Sommario di Noce Cineraria e Olmo rosso:
◊ TM di Noce cineraria o Juglans cineraria, Butternut Bark, White Walnut, Lemon Walnut
◊ E. F. di Olmo rosso o Ulmus fulva Michaux
Tintura Madre di Noce cineraria
La noce cineraria comunemente è nota con il nome di Juglans cinerea, ma anche con i termini di Noce bianca, Butternussbaum, Lemon Walnut, Oil Nut, White Walnut, Nogal Ceniciento, ed altri ancora. Appartiene alla famiglia delle Juglandacee ed è un albero deciduo a crescita lenta la cui altezza può arrivare fino a 25 m. Predilige terreni sabbiosi leggeri, argillosi e ben drenati; cresce meglio sulle rive del torrente, su terreni ben drenati e al riparo dal vento. Raramente si trova su terreni asciutti, compatti o poco fertili.
Juglans si trova più frequentemente nelle insenature, sulle panchine e sui terrazzi dei corsi d’acqua, sui pendii, nell’astragalo delle sporgenze rocciose e in altri siti con un buon drenaggio. Si trova con molte altre specie arboree in diversi tipi di legno duro nella foresta mesofitica mista e, in Virginia, fino a un’altitudine di 1.500 metri. Le noci vengono mangiate dalla fauna selvatica.
La corteccia dell’albero è grigio chiaro e le foglie sono pennate con una pubescente lanuginosa e un giallo-verde leggermente più luminoso rispetto a molte altre foglie degli alberi.
La sua fioritura si può osservare in maggio e in giugno; i suoi fiori sono amenti monoici (i fiori maschili e quelli femminili si trovano sulla stessa pianta) di colore giallo-verde. L’impollinazione è di tipo anemofilo. Il seme può anche essere conservato in condizioni fresche e umide (come lo scomparto dell’insalata di un frigorifero) durante l’inverno e seminato all’inizio della primavera, ma potrebbe richiedere un periodo di stratificazione fredda prima che possa germogliare.
Il seme viene seminato al meglio non appena è maturo in singoli vasi profondi in una cornice fredda e protetto da topi, uccelli, scoiattoli ecc.; di solito germina a fine inverno o in primavera. Le giovani piantine occupano le loro posizioni permanenti all’inizio dell’estate, protette dal freddo per i primi due inverni.
Il frutto è una noce a forma di limone circondato da una buccia di un verde lussureggiante, prima della maturità che avviene a metà autunno. È prodotto in mazzi da due a sei insieme.
Le noci sono commestibili e i nativi americani le trasformano in un prodotto simile al burro, che usano per vari scopi. Hanno un odore rancido ed un sapore amaro ed acre. Le giovani noci verdi, messe in salamoia quando sono ancora morbide, necessitano di un cambio di acqua salata a giorni alterni per una settimana e una successiva stagionatura di almeno due settimane. Dalla linfa della pianta si produce uno sciroppo.
Il legno di N.c. è leggero e si lucida bene, è molto resistente alla putrefazione, ma è molto più morbido del legno di noce nero. Viene spesso utilizzato per realizzare mobili ed è uno dei preferiti dagli intagliatori del legno.
Un tempo la corteccia di noce e la scorza di noci venivano utilizzate per tingere i tessuti.
Preparazione
Per la “droga” si usa la corteccia d’albero raccolta in autunno.
La tintura madre (TM) si prepara ponendo la droga in infusione in alcol 25° nella proporzione 1 : 5, cioè una parte di droga e cinque parti di alcol.
Proprietà
BLANDA PURGANTE, COLAGOGA, AGENTE DERMATOLOGICA.
Utilizzo
Stipsi cronica associata a dispepsia, disfunzione epatica, eruzioni essudative della cute.
Dosi
La posologia massima generalmente prescritta è di 10-15 ml al giorno, secondo prescrizione medica.
(*) V. Note esplicative
Noce cineraria e Olmo rosso
Estratto fluido di Olmo rosso
L’Olmo rosso o Ulmus fulva Michaux o semplicemente Ulmus è noto anche con il nome di Slippery Elm Bark.
L’epiteto specifico rubra (rosso) allude al durame bruno-rossastro dell’albero, mentre il nome comune Slippery Elm ‘olmo sdrucciolevole’ allude alla corteccia interna mucillaginosa.
La pianta arborea appartiene alla famiglia delle Ulmacee, è originaria del Nord America, preferisce esposizioni soleggiate. Cresce su subsatrati fertili, ricchi di sostanze organiche e ben drenati, irrigati dalla pioggia.
È un albero deciduo di medie dimensioni che raggiunge 20 metri in altezza al massimo. La sua chioma è costituita da un insieme di rami che si allarga. Le foglie sono obovate e lunghe fino a 20 cm.; sono ruvide sulla pagina superiore e vellutate sulla inferiore con margini grossolanamente seghettati, hanno apici acuminati. Le foglie giovani sono rosse, ma diventano verde scuro in estate e ingialliscono prima di cadere, in autunno.
I fiori sono apetali, impollinati dal vento e vengono prodotti prima delle foglie all’inizio della primavera, di solito in grappoli stretti, a gambo corto. Il frutto bruno-rossastro è una samara ovale alata, da orbicolare a obovata, leggermente dentellata in cima, con un singolo seme centrale.
I nativi americani mangiavano la corteccia interna mucillaginosa dell’albero cruda o bollita.
La specie ha vari usi medicinali tradizionali. La corteccia interna è stata a lungo utilizzata come emolliente ed è ancora prodotta commercialmente per questo scopo negli Stati Uniti. A volte le foglie, essiccate e triturate, vengono usate per preparare un tipo particolare di tè. L’omo r. ha un odore debole e caratteristico e un gusto mucillaginoso.
Il legname non ha molta importanza commerciale e non si trova da nessuna parte in grande quantità. Il legno dell’Olmo r. è talvolta utilizzato per fabbricare archi per il tiro con l’arco.
Preparazione
L’estratto fluido si prepara mettendo la corteccia in infusione in alcol a 60° nella proporzione 1 : 5
Proprietà
LENITIVA, EMOLLIENTE, NUTRIENTE, ANTITUSSIVA
In uso topico come cataplasma nei foruncoli, vescichette, ulcere e ascessi.
Utilizzo
Ulcera gastrica o duodenale, gastrite, enterite, convalescenza, colite, diarrea. È molto usato come decongestionante della mucosa intestinale infiammata.
Dosi
Secondo il parere medico.
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Noce cineraria e Olmo rosso
(*) V. Note esplicative