DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Graphites si ottiene dalla triturazione con lattosio della grafite e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
La grafite è un minerale costituito essenzialmente da carbonio cristallizzato nel sistema esagonale, spesso impuro di argilla, ossidi di ferro ed altri minerali. E’ presente generalmente in natura sottoforma di masse fogliettate o di aggregati raggiati granulari, raramente sottoforma di cristalli. I principali giacimenti si trovano in Messico, Corea del Sud, Sri Lanka, Austria, Madagascar, USA e Siberia. In Italia esistono buoni giacimenti in Val Chisone (provincia di Torino), nelle Alpi occidentali.
E’ noto che l’altra forma naturale contenente carbonio libero, questa volta allo stato purissimo, è il diamante.
La grafite è uno dei minerali più teneri, è un ottimo conduttore, è insolubile in acqua e in alcool, ha colore nero-grigio acciaio, è grassa al tatto, sporca le dita e lascia una traccia nera sulla carta. Per questo motivo il suo nome deriva dal greco grafein, che significa “scrivere”. Impropriamente in passato veniva chiamata piombaggine o mina di piombo, anche se il piombo è completamente assente nella sua composizione chimica. Ma le proprietà veramente eccezionali della grafite sono l’aumento della sua resistenza meccanica alle alte temperature e la capacità di resistere agli elevati sbalzi termici. Oggi trova moltissime applicazioni in diversi settori industriali, tra cui quelli per la produzione di materiali refrattari, di lubrificanti, di spazzole per motori elettrici, di matite e per l’indurimento dell’acciaio.
Com’è noto l’utilizzo più comune della grafite è quello per scrivere e disegnare su carta. Tale uso risale alla seconda metà del XVII secolo quando ci si accorse che la sua traccia veniva facilmente cancellata con la semplice mollica di pane. Anche se l’idea venne ai due italiani Simonio e Lyndiana Bernacotti, la matita nella sua struttura pressoché attuale la si deve all’ebanista tedesco Kaspar Faber che nel 1761 mise in commercio le prime matite costituite da barrette sottili di grafite (mine) inserite in bastoncini cavi di legno per non sporcare le mani, fondando la Società Faber. Nel 1795 lo scienziato francese Nicholas Jacques Contè ebbe l’idea di mescolare la grafite con l’argilla per rendere le mine più o meno dure, brevettando un metodo che è tuttora sostanzialmente adottato.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Graphites è uno dei principali policresti omeopatici ed è anche uno dei principali rimedi costituzionali, la cui costituzione di riferimento è quella carbonica. Inoltre essendo un intossicato (per il contenuto di carbonio) che convoglia le proprie tossine verso la pelle, ha una diatesi psorica.
Avendo, pertanto, una costituzione quasi esclusivamente carbonica, il soggetto Graphites si presenta con una corporatura robusta, tondeggiante, opulenta e con tutte le ghiandole endocrine ipofunzionanti, in particolare tiroide, surrene e gonadi (per ulteriori informazioni in merito consultare l’articolo “Omeopatia e Costituzioni” della sezione del sito “Approfondimenti”).
Lo scarso funzionamento della tiroide (ipotiroidismo) comporta un metabolismo basale rallentato ed una carente attività metabolica dei tessuti, con insufficiente produzione di calore, per cui il soggetto è estremamente freddoloso ed ha una spiccata tendenza ad ingrassare fino all’obesità.
La scarsa attività delle ghiandole surrenali (sia della midollare che della corticale), rende il soggetto privo di emotività, di qualsiasi entusiasmo, apatico, indifferente, astenico, che si stanca facilmente, svogliato, che ha difficoltà di concentrazione e di applicazione, triste e melanconico.
Lo scarso funzionamento delle gonadi abbassa la libido e compromette la normale attività sessuale, potendo arrivare finanche ad indurre frigidità nelle donne ed impotenza negli uomini.
Come accennato in precedenza, il rimedio si identifica maggiormente con la pelle, che diventa la principale via di eliminazione delle proprie tossine, tanto da poter affermare che Graphites è la pelle. Infatti Graphites è il principale rimedio omeopatico per la cura delle malattie cutanee. Con esso possono essere trattate tutte le lesioni della cute, come eritemi, punture d’insetti, eczemi caratterizzati da vescicole e da edemi seguiti da croste e desquamazione, dermatiti allergiche, herpes, acne, forfora e alopecia. Ogni qualvolta vengono a trovarsi lesioni cutanee essudanti, che secernono un liquido denso di tipo mieloso, con molta probabilità Graphites è il rimedio giusto. Caratteristiche sono le lesioni alle pliche cutanee, come palpebre, angoli della bocca, dietro le orecchie, interno dei gomiti e delle ginocchia, ecc.
Il soggetto Graphites ha pelle secca e squamosa, bocca secca (specie al mattino), capelli secchi, unghie dure e spesse, feci secche ed è affetto da una rinite cronica con rinorrea acquosa, proprio per controbilanciare tale secchezza. Inoltre presenta irregolarità nella circolazione sanguigna, problemi gastrici e intestinali con forte flatulenza, congestione del sistema portale e patologie epatiche. Una caratteristica marcata è la sensazione di sangue alla testa con arrossamento del viso a mo’ di vampate. Inoltre considerato che il rimedio contiene tracce di ferro, ritroveremo l’anemia e tutte le sue conseguenze, come il pallore, le mestruazioni insufficienti e la stitichezza.
In sintesi, per la sua composizione chimica, fatta prevalentemente di carbone ma anche di ferro, Graphites è il rimedio che ha in sé una parte della qualità del ferro ed una parte della qualità del carbone, oltre a proprietà nuove che derivano dalla combinazione dei due suddetti elementi.
Di Ferrum ritroveremo l’anemia del ferro, con la sua mancanza di ossidazioni che determina soprattutto la freddolosità e la stitichezza.
Di Carbo vegetabilis ritroveremo l’ingorgo della circolazione venosa ed i problemi gastrointestinali.
Di proprio ritroveremo soprattutto le manifestazioni cutanee, l’ipotiroidismo con il conseguente stato di ingrassamento e la stanchezza cronica, nonché il particolare psichismo descritto in precedenza..
I sintomi migliorano all’aria aperta e dopo i pasti. Peggiorano con il freddo, in un letto troppo caldo, al risveglio mattutino, prima della mezzanotte. Le donne hanno un peggioramento dei sintomi prima e durante il ciclo mestruale.
I principali sinergici (complementari) di Graphites sono Arsenicum album, Calcarea carbonica, Causticum, Ferrum metallicum, Hepar sulphur, Lycopodium, Phosphorus, Pulsatilla, Silicea, Sulphur (l’altro grande rimedio per le affezioni cutanee), Tuberculinum.
I principali antidoti (ma che aiutano la sua azione nella fase acuta) sono Argentum nitricum e Nux vomica per l’apparato digerente, Petroleum per l’eczema.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Graphites si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio descritte in precedenza.
1) PELLE. Tutti i tipi di eruzioni cutanee sia secche che trasudanti, seborrea, desquamazione della pelle, forfora, alopecia, eczema essudativo, eritema, ragadi (agli angoli bocca, dietro le orecchie, all’interno di gomiti e ginocchia, agli angoli degli occhi, tra le dita, intorno al capezzolo, nella regione anale), vescicole sierose, pustole, cisti sebacee, verruche, ponfi, punture d’insetti, dermatosi, cheratosi, herpes, acne, psoriasi.
2) APP. DIGERENTE. Sensazione di pesantezza allo stomaco con eruttazioni acide, aerofagia e nausea. Addome teso con dolori crampiformi che migliorano mangiando. Dispepsia. Gastrite. Sensazione di pressione al fegato per stasi portale. Stipsi tenace senza stimolo con flatulenza. Possibile diarrea a seguito della soppressione di un’eruzione cutanea.
3) TESTA. Emicrania o cefalea occipitale più accentuata a sinistra che migliora nell’oscurità. Oftalmia. Blefarite. Congiuntivite. Orzaiolo. Otite catarrale a volte con diminuzione della qualità dell’udito.
4) APP. VASCOLARE. Rallentamento della circolazione sanguigna. Emorroidi brucianti, sanguinanti e pruriginose.
5) APP. RESPIRATORIO. Rinite cronica con rinorrea acquosa e presenza di croste e fessurazioni nelle cavità nasali.
6) APP. GENITALE FEMMINILE. Ipomenorrea. Amenorrea. Ciclo mestruale ritardato e breve. Mestruazioni chiare precedute da prurito vulvare. Mammelle gonfie e dure con capezzoli screpolati.
7) APP. GENITALE MASCHILE. Eiaculazione precoce e insufficiente.
8) APP. URINARIO. Oliguria con sedimenti rossi.
DOSI
Per tutti i casi, nelle situazioni acute diluizione 5-6CH, 3 granuli o 8-10 gocce ogni 2-3 ore; nelle situazioni croniche diluizione 15-30CH, 4-5 granuli 1-2 volte al dì.
(*) V. Note esplicative
Milena dice
Buongiorno dottoressa,
da sempre soffro di una forte ipersensibilità alle onde elettromagnetiche che mi causa insonnia, dolore agli occhi e forti mal di testa con nausea, ho letto che la grafite in questi casi potrebbe essere indicata.
Prendo già arsenicum album e inositolo, che mi consiglia? Ci sono altri rimedi efficaci?
Grazie di cuore.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Milena, dobbiamo partire da un concetto fondamentale in campo omeopatico, cioè che se il paziente “chiama il suo rimedio”, vale a dire se si riesce ad individuare il rimedio omeopatico che costituisce il proprio simillimum e quindi a sé somigliante in tutto e per tutto, nella sintomatologia e nelle caratteristiche sia fisiche che psichiche, allora certamente tale rimedio sarà in grado di risolvere moltissime problematiche che si possono presentare. L’impiego del simillimum sarebbe auspicabile per la tipologia della particolare sensibilità che lei avverte, che probabilmente interessa l’intero organismo, non limitandosi quindi a scegliere il rimedio solo perché contiene i sintomi di cui lei soffre. Graphites è un importante rimedio omeopatico costituzionale, un rimedio di fondo, un policresto che ha cioè un’azione generale e sistemica, profonda e polivalente, in grado di curare diverse patologie e di coprire una vasta gamma di sintomi, tant’è che i sintomi in argomento gli appartengono. La sua attività terapeutica sarà più efficace e completa, come detto prima, nei pazienti che rispondono alle caratteristiche morfologiche e psicologiche del rimedio, di seguito sintetizzate. Il “tipo Graphites” è un soggetto (spesso una donna) in sovrappeso, è molle fisicamente e moralmente, irrisoluto, apatico e facilmente impressionabile, è pallido, è freddoloso, è flatulento e costipato, nella donna le mestruazioni sono ritardanti, poco abbondanti, di breve durata e di sangue pallido, ha un odorato ipersensibile, tende a soffrire di affezioni cutanee spesso con vescicole. Se lei si ritrova in tali caratteristiche, almeno nelle loro linee essenziali, allora Graphites potrebbe essere adatto. Se così non fosse e non si conosce il proprio simillimum, il principale rimedio omeopatico cui pensare è Nux vomica. Infatti Nux vomica è il rimedio più frequentemente utilizzato quando bisogna operare sull’organismo un’azione generale di disintossicazione, intesa questa in senso lato, cioè di depurarlo dall’effetto negativo di agenti nocivi di qualsiasi natura cui si è trovato esposto (eccessi di farmaci, droghe, fattori ambientali, chimici, ecc.). Non a caso Nux vomica è in assoluto il più importante rimedio omeopatico policresto ed a conferma contiene tutti i sintomi che lei avverte. Ovviamente sarebbe meglio affidarsi alla competenza di un medico omeopata. Cordiali saluti.
raffaella dice
alternandoli in che senso? una settimana per volta? o durante l’arco della giornata?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Raffaella, uno dei modi per alternare i rimedi consiste nell’assumere una volta l’uno e la volta successiva l’altro e cosi via. Anche l’assunzione a giorni alterni (o a settimane alterne) potrebbe essere valida, dipende dal caso personale e dall’effetto terapeutico che si vuole ottenere. In genere, però, quando vengono utilizzate le basse diluizioni si preferisce la prima modalità, cioè, ripeto, alternare i rimedi nell’ambito della stessa giornata. Cordiali saluti.
raffaella dice
Le spiego la mia sitazione.
Soffro di ipotiroidismo da anni, metabolismo molto lento, difficoltà a dimagrire, stipsi e stanchezza.
ho iniziato da quasi due mesi una dieta prescritta dal mio endocrinologo, molto rigida 1200 calorie con 10 giorni di dieta iperproteica per dare una scossa al metabolismo.
i risultati si vedono ma ovviamente molto lentamente. volevo quindi abbinare una cura omeopatica per dare una mano.
ho letto bene le vostre indicazioni e mi rispecchio sia in Calcare Carbonica che in Graphites e mi chiedevo in che dosi potevo usarle e come insieme.
vanno assunte nello stesso momento?
pensavo al 5 ch 1 ora dopo i pasti 3 volte al giorno.
grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Raffaella, Calcarea carbonica e Graphites sono due rimedi omeopatici complementari, nel senso che l’uno segue bene l’altro, ossia che l’uno prolunga e rafforza l’azione dell’altro che lo precede, agendo entrambi nella stessa direzione. I due rimedi pertanto vanno utilizzati alternandoli tra loro. Ovviamente la soluzione migliore è di affidarsi alla competenza di un medico omeopata che saprà trovare la terapia più adatta al suo caso ed alla sua persona. Nelle more generalmente ci si orienta per le basse diluizioni, quali ad es. quelle non superiori alla 7CH, che spesso vengono utilizzate in ragione di 3 granuli 3-6 volte al dì, salvo diversa prescrizione medica, lontano dai pasti, cioè circa 1 ora prima e 1 ora e mezza dopo. Cordiali saluti.
raffaella dice
salve una domanda.
volendo usare sia la Calcare Carbonica che la Graphites bisogna assumerle nello stesso momento?
come fare per usare la loro sinergia?
grazie
Dania dice
Dalla’inizio di Agosto sto prendendo un prodotto chiamato Emvita 17che contiene graphites baryta carbonica e thuya.Dopo circa un mese di cura una piccola ciste sebacea che ho sulla schiena ha cominciato ad ingrossarsi come se volesse uscire.Può essere una reazione alla cura?Premetto che sto prendendo anche un altro prodotto per il chakra della gola con tyroidonum.La cura è Rubimed sui conflitti.Per ora sto mettendo calendula sulla parte.Mi hanno sconsigliato di inciderla.Lei che ne pensa?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Dania, è alquanto improbabile che possa trattarsi di aggravamento omeopatico, considerato che è trascorso troppo tempo, anche se con i rimedi complessi ogni situazione diventa sempre abbastanza indecifrabile. Deve vedere come va. La Calendula può essere molto utile. Dia anche un’occhiata alla sezione del sito “Rimedi della nonna”, all’articolo “Spegniamo le infiammazioni”, o, in caso di infezione della cisti, all’articolo “Per maturare foruncoli ed ascessi”, dove sono riportati diversi preparati fitoterapici dell’antica tradizione che potrebbero rivelarsi molto validi. Sarebbe anche importante adottare un’alimentazione sana ed equilibrata, che possa essere di supporto e che possa rafforzare le difese del sistema immunitario, come, ad esempio, limitare l’assunzione degli zuccheri semplici, moderare l’introito delle proteine, privilegiare i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, B12, C, E), di grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6), di minerali (in particolare rame, manganese, selenio e zinco), di prebiotici e probiotici, ecc. Esistono anche diversi preparati erboristici in grado di rafforzare le difese immunitarie, quali ad es. quelli a base di Echinacea, gel di Aloe vera, Uncaria tormentosa, Astragalo, Ribes nigrum, Propoli, ecc. Rimanga comunque sotto controllo medico. Cordiali saluti.
Rosa dice
Salve.
Vorrei sapere se questo prodotto è indicato anche per i disturbi
della menopausa. Vampate e sudorazioni.
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Rosa, per la scelta del rimedio omeopatico occorre innanzitutto premettere che in omeopatia, nel rispetto della legge dei simili, gli effetti terapeutici si ottengono solo e soltanto se il rimedio assomiglia al paziente, nelle manifestazioni e nelle caratteristiche sia fisiche che psichiche, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Graphites non è tra i rimedi omeopatici più specifici per i disturbi della menopausa, in particolare per le vampate di calore e le sudorazioni, anche se, essendo un policresto ed un rimedio di temperamento, un rimedio di fondo, un contributo lo potrebbe fornire. Graphites può essere adoperato nel periodo del climaterio dalle donne con le caratteristiche del rimedio (corpulenta, in sovrappeso, freddolosa, pallida, molle, esitante, irrisoluta, soggetta a dermatosi con vescicole, in genere flatulenta e costipata), che presentano mestruazioni ritardate, poco abbondanti e di breve durata, con sangue pallido e spesso precedute da prurito vulvare. I rimedi omeopatici più specifici sono altri, a cominciare da Lachesis che è il grande rimedio delle menopause difficili, in grado cioè di trattare tutti i disturbi della menopausa, quali, nella fattispecie, vampate di calore, sudorazione eccessiva, palpitazioni cardiache, senso di soffocamento e bisogno di respirare aria fresca, cefalee più violente a sinistra, mestruazioni (se ancora presenti) a carattere emorragico e dolorose, sonno disturbato. Inoltre Lachesis potrebbe anche aiutare e risollevarsi dallo stato ansioso e depressivo che spesso si accompagna al periodo del climaterio. Tra gli altri principali rimedi omeopatici potenzialmente indicati troviamo: Actaea racemosa (o Cimicifuga) per una donna con frequenti vampate di calore, che vuole stare all’aria aperta, che ha un comportamento di base depressivo e isterico; Belladonna, quando le vampate di calore sono accompagnate da notevoli rossori in viso, sensazione intensa di calore e traspirazione profusa; Sepia, in caso di vampate di calore non visibili esternamente che riguardano una donna dal temperamento malinconico e con sensazione di pesantezza pelvica; Sulphur, in caso di donna calorosa, robusta, amante dell’aria aperta, soggetta a eruzioni cutanee recidivanti e turbe vascolari, per cui, oltre alle vampate di calore, potrebbe presentare ipertensione arteriosa; Sanguinaria, in caso di vampate molto violente, con rossori molto evidenti, generalmente circoscritti alle guance, seguiti da bruciori intensi; Veratrum viride, in caso di vampate di calore con sudori freddi; Glonoinum, in caso di vampate con sudori caldi; eccetera. Anche la fitoterapia potrebbe fornire il suo contributo con diversi preparati, come ad esempio le tinture madri di Salvia o di Rovo (quest’ultima quando oltre alle vampate vi sono frequenti vertigini), oppure un gemmoterapico come Sequoia macerato glicerico (M.G.) D1, in caso di coesistenza con uno stato depressivo e per un’attività di drenaggio. Lo stesso infuso casalingo con le foglie della Salvia comune, da berne una tazza un paio di volte al giorno, è molto valido per contrastare le vampate di calore e la sudorazione eccessiva. Sarebbe altresì importante adottare un’alimentazione semplice e sana, varia ed equilibrata, ricca di frutta e verdura, preferendo i cibi freschi, evitando i cibi troppo grassi, abolendo i cibi piccanti e le spezie, non trascurando di bere abbastanza acqua, riducendo il consumo di zuccheri e dolciumi e incrementando quello degli alimenti ricchi di silicio e di vitamine del gruppo B, utili alla regolazione della sudorazione, ecc. Anche un regolare esercizio fisico, pur se moderato, può contribuire ad aumentare la capacità termoregolatoria dell’organismo. Il consiglio però è di affidarsi alla competenza di un medico omeopata, al quale è sempre opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.
Francesca dice
Gentile Dottoressa, sono una signora di 35 anni e da 3 anni soffro di un problema al cuoio capelluto diagnosticato (se così si può dire) come probabile sebopsoriasi. I sintomi attuali sono: essudato che forma croste giallo-verdastre, in alcuni punti molto spesse (crostoni), prurito leggero, rossore, piccole ferite e caduta dei capelli a ciuffetti ogni volta che faccio lo shampoo (naturale). L’aggravamento avviene con le mestruazioni, il caldo e l’acqua di mare (per questo ho i miei dubbi che si tratti di psoriasi). All’esordio è iniziato tutto da una specie di “brufolo” in alto a sinistra sulla testa e in qualche mese si è esteso all’intero cuoio capelluto, con caduta totale dei capelli, le cui radici erano inglobate nei crostoni purulenti. Allo stesso tempo avevo infiammazione ed essudato dall’odore acido dietro le orecchie e nella parte sinistra del collo; irritazione all’ombelico e al pube (attualmente guariti in modo spontaneo). In quel periodo soffrivo di enorme stress, ma grazie a delle depurazioni, dopo alcuni mesi, la pelle si è cicatrizzata e i capelli sono ricresciuti (per fortuna li ho sempre avuti folti!). A questo punto sono ricomparsi di nuovo gli stessi sintomi. Dopo 2 anni sono ricorsa ai dermatologi, ma ne ho abbastanza di creme al cortisone (le ho usate solo per qualche mese) dal momento che ho studiato naturopatia e sono molto sensibile.
Ricordo che prima della pubertà mi era stato consigliato Graphites per delle perdite acquose e appiccicose dietro le orecchie.
La mia domanda è questa: la prescrizione di un rimedio deve combaciare con la costituzione? Io sono magra, leggermente sottopeso… ma d’altronde Graphites sembra proprio il rimedio adatto ai miei problemi di pelle.
Spero di essere stata abbastanza chiara, nonostante la complessità della sittuazione.
In attesa di una sua gentile risposta la saluto cordialmente.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Francesca, è molto probabile che lei sia affetta da seborrea, consistente in una iperattività delle ghiandole sebacee che provoca un aumento di sebo, il quale è causa di varie alterazioni cutanee, diverse per caratteristiche e localizzazione. Spesso la seborrea si accompagna ad una forma di eczema, nota come dermatite seborroica, che è una forma infiammatoria caratterizzata dalla formazione di squame untuose o di croste non solo sul cuoio capelluto ma anche in altre zone del corpo ricche di ghiandole sebacee (sopracciglia, lati del naso, dietro alle orecchie, inguine, ecc.) e nelle zone immediatamente adiacenti. Tale condizione può essere senz’altro sostenuta o innescata da fattori psicologici, in situazioni di stress e di nervosismo. Altri fattori di rischio potrebbero essere l’alimentazione eccessivamente ricca di grassi, la stipsi, l’uso di cosmetici o prodotti per la pelle aggressivi, gli squilibri ormonali, ecc. Graphites, che è uno dei migliori rimedi omeopatici per le affezioni cutanee, potrebbe essere adatto a lei perché viene scelto soprattutto quando si manifestano delle vescicole ricoperte da croste giallastre sotto le quali trasuda un liquido viscoso e denso come il miele. In tal caso l’aspetto costituzionale può essere congelato, nel senso che esso diventa non determinante per la scelta del rimedio, dal momento che occorrerà intervenire a livello sintomatico. Possono essere anche utili delle applicazioni esterne con olio, creme o shampoo a base di ginepro e un’alimentazione sana ed equilibrata che privilegi il consumo di verdure, frutta poco zuccherina, pesce azzurro e riduca quello di grassi, formaggi fermentati, dolciumi, alcool, caffè. Cordiali saluti.
viola dice
Gentile dott.ssa, approfitto di nuovo della sua gentilezza per porle una domanda. Non ho trovato un forum sulla tiroide e quindi le scrivo qui.
da qualche mese ho scoperto di avere di pochissimo i valori fuori norma del tsh e della prolattina (che dalle ultime analisi però è rientrata nei valori normali) il tsh ora è a 4.300 (primo test 4.6) il massimo è 4.200 mentre t4 e t3 sono sempre stati normali e i valori degli anticorpi antiperossidasi sono 100.6 (il massimo è 100) gli anti htg sono normali. Per due mesi il mio omeopata mi ha fatto fare una cura con Tireoforce e T43 converce, i valori sono scesi di molto rispetto a quelli che ho descritto oggi. Il punto è che questi prodotti mi hanno dato problemi intestinali e mi hanno molto affaticato. Ora l’omeopata mi ha detto di prendere 10 granuli la mattina e 10 la sera di thyroidea 6ch della boiron. Siccome sono molto stanca di prendere medicine e già ho ricominciato con la mia cura di mantenimento a base di Normotir vorrei saperne di più su questo prodotto, thyroidea 6ch che non ho mai preso. L’omeopata dice che mi farà bene, io dico che forse è il momento di rilassarmi solo un po’ e di smetterla con le medicine in quanto so bene che la mia tiroide è solo la conseguenza di forte stress sul lavoro e in famiglia. Saprebbe dirmi di più su questo medicinale, indicazioni e controindicazioni e sopratutto se la posologia è giusta, a me sembra un po’ eccessiva e ho letto in giro che a volte può provocare problemi. Premetto che ho sempre un peso in petto e il cuore in gola, ma forse è solo ansia e stress e non direttamente collegabile con la tiroide. La ringrazio molto. viola
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Viola, deve potersi fidare del suo omeopata, l’unico professionista in grado di prescrivere il rimedio, la diluizione e la posologia giusti per la sua persona e per la sua situazione. Thyroidea è un rimedio omeopatico della nuova generazione, precisamente è un organoterapico, dove per organoterapici si intendono la classe di rimedi che fanno uso di estratti tissutali e ghiandolari di organi sani di animali allevati biologicamente (nel caso in parola di estratti di tiroide), diluiti e dinamizzati secondo il metodo hahnemanniano. Tali rimedi agiscono sull’omonimo organo malato correggendone il funzionamento, grazie all’innescarsi di un meccanismo immunitario che libera l’organo dei suoi stessi auto-anticorpi in eccesso (“l’organo agisce sull’organo”, si tratta di un’applicazione particolare del principio d’identità). Essi perciò vengono individuati in base all’analogia tissutale. In genere, le basse diluizioni (4 e 5CH) sono stimolanti, le alte diluizioni (9CH, 12CH fino alla 30CH) sono inibenti e le medie diluizioni (6 e 7CH) sono regolatrici. Pertanto Thyroidea 6CH dovrebbe aiutare a regolare e normalizzare il funzionamento della tiroide, il cui squilibrio potrebbe essere responsabile di tutti i disturbi di cui lei soffre. Come tutti i farmaci omeopatici non dovrebbe presentare controindicazioni, intesi questi nel senso tradizionale del termine, perché non contiene sostanze a livello ponderale ma solo a livello infinitesimale e la sua azione consiste unicamente nello stimolare ed incanalare correttamente la capacità propria di guarigione dell’organismo. Si tenga in contatto con l’omeopata per informarlo sull’andamento della cura. Cordiali saluti.
Silvia dice
Gentile dottoressa, la mia bimba di due anni un paio di giorni fa è caduta battendo il musetto e procurandosi un taglio sul labbro inferiore, causato dagli incisivi superiori. Il risultato è una vescica infiammata che le impedisce di mangiare e parlare serenamente. La farmacista mi ha consigliato Graphites-sable dhu in crema, da applicare localmente. Volevo sapere se il rimedio è idoneo e se, vista la posizione particolare, potrebbe creare problemi se ingerito. LA ringrazio in anticipo!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Silvia, la pomata Graphites salbe dhu dovrebbe esercitare un’azione positiva sulla cute e sulle mucose, nonché aiutare il riassorbimento del tessuto cicatriziale. Non contenendo sostanze tossiche, non dovrebbe creare alcun problema in caso di modesta ingestione. Sarebbe però opportuno chiedere conferma alla farmacista. Cordiali saluti.
Stefania dice
Grazie x la risposta accurata. ..mi incuriosisce sapere, in un individuo apatico, indolente, ansioso, indeciso ecc l’assunzione di graphites (ammesso che sia il suo simillimum) cosa induce? Produce cambiamento o l’individuo resterà tale, magari con livelli attenuati? (Capisco che dipende da quanto si riesce a trovare il dosaggio più giusto, che risulta più attivo, ma, mi domando, nel migliore dei casi a cosa si può ambire? ).
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Stefania, in genere un rimedio omeopatico ben scelto, molto personalizzato, che contenga i sintomi patogenetici che interessano, molto vicino al simillimum (è evidente che il perfetto simillimum rappresenta una condizione ideale difficile da raggiungere), produce dei cambiamenti importanti che possono portare a superare completamente il disturbo o a raggiungere dei livelli di guarigione soddisfacenti e duraturi. Tra l’altro vi è anche da sottolineare che il soggetto somigliante a Graphites, ossia il “tipo Graphites”, detiene un terreno più sensibile degli altri all’azione del rimedio omeopatico e per tale motivo i risultati possono essere migliori. A ciò ovviamente si deve aggiungere la propria capacità di reazione e, per i sintomi mentali, la volontà di credere di poterne venirne fuori. Cordiali saluti.