DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Lachesis si ottiene dal veleno del serpente Lachesis mutus sottoposto a diluizioni e dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
Il Lachesis mutus è un grosso serpente velenoso appartenente alla famiglia dei Viperidi che vive nelle foreste dell’America centrale e meridionale. E’ noto anche come Crotalo muto o Terrore dei boschi ed in Brasile come Surucucù. E’ simile ai crotali, ma la sua coda non è munita di sonagli (da cui il termine muto o in latino mutus) anche se, quando è in allarme, la alza e la fa vibrare proprio come fanno i serpenti a sonagli. Ha una lunghezza che può raggiungere i 3 m ed oltre; corpo robusto a forma quasi triangolare; dorso ricoperto da numerose file di scaglie giallastre, marroncine o rossastre con disegni romboidali di colore nero o marrone scuro e chiazza chiara al centro; testa grossa, appiattita, allargata nella parte posteriore e caratterizzata da una stria nera che corre dagli occhi alle mandibole; collo stretto. La bocca è dotata di grosse ghiandole velenifere e di due lunghi denti ricurvi, che possono superare i 5 cm, situati nella parte anteriore del mascellare e che sono canalicolati, cioè provvisti di canale interno attraverso cui viene iniettato il veleno all’atto del morso. Per tale caratteristica detti serpenti sono detti solenoglifi.
Questo temibilissimo rettile, molto aggressivo, predilige vivere lungo i corsi d’acqua delle zone boscose, mimetizzato nella vegetazione, dove attende le ore del tramonto per cacciare le proprie prede, che sono in genere piccoli mammiferi. Quando attacca dispone la parte anteriore del corpo ad S e con uno scatto repentino morde la preda. Il suo morso è quasi sempre letale per molte specie animali ed anche per l’uomo. La dose mortale per via endovenosa è di circa 4,5 mg/kg.
Il veleno del Lachesis mutus ha una composizione chimica molto complessa ed è costituito da diverse classi distinte di tossine responsabili, in più o in meno, di attività devastanti sul sistema nervoso e sul sistema vascolare con azione neurotossica (alterazione e distruzione delle attività di determinati neuroni tali da impedire la propagazione degli impulsi neuronali), miotossica (dannosa ai muscoli), cardiotossica (nociva al cuore), convulsivante (induzione di contrazioni involontarie ed incontrollate di muscoli volontari), emolitica (distruzione dei globuli rossi mediante lisi, cioè con la rottura della membrana cellulare), vasodilatatrice (aumento del calibro dei vasi sanguigni per rilassamento della muscolatura liscia delle loro pareti che determina ipotensione arteriosa), nonché induzione di coagulopatia (disfunzione emostatica che determina un difetto e/o un eccesso di coagulazione del sangue), con conseguenti emorragie (soprattutto interne ma anche esteriorizzate attraverso gli orifizi naturali), trombosi (formazione di coaguli all’interno dei vasi sanguigni in sede cerebrale e/o coronarica e/o venosa profonda) ed edemi (gonfiori dovuti ad accumulo di liquidi extravascolari nei tessuti).
L’avvelenamento da Lachesis mutus, come tutti gli avvelenamenti, si sviluppa caratteristicamente in due fasi sistemiche distinte: una fase di reazione, iniziale, nella quale l’organismo reagisce al veleno ed una successiva fase di cedimento, ritardata, nella quale si entra in uno stato di intossicazione estremamente grave ove prevale la forza distruttrice del veleno e l’organismo non oppone più alcuna resistenza. Le durate di tali fasi, e le entità degli effetti in esse prodotte, dipendono dalla quantità di veleno inoculata e se lo stesso entra in tutto o in parte direttamente in vena o in intramuscolo. La fase iniziale di reazione può durare fino a 24 ore, mentre la fase ritardata di cedimento può arrivare anche a qualche giorno.
Cosicché l’azione del veleno sul sistema nervoso centrale e periferico determina inizialmente un rapido stato di eccitazione, di ansia, di respirazione accelerata, di tachicardia (aumento della frequenza cardiaca), di ipertensione arteriosa, di ipercinesia (disordini del movimento), di esasperazione sensoriale e di iperestesia (eccessiva sensibilità cutanea), cui segue uno stato grave di prostrazione, di depressione, che culmina in un’estrema debolezza generale, con situazioni crescenti di crampi muscolari, paresi e paralisi (rispettivamente diminuzione e perdita completa della motilità volontaria), bradicardia (abbassamento della frequenza cardiaca), offuscamento della vista, diarrea, ipotensione arteriosa (aggravata dalla perdita di liquidi) fino allo shock, sintomi vago-mimetici (tra cui alterazione dell’udito e della fonazione, difficoltà di deglutizione, nausea, vomito, rossori in viso, salivazione ridotta, cefalea, vertigini, sudorazione fredda, disturbi gastrici e intestinali), riduzione dell’attività respiratoria fino all’arresto.
Il sangue e la circolazione subiscono gravissime alterazioni: ad una iniziale intensificazione del processo di coagulazione del sangue con formazione di trombi, segue uno stato di incoagulabilità e di infiammazione generale con emolisi (distruzione dei globuli rossi), leucopenia (diminuzione del numero dei globuli bianchi), edemi diffusi (in particolare a fegato e milza), irritazione delle mucose, emorragie, ulcerazioni, trombosi, insufficienza venosa, necrosi dei tessuti, miolisi (degenerazione e distruzione dei tessuti muscolari), insufficienza renale.
Anche la riserva alcalina del sangue subisce una fatale diminuzione: all’inizio si abbassa leggermente per poi scendere drasticamente durante l’agonia in una situazione che si aggrava ulteriormente per l’insufficienza respiratoria e renale, determinando un compromettente stato di intossicazione per acidosi.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Lachesis è un importante rimedio costituzionale che riguarda più usualmente il sesso femminile, soprattutto nel periodo del climaterio e della menopausa. La sua sfera di azione interessa principalmente il sistema nervoso, sia centrale che periferico, l’apparato cardiovascolare e l’apparato genitale femminile, ma anche l’apparato digerente (fegato in particolare), l’apparato respiratorio, la pelle, le mucose.
La chiave di comprensione del rimedio la si trova nelle modalità di azione del veleno del serpente Lachesis mutus, da cui trae origine (Legge di Similitudine). Occorre quindi considerare le due fasi, descritte in precedenza, secondo le quali si sviluppa l’avvelenamento: la fase di reazione e la successiva fase di cedimento. Nel Lachesis sono ben presenti e distinte entrambe le fasi ed in particolare la prima fase (quella iniziale di reazione dell’organismo), non sempre molto sviluppata in altri veleni di serpenti (ad es. in Crotalus si passa rapidamente alla seconda fase, quella di cedimento dell’organismo).
Il tipo Lachesis, pertanto, si caratterizza proprio perché avverte entrambe le sintomatologie, le quali in genere si manifestano alternativamente in periodi diversi o in circostanze diverse.
Infatti sul piano mentale presenta un’alternanza di eccitazione e di depressione su base quasi sempre giornaliera, nel senso che al mattino sarà depresso, triste, pessimista, pauroso, taciturno, astenico, mentre viceversa nel tardo pomeriggio e di sera diventerà attivo, eccitato, ansioso, irrequieto, pieno di energia, amante della vita, con voglia di uscire e di divertirsi. Di notte ha un sonno agitato, pieno di incubi e di sogni angosciosi.
Anche dal punto di vista temperamentale presenta la stessa bipolarità, passando cioè dalla sua natura di timido, riservato, schivo (per la sua diffidenza), ad atteggiamenti di grande reattività ed aggressività nelle situazioni negative.
Altro sintomo chiave di questa donna Lachesis (ma possibilmente anche uomo) è una loquacità particolare, che si manifesta particolarmente nella fase di eccitazione, connotata da un parlare rapido e continuo, ininterrotto, che passa incoerentemente da un argomento all’altro senza alcuna logica e senza possibilità di interlocuzione. L’estrema iperestesia le comporta inoltre un’insofferenza al minimo contatto fisico ed un’avversione particolare per l’abbigliamento che stringe troppo in vita ed intorno al collo. Anche la sua percezione sensoriale è ai massimi livelli (eccessiva sensibilità alla luce, ai rumori, agli odori, al calore, ecc.), unita ad una marcata lateralità sinistra.
Le turbe mentali le portano intanto un vero e proprio deragliamento dei sentimenti, spingendola verso il delirio di persecuzione (teme che tutti tramino contro di lei), la diffidenza, la gelosia ossessiva e incontrollata, l’invidia, il desiderio di vendetta, le manie religiose (si sente una peccatrice che deve essere punita attraverso le malattie).
La sola componente psicologica già consente di individuare la costituzione di Lachesis, confermata anche nelle componenti morfologica e fisiologica, la quale evidentemente è di tipo fosforico, con un’impronta di tipo fluorico.
Analogamente il temperamento sarà nettamente nervoso, con qualche connotazione anche del sanguigno.
L’apparato cardiovascolare è uno dei punti deboli del soggetto, che accusa diverse disfunzioni di tipo circolatorio, vampate di calore, flebopatie, emorragie, palpitazioni cardiache e senso di soffocamento alla minima ansia, tanto che spesso si sveglia oppresso, boccheggiante e sente il bisogno di aprire la finestra per respirare aria fresca.
L’apparato digerente sarà afflitto da una serie di turbe infiammatorie, soprattutto a carico del fegato (che in fondo è l’organo maggiormente intossicato dal veleno), con varie epatopatie fino alla degenerazione per cirrosi. Come pure si ritroveranno vomito e diarrea (che sono le reazioni con cui stomaco ed intestino tentano di eliminare il veleno).
Nell’aspetto il soggetto si presenta con il volto congestionato, con zigomi e naso che hanno un colorito violaceo per un eccesso di vascolarizzazione, in contrasto con le labbra cianotiche. La testa è accaldata, spesso con cefalea e con la sensazione curiosa di avere gli occhi tirati all’indietro, mentre le estremità degli arti sono fredde. La pelle è secca e sensibile al punto tale che ogni trauma determina ecchimosi o ematomi ed ogni lesione tende all’ulcerazione. Le mucose sono irritate, ulcerate, specie quelle della bocca, del cavo oro-faringeo, della laringe e della trachea. L’apparato respiratorio può soffrire di bronchiti con tosse secca di tipo spasmodico e prevalentemente notturna.
Quanto esposto fa ben comprendere perché in omeopatia Lachesis è considerato uno dei migliori rimedi contro i disturbi della menopausa e dell’alcolismo.
E’ individuabile anche la diatesi del rimedio che è prevalentemente luesinica, confermata dalla tendenza all’ulcerazione, alla cianosi ed alla necrosi.
I sintomi migliorano all’aria aperta, con una temperatura ambiente moderata, nel tardo pomeriggio e la sera, alla comparsa del ciclo mestruale o di qualsiasi secrezione (es. urine, feci, sudore, catarro) anche patologica (es. emorragie, essudazioni sierose o purulente).
I sintomi peggiorano con il freddo intenso, con il caldo intenso, con l’esposizione al sole, in estate, con il sonno, di mattina al risveglio, con il contatto fisico, prima del ciclo mestruale, con la soppressione di una secrezione.
I principali sinergici (complementari) di Lachesis sono Hepar sulphur, Lycopodium, Nitricum acidum, Phosphorus.
I principali antidoti (ma che ne aiutano l’azione) sono Glonoiunum (nell’ipertensione), Phytolacca (nelle angine di gola), Sulphur (nei disturbi della menopausa), Zincum sulphuricum (per la regolarizzazione del ciclo mestruale).
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Lachesis si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio descritte in precedenza.
1) SISTEMA NERVOSO. Depressione e astenia al mattino, eccitazione e nervosismo la sera, ove si accentua una loquacità incontrollata e spesso incoerente. Eccessiva percezione sensoriale (rumori, odori, luce, calore, ecc.). Estrema sensibilità al contatto (iperestesia) ed avversione per l’abbigliamento che stringe al collo ed in vita. Gelosia morbosa. Mania di persecuzione. Sensi di colpa. Sonno agitato con incubi e sogni angosciosi. Cefalea pulsante. A volte tremori, debolezza alle gambe e vertigini all’atto di chinarsi. Tosse emotiva con costrizione toracica.
2) APP. CARDIOVASCOLARE. Palpitazioni cardiache con senso di costrizione alla regione del cuore. Tachicardia. Ipertensione arteriosa. Emorragie. Flebiti e tromboflebiti. Varici. Emorroidi pulsanti.
3) APP. GENITALE FEMMINILE. Disturbi della menopausa con i classici sintomi quali vampate di calore (accompagnate da sudorazione, palpitazioni ed a volte vertigini), nervosismo, irritabilità, depressione, cambio di umore, cefalee, insonnia, ecc. (l’altro grande rimedio della menopausa è Sepia che però si riferisce ad una donna costantemente depressa, debole, pallida e priva di tono). Irregolarità del ciclo mestruale. Dismenorrea. Dolori localizzati a livello dell’ovaia sinistra.
4) APP. DIGERENTE. Pirosi gastrica. Aerofagia. Gastrite. Addome gonfio e teso con borborigmi. Spasmi addominali. Epatopatie. Cirrosi epatica. Stipsi che può alternarsi a diarrea. Disturbi digestivi dovuti ad abuso di alcool (Lachesis può considerarsi un inibitore degli effetti dell’alcool).
5) APP. RESPIRATORIO. Angina di gola acuta o cronica che spesso inizia dal lato sinistro, accompagnata da sensazione di pienezza della gola e del collo, difficoltà di respirazione e senso di soffocamento al momento di dormire. Rinite cronica con rinorrea acquosa. Faringite con possibili spasmi della faringe. Tonsillite. Laringite. Tracheite. Bronchite. Tosse secca e spasmodica, prevalentemente notturna, dovuta all’irritazione delle vie respiratorie.
6) PELLE. Pelle secca con ecchimosi spontanee. Foruncoli e ascessi. Erisipela. Sudorazione calda. Alopecia. Cellulite. Piaghe ed ulcere sanguinanti senza alcuna tendenza alla guarigione.
7) MUCOSE. Irritazione ed infiammazione delle mucose (per le patologie infiammatorie Lachesis può considerarsi una sorta di “aspirina omeopatica”), in particolare di bocca, lingua, gengive e delle vie respiratorie (già trattate in precedenza). Otalgia. Congiuntivite.
DOSI
Per tutti i casi, diluizione 6CH, 3 granuli 3-6 volte al dì.
Diluizioni più alte, consigliabili per curare nel profondo gli stati cronici, per la loro incidenza sull’organismo possono essere prescritte solo dal medico omeopata.
(*) V. Note esplicative
Patrizia dice
Buongiorno, sto prendendo da 2anni lachesis mutus 200 ch monodose per menopausa ho sentito il notevole aumento del prezzo
Desideravo sapere se ci può essere un sostituto che costi un po’ meno e per quanto si può prendere lachesis?
La ringrazio
Patrizia
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Patrizia, se lei trova beneficio con Lachesis non è assolutamente il caso di cambiare il rimedio, può solo provare a trovare un’altra azienda che vende il prodotto a minor prezzo. Per quanto riguarda la durata della somministrazione o l’opportunità di fare una pausa, ciò lo deve stabilire l’omeopata che ha prescritto il rimedio, al quale occorrerà riferire sulla sintomatologia in atto. Cordiali saluti.
Giuliana dice
Gentile Dott,ssa della Volpe, in seguito ad un controllo mi è stato prescritto il Lachesis.
le vorrei chiedere se gentilmente conosce il modo in cui tale veleno viene ottenuto, e se conosce qualche sito internet in cui potrei informarmi meglio.
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Giuliana, purtroppo non posso esserle di aiuto, so solo che la tecnica di estrazione molto antica, ancora oggi adottata e che salvaguardia l’incolumità dell’animale, è quella di far mordere al serpente l’imboccatura di un contenitore in cui il il veleno, a seguito del morso, cola e si deposita. Cordiali saluti.
Francesca Moscarelli dice
Ho acquistato Lachesis 30 ch, consigliato su un sito per curare/ alleviarela tosse asciutta e asmatica dovuta all’allergia che mi e’ venuta questa primavera… la prima volta nella mia vita.
Ma leggendo le altre indicazioni (anche “psicologiche”) di questo rimedio, ho capito che mi sarebbe utilissimo anche per altro ( stati d’ animo alternati, intolleranza ai vestiti stretti, congiuntivite mattutina, vene varicose e altro)..ma mi e’ anche venuto il dubbio che forse i granuli e questa diluizione non siano adatti…
Puo’ indicarmi una piu’ corretta posologia??
La ringrazio.
Francesca
P.s. Purtoppo la mia omeopata si e’ trasferita in un altra citta’..
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Francesca, quando si tratta di curare la propria salute è sempre pericoloso il “fai da te” e non affidarsi alle prescrizioni di un medico. Anche se lei riscontra molte corrispondenze con Lachesis, tenga presente che già la 30CH è una diluizione medio-alta e la possibilità dell’utilizzo di una ancora più alta, per i riflessi che potrebbe avere sull’organismo, deve essere prescritta da un omeopata per averne eventualmente conferma e per escludere le somiglianze fuorvianti. La medicina omeopatica, come lei certamente saprà, ha un approccio terapeutico completamente diverso da quello della medicina convenzionale, dove i farmaci vengono scelti unicamente in base al sintomo e per questo motivo esistono farmaci universali per curare specifiche sintomatologie o malattie. Nella medicina omeopatica invece più che al sintomo si guarda al malato in tutte le sue manifestazioni fisiche, psichiche e mentali (oltre ovviamente ai sintomi) e per questo motivo il rimedio omeopatico più adatto, soprattutto quando ci si spinge con le diluizioni, deve essere molto personalizzato. Le dosi riportate nel sito, come chiaramente espresso in più parti ed in più occasioni, hanno solo un carattere orientativo e possono aiutare eventualmente a predisporre un primo intervento curativo atto a fronteggiare stati acuti particolarmente fastidiosi e poco tollerabili, in attesa di rivolgersi al medico omeopata. Pertanto necessariamente le diluizioni indicate nel sito sono basse, per agire unicamente a livello sintomatico e quindi più in superficie, per cui anche se non si ottenesse il risultato desiderato o si sbagliasse la scelta del rimedio non avrebbero alcun effetto negativo a livello organico. Una posologia con alte diluizioni, ammesso che siano necessarie, può essere prescritta, ripeto, solo dal medico omeopata. Se la sua omeopata si è trasferita forse sarebbe il caso di fare un pensiero per cercarne un’altra. Cordiali saluti.
Michele dice
Gentilissima Dottoressa è un mese circa che seguo una cura di Lachesis due volte la settimana per disturbi allo stomaco: bruciore, dolore alla bocca dello stomaco e vomito frequente. Noto però da qualche tempo che i sintomi si alternano con migliorie, la mia curiosità è legata però a disturbi che non ho mai avuto e cioè un insolita calma del desiderio sessuale, apatia e leggera insonnia.
grazie fin da ora per la sua risposta.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Michele, anche se abbastanza inusuale è possibile che il sintomo da lei descritto sia dovuto all’aggravamento omeopatico indotto da Lachesis. Se così fosse il fenomeno non deve preoccupare perché è del tutto naturale e sta ad indicare la reazione positiva dell’organismo sotto lo stimolo del rimedio omeopatico. E’ solo temporaneo, ma la durata e l’intensità sono direttamente proporzionali al grado di similitudine che lei ha con il rimedio, alla diluizione ed alla dose. Cordiali saluti.
Isy dice
Ho un dubbio,
soffro di asma e stò prendendo il lachesis mutus alla 9ch ho pensato di aggiungercila Nux Vomica alla 5 CH in quanto ho problemi gastrici… il mio dubbio è che essendo la nux vomica un antidoto del lachesis mutus la nux vomica mi annulli l’effetto del lachesis mutus e quindi io non ottenga l’effetto ed il miglioramento sperato. Cosa mi consiglia? è meglio prendere il gaviscon per lo stomaco finchè uso il mutus? la cosa strana è che il nux vomica alla 5 CH è indicato per asmatica in soggetti con problemi gastrici. Attendo un suo cortese riscontro e la ringrazio anticipatamente per la cortesia.
Isy
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Isy, nella medicina tradizionale, e di conseguenza nel linguaggio comune, l’antidoto è inteso come la sostanza da somministrare per neutralizzare l’azione di un veleno, è cioè il controveleno. Nella medicina omeopatica invece l’antidoto omeopatico non annulla l’azione del rimedio principale associato, ma incanala correttamente le reazioni del paziente contrastando gli effetti disturbanti del rimedio principale e per questo ne rafforza lo stato generale. Infatti nelle cure omeopatiche, specie durante la fase acuta, può essere richiesto di associare al rimedio principale uno dei suoi antidoti e ciò proprio per aiutarne l’azione contrastando alcuni suoi sintomi disturbanti. In estrema sintesi l’antidoto omeopatico è un alleato per alcuni sintomi specifici del rimedio principale associato. Quindi stia tranquilla i due rimedi possono coesistere, a maggior ragione se si considera che Nux vomica è anche un sinergico di Lachesis, pur con un grado di sinergia non elevato. Infine tenga presente che già Lachesis contiene molti sintomi gastroenterici. Cordiali saluti.
Alessandra dice
Buongiorno, la mia omeopata mi ha prescritto il Lachesis Muts 3gt x 3 v. al dì. Tra quanto ne sentiro i benefici? Grazie. Alessandra
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Alessandra, i tempi di azione dei rimedi omeopatici dipendono molto dalla capacità di reazione del singolo organismo, oltre che dal tipo di rimedio, dal grado di somiglianza, dalla diluizione, dal dosaggio, ecc. Tali tempi sono quindi legati al caso individuale e non sempre uguali, però in genere abbastanza contenuti (da poche ore a pochi giorni per i rimedi sintomatici, a qualcosa di più per i rimedi di fondo). Cordiali saluti.
iris dice
Gentile dottoressa, il mio omeopata mi ha prescritto il rimedio Lachesis mutus (cinque granuli il mertedì e il venerdì) come rimedio per gastrite e reflusso gastrico.
Purtroppo, avendo interrotto la cura con pantoprazolo per seguire quella omeopatica, avverto dei bruciori allo stomaco. Secondo lei posso assumere del Riopan antiacido o questo si contrappone all’efficacia del rimedio omeopatico? Come posso calmare i bruciori altrimenti?
La ringrazio.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Iris, poiché il farmaco da lei citato agisce a livello locale potrebbe essere compatibile con il rimedio omeopatico prescritto. Sarebbe comunque il caso di informare il medico omeopata, che potrebbe anche orientarsi per un secondo rimedio omeopatico più specificamente sintomatico. Riferendoci per l’appunto ai bruciori di stomaco, volendo ricorrere a rimedi naturali dell’antica tradizione, di origine vegetale, la invito a consultare l’articolo “Digestione facile” della sezione del sito “Rimedi della nonna”, ove sono riportati vari preparati molto efficaci, come ad es. quelli che utilizzano camomilla, carote, finocchio, ginepro, inula, maggiorana ed altri. Cordiali saluti.
Elisa dice
Gentile dottoressa il mio omeopata mi ha prescritto il rimedio Lachesis in gocce (06 lm, 8 gocce alla sera) per le vampate della menopausa ma dopo 20 giorni che le assumo non ho avuto nessun esito positivo, devo continuare o cambiare rimedio? grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Elisa, probabilmente deve avere pazienza in quanto le diluizioni omeopatiche LM hanno una reazione terapeutica più lenta e dolce, ma più profonda e tra l’altro evitano l’aggravamento omeopatico. Tenga comunque informato il suo medico. Cordiali saluti.
Marco dice
purtroppo ho preso la dose 1000ch per sbaglio e ora ho questi sintomi. Ho provato l’antidoto (nitric acid 200ch ) ma niente è cambiato e non sò come fare a risolvere il problema.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Marco, le consiglio, se non l’avesse già fatto, di rivolgersi al medico omeopata. Tenga presente che Lachesis ha diversi antidoti che possono essere utilizzati, all’occorrenza, a seconda dei sintomi. Ad esempio, oltre Nitricum acidum, gli altri antidoti sono Alumina, Belladonna, Cocculus, Coffea, Hepar sulphur, Mercurius, Nux vomica, Phosphoricum acidum, ecc. Cordiali saluti.
Alessandra dice
La mia omeopata mi ha prescritto una monodose di Lachesis per curare una cistite che mi affligge da tempo.
Dopo qualche ora mi è comparso un prurito generalizzato su tutto il corpo.
E’ una risposta positiva o devo avvisare la dottoressa?
Grazie come sempre della cortesia
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Alessandra, potrebbe essere, come lei pensa, una reazione positiva. Le consiglio comunque di informare il medico. Cordiali saluti.