono irregolari con corteccia liscia color cenere. Le foglie sono opposte, ovali, intere. I fiori sono piccoli, bianchi e bianco-verdastri, riuniti in corimbi (tipiche infiorescenze in cui i fiori si trovano tutti alla stessa altezza). La pianta fiorisce nella stagione fredda. I frutti sono delle bacche globose, delle dimensioni di un’arancia, con epicarpo (buccia) duro, di colore verde prima, aranciato poi e con polpa bianca, gelatinosa, amara, che racchiude parecchi semi. Questi sono discoidali, da 2 a 2,5 cm di diametro per 1/2 cm di spessore, di colore grigio cenere, ricoperti da una sottile peluria setosa. Tali semi contengono alcuni alcaloidi ed in particolare due che hanno la maggiore concentrazione, la stricnina e la brucina, che sono molto tossici ed amari e costituiscono i due principi farmacologicamente più attivi.
Ricordiamo che gli alcaloidi sono sostanze organiche azotate di origine vegetale dotate di grande effetto farmacologico a fronte dell’assunzione di piccole dosi di sostanza (ad es. caffeina, nicotina, morfina, papaverina, cocaina, stricnina, brucina, ecc.). In quanto sostanze altamente reattive con le attività biologiche, sono tra le più studiate ed utilizzate in farmacologia. Esplicano numerose azioni sull’organismo quali quella di ipereccitabilità del sistema neuromuscolare, di penetrare facilmente la barriera emato-encefalica, di esercitare effetti depressivi o stimolanti sul sistema nervoso centrale, di interagire con vari recettori neurotrasmettitori ed altro. Hanno sapore amaro e non sono molto solubili in acqua ma lo sono in alcool.
La stricnina, come detto, è un alcaloide molto tossico ed è una delle sostanze più amare conosciute. Si presenta come una polvere bianca, cristallina, inodore. Se si aggiunge acido nitrico o un nitrato si produce una soluzione dal colore giallo-arancio molto intenso. La stricnina si ottiene dalla farina dei semi delle piante appartenenti al genere Strychnos, in particolare della Strychnos Nux vomica: ciò per tradizione e per la maggiore disponibilità di questa pianta. Agisce sul sistema nervoso centrale come potente eccitante e su quello periferico ove causa il blocco di particolari terminazioni nervose. Questo comporta che ogni stimolo diventa uno spasmo. La dose mortale media per l’uomo è di 1 mg/kg. La morte sopravviene per blocco respiratorio o per esaurimento fisico.
La stricnina è stata usata come pesticida per topi ed altri animali indesiderati. Nella prima metà del secolo scorso è stata adoperata in medicina a piccole dosi come stimolante, come lassativo o come rimedio contro i disturbi dell’apparato digerente. Unitamente all’amfetamina era il dopante sportivo più usato intorno agli anni ’50-’60. Attualmente in Italia il commercio di stricnina e dei suoi derivati è vietato.
La brucina dal punto di vista farmacologico esplica un’azione analoga alla stricnina, anche se, pur rimanendo pericolosamente tossica, è meno attiva e meno amara della stricnina. A temperatura ambiente si presenta anch’essa come una polvere bianca inodore. L’aggiunta di acido nitrico o di nitrati produce soluzioni dal colore rosso molto intenso.
Contrariamente a quanto ritenuto da diversi omeopati, anche autorevoli, non è la Strychnos Nux vomica la pianta che ha la più alta concentrazione di stricnina esistente in natura. Ad esempio i semi della Strychnos Ignatia, da cui si ottiene il rimedio omeopatico Ignatia amara, ne contengono una quantità nettamente superiore.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Nux vomica è un rimedio costituzionale ed è uno dei principali policresti dell’omeopatia. Agisce prevalentemente sul sistema nervoso, sia centrale che periferico e sull’apparato digerente (fegato innanzitutto), con importanti riflessi sugli apparati cardiovascolare, muscolo-scheletrico, urinario, respiratorio, genitale femminile e maschile. I sintomi caratteristici sono simili a quelli prodotti dall’avvelenamento di stricnina e/o di brucina, che come visto sono gli alcaloidi maggiormente contenuti nei semi della Noce vomica da cui ha origine il rimedio. Di conseguenza le note chiave del rimedio sono lo spasmo e l’iperestesia (sensibilità esagerata), cui segue la freddolosità.
Gli spasmi, violenti ed incessanti, colpiscono tutti i muscoli volontari del corpo (esofago, laringe, schiena, arti, ecc.) ed anche quelli involontari (stomaco, intestino, retto in particolare, ano, vescica, utero, vasi sanguigni, ecc.), ai quali si accompagna la congestione del fegato, talché si determina uno stato spastico generalizzato dovuto all’intossicazione del soggetto. Ogni qualvolta un organo tenta di compiere un normale sforzo di contrazione, questo diventa esagerato ed automaticamente si trasforma in uno spasmo. Si può quindi dire che in Nux vomica i movimenti normali dell’organismo si compiono in un’anormale tensione spastica.
L’iperestesia riguarda sia la sfera fisica che quella psichica. C’è irritabilità e sensibilità eccessiva di diversi sistemi, organi ed apparati, tali da provocare, unitamente agli spasmi, numerose disfunzioni organiche. Il sistema sensoriale è quello particolarmente colpito, per cui il soggetto è ipersensibile a livello di tutti i sensi, provando particolare fastidio per i rumori, la luce, gli odori, non sopportando il dolore ed il minimo contatto, subendo cefalee di tipo congestizio che sopraggiungono spesso dopo un eccesso di collera, un pasto troppo abbondante, un’indigestione, ecc. Come negli altri tipi ipersensibili (Chamomilla, Hepar sulphur, ecc.) è sempre sproporzionato rispetto ai sintomi. La forte azione che il rimedio ha sul sistema nervoso rende il soggetto estremamente irritabile, impaziente, collerico, sempre di cattivo umore, ansioso, dispettoso, vendicativo, litigioso, scontento, insoddisfatto, esigente nei confronti degli altri come verso se stesso, incapace di sopportare la minima contraddizione, il minimo ostacolo. Si tratta in sostanza di soggetti che hanno prevalentemente un temperamento nervoso – bilioso, visto che prima si arrabbiano e poi pensano (al contrario di Lycopodium). Solitamente hanno colorito giallastro (l’ittero per i problemi epatici), guance incavate, capelli scuri, occhi neri e sono magri.
Anche il comportamento e lo stile di vita sono contraddistinti da esagerazioni. Il tipo Nux vomica fa abuso di sostanze irritanti ed eccitanti (caffè, tè, vino, alcool, farmaci di ogni specie, spezie, cibi piccanti, ecc.), gli piace fumare, mangia troppo e dopo soffre di indigestione, di dispepsia, di senso di pienezza, di crampi allo stomaco (insieme a Argentum nitricum è il rimedio più usato per problemi gastrici), è un intossicato epatico, ha bisogno frequente di urinare e di evacuare ma non si svuota del tutto, è prevalentemente stitico, soffre di iperlipidemia (aumento dei lipidi nel sangue, quali trigliceridi e colesterolo) e di ipertensione. Si addormenta facilmente ma si sveglia intorno alle 4 del mattino assalito dai suoi pensieri e dalle sue preoccupazioni. Si riaddormenta quando è ora di alzarsi, per cui è stanco, affaticato e di pessimo umore al risveglio. Lavora troppo, si sovraccarica intellettivamente, conduce la vita sedentaria e frettolosa della metropoli. E’ l’uomo d’affari della città, il manager, il dirigente di una grande azienda, il medico che non va mai in pensione, è cioè il superattivo per eccellenza. Manca però di equilibrio e di senso della misura, ad es. rimane al suo tavolo di lavoro finché non è sfinito, la sua mente passa da una problematica all’altra fino ad essere spossato, si preoccupa eccessivamente di mille cose, ecc.
La freddolosità è la terza nota chiave che contraddistingue Nux vomica. Il soggetto sente freddo per tutto il corpo, ha mani e cute livide, punta del naso particolarmente fredda, non riesce a scaldarsi a letto di notte, deve essere sempre molto coperto, avverte freddo al minimo movimento e ciò aggrava ulteriormente la sua sedentarietà. Il semplice spostamento d’aria sotto il lenzuolo aggrava il raffreddore, la tosse, i dolori. Anche durante la febbre, nonostante il corpo sia urente e la faccia rossa e calda, non può muoversi o scoprirsi senza provare freddo. Rabbrividisce al minimo contatto con qualcosa di freddo o alla minima sensazione di freddo.
Tutti i sintomi migliorano con il riposo, anche un breve sonnellino, di sera, con il tempo umido, con il caldo, in una camera calda, con applicazioni calde, bagno caldo, bevande calde.
I sintomi peggiorano con il freddo secco, dopo i pasti, con l’assunzione di sostanze eccitanti o irritanti, fumando, di mattina presto, con il lavoro intellettuale, al minimo contatto.
Per quanto il rimedio sia tendenzialmente predisposto per curare le patologie croniche, può essere adoperato per fronteggiare con successo anche le manifestazioni acute.
I principali sinergici (complementari) di Nux vomica sono Kali carbonicum, Phosphorus, Sepia, Sulphur.
I principali antidoti sono Aconitum, Arsenicum album, Belladonna, Coffea, Opium, Pulsatilla, Thuya, Vinum.
L’altro importante rimedio della materia medica omeopatica, che ha un’azione generale eccitante sul sistema nervoso ed i cui sintomi fondamentali sono essenzialmente spastici, è Ignatia amara. Però le diverse concentrazioni di stricnina e di brucina e degli altri alcaloidi minoritari presenti, fanno sì che i due rimedi, pur avendo notevoli somiglianze, hanno patogenesi completamente differenti. In Nux vomica, come abbiamo visto, prevale la sfera dell’irritabilità, per cui i suoi spasmi sono conseguenti ad un’irritazione, un affaticamento, una collera, ecc. In Ignatia prevale invece la sfera dell’emotività o meglio della instabilità emotiva, per cui gli spasmi sono causati da emozioni perturbanti, pensieri, dispiaceri, ecc.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Nux vomica si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio stesso.
1) SISTEMA NERVOSO. Iperestesia (sensibilità esagerata) di tutti i sensi. Aumento eccessivo dell’attenzione e dei riflessi. Nervosismo con spasmi, irritabilità, collera, cattivo umore. Risveglio precoce e sonno inquieto, con sonnolenza di mattina, in soggetti affaticati. Sonnolenza post-prandiale, migliorata da un breve sonno. Ipersensibilità e parestesia (alterazione della sensibilità degli arti, ad es. formicolio, o di altre parti del corpo) delle estremità. Nevralgie con dolore tirante simile ad una trazione.
2) FEGATO. Fegato ipertrofico, congestionato, duro, sensibile, dolente al tatto. Insufficienza epatica con leggero ittero. Colica biliare dovuta a calcolosi.
3) APP. GASTROENTERICO. Dispepsia. Gastrite acuta o cronica con bruciore e rigurgiti acidi. Predisposizione verso l’ulcera gastroduodenale. Dolori epigastrici di tipo crampiforme. Eruttazioni, singhiozzo, flatulenza. Stipsi spastica, ossia con forte stimolo ad evacuare senza riuscire ad espellere le feci. Nausea mattutina con tendenza al vomito. Lingua con patina bianco-giallastra e gusto amaro al risveglio. Alitosi. Coliche flatulenti. Colite spastica. Possibile diarrea con vomito. Il rimedio si rivela utile anche per le intossicazioni alimentari e per i postumi di una sbronza. Possibili dolori e bruciori all’ano. Emorroidi sanguinanti.
4) TESTA. Emicrania angiospastica. Cefalea con la sensazione di un chiodo conficcato nella testa, che si aggrava dopo aver mangiato o dopo esposizione al sole. Cefalea di tipo nevralgico. Emicrania da stress. Emicrania in soggetti con la personalità del rimedio. Sensazione di confusione alla testa, sopra gli occhi, in modo particolare la mattina presto. Il mal di testa è spesso associato a nausea, bocca pastosa, dispepsia, emorroidi e vertigini.
5) APP. MUSCOLO-SCHELETRICO. Lombaggine con difficoltà a girarsi nel letto e che migliora con la posizione seduta. Sciatalgia che si aggrava sdraiandosi sul lato dolente, col movimento e col freddo. Spasmi e crampi di varia localizzazione. Rachialgia con dolore lungo tutta la colonna vertebrale, con nuca sensibile, rigida, con sensazione di pesantezza e di rottura nella zona lombo-sacrale. Reumatismo delle grandi articolazioni con muscoli rigidi, crampi e formicolio (come Aconitum).
6) APP. CARDIOVASCOLARE. Ipertensione arteriosa in fumatori con dolore nella regione precordiale. Palpitazioni cardiache accompagnate da angoscia e dall’insieme dei sintomi del rimedio.
7) APP. GENITALE FEMMINILE. Metrite (infiammazione dell’utero). Mestruazioni irregolari, solitamente anticipate, abbondanti, dolorose e prolungate. Ipermenorrea. Dismenorrea. Irritazione dei genitali esterni. Dolori post-partum del tipo crampiforme.
8) APP. GENITALE MASCHILE. Erezioni eccessive, alla minima eccitazione, anche durante il sonno, che creano spossamento e frustrazione.
9) APP. RESPIRATORIO. Raffreddore con prurito delle narici che fluidifica con il caldo e migliora all’aria aperta, sebbene il freddo l’aggravi. Naso chiuso e secchezza delle mucose durante la notte. Starnuti spasmodici al mattino e dopo i pasti. Episodi di asma alle 3 del mattino in soggetti con le caratteristiche del rimedio. Raucedine con catarro, irritazione della laringe e tosse spasmodica. Mal di gola con senso di costrizione che peggiora dopo aver mangiato ed all’aria fresca.
10) APP. URINARIO. Episodi di Cistite con brividi di freddo. Stranguria con bisogno urgente ed inefficace di urinare e con dolore vescicale che si irradia alla schiena.
DOSI
Nel caso 1), diluizione 30CH, 3 granuli 1-2 volte al dì, fino ad un massimo di 2 settimane.
Nel caso 9), diluizione 9CH, 3 granuli o 5 gocce 3 volte al dì.
Negli altri casi, diluizione 5CH, 3 granuli o 5 gocce ogni 2-3 ore.
(*) V. Note esplicative
lorena dice
buon giorno mio marito facendo un esame del sangue di controllo a riscontrato AST 45> su SU <40 CHE PRODOTTO OMEOPATICO E POSSIBILE USARE? GRAZIE
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lorena, i rimedi omeopatici non vengono individuati sulla base delle analisi cliniche bensì sulla base del quadro sintomatico, perché l’omeopatia è la medicina per la cura di una persona che ha una determinata sintomatologia e non per un disturbo o una disfunzione o una malattia in generale. Il rimedio omeopatico curativo per il singolo paziente sarà quello che rispecchia meglio la globalità dei suoi sintomi, sia fisici che psichici. Comunque, solo a titolo informativo, se esistono alterazioni o problematiche a carico del fegato o disfunzioni che chiamano in causa il fegato il più importante rimedio omeopatico che viene spesso utilizzato è Lycopodium, però con verifica medica da effettuare sul caso specifico. Cordiali saluti.
Armando dice
Buongiorno dottoressa, a volte ci sentiamo nei commneti di lycopodium.
In questi ho un fastidiosio raffreddore, posso prendere nux vomica gocce 7 CH 5 gocce 3 volte al di? Sospendendo lycopodium per ua settimana? Ringrazio e saluto.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Armando, non consiglio mai ai visitatori i rimedi, le diluizioni e le posologie, mi astengo sempre dal farlo, perché solo la visita medica omeopatica può essere in grado di fare ciò. Il servizio che questo sito web intende offrire, che ne rappresenta lo spirito, è di fornire informazioni, notizie, chiarimenti, spunti, riflessioni, ragionamenti, chiavi di lettura e quant’altro che possano aiutare il visitatore-paziente ad indirizzarsi correttamente. Sarà egli stesso a valutare se procedere da solo, con le possibili conseguenze, oppure più saggiamente a rivolgersi ad un medico omeopata, come io consiglio sempre di fare. Com’è noto l’omeopatia è una medicina molto personalizzata, è la “medicina che veste su misura”, come si è solito dire, per cui ogni paziente richiede la sua terapia che è facilmente diversa da quella di un altro, quand’anche entrambi affetti dalla stessa patologia o dallo stesso disturbo. Infatti per la scelta del rimedio omeopatico “giusto” occorrerà valorizzare non solo i sintomi comuni della patologia o del disturbo ma anche e soprattutto i sintomi caratteristici individuali del paziente, quali ad es. sensazioni, percezioni, modalità delle manifestazioni, localizzazione precisa dei disturbi, sintomi concomitanti, circostanze di aggravamento e di miglioramento, riflessi psicologici, ecc. Tale “lavoro” ovviamente lo può svolgere con la dovuta precisione solo il medico omeopata. Comunque, a titolo puramente informativo, i principali rimedi omeopatici che vengono più frequentemente utilizzati nelle affezioni delle prime vie respiratorie sono consultabili all’articolo “Raffreddore e Rinite allergica” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Cordiali saluti.
giulio dice
Dottoressa volevo sapere se lei lavora qui’ a Roma Come funzionano le sedute e quanto mi costerebbe venire in cura da lei ?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Giulio, come potrà rilevare nella sezione del sito “Chi sono”, non sono un medico bensì una biologa appassionata e studiosa di omeopatia che cerca di fornire con il presente sito web un’informazione chiara, comprensibile, oggettiva, disinteressata e responsabile su ciò che l’omeopatia e i rimedi naturali possono fare per la nostra salute e il nostro benessere. Anche attraverso le risposte ai commenti cerco di offrire notizie e spunti utili, ragionamenti e orientamenti, sia agli interessati che agli altri visitatori, ma il medico rimane sempre la figura centrale di riferimento insostituibile. Le sedute omeopatiche, che grosso modo si svolgono tutte allo stesso modo e che possono essere anche più di una, essendo degli atti medici a tutti gli effetti si compongono delle classiche fasi di: visita, anamnesi, diagnosi, prognosi e terapia. Solo che qui il malato è al centro di tutto e la malattia non è vista come un fatto a sé stante ma nella visione olistica che la considera inserita in un contesto articolato e complesso qual è l’organismo umano, che, oltre alla sua sintomatologia, possiede la sua psiche, le sue emozioni, le sue sensazioni, il suo ambiente, il suo stile di vita, la sua ereditarietà, la sua costituzione, il suo temperamento, ecc. ecc. Si concretizza cioè il processo medico-analitico che permette di pervenire correttamente alla terapia omeopatica, secondo il concetto che l’omeopatia è “la medicina del malato più che della malattia”. Di conseguenza la cura non può essere che strettamente individuale, considerato che ogni paziente presenta aspetti sintomatologici, costituzionali e comportamentali che lo rendono unico rispetto a tutti gli altri affetti dalla stessa patologia o dallo stesso disturbo. La terapia omeopatica sarà quindi costituita da rimedi e relative diluizioni che, nel rispetto della “legge di similitudine” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico, rispecchiano meglio il profilo complessivo del paziente, sia a livello fisico che psichico. Cordiali saluti.
Vale dice
Buongiorno Dottoressa,
mi capita a periodi di svegliarmi verso mattino presto con un dolore intenso alla nuca che mi impedisce di tenere la testa sul cuscino e mi costringe ad alzarmi, cerco di non prendere antidolorifici ma il dolore persiste più o meno intenso anche durante la giornata per regredire
spontaneamente verso sera. La cosa strana è che mi capita 4/5 volte in un mese e poi magari per 2 mesi nulla. Tenga presente che ho problemi di cervicale ma non sono certa che il disturbo arrivi
da lì, comunque le volevo chiedere se, secondo lei, il nux vomica, che ha funzionato bene per i miei problemi di insonnia è adatto anche in questo caso o se esiste un rimedio più specifico. Grazie per l’attenzione
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Vale, i principali rimedi omeopatici più frequentemente utilizzati nei disturbi dolorosi dell’apparato muscolo-scheletrico sono consultabili all’articolo “Reumatismi” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, tra cui Nux vomica. Nel rispetto della “legge di similitudine” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio più adatto sarà quello che contiene la sintomatologia più somigliante alla propria. Come riportato nell’articolo, in diversi casi l’azione terapeutica viene sostenuta da gemmoterapici della fitoterapia rinnovata, che hanno delle specifiche attività terapeutiche ed effettuano un’importante azione drenante, per cui possono essere adoperati anche da soli. Ovviamente sarebbe opportuno affidarsi alla competenza di un medico omeopata. Cordiali saluti.
giulio dice
La ringrazio volevo chiedergli un altra informazione se èra possibile mi è stata prescritta nux vomica oltre ai fiori di bach bach soffro di nervoso represso e di ansia generalizzata e ho sempre un forte magone alla bocca dello stomaco. Soffro di forte ansia soprattutto nei rapporti interpersonali,è un periodo che ho staccato con i miei vecchi amici a causa di lavoro e di altri impegni e quando mi capita di incontrarli sono totalmente sopraffatto da una forte ansia volevo chiedergli due cose la prima è se secondo lei la nux vomica 30 ch puo’ andare bene per il mio problema è la seconda è che da quando la prendo sono molto più nervoso e sembra che i sintomi si siano aumentati volevo sapere se fa’ parte della cura…la ringrazio..
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Giulio, se, da quanto si comprende, la cura le è stata prescritta da un medico omeopata, sarebbe opportuno informarlo di quanto accade, perché è l’unico in grado di darle le risposte precise. Evidentemente l’omeopata le ha prescritto Nux vomica dopo le opportune valutazioni, per le quali ha potuto perciò stabilire che il rimedio è il più adatto per lei. Se, a titolo informativo, volesse avere una panoramica dei principali rimedi omeopatici che vengono più frequentemente utilizzati nella cura dei disturbi emotivi, la invito a consultare l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Per quanto riguarda il maggiore nervosismo che avverte, potrebbe essere dovuto proprio all’assunzione di Nux vomica nell’ambito dell’aggravamento omeopatico, consistente in una temporanea intensificazione dei sintomi da curare all’inizio della terapia. L’aggravamento omeopatico, anche se disturbante, indica la reazione positiva dell’organismo sotto lo stimolo del rimedio omeopatico e quindi in un certo qual senso è da intendersi terapeutico, come indicatore di un percorso curativo favorevole. Se così fosse tale intensificazione dovrebbe gradualmente regredire fino a scomparire del tutto, senza lasciare alcuna conseguenza. A distanza di oltre tre settimane dall’assunzione del rimedio il fenomeno dovrebbe cominciare a palesarsi. Se invece l’aggravamento dovesse perdurare, allora sarà sempre il medico omeopata ad intervenire ed a contrastarlo omeopaticamente, non escludendo la sostituzione di Nux vomica con un rimedio diverso. Cordiali saluti.
gigi dice
Buongiorn dott,ssa Volpe. Due anni fa con la gastroscopia mi hanno diagnosticato Ernia iatale e Esofagite di grado A. Il gastroenterologo mi dato come cura il farmaco Lansoprazolo 15mg da prendere a vita e nei periodi di cambio stagione di aumentare la dose a 30mg per 2/3 settimane.
Navigando su internet ho letto che il lansoprazolo potrebbe generare delle forme tumorali. Allora tramite passa parola di amici che utilizzano l’omeopatia ho visto la sua recensione ho sto assumendo prima dei tre pasti 3 granuli di NUX VOMICA nel dosaggio 7 CH da 1 mese circa. Devo assumerlo per sempre? E’ il dosaggio esatto?
grazie
gigi
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Gigi, l’omeopatia si presta poco, o non si presta affatto, a raccogliere consigli, suggerimenti o esperienze di altre persone su patologie analoghe, perché è una medicina con una personalizzazione molto spinta, è “la medicina che veste su misura”, come si è solito dire, che sfugge a qualsiasi regola di carattere generale e che richiede un adattamento intimo al singolo caso. Infatti la scelta del rimedio omeopatico adatto a un determinato paziente, che è alla base del successo della terapia omeopatica, avviene nel rispetto della somiglianza rimedio-paziente, quella migliore possibile, considerando caratteristiche, sintomatologia, sensazioni, peculiarità che rendono il soggetto diverso da tutti gli altri affetti dalla stessa patologia o dallo stesso disturbo. Indubbiamente Nux vomica è il rimedio omeopatico più utile e più utilizzato tra tutti i farmaci omeopatici, specialmente per moltissimi disturbi dell’apparato digerente e non solo. Quindi se lei si ritrova abbastanza nelle caratteristiche generali del rimedio e specifiche relativamente all’esofagite (molto probabilmente da reflusso gastroesofageo) e sintomi concomitanti, allora Nux vomica potrebbe essere il rimedio omeopatico più adatto. Ma d’altronde ciò è verificabile dall’andamento dei disturbi con la terapia che dura da un mese circa. Anche la diluizione del rimedio è strettamente personale, in quanto legata alla reattività dell’organismo ed al livello d’intervento terapeutico necessario, anche se nella maggioranza dei casi quando occorre intervenire a livello sintomatico vengono preferite le basse diluizioni (quelle non superiori a 7CH). Per quanto riguarda la durata della terapia, generalmente le cure omeopatiche si protraggono finché si registrano benefici, senza porsi dei limiti temporali particolarmente stringenti e si interrompono, ovviamente, alla guarigione o al raggiungimento di un risultato soddisfacente, stabile e duraturo, per poi eventualmente essere riprese. Come lei ben sa anche l’alimentazione deve svolgere il suo ruolo, che è sempre importante ma che potrebbe fare la differenza proprio con un’esofagite di grado A. Essa deve essere perciò semplice e sana, evitando le pietanze eccessivamente condite o pesanti, privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, C, E e del gruppo B), limitando gli alimenti che ritardano lo svuotamento dello stomaco (cibi ricchi di grassi, cioccolato, insaccati, fritture, ecc.), riducendo il consumo di alcool, caffè, tè e spezie piccanti, abolendo le bevande gassate, masticando lentamente e a lungo. Inoltre risulterebbe utile ridurre l’eventuale sovrappeso, evitare l’uso di cinture o abiti troppo stretti in vita che possono aumentare la pressione addominale, dormire con la testa sollevata, ecc. Occorrerebbe evitare anche la sedentarietà. Comunque è sempre consigliabile che la terapia più adatta al caso specifico la prescriva un medico omeopata. Cordiali saluti.
Elena dice
Gentilissima dott.ssa, mio figlio ha preso i granuli di nux vomica 9ch e kalium phosphoricum 9ch. Per avere un effetto maggiore su un ragazzo di 20 anni studente universitario, può assumere le diluizioni da 5 ch? Oppure è preferibile continuare con quelle da 9ch?
Grazie sempre per la disponibilità
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Elena, in omeopatia non esiste il concetto di “effetto maggiore”, ma esiste il concetto di rimedio omeopatico individuato correttamente, ossia con modalità omeopatiche, di diluizione adatta, quella più attiva per il paziente e più consona al livello terapeutico necessario, e di posologia conseguente. Un criterio orientativo che è lecito adottare è che finché si registrano benefici non conviene cambiare. Cordiali saluti.
giulio dice
Salve dottoressa volevo un informazione sto prendendo gia’ da alcuni mesi i fiori di bach per una forte ansia continua e da tre settimane prendo anche nux vomica per quanto ancora posso continuare a prenderla ?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Giulio, generalmente le cure omeopatiche si protraggono finché si registrano benefici, senza porsi dei limiti temporali particolarmente stringenti e si interrompono, ovviamente, alla guarigione o al raggiungimento di un risultato soddisfacente, stabile e duraturo. Cordiali saluti.
Elena dice
Gent.ma Dott.ssa, la ringrazio per la risposta del 7 febbraio . Ho iniziato le gocce di nux vomica homaccord (10x3v. al g). E mi sento meno gonfia e più rilassata. Ma in alcuni momenti della giornata avverto tachicardia ed il cuore in gola, magari in momenti in cui sono preoccupata davanti a una mole di lavoro che ho paura (immotivatamente ) di non finire oppure aspetto notizie che non arrivano, ecc….. Qualche mese fa il mio medico curante mi aveva prescritto le compresse di xanax da 50 da prendere quando fosse stato necessario, in quanto non riteneva fosse una patologia. C’è qualche rimedio omeopatico da prendere al bisogno ?
Ancora grazie per la sua disponibilità. Saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Elena, i sintomi che lei avverte sono tipici degli stati d’ansia, tant’è che il medico curante a copertura le ha prescritto un ansiolitico tradizionale. A questo punto non si può escludere che i suoi disturbi gastro-intestinali siano anch’essi attribuibili, in toto o in parte, proprio all’ansia, come disturbi psicosomatici. I rimedi omeopatici per la cura degli stati ansiosi sono numerosi e diversi per caratteristiche, come potrà rilevare consultando l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati quelli principali più frequentemente utilizzati, insieme a diversi bioterapici di supporto. Come già suggeritole sarebbe opportuno rivolgersi ad un medico omeopata per la sicurezza di vedersi prescritta la terapia più adatta al proprio caso personale. Cordiali saluti.
Rita dice
Gentilissima Dott.ssa della Volpe,mio marito soffre frequentemente di lombalgia.Appurato che non si tratta di ernia discale ma di infiammazione, vorrei chiederle se effettivamente la nux vomica potrebbe avere un effetto positivo. Eventualmente n quale misura dovrebbe assumerla? la ringrazio anticipatamente. Rita.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Rita, i principali rimedi omeopatici che vengono utilizzati nei disturbi dolorosi dell’apparato muscolo-scheletrico sono consultabili all’articolo “Reumatismi” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, tra cui Nux vomica. Tenga però presente che l’omeopatia riesce ad ottenere gli effetti terapeutici desiderati solo se viene applicata correttamente la “legge di similitudine”, secondo la quale il rimedio omeopatico curativo deve essere scelto e individuato come quello che contiene un quadro patogenetico (leggi l’insieme dei sintomi, dei modi e dei processi fisiopatologici rappresentativi dell’instaurarsi e dello svilupparsi della malattia o del disturbo) sovrapponibile al quadro clinico del paziente e quanto maggiore è tale sovrapponibilità tanto migliori saranno i risultati. In parole più semplici la sintomatologia contenuta nel rimedio (cioè quella che il rimedio è in grado di curare) deve assomigliare il più possibile a quella del paziente e nel caso specifico di lombalgia deve essere considerato il tipo di dolore, o meglio la sensazione che la persona prova, la localizzazione precisa del disturbo doloroso, i sintomi concomitanti, l’eventuale causalità (ovverosia l’avvenimento che è all’origine del disturbo), le modalità di aggravamento o di miglioramento, ecc. In effetti in omeopatia ogni persona “chiama il suo rimedio”, la bravura sta nell’individuarlo. A ciò poi si aggiunge l’oculatezza nello scegliere la diluizione giusta, ossia quella più attiva per il paziente, in base alla reattività del singolo organismo, alle specificità del rimedio ed al livello d’intervento terapeutico che si richiede. Tale diluizione nel corso della terapia potrebbe anche essere suscettibile di cambiamenti. Dopodiché si adotta la posologia che ne consegue, tenendo conto anche del tempo di copertura terapeutico. Il concetto è che l’omeopatia è una medicina molto personalizzata, che “veste su misura” e quindi le entità terapeutiche (rimedio, diluizione, posologia, tempi di cura, adattamenti in corso d’opera, uso di bioterapici, ecc.) sono intimamente legate al caso individuale, potendo essere tranquillamente diverse da persona a persona pur se affette dalla stessa patologia o disturbo. Di conseguenza le diluizioni e le posologie riportate nell’articolo o in altra parte del sito hanno solo carattere orientativo, essendo inevitabilmente generiche e non personalizzate come invece richiede la buona pratica omeopatica. Le considerazioni fin qui riportate rappresentano solo alcuni dei tanti buoni motivi per cui è sempre opportuno rivolgersi ad un medico omeopata. Cordiali saluti.