Si valuta che circa il 60% della popolazione italiana soffre di disturbi gastrici dopo aver mangiato, che nella maggioranza dei casi sono occasionali o transitori e consistono essenzialmente in bruciore, acidità di stomaco, eruttazioni, flatulenza, sensazione di dolore, ecc. Le situazioni croniche in genere sottendono patologie molto più importanti ed in questi casi i disturbi aumentano di intensità e di durata, al punto da limitare o inibire le capacità lavorative e sociali delle persone che ne sono affette.
Il fenomeno ha senz’altro tra i suoi fattori predisponenti alcuni comportamenti negativi che accompagnano la nostra esistenza, quali lo stress sia fisico che emozionale, i ritmi frenetici della vita, gli stili alimentari sbagliati comportanti l’uso di cibi troppo conditi e consumati in fretta, le cattive abitudini personali come il fumo e l’alcool, l’abuso di alcune tipologie di farmaci come gli antinfiammatori, ecc.
I disturbi gastrici più comuni sono essenzialmente i seguenti.
L’aerofagia che è la difficoltà digestiva consistente nella eccessiva deglutizione di aria durante i pasti che provoca un rigonfiamento gassoso dell’addome, il più delle volte doloroso, con conseguente meteorismo e frequenti eruttazioni e flatulenze. Spesso è semplicemente la conseguenza di cattive abitudini alimentari, come l’uso eccessivo di bevande gassate, di bicarbonato e di chewingum, o il consumo troppo frettoloso dei pasti.
Il meteorismo che è l’eccessiva produzione e accumulo di gas nel tratto digestivo, più usualmente nel tratto intestinale, che causa spasmo e distensione dell’addome.
La flatulenza che è la miscela di gas intestinali rilasciata all’esterno attraverso l’ano, accompagnata solitamente da un suono caratteristico e da un odore sgradevole. Può essere la manifestazione tipica dell’aerofagia oppure essere dovuta ad un aumento dei processi fermentativi o putrefattivi, che provocano un’eccessiva sintesi di gas a livello gastrointestinale, in conseguenza dell’assunzione di alcune tipologie di alimenti o di farmaci.
L’eruttazione che è l’espulsione rumorosa, attraverso la bocca, dei gas presenti nello stomaco. Può essere una manifestazione tipica dell’aerofagia oppure essere associata ad una indigestione o ad altri disturbi gastrici.
La pirosi che è la sensazione di bruciore allo stomaco, avvertita dietro lo sterno, che si irradia verso la gola, dovuta all’eccessiva risalita dei succhi gastrici, particolarmente acidi. La sintomatologia è piuttosto comune e può essere occasionale, quando è dovuta ad es. ad una cattiva digestione, all’assunzione di alimenti irritanti o di particolari farmaci, oppure ripetitiva, quando è associata a patologie come il reflusso gastroesofageo che può avere diverse cause come l’incontinenza dello sfintere gastroesofageo, l’ernia iatale o la diminuzione del tono della muscolatura esofagea e/o gastrica. La pirosi, comunemente chiamata acidità di stomaco, il più delle volte si presenta poco dopo i pasti o a lunga distanza da questi ed è favorita da particolari posizioni come quella sdraiata che si assume durante il riposo notturno.
La dispepsia che è l’alterazione della funzione digestiva gastrica o intestinale, comunemente chiamata digestione difficile, caratterizzata da pesantezza di stomaco, sonnolenza, mal di capo dopo i pasti. Talora si presentano dolore o fastidio cronico alla parte addominale superiore o retro-sternale, aerofagia, flatulenza, pirosi gastrica, borborigmi, nausea, vomito. Può essere di natura organica, come ad es. con la gastrite acuta e cronica, o funzionale, come ad es. con l’ulcera gastrica.
La gastrite che è l’infiammazione, acuta o cronica, della mucosa dello stomaco. Spesso è causata da cattive abitudini alimentari, quali l’abuso di alcool, spezie e cibi irritanti per la mucosa gastrica. La forma acuta è caratterizzata da lesioni erosive, per cui generalmente i sintomi sono acidità, bruciore e crampi allo stomaco, nausea e vomito. La forma cronica manca della componente erosiva, per cui in genere è silente ed i sintomi sembrano quelli della cattiva digestione. Può degenerare in ulcera peptica o in patologie molto più gravi.
L’ulcera gastrica che è l’erosione della mucosa gastrica o nei casi più gravi la perforazione della parete dello stomaco. Le cause della malattia non sono completamente note. L’ipotesi più accreditata è quella di una diminuzione della resistenza della mucosa gastrica all’aggressività del succo gastrico che è particolarmente acido. Quasi sempre l’ulcera gastrica è preceduta dalla gastrite, in cui la mucosa infiammata ha una ridotta capacità di secrezione di bicarbonato nel muco protettivo. In moltissimi casi si riscontra la presenza del batterio Helicobacter pyroli al di sotto della mucosa che provoca una reazione infiammatoria e una lesione del tessuto epiteliale locale. Altri fattori predisponenti possono essere gli abusi di alcool, caffeina, fumo, grassi, farmaci ed altro, come pure la matrice genetica e particolari condizioni emotive. I sintomi sono dolore epigastrico che si vivacizza con l’assunzione di cibo, nausea, vomito, anemia sideropenica (da carenza di ferro) legata alle emorragie.
L’ulcera duodenale che è la lesione in uno o più punti della mucosa del duodeno, più frequentemente del primo tratto del duodeno e per questo è detta anche ulcera bulbare. E’ molto più frequente dell’ulcera gastrica. Anche stavolta si ritiene che la causa della malattia sia strettamente collegata ad un’ipersecrezione acida della mucosa gastrica unita ad una ridotta capacità della mucosa duodenale di secrezione di bicarbonato nel muco protettivo. I fattori predisponenti ed i sintomi sono essenzialmente gli stessi dell’ulcera gastrica, con la differenza che il dolore è sempre migliorato dall’assunzione di cibo. Si parla di ulcera gastroduodenale quando sono interessati stomaco e bulbo duodenale, cioè il tratto digerente superiore.
L’ulcera peptica è la lesione singola o multipla che colpisce oltre la mucosa e sottomucosa del tratto digerente superiore, come stomaco e bulbo duodenale, anche la seconda parte del duodeno e l’esofago, in quest’ultimo caso soprattutto in presenza di reflusso acido. Gli uomini ne sono maggiormente colpiti rispetto alle donne (rapporto 3:1). I fattori predisponenti ed i sintomi sono essenzialmente gli stessi dell’ulcera gastrica e dell’ulcera duodenale. Anche l’infezione dal batterio Helicobacter pyroli, più diffusa ove sussistono condizioni di scarsa igiene ambientale, è causa della malattia.
Per gastralgia si intende il dolore vivo all’epigastrio (regione del torace compresa tra l’estremità inferiore dello sterno e le due arcate costali), con possibile irradiazione alle zone circostanti, che solitamente è di tipo acuto, trafittivo, spastico, crampiforme. La gastralgia può essere dovuta a diverse cause, tra cui le più frequenti sono la gastrite, l’ulcera gastrica, l’ulcera duodenale, l’ulcera gastroduodenale, l’ulcera peptica.
Per trattare i vari disturbi gastrici sono validi anche molti preparati fitoterapici, come quelli consultabili agli articoli “Digestione facile” e “Digestione senza tante arie” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”.
Principali rimedi omeopatici
Abies nigra 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dispepsia e gastrite con sensazione di avere un corpo solido a livello dell’epigastrio e di freddo allo stomaco. La gastralgia (dolore vivo all’epigastrio) compare sempre dopo aver mangiato ed è causata da abusi di tè o di tabacco. Stipsi con bruciore del retto.
Anacardium orientale 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Gastrite ed ulcera duodenale con sensazione di vuoto allo stomaco, di nausea e vomito. Il dolore sopraggiunge a digiuno e migliora dopo aver mangiato. La digestione è lenta e con sensazione di pienezza. Alito cattivo, gusto sgradevole, secchezza della bocca e della gola, lingua bianca e ruvida, stipsi nervosa. Miglioramento evidente e immediato di tutti i disturbi mangiando.
Antimonium crudum 4CH: 3 granuli ogni 1-3 ore. Indigestione, dispepsia, gastrite acuta con eruttazioni e dolori all’epigastrio. Colite, diarrea. E’ il rimedio della nausea, del vomito e dei disturbi digestivi in seguito ad abusi alimentari. La lingua è ricoperta da una patina bianca ed il soggetto ha una sensazione di pienezza e di avversione per qualsiasi cibo. Aggravamento con il caldo, l’acqua ed il cibo. Miglioramento all’aria aperta e con il riposo.
Argentum nitricum 6CH: 3 granuli ogni 1-3 ore. Dispepsia, gastrite, ulcera gastrica con bruciore all’epigastrio, acidità, aerofagia, reflusso gastroesofageo, flatulenza, meteorismo, fitte allo stomaco come da schegge di vetro, diarrea emotiva. Nausee dopo ogni pasto con sforzi infruttuosi di vomitare. Flatulenza eccessiva. Eruttazioni brucianti immediatamente dopo i pasti, che alleviano momentaneamente. Desiderio di cibi molto dolci, in particolare di cioccolato. E’ un rimedio utile nei casi di disturbi gastrici dovuti a tensione psichica prima di affrontare una qualsiasi difficoltà. Miglioramento con la pressione, all’aria aperta e con l’aria fredda. Aggravamento con il caldo e con l’ingestione di dolci che però il soggetto desidera.
Arsenicum album 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dispepsia, gastrite, reflusso gastroesofageo, ulcera gastrica con dolore violento e bruciante che migliora solo con applicazioni calde. Colite, enterite acuta, emorroidi, ragadi anali. Il soggetto è agitato ed inquieto, ha senso di debolezza generale, eruttazioni frequenti e le mucose secche. Possibile desiderio di dolciumi. Il dolore allo stomaco si manifesta soprattutto dopo aver mangiato e/o durante la notte. E’ aggravato dal cibo ed ha sete di acqua fredda che però spesso vomita.
Asa foetida 6CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Meteorismo, dispepsia, gastrite con eruttazioni accompagnate da spasmi esofagei, forte distensione dello stomaco e dell’intestino. Peristalsi eccessiva e tendenza alla diarrea. Le eruttazioni sono continue ed esplosive. La flatulenza e le feci sono particolarmente maleodoranti. Aggravamento notturno.
Belladonna 4CH: 3 granuli ogni 3-6 ore. Gastrite e ulcera gastroduodenale con dolore violento ed improvviso. Coliti con coliche accompagnate da stitichezza. Il soggetto ha rigurgiti frequenti, senso di pienezza e di dilatazione, pirosi, nausea e voglia di vomitare soprattutto all’inizio di un pasto o all’aria aperta. Il dolore allo stomaco è aggravato dalla pressione.
Bismuthum subnitricum 5CH: 3 granuli ogni 2 ore. Gastrite, ulcera gastrica. Dolore allo stomaco con nausea dopo ogni pasto e stimolo a vomitare. Gusto amaro, bruciore con senso di riempimento e molte eruttazioni di odore putrido, borborigmi. Coliche intestinali, diarrea. I sintomi migliorano bevendo acqua fredda e peggiorano mangiando. I dolori, che si irradiano al rachide, migliorano stirandosi e piegandosi all’indietro.
Calcarea carbonica 4CH: 3 granuli da 1 a 3 volte al dì. Dispepsia, gastrite cronica, disturbi digestivi dei lattanti durante la dentizione con dermopatia. Rigurgiti acidi, reflusso gastroesofageo, nausea e vomito acido, eruttazioni rumorose e continue dopo ogni pasto, pirosi, meteorismo, dolore e senso di pressione allo stomaco anche a digiuno. Diarrea acida, coliche epatiche, calcolosi biliare. Desiderio di dolciumi.
Carbo animalis 6CH: 3 granuli ogni 3-6 ore. Pirosi, rigurgiti, crampi allo stomaco, flatulenza, gonfiore dopo i pasti, sensazione di peso anche a digiuno, atonia gastrica, dispepsia, gastrite. Disgusto verso gli alimenti grassi che non vengono digeriti. Stipsi o diarrea fetida, emorroidi.
Carbo vegetabilis 4CH: 4 granuli dopo i pasti. Gastrite, dispepsia, atonia gastrica, disturbi gastrici vari. Stitichezza o diarrea con feci fetide e sensazione di bruciore, emorroidi. Pirosi, rigurgiti, reflusso gastroesofageo, flatulenza eccessiva, meteorismo, crampi allo stomaco con bruciori, gonfiore alla parte superiore dell’addome (sopra l’ombelico), sensibilità all’epigastrio, sensazione di pressione. E’ uno dei migliori rimedi per la flatulenza. Possibile desiderio di dolciumi.
Chamomilla 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Dispepsia, disturbi gastrici vari, gastralgia psicogena, pirosi, rigurgiti, reflusso gastroesofageo, gonfiore addominale, flatulenza, meteorismo, coliche flatulenti molto dolorose, gastroenteriti infantili. Soggetto irritabile e nervoso, intollerante al dolore.
China 6CH: 3 granuli ogni 3-6 ore. Dispepsia, gastrite, eruttazioni, pirosi, reflusso gastroesofageo, meteorismo, flatulenza, borborigmi, gusto amaro, ipotonia gastrica, sensazione di gonfiore addominale, sensibilità all’epigastrio. Le eruttazioni e la flatulenza non danno alcun sollievo. Spesso diarree spossanti dopo ogni pasto. Desiderio di dolciumi. Peggioramento con freddo, correnti d’aria, umidità.
Hydrastis 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Dispepsia, gastrite, indigestione da atonia gastrica specie negli anziani. Stipsi con disturbi epatici. Lingua gialla e gonfia che mantiene l’impronta dei denti, gusto pepato. Gli alimenti quali pane e legumi provocano eruttazioni acide. Senso di debolezza e di vuoto allo stomaco costante, con sensazione di svenimento. Dolore all’ipocondrio destro.
Ignatia amara 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Disturbi gastrici in soggetti nevrotici, emotivi, malinconici, instabili. Dispepsia, aerofagia, singhiozzo, nausea, vomito, reflusso gastroesofageo. Senso di vuoto, di debolezza e crampi allo stomaco a digiuno. Coliche addominali, spasmi delle vie biliari, stipsi con stimoli inefficaci, possibile diarrea, emorroidi pruriginose. I sintomi peggiorano con il freddo, dopo il pasto, con il movimento prolungato. Migliorano con il caldo moderato, durante il pasto, con il cambio di posizione.
Iris versicolor 4CH: 3 granuli 3 volte al dì. Dispepsia, gastrite, reflusso gastroesofageo. Epatopatie, pancreatite. Bruciori violenti al tubo digerente, rigurgiti acidi, salivazione, dolori di stomaco, emicrania, vampate di calore alla testa, rossore del viso. I sintomi si presentano nei giorni di riposo lavorativo.
Kalium bichromicum 5 CH: 3 granuli ogni 3-6 ore. Dispepsia, gastrite, ulcera gastrica. Dolore trafittivo che si irradia al rachide e che migliora mangiando. Nausea, vomito e bruciore di stomaco dopo mangiato e dopo aver bevuto birra. Le eruttazioni danno sollievo. Senso di pienezza e di pressione allo stomaco.
Kalium carbonicum 6CH: 3 granuli ogni 3-6 ore. Atonia e insufficienza gastro-epatica. Dispepsia di persone anziane. Rigurgiti frequenti e acidità di stomaco con sensazione di pienezza, di pressione e di grande gonfiore all’epigastrio subito dopo i pasti, reflusso gastroesofageo. Meteorismo e flatulenza eccessiva. Ogni alimento assorbito, solido o liquido, sembra mutarsi in gas. Eruttazioni acide al mattino o dopo mezzanotte. Nausee costanti che peggiorano stando coricati e dopo ogni emozione. Bocca molto secca. Dolori che si irradiano all’inguine. Coliche flatulenti, stipsi con falsi stimoli. Possibile desiderio di dolciumi. Aggravamento con il freddo e dopo il pasto. Miglioramento con il caldo e durante la giornata.
Lycopodium 4CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Dispepsia, gastrite cronica, astenia gastrica, eruttazioni acide, pirosi, rigurgiti, reflusso gastroesofageo, borborigmi, meteorismo, flatulenza, gonfiore addominale maggiormente avvertito nella parte bassa dell’addome. Problemi digestivi per insufficienza epatica, stipsi spastica, emorroidi sanguinanti. Senso di sazietà e di pienezza dopo pochi bocconi, nonostante l’appetito. Desiderio di dolciumi. I cibi elaborati, le carni grasse, le cipolle, le ostriche, i crostacei, il vino sono mal tollerati. I dolori di stomaco sono migliorati dal calore del letto e di sera. Sintomi periodici.
Nitricum acidum 9CH: 3 granuli una volta al dì. Dispepsia. Gastrite. Ulcera peptica gastroduodenale con possibili sanguinamenti. Bruciori e dolori di stomaco pungenti come schegge. Dolori all’ano, ragadi anali, emorroidi estremamente dolorose. Peggioramento durante e dopo i pasti, con latte e cibi grassi, di notte. I soggetti ricchi di pigmenti sono più reattivi al rimedio.
Nux moschata 5 CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dispepsia da atonia gastrica. Gastrite acuta. Gastroenterite. Flatulenza estrema, secchezza della bocca, singhiozzo, sonnolenza invincibile, assenza di sete. Sensazione di masso allo stomaco e gonfiore all’epigastrio principalmente dopo i pasti. Stipsi e diarrea si alternano.
Nux vomica 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Disturbi gastrici in soggetti irritabili con uno stile di vita contraddistinto da esagerazioni. Dispepsia, gastrite acuta o cronica, ulcera gastroduodenale su basi spastiche. Stipsi spastica, colite spastica, possibile diarrea, emorroidi sanguinanti. Eruttazioni, rigurgiti, reflusso gastroesofageo, singhiozzo, nausea, vomito, dolori e bruciori di stomaco, senso di pesantezza e di gonfiore all’epigastrio, flatulenza, meteorismo, sonnolenza dopo i pasti, lingua bianco-giallastra, alito cattivo al risveglio. Possibile desiderio di dolciumi. Aggravamento dopo i pasti.
Phosphoricum acidum 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dispepsia da atonia gastrica in soggetti sottoposti a forte stress fisico e mentale e colpiti da depressione. Frequente sensazione di peso allo stomaco, digestione lenta, pirosi, reflusso gastroesofageo, meteorismo, diarrea indolore non debilitante. Miglioramento con il calore o dopo un breve sonno.
Phosphorus 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Reflusso gastroesofageo, gastrite, ulcera gastroduodenale. Senso di vuoto allo stomaco. Dolore a digiuno. Fame impellente anche di notte. Desiderio di cibo freddo che però viene vomitato. Lingua ricoperta da patina bianca. Bruciore intenso all’epigastrio accompagnato da frequenti crisi di vomito. Flatulenza e meteorismo. Stipsi e diarrea si alternano. Miglioramento temporaneo mangiando, soprattutto dopo l’assunzione di bevande fredde.
Pulsatilla 6CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Dispepsia e gastrite con gusto cattivo, bocca appiccicosa, assenza di sete. Epatopatie, gastroenterite. Sensazione di pienezza e di pressione all’epigastrio per lungo tempo dopo i pasti. Tendenza al vomito, lingua secca e ricoperta da una patina. Flatulenza e meteorismo. Miglioramento all’aria aperta e con il movimento. Peggioramento durante il riposo e con il calore nonostante la freddolosità che è una caratteristica.
Rauwolfia 4CH: 4 granuli 1-2 volte al dì. Dispepsia, gastrite, gastroenterite. Pirosi, sensazione di pienezza e di pressione allo stomaco dopo i pasti, inappetenza, spasmi gastrici, gusto piccante in bocca, flatulenza maleodorante. Peggioramento con il calore. Miglioramento con il movimento all’aria aperta.
Robinia pseudoacacia 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dispepsia fermentativa. Pirosi dovuta ad una ipersecrezione di acido cloridrico, con possibili vomiti e cefalea. Eruttazioni acide, reflusso gastroesofageo, sensazione di pressione allo stomaco, coliche flatulenti. Migliora mangiando e peggiora di notte.
Sabadilla 6CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Indigestione, gastrite, gastroenterite. Pirosi, vomito e dolori gastrici. Periodicità dei sintomi. Peggiora all’aria fresca, con l’umidità, con il riposo e di notte. Migliora con il calore.
Sanguinaria 4CH: 3 granuli 3 volte al dì. Gastrite e reflusso gastroesofageo con tosse secca notturna. Sensazione di bruciore a stomaco ed esofago, unita a secchezza di bocca e gola, sete, nausea, aerofagia, alternanza di stipsi e diarrea. Emorroidi. La sintomatologia si completa con emicranie e ondate di calore, rossore della pelle, caratteristiche del rimedio. Miglioramenti con l’emissione di eruttazioni e gas intestinali.
Sepia 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Gastrite ed enterite. Dispepsia con flatulenza, pirosi, nausea soprattutto mattutina e all’odore di cucina. Ptosi dello stomaco che provoca sensazioni di vuoto e di stiramenti dolorosi. Gonfiore addominale con borborigmi e flatulenza. Sensazione di pesantezza pelvica a ogni movimento, sensazione di vuoto dopo l’evacuazione. Stipsi ed anche stipsi delle donne incinte. Lingua sporca. Bocca amara ed a volte con gusto di salato. Possibile desiderio di dolciumi. Può essere presente intolleranza per il latte, indigeribilità dei grassi ed a volte del pane. Fegato ingrossato, dolente, pesante e sensibile. Cistifellea dolorosa alla palpazione. Emorroidi. Stipsi con sensazione di “palla nel retto”. Peggioramento con il freddo e nel dopo pranzo.
Sulphur 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dispepsia. Alito fetido e lingua con patina biancastra, a volte con vescicole sulla punta. Afte. Congestione epatica per stasi della circolazione portale. Fegato ingrossato. Epatopatie. Alterazione dei processi assimilativi e di disintossicazione. Flatulenza e meteorismo. Desiderio di dolciumi. Diarrea, specie mattutina, alternata a stipsi. Stipsi o evacuazioni dure, nodose e insufficienti. Infiammazione all’ano con prurito, bruciore e dolore. Emorroidi.
Sulphuricum acidum 4CH: 3 granuli 3 volte al dì. Gastrite e ulcera gastroduodenale. Debolezza di stomaco, bruciori, eruttazioni acide, reflusso gastroesofageo, alitosi. Dolori epigastrici e retrosternali. Il bruciore non migliora con il pasto. Peggioramento con il freddo umido e con bevande fredde. Miglioramento con il calore e con bevande calde. E’ il rimedio dei disturbi gastrici dovuti agli abusi di alcool.
Esperienze
Esperienza n. 1. Soggetto con dolore nella regione epatica, con digestione particolarmente difficile, ipocondriaco e sempre di cattivo umore, trattato con Nux vomica 4CH Lycopodium clavatum 4CH, assunti a giorni alterni alla dose di 4 granuli 3 volte al dì, per 2 mesi.
Esperienza n. 2. Dispepsia, bruciore e dolore di stomaco, aerofagia, eruttazioni continue ed esplosive, disturbi da meteorismo, in un soggetto caratterizzato da ansia anticipatoria, aggravato di notte e dal caldo. Si è praticato il trattamento con Argentum nitricum 6CH, alternato con Asa foetida 6CH, alla dose di 3 granuli per volta a distanza di 4 ore l’una dall’altra, per una settimana. Successivamente 3 granuli dell’uno al mattino e 3 granuli dell’altro rimedio alla sera, per 2 mesi.
Esperienza n. 3. Soggetto facilmente irritabile, stressato dal superlavoro, debole di concentrazione, affetto da pirosi, aerofagia, flatulenza, sonnolenza dopo i pasti e insonnia di notte, digestione difficile, spasmi gastrici, vertigini, cefalee congestive. E’ stato trattato con Nux vomica 4CH e Rauwolfia 4CH, 3 granuli ogni 3 ore, alternando i rimedi. Dopo 3 giorni i tempi di somministrazione sono stati portati a 6 ore per altri 3 giorni. Dopo si è passati ad un rimedio al mattino e l’altro alla sera per 2 mesi.
N.B.: le diluizioni e le posologie riportate nel presente articolo, tra le più indicate in letteratura, hanno solo carattere orientativo e non intendono, né possono, sostituire alcuna prescrizione medica. Sarà il medico omeopata a stabilire le entità terapeutiche più appropriate ed a prescrivere la cura che si lega al singolo caso (rimedi, diluizioni, posologie, tempi).
(*) V. Note esplicative e la home-page della sezione.
Nicola dice
Gent.a dott.ssa Volpe
La ringrazio per i consigli, vivo a Roma e vorrei sapere se può indicarmi un medico omeopata bravo di sua conoscenza a Roma o anche in un’altra città.
Il mio quadro clinico rispecchia molto l’argentum nitricum specialmente dopo aver letto le caratteristiche, per cui vorrei provare con quello ma sentendo prima il parere di un medico omeopata.
La ringrazio
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Nicola, mi dispiace non poterla aiutare, come le ho già detto sono solo un’appassionata ed una studiosa di omeopatia. Se non ha altri riferimenti, potrebbe provare a rivolgersi ad una farmacia di fiducia con vendita omeopatica per essere indirizzato verso un bravo medico omeopata, che sicuramente esisterà nella sua zona. Cordiali saluti.
Nicola Illuzzi dice
Gent.ma dott.ssa Rita della Volpe
Sono Nicola
complimenti per le sue risposte, vorrei sottoporle il mio caso
Da più di 10 anni soffro di reflusso gastroesofageo, con diagnosi di ernia irata le e per un periodo esofagi te da reflusso
Curato per molti anni con Pantorc e Lansox e tuttora in cura con Lansox 15
Ho provato diverse cure omeopatiche ma senza nessun risultato
Vorrei sapere dove esercita e se posso fare una visita con lei, nel frattempo le riassumo qualche sintomo
Senza farmaci ho iper produzione di acidi gastrici con bruciori
Ho sempre flatulenza ed ora bocca impastata
Per un periodo circa 15 anni fa presi argentum nitricum per ansia anticipazione e stavo benissimo con l’ansia
Grazie per la sua attenzione
Nicola
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Nicola, sono solo un’appassionata ed una studiosa di omeopatia che cerca di fornire, attraverso il presente sito, informazioni oggettive e responsabili sui modi e sulle possibilità che l’omeopatia, e la medicina naturale in generale, è in grado di offrire. Venendo al suo disturbo, i rimedi omeopatici in grado di fornire un valido sollievo sono tanti e diversi, come avrà avuto modo di rilevare leggendo l’articolo. In genere tutti i più importanti rimedi che hanno come organo-specificità l’apparato digerente sono indicati anche per la malattia da reflusso gastroesofageo. Verifichi lei, avvalendosi delle note caratteristiche che accompagnano ciascun rimedio, quale presenta una sintomatologia più somigliante alla sua, condizione questa indispensabile per ottenere dei risultati positivi. Ad esempio tra i rimedi omeopatici frequentemente utilizzati troviamo Argentum nitricum (che tra l’altro le ha già giovato in passato), Calcarea carbonica, Ignatia amara, Iris versicolor, Kalium carbonicum, Nux vomica, Robinia pseudoacacia, Sanguinaria, Sulphuricum acidum, ecc. La cosa migliore sarebbe però di affidarsi ad un bravo medico omeopata, che sicuramente esisterà nella sua zona, per essere certi di ricevere una terapia ritagliata sul suo caso e sulla sua persona, secondo i canoni omeopatici e medici in generale. Anche la fitoterapia potrebbe fornire un valido contributo con più di un preparato, tra cui il gel di Aloe vera, che com’è noto è una pianta officinale dalle proprietà preziosissime. Sarebbe anche utile seguire anche alcune regole comportamentali ed alimentari, quali, ad esempio, adottare una dieta semplice e sana, evitando i pasti abbondanti e ricchi di grassi, limitando il consumo di alcool, caffè e spezie piccanti, bere molta acqua, ridurre l’eventuale sovrappeso, evitare i vestiti aderenti che possono aumentare la pressione sullo stomaco, dormire con la testa sollevata per ostacolare il reflusso, ecc. Grazie per i complimenti. Cordiali saluti.
Fabio dice
Gentile dottoressa Volpe,le vorrei esporre il mio problema:ho 25 anni e da piu’ di 2 anni soffro di un problema abbastanza imbarazzante…praticamente ,soprattutto quando sono in ambienti silenziosi(come aule universitarie,uffici,etc…)dopo circa un’oretta il mio stomaco(o colon,non so)comincia a gorgogliare forte,come lo scarico di un lavandino! :-) il tutto accompagnato da una specie di sensazione di fame…che poi fame non è(visto che non mi va di mangiare,in quei momenti e non è che se io mangio passa)…e questo si ripete ciclicamente ogni tot.minuti…ora,lei comprendera’ che questo mi provoca non poco imbarazzo!premetto che:vado in bagno regolarmente,e in modo normale(certo,se sono un po’ agitato mi viene un po’ di fastidio alla pancia,con conseguente aria,ma è sempre stato cosi’ da che sono nato),ho fatto molti esami clinici risultati normali:sangue,ecografia addome completo,esame feci,rx colonna(da cui è risultato disturbo intestinale),mangio praticamente le stesse cose da sempre,avevo pensato ad intolleranze varie(glutine,lattosio etc…)ma,considerato che:non ho diarrea o simile,ho provato a mangiare pasta ,pane,birra tutto insieme(per vedere se ci fosse qualche intolleranza al glutine) e vado in bagno in modo normalissimo,mi succede QUASI esclusivamente in luoghi”sensibili”,e spesso silenziosi,e soprattutto se ci penso,ho avuto altri disturbi legati allo stress(capelli secchi e diradati,dolori articolari e muscolari,dolori di pancia,inguinali,calo della concentrazione etc.etc.),sono arrivato alla conclusione che sia ansia…solo quella…e il mio apparato digerente ne risente,contraendo e rilassando la muscolatura…allora la mia domanda è questa:l’omeopatia mi puo’ aiutare contro i borborigmi?(durante i quali ho anche qualche crampo,simile a quelli della fame)…il medico di famiglia mi consiglio’ spasmomen somatico(che non funziono’)e valpinax gocce(che non ho cominciato ,per paura della dipendenza che potrebbe comportare,oltre agli altri effetti collaterali)esiste qualcosa di realmente efficace?aggiungo che al mattino(come ho sempre fatto)mangio poco o niente(ma non credo c’entri,visto che se non devo andare da nessun posto,tipo la domenica,non ho problemi),non mangio carne(ma pesce si),e sono dimagrito molto(piu’ di 30 kg)con la corsa e la moderazione nel mangiare…
spero mi possa aiutare a risolvere questo problema,che a volte mi condiziona la giornata!grazie dell’attenzione!
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Fabio, i borborigmi possono essere dovuti a diverse cause, tra cui la più ricorrente, avendo escluse le cause patologiche, è legata al fenomeno dell’aerofagia, ossia ad un’eccessiva deglutizione di aria durante i pasti che è spesso conseguenza di cattive abitudini alimentari, oppure di un consumo troppo frettoloso dei pasti, oppure ancora di ansia e stress. Ma in ogni caso, qualsiasi situazione emotiva caratterizzata da ansia e stress può essere in grado di creare molti problemi gastro-intestinali, tra cui certamente i borborigmi, con tutti i disturbi ad essi associati, i quali è bene ricordare sono comunque rumori prodotti dall’attività gastrica e intestinale, innescati da una progressione di gas all’interno del lume intestinale, che aumentano in condizioni di digiuno. L’omeopatia, che guarda più al malato ed ai suoi sintomi piuttosto che alla malattia, è in grado di trattare il disturbo sgradevole e fastidioso dei borborigmi con diversi rimedi, tra cui individuare quello (o quelli) che contiene una sintomatologia più somigliante a quella del paziente, dando quindi importanza alle modalità di insorgenza dei sintomi, alla loro localizzazione, ai disturbi associati, alle circostanze di aggravamento e di miglioramento, ecc. Ad esempio, solo a titolo orientativo, tra i principali rimedi omeopatici che vengono utilizzati in base alla sintomatologia predominante troviamo: Agaricus muscarius, Allium cepa, Aloe socotrina, Chamomilla, Ignatia amara, Nux vomica, Lycopodium, Sulphur, ecc. Si legga eventualmente gli articoli omonimi nella sezione del sito “Rimedi omeopatici” per individuare il rimedio a lei più somigliante. Sarebbe anche utile adottare alcune regole alimentari e comportamentali, che, unitamente allo scarico della tensione psichica, potrebbero fornire un valido contributo per ridurre la formazione di gas intestinale e quindi dei borborigmi, quali, ad esempio, ridurre i prodotti lievitati ed i legumi nella dieta, evitare i cibi elaborati e ricchi di zucchero, preferire le verdure cotte a quelle crude, mangiare lentamente e possibilmente seduti, evitare le bevande gassate e alcoliche, fare attività fisica ed altro. La invito infine a consultare l’articolo “Digestione senza tante arie” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove sono riportati diversi preparati fitoterapici dell’antica tradizione molto efficaci per un’azione carminativa (eliminazione dei gas da stomaco e intestino), anti-dispeptica e calmante, come, ad esempio, le tisane di anice, finocchio e melissa. Cordiali saluti.
stefanosky dice
grazie, con questo sito risolvo la maggiorparte dei problemi di salute generici a me e la mia famiglia.
grazi grazie grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Stefanosky, mi fa molto piacere sapere che trova utili i contenuti del sito per sé e per la sua famiglia, a testimonianza del buon lavoro di informazione che stiamo facendo circa le notevoli possibilità che la Natura offre per la cura della nostra salute e del nostro benessere. Tenga però presente che si tratta solo di informazioni e di approfondimenti, che non intendono quindi sostituire in alcun modo il ricorso al medico, che rimane sempre una figura centrale. Cordiali saluti.
Angelo dice
Salve dott.ssa Volpe,
volevo ringraziarla per i suggerimenti e condividere i miei risultati positivi con la salvia rimedi della nonna.Ora ho meno borborigmi ed eruttazioni a distanza di un paio di settimane.
Cordiali saluti.
Grazie.
Angelo
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Angelo, la sua testimonianza conferma ancora una volta che è possibile migliorare il proprio stato di salute e di benessere con i rimedi che la Natura ci mette a disposizione attraverso il mondo vegetale. Cordiali saluti.
Loredana dice
Gent.ma dott.ssa Volpe, da anni soffro di diversi disturbi gastro intestinali, ma solo da qualche giorno ho appreso di avere la gastrite ed ernia iatale con reflusso gastro esofageo (avviene molto di rado, perchè di mio mangio poco e sono molto attenta all’alimentazione), i sintomi che si verificano più spesso invece sono: stanchezza (se mangio qualcosa tipo cioccolata o mandarini, sento alcune volte che mi tolgono energia e sento proprio l’esigenza di stare a riposo; nausea, talvolta accompagnata da mal di testa, fasdio non definito allo stomaco non posso dire che trattasi di pesantezza, flautulenza, metoerismo. Talvolta, ho la necessità di eruttare. Sono un soggetto ansioso e stressato e soffro di insonnia da diversi anni. Ho bisogno spesso di mangiare (sono normopeso) e spesso avvero proprio la sensazione di fame. Ho dato un’occhiata ai rimedi e sinceramente mi ritrovo in Ignatia, Nux Vomica, Licopodium, Pulsatilla, Robinia, Sanguinaria, Pseudoalacia…e sinceramente nn so da dove iniziare. Lei cosa mi suggerisce? Per quanto tempo vanno assunti questi rimedi? La ringrazio infinitamente. Cordialità.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Loredana, ovviamente la cosa migliore sarebbe di rivolgersi ad un medico omeopata, per la sicurezza di ricevere una cura personalizzata evitando così inutili ed a volte controproducenti tentativi. Tenga comunque presente che i due grandi rimedi omeopatici per tutte le somatizzazioni dell’apparato gastrointestinale, sono Ignatia amara e Nux vomica, che hanno, com’è noto, profili psicologici differenti entrambi connotati da ansia e stress. Una nota chiave che ha però Nux vomica, che potrebbe essere importante, è proprio la stanchezza dopo un pasto con il bisogno di riposare. Per quanto riguarda la durata della terapia, anche se non esiste la regola generale valida per tutti, questa può arrivare anche ad alcuni mesi. Dia anche un’occhiata agli articoli “Digestione facile”, “Digestione senza tante arie” e “Per riposare meglio” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove sono riportati diversi preparati fitoterapici dell’antica tradizione che potrebbero essere di grande aiuto. Cordiali saluti.
Giovanni Galiardi dice
Salve dottoressa,mi chiamo Giovanni eormai da diversi anni soffro di ernia iatale e di reflusso gastro-esofageo; nonostante lo stia curando da anni con medicinali a base di lansoprazolo i tanti disturbi sono ancora presenti.Il più fastidioso è un continuo bruciore alla gola che a sua volta provoca lo scatenarsi di una tosse ormai cronica,quali sono le alternative omeopatiche?
Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Giovanni, i rimedi omeopatici in grado di trattare il reflusso gastroesofageo sono tantissimi, infatti quasi tutti i rimedi che hanno come loro organo-specificità l’apparato digerente, o quanto meno i più importanti di essi, agiscono anche nei confronti di questo fastidiosissimo disturbo e dei sintomi associati. Per ottenere il risultato migliore, così come richiede l’omeopatia, volendo rimanere sul piano sintomatico, occorrerà individuare il rimedio che presenta una sintomatologia quanto più prossima alla nostra, dando importanza alle modalità di insorgenza dei sintomi, alla loro localizzazione, ai disturbi associati, alle circostanze di aggravamento e di miglioramento, ecc. Le note caratteristiche che accompagnano i rimedi omeopatici riportati nel presente articolo, pur se sintetiche, possono senz’altro servire come utile riferimento per contribuire a scegliere il rimedio più adatto. Ad esempio tra i rimedi che vengono spesso utilizzati per il reflusso gastroesofageo e relativi sintomi secondari, troviamo Sanguinaria, Iris versicolor, Robinia pseudoacacia, Argentum nitricum, Sulphuricum acidum ed altri ancora, oltre ai più famosi Nux vomica e Ignatia amara. Esistono anche dei rimedi omeopatici complessi, che contengono più rimedi sintomatici in sinergia tra loro e che perciò non richiedono la verifica della completa somiglianza con il paziente, come invece si richiede con il rimedio omeopatico unico. Tra essi troviamo, ad esempio, Nux vomica heel, Robinia comp., o Anacardium vis hp, quest’ultimo particolarmente indicato per tutte le somatizzazioni del tratto gastro-enterico, reflusso gastroesofageo compreso. Anche la fitoterapia potrebbe fornire un valido contributo, ad esempio negli ultimi tempi si è andata sempre più affermando una terapia con il gel di Aloe vera, che com’è noto è una pianta officinale dalle proprietà preziosissime. Cordiali saluti.
Stefania dice
Gent.ma Dott.ssa Volpe,
volevo chiederLe quale rimedio omeopatico è piu’ indicato in caso di digestione difficile e pesante, associato a volte da nausea anche mattutina, ma senza dolore allo stomaco. Premetto sono soggetto ansioso ed emotivo e tendo a somatizzare nella zona gastrica anche con stipsi. Grazie mille per una sua gentile risposta in merito.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Stefania, i due grandi rimedi omeopatici più spesso utilizzati per la dispepsia e sintomi associati, nonché per tutte le somatizzazioni del tratto gastroenterico, stipsi compresa, sono Ignatia amara e Nux vomica, riportati anche nell’articolo. Da questo punto di vista i due rimedi presentano molte similitudini, differenziandosi però sul piano psicologico. In Ignatia amara l’ansia e l’emotività sono conseguenti a emozioni perturbanti, dispiaceri, pensieri, preoccupazioni, delusioni, tali da instaurare una condizione di instabilità emotiva. In Nux vomica invece l’ansia e l’emotività, sono conseguenti a irritazione, collera, affaticamento, stress, tali da instaurare una condizione di irritabilità e di iperestesia (sensibilità esagerata) generale. Se si ritrova nell’una o nell’altra descrizione, seppur sintetiche, uno dei due rimedi potrebbe essere proprio adatto. Dia anche un’occhiata all’articolo “Digestione facile” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove sono riportati diversi preparati fitoterapici dell’antica tradizione molto utili per le difficoltà digestive. Per la stipsi consulti anche l’articolo “Mai più stitichezza” nella stessa sezione del sito, dove, oltre a tanti rimedi sempre naturali, sono riportati dei preziosissimi consigli che possono essere di grande aiuto per sconfiggere il disturbo e regolarizzare le funzioni intestinali. Cordiali saluti.
Angelo dice
Salve dott.ssa Volpe,
le chiedo un consulto per capire cosa posso prendere di omeopatico per i seguenti disturbi.
Le anticipo che l’anno scorso ho eradicato il batterio pylori e ho avuto episodi di dolori
retro sternali e rigurgito.
Oggi va molto meglio, ma ho ancora bile che sale su, borborigmi, sensazione di voto allo stomaco,
eruttazioni.
Spero essere stato chiaro e mi auguro possa darmi un consiglio.
Grazie mille in anticipo.
Cordiali saluti.
Angelo
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Angelo, i rimedi omeopatici riportati nell’articolo sono tanti e tutti utili per il trattamento dei disturbi gastrici di vario tipo, deve solo individuare quello che presenta una sintomatologia più somigliante alla sua, andando cioè ad osservare le modalità di manifestazione dei sintomi, con particolare riguardo ai modi di insorgenza, alla localizzazione dei dolori, ai disturbi associati, alle circostanze di aggravamento e di miglioramento, ecc. Solo lei, meglio di chiunque altro, può fare ciò. Ad esempio, verifichi se si ritrova in rimedi come Nux vomica, Ignatia amara, Anacardium orientale, Phosphorus, o Sulphuricum acidum. Esistono anche rimedi omeopatici complessi, che contengono più rimedi sintomatici in sinergia tra loro, quali ad es. Nux vomica heel, Nux vomica homaccord, o Anacardium vis hp, quest’ultimo particolarmente indicato per tutte le somatizzazioni del tratto gastro-enterico. Anche la fitoterapia può aiutare a superare i disturbi, come i preparati dell’antica tradizione riportati negli articoli “Digestione facile” e “Digestione senza tante arie” della sezione del sito “Rimedi della nonna”, che la invito a consultare. Negli ultimi tempi si è andata sempre più affermando una terapia con il gel di Aloe vera, che com’è noto è una pianta officinale dalle proprietà preziosissime. Cordiali saluti.
Mariangela dice
Buonasera dott.ssa vorrei sottoporle il caso di mia figlia. Premetto che mia figlia oggi a 12 anni e 6mesi. Da circa due anni soffre di dolore epigastrico esattamente alla bocca dello stomaco. Due anni fa era molto frequente tutte le volte che le veniva si piegava in due impallidiva e si sentiva debole, le passava a distanza di un’ora. Ci fu consigliata una gastroscopia. Dalla gastroscopia hanno evidenziato una esofagi te da reflusso curata con ranidil sciroppo per tre mesi. (Durante la gastroscopia torturarono mia figlia, fu un esame spaventoso). Adesso a distanza di due anni il problema si sta ripresentando nuovamente e di frequente una o due volte al giorno. Cosa posso darle? Cosa posso fare? Sono molto in ansia. La ringrazio e la saluto cordialmente.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Mariangela, in genere la malattia da reflusso gastroesofageo si manifesta con dei sintomi caratteristici che fanno appunto sospettare della sua insorgenza. Tra i sintomi esofagei più importanti troviamo senz’altro il dolore all’epigastrio o il dolore toracico simile a quello anginoso, ma spesso troviamo la pirosi (bruciore retrosternale) e il rigurgito (risalita del contenuto gastrico fino al cavo orale). Tali sintomi, per poter parlare di reflusso gastroesofageo patologico vero e proprio, si devono manifestare entro 120 minuti da fine pasto. La gastroscopia viene prescritta per accertare gli eventuali danni subiti dalla mucosa dell’esofago. Il sospetto è che sua figlia possa essere affetta da una gastralgia che è il dolore vivo all’epigastrio dovuto a diverse malattie gastriche, tra cui la più frequente è la gastrite (infiammazione della mucosa dello stomaco), la quale soprattutto se è acuta provoca un dolore intenso di tipo crampiforme che non è sempre in rapporto con i pasti. Questo però lo potrà confermare solo un medico. L’omeopatia riesce a trattare molto bene le problematiche legate ai disturbi dell’apparato digerente. Tra i rimedi omeopatici che vengono più spesso utilizzati per il dolore all’epigastrio troviamo Cuprum aceticum, Belladonna, Bismuthum, Chamomilla. Le consiglio comunque di rivolgersi ad un medico omeopata che potrà esaminare a fondo la situazione di sua figlia e prescrivere una cura strettamente personale. Ovviamente occorrerà aiutarsi anche modificando opportunamente alcune abitudini alimentari e comportamentali. Ad esempio è importante adottare una dieta sobria, con pietanze semplici, senza troppi grassi, spezie e sostanze irritanti, evitare le bevande gassate, consumare i pasti con calma e masticare bene, ecc. Stia tranquilla che una soluzione per sua figlia esiste. Cordiali saluti.