DESCRIZIONE
Lycopodium clavatum (nome italiano Licopodio) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Licopodiaceae. Cresce su suoli prevalentemente acidi e silicei, sia in zone temperate che in quelle più fredde montane di Europa, Asia, America settentrionale e Africa australe. In Italia la si trova sia nelle radure boscose che nei pascoli delle Alpi e degli Appennini fin oltre i 2000 metri.
Il nome Lycopodium deriva dal greco ed è composto da lico (cioè “lupo”) e podio (cioè “piede”), perché riferito alla somiglianza dei rami giovani a un “piede di lupo”. Il nome clavatum deriva dal latino “clava” ed è riferito alla forma delle spighe terminali, di cui alla descrizione che segue.
La pianta ha il fusto principale strisciante al suolo, raggiunge un’altezza massima di circa 1 metro ed è a crescita lentissima. Le foglie, numerosissime sul fusto e sui rami, hanno una disposizione embricata (come le tegole di un tetto). I rami fertili sono eretti, alti 10-20 cm e terminano con delle lunghe spighe di colore giallino (in genere da 1 a 3), formate da brattee ovali, con l’apice acuminato, che racchiudono gli sporangi, a forma di fagiolo, i quali a maturità si aprono lasciando cadere una polvere gialla costituita da microscopiche spore spesso aggregate a quattro a quattro. E’ questa polvere di spore, inodore e insapore, non solubile in acqua ma solubile in alcool, che si raccoglie più facilmente con l’essiccazione, a costituire la droga utile per i diversi scopi terapeutici.
La polvere delle spore di Licopodio contiene, infatti, sostanze grasse e diversi alcaloidi ai quali si attribuiscono le proprietà medicamentose della pianta. Detta anche “farina delle streghe” per l’uso che se ne è fatto sin dai tempi antichi nella medicina popolare, veniva utilizzata contro i disturbi gastrici e urinari, come sedativo, antispastico, diuretico, lassativo e per rivestire le pillole. Attualmente trova ancora impiego per uso esterno come decongestionante e calmante nelle dermatiti e nelle irritazioni cutanee in generale ed anche per l’igiene dei bambini onde evitare il contatto fra la pelle nelle pieghe profonde ed asciugare le zone macerate.
Per la sua caratteristica di essere facilmente infiammabile, la polvere di Licopodio viene impiegata per la realizzazione di fuochi d’artificio o di finte esplosioni ai fini scenografici (per questo è chiamata “zolfo vegetale”). In passato veniva adoperata per provocare i flash delle macchine fotografiche.
L’Omeopatia ne ha fatto uno dei più grandi rimedi della materia medica.
Il rimedio omeopatico Lycopodium si ottiene dalla tintura madre della polvere di spore della pianta Lycopodium clavatum e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Lycopodium è uno dei grandi rimedi costituzionali dell’omeopatia, ad azione lunga e profonda. E’ un rimedio che agisce sull’insieme della persona e sulla sua economia generale, dovendo operare su un metabolismo profondamente alterato e squilibrato, con inevitabili ripercussioni sulle reazioni complessive del soggetto, sia dal punto di vista fisico che psichico. La principale sfera d’azione del rimedio riguarda l’apparato digerente, in particolare il fegato e la sua funzionalità, che ne costituiscono il vero punto debole. Il rimedio corrisponde cioè ad una perturbazione profonda del metabolismo generale, connotata da un cattivo funzionamento del fegato e del tubo digerente, con tendenza alla steatosi epatica (fegato grasso, ossia con accumulo di trigliceridi), alla epatomegalia (aumento di volume del fegato) fino alla atrofia epatica (con conseguente grave insufficienza epatica). Ciò comporta predisposizione a dimagrimento, denutrizione (per disturbi nell’assimilazione, in particolare dei grassi), iperacidità delle secrezioni ed escrezioni, atonia gastrointestinale con flatulenza, ipercolesterolemia, iperuricemia (dovuta ad una ridotta eliminazione renale dell’acido urico), eruzioni cutanee, affezioni respiratorie e polmonari.
Per comprendere meglio le caratteristiche del rimedio è utile partire dall’analisi del suo aspetto mentale, che in fondo giustifica tutti i mali.
Il soggetto Lycopodium vive contemporaneamente, con enorme frustrazione, due condizioni emotive contrapposte: l’insicurezza e l’ambizione.
Vi è l’insicurezza perché non si sente adeguato, all’altezza della situazione, non crede in se stesso e non ha fiducia nelle proprie possibilità. Teme di sbagliare, di fallire, di non riuscire nei suoi intenti, di non essere in grado di fare le cose nel modo migliore e di non riuscire a farsi apprezzare o, addirittura, a farsi voler bene dalle altre persone. Ha paura di parlare in pubblico, di proporsi o di fare il primo passo, di allacciare nuovi rapporti e questo aumenta ancora l’insicurezza, l’ansia, la frustrazione ed il senso di inferiorità, che condizionano e limitano la sua vita sociale.
Vi è l’ambizione perché sogna di avere successo, di ottenere sempre il massimo, di sopravanzare gli altri, di stupire e di ammaliare il prossimo, di far nascere l’ammirazione nei propri confronti e finanche l’invidia. Ha bisogno della stima degli altri e perciò vede nella competizione, nella gara, il modo di poter prevalere e dimostrare la sua potenza, le sue capacità, le sue qualità. Poiché è intelligente capisce bene che per ottenere tutto ciò deve prepararsi con cura e senso di responsabilità, attraverso dedizione e sacrificio e per questo cerca di impegnarsi al massimo.
Il meccanismo però si inceppa nel momento in cui impatta con la caratteristica più marcata di Lycopodium e cioè con l’insicurezza. E’ proprio questa che tradisce l’ambizione e non consente di tradurla in risultati concreti ed apprezzabili. Per il soggetto Lycopodium l’insicurezza diventa un limite ancora più pesante dell’ambizione. In fondo basterebbe accontentarsi un po’ di più, di porsi delle mete o degli obiettivi meno ambiziosi, più alla propria portata, ma questo Lycopodium non lo può accettare, lui aspira sempre al massimo.
La spiegazione di questo particolare quadro psichico, contorto e contraddittorio, la si può trovare nella metafora legata alle origini della pianta, da cui il rimedio omeopatico si ottiene. Il Lycopodium in epoca remota era una pianta grande e maestosa, abituata a guardare tutti dall’alto in basso. Attualmente è una pianta strisciante al suolo, un cespuglio, con il timore di essere calpestato da chiunque. Cosicché il Lycopodium omeopatico è una persona che pur essendo piccola e timorosa, sogna e spera di diventare grande come una volta: ha la voglia di emergere e la paura di non riuscirvi, manca cioè di coraggio. Ecco quindi che tende a rodersi e per prima cosa si rode il fegato, che è appunto il simbolo del coraggio. Il fegato pertanto diventa l’organo bersaglio e sarà interessato da diverse patologie. Da qui hanno origine tutte le disfunzioni del paziente.
Lo possiamo immaginare come un tipo triste, ansioso, tendente alla depressione, facilmente irritabile, con loquacità precipitosa, dall’aspetto invecchiato, magro, a volte con l’addome prominente, dal colorito pallido tendente al giallastro, sempre stanco, freddoloso, spesso con una fame vorace, anche se si sazia ai primi bocconi, con senso di paura nell’assunzione delle responsabilità. Nello stesso tempo, come visto, è un ambizioso e pretende la perfezione fino alla pignoleria.
A questo punto siamo in grado di tracciare anche il profilo temperamentale e costituzionale di Lycopodium.
Il temperamento ha i tratti tipici sia del bilioso che del nervoso: vi è il bilioso perché dimostra di essere estremamente razionale e di avere il controllo di tutte le situazioni; vi è il nervoso perché quando perde il controllo diventa aggressivo, irritabile, violento ed inveisce contro tutto e tutti.
La costituzione è anch’essa mista ed ha le caratteristiche sia della fosforica che della fluorica: vi è la fosforica per l’estrema magrezza (anche se l’addome è prominente) e per i tratti del temperamento nervoso; vi è la fluorica, per la presenza delle ectasie venose (varici, emorroidi), dovute alla lassità dei tessuti di sostegno e per la tendenza ulcerativa a livello gastro-duodenale.
I sintomi migliorano all’aria aperta, con l’assunzione di bevande calde, dopo la mezzanotte, dopo l’emissione di gas, dopo la minzione, dopo un’attività fisica, sdraiandosi sul dorso (soprattutto la tosse), scoprendosi.
I sintomi peggiorano con il freddo intenso, con cibi o bevande fredde, con il calore, nel pomeriggio, dopo aver dormito sul fianco destro o sul lato dolente, prima delle mestruazioni e soprattutto dopo il pasto.
Il rimedio ha una spiccata lateralità destra, per cui tutto ciò che Lycopodium soffre è a destra (infatti il fegato è a destra).
I principali sinergici (complementari) sono Chelidonium, China, Iodum, Lachesis, Pulsatilla, Sulphur.
I principali antidoti per i suoi disturbi sono Aconitum, Camphora, Causticum, Chamomilla, Coffea, Graphites, Nux vomica, Pulsatilla.
Il rimedio omeopatico che ha molti sintomi in comune con Lycopodium è Pulsatilla, tanto che a volte, quando la mentalità del malato non è molto marcata, è facile confonderli. Tale analogia fa sì che Pulsatilla è l’acuto di Lycopodium, nel senso che quando Lycopodium presenta uno stato acuto, esso richiederà spesso Pulsatilla.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Lycopodium si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio descritte in precedenza.
1) APP. DIGERENTE. Epatopatie. Pressione e tensione al fegato specie dopo aver mangiato. Calcoli alla colecisti. Spasmi all’ipocondrio destro (regione addominale destra, situata lateralmente alla regione epigastrica) e coliche biliari conseguenti. Gastrite. Ulcera peptica. Disturbi digestivi. Addome gonfio postprandiale, meteorismo, flatulenza, pirosi, eruttazioni brucianti, rigurgiti, bocca secca, lingua secca e irritata, gengive gonfie e dolenti. Stipsi a volte intervallata da diarrea. Il soggetto assimila male e tende al dimagrimento, specialmente alla parte superiore del corpo. Ha falsa fame (subito si sazia). Ha avversione per pane e farinacei, mentre ha desiderio di zucchero e dolciumi
2) PSICHE. Paura, angoscia, apprensione, tristezza, malinconia, pessimismo, tendenza alla depressione, stanchezza cronica, irritabilità, irascibilità, ipersensibilità, ostinazione, mancanza di volontà. Il soggetto teme che gli possa succedere qualcosa di spiacevole, ha paura di parlare in pubblico, teme la compagnia ma anche la solitudine, è affetto da una stanchezza cronica che unita alla mancanza di volontà gli procura un’avversione per il lavoro e per qualsiasi nuova iniziativa, è smemorato, appena lo si ostacola va facilmente in collera per compensare la sua insicurezza. Nello stesso tempo è un ambizioso, nutre grandi aspirazioni, ha voglia di emergere, è un perfezionista, si sente competitivo, ha bisogno degli altri per dimostrare di essere il migliore e per questo entrerà con loro in competizione aumentando la sua solitudine.
3) APP. URINARIO. Calcolosi renale. Iperuricemia. Gotta. Ipertrofia prostatica con frequenti risvegli notturni per urinare. Possibili infezioni delle vie urinarie, specialmente cistite con ematuria. Mal di testa uremico, cioè che si presenta quando le urine si schiariscono. Altri sintomi urinari, come dolori renali e vescicali, bruciore durante la minzione, ritenzione o incontinenza urinaria, poliuria (emissione di eccessiva quantità di urine in relazione all’assunzione di liquidi) notturna.
4) PELLE. Eruzioni cutanee sia secche che trasudanti. Eczema. Verruche. Foruncoli. Ulcere. Eruzioni del cuoio capelluto. Aree di alopecia. Eruzioni eczematose dietro le orecchie. Screpolature e fissurazioni del calcagno. Pelle secca e arida (specie alle mani) ed a volte con zone indurite. Sudorazione delle mani e dei piedi.
5) OCCHI. Congiuntivite. Blefarite. Orzaiolo e calazio. Tremori dei muscoli orbicolari dell’occhio e sussulti delle palpebre.
6) APP. CIRCOLATORIO. Disturbi da cattiva circolazione. Stasi venosa nell’ambito della vena porta e delle vene delle gambe. Varici. Emorroidi.
7) APP. MUSCOLO-SCHELETRICO. Debolezza generale, emaciazione e atrofia muscolare. Artrite ed altri disturbi reumatici cronici con dolori accentuati di notte e migliorati con il movimento. Sciatica con lateralità prevalentemente destra. Atonia gastrointestinale. Lombaggine.
8) APP. RESPIRATORIO. Catarro nasale dei bambini e degli adulti, in quest’ultimo caso accompagnato da mal di testa. Faringite cronica. Tonsillite che colpisce la tonsille destra o che inizia a destra per estendersi a sinistra. Catarro naso-faringeo con possibile otite. Bronchite. Tosse secca e fastidiosa. Respirazione rumorosa ed a volte difficoltosa. Asma. Il soggetto si raffredda facilmente.
9) APP. GENITALE FEMMINILE. Cicli mestruali irregolari o assenti. Amenorrea. Dolori e infiammazioni delle ovaie, soprattutto a destra. Mucosa vaginale secca, bruciante e dolente al punto da impedire il coito.
10) APP. GENITALE MASCHILE. Mancanza di desiderio sessuale. Impotenza. Eiaculazione precoce. Prostatite.
DOSI
Nel caso 2) diluizione 30CH, 3 granuli 1 volta al dì.
Nel caso 4) diluizione 7CH, 3 granuli 1-3 volte al dì.
Nei casi 9) e 10) diluizione 9CH, 3 granuli 1-3 volte al dì.
Nei restanti casi diluizione 5CH, 3 granuli 3-6 volte al dì.
Qualsiasi terapia ed a maggior ragione quella che prevede l’impiego di rimedi ad alta diluizione, la cui azione è più profonda per curare gli stati cronici o i malesseri psichici, deve essere prescritta dal medico omeopata.
(*) V. Note esplicative
Nico dice
Salve volevo dei suoi consigli per i miei problemi:
Ipertensione arteriosa, ipotiroidismo autoimmune di hashimoto, problema al cuoio capelluto con croste (sebo psoriasi) ed eiaculazione precoce. Se può indicarmi un omeopata nella mia zona (potenza) grazie è buon lavoro
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Nico, solo a titolo informativo, per l’ipertensione arteriosa può dare un’occhiata all’articolo omonimo nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, per l’ipotiroidismo potrebbero essere indicati i rimedi della serie carbonica come ad es. Baryta carbonica o Calcarea carbonica o Graphites o lo stesso Lycopodium ed anche qualche organoterapico specifico, per la psoriasi il principale rimedio omeopatico è Natrum sulphuricum ed infine per l’eiaculazione precoce i rimedi potrebbero essere Lycopodium se il disturbo è dovuto alla competitività di fronte a ogni situazione e nello stesso tempo alla scarsa fiducia in se stessi di riuscire a fare bene le cose, oppure Argentum nitricum se il disturbo è legato essenzialmente alla fretta nel fare tutto, oppure ancora Phosphorus se lo stesso è accompagnato da eccitazione eccessiva seguita poi da senso di prostrazione. Ovviamente i rimedi che assomigliano di più produrranno i risultati migliori. Mi dispiace, ma non sono in grado di indicarle alcun medico omeopata, potrebbe fare una ricerca in rete su siti sicuri, oppure, come già suggeritole in precedenza, rivolgersi ad una farmacia di fiducia con vendita omeopatica. Cordiali saluti.
Sonia dice
Gentile Dott.sa,
Dopo intervento di esofagogastrectomia parziale ho molte difficoltà nella gestione dell alimentazione che è necessariamente scarsa e frequente. In particolare soffro di gonfiori e dolori addominali post parandiali e meteorismo doloroso con aria che non riesco ad eliminare. Sono sottopeso( 42kg per 163 cm); come tipologia mi riconosco molto nel Lycopodium in quanto pur sentendomi sempre inadeguata ho sempre cercato di primeggiare( nella scuola, nel lavoro etc…). Il mio omeopata mi ha prescritto carbo vegetalis 200ch 4 granuli 3 volte al di ma non vedo grandi miglioramenti non pensa che il lycopodium 5ch sarebbe più adatto al mio caso?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sonia, è possibile che Lycopodium possa essere un rimedio omeopatico adatto a lei, considerato che, come riportato sinteticamente nell’articolo “Disturbi gastrici” della sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, è uno dei principali rimedi per trattare i vari disturbi dell’apparato digerente, tra cui quelli che lei avverte e che esiste una buona corrispondenza con il profilo psicologico del rimedio. Sarebbe il caso di parlarne con il suo omeopata e metterlo al corrente che la terapia attuale non sta producendo risultati (dipende anche da quanto tempo la terapia è in atto). Bisogna però altresì considerare che in linea di principio Carbo vegetabilis potrebbe essere potenzialmente indicato, atteso che è il rimedio delle debilitazioni dopo ad es. un intervento chirurgico, delle difficoltà fisiologiche, delle astenie e della mancanza di reattività dell’organismo, dei disturbi gastrici e della flatulenza in particolare. Cordiali saluti.
Luigi dice
Buonasera Signora Dottoressa,vorrei anch’io chiederle un consiglio.Mi ritrovo parecchio nella descrizione di Lycopodium.
Ora le dico le mie caratteristiche:
1)Ansia generalizzata,marcata prima e durante un appuntamento, qualunque esso sia(visita medica,colloquio,ecc) soprattutto col genere femminile.
2)Sensazione di non essere all’altezza della situazione e che di questo si accorga l’interlocutore e poi approfitti di me.
La mia reazione è sempre trattenuta ma ben visibile(quell’espressione tipica nei fumetti!).Collera trattenuta con tremore.
In famiglia invece mi sfogo liberamente.
3)Paura di trovarmi impreparato, le novità mi destabilizzano,di non conoscere alcuni argomenti e di fare la figura del fesso.Tuuto questo mi crea stress e mi porta a muovermi in continuazione.
4)Ho una gran voglia di rivalsa ma puntualmente frustrata.Diciamo che non vado troppo fiero di me stesso.
5)Sono piuttosto possessivo,geloso ed ho paura di essere tradito,che tramino contro.
6)Ho il tono della voce molto alto,praticamente urlo non parlo!
7)Se mi dovessi accostare ad un personaggio mi vedrei in Al Pacino ne “Il Padrino I”.
Potrei essere un Lycopodium?
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Luigi, dalla descrizione fornita sembra proprio che il suo profilo psicologico assomigli molto a quello di Lycopodium. In sintesi, oltre a quanto descritto diffusamente nell’articolo, il soggetto Lycopodium si distingue per una sindrome di ansia, di facile irritabilità che sovente diventa collera, di amnesia, ma soprattutto per la tendenza alla depressione (anche se cerca di nasconderlo). E’ un debole, un emotivo che spesso piange con facilità. Si sottovaluta ed ha paura di non essere in grado di far fronte alle sue responsabilità, che del resto sono molto pesanti visto che è un tipo ambizioso e perfezionista. Un altro aspetto abbastanza ricorrente è che in Lycopodium ogni cosa va progressivamente rallentando e ciò si riflette, oltre che su diverse funzioni organiche (in particolare sugli apparati digerente e urinario), anche sull’aspetto fisico e mentale, nel senso che il soggetto sembra essere più grande della sua età, di subire cioè un invecchiamento precoce. Però la sua capacità di ideazione rimane brillante e la sua intelligenza raffinata lo accompagnerà per tutta la vita. Se dovesse confermare tutto ciò, almeno nelle linee essenziali, allora Lycopodium potrebbe essere il rimedio omeopatico adatto a lei e perciò aiutarla sul piano psicologico e non solo. Cordiali saluti.
Luca dice
Salve Dottoressa, il mio cane comincia a diventare anziano, gia da un paio di anni avevo notato che perde molto pelo e, specie col freddo gli viene tipo forfora (e’ un rottweiler di 10 anni che pesa circa 45 kg, il pelo e’ molto corto e non dovrebbe perderne cosi’ tanto), inoltre in alcuni periodi beve con molta frequenza e vuole spesso poi uscire. Un paio di volte ho trovato perdite perche’ non e’ riuscito a trattenersi, lo ho portato a far vedere anche perche’ mi hanno proeccupato delle chiazze di sangue che ho trovato un paio di volte.
Il veterinario, dopo l’ ecografia che presentava la prostata un po ingrossata, mi ha prescritto ypozane, e per quasi un anno il cane a seguito della cura durata mi pare 7 / 10 gg beveva regolarmente non ha avuto piu problemi fino circa un mesetto fa’. ll veterinario mi ha ri-prescritto la cura ma non mi pare che questa volta abbia avuto lo stesso effetto dello scorso anno.
Vorrei provare a curarlo con Lycopodium clavatum, un amica ci ha curato il suo cane con problemi prostatici, e’ giusto l’ uso di questo medicinale?? quali sono i dosaggi??? soprattutto che durata ha questa cura omeopatica?? Il medicinale va assunto per un lungo periodo??
Grazie.
Luca
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Luca, talvolta risulta problematico individuare la corretta terapia omeopatica per un animale, perché non sempre si riesce ad inquadrare con sufficiente precisione la sintomatologia locale e generale, se non in maniera indiretta e con molte approssimazioni. Com’e noto, in omeopatia la somiglianza con il rimedio è una condizione indispensabile per ottenere dei risultati positivi e quanto più tale somiglianza è calzante tanto migliori saranno i risultati. Lycopodium non è tra i rimedi più specifici per l’ipertrofia prostatica, però essendo un policresto (i policresti sono importanti rimedi omeopatici, ad azione ampia e profonda, aventi attività generali riequilibranti utili a curare diverse patologie ed a coprire una vasta gamma di sintomi), se il soggetto presenta le caratteristiche del rimedio, allora è senz’altro possibile che possa esercitare un’azione terapeutica anche sulla prostata. Tra i rimedi omeopatici potenzialmente più indicati per l’ipertrofia prostatica o la prostatite troviamo Argentum nitricum, Pareira brava, Sabal serrulata, Conium maculatum, Chimaphila umbellata, Sulphur, Digitalis, Ferrum picrinum ed altri. Dovendo agire a livello sintomatico e locale, ci si potrebbe orientare verso le basse diluizioni, ad es. quelle non superiori alla 7CH, che solitamente si utilizzano in misura di 2-3 granuli, sciolti in un poco d’acqua, 3 volte al dì, fino alla guarigione o fino al raggiungimento di un risultato soddisfacente. Anche la fitoterapia può apportare i suoi benefici, sia come prevenzione che come cura, infatti in erboristeria sono reperibili diversi preparati fitoterapici a base di piante come Serenoa repens, Aloe vera, Cernilton dal polline delle api, Pygeum africanum, estratto di polline di fiori, ecc. Cordiali saluti.
annalisa dice
Mi dicono che serve anche x il metabolismo lento
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Annalisa, è proprio così, Lycopodium è un rimedio omeopatico adatto nei casi di un generale rallentamento metabolico, con tutte le disfunzioni collegate che riguardano in particolare la sfera epato-digestiva e non solo. Cordiali saluti.
Gino dice
Gentile dr.ssa, terminata la terapia sopra esposta sono tornato dal suo collega. Il gonfiore è diminuito, la pressione arteriosa stabilizzata, mentre le parti interessate dalla psoriasi sono secche e più arrossate. Mi sono stati tolti Lycopedium e Natrum, sostituiti con Kalium Sulphuricum e Ortica tintura madre, confermato Viscus Album. Questi i dosaggi: Viscum Album 9ch, 3 gr./3vv die; Kalium Sulphuricum 15ch, 3gr./2vv; Ortica TM, 20 gocce 2vv/die. Continuo Plaunac40 a giorni alterni, mentre per quanto riguarda Cardiospermum pomata non ne abbiamo parlato. Che ne pensa? Cordiali saluti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Gino, il cambio di strategia terapeutica dell’omeopata serve evidentemente per agire in maniera più mirata, cioè più adatta a lei, nei confronti della psoriasi, che sembrerebbe l’unica problematica che non ha tratto benefici dalla cura. Pertanto ha abolito Lycopodium e Natrum sulphuricum e ha introdotto Kali sulphuricum omeopatico, come nuovo rimedio per la psoriasi, avendo lo stesso tra le principali organo-specificità proprio la pelle e Ortica TM fitoterapico, come nuovo rimedio per l’iperuricemia, la gotta, i gonfiori alle gambe, ecc., ma anche come coadiuvante per i problemi cutanei e per l’ipertensione, avendo lo stesso proprietà diuretiche, depurative, disintossicanti, antinfiammatorie, antiallergiche, antipruriginose. Ha ritenuto invece di confermare Viscum album per l’ipertensione arteriosa, che difatti è tenuta sotto controllo. La pomata al Cardiospermum, volendo, potrebbe anche continuare ad usarla, perché le sue proprietà antinfiammatorie e antiallergiche non potranno che fare bene. Ovviamente il prossimo controllo consentirà di valutare la bontà dei risultati. Cordiali saluti.
Laura dice
salve dottoressa.Ho29 anni ed ho [da quando ne avevo 9] la tiroidite di hashimoto in cura con l’eutirox 100. Dalle ultime analisi è tutto normale.
Mi ritrovo molto nelle caratteristiche elencate sopra. Da piccola tendevo a trattenere l’urina ed ho avuto spesso attacchi di cistite. Oggi mi viene solo se non bevo almeno 2 litri di acqua al giorno. Ho sempre avuto mestruazioni irregolarissime e davvero tanto dolororose. La fame nervosa è un dettaglio importante della mia vita. Ho fame anche mentre mangio e voglio mangiare anche quando ho finito. Spesso perdo il controllo e mi abbuffo per poi sentirmi male e in colpa. Sento perennemente freddo tanto da accendere il phon per riscaldare soprattutto mani e piedi.Lamento spesso dolori lombalgici solo a destra e a volte se non sto attenta nei movimenti mi blocco totalmente. Sto molto meglio quando faccio sport. Ho sempre lamentato un dolore misterioso a destra dell’addome fino al basso ventre. Dopo tanti controlli nessun dottore ha mai capito di cosa si trattasse. Sono molto magra nella parte superiore del corpo. Paura, angoscia, apprensione, tristezza, malinconia, pessimismo, tendenza alla depressione e ipocondria. Da piccola per anni ho avuto la congiuntivite. Ho da sempre macchie bianche sulle unghie.
Insomma mi ci ritrovo per molti aspetti.
Cosa mi consiglia ?
Posso assumerlo senza la prescrizione medica ?
ha degli effetti collaterali ?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Laura, dalla descrizione fornita sembrerebbe proprio che Lycopodium la rappresenti abbastanza bene, per cui potrebbe essere il rimedio adatto a lei e quindi in grado di risolvere molti, se non tutti, i disturbi che l’affliggono, sia fisiologici che psicologici. Ad esempio per quanto riguarda la cosiddetta fame nervosa, cui lei giustamente dà l’importanza che merita, Lycopodium è proprio uno dei principali rimedi spesso utilizzato per contrastare gli eccessi di fame, dimostrandosi particolarmente efficace quando questa è particolarmente smodata, vorace e irrefrenabile. Il rimedio nei confronti di tale disturbo agisce sia sul piano organico, sistemando una serie di funzioni che stimolano il miglioramento delle prestazioni di tutto corpo ed in particolare del sistema epato-digestivo e sia sul piano psichico, sistemando la condizione emotiva di particolare sofferenza. D’altronde se si allenta la tensione psichica, si rende vano anche il bisogno di divagare con il cibo e si riduce il desiderio irresistibile di mangiare oltre il necessario. Ovviamente occorrerà contemporaneamente avviare un percorso di rieducazione alimentare e di miglioramento del proprio stile di vita. Ad esempio potrebbe essere utile masticare lentamente e consumare cibi ad alto indice di sazietà, quali quelli con molta acqua e fibre, come frutta e verdura, legumi, cereali integrali, ecc. In merito agli altri quesiti, i rimedi omeopatici si acquistano in farmacia e non necessitano della prescrizione medica, inoltre non sono in grado di produrre effetti collaterali, intesi nel senso tradizionale del termine, perché non contengono alcuna sostanza a livello ponderale, ma solo a livello infinitesimale e la loro azione consiste unicamente nello stimolare e incanalare correttamente la capacità propria di guarigione dell’organismo. Questo non significa che possono essere assunti senza cautela e senza controllo medico, perché se si dovesse assumere un rimedio sbagliato o una diluizione sbagliata si potrebbero avere disturbi alquanto fastidiosi. Le consiglio perciò di rivolgersi ad un medico omeopata per la garanzia di vedersi prescritta una terapia strettamente legata alla sua situazione e alla sua persona, che potrebbe fare ricorso anche a rimedi costituzionali (e Lycopodium è un rimedio costituzionale), probabilmente ad alta diluizione, per un’azione profonda e sistemica. Nelle more ci si si potrebbe orientare verso le basse diluizioni, ad es. quelle non superiori alla 7CH, che solitamente si utilizzano in ragione di 3 granuli 3-4 volte al dì. Cordiali saluti.
Gino dice
Gentile dr.ssa, ho seguito il suo consiglio. L’omeopata mi ha prescritto: Lycopodium 30ch (4 granuli, 1 volta al giorno), Viscum Album 9ch (3 gr/3 vv die), Natrum Sulphuricum 15ch (3 gr/3 vv die), Cardiospermum pomata Sospese le cure allopatiche con l’eccezione del Plaunac40, che dovrò per il momento continuare ad utilizzare. Controllo dopo 25 giorni di cura. Che ne pensa? Con cordialità.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Gino, la terapia omeopatica prescritta dal medico omeopata sembra equilibrata e completa, che conferma Lycopodium (essenzialmente per l’iperuricemia) e Natrum sulphuricum (essenzialmente per la psoriasi) ed aggiunge Viscum album per l’ipertensione arteriosa e Cardiospermum pomata per lenire i problemi cutanei. Il controllo a 25 giorni, che sembra un tempo congruo, darà la possibilità di verificare i risultati e di apportare gli eventuali adattamenti. Cordiali saluti.
Gino dice
…dimenticavo di aggiungere che ho gonfiore alle gambe, evidenziato dal segno evidente che lascia il calzino, accentuato a destra. Psoriasi.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Gino, Lycopodium è uno dei principali rimedi omeopatici, se non il principale, per il trattamento degli elevati valori di uricemia (iperuricemia) e della gotta, per cui potrebbe essere il rimedio adatto a maggior ragione se lei riscontra una sufficiente somiglianza. Lycopodium è anche indicato per il gonfiore alle gambe, che molto probabilmente è causato proprio dall’iperuricemia. Ruta graveolens omeopatico è più indicato per i traumi di muscoli, ossa, periostio, cartilagine, tendini e per la riduzione dei gonfiori dovuti alle commozioni. Invece per la psoriasi uno dei rimedi omeopatici più utilizzati è Natrum sulphuricum. Come lei certamente saprà per l’iperuricemia anche l’alimentazione ha la sua importanza, evitando o moderando il consumo di cibi ricchi di composti azotati (purine e in misura minore proteine), riducendo l’introduzione di grassi, ma aumentando quello degli omega-3, riducendo il fruttosio (quest’ultimo presente nei dolci e nella frutta zuccherina ed essiccata), eliminando o moderando l’apporto di alcool e birra, introducendo molta acqua, meglio se oligominerale per favorire l’eliminazione dell’acido urico con le urine. Inoltre sarebbe opportuno che l’alimentazione fosse improntata alla moderazione calorica, evitando eccessi ed abbuffate, atteso che l’eliminazione graduale del peso superfluo apporta grossi benefici. Lo stesso dicasi per un’attività fisica regolare e continuativa. Per la psoriasi, com’è a lei noto, esistono delle norme igienico-comportamentali che possono alleggerire la situazione, quali ad esempio limitare l’uso di detergenti che favoriscono la desquamazione, evitare il contatto prolungato con l’acqua che può favorire lo sviluppo di infezioni batteriche, evitare di grattarsi, evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde, evitare i capi d’abbigliamento irritanti, ecc. Se lei intende curare i suoi disturbi con l’omeopatia le sconsiglio di sostituire di sua iniziativa i farmaci tradizionali, ma di rivolgersi ad un medico omeopata per la sicurezza di vedersi prescritta una terapia strettamente personale (rimedi, diluizioni, posologie, eventuali adattamenti in corso d’opera, durata della cura, ecc.), che potrebbe prevedere l’impiego di rimedi costituzionali (anche Lycopodium e Natrum sulphuricum sono rimedi costituzionali), probabilmente ad alta diluizione, per un’azione più profonda e sistemica, nonché contemplare anche il trattamento dell’ipertensione arteriosa. Cordiali saluti.
Gino dice
sono affetto da uricemia (con sporadici attacchi di gotta), colesterolo e trigliceridi alti (che tengo sotto controllo con l’assunzione di Omega3), pressione arteriosa da tenere sotto controllo. Utilizzo Adenuric e Plaunac, che però vorrei sostituire con rimedi omeopatici. In particolare per l’uricemia, vista la tossicità sia dello Zyloric, che usavo in precedenza, sia dell’Adenuric (risento di diversi dei problemi descritti nel foglio illustrativo). Mi riconosco in parte (non essendo magro) nel profilo Lycopodium. Mi è stato consigliato l’uso di Lycopodium e di Ruta Graveloens. Che ne pensa?