DESCRIZIONE
Il rimedio omeopatico Calcarea carbonica si ottiene dalla triturazione con lattosio del carbonato di calcio e dalle successive diluizioni/dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione del sito “Approfondimenti”.
Il carbonato di calcio, avente formula chimica CaCO3, è il sale di calcio dell’acido carbonico. A temperatura ambiente si presenta come un solido bianco, quasi insolubile in acqua, ma solubile in acque contenenti anidride carbonica (CO2) disciolta. Il carbonato è il minerale di calcio più abbondante in natura. Si rinviene in due forme cristalline, precisamente nei minerali Calcite, a forma trigonale, molto birifrangente, con cristalli di diverso abito (prismatico, romboedrico, scalenoedrico, tabulare) e Aragonite, molto meno comune, a forma rombica, con cristalli generalmente prismatici. La calcite è il componente principale del calcare, del marmo (che, per la compattezza e per la facilità con cui si lascia levigare, è molto richiesto come materiale da costruzione) e di numerosissime pietre pregiate di varie colorazioni (usate in edilizia come materiali ornamentali), ma è anche la materia prima per la produzione industriale della calce e, unita ad argilla, per la produzione dei cementi in genere.
Il calcio è essenziale alla vita degli animali e delle piante, dato che svolge importanti funzioni metaboliche ed è il principale costituente di ossa e denti. Sono formati da carbonato di calcio anche i gusci delle uova, i gusci delle ostriche, l’osso di seppia, i coralli.
Il carbonato di calcio è usato per togliere l’acidità dal vino, nei dentifrici come sostanza abrasiva per favorire la rimozione della placca dentale, in medicina come farmaco antiacido per alleviare i bruciori di stomaco e come integratore alimentare, nell’industria alimentare come colorante bianco con la sigla E170. E’ il principale componente del calcare presente nell’acqua, responsabile della sua durezza,
Alla solubilità del carbonato di calcio in acque contenenti anidride carbonica, la cui reazione produce bicarbonato di calcio (o più propriamente idrogenocarbonato), si deve la formazione delle incrostazioni calcaree nelle caldaie da acque dure e di stalattiti e stalagmiti nelle grotte.
Il carbonato di calcio che viene utilizzato per la preparazione del rimedio omeopatico Calcarea carbonica è estratto dallo strato centrale di madreperla del guscio d’ostrica.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Calcarea carbonica è uno dei principali policresti dell’omeopatia ed è anche uno dei principali rimedi della psora, cioè la sua diatesi è marcatamente psorica. E’ un rimedio ad azione profonda che agisce sulle forze vitali dell’organismo, rivitalizzando il metabolismo. Riequilibra l’assorbimento del calcio, per cui agisce specificamente sulle ossa e sulle articolazioni, nonché sulle ghiandole linfatiche, sulle vene, sulla pelle, e sugli apparati digerente, respiratorio, urinario e genitale femminile.
Il biotipo Calcarea c. ha una costituzione carbonica ed un temperamento linfatico. Ha predisposizione ad ingrassare ed il suo addome è prominente e pieno di gas. E’ calmo, pacifico, metodico, lento, sia intellettualmente che nei movimenti, è un soggetto atonico: i suoi muscoli sono flaccidi e cadenti, così come il suo grasso. E’ stanco, ha difficoltà di concentrazione, preferisce il riposo e la tranquillità. E’ ritenuto il “fratello maggiore” di Baryta carbonica, con la differenza che, pur essendo ugualmente duro di comprendonio, alla fine “ci arriva”. E’ altresì timoroso, pauroso, sfiduciato e pessimista. E’ ipoteso se giovane, frequentemente iperteso se anziano. E’ pallido, ha unghie ondulate, rugose e irregolari. I denti sono spesso cariati o assenti o malformati. Ha mani e piedi freddi e sudati, è freddoloso e si raffredda facilmente, ha la sensazione di indossare abiti bagnati. E’ lento ad ammalarsi e la sua febbre non è mai alta. La sintomatologia tende a protrarsi più a lungo della media. Le linfoghiandole sono ingrossate e dure. Sono frequenti polipi e papillomi. Nelle ragazze lo stato di anemia è dovuto a cicli mestruali lunghi e frequenti. Le affezioni dovute a raffreddamento, che interessano naso, occhi e orecchie, sono spesso accompagnate da cefalea.
In Calcarea c. tutto è acido: il gusto, la flatulenza (i rigurgiti sono acidi), la diarrea (soprattutto dopo aver bevuto latte), la pelle, il sudore.
Calcarea c. è un ottimo rimedio delle affezioni croniche respiratorie, cardiovascolari, cutanee e gastroenteriche, specie nelle reazioni allergiche al latte, delle affezioni a carico dell’orecchio e nei casi di mestruazioni a lungo irregolari delle adolescenti.
Si rivela utile per tutte le età. Neonati durante le fase della dentizione. Bambini che presentano un ritardo nello sviluppo scheletrico, il quale si manifesta anche con un ritardo nella chiusura delle fontanelle, che hanno una debolezza nelle gambe, per cui imparano tardi a camminare, che hanno ghiandole ipertrofiche (di volume aumentato). Bambini e adolescenti di corporatura robusta, con tendenza all’obesità, “cicciottelli”, con testa voluminosa che trasuda alla nuca, al minimo sforzo o durante il primo sonno, tanto da bagnare il cuscino su cui dormono, ma anche di bambini e adolescenti emaciati, con cute flaccida e muscolatura debole. Adolescenti con ritardo puberale. Adulti maschi tarchiati e tozzi, con addome prominente e mammelle evidenti, con pochi peli, denti larghi, occhi tondeggianti e grandi come il bue, labbra carnose, collo grosso, piedi tozzi, camminatura ondeggiante a mo’ di elefante, che hanno un buon appetito. Donne adulte generalmente grasse, con seni ben sviluppati, mestruazioni lunghe e anticipate, isteriche. Anziani corpulenti e obesi, con le malattie della nutrizione, malinconici e tristi, depressi, sclerotici.
I sintomi migliorano con le applicazioni calde, con il tempo secco, dopo un piccolo movimento. Peggiorano con l’umidità, con il freddo, dopo aver bevuto il latte, dopo uno sforzo fisico, con il riposo, con il plenilunio.
Il rimedio è considerato il “ciccione” dell’omeopatia e gli viene attribuita l’etichetta: Calcarea carbonica è Obelix (il noto personaggio dei fumetti della serie “Asterix il gallico”).
I principali sinergici (complementari) di Calcarea c. sono Belladonna, Lycopodium, Rhus toxicodendron, Silicea, Sulfur, Sulfur iodatum.
USO DEL RIMEDIO
Il rimedio omeopatico Calcarea carbonica si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio stesso.
1) TESTA. Epilessia con intensificazione delle crisi durante il plenilunio. Vertigini quando si sale su luoghi alti con paura del vuoto e/o girando bruscamente la testa. Cefalea periodica (7 – 15 giorni) nella regione sopraorbitale che scende lungo il naso, con sensazione di freddo alla testa, che di solito inizia al risveglio, caratterizzata da un dolore di pressione, accompagnata spesso da nausea e vomito, che può comparire dopo uno sforzo di qualsiasi natura.
2) OCCHI. Infiammazione e gonfiore degli occhi, con secrezione e agglutinazione notturna, palpebre appiccicate. Oftalmie pruriginose con fitte, spesso accompagnate da cefalea se conseguenti a uno sforzo. Offuscamento della cornea. La maggior parte dei problemi agli occhi compare dopo essersi bagnati i piedi, con il tempo freddo e umido, dopo essere andati in bicicletta, dopo essere usciti con il sole, o dopo aver affaticato la vista.
3) ORECCHIO. Otite cronica con otorrea purulenta. Parotite.
4) GOLA. Angine di gola croniche.
5) APP. RESPIRATORIO. Raffreddore cronico, faringite bruciante, ipertrofia delle ghiandole alla base del collo, poliposi nasale, laringite con raucedine cronica, dispnea con tosse, tracheite e bronchite cronica.
6) APP. DIGERENTE. Gastroenterite. Digestione lenta con addome gonfio e meteorismo, rigurgiti acidi, vomito acido, diarrea acida (in Calcarea c. tutto è acido), anche nei lattanti durante la dentizione (ove si può associare a Aethusa cynapium) e nei bambini rachitici. Costipazione cronica, feci inizialmente dure, poi pastose e poi liquide. Coliche epatiche. Calcolosi biliari recidivanti.
7) GHIANDOLE. Ipertrofia (aumento di volume) delle ghiandole linfatiche (collo, ascelle, inguine, intestino, torace).
8) APP. MUSCOLO-SCHELETRICO. Disfunzioni dovute ad difetti di assimilazione del calcio, rachitismo, debolezza della colonna vertebrale, osteopatie, carie dentali, dentizione difficile dei bambini.
9) ARTICOLAZIONI. Gotta, reumatismo articolare dovuto ad esposizione alle intemperie o ad un cambiamento del tempo in freddo e umido.
10) APP. GENITALE FEMMINILE. Ipermenorrea alla minima eccitazione mentale. Amenorrea dopo un bagno freddo con leucorrea. Ritardo del processo puberale.
11) APP. URINARIO. Coliche e calcolosi renali recidivanti.
12) CUTE. Crosta lattea; dermatiti del volto, della regione retro-auricolare e del cuoio capelluto con croste spesse e umide o successivamente con squame; orticaria dovuta a intolleranza al latte; psoriasi palmare; follicolite della barba; foruncoli; impetigine; screpolature nelle dita delle mani; verruche; cute ruvida e secca.
13) APP. CARDIOVASCOLARE. Vene varicose. Flebiti. Palpitazioni cardiache di notte o dopo un pasto.
DOSI
□ Nei casi 6) e 12), diluizione 4CH, 3 granuli da 1 a 3 volte al dì.
□ Nel caso 8), diluizione 7CH, 3 granuli da 1 a 3 volte al dì.
□ In tutti gli altri casi, diluizione 7 o 9CH, 2 – 3 granuli con periodicità legata alla situazione specifica.
(*) V. Note esplicative
Margherita dice
Buonasera,
Mi è stato consigliato di prendere carcarea carbonica 200ch per tre volte ogni 5 giorni per aumentare la produzione di latte materno. In farmacia però mi hanno ordinato calcarea carbonica ostrearum 200che il tubicino è grande e non piccolo(Mobodose). Secondo lei hanno sbagliato in farmacia o va bene? La ringrazio anticipatamente
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Margherita, innanzitutto è utile precisare che Calcarea carbonica e Calcarea carbonica ostrearum sono lo stesso rimedio omeopatico ottenuto dal carbonato di calcio estratto dal guscio dell’ostrica. Tra le forme farmaceutiche disponibili troviamo quella in granuli (tubo grande, contenente spesso 80 granuli) e quella in globuli (tubo piccolo, contenente spesso 200 globuli che sono 10 volte più piccoli dei granuli). Quest’ultima forma omeo-farmaceutica viene preparata per le diluizioni medie o alte, come ad es. la 200CH e solitamente viene utilizzata in un’unica somministrazione (per questo si parla di tubo-dose), avendola studiata per ottenere il maggior effetto di superficie, quindi per ottenere la migliore risposta diluizione/dose/effetto. Pertanto se il rimedio è stato prescritto in tubo-dose, onde cogliere i vantaggi appena detti, sarebbe opportuno utilizzare solo ed esclusivamente tale formato, chiedendo alla farmacia di provvedere in merito, cioè di ordinare il tubo-dose in globuli e non il tubo in granuli. I granuli comunque rimangono anch’essi molto validi e solitamente ne vengono utilizzati 3 o 5 ad ogni somministrazione. Cordiali saluti.
Tiziana dice
Gentile dottoressa trovo questo sito molto interessante ed esplicativo.
Mi chiedevo cosa posso prendere per risolvere il fastidioso inestetismi della cellulite, in particolare sulle ginocchia. Sono una donna di 42 anni, di corporatura media ma tendo ad ingrassare in prima battuta su cosce e giro vita. 18 anni fa ho dovuto togliere la tiroide per cui da allora assumo giornalmente eutirox. Ho un ciclo mestruale da sempre abbondante e per questo soffro spesso di anemia sideopenica. Divento facilmente ansiosa e di conseguenza irritabile (con la sensazione di non aver tempo a sufficienza) in particolare nei giorni a ridosso dell’ovulazione.
Mi sembra di capire di essere di costituzione carbonica, ho provato ad assumere calcarea Carbonica 9 Ch 2volte al di, ma con scarsi risultati. Non oso azzardare altri rimedi poiché non vorrei che avessero un effetto incontrollato sul metabolismo o che stridente con la eutirox.
La ringrazio anticipatamente per l’attenzione. Cordiali saluti.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Tiziana, per il trattamento della cellulite una valida alternativa all’omeopatia è costituita dalla fitoterapia. Sono diverse le piante che consentono di curare la cellulite, contrastando la formazione di cellule adipose nel tessuto sottocutaneo, riducendo la ritenzione idrica, migliorando la circolazione venosa e linfatica. Ad esempio tra le le piante più idonee troviamo Amamelide, Ananas, Betulla, Centella, Gramigna, Ippocastano, Pilosella ed altre. I preparati di tali vegetali sono reperibili in erboristeria con vari formati (tintura madre, estratto secco, glicerolato, ecc.). Sono altresì molto utili i massaggi locali con la posa del caffè. Anche l’alimentazione deve fornire il suo contributo, preferendola sana ed equilibrata, particolarmente ricca di frutta e verdura e povera di grassi animali. Inoltre è opportuno bere molta acqua, meglio se oligominerale. Bisognerebbe poi evitare la sedentarietà e tenere un minimo di attività fisica. Ovviamente è richiesto sempre un parere medico. Cordiali saluti.
Carlo Mauro dice
Buonasera Dottoressa,
ho letto di una sua collega omeopata che ha curato un cane affetto da Giardia (parassita intestinale) con una settimana di Calcarea carbonica 200k monodose. Ho un pastore tedesco di 7 mesi con lo stesso problema e gradirei sapere se posso iniziare la medesima terapia.
Cordialità
Avvocato Carlo Mauro
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egr. Avv. Carlo, com’è noto, l’omeopatia applicata agli animali richiede tecniche, strategie e pratiche completamente differenti da quelle per l’uso umano. Gli animali hanno anatomia, fisiologia e patologia diverse dal genere umano e ciò indispensabilmente richiede un trattamento terapeutico diverso. Di ciò si occupa l’Omeopatia Veterinaria. Sarebbe pertanto opportuno rivolgere la domanda a un sito veterinario che utilizza l’omeopatia o direttamente a un veterinario omeopata. Cordiali saluti.
Sara dice
Buongiorno,
il mio dottore mi ha consigliato di assumere la Calcarea Carbonica per perdere peso.
Io avrei appena acquistato anche alcune pasticche naturali a base di The verde, caffeina etc per bruciare grassi. Posso assumerle comunque anche con la Calcarea Carbonica?
Grazie mille
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sara, sarebbe opportuno che rivolgesse la domanda al medico omeopata che le ha prescritto Calcarea carbonica, che potrebbe essere più preciso nella risposta o individuare le modalità per rendere maggiormente compatibile l’eventuale convivenza del rimedio omeopatico con i preparati fitoterapici da lei citati. Come regola di carattere generale sarebbe sempre preferibile, nei limiti del possibile, evitare durante il periodo di assunzione dei rimedi omeopatici la somministrazione di altri tipi di prodotti terapeutici, soprattutto se servono a curare la stessa patologia o disfunzione o disturbo, perché a soffrirne potrebbero essere i rimedi omeopatici (e non il viceversa) che corrono il rischio di vedere inficiata la loro azione terapeutica. Questo perché generalmente una cura omeopatica preferisce operare in un organismo quanto più possibile privo di “rumore di fondo”, senza subire eventuali interferenze, onde veicolare correttamente la bio-informazione contenuta nei rimedi omeopatici e farla pervenire integra ai sistemi di regolazione e di difesa dell’organismo. Va però anche detto che molti fitoterapici hanno un miglior grado di compatibilità con i rimedi omeopatici rispetto ai farmaci di sintesi della medicina tradizionale. Potrebbe però non essere questa la situazione dei preparati da lei acquistati, considerato che gli incompatibili generali dei rimedi omeopatici sono gli aromi forti. Per il caso specifico, ripeto, sarebbe opportuno sentire il parere del medico omeopata. Cordiali saluti.
maria dice
Mi è stato prescritta iil farmaco omeopatico Sveltunda gocce (10 gicce 3 volte al di) non ho chisto se lontano oppure ai pasti e inoltre a che serve di preciso: Potrei avere qualche delucidazione dal momento che il mio dott mancherà x qualche tempo e non ho il suo numero di cellulare?grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Maria, Sveltunda, pur essendo un rimedio in preparazione omeopatica, non appartiene al mondo dell’omeopatia classica bensì a quello dell’omotossicologia, che nonostante abbia diversi punti di contatto con l’omeopatia, alla quale si ispira, ha degli orientamenti terapeutici e dei criteri di scelta dei rimedi completamente differenti. Il rimedio è quindi un omotossicologico (o antiomotossico), più precisamente è un rimedio complesso costituito da un mix sinergico di vari omeoterapici e bioterapici a diluizioni basse e medie. Dovrebbe essere indicato per aiutare a perdere il peso superfluo, contribuendo ad accelerare il metabolismo e ad ottimizzare le prestazioni dell’organismo. Come tutti i farmaci omeopatici sarebbe preferibile assumerlo lontano dai pasti. Ovviamente per il suo caso specifico il medico omeopata sarà più circostanziato, al quale in occasione della visita è sempre opportuno, anzi oserei dire indispensabile, chiedere ogni spiegazione, non dimenticandosi niente, soprattutto ciò che riguarda la terapia, in particolare a cosa serve un rimedio prescritto e quali sono le relative modalità di assunzione. Cordiali saluti.
maria dice
Salve sono una ragazza di 31 anni ,mamma di tre figli,alta 1,62 peso 72 kg. In passato il mio peso e’ sempre stato tra i 57 e i 59 kg ma dall’ultima gravidanza mi sono rimasti questi kg in piu’ che non riesco a togliere. Mi anno prescritto Calcarea carbonica ostrearum 200 ch 3 granuli la mattina. La dose e’ giusta? E quanto e’ efficace tale dose x poter perdere peso?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Maria, Calcarea carbonica è uno dei rimedi omeopatici che può aiutare a dimagrire, a condizione che lei si ritrovi nelle caratteristiche generali del rimedio, rilevabili dal presente articolo. Dobbiamo però premettere che l’omeopatia può aiutare a dimagrire, o per meglio dire a perdere il peso superfluo, con rimedi somiglianti che tuttavia non sono dei dimagranti nel senso classico del termine, in grado cioè di inibire l’assimilazione del cibo, ma con rimedi che agiscono in maniera complessiva e sistemica, coinvolgendo l’intero organismo, ottimizzando le prestazioni di tutto il corpo, potendo intervenire a livello metabolico e gastro-intestinale, sulla fame eccessiva ed agendo anche sull’aspetto motivazionale. Calcarea carbonica la possiamo immaginare come una donna corpulenta, brachitipo, con tendenza a prendere peso, metabolismo rallentato, ritenzione idrica, che ama mangiare, che tende a condurre una vita di routine, si stanca facilmente, sia a livello cerebrale che fisico, ha ansia e paura del futuro, apprensione e disperazione anche per le piccole cose, sfiducia di guarire anche dalle lievi malattie, ecc. Se lei si riconosce in tutto questo, almeno nelle linee essenziali, allora, ripeto, il rimedio potrebbe aiutarla, nel rispetto della “legge di similitudine” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico. Per quanto riguarda la diluizione e la posologia conseguente, queste, come tutte le entità terapeutiche in omeopatia, sono molto individuali e non generalizzabili, in quanto dipendenti essenzialmente dalla reattività del singolo organismo e dalla profondità del disturbo. Tenga comunque presente che la 200CH è un’alta diluizione consigliabile solo se esiste un buon grado di somiglianza rimedio-paziente. Perciò se Calcarea carbonica 200CH le è stata prescritta da un medico omeopata, allora è tutto giusto. Ovviamente, poiché il rimedio miracoloso non esiste, l’omeopatia da sola potrebbe non bastare, per cui occorrerà avviare anche un percorso di rieducazione alimentare e di miglioramento del proprio stile di vita. Ad esempio sarebbe opportuno inserire nella dieta alimenti nutrienti ma poco energetici e ad alto indice di sazietà, come cibi con molta acqua e fibre, quali frutta e verdura, legumi, cereali integrali, ecc., che garantiscono anche la regolarità delle funzioni intestinali indispensabile per il dimagrimento; rinunciare o ridurre drasticamente le bevande zuccherate, gli alcolici, i dolciumi, ecc. Anche l’attività fisica è importante, ma deve essere orientata ad aumentare il tono muscolare che fa sensibilmente bruciare più calorie e quindi accelerare il metabolismo che aiuta a dimagrire. A tale scopo è consigliabile un’attività mista, caratterizzata da un lavoro ad alta intensità (pesi, macchine a corpo libero, ecc.) seguito da un’attività aerobica (corsa, ciclismo, nuoto, ecc.). Con un’attività fisica più moderata non bisogna trascurare il movimento da praticare nel corso della giornata, come ad es. camminare, passeggiare, andare a piedi evitando il più possibile l’automobile, fare le scale invece di prendere l’ascensore, ecc. ecc. Cordiali saluti.
Fiammetta dice
Vorrei sapere se posso prendere calcarea carbonica . Mi hanno trovato due ernie cervicali , soffro di dolori pensano artrite, endometriosi , gastrite,otite,vertigini mal di testa,allergica a betulla nocciolo e graminacee qualche volta tachicardia e da poco purtroppo ho perso mio papà sono svogliata e penso sempre di stare male ha dimenticavo soffro anche di attacchi di panico vedo tutto nero appena mi sveglio con qualche dolore nuovo penso subito al peggio sono sposata con bimba sono contenta ma se avessi qualche doloretto in meno starei meglio grazie buongiorno .
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Fiammetta, se lei è vicina alla costituzione carbonica ed alle caratteristiche proprie di Calcarea carbonica, in particolare al profilo psichico, allora il rimedio potrebbe essere adatto e da solo potrebbe aiutarla a superare tutte le sue problematiche in un quadro clinico abbastanza articolato. Calcarea carbonica è il capostipite della costituzione carbonica ed è un policresto omeopatico, cioè un “rimedio ad azione generale” in grado di produrre un’attività polivalente capace di curare moltissime patologie e di coprire una vasta gamma di sintomi, migliorando le prestazioni dell’intero organismo. Tale attività terapeutica diventa più incisiva sul biotipo carbonico che ha un terreno più sensibile di altri all’azione del rimedio. La costituzione carbonica corrisponde ad un soggetto corpulento, brachitipo, con tendenza a prendere peso, metabolismo rallentato, ritenzione idrica, predisposizione alle malattie reumatiche e quelle degenerative verso la sclerosi, lento, pigro, flemmatico, che ama mangiare e che tende a condurre una vita di routine. Il profilo psichico di Calcarea carbonica è connotato da ansia e paura del futuro, astenia fisica e mentale, apatia, apprensione e disperazione anche per le piccole cose, sfiducia di guarire anche dalle lievi malattie, presenza di strani impulsi, paura morbosa della follia. Probabilmente Calcarea carbonica è uno dei rimedi che più soffre di paure. Le principali organo-specificità del rimedio sono rilevabili dal presente articolo. Sarebbe però opportuno che tale verifica la effettuasse un medico omeopata, al quale ricorrere per la prescrizione della terapia più consona al proprio caso specifico, in termini di rimedio omeopatico somigliante, di diluizione relativa (scelta anche questa strategica per il successo della terapia), di posologia conseguente, di durata della cura, ecc. Cordiali saluti.
nora dice
Salve! In allattamento si possono prendere Pulsatilla 30 ch e Sulfur 30 ch? Prendo questi 2 da una settimana per un prutito alla pelle . Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Nora, i rimedi omeopatici sono generalmente abbastanza sicuri e non dovrebbero creare alcun problema in allattamento o provocare il passaggio di sostanze, in quanto non contengono sostanze a livello ponderale ma solo a livello infinitesimale. Per il caso specifico sarebbe opportuno acquisire un parere medico. Cordiali saluti.
Lilly dice
Grazie gentile Dott.ssa quello che mi consiglia è validissimo. Volevo solo delle conferme su come usare un rimedio solo. Se volessi curare solo l’iperidrosi e le ceratosi che diluizioni posso usare? Grazie ancora per la pazienza. Cari saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lilly, fermo restando i contenuti della risposta precedente, in particolare che l’omeopatia è una medicina che si presta poco alle regole generali, per cui ogni entità terapeutica è intimamente personale, dobbiamo però tenere presente che quando il rimedio è ben scelto esso esplica un’azione terapeutica comunque complessiva, cioè su tutto ciò che è in grado di curare nel paziente, a qualsiasi diluizione. Bisogna solo valutare, sempre per il caso specifico, qual è la diluizione più attiva per il paziente capace di sviluppare l’azione terapeutica meglio necessaria, da più superficiale a più profonda e sistemica, di rafforzarla e di sostenerla, per superare completamente la patologia o il disturbo ed evitare le recidive. Una regola orientativa che non ha però valore assoluto, che potrebbe valere per molti ma non per tutti, è che si ricorre alle basse diluizioni nei casi acuti, per i sintomi locali, per il drenaggio e per il lesionale; si ricorre alle medie diluizioni nei casi sub-acuti, per i sintomi generali e per il funzionale; si ricorre alle alte diluizioni nei casi cronici, per il terreno costituzionale e diatesico e per la componente psicologica. Però, ripeto, su tutto ciò il rimedio “giusto” è comunque terapeutico, ma con valenza, incidenza e tempestività differenziate dalla diluizione. Non è superfluo sottolineare di nuovo che la migliore garanzia la può offrire solo un medico omeopata, a maggior ragione con un quadro clinico articolato come il suo. Cordiali saluti.
Lilly dice
Gentilissima dott.ssa la ringrazio per il suo sito che ritengo molto istruttivo. Grazie. Dopo aver letto il tipo costituzionale Calcarea Carbonica mi ritrovo sotto diversi aspetti pur non essendo tozza o tarchiata ma alta 1,70 con le gambe lunghe peso 83 kg
Ho 50 anni non sono in menopausa e neanche in premenopausa. Vorrei perdere peso e ho le caratteristiche da lei elencate
E’ altresì timoroso, pauroso, sfiduciato e pessimista. E’ ipoteso se giovane, frequentemente iperteso se anziano.
Vertigini quando si sale su luoghi alti con paura del vuoto e/o girando bruscamente la testa. Cefalea periodica
OCCHI. Infiammazione e gonfiore degli occhi, con secrezione e agglutinazione notturna, palpebre appiccicate.. La maggior parte dei problemi agli occhi compare dopo essersi bagnati i piedi, con il tempo freddo e umido, dopo essere andati in bicicletta, dopo essere usciti con il sole, o dopo aver affaticato la vista.
APP. RESPIRATORIO. Raffreddore cronico,
APP. DIGERENTE. Coliche epatiche. Calcolosi biliari recidivanti.
GHIANDOLE. Ipertrofia (aumento di volume) Tonsille enormi
APP. MUSCOLO-SCHELETRICO. carie dentali
ARTICOLAZIONI. reumatismo articolare dovuto ad esposizione alle intemperie o ad un cambiamento del tempo in freddo e umido..
APP. URINARIO. Coliche e calcolosi renali recidivanti.
APP. CARDIOVASCOLARE. Vene varicose. Flebiti. Palpitazioni cardiache di notte o dopo un pasto.
Mi ritrovo in queste caratteristiche ma ho anche diverse
Cheratosi seborroica invasiva sulla schiena, sotto il seno e alcune anche sul seno che ogni tanto sanguinano
peridrosi notturna ma anche di giorno è abbastanza Presente e fastidiosa.
Le chiedo cortesemente se posso usare nello stesso tempo diverse diluizioni.
Per esempio Calcarea carbonica 200ch per obesità e sovrappeso una volta alla settimana
Mentre 7ch o 9ch per malinconia tendente alla depressione, calcolosi, cheratosi e iperidrosi 3 granuli 3-6 volte al di
So che potrei usare Graphites o Thuya ma vorrei provare prima con un solo elemento. Cosa mi consiglia? Mi fido molto del suo giudizio.
Grazie di cuore e cordiali saluti Lilly
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lilly, la cosa che posso dirle è che se lei, come sembrerebbe, assomiglia molto a Calcarea carbonica allora il rimedio da solo potrebbe essere adatto a risolvere tutte le sue problematiche. E’ evidente però che rimaniamo nel campo delle ipotesi, perché soltanto la vista medica omeopatica può essere in grado di stabilire ciò con la dovuta precisione. Lo stesso dicasi per le diluizioni, anch’esse strettamente personali in quanto fortemente legate alla sensibilità ed alla reattività individuale, che influenzano la soglia di attività clinica del rimedio, andando dal sintomatico/lesionale al sistemico/funzionale fino al costituzionale/mentale. Quello da lei indicato è uno dei protocolli terapeutici che viene utilizzato quando si è certi della corretta scelta del rimedio omeopatico. Altri omeopati preferiscono per prudenza iniziare con le basse diluizioni e poi aumentarle gradualmente verificandone di volta in volta i risultati. Per quanto riguarda specificamente il sovrappeso, ovviamente occorrerà aiutarsi anche con l’alimentazione e lo stile di vita. Le consiglio però, se vuole avere delle concrete possibilità di superare con l’omeopatia i suoi disturbi, sia fisici che psichici, di rivolgersi ad un medico omeopata, innanzitutto perché è un medico e poi perché come omeopata è l’unico in grado di prescriverle la terapia personalizza più appropriata. Grazie per gli apprezzamenti relativi al sito. Cordiali saluti.