DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Ignatia amara si ottiene dalla tintura dei semi del frutto della pianta Strychnos Ignatia o Fava di Sant’Ignazio, prima essiccati e poi polverizzati e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
Strychnos Ignatia è una pianta lianosa appartenente alla famiglia delle Loganiaceae, alta fino a 12-15 m, originaria delle Isole Filippine, coltivata per scopi commerciali in alcuni altri paesi del Sud-Est Asiatico, soprattutto India, Indonesia e Vietnam. La pianta è comunemente chiamata Fava di Sant’Ignazio in onore di S. Ignazio di Loyola (1491-1556, missionario basco), fondatore dell’Ordine religioso dei Gesuiti. E’ un arbusto legnoso rampicante o un piccolo albero sempreverde il cui tronco può superare i 10 cm di diametro; la corteccia è liscia di colore bruno-rossastro; i rami sono sottili, viticciosi; le foglie sono intere, opposte, ovali, ampie fino a 25 cm; i fiori sono piccoli di colore bianco-verdastro, raccolti in infiorescenze che appaiono da aprile a giugno; i frutti sono a bacca di colore giallo-arancio, ovoidali, larghi circa 10 cm, dal guscio duro, con polpa gelatinosa gialla e racchiudono molti semi (anche qualche decina) amari, brunastri, discoidali di forma irregolare, lunghi circa 2,5-3 cm, ricoperti da una sottile peluria setosa. Tali semi contengono alcuni alcaloidi ed in particolare due che hanno la maggiore concentrazione, la stricnina e la brucina, che sono molto tossici ed amari e costituiscono i due principi farmacologicamente più attivi.
Ricordiamo che gli alcaloidi sono sostanze organiche azotate di origine vegetale dotate di grande effetto farmacologico a fronte dell’assunzione di piccole dosi di sostanza (ad es. caffeina, nicotina, morfina, papaverina, cocaina, stricnina, brucina, ecc.). In quanto sostanze altamente reattive con le attività biologiche, sono tra le più studiate ed utilizzate in farmacologia. Esplicano numerose azioni sull’organismo quali quella di ipereccitabilità del sistema neuromuscolare, di penetrare facilmente la barriera emato-encefalica, di esercitare effetti depressivi o stimolanti sul sistema nervoso centrale, di interagire con vari recettori neurotrasmettitori ed altro. Hanno sapore amaro e sono solubili in alcool, ma quasi del tutto insolubili in acqua.
La stricnina, come detto, è un alcaloide molto tossico ed è una delle sostanze più amare conosciute. Si presenta come una polvere bianca, cristallina, inodore. Se si aggiunge acido nitrico o un nitrato si produce una soluzione dal colore giallo-arancio molto intenso. La stricnina si ottiene dalla farina dei semi delle piante appartenenti al genere Strychnos, in particolare della Strychnos Nux vomica (dai cui si ricava il rimedio omeopatico Nux vomica che ha notevoli somiglianze con Ignatia amara): ciò per tradizione e per la maggiore disponibilità di tale pianta, nonostante che altre, tra cui la stessa Strychnos Ignatia, ne contengano una quantità superiore.
La stricnina agisce sul sistema nervoso centrale come potente eccitante e su quello periferico ove causa il blocco di particolari terminazioni nervose. Questo comporta che ogni stimolo diventa uno spasmo. La dose mortale media per l’uomo è di 1 mg/kg. La morte sopravviene per blocco respiratorio o per esaurimento fisico.
La stricnina è stata usata come pesticida per topi ed altri animali indesiderati. Nella prima metà del secolo scorso è stata adoperata in medicina a piccole dosi come stimolante, come lassativo o come rimedio contro i disturbi dell’apparato digerente. Unitamente all’amfetamina era il dopante sportivo più usato intorno agli anni ’50-’60 dello sorso secolo. Attualmente in Italia il commercio di stricnina e dei suoi derivati è vietato.
La brucina dal punto di vista farmacologico esplica un’azione analoga alla stricnina, anche se, pur rimanendo pericolosamente tossica, è meno attiva e meno amara della stricnina. A temperatura ambiente si presenta anch’essa come una polvere bianca inodore. L’aggiunta di acido nitrico o di nitrati produce soluzioni dal colore rosso molto intenso.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Ignatia amara è un policresto omeopatico con molte reazioni psico-somatiche riconducibili a cause quali dispiaceri, collera, paura, lutti, delusioni, insuccessi, ambizioni smisurate non realizzate, esami falliti, occasioni perdute, ecc. E’ un rimedio anti-stress per eccellenza e delle grandi contraddizioni, cioè è il rimedio dell’isterismo, della nevrosi, della instabilità emotiva, della depressione, della malinconia con tendenza al pianto. Spesso diventa il rimedio delle persone che presentano la “psicologia del fallimento”, cioè di soggetti in età media o matura che hanno aspirato ad una condizione sociale più elevata senza riuscire a raggiungerla, oppure di soggetti in età più avanzata che sono terribilmente delusi dalla vita, dagli insuccessi, dal comportamento dei figli, ecc. Più in generale il rimedio trova corrispondenza in quegli individui che presentano uno stato di sofferenza psichica dovuto alle profonde delusioni verso le loro importanti aspettative oppure alla consapevolezza di essere irrimediabilmente inadeguati alle circostanze.
Il rimedio agisce quindi prevalentemente sul sistema nervoso con importanti riflessi su tutti gli organi ed apparati. I sintomi caratteristici sono simili a quelli prodotti dall’avvelenamento da stricnina e/o da brucina, che come visto sono gli alcaloidi maggiormente contenuti nei semi della Ignatia amara da cui ha origine il rimedio. Detti alcaloidi esercitano un’azione generale eccitante sul sistema nervoso tale da diventare, a dosi elevate, di tipo convulsivante arrivando a provocare contrazioni tetaniche. Di conseguenza i sintomi fondamentali del rimedio sono gli spasmi. Poiché la sfera dell’emotività è predominante, al rimedio corrispondono una serie di complessi nervosi in grado di provocare sul piano mentale un’alterazione degli atteggiamenti dell’individuo nei confronti della vita in società e sul piano fisico un disordine delle funzioni della vita vegetativa, dovuto allo sregolamento totale del sistema nervoso autonomo involontario. Pertanto il soggetto Ignatia sarà affetto mentalmente da sofferenza psichica, da nevrosi e fisicamente da disfunzioni ai sistemi cardio-circolatorio, respiratorio, digerente, urinario, ghiandolare.
Come già accennato, l’altro importante rimedio della materia medica omeopatica che ha un’azione generale eccitante sul sistema nervoso ed i cui sintomi fondamentali sono essenzialmente spastici, è Nux vomica. Però le diverse concentrazioni di stricnina e di brucina e degli altri alcaloidi minoritari presenti, fanno sì che i due rimedi, pur avendo notevoli somiglianze, hanno patogenesi completamente differenti. In Ignatia amara, come abbiamo visto, prevale la sfera dell’emotività o meglio della instabilità emotiva, della malinconia con tendenza alle lacrime, per cui i suoi spasmi sono conseguenti ad emozioni, dispiaceri, pensieri, delusioni, ecc. In Nux vomica invece prevale la sfera dell’irritabilità per cui gli spasmi sono causati da un’irritazione, un affaticamento, una collera, ecc.
Gli spasmi di Ignatia amara, come d’altronde quelli di Nux vomica, colpiscono numerosi organi ed apparati dando luogo alle sindromi più svariate.
Tra i più frequenti troviamo gli spasmi digestivi, sia gastrici che intestinali, accompagnati da nausea e/o vomito ed a volte da emicrania e/o aerofagia. Il malato accusa dolori diffusi, difficoltà digestive, coliche addominali intermittenti, stipsi con stimoli inefficaci, evacuazioni dolorose, evacuazioni con sforzo anche di feci molli alternate a diarrea. Spesso avverte la sensazione di vuoto allo stomaco, accentuata a metà mattinata e nel pomeriggio, che lo costringe a mangiare del cibo, altrimenti collassa.
Le epatopatie di Ignatia sono dovute essenzialmente agli spasmi delle vie biliari, più che a vere e proprie disfunzioni organiche, che causano una serie di disturbi epato-digestivi molto fastidiosi.
Gli spasmi dell’apparato cardio-circolatorio provocano tachicardia e palpitazioni che impediscono al malato di dormire, inducendo ansia ed angoscia che aggravano la sua insonnia, nonché una ipertensione che varia con il suo stato di nervosismo, emorroidi pruriginose, rossore al viso, crampi ai polpacci aggravati dal movimento, raffreddamento delle estremità, ecc.
Possono essere presenti spasmi alla gola (come in Lycopodium e Mercurius) che producono sintomi del tutto analoghi a quelli del “bolo isterico” (il cosiddetto “nodo alla gola”) dei malati nevrotici, con deglutizione difficoltosa e dolente che toglie l’appetito. Anche la tosse, se presente, è spasmodica.
Le cefalee o le emicranie, che compaiono al minimo nervosismo, sono di tipo battente, pressante, con la sensazione di avere un chiodo che si conficca nella testa oppure come qualcosa che prema dentro la testa per uscire fuori.
Un altro sintomo chiave di Ignatia sono le vertigini, spesso associate all’ipertensione, che provoca nel malato la sensazione di vacillare o di cadere in avanti.
Anche l’insonnia è un sintomo chiave da interpretare per la corretta individuazione del rimedio, talché può essere non presente subito ma instaurarsi quando la nevrosi diventa più profonda.
Ma il grande sintomo chiave caratteristico di Ignatia è la paradossalità, la contraddizione degli effetti. Ad esempio è tipica la rapida alternanza di umori, spinta al punto tale da produrre riso incontrollato alternato a pianto, come pure la faringite con dolore migliorato dalla deglutizione, la febbre con sete che si avverte solo durante gli attacchi di freddo, i conati di vomito a stomaco vuoto che migliorano mangiando, la dispepsia per gli alimenti di facile digestine, i dolori che cambiano posizione o che compaiono e scompaiono improvvisamente, l’emicrania che è alleviata coricandosi sul lato dolente e così via.
Constateremo una certa subitaneità dell’apparizione dei sintomi, tanto nelle crisi gastriche, epatiche o cardiache, quanto in altri disturbi somatici, ma anche una certa incoordinazione motoria che causa ad es. la contrazione dei muscoli facciali quando si parla, l’incertezza dei movimenti, il tremore, come pure una spiccata ipersensibilità generale che produce reazioni esagerate ad ogni stimolo esterno (luce, rumore, odori, dolori) ed infine una grande sensazione di stanchezza (come in Kali carbonicum e Sulphur).
Il soggetto Ignatia si presenta spesso con capelli e cute scura, è un tipo che si agita, gesticola, è affrettato nel parlare, è ansioso, irrisoluto, capriccioso, esibizionista, ha un atteggiamento teatrale, ama la solitudine e generalmente è una donna (ma non esclusivamente). Il suo temperamento è nervoso – linfatico, visto che subito dopo la crisi isterica ritorna calmo e beato (proprio come il linfatico), stupendosi di quanto è successo.
La sintomatologia di Ignatia corrisponde inevitabilmente alla sua nevrosi ed alla sua ipersensibilità. I sintomi peggiorano con il freddo, di mattina, dopo il pasto, dopo un’emozione, con il movimento prolungato, prima e durante le mestruazioni, con l’uso di caffè, alcool, tabacco (difatti prova avversione per l’alcool, il tabacco o i profumi), con il rumore, la luce viva, il minimo contatto. I sintomi migliorano con il caldo moderato (il caldo intenso crea disagio), durante il pasto, con il cambiamento di posizione, premendo sul lato dolente, dopo le mestruazioni. La lateralità è destra.
Vi sono due chiavi di lettura che contraddistinguono e sintetizzano efficacemente le caratteristiche del rimedio: Ignatia amara è la donna isterica e la benzodiazepina (cioè il farmaco tradizionalmente usato nella terapia dell’ansia e dell’insonnia) omeopatica.
I principali sinergici (complementari) di Ignatia sono Aurum metallicum, Natrum muriaticum, Phosphoricum acidum
I principali antidoti (ma che aiutano la sua azione) sono Gelsemium e Phosphoricum acidum nella depressione, Belladonna, Hyosciamus niger negli spasmi, Aceticum acidum, Arnica montana, Camphora, Chamomilla, Cocculus, Coffea, Nux vomica, Pulsatilla nella generalità dei sintomi nervosi.
I principali incompatibili sono Coffea e Tabacum.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Ignatia amara si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio stesso.
1) SISTEMA NERVOSO. Ipersensibilità con umore mutevole, cangiante, paradossale. Depressione dopo un dispiacere. Emotività, isterismo, nevrosi, ansia, paure, attacchi di panico, indecisione, desiderio di solitudine, malinconia. Facile tendenza al pianto. Frequente bisogno di sospirare con sensazione di mancanza d’aria. Sonno irrequieto o insonnia.
2) TESTA. Cefalea o emicrania con congestione della testa che migliora piegandola in basso e peggiora ad ogni eccitazione, accompagnata da dolore battente, pressante, con sensazione di chiodo che si conficca in testa oppure che qualcosa prema dentro per uscire fuori. Vertigini, spesso associate a ipertensione arteriosa. Spasmi muscolari del viso o intorno alla bocca. Odontalgia dopo i pasti. Dolore alle parotidi. Gonfiore agli occhi ed alle palpebre superiori.
3) APP. DIGERENTE. Dispepsia (specie per gli alimenti di facile digestione), aerofagia, singhiozzo, nausea, vomito frequente o continuo. Vuoto e debolezza all’epigastrio. Attacchi periodici di crampi allo stomaco. Coliche addominali. Spasmi delle vie biliari. Stipsi spastica con stimoli inefficaci. Evacuazione dolorosa. Possibile diarrea. Emorroidi pruriginose che migliorano camminando. Tutti i sintomi si aggravano alla minima contrarietà, alla minima emozione.
4) APP. CARDIOVASCOLARE. Tachicardia e palpitazioni che impediscono di dormire. Dolori cardiaci. Sensazione di punzecchiamenti, di punture al cuore. Senso di soffocamento. Ipertensione arteriosa variabile con lo stato di nervosismo.
5) APP. LOCOMOTORE. Grande sensazione di stanchezza fisica (oltre che mentale). Dolori alle ossa ed alle articolazioni. Dolore intercostale migrante. Pesantezza delle gambe e dei piedi. Irrigidimento delle ginocchia. Crampi ai polpacci aggravati dal movimento. Freddo ai piedi ed alle gambe fin sopra il ginocchio. Incoordinazione motoria, incertezza dei movimenti, leggero tremore, parola esitante. Sciatica con debolezza del dorso e degli arti inferiori. .
6) APP. RESPIRATORIO. Faringite con deglutizione dolente e sensazione di avere una spina in gola. Bolo isterico (sensazione di ostruzione laringo-faringea, come se una massa in gola rendesse difficile la deglutizione e la respirazione, legata allo stato di nevrosi). Tosse spasmodica che diventa più forte con la ripetizione (più si tossisce, più si ha voglia di tossire). Costrizione al torace, specialmente di notte.
7) APP. URINARIO. Stimolo urgente ed irresistibile di urinare, specie dopo aver preso caffè. A volte sensazione di bruciore nell’uretra durante la minzione. Pollachiuria.
8) APP. GENITALE FEMMINILE. Mestruazioni anticipate e abbondanti, precedute da emicrania (chiodo fisso in testa). Mestruo nero, di odore putrido, misto a grumi. Dismenorrea. Metrorragia. Spasmi uterini con dolori lancinanti che si mitigano alla pressione e coricandosi sul dorso. Leucorrea purulenta preceduta da contrazione pressoria nell’utero. Dolori nei rapporti sessuali.
9) APP. GENITALE MASCHILE. Prurito intenso ai genitali. Dolore ai testicoli, prevalentemente a quello destro, specie di sera dopo essersi coricati. Diminuzione del desiderio sessuale. Erezioni incontrollate con dolori al pube.
10) CUTE. Prurito su tutto il corpo senza motivo organico, che si attenua grattandosi. Escoriazioni varie. Orticaria con prurito violento (specie durante la febbre). Geloni.
DOSI
Nei casi 1) e 2), diluizione 9CH, 3 granuli o 8-10 gocce una volta al dì.
In tutti gli altri casi, diluizione 5CH, 3 granuli o 8-10 gocce 3-6 volte al dì.
(*) V. Note esplicative
Eleonora dice
Salve, vorrei sapere se per le affezioni del sistema nervoso è consigliato oppure no il dosaggio di 30 CH . Inoltre, per quanto tempo bisogna assumere la sostanza?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Eleonora, la 30CH è una diluizione medio-alta, centrale, importantissima, che viene prioritariamente prescritta per i casi sub-acuti o cronici, per il funzionale e per sintomi generali, ma risponde bene anche sui sintomi acuti e sulla componente psicologica. Tuttavia in Omeopatia ogni entità terapeutica (rimedio, diluizione, posologia, durata della cura, ecc.) è individuale, personale, non generalizzabile, in quanto legata a quella serie di fattori e di peculiarità che rendono il paziente unico rispetto a tutti gli altri affetti dalla stessa patologia o dallo stesso disturbo. Non a caso l’Omeopatia è definita la medicina che «veste su misura», come si è soliti sintetizzare. La diluizione, in particolare, va scelta in base alla reattività e sensibilità del singolo organismo allo stimolo del rimedio omeopatico, all’entità e profondità della patologia o del disturbo, al livello d’azione terapeutica necessario, nonché al grado di somiglianza rimedio-paziente. Per quanto riguarda i tempi di somministrazione, in genere le cure omeopatiche continuano a praticarsi finché si registrano benefici e finché esistono margini di miglioramento, senza porsi dei limiti temporali particolarmente stringenti e logicamente si smettono alla guarigione o al raggiungimento di un risultato soddisfacente e stabile. Occorre comunque tenere presente che quando è in gioco la componente psicologica gli effetti terapeutici significativi si manifestano in tempi mai brevi, come pure mai brevi saranno i tempi del trattamento, dove facilmente si possono alternare alti e bassi e dove ciò è tanto più pronunciato quanto più il disturbo è radicato o cronicizzato. Ovviamente la prescrizione a misura del caso specifico la può garantire solo un medico omeopata con la visita. Cordiali saluti.
lidia dice
Buon giorno,
ho letto con molto interesse l’articolo perchè vorrei fare assumere il rimedio a mia mamma (87 anni),
ultimamente soggetta a crisi d’ansia sfocianti nelle ore notturne in crisi di panico. Paura di restare sola (se poi sto male….),non accettazione del corpo che invecchia e quindi limitazione nel fare (persona molto dinamica e autonoma), si scoraggia facilmente. In questo periodo sono dovuta ricorrere allo xanax nella misura di 4 gocce per garantire una notte di sonno tranquillo. Consultata una geriatra, avrebbe consigliato l’assunzione del trittico. prima di arrivare a tanto vorrei provare con Ignatia amara. E’ D’accordo con me? La ringrazio e la saluto
Lidia
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lidia, Ignatia amara è un rimedio omeopatico utile a trattare un esaurimento nervoso, un’emotività, uno stato di stress, una depressione reattiva innescata da un trauma psicologico, come ad es. lutto, dispiacere, delusione, insuccesso, contrarietà, shock emotivo, turbamento affettivo, preoccupazioni eccessive, ecc. Tale stato depressivo, innescato quindi dalle difficoltà dell’esistenza oppure da esperienze dolorose o comunque negative, convive frequentemente con uno stato ansioso, di ipernervosismo, che è l’altro aspetto della depressione reattiva. Entrambi gli stati sono responsabili di instabilità emotiva, umore variabile, insonnia, comportamenti discordanti, sintomatologie paradossali ed altro, che sono le manifestazioni più tipiche del rimedio in parola. Paradossalmente il soggetto Ignatia desidera stare da solo, pur stando meglio in compagnia. Pertanto, più che a Ignatia verrebbe da pensare a qualche altro rimedio omeopatico, che possa essere maggiormente somigliante, come ad es. Lycopodium (ansia da prestazione), o Sepia (che è il classico rimedio della donna matura, in età avanzata) od ancora Argentum nitricum o Arsenicum album o Kali phosphoricum. Per una comparazione tra questi o altri rimedi, consulti l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici che vengono utilizzati nei vari disturbi emotivi o psichici e dove potrà trovare diverse notizie di possibile interesse. Le consiglio comunque di non fare da sola, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al caso specifico di sua madre. Cordiali saluti.
Sarah dice
Salve Dottsa, mio figlio di 8 anni soffre di tic nervosi che si accentuano notevolmente in periodi in cui è particolarmente stressato / preoccupato per le verifiche scolastiche. Cercavo un rimedio omeopatico che servisse a contrastare l’ansia da prestazione. Volevo chiederle se l’ignatia amara fosse adatta a questo caso. Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sarah, se il suo bambino è riconoscibile nelle caratteristiche di Ignatia amara, in particolare nel profilo psicologico, come ampiamente rilevabile dal presente articolo e sintetizzato nell’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, allora il rimedio può considerarsi adatto. Ignatia amara infatti è anche il rimedio dei tic nervosi, specialmente a volto, palpebre, gola. Com’è noto, i tic nervosi dei bambini sono solitamente l’espressione inconsapevole di un certo grado di stress o di disagio psichico, sotto forma di disturbi psicosomatici involontari e incontrollabili, destinati a scomparire con l’età una volta che viene superata la tensione psico-fisica. Generalmente il tutto appare e/o si accentua quando la tensione sale e si attenua quando si è più tranquilli e rilassati. Ma i tic possono avere come concausa anche difetti della vista, difetti della dentizione, acne, rinite cronica, ecc. Tra gli altri rimedi omeopatici che vengono più spesso prescritti per i tic nervosi troviamo Mygale (in particolare per i tic a volto, palpebre, collo), Agaricus muscarius (occhi, tremori in generale), Cuprum metallicum (laringe, mani), Anantherum (testa), Hyoscyamus (faccia, gola), Kali carbonicum (arti inferiori), Lachesis (testa, gola), Lycopodium (volto, collo, denti), Silicea (testa, occhi, denti, estremità), Stannum (occhi, mani), Stramonium (braccia, mani, gambe), Thuya (collo, braccia). Per quanto riguarda l’ansia da prestazione, i rimedi omeopatici che vengono più caratteristicamente adoperati sono Argentum nitricum, Gelsemium, Lycopodium. Nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) giusto sarà quello che “assomiglia al paziente”, ossia il rimedio che contiene una sintomatologia simile a quella del paziente, sia a livello fisico che psichico. L’alimentazione in genere suggerita prevede cibi ricchi di magnesio, potassio, calcio e di vitamine del gruppo B. Il consiglio comunque è di non fare da sola, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al caso specifico di suo figlio. Cordiali saluti.
Lucia dice
Buongiorno dottoressa la contatto xke soffro di attacchi di panico ansia e depressione un po’ di tutt all inizio prendevo dei ansiolitici ma io sono al contrario di questo la dottoressa della farmacia mi ha consigliato di prendere qualcosa di naturale e mi ha fatto gocce fiori di Bach rescue è un po’ migliorato poi gli ho detto che la depressione e l ansia aumentava e mi ha dato le pillole ignota-Heel ma siccome io ho un piccolo problema al cuore (una stenosi polmonare lieve ) nn prendo farmaci devo stare sotto controllo ogni anno e chiedo se può portare conseguenze grazie mille aspetto risposta
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lucia, i rimedi omeopatici non hanno controindicazioni o effetti collaterali, in quanto non introducono sostanze, grazie all’estrema diluizione (le sostanze sono presenti a livello pressoché infinitesimale) e la loro azione non è chimica. Il rimedio omeopatico è solo un veicolo di informazione, quella che serve all’organismo per stimolare ed incanalare correttamente la capacità propria di guarigione, andando a ripristinare l’efficienza e la funzionalità dei relativi sistemi di difesa e di regolazione generale. Anche i fiori di Bach, che sono comunque in preparazione omeopatica, non hanno effetti indesiderati. Cordiali saluti.
giovanna dice
salve dottoressa. da circa 3 hironi sn in cura con prodotti omeopatici ignata 15ch 4 granuli la mattina, melissa e prophilliu 20 gocce 3 volte al dì e un aurum lavandula pomata a sera.. sono sta on cira con antidepressivi x 5 anni sindrome ansiosa depressiva. da circa 2 settimane non prendo nulla di chimico… ma ovviamente sto male soprattutto lato depressione. volevo sapere da lei quanto tempo occore per vedere dei risultati della mia cura omeopatica. giorni settimane ho iniziato solo da3 giorni… ma la mia depressione non migliora.. grazie mille.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Giovanna, in genere, quando è in gioco la componente psicologica, gli effetti terapeutici significativi si manifestano in tempi mai brevi, come pure mai brevi saranno i tempi del trattamento, dove facilmente si possono alternare alti e bassi e dove ciò è tanto più pronunciato quanto più il disturbo è radicato e cronicizzato. Consulti l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove potrà trovare diverse notizie di possibile interesse. Cordiali saluti.
claudia dice
claudia dice io soffro di insommia la dottoressa mia a dado IGNATIA AMARA 1000 .pero mi sento di giorni confusa in viagrata intontita stanca faccio fatica a camminare mi viene la fiacca.adesso dormo.pero vorrei sapere quando pasan queste sintomi,no so che oh i mi preocupo.la dottoressa dice che la cervicale,pero mi sento cosi di quando o presso la ignatia amara 1000.che faccio. dottoressa .vorrei capire di che dipende questo disaggio..mille grazie per la risposta..
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Claudia, ciò che dice la sua dottoressa ha un reale fondamento, perché la cervicalgia, specialmente quando sono coinvolte le prime due vertebre (C1 e C2), può dare origine a sintomi come intontimenti, sbandamenti, indebolimento muscolare, stanchezza generale, sonnolenza, ecc. Se invece i disturbi fossero attribuibili ad un eventuale effetto iatrogeno – ipotesi neanche da scartare completamente – dovuto all’assunzione di Ignatia amara 1000CH, questi sono comunque temporanei e dovrebbero regredire fino a scomparire del tutto in un arco di tempo variabile, che può andare da qualche giorno a qualche settimana, senza lasciare alcuna conseguenza. Resti pertanto in contatto con la dottoressa. Cordiali saluti.
Monica dice
Salve dottoressa, sono stata in cura per quasi due anni con Sereupin ma alla dose minima. Mezza compressa al giorno. Causa esaurimento nervoso. Ora da mesi mi sentivo davvero bene e ho deciso con il medico di ridurre la dose gradualmente sino a smetterla del tutto. La mia naturopata mi ha ordinato Ignatia amara perché smettendo la cura precedente, sto avendo tensione alla testa (come se avessi un peso pressante continuo al centro che dirama sulla fronte e sopra gli occhi,con vari tic nervosi), a volte nervosismo e voglia di pianto. Tutte conseguenze di ‘effetti collaterali’ dovuti al farmaco precedente. Se prendo Ignatia amara avrò risultati soddisfacenti? La dose prescrittami e’ di 3 granuli 3 volte al dì lontano dai pasti. Vorrei anche un suo parere, grazie!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Monica, Ignatia amara è uno dei più importanti rimedi omeopatici utile a trattare un esaurimento nervoso, un’emotività, una depressione reattiva innescata da un trauma psicologico, come lutto, dispiacere, delusione, insuccesso, contrarietà, shock emotivo, trauma affettivo, preoccupazioni eccessive … Tale stato depressivo, innescato quindi dalle difficoltà dell’esistenza, convive frequentemente con uno stato ansioso, di ipernervosismo, che è solo l’altro aspetto della depressione reattiva. Entrambi gli stati sono responsabili di instabilità emotiva, umore variabile, comportamenti discordanti, sintomatologie paradossali, pianto facile …, che sono le manifestazioni più tipiche del rimedio in parola. Inoltre Ignatia amara è anche il rimedio dei tic nervosi (in particolare a volto, palpebre, gola), di sensazione di grande pesantezza alla testa, di pressione crampiforme sulla fronte e nella regione sovraorbitaria o sull’occipite, di chiodo conficcato nella sommità del cranio. Se lei perciò si riconosce nelle caratteristiche di Ignatia amara, ampiamente rilevabili dal presente articolo e qui appena sintetizzate, allora il rimedio può considerarsi adatto a lei. Ciò, com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, secondo la quale un rimedio omeopatico per essere curativo deve assomigliare al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, sia a livello fisico che psichico e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Per una panoramica dei principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati nei vari disturbi emotivi o psichici, tra cui Ignatia amara, consulti l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Ovviamente la prescrizione appropriata al suo caso specifico la può meglio garantire un medico omeopata con la visita medica omeopatica. Cordiali saluti.
debora dice
salve dottoressa,soffro di depressone da diversi mesi..dovuto ad una grande delusione d’amore e nello stesso periodo ho avuto in famiglia problemi d salute. Ho sbalzi di umore da essere serena e felice passo alla tristezza con pensieri negativi pianto apatia e voglia di farla finita.. cosa mi consiglia? saluti cordiali
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Debora, intanto la invito a consultare l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati nei vari disturbi emotivi o psichici e dove potrà trovare diverse notizie di possibile interesse. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio giusto sarà quello che assomiglia al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, sia a livello fisico che psichico e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Indubbiamente Ignatia amara è uno dei più grandi rimedi omeopatici adatto a trattare una depressione reattiva innescata da un trauma psicologico (lutto, dispiacere, delusione, insuccesso, contrarietà, shock emotivo, trauma affettivo, malattie, ecc.), capace di provocare instabilità emotiva, umore variabile, comportamenti discordanti, sintomatologie paradossali, pianto facile, ecc. Un altro rimedio omeopatico in grado di trattare una siffatta depressione reattiva è Aurum metallicum. Ma potrebbe essere adatto anche qualche altro rimedio omeopatico, se dovesse essere maggiormente somigliante. Il consiglio comunque è di non fare da sola, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita potrà effettuare i dovuti approfondimenti e quindi prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cerchi comunque di vivere una vita la più sana possibile, seguendo alcuni consigli di carattere generale che possono essere di grande aiuto e sostegno: 1) non resti a rimuginare, faccia di tutto per portare avanti le attività e si sforzi di vedere delle persone; 2) si interessi a quanto le accade intorno; 3) poiché lo spirito è malato, lo dimentichi e si occupi del corpo; 4) faccia ginnastica, il che sarà uno sforzo all’inizio, ma con il tempo le sarà indispensabile; 5) quando si sente giù di morale, non si preoccupi di giudicare se una cura le fa bene o le fa male: le idee nere portano a dare una valutazione negativa ingiustificata, con il rischio di abbandonare la cura proprio nel momento in cui comincia ad agire. Cordiali saluti.
Paola dice
Salve soffro di attacchi di panico soprattutto a livello gastrointestinale vado dallo psichiatra ho provato di tutto ma con effetti devastati alla fine prendo tavor da 1mg per tre volte al giorno prendevo entact come antidepressivo ho smesso perché sto provando ad avere una gravidanza…finalmente ad agosto 2016 resto incinta ma alla nona settimana perdo il bambino…ora il mio ginecologo pretende che smetta o per lo meno diminuisca le dosi altrimenti non mi da l’ok per un’ altra gravidanza…perché da la colpa all’ ansiolitici…mentre lo psichiatra dice il contrario…comunque vorrei smettere gradualmente con il tavor e sostituirlo con un rimedio omeopatico…Va bene ignatia amara? grazie naturalmente non farò da sola chiederò allo psichiatra
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Paola, se lei si riconosce nelle caratteristiche psico-fisiche di Ignatia amara, ampiamente rilevabili dal presente articolo, allora il rimedio omeopatico può considerarsi adatto a lei. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio giusto sarà quello che assomiglia al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, sia a livello fisico che psichico e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Per una panoramica dei principali rimedi omeopatici che vengono più spesso prescritti nei vari disturbi emotivi o psichici, tra cui Ignatia amara, consulti l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Cordiali saluti.
Caterina dice
Salve dottoressa, ultimamente ho sempre crisi nevrotiche e voglia di piangere. Mi sento triste e insoddisfatta. Mi pesa cresce re i miei figli e mi scoccia stare sempre a casa. Quale rimedio sente di consigliarmi? Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Caterina, la invito a consultare l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici che vengono utilizzati nei vari disturbi emotivi o psichici, tra i quali poter individuare il rimedio maggiormente somigliante e dove potrà trovare diverse notizie di possibile interesse. Oltre a Ignatia amara, un altro importante rimedio omeopatico che potrebbe prendere in considerazione è Sepia, con cui sembrerebbe avere diversi punti di contatto. Ovviamente la prescrizione appropriata al suo caso specifico la può garantire solo un medico omeopata con la visita, al quale le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.