Crataegus: Descrizione, Caratteristiche, Organospecificità, Indicazioni Cliniche, Profilo del Soggetto, Modalità Aggravamento Miglioramento, Usi Omeopatici e Dosi
DESCRIZIONE della pianta
Biancospino, noto scientificamente come Crataegus, è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Rosaceae. È ampiamente diffuso nelle regioni temperate dell’emisfero settentrionale, inclusa l’Europa, l’Asia e il Nord America.
Caratteristiche principali della pianta:
- Aspetto: Il biancospino è un arbusto o piccolo albero che può raggiungere un’altezza di 5-10 metri. Ha rami spinosi e foglie di forma variabile, generalmente lobate e di colore verde scuro.
- Fiori: I fiori sono piccoli, di colore bianco o rosa, e sbocciano in primavera. Sono molto profumati e attraggono api e altri impollinatori.
- Frutti: Produce piccoli frutti rossi, noti come “bacche di biancospino” o “pomi”. Questi frutti maturano in autunno e sono commestibili, sebbene di sapore aspro.
Utilizzi:
- Medicinale: Il biancospino è utilizzato nella medicina tradizionale per le sue proprietà toniche sul cuore e sul sistema cardiovascolare.
- Ornamentale: Grazie alla sua bellezza e alla fioritura abbondante, il biancospino è spesso coltivato nei giardini e nei parchi come pianta ornamentale.
Il rimedio omeopatico si ottiene a partire dalla tintura madre che è preparata dai frutti, foglie e fiori freschi della pianta, ricchi di flavonoidi, tannini e proantocianidine che conferiscono proprietà antiossidanti e cardioprotettive.

CARATTERISTICHE del Rimedio Crataegus
Crataegus: Un Rimedio Omeopatico per il Sistema Cardiovascolare
Organospecificità
Crataegus agisce prevalentemente su:
- Cuore: migliora la contrattilità cardiaca e riduce i sintomi di insufficienza cardiaca lieve.
- Sistema circolatorio: favorisce la vasodilatazione e migliora la circolazione periferica.
- Sistema nervoso: attenua stati di ansia e insonnia legati a disturbi cardiovascolari.
Indicazioni Cliniche
Le principali indicazioni cliniche di Crataegus includono:
- Insufficienza cardiaca lieve: supporta il funzionamento del cuore senza causare effetti collaterali significativi.
- Ipertensione arteriosa: aiuta a ridurre la pressione grazie alla sua azione vasodilatatrice.
- Palpitazioni e aritmie: allevia il battito cardiaco irregolare associato a stress o ansia.
- Ansia e insonnia: utile per pazienti con difficoltà a rilassarsi, spesso legate a disturbi del cuore.
Profilo del Soggetto
Il soggetto tipico di Crataegus presenta:
- Sintomi cardiaci lievi: come stanchezza, fiato corto e palpitazioni.
- Stati d’ansia: spesso accompagnati da agitazione e insonnia.
- Età matura: la pianta è indicata principalmente per individui di mezza età o anziani con fragilità cardiovascolare.
Modalità di Aggravamento e Miglioramento
- Aggravamento: i sintomi peggiorano con lo stress fisico o mentale e durante i cambiamenti climatici.
- Miglioramento: il paziente trova sollievo con il riposo, l’aria fresca e una dieta equilibrata.
USI principali di Crataugus in Ambito Omeopatico
Crataegus è impiegato principalmente per:
- Sostegno cardiaco: trattamento di insufficienza cardiaca lieve e prevenzione di complicazioni cardiovascolari.
- Ipertensione arteriosa: controllo della pressione in associazione a terapie convenzionali.
- Ansia e insonnia: legate a disturbi cardiovascolari o a stress cronico.
- Vasodilatazione periferica: per migliorare la circolazione in mani e piedi freddi.
Dosi e Modalità di Somministrazione
Le dosi di Crataegus variano in base al quadro clinico:
- Tintura madre: 20-30 gocce 2-3 volte al giorno, diluite in acqua.
- Diluizioni basse (3X – 6X): per sintomi acuti, come palpitazioni o lieve affaticamento cardiaco.
- Diluizioni medie (12C – 30C): per prevenzione e trattamento a lungo termine di disturbi cronici.
- Diluizioni alte (200C e oltre): per casi specifici o sotto controllo medico.
Conclusioni
Crataegus è un rimedio omeopatico prezioso per il supporto del sistema cardiovascolare, combinando sicurezza ed efficacia. Il suo utilizzo regolare, insieme a uno stile di vita sano, può migliorare significativamente la qualità della vita dei pazienti con disturbi cardiaci lievi o stress correlato.
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(*) V. Note esplicative e la home-page della sezione.