DESCRIZIONE
E’ un rimedio omeopatico ottenuto dalla Tintura Madre di Aconitum napellus (radici e pianta in fioritura), che è una pianta erbosa perenne appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae; cresce spontaneamente nei boschi di montagna, sui versanti esposti ai venti freddi del nord, in varie località d’Europa; ha fiori facilmente riconoscibili per la caratteristica forma ad elmo e per il bel colore blu scuro; può raggiungere l’altezza di 1,5 m. La pianta contiene l’aconitina, sostanza estremamente velenosa.
Shakespeare lo menziona nelle sue opere. Gli antichi greci lo utilizzavano alla stessa stregua della cicuta (altro potente veleno vegetale) ed in tempi più recenti veniva usato per avvelenare frecce e lance.
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
Aconitum è un rimedio ad azione breve ed è efficace per le infiammazioni di ogni genere causate prevalentemente da esposizione al freddo e al vento secco (raffreddamento), o al caldo intenso (insolazione), oppure per le conseguenze di traumi dovuti a paura, spavento.
E’ particolarmente indicato nei casi acuti, per i malesseri che scoppiano all’improvviso e che sono accompagnati da congestione intensa (colorito tendente al rosso vivo), pelle secca, calda, bruciante, polso accelerato (battito duro ed a scatti), agitazione ed ansia, inquietudine, ipersensibilità eccessiva. Il soggetto è aggravato dal rumore, dalla musica, dalla luce, dagli odori, dal freddo forte, dal forte calore, dal movimento. Migliora a contatto con l’aria.
Il tipo Aconitum è quindi un soggetto molto reattivo alla situazione di malessere, che produce cioè reazioni violente (ad es. febbre a 40° e più) ed improvvise e che presenta sempre ansia ed agitazione. Il rimedio invece è meno indicato nei soggetti poco reattivi, fiacchi, per le manifestazioni a decorso lento ed a sviluppo difficile, perché non corrispondono alla natura del rimedio stesso. Come pure non è indicato per le malattie infettive e nelle manifestazioni con pus.
Aconitum è uno dei rimedi usato per la cura della ipertensione arteriosa. Parallelamente agisce anche nei casi in cui si manifestano palpitazioni, polso accelerato, tachicardia e algie (dolori) nella cavità toracica, in prossimità del cuore, soprattutto dopo uno sforzo, con sensazione di compressione e di pesantezza al torace. Il dolore talvolta si estende al braccio sx dove procura formicolio ed intorpidimento. Il volto è rosso con battiti alle tempie ed alla carotide, quando il soggetto è coricato, diviene pallido quando si siede. Tali disturbi possono essere tipicamente provocati dall’ipertiroidismo.
Aconitum è un rimedio non adatto nelle malattie accompagnate da ipotensione.
Tipicamente il soggetto Aconitum manifesta i sintomi entro le 24 ore dalla causa che li provocati.
Aconitum è un rimedio sinistro, cioè è particolarmente indicato per tutti i problemi che interessano la parte sinistra del corpo. Ha inoltre la caratteristica di agire rapidamente e durante la sua assunzione sono particolarmente controindicati caffè e bevande alcoliche, perché ne diminuiscono l’efficacia.
In sintesi, al rimedio si può attribuire l’etichetta: Aconitum è il temporale estivo.
Spesso nelle cure Aconitum è seguito da Sulphur, in quanto Aconitum è l’acuto di Sulphur e Sulphur è il cronico di Aconitum.
Altri rimedi che completano l’azione di Aconitum sono: Arnica, Belladonna, Bryonia, Ipeca,Silicea.
Tra i rimedi antidoti, cioè da assumere in caso di abuso da Aconitum, ricordiamo Coffea e Nux vomica.
USO DEL RIMEDIO
Si usa nei seguenti principali casi, quando i relativi sintomi corrispondono e si associano alle caratteristiche del rimedio:
□ FEBBRE: che si manifesta repentinamente e raggiunge il suo max prima di mezzanotte, con sete intensa, pelle bruciante, brividi al minimo movimento. Ciò nonostante il malato si copre, al contrario di Sulphur che invece si scopre, ha rapide sensazioni di calore secco (senza sudorazione), passa da viso rosso e bruciante, se coricato, al pallore se si siede. Avverte ansia e ciò distingue Aconitum da Belladonna.
□ DOLORE: in tal caso Aconitum si rivela uno tra i migliori rimedi.
□ NEVRALGIE: dei nervi sensitivi con pizzicore, formicolio, dolori acuti e poi intorpidimento; questi sintomi procedono dall’alto verso il basso.
□ SINTOMI CARDIOVASCOLARI e IPERTENSIONE arteriosa accompagnata dai sintomi caratteristici del rimedio, specie se sono presenti anche i dolori nevralgici. In tal caso Aconitum guarisce sia l’ipertensione che i dolori.
□ MALATTIE ESANTEMATICHE: quando c’è raffreddore acuto e/o febbre con tosse secca e rauca, solo prima dell’eruzione.
□ RINITE ACUTA: con bruciore al naso; raffreddore secco con molti starnuti, con mal di testa e sensazione di pressione alla radice del naso.
□ LARINGITE ACUTA: con rossore e tosse rauca.
□ BRONCHITE ACUTA, POLMONITE, ecc.: infiammazioni ai polmoni o alla pleura.
□ OTITE (infiammazione dolorosa a carico dell’orecchio), OTALGIA (dolore all’orecchio dovuto a processi patologici in altre sedi, quali ad es. laringite, faringite, nevralgia del trigemino, ecc.): specie per l’orecchio sx.
□ OCCHI: congestione dovuta ad un colpo di freddo od anche ad un trauma dovuto ad es. ad un granellino di polvere, a operazioni chirurgiche, cheratiti, ecc.
□ STOMACO: congestione acuta dopo aver ingerito una bevanda ghiacciata;
□ DENTI: odontalgie del lato sx; dentizione difficile dei bambini.
□ CUORE: tachicardia e ipertensione.
□ EMORROIDI: dolorose e sanguinanti.
□ DIARREA: acquosa.
Dosi
In caso di febbre alta e di sintomatologie particolarmente acute, 5 gocce 3D, all’inizio ogni quarto d’ora, successivamente da ogni mezz’ora sino ad un’ora.
Nei casi di disturbi cardiovascolari ed ipertensione la dose consigliata è 4 – 5CH, 3 granuli o 5 gocce ogni 3 ore, allungando progressivamente i tempi ad ogni miglioramento, fino alla somministrazione di 3 volte al dì passando alla diluizione 30CH.
Negli altri casi 3 granuli 6CH ad intervalli da 1 a 3 ore, a seconda della gravità.
(*) V. Note esplicative
Rita dice
Buonasera,mia figlia ha 9 anni e soffre di tic nervosi,e ogni tanto variano di tipologia,movimenti della testa,rumori gutturali ecc.cortesemente vorrei sapere se esiste qualche rimedio adatto per questo genere di disturbi..Vi ringrazio anticipatamente.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Rita, sarebbe opportuno, se non l’avesse ancora fatto, parlarne con il pediatra di famiglia per stabilire se è il caso di sottoporre il bambino ad una visita medica specialistica, finalizzata ad una diagnosi precisa ed alla valutazione dell’opportunità di un intervento terapeutico specifico. Ciò consentirebbe di indirizzare meglio la terapia e di conoscere i risultati ottenibili con un’eventuale cura omeopatica, per la qual cosa occorrerà comunque ricorrere ad un medico omeopata. Com’è noto, i tic nervosi dei bambini sono solitamente l’espressione inconsapevole di un certo grado di stress o di disagio psichico, sotto forma di disturbi psicosomatici involontari e incontrollabili, destinati a scomparire con l’età una volta che viene superata la tensione psico-fisica. Generalmente il tutto appare e/o si accentua quando la tensione sale e si attenua quando si è più tranquilli e rilassati. Ma i tic possono avere come concausa anche difetti della vista, difetti della dentizione, acne, rinite cronica, ecc. L’Omeopatia dispone di diversi rimedi in grado di aiutare a superare i tic nervosi, tra i quali, così come richiede la Legge di Similitudine su cui tale medicina pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio (o i rimedi) adatto sarà quello che assomiglia al paziente, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, sia a livello fisico che psichico, altrimenti i risultati non saranno quelli auspicati. A solo titolo informativo, tra i rimedi omeopatici più spesso utilizzati troviamo: Ignatia amara (in particolare per i tic di volto, palpebre, gola), Mygale (volto, palpebre, collo), Agaricus muscarius (occhi, tremori in generale), Cuprum metallicum (laringe, mani), Anantherum (testa), Hyoscyamus (faccia, gola), Kali carbonicum (arti inferiori), Lachesis (testa, gola), Lycopodium (volto, collo, denti), Silicea (testa, occhi, denti, estremità), Stannum (occhi, mani), Stramonium (braccia, mani, gambe), Thuya (collo, braccia). Per quanto riguarda la Fitoterapia, possono essere utili le piante che hanno un’azione calmante e rilassante sul sistema nervoso centrale, come ad es. passiflora, camomilla, valeriana, melissa. L’alimentazione in genere consigliata prevede cibi ricchi di magnesio, potassio, calcio e di vitamine del gruppo B. Concludendo, se lei intende avvalersi dell’Omeopatia, il consiglio più saggio ed opportuno che le si può dare, come accennato, è di rivolgersi ad un medico omeopata, o con la diagnosi già acquisita di cui in precedenza o seguendo le indicazioni dello stesso medico, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al caso specifico del suo bambino e di seguirlo durante la cura. Cordiali saluti.
Danilo dice
Salve ho 28 anni soffro di ansia e attacchi di panico su base cardiofobica, nel senso che durante una crisi di ansia misurai la pressione e questa si rilevo molto alta, fatti tutti gli accertamenti cardiaci, la diagnosi è stata ipertensione acuta da ansia,da li ho la fobia di avere altri attacchi di ansia non per l ansia in se, ma perche ho paura delle crisi ipertensive che ne conseguono,e questa ansia anticipatoria non fa altro che aumentare l ansia. Mi sono ritrovato molto sia in aconitum napellus (sopratutto per le crisi ipertensive) che in argentum nitricum quale provare dei 2??? E in che diluzione e posologia. Spero davvero mi possa aiutare
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Danilo, per una diagnosi differenziale tra i due rimedi omeopatici, la invito a consultare l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove potrà trovare anche diverse notizie di possibile interesse. Come potrà rilevare, Aconitum napellus si rivela maggiormente indicato in caso di ansia e attacchi di panico accompagnati da pensieri di morte o da sensazione di morte imminente, che insorgono improvvisamente e violentemente, invece Argentum nitricum da paura di sentirsi in pericolo, paura della morte, da insicurezza, da mente vagante su mille pensieri, da sensazione di mancanza di tempo, da apprensione anticipata. L’ipertensione arteriosa è comunque un sintomo spesso presente negli stati ansiosi profondi o durante gli attacchi di panico. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio adatto sarà quello che contempla un profilo psichico maggiormente somigliante. Relativamente alla diluizione ed alla posologia, queste, come del resto tutte le entità terapeutiche omeopatiche, sono legate al singolo caso, alla persona e quindi non sempre sono generalizzabili. I valori riportati nel succitato articolo hanno solo un carattere orientativo, sono inevitabilmente impersonali e quindi possono servire come primo approccio, in attesa di rivolgersi ad un medico omeopata, al quale è sempre opportuno ricorrere per la garanzia della terapia giusta. Cordiali saluti.
michela dice
Buongiorno,
la mia bambina di 2 anni e mezzo soffre spesso di laringite che si manifesta improvvisamente senza altri sintomi (cioè senza raffreddore e con poche linee di febbre). Va bene questo rimedio? E in caso con che diluizione? Aggiungo che uso anche la spongia tosta 5 o 9ch.
Grazie
Michela
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Michela, i rimedi omeopatici che vengono più spesso prescritti in caso di laringite sono: Aconitum napellus (laringite dopo un colpo di freddo, spesso con febbre, soprattutto nelle prime ventiquattro ore), Apis (laringite del bambino, infiammazione dolorosa, acuta e violenta con edema), Causticum (dolori forti ed afonia), Phosphorus (dolori più forti la sera e voce rauca), Argentum metallicum (dolori inghiottendo), Rhus toxicodendron (afonia che migliora parlando), Arum triphyllum (variazione continua del timbro di voce, con dolore laringeo), Drosera (voce rauca e cavernosa). Come primo approccio, per un intervento sintomatico e nelle more di rivolgersi ad un medico omeopata, spesso ci si orienta verso le basse diluizioni (ad es. fino a 7CH), che solitamente si utilizzano in ragione di pochi granuli pro-dose (3 possono essere sufficienti) più volte al dì (ad es. 3-6 volte), lontano dai pasti. Però, come accennato, sull’opportunità d’uso di un rimedio, sulla diluizione e sulla posologia, sarebbe meglio che si esprimesse un medico omeopata dopo aver visitato la bambina. Cordiali saluti.
Vito dice
Buongiorno. Soffro periodicamente di attacchi di panico. Quando questi si verificano potrei usare l’aconitum? Me lo ha consigliato un caro amico. Eventualmente con quale posologia dovrei assumerlo? Grazie mille per il gentile riscontro
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Vito, intanto la invito a consultare l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici che vengono più spesso prescritti nei vari disturbi emotivi o psichici, tra cui Aconitum napellus e dove potrà trovare diverse notizie di possibile interesse. Come potrà rilevare, Aconitum napellus è un importante rimedio omeopatico che trova prescrizione negli attacchi di panico e nei disturbi d’ansia in generale, ma non è l’unico. Pertanto se lei si riconosce nelle caratteristiche fondamentali del rimedio e nella relativa sintomatologia specifica, come ampiamente rilevabili dal presente articolo e sintetizzate nell’articolo succitato, allora Aconitum può considerarsi il rimedio omeopatico adatto, altrimenti occorrerà individuarne un altro maggiormente somigliante. Ciò nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Ad esempio, altri rimedi omeopatici potenzialmente idonei potrebbero essere Actaea racemosa, Apis, Argentum nitricum, Arnica montana, Arsenicum album, Calcarea carbonica, Camphora, Gelsemium, Kali phosphoricum, Stramonium. Ma ne potrebbero essere adatti anche altri, l’importante, ripeto, è che si individui il rimedio (o i rimedi) che rispecchia meglio la globalità dei sintomi del paziente. Il consiglio comunque è di non fare da solo ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
vito dice
Salve dottoressa potrebbe dirmi se vanno bene lypericum più aconitum nap 30 per lesioni al nervo facciale?evemtuz
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Vito, i rimedi omeopatici che vengono più spesso prescritti nel trattamento di una nevralgia facciale sono: Hypericum (causata da un trauma al nervo sensitivo interessato), Aconitum (dopo un colpo di freddo, specialmente vento freddo e secco), Belladonna (manifestazione molto violenta, faccia rossa e calda), Bryonia (aggravata dal movimento, mangiando, parlando), Spigelia (aggravata dal rumore), Coffea (migliorata da applicazioni fredde), Arsenicum album (migliorata da applicazioni calde). Ovviamente la prescrizione appropriata al caso specifico la può garantire solo un medico omeopata con la visita. Cordiali saluti.
laura dice
sono Laura di Roma , Grazie spiegazioni
Io sono in premeopausa , vorrei se possibile,sapere cosa posso prendere per l agitazione che procura ed anche la mia stranissima asocialità che prima non avevo essendo una persona molto disponibile.. grazie in anticipo
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Laura, una panoramica dei principali rimedi omeopatici che vengono più spesso adoperati nei vari disturbi emotivi o psichici, tra cui quelli legati alle alterazioni biologiche e psicologiche della sindrome della premenopausa o della menopausa, è consultabile all’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Com’è noto, nel rispetto della legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio adatto sarà quello che contiene la sintomatologia somigliante a quella della paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. I due grandi rimedi omeopatici che trovano frequentemente prescrizione durante il climaterio sono Lachesis e Sepia. Lachesis quando predomina l’agitazione, l’eccitazione, il nervosismo, l’ansia alternata alla depressione e la diffidenza. Sepia quando predomina l’isolamento, l’indifferenza, la depressione, la debolezza e la stanchezza psico-fisica. In diversi casi vengono associati dei gemmoterapici della Fitoterapia rinnovata (si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come ad es. come ad es.: Tilia tormentosa M.G. D1 che è un regolatore del sistema nervoso, un ottimo tranquillante, indicato per vari stati di ipereccitabilità nervosa, ansia, stress, nervosismo, nevrosi varie, insonnia; Sorbus domestica M.G. D1 che è indicato nei disturbi circolatori della menopausa; Rubus idaeus M.G. D1 che è particolarmente indicato nelle disendocrinie della menopausa. Per quanto riguarda la Fitoterapia classica possono rivelarsi utili, a livello più generale, il Trifoglio rosso, nei vari preparati erboristici, i frutti rossi in generale, ricchi di antiossidanti e le tisane di Melissa, Malva, Passiflora, Biancospino, Camomilla, ecc. È anche importante una dieta alimentare sana ed equilibrata, con più frutta e verdura, con più calcio, vitamina C e vitamina D, in particolare di calciferolo o vitamina D3. Occorrerà quindi un’adeguata esposizione al sole, per la sintesi cutanea di detta vitamina ed anche una regolare attività fisica, che aiuta anche sul piano psichico, la quale se praticata all’aperto coniuga entrambe le esigenze. Il consiglio comunque è di non fare da sola ma di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Carla dice
Salve,
Aconiutus napellus 7 CH è adatto per raffeddore e tosse secca per un bambino di 17 mesi???
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Carla, se il suo bambino è riconoscibile nelle caratteristiche psico-fisiche di Aconitum napellus, ampiamente rilevabili dal presente articolo, allora il rimedio può considerarsi adatto. Ciò, com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Aconitum è il rimedio degli stati infiammatori acuti, intensi, con secchezza, che scoppiano all’improvviso, dei malesseri conseguenti ad un raffreddamento con decorso rapido e violento, tipicamente dopo un’esposizione a tempo freddo e secco, ove il paziente è particolarmente nervoso, agitato, ansioso e ipersensibile. Le modalità generali sono di aggravamento di notte, in una camera calda, al momento di alzarsi dal letto e di miglioramento all’aria aperta, con il riposo e dopo aver sudato. Con tali similitudini Aconitum è in grado di trattare il raffreddore e la tosse secca a qualsiasi età. A conferma della somiglianza con la sintomatologia specifica, consulti gli articoli “Raffreddore e Rinite allergica” e “Tosse” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”. Per quanto riguarda la diluizione, anch’essa personale, non sempre generalizzabile, come primo approccio e nelle more di rivolgersi ad un medico omeopata, spesso ci si orienta verso le basse diluizioni (ad es. fino a 7CH) che hanno un’azione prevalentemente sintomatica. Però, come appena accennato, sull’opportunità d’uso di un rimedio, sulla diluizione e sulla posologia sarebbe meglio che si esprimesse un medico omeopata dopo aver visitato il bambino. Cordiali saluti.
Marisa dice
Buon giorno, vorrei chiedere se acconitum napellus 30ch abbia effetti collaterali . Ho assunto 3 granuli ogni due ore per un raffreddamento dopo la piscina. Preciso che assumo un farmaco per l’ipertensione. Dopo l’assunzione di acconitum mi sono sentita molto debole e senza controllo sul mio corpo, difatti sono anche caduta perdendo l’equilibrio senza motivo. Due mesi fa mi è capitata la stessa cosa mentre stavo assumendo arnica e zeel t.
Vi chiedo se i prodotti omeopatici non abbiano effetti collaterali.
Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Marisa, i rimedi omeopatici non hanno controindicazioni o effetti collaterali, in quanto non introducono praticamente sostanze, grazie all’estrema diluizione (le sostanze sono presenti a livello pressoché infinitesimale) e la loro azione non è chimica. Il rimedio omeopatico è solo un veicolo di informazione, quella che serve all’organismo per stimolare ed incanalare correttamente la capacità propria di guarigione, andando a ripristinare l’efficienza e la funzionalità dei relativi sistemi di difesa e di regolazione generale. L’unico effetto transitorio fastidioso che si può avere è l’aggravamento omeopatico (quello terapeutico, consistente in un’esaltazione temporanea dei sintomi da curare) e talvolta l’aggravamento iatrogeno (consistente nella temporanea apparizione di nuovi sintomi contenuti nella patogenesi del rimedio, come sviluppo del suo potere patogenetico) dovuto ad un uso inappropriato e ripetuto del rimedio o eccezionalmente ad un’eccesiva sensibilità nei confronti dello stesso. Dalla descrizione fornita non può completamente escludersi che possa trattarsi proprio di aggravamento omeopatico/iatrogeno, considerato che sia Aconitum napellus che Arnica montana contengono nelle rispettive patogenesi i segni di debolezza e di stanchezza in determinate fasi. In tali situazioni il disturbo scompare in un arco di tempo variabile, relativamente breve, senza lasciare alcuna conseguenza. Più problematica è l’interpretazione di Zeel T Heel, che non è un rimedio unitario dell’Omeopatia classica bensì è un rimedio complesso dell’Omotossicologia, costituito da un mix di rimedi in preparazione omeopatica a diluizioni decimali, il quale per il tipo di formulazione rende ogni situazione alquanto indecifrabile. Se invece il disturbo persiste o è soggetto a recidive o si ripresenta con gli stessi rimedi, allora esso non è dovuto alla loro assunzione ma verosimilmente a una problematica estranea che pertanto richiede un approfondimento medico. Cordiali saluti.
Morena dice
Buongiorno, il mio bambino di 6 anni in questo periodo è particolarmente ansioso, manifesta questo suo disagio cercando in continuazione l’aria. L’aconimun in questi casi può migliorare il suo stato? Se si mi sa dire quanti ch ed eventualmente se non andasse bene quale rimedio omeopatico potrei utilizzare? Grazie mille
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Morena, sarebbe importante stabilire con precisione qual è la causa e qual è l’effetto, nel senso se è l’ansia a provocare il bisogno d’aria o se viceversa sono le difficoltà respiratorie a provocare l’ansia. Nel primo caso il rimedio omeopatico più prescritto è Ignatia amara, nel secondo caso è Carbo vegetabilis. Se invece dovesse trattarsi di semplice nervosismo (il bambino è troppo piccolo per poter pensare a una vera e propria condizione patologica come l’ansia), il rimedio omeopatico adatto potrebbe essere Chamomilla, che a tale scopo è il rimedio pediatrico per eccellenza. La diluizione e la posologia, com’è noto, sono molto individuali, non generalizzabili (oltre, ovviamente, il rimedio stesso), in quanto essenzialmente dipendenti dalla reattività e dalla sensibilità del singolo organismo allo stimolo del rimedio omeopatico. Come primo approccio, per un intervento prevalentemente sintomatico e nelle more di rivolgersi ad un medico omeopata, spesso ci si orienta verso le basse o medio-basse diluizioni (ad es. fino a 9CH), che solitamente si utilizzano in ragione di pochi granuli pro-dose (3 possono essere sufficienti), più volte al dì (ad es. fino a 2-3 volte), lontano dai pasti. Però, come accennato, sull’opportunità d’uso di un rimedio, sulla diluizione e sulla posologia, sarebbe opportuno che si esprimesse un medico omeopata con la visita. Cordiali saluti.
Massimo dice
Salve,
Aconitum napellus può essere utile per un debole acufene presente da 3 mesi dovuto a trauma acustico, che avverto bilateralmente ma con una leggera prevalenza all’orecchio sinistro?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Massimo, in genere l’Omeopatia riesce ad ottenere dei buoni risultati nella lotta agli acufeni quando questi hanno soprattutto un’origine nervosa. Riesce altrettanto bene quando gli acufeni sono causati da patologie aggredibili, come ad es. infezioni a carico dell’orecchio, otiti, sinusite, ecc. Quando invece gli acufeni hanno una causa anatomica oppure sono la conseguenza di un trauma acustico (acuto o cronico che sia) con i relativi danni irreversibili alle strutture neurosensoriali e nervose dell’orecchio, allora l’Omeopatia non potrà essere veramente efficace ma potrà soltanto alleviare la percezione del disturbo ed alzarne la soglia di suscettibilità. In tal caso i rimedi omeopatici che vengono comunemente adoperati sono Natrum salicylicum e Chininum sulphuricum. Aconitum napellus è un rimedio omeopatico che si rileva utile anche nei disturbi dell’udito (acufeni, formicolio, rombi e ronzio nelle orecchie, insopportabilità ai rumori, ecc.), che si presentano però con le caratteristiche del rimedio, ossia in modo improvviso e con decorso rapido e violento, come tipicamente avviene negli stati di raffreddamento e influenzali. Se lei intende avvalersi dell’Omeopatia, le consiglio comunque di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia meglio adatta al suo caso specifico. Cordiali saluti.