DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Graphites si ottiene dalla triturazione con lattosio della grafite e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
La grafite è un minerale costituito essenzialmente da carbonio cristallizzato nel sistema esagonale, spesso impuro di argilla, ossidi di ferro ed altri minerali. E’ presente generalmente in natura sottoforma di masse fogliettate o di aggregati raggiati granulari, raramente sottoforma di cristalli. I principali giacimenti si trovano in Messico, Corea del Sud, Sri Lanka, Austria, Madagascar, USA e Siberia. In Italia esistono buoni giacimenti in Val Chisone (provincia di Torino), nelle Alpi occidentali.
E’ noto che l’altra forma naturale contenente carbonio libero, questa volta allo stato purissimo, è il diamante.
La grafite è uno dei minerali più teneri, è un ottimo conduttore, è insolubile in acqua e in alcool, ha colore nero-grigio acciaio, è grassa al tatto, sporca le dita e lascia una traccia nera sulla carta. Per questo motivo il suo nome deriva dal greco grafein, che significa “scrivere”. Impropriamente in passato veniva chiamata piombaggine o mina di piombo, anche se il piombo è completamente assente nella sua composizione chimica. Ma le proprietà veramente eccezionali della grafite sono l’aumento della sua resistenza meccanica alle alte temperature e la capacità di resistere agli elevati sbalzi termici. Oggi trova moltissime applicazioni in diversi settori industriali, tra cui quelli per la produzione di materiali refrattari, di lubrificanti, di spazzole per motori elettrici, di matite e per l’indurimento dell’acciaio.
Com’è noto l’utilizzo più comune della grafite è quello per scrivere e disegnare su carta. Tale uso risale alla seconda metà del XVII secolo quando ci si accorse che la sua traccia veniva facilmente cancellata con la semplice mollica di pane. Anche se l’idea venne ai due italiani Simonio e Lyndiana Bernacotti, la matita nella sua struttura pressoché attuale la si deve all’ebanista tedesco Kaspar Faber che nel 1761 mise in commercio le prime matite costituite da barrette sottili di grafite (mine) inserite in bastoncini cavi di legno per non sporcare le mani, fondando la Società Faber. Nel 1795 lo scienziato francese Nicholas Jacques Contè ebbe l’idea di mescolare la grafite con l’argilla per rendere le mine più o meno dure, brevettando un metodo che è tuttora sostanzialmente adottato.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Graphites è uno dei principali policresti omeopatici ed è anche uno dei principali rimedi costituzionali, la cui costituzione di riferimento è quella carbonica. Inoltre essendo un intossicato (per il contenuto di carbonio) che convoglia le proprie tossine verso la pelle, ha una diatesi psorica.
Avendo, pertanto, una costituzione quasi esclusivamente carbonica, il soggetto Graphites si presenta con una corporatura robusta, tondeggiante, opulenta e con tutte le ghiandole endocrine ipofunzionanti, in particolare tiroide, surrene e gonadi (per ulteriori informazioni in merito consultare l’articolo “Omeopatia e Costituzioni” della sezione del sito “Approfondimenti”).
Lo scarso funzionamento della tiroide (ipotiroidismo) comporta un metabolismo basale rallentato ed una carente attività metabolica dei tessuti, con insufficiente produzione di calore, per cui il soggetto è estremamente freddoloso ed ha una spiccata tendenza ad ingrassare fino all’obesità.
La scarsa attività delle ghiandole surrenali (sia della midollare che della corticale), rende il soggetto privo di emotività, di qualsiasi entusiasmo, apatico, indifferente, astenico, che si stanca facilmente, svogliato, che ha difficoltà di concentrazione e di applicazione, triste e melanconico.
Lo scarso funzionamento delle gonadi abbassa la libido e compromette la normale attività sessuale, potendo arrivare finanche ad indurre frigidità nelle donne ed impotenza negli uomini.
Come accennato in precedenza, il rimedio si identifica maggiormente con la pelle, che diventa la principale via di eliminazione delle proprie tossine, tanto da poter affermare che Graphites è la pelle. Infatti Graphites è il principale rimedio omeopatico per la cura delle malattie cutanee. Con esso possono essere trattate tutte le lesioni della cute, come eritemi, punture d’insetti, eczemi caratterizzati da vescicole e da edemi seguiti da croste e desquamazione, dermatiti allergiche, herpes, acne, forfora e alopecia. Ogni qualvolta vengono a trovarsi lesioni cutanee essudanti, che secernono un liquido denso di tipo mieloso, con molta probabilità Graphites è il rimedio giusto. Caratteristiche sono le lesioni alle pliche cutanee, come palpebre, angoli della bocca, dietro le orecchie, interno dei gomiti e delle ginocchia, ecc.
Il soggetto Graphites ha pelle secca e squamosa, bocca secca (specie al mattino), capelli secchi, unghie dure e spesse, feci secche ed è affetto da una rinite cronica con rinorrea acquosa, proprio per controbilanciare tale secchezza. Inoltre presenta irregolarità nella circolazione sanguigna, problemi gastrici e intestinali con forte flatulenza, congestione del sistema portale e patologie epatiche. Una caratteristica marcata è la sensazione di sangue alla testa con arrossamento del viso a mo’ di vampate. Inoltre considerato che il rimedio contiene tracce di ferro, ritroveremo l’anemia e tutte le sue conseguenze, come il pallore, le mestruazioni insufficienti e la stitichezza.
In sintesi, per la sua composizione chimica, fatta prevalentemente di carbone ma anche di ferro, Graphites è il rimedio che ha in sé una parte della qualità del ferro ed una parte della qualità del carbone, oltre a proprietà nuove che derivano dalla combinazione dei due suddetti elementi.
Di Ferrum ritroveremo l’anemia del ferro, con la sua mancanza di ossidazioni che determina soprattutto la freddolosità e la stitichezza.
Di Carbo vegetabilis ritroveremo l’ingorgo della circolazione venosa ed i problemi gastrointestinali.
Di proprio ritroveremo soprattutto le manifestazioni cutanee, l’ipotiroidismo con il conseguente stato di ingrassamento e la stanchezza cronica, nonché il particolare psichismo descritto in precedenza..
I sintomi migliorano all’aria aperta e dopo i pasti. Peggiorano con il freddo, in un letto troppo caldo, al risveglio mattutino, prima della mezzanotte. Le donne hanno un peggioramento dei sintomi prima e durante il ciclo mestruale.
I principali sinergici (complementari) di Graphites sono Arsenicum album, Calcarea carbonica, Causticum, Ferrum metallicum, Hepar sulphur, Lycopodium, Phosphorus, Pulsatilla, Silicea, Sulphur (l’altro grande rimedio per le affezioni cutanee), Tuberculinum.
I principali antidoti (ma che aiutano la sua azione nella fase acuta) sono Argentum nitricum e Nux vomica per l’apparato digerente, Petroleum per l’eczema.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Graphites si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio descritte in precedenza.
1) PELLE. Tutti i tipi di eruzioni cutanee sia secche che trasudanti, seborrea, desquamazione della pelle, forfora, alopecia, eczema essudativo, eritema, ragadi (agli angoli bocca, dietro le orecchie, all’interno di gomiti e ginocchia, agli angoli degli occhi, tra le dita, intorno al capezzolo, nella regione anale), vescicole sierose, pustole, cisti sebacee, verruche, ponfi, punture d’insetti, dermatosi, cheratosi, herpes, acne, psoriasi.
2) APP. DIGERENTE. Sensazione di pesantezza allo stomaco con eruttazioni acide, aerofagia e nausea. Addome teso con dolori crampiformi che migliorano mangiando. Dispepsia. Gastrite. Sensazione di pressione al fegato per stasi portale. Stipsi tenace senza stimolo con flatulenza. Possibile diarrea a seguito della soppressione di un’eruzione cutanea.
3) TESTA. Emicrania o cefalea occipitale più accentuata a sinistra che migliora nell’oscurità. Oftalmia. Blefarite. Congiuntivite. Orzaiolo. Otite catarrale a volte con diminuzione della qualità dell’udito.
4) APP. VASCOLARE. Rallentamento della circolazione sanguigna. Emorroidi brucianti, sanguinanti e pruriginose.
5) APP. RESPIRATORIO. Rinite cronica con rinorrea acquosa e presenza di croste e fessurazioni nelle cavità nasali.
6) APP. GENITALE FEMMINILE. Ipomenorrea. Amenorrea. Ciclo mestruale ritardato e breve. Mestruazioni chiare precedute da prurito vulvare. Mammelle gonfie e dure con capezzoli screpolati.
7) APP. GENITALE MASCHILE. Eiaculazione precoce e insufficiente.
8) APP. URINARIO. Oliguria con sedimenti rossi.
DOSI
Per tutti i casi, nelle situazioni acute diluizione 5-6CH, 3 granuli o 8-10 gocce ogni 2-3 ore; nelle situazioni croniche diluizione 15-30CH, 4-5 granuli 1-2 volte al dì.
(*) V. Note esplicative
Lorenzo dice
Buon giorno dottoressa,
Da poco soffro di vitiligine fortunatamente in pochi punti.
Le chiedevo se Graphites può essere un rimedio per ridurre tali macchie che con il tempo non vorrei si espandessero.
In caso negativo, se mi potesse consigliare qualche prodotto omeopatico specifico.
La ringrazio infinitamente,
Lorenzo
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Lorenzo, come le sarà noto, la vitiligine è un’alterazione della pigmentazione dovuta a carenza di melanina, per effetto di un deterioramento dei melanociti (cellule che producono l’anzidetto pigmento). È caratterizzata da macchie bianche sulla pelle, localizzate prevalentemente a mani, gomiti e volto. È una malattia non contagiosa, indolore ed innocua. Le cause sono ancora incerte e non ci sono fattori scatenanti precisi, anche se si sospetta che possa essere un disturbo autoimmune, dove l’ereditarietà gioca un ruolo importante. Si è pure osservato che le disfunzioni tiroidee, lo stress ed il calo delle difese immunitarie possono concorrere a potenziare il disturbo. Non esiste quindi un unico approccio terapeutico per tutti i pazienti, ma verosimilmente un trattamento multidisciplinare personalizzato, di cui l’Omeopatia può farne parte. I rimedi omeopatici che possono fornire un contributo sono diversi, ma quelli più comunemente utilizzati sono Arsenicum album, Nitricum acidum e Silicea. Possono essere altresì utili le applicazioni locali di olio di senape con l’aggiunta di estratto di curcuma, o di olio di pepe nero, o di semi di ravanello in aceto di mele. L’alimentazione consigliata è quella semplice e sana, varia ed equilibrata, che privilegi i cibi ricchi di vitamine, in particolare A/betacarotene, gruppo B, C, E (frutta, verdura e ortaggi in primis). Le consiglio comunque di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Melania dice
Gent.ma Dott.ssa,
mi è stato consigliato l’utilizzo di Graphites Unguento su una ferita al seno post-operatoria.
Fino ad ora ho utilizzato Arnica della Boiron.
Può fornirmi indicazioni in merito? Quante applicazioni di Graphites Unguento al giorno dovrei fare secondo lei? Per quanto tempo?
Per ora la ferita sta guarendo bene…
La ringrazio e attendo suo consiglio.
Melania
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Melania, la pomata o l’unguento di Graphites risulta utile per pelle secca, prurito, eczemi essudativi, cicatrici cheloidi, ipercheratosi. La posologia consigliata è di 1 o 2 applicazioni al giorno, fino a cicatrizzazione e comunque non oltre alcune settimane, salvo diverso parere medico, al quale è sempre opportuno fare riferimento. Cordiali saluti.
Alice dice
Grazie di cuore per la celere risposta gentile dottoressa!!
Mi saranno utili i consigli sulle vitamine e applicazione locale che non sapevo!
Comunque avevo dei dubbi in quanto la mia erborista/omeopata mia ha riferito che quando si assumono granuli per le fasi acute (ogni 2-3 ore) ciò non va fatto per piu di 12h, mentre la mia farmacista/omeopata mi ha detto che si puo arrivare anche a 24h.
Ripeto, intendo solo per la somministrazione ogni 2-3 ore (prima di diradare e passare a 2-3 volte al di)
Mi potrebbe confermare o meno (secondo il suo punto di vista) quale delle due dottoresse mi ha consigliato giustamente?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Alice, probabilmente hanno ragione entrambe, perché se nel giro di 12-24 ore non arrivano miglioramenti significativi è inutile insistere. Ma ciò potrebbe non riguardare un cheloide, dove i benefici solitamente si apprezzano nel medio-lungo termine. Cordiali saluti.
Alice dice
Gentile dottoressa, ho una piccola cicatrice cheloide.
Ho letto che per le fasi acute di genere viene consigliato appunto il 5ch/6ch sui 3 granuli ogni 2-3 ore.
Ma questo trattamento (di ogni 2-3 ore) puo essere portato avanti solo pochi giorni / una settimana / oppure fino fino a quando non si vede il miglioramento?
(Mi riferisco appunto questa cosa di ogni 2-3 ore……..prima di diradare le dosi…..)
Grazie mille!
Alice dice
PS: Per ogni “2-3 ore” si intende anche il periodo notturno giusto?
Quindi nelle 24h…. oppure solo il periodo dalla mattina al prima di coricarsi?
Perchè alcune persone mi hanno riferito che ad esempio…
Graphites 5ch non va preso piu di 3 granuli x 2/3 volte al giorno…
(quindi supererebbe la dose consigliata nell’articolo di 3 granuli ogni 2-3 ore)
Mentre per il Graphites 7ch 5 granuli non piu di due volte al giorno…
Mi scusi tanto per le tantissime domande ma spero di ricevere chiarimenti su tutti i punti.
Grazie e complimenti per gli articoli del sito!!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Alice, è utile sottolineare che quanto riportato nell’articolo si riferisce a una situazione del tutto generale, inevitabilmente impersonale, generica, riportata spesso in letteratura, mentre, com’è noto, in Omeopatia ogni entità terapeutica (rimedio, diluizione, posologia) è strettamente legata al caso specifico, non sempre generalizzabile. Ciò premesso, nelle fasi acute può essere vantaggioso utilizzare una bassa diluizione di un rimedio omeopatico a intervalli maggiormente ravvicinati, per poi allungarli di pari passo con i miglioramenti e quindi attestarsi sulla posologia di riferimento. Le somministrazioni normalmente non prevedono il periodo notturno. Per quanto riguarda la durata, sempre in linea del tutto generale, le cure omeopatiche possono proseguire finché si registrano benefici e finché esistono margini di miglioramento, senza porsi dei limiti temporali particolarmente stringenti ed ovviamente si smettono alla guarigione o al raggiungimento di un risultato soddisfacente e stabile. Venendo al suo cheloide, per evitare che degeneri e per attenuarne l’aspetto, oltre a Graphites, è buona norma mantenere la cicatrice pulita ed applicare quotidianamente creme nutrienti e antiossidanti, come ad esempio il gel di Aloe vera. L’alimentazione consigliata è quella ricca di vitamine, in particolare vitamine A, C ed E. Ovviamente, la prescrizione a lei appropriata la può garantire solo un medico omeopata con la visita. Grazie per i complimenti. Cordiali saluti.
Paola dice
Gentile Dott.ssa,
soffro da molto tempo di ascessi nella zona inguinale (zona clitoridea ora esteso al monte di venere), da sempre curati con antibiotico (amoxicillina), che però negli ultimi periodi non è più risolutivo. Ultima visita da ginecologo ieri, mi è stato consigliato un antibiogramma x trovare un antibiotico corretto. Farò l’esame, ma vorrei sapere se il rimedio Graphites può essere un aiuto. La ringrazio per il consiglio. Paola
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Paola, Graphites è un rimedio omeopatico più che altro indicato per le dermatiti con essudato, con localizzazione preferenziale anche sugli organi genitali, dove la secrezione è di colore giallastro, viscosa e densa come il miele. Per gli ascessi i rimedi omeopatici più comunemente adoperati sono Hepar sulphur e Silicea. Hepar sulphur si utilizza prevalentemente in caso di ascesso sensibile al dolore, al freddo e al tocco, in persone particolarmente irritabili; alle basse diluizioni tende a far maturare l’ascesso e quindi si somministra se questo è drenabile; alle medio-alte diluizioni aiuta invece a frenare il processo di suppurazione e quindi ne favorisce la regressione. Silicea in caso di ascesso che stenta particolarmente a guarire e di suppurazioni croniche. Diversi casi di ascessi che non si svuotano del tutto sono stati trattati ottenendo degli ottimi risultati con l’impiego di Silicea 7CH (in genere 3 granuli, 3-4 volte al dì) o 9CH (in genere 3 granuli, 2-3 volte al dì). Altri rimedi omeopatici che vengono adoperati sono: Mercurius solubilis (ascesso maleodorante in soggetti sudati e percorsi da brividi, con alito cattivo e un gusto sgradevole o metallico in bocca), Lachesis (ascessi violacei o chiazzati, i cui sintomi migliorano con il drenaggio, in soggetti loquaci ed emotivi), Apis (ascesso rosato in fase iniziale), Belladonna (ascesso rosso intenso in fase iniziale). Relativamente alla Fitoterapia, dia un’occhiata all’articolo “Per maturare foruncoli e ascessi” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. L’alimentazione consigliata è quella ricca di vitamine (in particolare A/beta-carotene, gruppo B, C, D, E), di sali minerali (in particolare magnesio) e di acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6 non ossidati dal calore), che combattono meglio i processi infiammatori. Tenga comunque presente che il percorso di guarigione di un ascesso è quasi sempre lungo ed articolato, richiede la sorveglianza medica e la scelta oculata dei rimedi specificamente adatti, seguendo attentamente sia la sintomatologia del paziente che l’evoluzione della formazione patologica. Pertanto, se lei intende avvalersi dell’Omeopatia e del Naturale, le consiglio di rivolgersi ad un medico omeopata che con l’esame del caso specifico sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata. Cordiali saluti.
Sabino dice
Buongiorno, le scrivo affinche mi possa consigliare un rimedio per migliorare i postumi di una varicella ancora in corso.
Ho 44 anni e sono già 7 giorni che non esco da casa, le prime croste sono uscite due giorni fa sul viso mentre sul resto del corpo permangono ancora molte pustole che però sono in fase regressiva. Ho fatto molta attenzione a non grattarmi il viso ma poi mi sono accorto che il più delle volte il danno è stato causato dallo strofinio della mano involontariamente, oppure della pelle sul cuscino, sulle lenzuola e su tutte le parti più ruvide. Ho sempre avuto una pelle molto sensibile e delicata e per questo motivo evito sempre in estate troppa esposizione al sole. Adesso però vorrei correre ai ripari anticipando gli eventi. Il prodotto che le ha menzionato può migliorare la guarigione e cicatrici già presenti? Cordiali saluti. Sabino.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Sabino, Graphites è un rimedio omeopatico che avendo tra le principali organospecificità la pelle si rivela idoneo a guarire o trattare cicatrici e cheloidi. Anche la pomata o l’unguento di Graphites può risultare utile. Lo stesso dicasi per gli oleoliti di Iperico o di Lavanda e per il gel di Aloe vera. Ovviamente la prescrizione appropriata al caso specifico la può garantire solo un medico omeopata con la visita. L’alimentazione consigliata è quella sana ed equilibrata, orientata a rafforzare il sistema immunitario, abbassare l’infiammazione e lo stress ossidativo, prevedendo quindi la riduzione dei grassi saturi (grassi idrogenati in particolare) e degli zuccheri semplici e privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare A, gruppo B, C, D, E), beta-carotene (il noto precursore della vitamina A), minerali (in particolare calcio, magnesio, zinco), acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6 non ossidati dal calore), cereali integrali, prebiotici e probiotici. Cordiali saluti.
Giusy dice
Buongiorno dietro indicazione del
miomedico omeopata ho assunto una dose unica di Graphite 200CH il 6/4/2017. Io sono una persona ipertesa in terapia con Cardura 2mg e questa sera ho avuto un episodio improvviso di aumento della pressione dopo solo tre ore dall assunzione del Cardura. Vorrei sapere se imputate il caso al rimedio Graphite .. se può incidere ad aumentare la pressione nelle persone ipertese come me anche solo nei primi giorni detto “il simile cura il simile”. Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Giusy, come potrà rilevare dal presente articolo, Graphites è un rimedio omeopatico che non esercita alcuna azione specifica sulla pressione arteriosa, semmai secondariamente potrebbe contribuire ad abbassarla contrastando il rallentamento della circolazione sanguigna. Pertanto il fenomeno da lei avvertito non è assolutamente da ascrivere all’assunzione del rimedio. E neppure è pensabile che Graphites possa aver inficiato l’attività del farmaco ipotensivo, in quanto i rimedi omeopatici non interferiscono mai con i farmaci tradizionali. Ovviamente maggiori ragguagli sul suo caso specifici glieli potrà fornire il medico omeopata curante. Cordiali saluti.
enrico dice
Buona sera Dott.essa, da questa estate ho un eczema dietro l’orecchio sinistro, proprio sulla piega, dal quale fuoriesce un essudato che forma una crosticina.
Stando alla sua perfetta spiegazione del rimedio, Graphites dovrebbe fare al caso, ma non mi riconosco nel fatto dell’essere grasso tondeggiante e opulento ed avere freddo intenso, anche se ultimamente sono ingrassato di circa 8 Kg e non riesco a dimagrire.
cosa mi può dire a tal proposito e nel caso in che diluizione utilizzare tale rimedio?
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Enrico, ai fini prettamente terapeutici non è molto importante che lei non corrisponda al grasso tondeggiante e opulento e che non senta un freddo intenso, l’importante è che vi sia la corrispondenza tra il suo quadro clinico ed il quadro patogenetico di Graphites (l’insieme dei sintomi, dei modi e dei processi fisiopatologici che il rimedio è in grado di curare, contenuti nella relativa patogenesi). Quando la somiglianza con un rimedio omeopatico è totale (il simillimum nella condizione ideale), vorrà solo dire che il terreno del paziente sarà più sensibile di altri all’azione del rimedio e ciò può tornare particolarmente utile nel caso si debba effettuare una cura omeopatica di fondo o di tipo costituzionale. Quando invece occorre curare una specifica patologia, con la sintomatologia che ne deriva, basterà solo verificare, come detto, che tale sintomatologia sia somigliante a quella contenuta nella patogenesi del rimedio e quanto è maggiore tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Per usare un’espressione omeopatica «è la patogenesi che fa legge». Relativamente alla diluizione e alla posologia, anch’esse molto personali, per un intervento prevalentemente sintomatico e nelle more di rivolgersi ad un medico omeopata, in genere ci si orienta verso le basse diluizioni (ad es. fino a 7CH), che solitamente si utilizzano in ragione di pochi granuli pro-dose (3 granuli possono essere sufficienti), più volte al dì (ad es. 3-6 volte), lontano dai pasti. Ovviamente, come accennato, la prescrizione appropriata al suo caso specifico la può garantire solo un medico omeopata con la visita. Cordiali saluti.
angela dice
la ringrazio delle risposte. Sono in cura omeopaticamente da un po di tempo ed ho ottenuto dei risultati ottimi per le allergie disintossicazioni varie. Bronchiti febbri. Ultimamente essendo in convalescenza mi sono appassionata all’omeopatia e dato che ho un metabolismo lentissimo da sempre ora peggiora con la menopausa. per il movimento ne faccio molto sono un’insegnante di fittness . Vorrei anche chiederle se si puo’ studiare l’omeopatia senza avere una laurea in medicina ci sono dei corsi da seguire? Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Angela, ai corsi di specializzazione in Omeopatia sono ammessi i laureati in Medicina o Farmacia e talvolta altri laureati possessori di attestato di formazione in Naturopatia, con i requisiti previsti (in Italia comunque la figura del naturopata non è ancora regolamentata). L’Omeopatia si può certamente studiare anche da autodidatta, quantomeno per comprenderne i principi generali ed i meccanismi di funzionamento, nonché conoscere le patogenesi dei rimedi (ciò che si chiama Materia Medica Omeopatica). I testi al riguardo sono numerosi, acquistabili o in libreria o in rete. Cordiali saluti.
angela dice
vorrei usarlo per attivare il metabolismo come si puo fare. grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Angela, intanto sono validi i contenuti della risposta al commento da lei rilasciato poco prima sulla pagina “Antimonium crudum”. Graphites è un rimedio omeopatico che, se somigliante, può contribuire ad accelerare il metabolismo, in particolare il metabolismo dei grassi, che, com’è noto, è quello prevalente e quindi maggiormente favorente il dimagrimento. Come già accennato, anche l’attività fisica è importante ed essa deve essere orientata ad aumentare il tono muscolare che aiuta sensibilmente a bruciare più calorie e quindi ad accelerare il metabolismo, specialmente il metabolismo degli acidi grassi. A tale scopo è consigliabile un’attività mista, caratterizzata da un lavoro ad alta intensità (pesi, macchine a corpo libero, ecc.) seguito da un’attività aerobica (corsa, ciclismo, nuoto, ecc.). Sarebbe da evitare anche la sedentarietà e tenere un’attività fisica regolare e continuativa, non trascurando il movimento da praticare nel corso della giornata, come ad esempio camminare, passeggiare, andare a piedi evitando il più possibile l’automobile, fare le scale invece di prendere l’ascensore, ecc. ecc. Ritornando all’alimentazione, questa deve essere improntata alla moderazione calorica, senza abolire nessuno dei nutrienti principali (carboidrati, lipidi, proteine, vitamine, sali minerali), ma dosandoli opportunamente nelle quantità, in modo da perdere peso gradualmente, evitando quindi le diete ferree per non incorrere nell’effetto memoria del metabolismo basale che alla lunga rende tutto inutile e molto spesso controproducente. Le rinnovo il consiglio di rivolgersi ad un medico omeopata per una terapia ad hoc. Cordiali saluti.