DESCRIZIONE di Cuprum metallicum
Il rimedio Cuprum metallicum si ottiene dal rame metallico.
Il simbolo chimico del rame metallico è Cu. L’elemento rame ha massa atomica 65,54 e numero atomico 29.
Il rame è un metallo di colore rosso caratteristico, fonde a 1083° C. La sua temperatura di ebollizione è 2595°C, la durezza 3 della scala di MoHs; è malleabile e duttile, buon conduttore del calore e dell’elettricità.
È un metallo poco adatto per le fusioni, perché troppo poco fluido e perché presenta facilmente delle soffiature per lo sprigionarsi di gas in esso disciolti.
Non si ossida all’aria secca a temperatura ordinaria; all’aria contenente tracce di acido solfidrico diventa nero; all’aria umida e ricca di anidride carbonica diventa verde, perché si forma una patina di carbonati basici di rame.
Al di sopra di 180°C incomincia ad ossidarsi con formazione di ossidulo e di ossido di rame.
Viene corroso dall’acqua salata del mare in presenza di ossigeno. È facilmente attaccato dall’ acido nitrico, mentre gli acidi cloridrico e solforico diluito lo attaccano debolmente in presenza d’aria; l’acido solforico concentrato a caldo lo attacca con formazione di solfato di rame e anidride solforosa. In presenza d’aria anche gli acidi organici lo attaccano lentamente.
In presenza di ossigeno, il rame è molto “solubile” anche in ammoniaca formando Sali complessi di rame.
Le proprietà del rame sono fortemente influenzate dalle impurezze che esso contiene. I più pericolosi metalli estranei sono il bismuto e l’arsenico; già 0,02% di bismuto lo rende fragile a caldo e a freddo; 0,01% di arsenico ne riduce del 3% la conduttività elettrica; viceversa 0,5% di arsenico non ha nessuna influenza sulla malleabilità e sulla resistenza meccanica. L’ossigeno, che è difficile da eliminare del tutto dal rame, diminuisce la malleabilità e la resistenza; però fino a 0,45% di ossido rameoso non si riscontrano modificazioni sensibili. Anche piccole quantità di piombo, manganese ed alluminio non ne alterano le proprietà; piccole quantità di nichel lo rendono più resistente alle azioni meccaniche.
Il rame è molto diffuso in natura, sia allo stato nativo, sia in combinazione con altri elementi.
Allo stato nativo lo si trova cristallizzato in ottaedri e in cubi, oppure in grossi ammassi o infine in arborescenze, in fili, in laminette, in granuli e altre forme. Giacimenti importanti di rame nativo sono quelli del Lago Superiore nell’America del Nord: si trovano giacimenti anche in Bolivia, nel Cile, negli Urali, in Ungheria, ecc.
In combinazione con altri elementi si trova sotto forma di: cuprite, che è un ossidulo di rame CuO2; melaconite o tenorite, che è ossido di rame CuO; calcosina o calcocite, che è un solfuro di rame Cu2S; calcopirite, che è un solfuro doppio di rame e di ferro CuFeS2; bornite, che è pur’esso solfuro di rame e di ferro Cu5FeS4; tetraedrite, di formula Cu12Sb4S12, dove il rame può essere in parte sostituito da argento, mercurio, piombo, zinco, antimonio e da arsenico; malachite o carbonato basico di rame, di formula CuCO3·Cu(OH)2; azzurrite, che è pure un carbonato basico di rame dalla formula 2CuCO3 · Cu(OH)2.
Di tutti questi minerali, oltre il rame nativo, il più importante per la sua abbondanza e perché più utilizzato per l’estrazione del rame, è la calcopirite, che è sovente accompagnata da pirite, blenda e galena, e contiene spesso arsenico, antimonio, argento e oro. Le più importanti miniere di calcopirite si trovano negli U.S.A., Canada, Cile, Congo, Zambia, Svezia, Giappone, Russia.
L’Italia possiede giacimenti di rame non di grande importanza nel Veneto, nel Piemonte, nella Liguria e in Toscana. Le piriti cuprifere di Agordo nel Veneto contengono 1,5 – 1,8% di rame.
L’estrazione del rame si fa per via termica, e talvolta per via umida.
Estrazione per via termica
Il metodo consiste nell’ottenere dapprima dei metalli solforati, e, soprattutto dalla calcopirite che, come si è detto, è il minerale più abbondante e il più utilizzato per l’estrazione del rame, una metallina, cioè un solfuro di rame più puro, con eliminazione della massima parte del ferro presente. Per ottenere questa metallina i minerali vengono prima arrostiti in colanti o in particolari forni (a riverbero o a muffola o a tino soffiato o meccanici), per ridurre la quantità di zolfo. Poi la metallina viene convertita. Si ottiene così il rame metallico liquido al 98 – 99 %.
Estrazione per via umida
Quando il rame presente nei minerali si trova sotto forma facilmente solubile per azione di reattivi, il problema dell’estrazione può ridursi ad una lisciviazione del minerale con tali reattivi. I principali solventi impiegati sono l’acido solforico, l’acqua e l’ammoniaca.
Gli usi del rame sono innumerevoli e ben noti. Sotto forma di filo serve per condutture elettriche; laminato e battuto serve per caldaie, utensili da cucina, apparecchi di distillazione, serpentini, condutture di vapore, rivestimenti, cartucce, monete.
Il maggior consumo del rame si fa nell’industria elettrica. Un consumo enorme si ha poi nella fabbricazione delle sue numerose leghe, fra le quali sono importantissime i bronzi e gli ottoni.
Altre leghe di interesse tecnico sono le leghe: rame-alluminio dette anche bronzi all’alluminio; rame-argento, dette rame all’argento; rame-berillio, dette anche bronzi al berillio; rame-cadmio, dette anche bronzi telefonici, sono state usate in elettrotecnica per cavi, linee telefoniche e telegrafiche, conduttori aerei per linee di contatto; rame-cromo, o rame al cromo, ove il cromo conferisce elevate proprietà meccaniche al rame conservando una buona conducibilità elettrica; rame-fosforo; rame-manganese; rame-nichel; rame-piombo; rame-selenio; rame-silicio; rame-tellurio; rame-zirconio.
CARATTERISTICHE di Cuprum metallicum
Cuprum metallicum è vicino a Zincum dal punto di vista della sintomatologia, dato che l’affinità chimica conferisce sempre una affinità di sintomi fisiologici.
Organospecifità: Sistema Nervoso Centrale, bronchi, muscoli, apparato gastro-enterico.
Indicazioni cliniche: Spasmi della muscolatura liscia e striata, pertosse, tosse spasmodica, asma bronchiale, coliche gastro-intestinali, paralisi della lingua, disturbi della parola. Gastroenterite acuta, cirrosi epatica, epilessia. Parodontosi. Tic. Singhiozzo. Balbuzie. Tremori. Crup e falso crup; convulsioni di tipo tetanico; dismenorrea; dolori post-partum; vertigini; nevralgie; dermatite; ansia.
Il rimedio esplica la sua azione principalmente sul sistema neuro-muscolare con crampi e convulsioni estremamente violenti che appaiono e scompaiono bruscamente e si accompagnano a disturbi digestivi, respiratori e nervosi.
La caratteristica di Cuprum metallicum è lo spasmo e la tendenza convulsiva si associa a quasi tutti i malesseri che Cuprum produce e guarisce.
Il soggetto che richiede il rimedio è un intossicato. L’intossicazione acuta si manifesta con i sintomi del colera: vomito, diarrea, algidità, crampi violenti nell’addome e nei muscoli. La sua pelle è cianotica, marmorea, le orbite oculari e le ghiandole lacrimali sono infiammate; ha grande sete di bevande fredde.
Il suo profilo psichico è caratterizzato da alternanze di pianti e di risa, di lamenti e di allegria, di dolcezza e anche di testardaggine. Nelle crisi di collera il soggetto può diventare cianotico, violetto e può avere perfino delle vere convulsioni. È il caso di certi bambini che sono presi dalle convulsioni durante una crisi di collera.
Nel paziente Cuprum i nervi sono sempre eccitati, fino al massimo grado di tensione.
Il soggetto ha movimenti convulsivi, scosse e sussulti nel sonno, paralisi della lingua con disturbi della parola, contrazione spasmodica della faringe che impedisce di ingoiare e di parlare.
durante le affezioni cerebrali digrigna i denti; è impulsivo; costretto a fare qualcosa, agitato, va a destra e a manca per una continua sensazione di malessere; trema nervosamente; è sempre stanco, ha una grande debolezza muscolare.
Cuprum è il rimedio più indicato per le convulsioni con spasmo delle palpebre e gli occhi con rotazione rapida dei globi oculari in tutte le direzioni (specie negli stati di collasso). I crampi e le convulsioni sono di tutte le intensità, dal semplice spasmo nervoso di piccoli muscoli o muscoli isolati, fino alle convulsioni di tutti i muscoli del corpo. I crampi iniziano alle estremità, alle dita delle mani o dei piedi (il pollice è flesso convulsivamente nel palmo della mano) e risalgono progressivamente ad un arto dopo l’altro per poi generalizzarsi.
Cuprum è un grandissimo rimedio per i crampi dello stomaco e per gli spasmi dell’esofago. La caratteristica è che l’acqua bevuta discende con un rumore di glu-glu. Il gorgoglio comincia in gola; il paziente inghiotte col gorgoglio e inghiottendo ha il gorgoglio nell’esofago.
Il dolore gastrico si presenta con la sensazione di pressione costante e i crampi sono molto violenti e intermittenti, accompagnati da nausee e seguiti da vomiti, dopo aver preso freddo. I muscoli addominali sono dolenti con un minimo movimento. Le coliche sono intermittenti e miglioramento dopo una evacuazione.
Nel corso degli attacchi di tosse, specie la pertosse dei bambini, il soggetto diventa fortemente cianotico e questo stato può arrivare al vero spasmo della glottide o alle convulsioni. Gli spasmi delle vie respiratorie presentano il sintomo caratteristico del rumore di rantolo nella trachea e nei bronchi come se vi fosse del muco. Lo spasmo può interessare i muscoli della laringe, in tal caso si ha il balbettamento. Potranno esserci sintomi dell’angina pectoris, spasmi cardiaci con cianosi e soffocazione, sensazioni di costrizione nel petto, crisi d’asma con cianosi. Nelle crisi d’asma spesso trova prescrizione la triade Ipeca, Sambucus nigra, Cuprum metallicum.
Nelle crisi d’ansia il paziente tossisce fino a soffocamento e durante gli attacchi il suo corpo è freddo e presenta il volto e le estremità cianotiche. Migliora con l’assunzione di bevande fredde.
Cuprum è indicato anche nei casi di dismenorrea o di dolori crampiformi che precedono le mestruazioni, nei casi di violente dolori post-partum o dopo un aborto. Ma è anche il rimedio delle convulsioni in relazione con uno stato uterino patologico, quali ad esempio le convulsioni dopo mestruazioni scomparse o soppresse in conseguenza ad uno spavento.
Cuprum ha insieme un neuro ed un dermotropismo: presenta irritazione delle mucose e della pelle e presenta l’alternanza dei disturbi cutanei con quelli generali, cioè con quelli spastici. Quindi in Cuprum è possibile osservare le convulsioni sopravvenienti dopo un’eruzione rientrata, o dopo la soppressione di una escrezione o di una secrezione; nelle convulsioni o nei crampi uterini conseguenti a soppressione di mestruazioni o dopo una leucorrea «guarita» con iniezioni astringenti.
Ma Cuprum è anche un rimedio per le malattie ad eziologia batterica come ad esempio la parodontosi.
Modalità: Aggravamento con l’aria fredda, con il vento freddo, di notte, prima dei mestrui, con il tatto, dopo la soppressione di una eruzione. Miglioramento bevendo acqua fredda.
I dolori della crescita di Cuprum metallicum si aggravano con il movimento e migliorano con lo stendersi.
Calcarea carbonica è suo complementare.
USO DEL RIMEDIO
Spasmi della muscolatura liscia e striata Mioclonia; tic nervosi in modo particolare quelli che interessano il cavo orale, la laringe e le mani. Singhiozzo del neonato dopo la poppata; balbuzie; contrazione spasmodica della faringe che impedisce di ingoiare e di parlare. Crampi degli arti inferiori, dita dei piedi compresi; fascicolazioni benigne alle gambe. Epilessia; spasmo della glottide; convulsioni tetaniche; dismenorrea; dolori post-partum; tremori; crampi dolorosi ai polpacci e ai piedi; nevralgie
Come coadiuvante nei casi di iperglicemia
Apparato respiratorio: tosse secca; tosse pertussoide; tosse secca spasmodica, con attacchi di lunga durata, con faccia rossa e cianotica; tosse secca diurna; asma con costrizione spasmodica al petto, dispnea e ansia.
Apparato gastro-enterico: coliche, diarrea con crampi e il mal di pancia, coliche addominali, colite, sindrome del colon irritabile, aerofagia. Dolori gastrici di tipo crampiforme.
Apparato genitale: Crampi dolorosi al momento dei mestrui. Crampi localizzati e generalizzati. Convulsioni durante i mestrui, la gravidanza e il travaglio.
Bocca: dentizione difficile e dolorosa dei bambini; Paralisi della lingua con disturbi della parola. Bocca vischiosa e appiccicaticcia con gusto metallico.
Occhi: Contrazione spasmodica delle palpebre. Rotazione rapida dei globi oculari in tutte le direzioni (specie negli stati di collasso). Infiammazione delle orbite e delle ghiandole lacrimali
Dolori: dolore al fianco sinistro; dolori articolari; dolori della crescita che si aggravano con il movimento e migliorano con lo stendersi
Vertigini: guardando in alto con sensazione di pesantezza e congestione alla testa.
Infezioni: Parodontosi
(*) V. Note esplicative
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