DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Graphites si ottiene dalla triturazione con lattosio della grafite e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
La grafite è un minerale costituito essenzialmente da carbonio cristallizzato nel sistema esagonale, spesso impuro di argilla, ossidi di ferro ed altri minerali. E’ presente generalmente in natura sottoforma di masse fogliettate o di aggregati raggiati granulari, raramente sottoforma di cristalli. I principali giacimenti si trovano in Messico, Corea del Sud, Sri Lanka, Austria, Madagascar, USA e Siberia. In Italia esistono buoni giacimenti in Val Chisone (provincia di Torino), nelle Alpi occidentali.
E’ noto che l’altra forma naturale contenente carbonio libero, questa volta allo stato purissimo, è il diamante.
La grafite è uno dei minerali più teneri, è un ottimo conduttore, è insolubile in acqua e in alcool, ha colore nero-grigio acciaio, è grassa al tatto, sporca le dita e lascia una traccia nera sulla carta. Per questo motivo il suo nome deriva dal greco grafein, che significa “scrivere”. Impropriamente in passato veniva chiamata piombaggine o mina di piombo, anche se il piombo è completamente assente nella sua composizione chimica. Ma le proprietà veramente eccezionali della grafite sono l’aumento della sua resistenza meccanica alle alte temperature e la capacità di resistere agli elevati sbalzi termici. Oggi trova moltissime applicazioni in diversi settori industriali, tra cui quelli per la produzione di materiali refrattari, di lubrificanti, di spazzole per motori elettrici, di matite e per l’indurimento dell’acciaio.
Com’è noto l’utilizzo più comune della grafite è quello per scrivere e disegnare su carta. Tale uso risale alla seconda metà del XVII secolo quando ci si accorse che la sua traccia veniva facilmente cancellata con la semplice mollica di pane. Anche se l’idea venne ai due italiani Simonio e Lyndiana Bernacotti, la matita nella sua struttura pressoché attuale la si deve all’ebanista tedesco Kaspar Faber che nel 1761 mise in commercio le prime matite costituite da barrette sottili di grafite (mine) inserite in bastoncini cavi di legno per non sporcare le mani, fondando la Società Faber. Nel 1795 lo scienziato francese Nicholas Jacques Contè ebbe l’idea di mescolare la grafite con l’argilla per rendere le mine più o meno dure, brevettando un metodo che è tuttora sostanzialmente adottato.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Graphites è uno dei principali policresti omeopatici ed è anche uno dei principali rimedi costituzionali, la cui costituzione di riferimento è quella carbonica. Inoltre essendo un intossicato (per il contenuto di carbonio) che convoglia le proprie tossine verso la pelle, ha una diatesi psorica.
Avendo, pertanto, una costituzione quasi esclusivamente carbonica, il soggetto Graphites si presenta con una corporatura robusta, tondeggiante, opulenta e con tutte le ghiandole endocrine ipofunzionanti, in particolare tiroide, surrene e gonadi (per ulteriori informazioni in merito consultare l’articolo “Omeopatia e Costituzioni” della sezione del sito “Approfondimenti”).
Lo scarso funzionamento della tiroide (ipotiroidismo) comporta un metabolismo basale rallentato ed una carente attività metabolica dei tessuti, con insufficiente produzione di calore, per cui il soggetto è estremamente freddoloso ed ha una spiccata tendenza ad ingrassare fino all’obesità.
La scarsa attività delle ghiandole surrenali (sia della midollare che della corticale), rende il soggetto privo di emotività, di qualsiasi entusiasmo, apatico, indifferente, astenico, che si stanca facilmente, svogliato, che ha difficoltà di concentrazione e di applicazione, triste e melanconico.
Lo scarso funzionamento delle gonadi abbassa la libido e compromette la normale attività sessuale, potendo arrivare finanche ad indurre frigidità nelle donne ed impotenza negli uomini.
Come accennato in precedenza, il rimedio si identifica maggiormente con la pelle, che diventa la principale via di eliminazione delle proprie tossine, tanto da poter affermare che Graphites è la pelle. Infatti Graphites è il principale rimedio omeopatico per la cura delle malattie cutanee. Con esso possono essere trattate tutte le lesioni della cute, come eritemi, punture d’insetti, eczemi caratterizzati da vescicole e da edemi seguiti da croste e desquamazione, dermatiti allergiche, herpes, acne, forfora e alopecia. Ogni qualvolta vengono a trovarsi lesioni cutanee essudanti, che secernono un liquido denso di tipo mieloso, con molta probabilità Graphites è il rimedio giusto. Caratteristiche sono le lesioni alle pliche cutanee, come palpebre, angoli della bocca, dietro le orecchie, interno dei gomiti e delle ginocchia, ecc.
Il soggetto Graphites ha pelle secca e squamosa, bocca secca (specie al mattino), capelli secchi, unghie dure e spesse, feci secche ed è affetto da una rinite cronica con rinorrea acquosa, proprio per controbilanciare tale secchezza. Inoltre presenta irregolarità nella circolazione sanguigna, problemi gastrici e intestinali con forte flatulenza, congestione del sistema portale e patologie epatiche. Una caratteristica marcata è la sensazione di sangue alla testa con arrossamento del viso a mo’ di vampate. Inoltre considerato che il rimedio contiene tracce di ferro, ritroveremo l’anemia e tutte le sue conseguenze, come il pallore, le mestruazioni insufficienti e la stitichezza.
In sintesi, per la sua composizione chimica, fatta prevalentemente di carbone ma anche di ferro, Graphites è il rimedio che ha in sé una parte della qualità del ferro ed una parte della qualità del carbone, oltre a proprietà nuove che derivano dalla combinazione dei due suddetti elementi.
Di Ferrum ritroveremo l’anemia del ferro, con la sua mancanza di ossidazioni che determina soprattutto la freddolosità e la stitichezza.
Di Carbo vegetabilis ritroveremo l’ingorgo della circolazione venosa ed i problemi gastrointestinali.
Di proprio ritroveremo soprattutto le manifestazioni cutanee, l’ipotiroidismo con il conseguente stato di ingrassamento e la stanchezza cronica, nonché il particolare psichismo descritto in precedenza..
I sintomi migliorano all’aria aperta e dopo i pasti. Peggiorano con il freddo, in un letto troppo caldo, al risveglio mattutino, prima della mezzanotte. Le donne hanno un peggioramento dei sintomi prima e durante il ciclo mestruale.
I principali sinergici (complementari) di Graphites sono Arsenicum album, Calcarea carbonica, Causticum, Ferrum metallicum, Hepar sulphur, Lycopodium, Phosphorus, Pulsatilla, Silicea, Sulphur (l’altro grande rimedio per le affezioni cutanee), Tuberculinum.
I principali antidoti (ma che aiutano la sua azione nella fase acuta) sono Argentum nitricum e Nux vomica per l’apparato digerente, Petroleum per l’eczema.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Graphites si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio descritte in precedenza.
1) PELLE. Tutti i tipi di eruzioni cutanee sia secche che trasudanti, seborrea, desquamazione della pelle, forfora, alopecia, eczema essudativo, eritema, ragadi (agli angoli bocca, dietro le orecchie, all’interno di gomiti e ginocchia, agli angoli degli occhi, tra le dita, intorno al capezzolo, nella regione anale), vescicole sierose, pustole, cisti sebacee, verruche, ponfi, punture d’insetti, dermatosi, cheratosi, herpes, acne, psoriasi.
2) APP. DIGERENTE. Sensazione di pesantezza allo stomaco con eruttazioni acide, aerofagia e nausea. Addome teso con dolori crampiformi che migliorano mangiando. Dispepsia. Gastrite. Sensazione di pressione al fegato per stasi portale. Stipsi tenace senza stimolo con flatulenza. Possibile diarrea a seguito della soppressione di un’eruzione cutanea.
3) TESTA. Emicrania o cefalea occipitale più accentuata a sinistra che migliora nell’oscurità. Oftalmia. Blefarite. Congiuntivite. Orzaiolo. Otite catarrale a volte con diminuzione della qualità dell’udito.
4) APP. VASCOLARE. Rallentamento della circolazione sanguigna. Emorroidi brucianti, sanguinanti e pruriginose.
5) APP. RESPIRATORIO. Rinite cronica con rinorrea acquosa e presenza di croste e fessurazioni nelle cavità nasali.
6) APP. GENITALE FEMMINILE. Ipomenorrea. Amenorrea. Ciclo mestruale ritardato e breve. Mestruazioni chiare precedute da prurito vulvare. Mammelle gonfie e dure con capezzoli screpolati.
7) APP. GENITALE MASCHILE. Eiaculazione precoce e insufficiente.
8) APP. URINARIO. Oliguria con sedimenti rossi.
DOSI
Per tutti i casi, nelle situazioni acute diluizione 5-6CH, 3 granuli o 8-10 gocce ogni 2-3 ore; nelle situazioni croniche diluizione 15-30CH, 4-5 granuli 1-2 volte al dì.
(*) V. Note esplicative
Graziella dice
Per mia nipote 17enne che da ormai 2 anni ha le guance del viso sempre piene di cicatrici da acne e saltuariamente anche brufoli, è indicata la crema Graphites Boiron 1%? Siamo stati ovunque..i dermatologi
hanno proposto solo il laser o un trattamento con Eritromicina che ha solo peggiorato. Nel carattere è una ragazza chiusa…timida…mangia poco ma ingrassa molto nelle cosce e nelle gambe!soffre molto questa situazione della pelle! È l’unico rimedio o ce ne sono altri che
potremmo valutare? Ringrazio anticipatamente
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Graziella, la pomata Graphites 1% è maggiormente indicata per pelle secca, prurito, eczemi essudativi e cicatrici cheloidi, per cui si rivela utile in tali situazioni. Più specificamente per l’acne le possibili soluzioni sono o omeopatiche o fitoterapiche. Relativamente all’omeopatia, i rimedi omeopatici che vengono più frequentemente utilizzati, in base alla sintomatologia prevalente, sono: Antimonium crudum per acne su viso e dorso spesso legata all’alimentazione, in soggetti stressati; Arnica montana per acne dalle eruzioni simmetriche con pustole (piccole protuberanze contenenti pus) violacee dolorose e indurite; Belladonna per acne dolorosa e bruciante in cui le nuove manifestazioni insorgono rapidamente; Graphites per acne pruriginosa; Hepar sulphur per acne purulenta che sul viso può interessare particolarmente il mento; Kalium chloratum per acne con pustole su viso e dorso; Natrum muriaticum per acne su viso e dorso in soggetti tendenti all’isolamento; Pulsatilla per l’acne, a volte dolorosa, della ragazza adolescente timida, fragile, molto emotiva; Selenium per acne con comedoni (punti neri o bianchi); Sepia per acne che si aggrava prima delle mestruazioni; Sulphur per acne pruriginosa e bruciante con pustole; Sulphur iodatum per acne puntiforme in soggetti magri e nervosi; Viola tricolor per lesioni acneiche con prurito urente; ecc. In diversi casi vengono associati, o utilizzati da soli, dei rimedi gemmoterapici della fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana), in gocce, come ad esempio: Junglas regia M.G. D1 che per le proprietà antisettiche, depurative e eudermiche risulta particolarmente indicato per l’acne pustolosa, per le dermatosi pustolose e le micosi; Platanus orientalis M.G. D1 che è indicato per l’acne giovanile ribelle, per le affezioni dermatologiche e per le flogosi recidivanti; Ulmus campestris M.G. D1 che è un ottimo drenante cutaneo, regolarizza la secrezione delle ghiandole sebacee, per cui è indicato in tutti gli eczemi umidi o vescicolari e nell’acne giovanile. Anche la fitoterapia classica può fornire un validissimo contributo con diversi preparati ad azione depurativa, tonica, antinfiammatoria, cicatrizzante e disinfettante, quali ad esempio quelli riportati nell’articolo “Solo per il viso” della sezione del sito “Rimedi della nonna”, che la invito a consultare. E’ altrettanto utile adottare una dieta alimentare appropriata, che privilegi il consumo di verdure, frutta poco zuccherina, lievito di birra e riduca quello di carboidrati, grassi, formaggi fermentati, dolciumi, alcool, caffè. Ovviamente la terapia più adatta al caso specifico la può prescrivere solo un medico omeopata, al quale sarà opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.
sole dice
Salve Dottoressa,ho letto il Suo ultimo commento e vorrei sapere se é normale che la Thuya dia insonnia?Mi é stata data x bruciare e sgonfiarmi mentre ancora prendevo la pillola, ma l’ho presa solo qualche giorno proprio perché rimaneva sveglia l’intera notte e mi hanno detto di sospenderla, ora ritornato il mio secondo ciclo naturale vorrei riprenderla per vedere di smaltire il peso ma vorrei avere Suo parere,Grazie!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sole, Thuya, come tutti i policresti omeopatici utili a curare anche i disturbi emotivi, è un rimedio omeopatico che combatte l’insonnia, non la provoca. Però, poiché l’insonnia è un sintomo patogenetico del rimedio (cioè, come detto poc’anzi, è un sintomo che il rimedio cura), è possibile che essa possa transitoriamente manifestarsi come effetto di un “aggravamento iatrogeno” dovuto proprio all’assunzione di Thuya. Se così fosse il disturbo, una volta verificatosi all’inizio della cura, non dovrebbe più ripresentarsi, oppure, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe ripresentarsi in maniera molto più blanda e per breve tempo. Chieda comunque conferma all’omeopata che le ha prescritto il rimedio. Cordiali saluti.
emilia dice
Gentile Dott.ssa Rita della Volpe, mi permetto chiederLe informazioni su alcuni prodotti omeopatici per dimagrire che ho trovato leggendo giornali.
In uno si parla di Spongia Heel Forte abbinato a Graphites Homaccord e per gli attacchi di fame Anti Age Fam, un altro per gli accumuli di grasso Thuya 15 CH, oppure Ginepro in macerato glicolico o ancora Carbo vegetabilis 5 CH. Cortesemente quale scegliere per un uso corretto che aiuti a dimagrire e sgonfiare? Grazie per l’attenzione che vorrà riservermi. Un cordiale saluto
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Emilia, tra i prodotti da lei citati gli unici che sono rimedi omeopatici unitari che potrebbero aiutare a dimagrire, come diremo in seguito, sono Thuya e Carbo vegetabilis. Invece Ginepro macerato glicerico (Juniperus communis M.G. D1) è un gemmoterapico, indicato nelle insufficienze epatiche, epatopatie, cirrosi e nella regolazione del sistema neurovegetativo digestivo. Gli altri non sono rimedi dell’omeopatia classica, bensì sono degli antiomotossici, ossia dei rimedi dell’omotossicologia, che pur avendo diversi punti di contatto con l’omeopatia, alla quale si ispira, ha però degli orientamenti terapeutici e dei criteri di scelta dei rimedi completamente differenti. In particolare sono rimedi complessi, costituiti cioè da un mix selezionato di rimedi omeopatici unitari o di sostanze omeopatizzate in opportune diluizioni. Da quanto mi risulta, Spongia Heel Forte dovrebbe essere indicato nelle profilassi del gozzo, nell’arteriosclerosi e nei casi di carenza di iodio, Graphites Homaccord nell’eczema secco e nel trattamento di cicatrici e cheloidi, Anti-Age Fam per l’anti-fame. Al di là di ogni possibile considerazione, sarebbe comunque opportuno non raccogliere le informazioni generiche che si possono trovare in giro, convincendosi del fatto che ogni singola situazione richiede una propria specifica terapia sotto la supervisione medica. Pertanto se lei vuole provare a dimagrire con l’omeopatia e con i rimedi naturali ed avere delle concrete possibilità di riuscirci, le consiglio di rivolgersi ad un medico omeopata, innanzitutto perché è un medico e poi perché l’omeopatia è una medicina molto personalizzata che quasi sempre richiede una terapia diversa da individuo a individuo, pur se affetti dalla stessa patologia o dallo stesso disturbo o dalla stessa disfunzione. Dobbiamo precisare che l’omeopatia, con le eventuali altre bioterapie di supporto, può aiutare a dimagrire, o per meglio dire a far perdere il peso superfluo, adoperando rimedi che però non sono dei dimagranti nel senso classico del termine, in grado cioè di inibire l’assimilazione del cibo, ma rimedi che agiscono in maniera complessiva e sistemica, coinvolgendo l’intero organismo, ottimizzando le prestazioni di tutto il corpo, potendo intervenire a livello metabolico e gastro-intestinale, sulla fame eccessiva ed agendo anche sull’aspetto motivazionale. In ogni caso, poiché il rimedio miracoloso non esiste, l’omeopatia da sola potrebbe non bastare, per cui occorrerebbe avviare anche un percorso di rieducazione alimentare e di miglioramento del proprio stile di vita. Ad esempio sarebbe opportuno inserire nella dieta alimenti nutrienti ma poco energetici e ad alto indice di sazietà, come cibi con molta acqua e fibre, quali frutta e verdura, legumi, cereali integrali, ecc., che garantiscono anche la regolarità delle funzioni intestinali indispensabile per il dimagrimento, rinunciare o ridurre drasticamente le bevande zuccherate, gli alcolici, i dolciumi, ecc. Anche l’attività fisica è importante, ma deve essere orientata ad aumentare il tono muscolare che fa sensibilmente bruciare più calorie e quindi accelerare il metabolismo che aiuta a dimagrire. A tale scopo è consigliabile un’attività mista, caratterizzata da un lavoro ad alta intensità (pesi, macchine a corpo libero, ecc.) seguito da un’attività aerobica (corsa, ciclismo, nuoto, ecc.). Non bisogna neanche trascurare il movimento da praticare nel corso della giornata, come ad es. camminare, passeggiare, andare a piedi evitando il più possibile l’automobile, fare le scale invece di prendere l’ascensore, ecc. ecc. Per quanto riguarda il mondo vegetale, a piante come zenzero, ginseng e curcuma, che hanno proprietà adattogene, si attribuisce anche la capacità di stimolare il metabolismo. Venendo ai rimedi omeopatici unitari che potrebbero aiutare a dimagrire essi sono numerosi e diversi per caratteristiche e tra i principali che vengono utilizzati si citano Antimonium crudum, Belladonna, Calcarea carbonica, Carbo vegetabilis, Graphites, Ignatia amara, Kalium chloratum, Lycopodium, Phytolacca decandra, Sulphur, Thuya. Ovviamente, nel rispetto della “legge dei simili” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio che assomiglia di più a sé stessi produrrà i risultati migliori. Ripeto, però, che il percorso più appropriato lo può tracciare, con la dovuta precisione e sicurezza, solo un medico omeopata. Cordiali saluti.
Annalisa dice
Buongiorno dottoressa,
io ho un eczema che si manifesta a vescicole solo su un dito e si acutizza in fase pre mestruale anche su piccole parti degli stinchi di entrambe le gambe e all’avambraccio. Ero già stata da un omeopata mi aveva dato graphite 15ch ma non mi ha risolto il problema. Devo aumentare il dosaggio? grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Annalisa, farebbe bene a riprendere i contatti con l’omeopata per informarlo che la cura non ha dato i risultati sperati. Probabilmente non è né una questione di dosaggio e né di diluizione, perché comunque qualche segnale di miglioramento, pur se timido, avrebbe dovuto esserci. Forse occorrerà cambiare rimedio omeopatico. A titolo informativo, i rimedi omeopatici più frequentemente utilizzati in caso di eczema vescicolare sono Rhus toxicodendron, Mezereum, Croton tiglium, Cantharis, Petroleum, Ranunculus bulbosus, ognuno con le proprie caratteristiche. In estrema sintesi: Rhus toxicodendron si adopera generalmente quando la pelle è dolente e arrossata, con piccole vescichette pruriginose che lasciano fuoriuscire un liquido chiaro; Mezereum si differenzia da Rhus solo per il contenuto purulento delle vescicole; Croton tiglium se l’infiammazione vescicolare della pelle è di color rosso scarlatto e vi è la tendenza alla formazione di croste grigio-bruno che poi cadono; Cantharis se sono presenti vere e proprie bolle; Petroleum se le vescicole lasciano fuoriuscire un liquido chiaro e acquoso cui segue la formazione di croste giallastre; Ranunculus bulbosus se le vescicole sono piccole di colore bluastro, con prurito urente e croste dure. Potrebbe essere utile associare qualche gemmoterapico della fitoterapia rinnovata (o gemmoderivato, si tratta di un macerato glicerico di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana), che, oltre ad avere delle contingenti attività terapeutiche, è in grado di espletare un’attività di “drenaggio” che stimola gli organi emuntori (tra cui la pelle), libera l’organismo dalle tossine e lo rende più recettivo alla cura omeopatica o a qualsiasi altra terapia. Nel caso specifico si potrebbe ricorrere a un gemmoterapico come Ulmus campestris (Olmo) M.G. D1, gocce, che è particolarmente indicato negli eczemi vescicolari, negli eczemi umidi, in tutte le dermatosi trasudanti ed è un normalizzatore dell’attività delle ghiandole sudoripare. Per alleggerire la situazione si potrebbe fare ricorso anche alla fitoterapia classica, che propone diversi preparati a base di piante officinali dalle proprietà preziosissime. Ad esempio potrebbero essere validi i bagni locali o gli impacchi con un infuso di Bardana o di Tarassaco o di Echinacea o di Centella asiatica o di Consolida o di una miscela di Malva, Noce e Sambuco, oppure le spugnature con la farina di Avena o una crema a base della stessa Avena o di Calendula o di Aloe vera, oppure l’olio di Iperico o di Mandorle dolci o di Borragine ed altro ancora. Sarebbe però opportuno, ripeto, avvalersi del medico omeopata. Cordiali saluti.
Claudia dice
Buongiorno dottoressa, sono una giovane farmacista e leggo con molto interesse tutti i suoi consigli che sono sempre stimolanti.
Avrei bisogno di un consiglio per la terapia da seguire con un cane…ci ho messo un po’ perché non osavo chiederle un consiglio a quattro zampe ma ho visto che ci sono già stati dei precedenti…
Si tratta di un cane di 4 anni femmina meticcio con il morbo di Addison in una fase iniziale per cui gli unici sintomi che manifesta sono la perdita del pelo a chiazze e una cute molto disidratata.
Da circa un mese le somministo graphites 30 CH 5 granuli mattina e sera e adrenalinum 4 CH 1 granulo mattina e sera per stimolare i surreni.
Sorprendentemente dopo solo 1 settimana il suo pelo ha ricominciato a crescere! Quando il manto sarà in condizioni normali come mi consiglia di proseguire la terapia? Devo cambiare diluizione o piuttosto passare a una monodose (pensavo a 200 ch una volta al mese)…o mi sbaglio?
La ringrazio in anticipo dei suoi consigli e la saluto.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Claudia, in genere una cura omeopatica si protrae, così com’è, senza toccare niente, finché si registrano benefici, senza porsi limiti temporali particolarmente stringenti ed, ovviamente, si smette alla guarigione o al raggiungimento di un risultato soddisfacente, stabile e duraturo. Se durante la cura si dovesse verificare uno stallo, allora si può prendere in considerazione la possibilità di alzare la diluizione, però procedendo prudenzialmente con gradualità e verificandone volta per volta i risultati. Cordiali saluti.
fabi dice
Grazie per la gentile risposta…
Come diluizione cosa mi consiglia?
Noto che a basse diluizioni non trovo giovamento… lycopodium e gia il 2 tubo alla 30 ch che faccio senza giovamento…
errori miei o posso procmvaread alzare la diluizione?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Fabi, come ho avuto modo di sottolineare in altre occasioni l’omeopatia si presta poco al “fai da te”, soprattutto se la patologia o il disturbo è abbastanza profondo e coinvolge l’intero organismo, sia sul piano fisico che su quello psichico. L’automedicazione, in attesa di rivolgersi al medico omeopata, dovrebbe essere limitata a problematiche superficiali e circoscritte, alle fasi acute locali e comunque quando si possiede una conoscenza della materia medica omeopatica e dei suoi protocolli terapeutici, nonché della reattività del proprio organismo agli stimoli dei rimedi omeopatici. Le risposte alle sue domande le può pertanto fornire solo un medico omeopata. Cordiali saluti.
fabi dice
Buonasera dottoressa,
In seguito ad una cura di cortisone ad alte dosi ( fatta anni fa ) il mio metabolismo e stato un po rallentato. La muscolatura fatica ad aumentare, non e molto tonica bensi faccio molta attivitá fisica. Ho 30 anni. Il mio fisico ha i muscoli ma sono ricoperti da uno strato di adipe che anche dimagrendo non se ne va. I muscoli non sono molto sviluppati e definiti bensi le proteine ne assumo.
ora chiedo se l omeopatia puo aiutarmi in questo caso.
ps sono di appetito ( dovuto anche alla gran mole di attivitá che svolgo e soprattutto se sono stanco mentalmente )
Grazie.
saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Fabi, l’omeopatia potrebbe certamente darle una mano senza però pensare che da sola possa fare miracoli, per cui probabilmente il recupero della sua forma e un’accelerazione del metabolismo richiede l’adozione di una terapia multidisciplinare, fatta di diversi interventi sinergici e convergenti, non solo di tipo farmacologico. Si parte innanzitutto dall’alimentazione, che deve essere sana ed equilibrata, costituita del giusto apporto dei nutrienti principali (carboidrati, lipidi, proteine, vitamine, sali minerali) e di una buona quantità d’acqua, privilegiando le fibre vegetali, le vitamine antiossidanti A, C, E e quelle del gruppo B (frutta, verdura, ortaggi, germe di grano, lecitina di soia, lievito di birra, ecc.), i grassi polinsaturi omega-3 e omega-6 (pesce azzurro, noci, ecc.), le proteine di elevato valore biologico (cereali, legumi, pesce, formaggio, uova, ecc.). Questo è il modo naturale migliore per mantenersi in forma e prevenire moltissime malattie o disfunzioni, giacché salvaguarda la salute psico-fisica mantenendo in efficienza i sistemi di regolazione generale dell’organismo (sistemi nervoso, immunitario, endocrino). Bisogna poi evitare nella maniera più assoluta le diete ferree per perdere il peso superfluo, perché l’organismo per adeguarsi al nuovo regime alimentare rallenta ancora di più il metabolismo basale e ne conserva memoria, con il risultato che la dieta diventa sempre più restrittiva ed inefficace e quando si riprende un’alimentazione più prossima al normale o si commette qualche sgarro si riacquistano i chili persi più gli interessi e nel frattempo il metabolismo si è ulteriormente rallentato. Perciò, se dovesse occorrere perdere peso, la dieta deve essere moderatamente ipocalorica, per evitare i suddetti inconvenienti. L’attività fisica è certamente importante, ma essa deve essere orientata ad aumentare il tono muscolare che aiuta sensibilmente a bruciare più calorie e quindi ad accelerare il metabolismo. A tale scopo è consigliabile un’attività mista, caratterizzata da un lavoro ad alta intensità (pesi, macchine a corpo libero, ecc.) seguito da un’attività aerobica (corsa, ciclismo, nuoto, ecc.). Non bisogna neanche trascurare il movimento motorio da praticare nel corso della giornata, come ad es. camminare, passeggiare, andare a piedi evitando il più possibile l’automobile, fare le scale invece di prendere l’ascensore, ecc. ecc. Per quanto riguarda il mondo vegetale, a piante come zenzero, ginseng e curcuma, che hanno proprietà adattogene, si attribuisce anche la capacità di stimolare il metabolismo. Venendo ai rimedi omeopatici che potrebbero aiutare ad accelerare il metabolismo essi sono tanti e diversi nelle caratteristiche e tra i principali si citano Antimonium crudum, Belladonna, Calcarea carbonica, Carbo vegetabilis, Graphites, Ignatia amara, Kalium chloratum, Lycopodium, Phytolacca decandra, Sulphur. Ovviamente il rimedio che assomiglia di più produrrà i migliori risultati. Ad esempio per un caso come il suo verrebbe da pensare ad un rimedio come Lycopodium, che sembrerebbe assomigliarle abbastanza e contenere molti sintomi o disturbi che lei avverte, riguardanti sia la sfera fisiologica che quella psicologica, ma anche Graphites potrebbe essere un rimedio adatto. La soluzione migliore, come già suggeritole in risposte precedenti, rimane sempre quella del medico omeopata. Cordiali saluti.
anna dice
Carissima dr.ssa della Volpe
potrebbe indicarmi in quali piccole patologie è indispensabile l’uso della pomata di graphites, oltre che sulle cicatrici dopo gli interventi operatori? la ringrazio
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Anna, esistono sostanzialmente due tipi di Graphites pomata, una omeopatica con una bassa diluizione decimale del rimedio (in genere D1 o D6) e l’altra con la sostanza presente in qualche percento (solitamente all’1%). La prima è indicata per eczema secco, eczema squamoso, eczema crostoso, impetigine, prurito. La seconda, che è molto simile, è più indicata per pelle secca, prurito, eczemi essudativi e cicatrici cheloidi. Cordiali saluti.
giangio dice
dimenticavo mi hanno consigliato graphite 200 ch ( visto che ho anche prito zona dietro ginocchia e zona ascellare
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Giangio, relativamente alla sfera psichica la invito a consultare l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove potrà trovare i principali rimedi omeopatici utili a curare una vasta gamma di disturbi emotivi e diverse informazioni che la potrebbero interessare. Tenga presente che il grande rimedio omeopatico per la gelosia smisurata, morbosa ed ossessiva è Lachesis, che sembrerebbe avere un profilo psicologico in buona parte somigliante al suo. Un altro importante rimedio omeopatico che potrebbe completare il suo quadro psicologico e dare una riposta ai suoi disturbi digestivi è Lycopodium. Infatti Lycopodium contiene moltissimi sintomi psichici che la riguardano, quali ad es. instabilità emotiva (che però è più o meno presente in tutti gli stati depressivi), stanchezza psico-fisica, insicurezza, difficoltà di concentrazione, ecc. Inoltre è un grande rimedio omeopatico sul piano epato-digestivo e quindi particolarmente indicato per migliorare le funzionalità del fegato (che è la principale sua organo-specificità) e dello stomaco. Anche l’aspetto fisico sembrerebbe dividersi tra i due rimedi, infatti Lachesis corrisponde ad un soggetto robusto e in sovrappeso, Lycopodium ad un soggetto con muscoli ipotonici. Com’è noto la somiglianza con i rimedi omeopatici è indispensabile per ottenere gli effetti terapeutici desiderati, nel rispetto della “legge dei simili” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico. Inoltre Lachesis e Lycopodium sono entrambi dei policresti e perciò meglio di altri in grado di risolvere moltissime problematiche, sia di ordine fisiologico che di ordine psicologico, avendo un’azione generale e sistemica, profonda e polivalente, capace quindi di curare diverse patologie e di coprire una vasta gamma di sintomi. Infine vi è ancora da considerare che i due rimedi sono sinergici, nel senso che l’uno rafforza e completa l’azione dell’altro, per cui la loro associazione produce il miglior risultato terapeutico. Possono perciò essere prescritti con somministrazioni congiunte oppure singole e alternate tra loro nel corso della giornata. Per le difficoltà digestive dia anche un’occhiata all’articolo “Digestione facile” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove sono riportati diversi preparati fitoterapici dell’antica tradizione che potrebbero essere di grande aiuto, anche abbinati alla cura omeopatica. Per quanto riguarda il prurito dietro le ginocchia e le orecchie, indubbiamente Graphites è uno dei migliori rimedi omeopatici delle affezioni cutanee (tra cui il prurito) che privilegiano particolarmente zone come le pieghe, le pliche, le commessure (flessione di gomiti e ginocchia, inguine, ascelle, interno cosce, ano, dietro le orecchie, narici, bocca, ecc.). La 200CH è un’alta diluizione che viene utilizzata, senza correre il rischio di andare incontro a inconvenienti, quando esiste un’ottima somiglianza con le caratteristiche del rimedio, sia fisiche che psichiche e quando occorre praticare un’azione terapeutica profonda e sistemica. Nel caso del prurito ci si può limitare ad un’azione rivolta maggiormente al sintomatico, perciò meno profonda e quindi ricorrendo alle basse diluizioni, quali ad es. quelle non superiori a 7CH. A titolo informativo, tra gli altri principali rimedi omeopatici potenzialmente indicati per il prurito o per problemi cutanei nelle zone in argomento si citano Ammonium carbonicum, Antimonium crudum, Phytolacca decandra. Ovviamente tutto quanto detto finora lo potrà o meno confermare solo un medico omeopata, al quale è sempre opportuno rivolgersi. L’omeopata con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia e la strategia terapeutica più adatte al singolo caso personale (rimedi, diluizioni, posologie, tempi di cura, ecc.), determinanti per il successo terapeutico. Cordiali saluti.
giangio dice
Salve dottoressa,
le scrivo per chiederle un consiglio.
è già un pò di tempo che soffro di continui pensieri e continuo rimuginamento ( quasi un ossessione di gelosia verso il partner con scatti d’ira quasi furiosi che mi portano a distaccarmi ed entrare in conflitto con me stesso oltre che il partner. questa gelosia non mi appartiene e non ne capisco il motivo). inoltre ho difficolta a rilassarmi e a concentrarmi, stanchezza mentale (non riesco ad avere la mente libera) e fisica. sono instabile emotivamente con sbalzi tra apatatico depresso ( specie mattina e/o pomeriggio ed eccitato ( nel senso per affrontare la vita). debolezza per il lavoro cerebrale, se faccio meditazioni non riesco a rilassarmi e niente. difficoltà digestive, fegato e corpo gonfio. grosse difficoltà a prendere decisioni, muscoli ipotonici con difficoltàa dimagrire ed aumentare la massa muscolare bensi mi alleno molto.
la cosa che mi preoccupa di più è la sfera psichica, visto anche la grande stanchezza mentale.
grazie signora