Reumatismi è un termine corrente non specializzato che indica vari disturbi relativi a organi interni, muscoli, ossa e articolazioni. In genere però per reumatismi si intende la compromissione dolorosa dell’apparato muscolo-scheletrico e quindi la malattia che interessa le articolazioni.
Sotto questa classificazione si annoverano:
• reumatismi infiammatori (artriti);
• reumatismi degenerativi (artrosi);
• reumatismi extra-articolari (malattie reumatiche dei tendini, legamenti e strutture connettivali);
• connettiviti (malattie reumatiche autoimmuni con infiammazione cronica del tessuto connettivo).
Di fronte a una problematica acuta, la scelta del rimedio omeopatico adatto verrà fatta basandosi, oltre che sul quadro generale, sulla sintomatologia soggettiva riferita dal paziente ed in particolare sulle modalità di manifestazione dei sintomi dolorosi, ponendo attenzione ai loro modi di insorgenza (bruschi o lenti e progressivi), alla loro localizzazione, ai sintomi concomitanti, alle circostanze di aggravamento e di peggioramento, ecc.
Superata la fase acuta, qualora nel paziente permanesse una dolenzia cronica bisognerebbe porre attenzione anche ad altre problematiche, non trascurando le motivazioni psichiche, come ad esempio il comportamento del soggetto durante la malattia, la causalità, ecc.
Per trattare i reumatismi sono validi anche diversi preparati fitoterapici della Fitoterapia classica, come quelli consultabili all’articolo “Stop reumatismi-nevralgie-ecc.” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”.
Principali rimedi omeopatici
Aconitum napellus 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dolori che si acuiscono o che insorgono dopo un colpo di freddo, dopo esposizione a tempo freddo e secco, violenti, improvvisi, accompagnati da agitazione intensa e che peggiorano di notte.
Actaea racemosa 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dolori che peggiorano con il tatto e con il movimento e neppure il riposo dà sollievo. Cervicalgie e dorsalgie caratterizzate da dolori violenti che traducono gli spasmi muscolari, rigidità, contrazioni, irradiazioni frequenti verso la parte sinistra del collo e della schiena, aggravamenti con il freddo umido e di notte.
Actaea spicata 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dolori reumatici che colpiscono le piccole articolazioni, dita delle mani in particolare, il polso. Le articolazioni sono rosse, gonfie, dolorosissime se vengono toccate. E’ un rimedio minore rispetto a Actaea racemosa, che invece presenta anche una ricca sintomatologia mentale.
Apis 5CH: 3 granuli 3 o più volte al dì. Dolori brucianti che migliorano con le applicazioni fredde. Versamenti articolari con dolori estremamente pungenti e brucianti. Le articolazioni si presentano gonfie, tese e rosate. I dolori e gli edemi compaiono velocemente. Peggioramento con il contatto, con il movimento e con il calore. Miglioramento con il freddo. Tendenziale lateralità destra.
Arnica montana 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dolori dovuti a un trauma fisico in qualsiasi parte del corpo (conseguenze di colpi con ecchimosi e lividi, fratture, distorsioni, contusioni, indolenzimenti causati dall’esercizio fisico, conseguenze di cadute, ecc.). E’ un ottimo rimedio per e dopo il parto, per e dopo un intervento chirurgico, per e dopo un’estrazione dentaria (che sono sempre dei traumi) e così via. E’ anche il rimedio di chi prova la sensazione di essere vittima di un trauma, fisicamente mai avvenuto ma che comunque procura un senso generale di indolenzimento come se si fosse stati percossi. Le modalità generali sono di aggravamento per ogni minimo contatto, con il riposo, con il movimento, con il freddo umido e di miglioramento stando sdraiati con la testa bassa (anche se il letto sembra duro).
Arsenicum album 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dolori brucianti, con parestesie, che migliorano con il caldo.
Belladonna 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dolori che compaiono in modo acuto, improvviso e violento, che peggiorano con il contatto e con il movimento e migliorano con il riposo. E’ il rimedio tipico dell’infiammazione (rossore, calore, dolore) e il paziente traspira al contrario di Aconitum.
Bryonia 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dolori acuti e pungenti che migliorano con il riposo e con la pressione forte, con il freddo e peggiorano con il movimento, con il calore. Due sono le caratteristiche: secchezza delle mucose e essudazione delle sierose. Il paziente ha molta sete. È il rimedio della sinovite, dei versamenti articolari e presenta un netto tropismo anche nei confronti delle borse sinoviali (definite anche borse sierose), o delle guaine sinoviali, facendo sì che possa venire prescritto sia nelle artrosi che nelle artriti. Tendenziale lateralità destra.
Caulophyllum 5CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Reumatismo che colpisce le piccole articolazioni (mani, dita delle mani, polsi, caviglie, piedi, dita dei piedi), erratico, che cambia rapidamente zona. Aggravamento la notte, talvolta in rapporto con disturbi ginecologici nella donna. Lieve lateralità sinistra.
Causticum 7CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Sindromi dolorose reumatiche che riguardano i muscoli, i tendini, i legamenti, che risultano contratti e spastici. Dolori folgoranti e laceranti in gruppi di muscoli e nei percorsi nervosi. Possono essere interessate tutte le articolazioni. Nevralgie facciali, nevralgie cervico-brachiali, sciatica, periartrite scapolo-omerale. Netta lateralità destra: i dolori sono localizzati a destra o più forti su questo lato. Il reumatismo di Causticum presenta l’aspetto paradossale di venire migliorato dal tempo umido, quando piove e con l’aria calda; al contrario si aggrava con il tempo freddo e secco.
Chamomilla 6CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dolori di qualsiasi origine e localizzazione (reumatismi, torcicollo, sciatica, dolori di stomaco, dolori intestinali, coliche, dismenorrea, ecc.) che sembrano insopportabili al paziente. Il soggetto è agitato e lamentoso, a volte anche sproporzionatamente. E’ un ottimo antalgico omeopatico.
Colchicum 5CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dolore reumatico che colpisce l’articolazione, la quale si presenta rossa e calda, con calore che contrasta la notevole sensazione di freddo agli arti. Il reumatismo cronico passa facilmente da un’articolazione all’altra. Aggravamento con il movimento, dalla minima pressione, dal freddo umido, di notte, dal tramonto all’alba. Miglioramento con il calore e con il riposo.
Colocynthis 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dolori soprattutto da sciatica che si localizzano prevalentemente a sinistra, migliorano con la gamba piegata in due o con la forte pressione e si alleviano coricandosi sul lato dolente. I dolori peggiorano con il movimento e si estendono anche all’anca che sembra chiusa in una morsa.
Dulcamara 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Reumatismo muscolare e articolare come conseguenza di raffreddamento, dopo esposizione a tempo umido e freddo. È il rimedio tipico dei reumatismi che dipendono dall’umidità. Miglioramento con il calore.
Ferrum metallicum 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dolori reumatici cronici migliorati dal calore e da un movimento lento, aggravati dal freddo e dall’esercizio violento. Dolori a livello dell’articolazione dell’anca. E’ anche il rimedio della spalla dolorosa prevalentemente sinistra.
Ferrum phosphoricum 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dolori reumatici acuti che si aggravano la notte, con il movimento, all’aria aperta e che migliorano muovendosi lentamente. E’ anche il rimedio della spalla dolorosa, a condizione che si trovino i seguenti sintomi: la sindrome infiammatoria acuta rende l’articolazione calda, rossa e gonfia; il dolore si irradia nel braccio; si aggrava con il minimo movimento; è colpita di più la spalla destra (la spalla sinistra è Ferrum metallicum). E’ quindi un rimedio della periartrite scapolo-omerale acuta prevalentemente destra. Ferrum phosphoricum fa parte dei preparato biochimici di Schussler, il fosfato di ferro.
Hypericum 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dolori che peggiorano con il movimento e/o con il freddo e migliorano coricandosi sul lato dolente. E’ un ottimo rimedio per la terapia del dolore di qualsiasi origine ed in particolare è il rimedio della nevrite, dove il dolore risale lungo il tragitto del nervo. Il soggetto può scivolare dall’ansia o dall’eccitazione alla depressione.
Iris versicolor 5CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dolore reumatico acuto alla spalla destra, che si instaura a livello del deltoide, che si aggrava con il movimento, in particolare alzando il braccio. Il soggetto può essere un dispeptico acido, un malato di emicrania o un epatico. Anca sinistra dolente oppure sciatica, che si aggravano con il movimento.
Kalium iodatum 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dolori che si aggravano con il riposo (specie di notte), con il calore, con il tempo umido, con il contatto e sono prevalentemente localizzati alle ossa lunghe, soprattutto a livello della tibia, o alle dita. Miglioramento con il movimento.
Kalium sulphuricum 5CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dolori reumatici che interessano soprattutto gli arti e il dorso, con tendenza ad allargarsi. Aggravamento con il movimento.
Kalmia 5CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dolori folgoranti lungo i tratti nervosi. I dolori si estendono dal centro alla periferia e dall’alto verso il basso. Dipendenza dalle condizioni atmosferiche.
Lachnantes 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Rigidità e dolore al collo. Sensazione di distorsione nel collo quando si muove la testa o la si muove all’indietro. Rigidità nucale. Torcicollo. È il rimedio tipico dei reumatismi localizzati al collo.
Ledum palustre 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dolori reumatici ed in particolare del reumatismo gottoso, che colpiscono prevalentemente il piede (alluce e tallone), salgono dal basso verso l’alto e colpiscono il ginocchio, l’anca (soprattutto la destra) e/o la spalla (soprattutto la sinistra). Le articolazioni colpite sono calde e gonfie, ma restano bianche o pallide. I dolori sono migliorati dal freddo e dalle applicazioni fredde e sono aggravati dal calore, in particolare dal calore del letto, anche se il soggetto è spesso un freddoloso.
Lithium carbonicum 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Reumatismo localizzato principalmente alle piccole articolazioni (dita delle mani e dei piedi, polsi e caviglie), che si presentano dolenti, gonfie, rosse, nodose e deformate. Questi dolori reumatici, che generalmente si associano a iperuricemia, si aggravano la notte, dormendo e migliorano al contrario alzandosi e – come Rhus toxicodendron – con il movimento prolungato. Quindi il rimedio è adatto in tutte le crisi artralgiche di origine gottosa. Dolore sordo nella regione del cuore, di origine reumatica, che interessa la parete costale e le inserzioni del pettorale. Dolore alla spalla destra, in avanti, al punto di inserzione del grande pettorale. Dolori incrociati che – come Ledum palustre – interessano contemporaneamente l’arto superiore sinistro e l’arto inferiore destro.
Magnesia carbonica 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dolori che migliorano con il movimento e con le bevande fredde. E’ il rimedio delle nevralgie, molto forti, violente e improvvise, che seguono il tragitto del nervo, che sono aggravate soprattutto di notte, che di solito insorgono a sinistra.
Nux vomica 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dolori spasmodici soprattutto al dorso, in regione lombare e sacrale (può essere il rimedio della lombalgia), tipicamente in persone stressate, nervose e sedentarie, con stile di vita errato. Spesso occorre mettersi a sedere sul letto prima di potersi alzare. Miglioramento con il calore e con il riposo. Dolore come da contusione nelle estremità e nelle articolazioni. Fitte dolorose, dolore da contorsione e spasmi nell’articolazione coxofemorale. Dolore nelle cosce come se fratturate e nelle ginocchia. Sensazione di secchezza nell’articolazione del ginocchio, con scricchiolio muovendolo. I dolori sono generalmente più intensi al mattino.
Phytolacca decandra 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dolori reumatici, articolari e ossei, che si aggravano di notte, con il tempo umido e con il movimento. Il soggetto è un agitato che ha bisogno di muoversi molto, anche se quando si muove soffre. I dolori nevralgici colpiscono qualsiasi articolazione e si irradiano in tutto il corpo, appaiono e scompaiono improvvisamente, come una scossa elettrica. I dolori ossei sono localizzati soprattutto lungo la tibia o al tallone, ostacolando il camminare e trovando un po’ di sollievo solo stando coricati con i piedi sollevati. I dolori della sciatica interessano prevalentemente la gamba destra (si conferma la lateralità predominante del rimedio) e discendono lungo la parte esterna.
Pulsatilla 5CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dolori profondi agli arti che tendono ad allargarsi, aggravati dal calore e dal riposo, migliorati dall’aria fresca e dal movimento.
Ranunculus bulbosus 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dolori aggravati dal movimento e dal tatto, che possono riguardare uno dei due lati del torace, proseguire in modo spasmodico al braccio, quindi all’avambraccio e finire tra le dita delle mani. Sono prevalentemente dolori intercostali, soprattutto a livello delle ultime coste, o dolori localizzati al centro della schiena, tra le spalle. Vengono scatenati o aggravati dai cambiamenti del tempo e dall’arrivo del tempo umido ed anche dal movimento.
Rhododendron 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dolori reumatici fissi o erratici che si aggravano con il riposo, ma che migliorano fin dai primi movimenti. Quando sono erratici, come spesso succede, si muovono a zig-zag e interessano più frequentemente la parte superiore e quella destra del corpo.
Rhus toxicodendron 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dolori che hanno modalità praticamente opposte a Bryonia, cioè migliorano con il movimento (all’inizio del movimento sono però molto intensi) e, viceversa, peggiorano con il riposo, sono sordi e opprimenti, ma non pungenti e in generale sono migliorati dal calore e aggravati dal freddo umido e/o sdraiandosi sul lato dolente. E’ principalmente il rimedio dell’artrosi e agisce in maniera più elettiva su legamenti e tendini articolari.
Ruta graveolens 6CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Azione specifica su muscoli, tendini e periostio. Dolori dappertutto, come dopo una caduta o un colpo, specialmente agli arti e alle articolazioni. Fatica estrema con sensazione generale di lividi. Tutte le regioni del corpo sulle quali il malato si corica sono dolenti, come se fossero state picchiate. Non può restare coricato tranquillamente ed è costantemente agitato, alla ricerca di una buona posizione. Solo il dolore di schiena è alleviato stando sdraiato sul dorso. Dopo Arnica montana accelera il processo di guarigione a livello delle articolazioni. Aggravamento con il freddo, il tempo umido, il tatto, sedendosi, abbassandosi.
Sepia 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dolore nella regione lombo-sacrale, più intenso nel pomeriggio, camminando, con sensazione di estrema fatica e grande debolezza. Tutti di dolori, qualunque sia la sede di origine, convergono verso la schiena. Dolori a cosce e gambe e dolori da slogatura alle anche. Tiramenti e fitte laceranti a estremità, arti ed articolazioni. Rigidità e mancanza di flessibilità nelle articolazioni. Dolore nell’articolazione della spalla, specialmente sollevando o tenendo qualcosa. Gonfiore infiammatorio in mezzo alle braccia, gonfiore di gambe e piedi, gonfiore doloroso delle ginocchia. Aggravamento prima di mezzogiorno, la sera, con l’aria fredda, prima del temporale. Miglioramento con l’esercizio fisico, camminando in fretta, con la pressione, il calore, stiracchiandosi.
Per la gran parte dei reumatismi può essere indicata l’associazione dei due grandi rimedi omeopatici Bryonia e Rhus toxicodendron che, pur avendo delle modalità praticamente opposte, insieme producono i risultati migliori a condizione di prescriverli in alternanza.
Drenaggio
Potrebbe essere utile associare alla cura omeopatica un’attività di “drenaggio”, che consiste nello stimolare gli organi emuntori (reni, fegato, intestino, polmoni, pelle) tramite rimedi di cui si conoscono il tropismo organico o le affinità fisiologiche. Ciò facilita l’eliminazione dall’organismo delle tossine messe in circolo dal rimedio omeopatico ed agevola, quindi, l’azione terapeutica dello stesso. Trova così applicazione il grande principio omeopatico (legge di Hering) di guarire procedendo dalla parte interna verso la superficie.
Il drenaggio può realizzarsi secondo due tecniche principali, cioè o con rimedi fitoterapici, più precisamente con gemmoterapici, oppure con rimedi organoterapici.
I gemmoterapici (o gemmoderivati) sono dei rimedi appartenenti alla Fitoterapia rinnovata, ossia dei macerati glicerici (M.G.) di fitocomplessi di piante medicinali ottenuti per l’azione solvente di una miscela di acqua-alcool-glicerina su gemme vegetali fresche e successiva diluizione alla prima decimale hahnemanniana (D1) in una miscela della stessa composizione, il tutto con titolazioni standard. Essi vengono scelti in base alla specifica azione terapeutica che esercitano ed al particolare tropismo che manifestano nei confronti di organi o apparati.
Per i reumatismi o più in generale per i disturbi dell’apparato osteoarticolare, i principali gemmoterapici in gocce che vengono utilizzati sono:
• Pinus montana M.G. D1 (Pino): indicato nei reumatismi cronici d’origine non infiammatoria in ogni sede. Si dimostra particolarmente efficace per l’artrosi della colonna vertebrale, per la coxartrosi e per l’artrosi del ginocchio. E’ altresì utile nell’osteoporosi post-menopausa o senile e nella prevenzione o cura delle fratture ossee.
• Ribes nigrum M.G. D1 (Ribes nero): ottimo cortisone-like, con attività antinfiammatorie e antistaminiche ed ottimo regolatore del sistema immunitario. Indicato specialmente in caso di VES elevata.
• Vitis vinifera M.G. D1 (Vite): indicato nel reumatismo articolare acuto, nel reumatismo deformante fortemente doloroso e nell’artrosi delle piccole articolazioni. La classica triade associativa anti-reumatica ed in particolare anti-artrosica è costituita da Pinus montana + Ribes nigrum + Vitis vinifera.
• Ampelopsis veitchii M.G. D1 (Vite americana): ha proprietà antinfiammatorie per le articolazioni e per il tessuto periarticolare. Indicato nelle artriti (artrite reumatoide) e nell’artrosi degenerativa.
• Actinidia chinensis M.G. D1 (Kiwi): ottimo rimedio delle artralgie e delle infiammazioni articolari, come l’artrite reumatoide e le connettiviti. La sua azione è potenziata dal Ribes nigrum e da Ampelopsis veitchii.
• Rubus fructicosus M.G. D1 (Rovo): indicato soprattutto nei casi di artrosi e di osteoporosi.
• Salix alba M.G. D1 (Salice): rimedio dei disturbi dolorosi reumatici e muscolari. Nelle forme artrosiche è utile l’associazione con Pinus montana e Ampelopsis veitchii.
• Betula verrucosa M.G. D1 (Betulla bianca): ha proprietà drenanti e anti-artrosiche. Indicato nelle forme degenerative dell’apparato osteoarticolare e nell’iperuricemia.
La posologia generalmente utilizzata per ognuno dei suddetti macerati è di 50-100 gocce al dì prima dei pasti, diluite in un poco d’acqua, salvo diversa prescrizione medica. In caso di prescrizione di più macerati, le gocce possono essere somministrate separatamente o mescolate al momento nello stesse bicchiere.
Gli organoterapici sono i rimedi dell’Organoterapia, ossia i rimedi che fanno uso di estratti tissutali e ghiandolari di organi sani di animali allevati biologicamente, diluiti e dinamizzati secondo il metodo hahnemanniano, che agiscono sull’omonimo organo malato correggendone il funzionamento, grazie all’innescarsi di un meccanismo immunitario che libera l’organo dai complessi a base dei suoi stessi auto-anticorpi inibitori in eccesso (“l’organo agisce sull’organo”: si tratta di un’applicazione particolare del principio d’identità). Essi perciò vengono individuati in base all’analogia tissutale. In genere, le basse diluizioni (4 e 5CH) sono stimolanti, le alte diluizioni (9CH, 12CH fino alla 30CH) sono inibenti e le medie diluizioni (7CH) sono regolatrici. L’Organoterapia diluita e dinamizzata è quindi quella terapia che, facendo uso di estratti ghiandolari e tissutali omologhi, agisce sulle varie ghiandole e sui vari tessuti dell’organismo al fine di correggerne il funzionamento alterato.
Per i reumatismi o più in generale per i disturbi dell’apparato osteoarticolare, i principali organoterapici che vengono utilizzati, comunemente in supposte o in fiale orali, sono:
• Cartilago 7CH (cartilagine articolare): artrosi generalizzata.
• Disci cervicales 7CH (disco intervertebrale cervicale): artrosi cervicale.
• Disci lumbales 7CH (disco intervertebrale lombare): artrosi lombare.
• Disci thoracales 7CH (disco intervertebrale dorsale): artrosi dorsale.
• Medullos 7CH (midollo osseo): artrosi.
• Osséine 4CH: decalcificazione; ritardo nel consolidamento delle fratture.
• Vertèbre 9CH: artrosi vertebrale.
La posologia generalmente utilizzata è di 1 supposta o 1 fiala orale 3 volte a settimana, alternando se necessario gli organoterapici prescritti, salvo diversa indicazione medica.
N.B.: le diluizioni e le posologie riportate nel presente articolo, tra le più indicate in letteratura, hanno solo carattere orientativo e non intendono, né possono, sostituire alcuna prescrizione medica. Sarà il medico omeopata a stabilire le entità terapeutiche più appropriate ed a prescrivere la cura che si lega al singolo caso (rimedi, diluizioni, posologie, tempi).
(*) V. Note esplicative e la home-page della sezione.
Anna dice
Buongiorno Dottoressa
Una protusione c6 c7 mi provoca una parestesia nella mano destra delle tre dita pollice, indice e medio, associata a una sensazione di pelle secca e vorrei chiederle quale potrebbe essere un rimedio a questo disturbo
La ringrazio della sua disponibilità e competenza
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Anna, un rimedio omeopatico da prendere in considerazione potrebbe essere Bryonia, che è il rimedio principe delle artriti e delle artrosi, delle cervicalgie e sintomi concomitanti ed ha lateralità destra. In genere la sua associazione con Rhus toxicodendron, alternando tra loro i due rimedi, è in grado di produrre i risultati migliori. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita. Cordiali saluti.
Patrizia dice
Salve mi chiamo Patrizia ho 58 anni qualche anno fa ho iniziato con male ai gomiti poi il ginocchio sinistro ora da circa un anno ho dolore alla alla spalla destra .fatto cicli di fisioterapia.migliorato ginocchio la spalla no.la notte non trovo la posizione quindi dormo poco e male.grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Patrizia, come riportato in questa pagina, Ferrum phosphoricum è proprio il rimedio omeopatico della spalla destra dolorosa. Ma potrebbe essere adatto anche qualche altro rimedio omeopatico, laddove si riscontri una migliore somiglianza con la sintomatologia in atto (segni, sintomi e modalità di manifestazione). Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita. Cordiali saluti.
Claudio dice
Buongiorno, articolo molto interessante. Mi piacerebbe sapere se esistono dei prodotti omeopatici che possono risolvere il problema dei trigger point nella zona schiena, cervicale, collo.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Claudio, il rimedio omeopatico di questa pagina maggiormente somigliante ne può combattere i sintomi. Ovviamente la prescrizione giusta la può stabilire solo un medico omeopata, previa visita. Cordiali saluti.
Stefania dice
Buonasera, sto prendendo rhus toxicodendron e Bryonia ma non ho capito bene l’alternanza a cui si riferisce cioè un giorno l’una e un giorno l’altra oppure l’alternanza deve essere durante lo stesso giorno cioè una dose dell’uno e una dose dell’altro per un totale di sei dosi?
La ringrazio in anticipo se vorrà gentilmente farsi carico della risposta.
Cordiali saluti
Stefania
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Stefania, in alternanza significa che una volta si assume un rimedio e la volta successiva si assume l’altro, rispettando la frequenza prescritta delle somministrazioni. Cordiali saluti.
Maria dice
Trovo la descrizione dei rimedi omeopatici e “drenanti” esplicativa e molto interessante soprattutto normalmente difficile da reperire in un unico ambito .
È la prima volta che vi leggo
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Maria, relativamente ai drenanti è utile sottolineare che essi possono fornire un aiuto molto prezioso. Quando un emuntorio dell’organismo, vale a dire un organo o un apparato di eliminazione (fegato, reni, ecc.), lavora in modo insufficiente, quando un sistema ghiandolare o tissutale è deficiente, o quando un trattamento omeopatico, quantunque ben scelto sul massimo grado si similitudine, non produce i risultati attesi, anzi si assiste al contrario ad un aggravamento o alla comparsa di nuovi disturbi, allora può essere necessario stimolare gli organi emuntori per mezzo di rimedi dei quali si conosce il tropismo organico o l’analogia fisiologica. Tale tecnica, denominata «drenaggio», che permette alle tossine messe in circolo dal rimedio omeopatico di esteriorizzarsi, così da venire eliminate dall’organismo, può essere essenzialmente espletata o con rimedi omeopatici che presentano le affinità verso il determinato organo o con fitoterapici, più precisamente con gemmoterapici (i macerati glicerici di gemme vegetali fresche con diluizione alla prima decimale hahnemanniana), o con organoterapici (gli estratti ghiandolari e tissutali omologhi diluiti e dinamizzati). Va comunque annotato che praticamente tutti i rimedi omeopatici in bassa diluizione (ad es. fino a 7CH) hanno una buona e generalizzata base drenante. Invece, nei casi strettamente necessari può essere utile ricorrere a specifici rimedi omeopatici in grado di stimolare l’organo deficitario (ad es. i reni verranno stimolati da Berberis, Solidago…, il fegato da Carduus marianus, Chelidonium, Taraxacum…, la pelle da Fumaria, Saponaria, Viola tricolor…, le vene vengono tonificate da Aesculus hippocastanum, Hydrastis, Viburnum…, le mucose rinofaringee da Allium cepa, Euphrasia, Sabadilla, Kali iodatum… e così via), oppure, come detto, a gemmoterapici o organoterapici. Continui a visitare il sito che è in costante aggiornamento e dove quindi potrà trovare nuove ed interessanti pubblicazioni, comprese le risposte ai commenti dei visitatori. Cordiali saluti.
Michela dice
Gentile dottoressa,
Soffro di artrosi e degenerazione delle cartilagini del ginocchio. Il medico mi ha ordinato cartilago comp. , Iniezioni sottocutanee 2 v. a settimana. Fanno qualcosa ma non risolvono e i dolori continuano a peggiorare. Esistono rimedi più efficaci?
Grazie per la sua attenzione.
Michela
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Michela, l’Omeopatia può riuscire ad ottenere dei buoni risultati nel contrastare l’artrosi, il processo degenerativo ed i dolori che essa comporta, sempreché si individui il rimedio omeopatico “giusto”, ossia quello maggiormente somigliante, nelle caratteristiche e nella sintomatologia, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ciò, com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Il presente articolo riporta i principali rimedi omeopatici che vengono più spesso prescritti nelle sindromi dolorose dell’apparato osteoarticolare e muscolare, si tratta cioè di rimedi che rispondono bene in un’alta percentuale di casi. A titolo informativo, i rimedi omeopatici da prendere in considerazione potrebbero essere Bryonia (rimedio tipico dell’artrite e dell’artrosi) e Rhus toxicodendron (rimedio principalmente dell’artrosi), od anche una loro associazione, in uso alternato, che in genere produce i risultati migliori. Ma potrebbe essere adatto anche qualche altro rimedio omeopatico, laddove contempli una sintomatologia di copertura maggiormente somigliante. Sempre a titolo informativo, potrebbe essere altresì utile aggiungere un trattamento gemmoterapico, con, ad esempio, la triade antiartrosica Pinus montana M.G. D1, Ribes nigrum M.G. D1, Vitis vinifera M.G. D1, od anche uno solo di questi. Le consiglio comunque di fare sempre riferimento al suo medico. Cordiali saluti.
Rico dice
Buongiorno,
mi è stata diagnosticata da qualche tempo la fibromialgia e per evitare l’utilizzo elevato di medicamenti con forti indicazioni ho deciso di diminuire le dose farmacologiche e compensare con Belladonna (diluizione), Ribes Nugrum (tintura madre), Salice bianco (tintura madre) e Verbena sempre tintura madre.
Per la questione legata alla serotonina integro con la Griffonia 5-htp. Inoltre faccio uso di curcuma (3g) e zenzero (4g) con un pizzico di pepe nero. Infine prendo delle compresse integrative di artiglio del diavolo. Mi attengo scrupolosamente ala posologia indicata. Intravvede possibili ulteriori integrazioni per completare il quadro o questo possibile soluzione è, a suo modo di vedere, corretta?
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Rico, solo la visita di un medico omeopata potrà stabilire qual è la terapia giusta per la sua persona e per il suo quadro clinico. Per i preparati fitoterapici, dia anche un’occhiata all’articolo “Stop reumatismi-nevralgie-ecc.” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Cordiali saluti.
Samantha dice
Buongiorno, mio marito di 44 anni soffre di ernia del disco. In questi giorni ha una fase acuta di dolore che si è alleviata di poco con punture di cortisone. Ha anche un grave problema al ginocchio destro (operato due volte con protesi) e soffre di periartrite (spalle e gomiti). Purtroppo fa un lavoro faticoso e di stare a riposo non se ne parla. Vorrei trovare un rimedio omeopatico. I dolori sembrano arrivare all’improvviso e quello al ginocchio si presenta spesso dopo un breve riposo fisico.Mi può dare qualche consiglio. Grazie infinite
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Samantha, relativamente all’Omeopatia, le note descrittive che accompagnano ciascun rimedio del presente articolo, pur se sintetiche, possono essere opportunamente valutate per individuare il rimedio omeopatico meglio somigliante, ossia il rimedio che contempla la sintomatologia maggiormente somigliante a quella del paziente. Ciò, com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Ad esempio, a titolo informativo, nella fattispecie potrebbero essere presi in considerazione rimedi come Aconitum napellus, Belladonna, Ledum palustre, Pulsatilla, oppure, come riportato sempre nell’articolo, Bryonia e Rhus toxicodendron, che in genere producono dei buoni risultati nell’uso alternato, pur essendo due rimedi omeopatici con modalità praticamente opposte. In diversi viene associato qualche gemmoterapico della Fitoterapia rinnovata (trattasi di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana, che si pongono a cavallo tra la Fitoterapia classica e l’Omeopatia), in gocce, come la triade anti-reumatica Pinus montana M.G. D1, Ribes nigrum M.G. D1, Vitis vinifera M.G. D1. Relativamente alla Fitoterapia classica, sono diversi i preparati che possono risultare utili, come quelli di cui all’articolo “Stop reumatismi-nevralgie-ecc.” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Risultano altresì efficaci in uso esterno le pomate all’Artiglio del diavolo o all’Arnica montana. L’alimentazione consigliata è quella ricca di vitamine (in particolare A/beta-carotene, gruppo B, C, D, E), di sali minerali (in particolare magnesio) e di acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6 non ossidati dal calore), che combattono meglio i processi infiammatori. Se lei intende avvalersi dell’Omeopatia e del Naturale, le consiglio comunque di non fare da sola, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al caso specifico di suo marito. Cordiali saluti.
Matteo dice
Gentile dottoressa, soffro da ormai 7 anni di una artrite indifferenziata, ho provato svariate cure, tradizionali e non, comprese quelle omeopatiche traendone pochi vantaggi.Sono arrivato all’assunzione di Metotrexato e Etoricoxib, che risultano carichi di controindicazioni ma soprattutto non mi danno nessun effetto positivo.Navigando in internet ho letto con interesse il suo sito, ho visto che in altri siti si parla di estratto di formica.Mi sa dare qualche indicazione in merito, i modo da poter tornare dall’omeopata conquslche conformazione in più. Ho 42 anni, i miei dolori sono stati sempre migranti, e l’unico dolore limitante è sul polso sx che ormai è sempre gonfio, spesso da non far intravvedere più vene e tendini e appunto limitante nel movimento e con importante edema osseo diagnosticazo dal reumatologo.Il dolore è un bruciore continuo e la sera si fa sempre più pungente fino a tarda sera (24/1), a mio avviso migliora leggermente con il freddo, invece peggiora con una pur moderata esposizione al sole.
La ringrazio anticipatamente per quanto potrà aiutarmi.
Saluti.Matteo.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Matteo, il rimedio omeopatico Formica rufa si ottiene dalla tintura di acido formico. Le principali organospecificità sono: articolazioni, polmoni, stomaco, intestino, pelle, allergie. Le principali indicazioni cliniche sono: artriti e artrosi, slogature, mialgie, nevralgie, nevriti, gotta, emicrania, ulcera gastrica e duodenale, disturbi digestivi e urinari, enterite, asma allergico, eczemi, orticaria. I principali sintomi patogenetici relativamente ai reumatismi sono: dolori che appaiono bruscamente, che sono erratici con agitazione, che peggiorano con il movimento e migliorano con la pressione, che generalmente sono più intensi a destra; dolori brucianti che peggiorano lavandosi con acqua fredda. Pertanto se lei si riconosce in tali caratteristiche, allora Formica rufa può considerarsi il rimedio adatto a lei. Altrimenti occorrerà individuarne un altro rimedio maggiormente somigliante, che potrebbe trovarsi proprio in quest’articolo. Ad esempio, potrebbero interessare rimedi omeopatici come Actaea spicata, Apis, Arsenicum album, Bryonia, Caulophyllum, Causticum, Colchicum, Lithium carbonicum od altri. Ripeto, il rimedio che rispecchia meglio la sintomatologia del paziente potrà fornire i risultati migliori. Ovviamente il medico omeopata potrà garantire la scelta giusta. Cordiali saluti.
Angela dice
Salve dottoressa.
Soffro da più di un decennio di mal di schiena, nonostante sia stata operata di ernia discale L5S1.
Ho anche fatto una terapia per artrite reumatoide per molti anni.
Ora ho voluto provare co l.omeopatia. L. Omeopata mi ha prescritto arnica planta tota rh D 20 , 1puntura al dì ,rux toxicodendron D 3 da alternare con aconitum baronia gocce 15 / volta. dose unica di sepia MK. Ho anche fatto un trattamento dall.osteopata come mi è stato suggerito . Da ieri ( secondo giorno di cura) ho avuto un aggravamento. Oggi sono bloccata completamente e immobile a letto. È normale secondo lei?
Grazie in anticipo per la risposta
Angela
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Angela, potrebbe trattarsi del temporaneo aggravamento omeopatico. Informi comunque il medico omeopata curante. Cordiali saluti.