DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Nux vomica si ottiene dalla tintura dei semi del frutto della pianta Strychnos Nux vomica o Noce vomica, prima essiccati e poi polverizzati e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
Strychnos Nux vomica o Noce vomica è un albero della famiglia delle Loganiaceae, dalle dimensioni medie, originario dell’Asia subtropicale, coltivato nello Sri Lanka (già isola di Ceylon), nell’Arcipelago Malese e nell’Australia settentrionale. Il tronco è corto e spesso. I rami sono irregolari con corteccia liscia color cenere. Le foglie sono opposte, ovali, intere. I fiori sono piccoli, bianchi e bianco-verdastri, riuniti in corimbi (tipiche infiorescenze in cui i fiori si trovano tutti alla stessa altezza). La pianta fiorisce nella stagione fredda. I frutti sono delle bacche globose, delle dimensioni di un’arancia, con epicarpo (buccia) duro, di colore verde prima, aranciato poi e con polpa bianca, gelatinosa, amara, che racchiude parecchi semi. Questi sono discoidali, da 2 a 2,5 cm di diametro per 1/2 cm di spessore, di colore grigio cenere, ricoperti da una sottile peluria setosa. Tali semi contengono alcuni alcaloidi ed in particolare due che hanno la maggiore concentrazione, la stricnina e la brucina, che sono molto tossici ed amari e costituiscono i due principi farmacologicamente più attivi.
Ricordiamo che gli alcaloidi sono sostanze organiche azotate di origine vegetale dotate di grande effetto farmacologico a fronte dell’assunzione di piccole dosi di sostanza (ad es. caffeina, nicotina, morfina, papaverina, cocaina, stricnina, brucina, ecc.). In quanto sostanze altamente reattive con le attività biologiche, sono tra le più studiate ed utilizzate in farmacologia. Esplicano numerose azioni sull’organismo quali quella di ipereccitabilità del sistema neuromuscolare, di penetrare facilmente la barriera emato-encefalica, di esercitare effetti depressivi o stimolanti sul sistema nervoso centrale, di interagire con vari recettori neurotrasmettitori ed altro. Hanno sapore amaro e non sono molto solubili in acqua ma lo sono in alcool.
La stricnina, come detto, è un alcaloide molto tossico ed è una delle sostanze più amare conosciute. Si presenta come una polvere bianca, cristallina, inodore. Se si aggiunge acido nitrico o un nitrato si produce una soluzione dal colore giallo-arancio molto intenso. La stricnina si ottiene dalla farina dei semi delle piante appartenenti al genere Strychnos, in particolare della Strychnos Nux vomica: ciò per tradizione e per la maggiore disponibilità di questa pianta. Agisce sul sistema nervoso centrale come potente eccitante e su quello periferico ove causa il blocco di particolari terminazioni nervose. Questo comporta che ogni stimolo diventa uno spasmo. La dose mortale media per l’uomo è di 1 mg/kg. La morte sopravviene per blocco respiratorio o per esaurimento fisico.
La stricnina è stata usata come pesticida per topi ed altri animali indesiderati. Nella prima metà del secolo scorso è stata adoperata in medicina a piccole dosi come stimolante, come lassativo o come rimedio contro i disturbi dell’apparato digerente. Unitamente all’amfetamina era il dopante sportivo più usato intorno agli anni ’50-’60. Attualmente in Italia il commercio di stricnina e dei suoi derivati è vietato.
La brucina dal punto di vista farmacologico esplica un’azione analoga alla stricnina, anche se, pur rimanendo pericolosamente tossica, è meno attiva e meno amara della stricnina. A temperatura ambiente si presenta anch’essa come una polvere bianca inodore. L’aggiunta di acido nitrico o di nitrati produce soluzioni dal colore rosso molto intenso.
Contrariamente a quanto ritenuto da diversi omeopati, anche autorevoli, non è la Strychnos Nux vomica la pianta che ha la più alta concentrazione di stricnina esistente in natura. Ad esempio i semi della Strychnos Ignatia, da cui si ottiene il rimedio omeopatico Ignatia amara, ne contengono una quantità nettamente superiore.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Nux vomica è un rimedio costituzionale ed è uno dei principali policresti dell’omeopatia. Agisce prevalentemente sul sistema nervoso, sia centrale che periferico e sull’apparato digerente (fegato innanzitutto), con importanti riflessi sugli apparati cardiovascolare, muscolo-scheletrico, urinario, respiratorio, genitale femminile e maschile. I sintomi caratteristici sono simili a quelli prodotti dall’avvelenamento di stricnina e/o di brucina, che come visto sono gli alcaloidi maggiormente contenuti nei semi della Noce vomica da cui ha origine il rimedio. Di conseguenza le note chiave del rimedio sono lo spasmo e l’iperestesia (sensibilità esagerata), cui segue la freddolosità.
Gli spasmi, violenti ed incessanti, colpiscono tutti i muscoli volontari del corpo (esofago, laringe, schiena, arti, ecc.) ed anche quelli involontari (stomaco, intestino, retto in particolare, ano, vescica, utero, vasi sanguigni, ecc.), ai quali si accompagna la congestione del fegato, talché si determina uno stato spastico generalizzato dovuto all’intossicazione del soggetto. Ogni qualvolta un organo tenta di compiere un normale sforzo di contrazione, questo diventa esagerato ed automaticamente si trasforma in uno spasmo. Si può quindi dire che in Nux vomica i movimenti normali dell’organismo si compiono in un’anormale tensione spastica.
L’iperestesia riguarda sia la sfera fisica che quella psichica. C’è irritabilità e sensibilità eccessiva di diversi sistemi, organi ed apparati, tali da provocare, unitamente agli spasmi, numerose disfunzioni organiche. Il sistema sensoriale è quello particolarmente colpito, per cui il soggetto è ipersensibile a livello di tutti i sensi, provando particolare fastidio per i rumori, la luce, gli odori, non sopportando il dolore ed il minimo contatto, subendo cefalee di tipo congestizio che sopraggiungono spesso dopo un eccesso di collera, un pasto troppo abbondante, un’indigestione, ecc. Come negli altri tipi ipersensibili (Chamomilla, Hepar sulphur, ecc.) è sempre sproporzionato rispetto ai sintomi. La forte azione che il rimedio ha sul sistema nervoso rende il soggetto estremamente irritabile, impaziente, collerico, sempre di cattivo umore, ansioso, dispettoso, vendicativo, litigioso, scontento, insoddisfatto, esigente nei confronti degli altri come verso se stesso, incapace di sopportare la minima contraddizione, il minimo ostacolo. Si tratta in sostanza di soggetti che hanno prevalentemente un temperamento nervoso – bilioso, visto che prima si arrabbiano e poi pensano (al contrario di Lycopodium). Solitamente hanno colorito giallastro (l’ittero per i problemi epatici), guance incavate, capelli scuri, occhi neri e sono magri.
Anche il comportamento e lo stile di vita sono contraddistinti da esagerazioni. Il tipo Nux vomica fa abuso di sostanze irritanti ed eccitanti (caffè, tè, vino, alcool, farmaci di ogni specie, spezie, cibi piccanti, ecc.), gli piace fumare, mangia troppo e dopo soffre di indigestione, di dispepsia, di senso di pienezza, di crampi allo stomaco (insieme a Argentum nitricum è il rimedio più usato per problemi gastrici), è un intossicato epatico, ha bisogno frequente di urinare e di evacuare ma non si svuota del tutto, è prevalentemente stitico, soffre di iperlipidemia (aumento dei lipidi nel sangue, quali trigliceridi e colesterolo) e di ipertensione. Si addormenta facilmente ma si sveglia intorno alle 4 del mattino assalito dai suoi pensieri e dalle sue preoccupazioni. Si riaddormenta quando è ora di alzarsi, per cui è stanco, affaticato e di pessimo umore al risveglio. Lavora troppo, si sovraccarica intellettivamente, conduce la vita sedentaria e frettolosa della metropoli. E’ l’uomo d’affari della città, il manager, il dirigente di una grande azienda, il medico che non va mai in pensione, è cioè il superattivo per eccellenza. Manca però di equilibrio e di senso della misura, ad es. rimane al suo tavolo di lavoro finché non è sfinito, la sua mente passa da una problematica all’altra fino ad essere spossato, si preoccupa eccessivamente di mille cose, ecc.
La freddolosità è la terza nota chiave che contraddistingue Nux vomica. Il soggetto sente freddo per tutto il corpo, ha mani e cute livide, punta del naso particolarmente fredda, non riesce a scaldarsi a letto di notte, deve essere sempre molto coperto, avverte freddo al minimo movimento e ciò aggrava ulteriormente la sua sedentarietà. Il semplice spostamento d’aria sotto il lenzuolo aggrava il raffreddore, la tosse, i dolori. Anche durante la febbre, nonostante il corpo sia urente e la faccia rossa e calda, non può muoversi o scoprirsi senza provare freddo. Rabbrividisce al minimo contatto con qualcosa di freddo o alla minima sensazione di freddo.
Tutti i sintomi migliorano con il riposo, anche un breve sonnellino, di sera, con il tempo umido, con il caldo, in una camera calda, con applicazioni calde, bagno caldo, bevande calde.
I sintomi peggiorano con il freddo secco, dopo i pasti, con l’assunzione di sostanze eccitanti o irritanti, fumando, di mattina presto, con il lavoro intellettuale, al minimo contatto.
Per quanto il rimedio sia tendenzialmente predisposto per curare le patologie croniche, può essere adoperato per fronteggiare con successo anche le manifestazioni acute.
I principali sinergici (complementari) di Nux vomica sono Kali carbonicum, Phosphorus, Sepia, Sulphur.
I principali antidoti sono Aconitum, Arsenicum album, Belladonna, Coffea, Opium, Pulsatilla, Thuya, Vinum.
L’altro importante rimedio della materia medica omeopatica, che ha un’azione generale eccitante sul sistema nervoso ed i cui sintomi fondamentali sono essenzialmente spastici, è Ignatia amara. Però le diverse concentrazioni di stricnina e di brucina e degli altri alcaloidi minoritari presenti, fanno sì che i due rimedi, pur avendo notevoli somiglianze, hanno patogenesi completamente differenti. In Nux vomica, come abbiamo visto, prevale la sfera dell’irritabilità, per cui i suoi spasmi sono conseguenti ad un’irritazione, un affaticamento, una collera, ecc. In Ignatia prevale invece la sfera dell’emotività o meglio della instabilità emotiva, per cui gli spasmi sono causati da emozioni perturbanti, pensieri, dispiaceri, ecc.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Nux vomica si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio stesso.
1) SISTEMA NERVOSO. Iperestesia (sensibilità esagerata) di tutti i sensi. Aumento eccessivo dell’attenzione e dei riflessi. Nervosismo con spasmi, irritabilità, collera, cattivo umore. Risveglio precoce e sonno inquieto, con sonnolenza di mattina, in soggetti affaticati. Sonnolenza post-prandiale, migliorata da un breve sonno. Ipersensibilità e parestesia (alterazione della sensibilità degli arti, ad es. formicolio, o di altre parti del corpo) delle estremità. Nevralgie con dolore tirante simile ad una trazione.
2) FEGATO. Fegato ipertrofico, congestionato, duro, sensibile, dolente al tatto. Insufficienza epatica con leggero ittero. Colica biliare dovuta a calcolosi.
3) APP. GASTROENTERICO. Dispepsia. Gastrite acuta o cronica con bruciore e rigurgiti acidi. Predisposizione verso l’ulcera gastroduodenale. Dolori epigastrici di tipo crampiforme. Eruttazioni, singhiozzo, flatulenza. Stipsi spastica, ossia con forte stimolo ad evacuare senza riuscire ad espellere le feci. Nausea mattutina con tendenza al vomito. Lingua con patina bianco-giallastra e gusto amaro al risveglio. Alitosi. Coliche flatulenti. Colite spastica. Possibile diarrea con vomito. Il rimedio si rivela utile anche per le intossicazioni alimentari e per i postumi di una sbronza. Possibili dolori e bruciori all’ano. Emorroidi sanguinanti.
4) TESTA. Emicrania angiospastica. Cefalea con la sensazione di un chiodo conficcato nella testa, che si aggrava dopo aver mangiato o dopo esposizione al sole. Cefalea di tipo nevralgico. Emicrania da stress. Emicrania in soggetti con la personalità del rimedio. Sensazione di confusione alla testa, sopra gli occhi, in modo particolare la mattina presto. Il mal di testa è spesso associato a nausea, bocca pastosa, dispepsia, emorroidi e vertigini.
5) APP. MUSCOLO-SCHELETRICO. Lombaggine con difficoltà a girarsi nel letto e che migliora con la posizione seduta. Sciatalgia che si aggrava sdraiandosi sul lato dolente, col movimento e col freddo. Spasmi e crampi di varia localizzazione. Rachialgia con dolore lungo tutta la colonna vertebrale, con nuca sensibile, rigida, con sensazione di pesantezza e di rottura nella zona lombo-sacrale. Reumatismo delle grandi articolazioni con muscoli rigidi, crampi e formicolio (come Aconitum).
6) APP. CARDIOVASCOLARE. Ipertensione arteriosa in fumatori con dolore nella regione precordiale. Palpitazioni cardiache accompagnate da angoscia e dall’insieme dei sintomi del rimedio.
7) APP. GENITALE FEMMINILE. Metrite (infiammazione dell’utero). Mestruazioni irregolari, solitamente anticipate, abbondanti, dolorose e prolungate. Ipermenorrea. Dismenorrea. Irritazione dei genitali esterni. Dolori post-partum del tipo crampiforme.
8) APP. GENITALE MASCHILE. Erezioni eccessive, alla minima eccitazione, anche durante il sonno, che creano spossamento e frustrazione.
9) APP. RESPIRATORIO. Raffreddore con prurito delle narici che fluidifica con il caldo e migliora all’aria aperta, sebbene il freddo l’aggravi. Naso chiuso e secchezza delle mucose durante la notte. Starnuti spasmodici al mattino e dopo i pasti. Episodi di asma alle 3 del mattino in soggetti con le caratteristiche del rimedio. Raucedine con catarro, irritazione della laringe e tosse spasmodica. Mal di gola con senso di costrizione che peggiora dopo aver mangiato ed all’aria fresca.
10) APP. URINARIO. Episodi di Cistite con brividi di freddo. Stranguria con bisogno urgente ed inefficace di urinare e con dolore vescicale che si irradia alla schiena.
DOSI
Nel caso 1), diluizione 30CH, 3 granuli 1-2 volte al dì, fino ad un massimo di 2 settimane.
Nel caso 9), diluizione 9CH, 3 granuli o 5 gocce 3 volte al dì.
Negli altri casi, diluizione 5CH, 3 granuli o 5 gocce ogni 2-3 ore.
(*) V. Note esplicative
Marianna dice
Gent. Dott.ssa,
nel leggere la descrizione mi sono resa conto di quanto mio figlio (12 mesi, con problemi di reflusso) sia simile al soggetto nux vomica.
E’ un bimbo molto bello, intelligente, vivace, comunicativo, sorridente, ma allo stesso tempo impaziente, esigente, prepotente, geloso, superattivo, capelli scuri, occhi neri, mangia parecchio e di conseguenza ha bisogno frequente di evacuare, si addormenta abbastanza facilmente ma si sveglia intorno alle 4 del mattino, si riaddormenta quando è ora di alzarsi, per cui è stanco, affaticato e di pessimo umore al risveglio. Tutti i sintomi migliorano con il riposo, anche un breve sonnellino (necessita di 3 pisolini al giorno) o con un biberon caldo.
Tuttavia non è ipersensibile, piuttosto lo definirei iperinteressato a rumori, luci, … ha una soglia del dolore alta, non è freddoloso, anzi spesso suda e si scopre.
Mi domandavo se tale rimedio omeopatico potesse essere impiegato su un bimbo così piccolo per curare il reflusso, che gli provoca infiammazioni delle mucose e quindi frequenti raffreddori e tosse, oltre a sonno disturbato tutte le notti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Marianna, le sue legittime perplessità le può fugare solo un medico omeopata, meglio se anche pediatra, al quale sarà opportuno rivolgersi. Nux vomica è effettivamente un importante rimedio omeopatico in grado di coprire tutti i sintomi da lei descritti, però l’opportunità dell’uso del rimedio e la scelta della relativa diluizione è consigliabile, ripeto, che le stabilisca un omeopata. Cordiali saluti.
Elena dice
Gent.ma Dott.ssa, mi sono avvicinata in questi giorni con molta fiducia all’omeopatia, quindi cerco di capire quali possono essere i benefici nell’utilizzo.Ho 47 anni, lavoro come segretaria e conduco una vita sedentaria.Sono affetta da obesità importante (con la quale convivo con molta disinvoltura). Circa dieci anni fa ho subito un intervento di tiroidectomia totale per carcinoma papillare e conseguente iodioradioterapia.Assumo quindi giornalmente Eutirox da 150. Dalle varie letture su internet credo di essere di costituzione Carbonica. Vorrei sapere se le gocce di Nux Vomica Homaccord mi possono aiutare. Se sì, è preferibile l’assunzione 3 volte al giorno oppure le 30 gocce diluite e sorseggiate nell’arco della giornata? Cortesemente mi da qualche indicazione più precisa ? Posso associare qualche altro rimedio?
Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Elena, se lei intende chiedere se Nux vomica Homaccord potrebbe aiutarla a dimagrire e se in qualche misura potrebbe sopperire alla mancanza della tiroide, allora la risposta è negativa, nel senso che è alquanto improbabile che un rimedio del genere possa riuscirci. Se invece vuole sapere se Nux vomica Homaccord potrebbe aiutarla a superare qualche disturbo digestivo, anche o soprattutto di natura psicosomatica, allora la riposta è che potrebbe farlo, considerato che il rimedio risulterebbe indicato per tutti i disordini nel tratto gastro-intestinale e nella regione epatica, per il meteorismo e per i disturbi dopo abusi di sostanze (alcool, caffè, nicotina, ecc.). Il prodotto non è un rimedio dell’omeopatia classica bensì è un antiomotossico, ossia un rimedio dell’omotossicologia ed è un complesso di diversi rimedi omeopatici, tra cui Nux vomica, con più diluizioni a scalare. Sostanzialmente si dovrebbe comportare da rimedio sintomatico, anche se dovrebbe cominciare ad agire nel profondo sull’etiologia anatomica, funzionale e costituzionale, da cui scaturirebbe l’attività psicosomatica. La posologia, come per tutti i rimedi omeopatici, deve essere ritagliata sul caso personale, anche se quelle da lei citate sono entrambe adottate di solito. Se lei comunque si ritrova nella costituzione carbonica allora un rimedio omeopatico unitario carbonico potrebbe essere utile, considerato che il sovrappeso, l’ipotiroidismo, il metabolismo rallentato, la ritenzione idrica, l’amore per il mangiare, la digestione lenta, la sedentarietà, la vita di routine, ecc. sono tutti aspetti costituzionali della serie carbonica. I rimedi da considerare potrebbero essere, ad esempio, Belladonna, Calcarea carbonica, Carbo vegetabilis, Graphites, Kali carbonicum, Magnesia carbonica, Natrum carbonicum, ecc. Ovviamente, nel rispetto della “legge dei simili”, il rimedio che assomiglia di più, sia dal punto di vista fisiologico che dal punto di vista psicologico, sarà in grado di produrre i risultati migliori. Il consiglio però è di rivolgersi ad un medico omeopata che, con la visita omeopatica, potrà prescrivere la terapia più appropriata per lei. Cordiali saluti.
Concetta dice
Volevo sapere dopo quanto tempo fa effe se lei ritiene sia il rimedio piu’ indicato nel mio caso.un leggero miglioramento l’ho notato e ho anche sospeso sempre da ieri sia il microser che il plasil.grazie e mi scusi se il quesito e’ spezzato ma ho avuto difficolta’ di connessioneetto
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Concetta, se il neurologo, che la conosce bene, le ha prescritto Nux vomica è perché ha fatto le proprie valutazioni e quindi ha giudicato che il rimedio in questa fase è il più adatto per lei. Poiché parla di compresse devo ritenere che si tratta di un rimedio complesso, costituito cioè da un mix di rimedi omeopatici, tra cui Nux vomica, a bassa diluizione. Considerato che il rimedio è un sintomatico non dovrebbe prendersi molto tempo per incominciare ad agire. Tenga comunque informato il medico di come vanno le cose. Cordiali saluti.
Concetta dice
Gentile dottoressa,e’da circa due settimane che soffro di nausea continua.il mio medico curante all’inizio mi ha detto che si trattava di influenza intestinale.dopo circa quattro giorni sono ritornata da lui perche’ la nausea continuava ma nn avevo altri sintomi tipici dell’influenz.allora ha detto che poteva trattarsi di infiammazione cervicale e siccome avevo un po’ di vertigini mi ha prescritto il microser 16mg e mi ha mandata daun osteopata.effettivamente la cervicale era blocata ma mi sn sentita meglio solo x quella serata perche’ il giorno dopo la nausea e’ tornata.allora sn ritornata dal mio medico che mi ha detto che si tratta di un sintomo psicosomatico.siccomoe sn in cura da un neurologo a circa tre anni x aensia e panico l’ho chiamata e lui mi ha prescritto il nux vomicavimicacompresse da prendere deopo i pasti principali.lo sto usando da ierie in tutto ho preso quattro ccompresse fino ad ora.vol
Vale dice
Buongiorno, sto assumendo da circa un mese Nux Vomica 30ch per problemi di insonnia ovvero faccio fatica ad addormentarmi, sembra che funzioni, a parte qualche sporadico episodio, comunque volevo chiederle per quanto tempo lo posso assumere? Eventualmente esiste qualche rimedio piu’ specifico? Tenga presente che sono una persona abbastanza stressata e con problemi di colite spastica (risolti quasi totalmente con l’assunzione di magnesio supremo), irritabilità ecc..
Grazie. Cordiali saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Vale, relativamente alla prima domanda, in genere una cura omeopatica si protrae, senza porsi dei limiti temporali particolarmente stringenti, finché perdurano i benefici ed, ovviamente, si smette alla guarigione o al raggiungimento di un risultato soddisfacente, stabile e duraturo. Per quanto riguarda la seconda domanda, in omeopatia non esiste il concetto di rimedio più specifico ma solo quello di rimedio più adatto alla propria persona ed al proprio quadro clinico, cioè il rimedio omeopatico più somigliante, nella sintomatologia e nelle caratteristiche, nelle causalità e nelle modalità, nelle sensazioni e nei sintomi concomitanti, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. In effetti in omeopatia ogni persona “chiama il suo rimedio”, la bravura sta nell’individuarlo. A ciò poi si aggiunge l’oculatezza nello scegliere la diluizione giusta, ossia quella più attiva per il paziente, che nel corso della terapia potrebbe anche essere suscettibile di cambiamenti. Questi sono solo alcuni dei tanti buoni motivi per cui è sempre opportuno rivolgersi ad un medico omeopata. Per quanto riguarda specificamente l’insonnia sarebbe altresì importante adottare alcuni accorgimenti. La sera consumare un pasto leggero, limitando i cibi grassi, le salse, i farinacei che appesantiscono la digestione. Evitare comunque di coricarsi subito dopo mangiato, se possibile camminare almeno per un quarto d’ora – mezz’ora, oppure praticare un esercizio fisico leggero, ascoltare della musica rilassante (ad es. classica, romantica), o fare una lettura distensiva (evitando quelle eccitanti o angoscianti), evitare le discussioni e le dispute familiari, non rinviare l’andata a letto se si avverte un principio di sonnolenza. Integrare al pasto della sera gli alimenti che esercitano un’azione sedativa, come aglio, cipolle, scalogni, basilico, avena, cavolo, zucca, maggiorana, lattuga, melissa, mela, albicocche, pesche, miele. Preferire sempre un’alimentazione con cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B1, B2, C, D, E), con un buon contenuto di fibre e di sali minerali e abolire le sostanze eccitanti come tè, caffè, tabacco. Prendere l’abitudine di bere la sera, prima di andare a letto, una tisana di foglie d’arancio o di tiglio o di passiflora, oppure una tazza di latte caldo. Controllare anche alcuni fattori nella camera da letto, come ad es. la temperatura, la rumorosità, l’idoneità del letto, del materasso, del cuscino, delle coperte, del pigiama. Anche la posizione del corpo nel letto potrebbe avere la sua importanza. Infine dia un’occhiata all’articolo “Per riposare meglio” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove sono riportati diversi preparati fitoterapici dell’antica tradizione molto utili per una regolarizzazione del sonno sia in quantità che in qualità. Cordiali saluti.
mario dice
Buonasera Dottoressa,trovo interessante il lavoro che svolge in questo sito e anche la sua conoscenza dell’omeopatia, ho una gastrite con reflusso,e in questo momento e forte con difficolta’ digestive,sto prendendo una sorta di esomeprazolo,cmq ho letto del nux vomica e delle proprieta’ ottime,e l’ho acquistato in granuli proprio oggi,le chiedo cortesemente quanti granuli dovrei prendere…la ringrazio in anticipo cordiali saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Mario, la invito a consultare anche l’articolo “Disturbi gastrici” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove potrà trovare diverse informazioni che la potrebbero interessare, che però, relativamente ai parametri terapeutici, hanno solo carattere orientativo, generico ed inevitabilmente non personalizzato, per cui non possono sostituire la prescrizione del medico omeopata, al quale è sempre opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.
gigi dice
nux vomica Heel compresse mi è stato consigliato da un’amica di mia moglie che lo assume da diversi anni con ottimi risultati.
L’ho iniziato da 1 mese sostituendo la pastiglia del medicinale Lansoprazolo 15mg che mi era stata prescritta dal medico curante dopo la gastroscopia che aveva rilevato Ernia iatale e Esofagite di Grado A.
Ne sto assumendo 3 al giorno lontano dai pasti ( 1 prima del pranzo – 1 prima della cena- 1 prima di coricarmi)
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Gigi, anche se la domanda non è stata formulata, le preciso che Nux vomica Heel non è un rimedio dell’omeopatia classica, bensì è un antiomotossico, cioè un rimedio dell’omotossicologia, che pur avendo diversi punti di contatto con l’omeopatia, alla quale si ispira, ha però degli orientamenti terapeutici e dei criteri di scelta dei rimedi completamente differenti. In particolare è un rimedio complesso o composto semplice, ossia è costituito da un mix selezionato di rimedi omeopatici con diluizioni decimali, che risulterebbe indicato per la gastrite acuta e cronica e per la pirosi. La posologia che viene solitamente consigliata è di 1 compressa da sciogliere in bocca 3 volte al dì. Sarebbe però stato meglio che il consiglio glielo avesse dato un medico omeopata, al quale è sempre opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.
MARTINA dice
Buongiorno Dottoressa,
sono una ragazza di 32 anni e soffro di REFLUSSO GASTROESOFAGEO da un anno quasi. la medicina classica non è riuscita a guarirmi anche se ho preso tanti farmaci anzi ha solamente aggravato il problema. Sono una persona molto ansiosa da sempre e questo non mi aiuta. Da novembre mi sta aiutando un omeopata da prima con gocce R7 + R72 + R5 (30+30+30) con scarso risultato ed ora mi ha dato una cura nuova Arsenicum Album 7CH granuli + Nux Vomica 15CH granuli (3+3 3volte al di). Prima dei pasti Arsenucum e dopo i pasti Nux Vomica ma a quanta distanza secondo lei tra i pasti è più giusto prenderli ? E secondo lei questa terapia potrebbe funzionare contro il mio disturbo ?
grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Martina, per massimizzare il livello di assunzione dei rimedi omeopatici è opportuno adoperarli lontano dai pasti (in genere mezz’ora prima e un’ora e mezza dopo, senza essere eccessivamente fiscali) e lontano dall’uso di sostanze fortemente aromatiche, come menta, spezie in genere, dentifricio, caffè, ecc. Arsenicum album e Nux vomica sono due importantissimi rimedi omeopatici spesso utilizzati per trattare il reflusso gastroesofageo ed altri disturbi dell’apparato gastro-intestinale, anche di tipo psicosomatico. Sono entrambi dei policresti omeopatici, cioè “rimedi ad azione generale” che posseggono un’attività profonda e polivalente, in grado di curare numerose patologie e di coprire una vasta gamma di sintomi. Come certamente saprà, bisognerà potersi aiutare anche adottando uno stile di vita adeguato, come ad esempio tenere un’alimentazione semplice e sana, evitare di mangiare molto la sera, consumare possibilmente piccoli pasti più volte al giorno, masticare lentamente, limitare gli alimenti che ritardano lo svuotamento dello stomaco (cibi ricchi di grassi, cioccolato, insaccati, fritture, ecc.), ridurre il consumo di alcool, caffè, tè e spezie piccanti, abolire le bevande gassate, non masticare chewingum, bere molta acqua, ridurre l’eventuale sovrappeso, evitare l’uso di cinture o abiti troppo stretti in vita che possano aumentare la pressione addominale, dormire con la testa sollevata, ecc. Cordiali saluti.
Giuseppe dice
Gentile dottoressa Rita della Volpe,sono un uomo di anni 57,ho iniziato una dieta dal 2012 ed alla data di oggi la sto ancora effettuando, solo che sono aumentato di poichè vado a controllo dal mio medico ogni mese, questi, all’ultimo controllo, mi ha prescritto NUX VOMICA HOMACCORD da prendere 10 gocce al giorno lontano da cibi e bevande. vorrei sapere da lei:
1) Se questo prodotto fa dimagrire
2) se questo prodotto può causare danni al sistema nervoso
3) Se questo prodotto è tossico
4) Se questo prodotto dalle analisi del sangue può dare risultati di Dopping.
Le sarei grato se lei mi inviasse una risposta al più presto.
cordiali saluti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Giuseppe, dobbiamo premettere che l’omeopatia può aiutare a dimagrire, o per meglio dire a perdere il peso superfluo, facendo uso di rimedi che però non sono dei dimagranti nel senso classico del termine, in grado cioè di inibire l’assimilazione del cibo, ma di rimedi che agiscono in maniera complessiva e sistemica, coinvolgendo l’intero organismo, ottimizzando le prestazioni di tutto il corpo, potendo intervenire a livello metabolico e gastro-intestinale ed agendo anche sull’aspetto motivazionale. Ciò premesso, se il suo medico le ha prescritto Nux vomica Homaccord è perché ha fatto le proprie valutazioni e quindi ha potuto stabilire che, in questa fase, il rimedio è il più adatto a lei. Nux vomica Homaccord non è un rimedio dell’omeopatia classica, bensì è un antiomotossico, cioè un rimedio dell’omotossicologia, in particolare è un complesso di vari rimedi omeopatici, tra cui Nux vomica (gli altri sono Bryonia, Lycopodium, Colocynthis), con caratteristiche funzionali analoghe e tropismo tissutale affine. Ogni componente è presente in più diluizioni a scalare (basse, medie, alte), in modo da poter trattare le malattie di origine psico-somatica agendo sull’aspetto organico tramite le basse diluizioni, sull’aspetto funzionale/fisiologico tramite le medie diluizioni e sull’aspetto mentale tramite le alte diluizioni. Il complesso risulterebbe particolarmente adatto per tutti i disordini nel tratto gastro-intestinale e nella regione epatica, per i disturbi dopo abusi di sostanze (alcool, caffè, nicotina, ecc.), per il meteorismo, con eventuali connotazioni psico-somatiche. Relativamente agli altri tre quesiti, i rimedi omeopatici o gli altri bioterapici in preparazione omeopatica non sono tossici, non possono causare danni biologici, non alterano le analisi del sangue, non hanno effetti collaterali (intesi nel senso tradizionale del termine), non hanno controindicazioni, perché innanzitutto non contengono sostanze a livello ponderale, ma solo infinitesimale, e poi perché la loro azione terapeutica è rivolta unicamente a stimolare ed incanalare correttamente la capacità propria di guarigione o di regolazione dell’organismo. Ovviamente per il dimagrimento, anche per quanto detto in precedenza, poiché il rimedio miracoloso non esiste, occorrerà potersi aiutare avviando un percorso di rieducazione alimentare e di miglioramento del proprio stile di vita. Cordiali saluti.
stefania dice
Buonasera ho una bambina di 4 anni molto irrequieta che dorme poco, fa fatica ad addormentarsi e si sveglia spesso di notte, quando era piccola un’omeopata mi aveva prescritto la nux vomica in monodose da 30 ch, può essere il caso di riprenderla e con che somministrazioni?
cordiali saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Stefania, non è affatto scontato che a distanza di tempo un rimedio omeopatico possa essere ancora adatto, specialmente per i bambini che sono destinati a cambiare con la crescita. Per l’eventuale conferma dovrebbe riprendere i contatti con l’omeopata. Tenga comunque presente che il rimedio omeopatico per eccellenza dell’insonnia dei bambini è Chamomilla (con l’occasione si legga l’articolo omonimo nella presente sezione del sito). Infatti Chamomilla è il rimedio dei bambini irrequieti, ipernervosi, agitati, che hanno difficoltà ad addormentarsi e che presentano un sonno comunque disturbato. Potrebbe anche essere utile adoperare occasionalmente (nei periodi di maggiore eccitazione e non per lungo tempo) una tisana leggera di fiori di camomilla, dolcificata con zucchero o ancora meglio con miele, che, presa calda la sera, calma e concilia il sonno. Per il caso specifico, ripeto, sarebbe opportuno ricorrere al medico omeopata. Cordiali saluti.