DESCRIZIONE
Argentum nitricum è il nitrato di argento (formula chimica AgNO3), cioè è il sale di argento dell’acido nitrico. A temperatura ambiente si presenta come una polvere cristallina incolore molto solubile in acqua ed abbastanza solubile in etanolo. Si ottiene sciogliendo l’argento metallico nell’acido nitrico e facendo evaporare la soluzione.
Il nitrato di argento è un reattivo molto usato in chimica analitica, specialmente come precipitante degli ioni cloro, bromo e iodio, ed in medicina e veterinaria per cauterizzare ferite infette, ove assume la nota forma di pietra infernale o caustico lunare (nitrato d’argento fuso con altri sali e colato in forma di bastoncini o coni di colore bianco o grigiastro). E’ altresì adoperato per produrre il materiale fotosensibile nelle pellicole fotografiche (l’alogenuro d’argento, ottenuto dalla reazione di nitrato d’argento con sali alogenuri, come il bromuro d’argento, AgBr), grazie alla proprietà che esposto alla luce solare diretta tende a decomporsi liberando argento metallico. Per lo stesso motivo in caso di contatto con la pelle, ma anche con gli indumenti, produce caratteristiche macchie scure difficili da eliminare. Il contatto con la pelle può provocare anche delle ustioni. Il nitrato d’argento viene anche utilizzato per la purificazione dell’acqua deionizzata che è molto usata nei laboratori chimici.
Il rimedio omeopatico Argentum nitricum si ottiene per triturazione del nitrato di argento con lattosio e successive diluizioni/dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.
Per ulteriori informazioni sulla preparazione, consultare l’articolo “Rimedi omeopatici: origine” della sezione “Approfondimenti”.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Il rimedio agisce principalmente sulle mucose e sul sistema nervoso. E’ un caustico e perciò produce irritazione ed ulcerazione delle mucose che possono talvolta sanguinare (in quanto il rimedio ha anche tendenza emorragica) e suppurare. L’interessamento della pelle è un carattere secondario. Le ulcere possono comparire alla gola, alle palpebre, alla vescica, alla vagina, allo stomaco.
Il soggetto che richiede Argentum nitricum è irritabile, nervoso, ansioso, agitato, ha la sensazione che il tempo passi troppo in fretta, ha una costante frenesia, deve sempre fare qualcosa, appena si rilassa per riposare deve di nuovo alzarsi per mettersi in attività, vorrebbe aver terminato ancor prima di iniziare, cammina in fretta. E’ un tipo apprensivo ed emotivo. La sua ansia è massima quando deve recarsi in un luogo pubblico, tra la folla, a teatro, in riunioni, in chiesa, ad un appuntamento, a scuola per un’interrogazione, ad un incontro galante, a prendere il treno, ad un esame: è allora che compaiono i sintomi fisici quali emicrania, tremori agli arti inferiori, diarrea, palpitazioni. E’ cioè sensibile ad ogni minima emozione. Soffre inoltre di agorafobia (teme gli spazi aperti) e di claustrofobia (teme i luoghi chiusi). I suoi sogni sono angosciosi.
Argentum nitricum somiglia in un certo senso a Gelsemium, però mentre quest’ultimo ha paura solo al momento dell’esame, dell’incontro o dell’avvenimento, Argentum nitricum è colto da angoscia anticipatoria, cioè alcuni giorni prima dell’evento è agitato ed ansioso, teme di non riuscire ad affrontare la situazione ed a superare le difficoltà, vede tutto nero e sono scuri anche i bordi gengivali e la zona intorno alle unghie.
Il rimedio si dimostra efficacissimo nei disturbi del sistema nervoso ed in particolare nell’epilessia, quando qualche giorno prima della crisi le pupille incominciano a dilatarsi e nelle convulsioni precedute da grande agitazione.
Argentum nitricum è un tipo dall’aspetto appassito, vecchio, con gocce di sudore sul volto che è di colore bluastro, respira pesantemente ed ha un polso impercettibile. E’ triste, malinconico, confuso, nervoso, soffre di astenia (stanchezza) e di dispepsia (digerisce male e soffre di flatulenza). Argentum nitricum è il rimedio più flatulento della Materia Medica Omeopatica.
La sua nota caratteristica è la sensazione di avere una scheggia di legno o una lisca di pesce nello stomaco, nel retto o in gola durante la deglutizione (come Hepar e Nitricum acidum). Il soggetto inoltre ha desiderio di dolci, di zucchero, che però non digerisce e che aumentano la flatulenza. Ha eruttazioni violente, acidità di stomaco e diarrea. Ha nausea dopo ogni pasto e fa sforzi dolorosi per vomitare (di solito vomito e diarrea sono presenti contemporaneamente).
Argentum nitricum è il rimedio principe della gastrite e dell’ulcera gastrica, nonché delle convulsioni e dell’epilessia.
Le donne soffrono di dismenorrea (mestruazioni dolorose) e di metrorragia (perdite intermestruali) e tutti i sintomi peggiorano nel periodo mestruale. L’atto di coricarsi sul lato dx aggrava le palpitazioni. L’individuo è un congestionato e pertanto è aggravato dal calore, in estate, con il caldo del letto. Il freddo migliora alcuni sintomi, peggiora altri.
In estrema sintesi al rimedio si può attribuire l’etichetta: Argentum nitricum è il rimedio omeopatico di colui che vive male l’attesa, che prova ansia ed agitazione in vista di qualsivoglia evento, che soffre cioè di angoscia anticipatoria. Per molti autori è il rimedio delle parole che iniziano con la lettere “a” (ansia, agitazione, angoscia anticipatoria).
Argentum nitricum è anche un ottimo rimedio della sfera mentale.
Dal punto di vista terapeutico è un cosiddetto policresto, cioè è un rimedio di fondo che ha un’azione generale riequilibrante utilizzabile per curare varie patologie.
USO DEL RIMEDIO
Argentum nitricum si usa nei seguenti principali casi, quando i sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio.
1) APP. GASTROINTESTINALE: gastrite (infiammazione della mucosa gastrica) e ulcera gastrica (erosione della mucosa gastrica o nei casi più gravi perforazione della parete dello stomaco). Per tali affezioni si rivela un ottimo rimedio. I sintomi sono: aerofagia con eruttazioni rumorose, violente e brucianti, che sopraggiunge subito dopo i pasti con palpitazioni, senso di gonfiore, rigurgiti acidi e dolore acuto all’epigastrio che si irradia verso la colonna vertebrale all’altezza della scapola sx, con tendenza emorragica. Il soggetto è frettoloso e mangia troppo rapidamente. Il desiderio di zuccheri o di cibi molto dolci, in particolare di cioccolato, che egli possiede è una manifestazione molto importante per la scelta del rimedio.
La “diarrea emotiva” che sopraggiunge alla vigilia di un evento è caratterizzata da feci espulse insieme ad abbondanti gas brucianti. Le feci sono verdi come gli spinaci tritati e la diarrea si manifesta soprattutto dopo aver mangiato dolci. Possono essere presenti tracce di sangue. Il soggetto ha la sensazione di avere una scheggia nello stomaco. Il rimedio è usato anche nei casi di diarrea dei lattanti nel corso della dentizione.
2) SISTEMA NERVOSO: affezioni nervose con vertigini, tremori delle mani e degli arti inferiori, convulsioni (contrazioni involontarie di alcuni muscoli volontari), paresi (diminuzione della mobilità volontaria di un distretto muscolare), perdita delle nozione del tempo (ciò che determina l’ansia) e dello spazio (ciò che determina paura, timore, agitazione, inquietudine, irritabilità, malinconia, angoscia, attacchi di panico). Per tali affezioni si rivela uno dei rimedi più importanti
In tutti i casi in cui manca la coordinazione nervosa e muscolare, come nell’epilessia (condizione cronica neurologica caratterizzata da crisi epilettiche, dovute all’iperattività di alcune cellule nervose cerebrali, i neuroni, che si manifestano con una varietà di sintomi quali brevi episodi di perdita di conoscenza e/o alterazioni sensitive, psichiche e motorie accompagnate da spasmi o da convulsioni) e nella balbuzie con aggravamento di notte o al mattino al risveglio. Anche nei casi in cui il soggetto durante il sonno è agitato ed ha soprassalti.
Argentum nitricum è altresì un magistrale rimedio mentale. Si usa ad es. per gli studenti colti da ansia e da agitazione prima di interrogazioni o di esami. In tal caso la cura con Argentum nitricum inizia nei 2 – 3 giorni antecedenti l’evento, sostituendo lo stesso con Gelsemium nel giorno dell’evento.
3) GOLA e NASO: sensazione di avere una scheggia di legno conficcata in gola quando si deglutisce; accumulo di muco nella faringe e nella laringe; ulcerazione del naso e delle tonsille con suppurazione e perdita dell’olfatto; raucedine o afonia; laringite cronica tipica dei cantanti. La laringe è il luogo di elezione del rimedio poiché il radicale argento agisce sui tessuti cartilaginei e fibrosi. La tosse è scatenata dalla sensazione di un capello o della scheggia alla gola.
4) OCCHI: congiuntivite (infiammazione della congiuntiva, che è la membrana sottile e trasparente che ricopre la parte bianca dell’occhio e la parte interna delle palpebre) con secrezione abbondante, muco-purulenta e non irritante, che incolla le palpebre tra loro; stanchezza visiva con fotofobia. I sintomi si aggravano con il calore e migliorano con applicazioni fredde e con aria fredda.
5) APP. URO-GENITALE: incontinenza urinaria, bisogno urgente di urinare con emissione di abbondante urina chiara, dolori brucianti, soprattutto durante la minzione e sensazione di avere una spina o una scheggia nel condotto urinario.
Anche nei casi di dismenorrea (mestruazioni dolorose), metrorragia (perdite intermestruali), le cui perdite ematiche spesso compaiono due settimane dopo le mestruazioni, e cervicite (infiammazione acuta o cronica della cervice uterina) con perdite vaginali di colore giallo-verdastro, a volte purulenti ed abbondanti, in genere accompagnate da dolori brucianti. Sussiste la sensazione di presenza della scheggia o della lisca.
6) PELLE: ulcere varicose (complicazioni delle vene varicose, che sono dilatazioni permanenti e patologiche di alcune vene, soprattutto delle gambe, dovute ad una perdita di tonicità delle loro pareti), verruche (piccole escrescenze della pelle, di natura benigna, causate da virus, che colpiscono prevalentemente i piedi), erisipela (infezione acuta della pelle che si manifesta con febbre e con chiazze calde, rosse, dolenti, tendenti alla diffusione, specie su braccia, gambe e volto), orticaria (infiammazione della pelle di natura allergica, caratterizzata da pomfi pruriginosi, cioè da rigonfiamenti del derma di colore rosso o bianco, tondeggianti e lisci), prurito, pelle ruvida con sensazione di avere una tela di ragno sul viso. La cute tende al colore scuro.
7) DOLORI: cefalea (il comune “mal di testa”) con la sensazione che la testa aumenti di volume; il dolore migliora fasciando strettamente la testa o con la pressione delle mani sulla testa (come Bryonia, Apis e Pulsatilla). Anche nei casi di lombalgie (dolori che colpiscono la regione lombare e sacrale), associate ad una forte debolezza alle gambe, che si manifestano o si aggravano quando ci si alza da una sedia e che migliorano stando in posizione eretta e camminando.
DOSI
◊ Nel caso 1), diluizione 30CH, 2 – 3 granuli 3 volte al dì. Iniziare la cura 2 – 3 giorni prima dell’evento. In assenza di un evento specifico e quindi di una particolare situazione emotiva, diluizione 4CH, 3 granuli inizialmente ogni 3 ore. Per gastrite ed ulcera gastrica, diluizione D4 – D6, 3 granuli o 5 – 10 gocce ogni 1 – 2 ore e poi 4 volte al dì.
◊ Nel caso 2), diluizione 15CH o 30CH secondo i casi, 3 granuli ogni 10 – 15 giorni.
◊ Nei casi 3), 4), 5) e 6), diluizione 4CH, 3 granuli ogni 3 ore e poi continuare con 3 granuli mattino e sera per un periodo piuttosto lungo, specie nei casi 5) e 6).
◊ Nel caso 7), diluizione D6, 3 granuli o 5 – 10 gocce 3 volte al dì.
(*) V. Note esplicative
Arianna dice
Buona sera,
vorrei chiederle un consiglio su mio figlio di 11 anni, è molto timido e insicuro, pensa sempre non riuscire a fare le cose, si ritiene incapace, infatti dice sempre io non riuscirò mai a farlo. Gioca sempre da solo , ha paura di conoscere nuovi amici, è però molto dolce e sempre gentile e quindi soggetto a dispetti da parte dei sue compagni , che lui subisce senza reagire.quale potrebbe essere il rimedio per lui?
la ringrazio
se
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Arianna, una panoramica dei principali rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati nei vari disturbi emotivi è consultabile all’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Ad esempio ed a titolo puramente informativo, tra i rimedi da poter prendere in considerazione per la sintomatologia di suo figlio troviamo Argentum nitricum, Baryta carbonica, Gelsemium, Lycopodium, Silicea, ecc. Sarebbe però opportuno che lei non facesse da sola ma che si rivolgesse ad un medico omeopata che, con la visita medica omeopatica, sarà in grado di prescrivere la terapia personalizzata più appropriata per il bambino, decidendo il rimedio (o i rimedi) somigliante, la diluizione relativa (anche questa scelta è strategica per il successo della terapia), la posologia conseguente, l’uso eventuale di bioterapici di supporto, la durata della cura, ecc. Cordiali saluti.
Giacomo dice
Buongiorno, vorrei sapere che rimedio mi consiglia per iperidrosi cranica. Mi capita di sudare in modo eccessivo dalla fronte sia durante l’attivitá sportiva sia in condizioni “normali”
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Giacomo, com’è noto la sudorazione è un fenomeno assolutamente normale e indispensabile al nostro organismo per regolare la temperatura interna e per espellere le tossine. Se però la quantità di sudore diventa eccessiva, allora si può parlare più propriamente di disturbo che assume il nome di “iperidrosi”. E’ l’effetto di un’attività più elevata di una parte del sistema nervoso vegetativo (il sistema nervoso simpatico), rispetto a quella necessaria per le suddette funzioni fisiologiche. In generale l’iperidrosi può essere ascrivibile a cause patologiche (ad es. disfunzioni tiroidee, diabete, ipertensione arteriosa, insufficienza cardiaca, dispepsia, reflusso gastroesofageo, ecc.), ma può essere anche dovuta, come avviene non di rado, agli stati di ansia e di stress. Sarebbe pertanto opportuno porre una diagnosi medica precisa. I rimedi omeopatici in grado di trattare l’iperidrosi sono numerosi, diversi nelle caratteristiche e nella sintomatologia concomitante, tra i quali, per citare i più adoperati, troviamo Argentum nitricum, Baryta carbonica, Calcarea carbonica, Carbo vegetabilis, Gelsemium, Ignatia amara, Lycopodium, Magnesia carbonica, Pulsatilla, Silicea, Sulphur, Thuya ed altri. Nel rispetto della “legge di similitudine” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) più adatto sarà quello che contiene la sintomatologia più somigliante a quella del paziente, sia a livello fisico che psichico, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Anche una dieta alimentare appropriata può fornire il suo contributo, come ad es. privilegiare gli alimenti ricchi di silicio, che è un minerale che regola la sudorazione e di vitamine del gruppo B, che sono utili a ridurre la sudorazione eccessiva, nonché diminuire le quantità di grassi ed evitare il consumo di alcool e di pietanze piccanti. Un ulteriore aiuto può venire ancora dalla natura con la Salvia comune, che è una delle piante officinali più adoperate ed efficaci per limitare la sudorazione eccessiva, di cui si può preparare l’infuso di foglie. Se lei comunque intende ricorrere all’omeopatia ed ai rimedi naturali le consiglio di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita medica omeopatica sarà in grado di prescrivere la terapia personalizzata più appropriata. Cordiali saluti.
vittorio dice
Dimenticavo, costituzione magra ,sudo pochissimo, sto meglio con il caldo tiepido , soffro con freddo e caldo afoso, leggero ronzio orecchie. Prendo rimedio Barium Pancreas fiale, per precedente pancreatite .
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Vittorio, le cause delle vertigini sono tantissime, tra cui l’effetto collaterale di alcuni farmaci, i disturbi psicologici, la tensione muscolare, l’artrosi cervicale, la sindrome di Meniere, la labirintite, l’emicrania, ecc. ecc. e qualche volta non si riesce neanche ad individuare la causa precisa. Non è possibile escludere, dalla sua descrizione e dall’esito negativo degli esami finora fatti, che via sia un’importante componente psicologica. Però sarebbe opportuno continuare con gli approfondimenti. Anche la colite e/o il ronzio alle orecchie potrebbero essere sintomi psicosomatici. Se la causa fosse prevalentemente di natura psicologica, i rimedi omeopatici che potrebbero essere presi in considerazione sono quelli che trattano l’agorafobia (paura della piazza, cioè dei luoghi pubblici o dei luoghi non familiari), che sembrerebbe essere il suo caso, tra i quali troviamo, ad esempio, Aconitum napellus, Argentum nitricum, Gelsemium, Phosphoricum acidum. Una panoramica dei principali rimedi omeopatici e dei bioterapici collegati che vengono più spesso utilizzati nei vari disturbi emotivi è consultabile all’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Però tenga presente che solo la visita medica omeopatica è in grado di individuare per lei la terapia personalizzata più adatta, definendo, nel rispetto della “legge di similitudine” su cui l’omeopatia fonda il suo principio terapeutico, il rimedio somigliante, la diluizione relativa (anche questa scelta, molto individuale, è strategica per il successo della terapia), la posologia conseguente, la durata della cura, l’uso di eventuali bioterapici di supporto, ecc. Le consiglio pertanto di rivolgersi ad un medico omeopata, se vuole avere delle concrete possibilità di cura. Cordiali saluti.
vittorio dice
Buongiorno Dott. Rita Della Volpe
innanzitutto la ringrazio per l’impegno e la passione che emergono dalle sue tante risposte.
volevo chiederle se Argentum Nitricum ch 30 potrebbe essere il rimedio adatto per i miei disturbi:
Ho sensazioni particolari tipo senso di sbandamento, di gambe molli e testa vuota. Ho eseguito visita neurologica, Rnm encefalo, esami del sangue di routine, visita otorino per escludere eventuali patologie, tutto negativo. Questi sintomi legati si fanno sentire in particolare quando sono in mezzo alla gente o parlo con qualcuno, ecc. Senso di barcollamento, devo appoggiarmi a qualcosa. I sintomi sono pressoché limitati se sono seduto. Da un certo periodo soffro anche di colite. Le chiederei gentilmente se questo è il rimedio più adatto ( e in quale diluizione) o quale potrebbe esserlo soprattutto per queste sensazioni di vertigine. La ringrazio di cuore, Vittorio
Mario dice
Carissima Dottoressa Della Volpe,mi hanno procurato 2 situazioni quasi croniche : Ansia anticipatoria e instabilità motoria quando cammino per strada anche in situazioni di tranquillità , come se stessi camminando sulle uova , credo siano vertigini funzionali,psicogene e soggettive. Adesso se volessi cominciare ad utilizzare l’Argentum Nitricum , in che valore CH dovrei acquistarlo e con quali dosi numero/giorni dovrei ingenire i granuli?
Grazie per la sua attenzione
Un caro saluto
Mario
Innanzitutto le faccio i miei complimenti per i suoi interventi e la sua professionalità.
Mi chiamo Mario , ho 32 anni e leggendo le varie caratteristiche dei soggetti ansiosi , diciamo che mi identifico nella categoria Argentum Nitricum. Le spiego in breve la mia situazione : Circa un anno fa ho avuto 2 attacchi di panico a distanza di 4 mesi l’uno dall’altro. Da quel momento ho cominciato ad utilizzare farmaci ansiolitici prescritti dal medico curante senza ottenere però l’eliminazione delle conseguenze dovute agli attacchi di panico che mi hanno colpito. Questi attacchi
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Mario, in omeopatia, oltre al rimedio, ogni entità terapeutica è strettamente personale, non generalizzabile, intimamente legata al singolo caso, in quanto dipendente dalla reattività e sensibilità individuale dell’organismo allo stimolo del rimedio omeopatico, dalla profondità della patologia o disfunzione o disturbo, dal grado di somiglianza rimedio-paziente, nonché dalle caratteristiche intrinseche del rimedio. Solo la visita medica omeopatica può determinare ciò con la dovuta precisione. Una panoramica dei principali rimedi omeopatici che vengono più frequentemente utilizzati nei disturbi emotivi, tra cui Argentum nitricum e dei bioterapici collegati, da utilizzare solo ed esclusivamente a titolo informativo e conoscitivo, è consultabile all’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Pertanto l’opportunità dell’uso di un rimedio, la diluizione relativa, la posologia conseguente e la durata della terapia è opportuno che le stabilisca un medico omeopata, al quale le consiglio di rivolgersi se vuole avere delle concrete possibilità di cura. Grazie per i complimenti. Cordiali saluti.
giorgio dice
Vi ho consultato e Vi faccio i complimenti per come avete impostato il sito davvero interessante!!!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Giorgio, grazie per i complimenti, davvero molto graditi. Continui a visitare il sito che è in costante aggiornamento e dove potrà trovare sempre delle utili ed interessanti pubblicazioni, comprese le risposte ai commenti dei visitatori. Cordiali saluti.
Sara dice
Buonasera Dott.ssa, mi ritrovo molto nella descrizione del tipo argentum, volevo sapere che diluizione e in che modo prendere i granuli per una forte dipendenza da dolci e carboidrati che mi impedisce di seguire efficacemente una dieta, e inoltre per un forte stato ansioso e fobico, con sonni agitati e brutti sogni. Soprattutto per calmare la fame nervosa e le abbuffate incontrollate. Come e per quanto tempo?Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sara, com’è noto in omeopatia, oltre al rimedio, ogni entità terapeutica (diluizione, posologia, durata della cura) è strettamente personale, non generalizzabile, in quanto legata alla profondità della patologia o disturbo, alla reattività e sensibilità del singolo organismo allo stimolo del rimedio omeopatico, nonché al grado di somiglianza rimedio-paziente. Solo la visita medica omeopatica può riuscire a determinare ciò con la dovuta precisione. La forma farmaceutica più comoda e più adoperata dei rimedi omeopatici è quella in granuli, che devono essere lasciati sciogliere lentamente sotto la lingua nella quantità di poche unità pro-dose, lontano dai pasti. In genere una cura omeopatica può continuare finché si ravvisano miglioramenti, senza porsi limiti temporali particolarmente stringenti ed ovviamente si interrompe alla guarigione o al raggiungimento di un risultato soddisfacente e stabile. Una panoramica dei principali rimedi omeopatici più frequentemente utilizzati nei disturbi emotivi, tra cui anche Argentum nitricum, è consultabile all’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Come già accennato la migliore garanzia la può offrire solo un medico omeopata, al quale è sempre opportuno rivolgersi. Cordiali saluti.
Sefora dice
Dottoressa le scrivo in merito al mio perenne stato d’ansia. Soffro di sporadici attacchi di panico, dormo poco e male, soprattutto la notte mi sveglio più volte sentendo il sangue tremare e la testa pesantissima
. Come se non bastasse sono una cantante e da poco faccio parte di un gruppo, esperienza in cui mi sono cimentata proprio per tentare di abbattere le mie paure, ma all’idea che a fine mese dovró esibirmi sto malissimo, mi prende il panico e in coincidenza appaiono i sintomi della gastrite. Avendo letto dell’argentum e del gelsemi volevo capire se questi potevano essere utili nel mio caso ed eventualmente il metodo di assunzione. Sono seriamente disperata, l’ansia sta prendendo il sopravvento sulla mia vita. La ringrazio per la futura risposta
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sefora, Argentum nitricum e Gelsemium sono due rimedi omeopatici potenzialmente indicati per l’ansia o la paura che si istaurano particolarmente in vista o in prossimità di un evento ritenuto traumatico dal soggetto che lo deve vivere. Ovviamente, così come richiede l’omeopatia con la “legge di similitudine”, occorre che siano riscontrate anche le altre caratteristiche dei rimedi, almeno quelle più significative per i disturbi emotivi che interessano. Una panoramica dei principali rimedi omeopatici che vengono più frequentemente utilizzati nelle sofferenze psichiche è consultabile all’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Se intende curarsi con l’omeopatia le consiglio di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita medica omeopatica sarà in grado di prescrivere la terapia giusta per lei, decidendo il rimedio (o i rimedi) somigliante, la relativa diluizione (anche questa scelta è strategica per il successo della terapia), la posologia, i tempi di cura, gli eventuali successivi adattamenti in corso d’opera, ecc. Cordiali saluti.
Marco dice
Mi scusi Dott.ssa,
sono ancora a farle una domanda.
Quindi se entro breve non troverò un nuovo omeopata
o non avrò risposta da quello attuale in cui sono in cura,
dato che non mi sento così bene potrò riiniziare la cura omeopatica che facevo fino a poco tempo fa (finchè non avrò un nuovo consulto medico) o meglio che non assuma niente e rimango in attesa di una nuova diagnosi e nuova cura?
grazie mille se può rispondermi.
saluti
Marco
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Marco, è difficile dare una risposta perché in omeopatia niente è scontato, ma ogni parametro terapeutico è strettamente legato all’attualità. Infatti una cura omeopatica del passato, anche recente, non è detto che possa essere riproposta così com’è nella situazione attuale, in quanto nel frattempo il quadro clinico potrebbe essersi modificato e quindi richiedere un protocollo terapeutico diverso pur con gli stessi rimedi oppure una terapia completamente diversa. Credo che un contatto telefonico il suo medico omeopata non glielo potrà negare. Cordiali saluti
sabrina dice
Gentile dottoressa, ho voluto chiarire per non lasciarmi dubbi avendo letto una vena polemica nel suo ultimo commento, ma visto da quello scritto dopo mi sembra che abbia chiarito che non fosse quello il suo intento,quindi chiedo scusa per aver mal interpretato e accetto volentieri il suo consiglio di magari approfondire un giorno con qualche testo in materia…lungi da me far polemiche o giudicarla :-)
Quando le ho chiesto dell’aceto,liquirizia,olive era per capire se questi alimenti potevano appartenere a qualche rimedio,visto che a me piacciono molto, ma per puro spirito informativo omeopatico, perché sò che tutto può essere un indicazione al rimedio e non una cosa da curare…forse mi ero spiegata male.
E poi la cosa che continuo a rimanere perplessa ,siccome ritengo molto bravo il mio omeopata ,quello che non riesco a capire cosa non faccia effetto su di me,se il rimedio o la diluizione e quindi il tutto mi rende un po’ nervosa perché dopo due mesi io non vedo cambiamenti e non so se sbaglio io a vedere o sentire. Ecco le mie tante domande “curiose”.
La ringrazio molto.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sabrina, i buoni consigli si accettano sempre. Relativamente alla seconda parte del suo commento, dia tempo alla cura di agire oppure al suo organismo di lanciare dei messaggi inequivocabili che il medico omeopata sapientemente utilizzerà per inquadrarla sempre meglio dal punto di vista omeopatico e quindi eventualmente apportare qualche adattamento alla terapia, se fosse veramente necessario. Sarebbe perciò opportuno che lo tenesse periodicamente informato sull’andamento della cura e dei sintomi o sensazioni che avverte. L’omeopatia è una medicina tanto meravigliosa quanto difficile, la cui terapia deve percorrere sempre una strada molto stretta per arrivare nei termini giusti all’organismo e produrre con efficacia i suoi effetti, soprattutto se parliamo di patologie profonde e/o che investono la sfera psichica. Ma il suo medico omeopata questo lo sa bene e quindi certamente ne verrà a capo. Metta comunque in conto che quando è in gioco la componente psicologica i tempi di guarigione non sono mai brevi, come d’altronde succede con qualsiasi altro tipo di medicina. Attenda quindi fiduciosa che con la guida abile ed esperta del suo medico i primi miglioramenti veri non tarderanno ad arrivare. Cordiali saluti.