Si valuta che circa il 60% della popolazione italiana soffre di disturbi gastrici dopo aver mangiato, che nella maggioranza dei casi sono occasionali o transitori e consistono essenzialmente in bruciore, acidità di stomaco, eruttazioni, flatulenza, sensazione di dolore, ecc. Le situazioni croniche in genere sottendono patologie molto più importanti ed in questi casi i disturbi aumentano di intensità e di durata, al punto da limitare o inibire le capacità lavorative e sociali delle persone che ne sono affette.
Il fenomeno ha senz’altro tra i suoi fattori predisponenti alcuni comportamenti negativi che accompagnano la nostra esistenza, quali lo stress sia fisico che emozionale, i ritmi frenetici della vita, gli stili alimentari sbagliati comportanti l’uso di cibi troppo conditi e consumati in fretta, le cattive abitudini personali come il fumo e l’alcool, l’abuso di alcune tipologie di farmaci come gli antinfiammatori, ecc.
I disturbi gastrici più comuni sono essenzialmente i seguenti.
L’aerofagia che è la difficoltà digestiva consistente nella eccessiva deglutizione di aria durante i pasti che provoca un rigonfiamento gassoso dell’addome, il più delle volte doloroso, con conseguente meteorismo e frequenti eruttazioni e flatulenze. Spesso è semplicemente la conseguenza di cattive abitudini alimentari, come l’uso eccessivo di bevande gassate, di bicarbonato e di chewingum, o il consumo troppo frettoloso dei pasti.
Il meteorismo che è l’eccessiva produzione e accumulo di gas nel tratto digestivo, più usualmente nel tratto intestinale, che causa spasmo e distensione dell’addome.
La flatulenza che è la miscela di gas intestinali rilasciata all’esterno attraverso l’ano, accompagnata solitamente da un suono caratteristico e da un odore sgradevole. Può essere la manifestazione tipica dell’aerofagia oppure essere dovuta ad un aumento dei processi fermentativi o putrefattivi, che provocano un’eccessiva sintesi di gas a livello gastrointestinale, in conseguenza dell’assunzione di alcune tipologie di alimenti o di farmaci.
L’eruttazione che è l’espulsione rumorosa, attraverso la bocca, dei gas presenti nello stomaco. Può essere una manifestazione tipica dell’aerofagia oppure essere associata ad una indigestione o ad altri disturbi gastrici.
La pirosi che è la sensazione di bruciore allo stomaco, avvertita dietro lo sterno, che si irradia verso la gola, dovuta all’eccessiva risalita dei succhi gastrici, particolarmente acidi. La sintomatologia è piuttosto comune e può essere occasionale, quando è dovuta ad es. ad una cattiva digestione, all’assunzione di alimenti irritanti o di particolari farmaci, oppure ripetitiva, quando è associata a patologie come il reflusso gastroesofageo che può avere diverse cause come l’incontinenza dello sfintere gastroesofageo, l’ernia iatale o la diminuzione del tono della muscolatura esofagea e/o gastrica. La pirosi, comunemente chiamata acidità di stomaco, il più delle volte si presenta poco dopo i pasti o a lunga distanza da questi ed è favorita da particolari posizioni come quella sdraiata che si assume durante il riposo notturno.
La dispepsia che è l’alterazione della funzione digestiva gastrica o intestinale, comunemente chiamata digestione difficile, caratterizzata da pesantezza di stomaco, sonnolenza, mal di capo dopo i pasti. Talora si presentano dolore o fastidio cronico alla parte addominale superiore o retro-sternale, aerofagia, flatulenza, pirosi gastrica, borborigmi, nausea, vomito. Può essere di natura organica, come ad es. con la gastrite acuta e cronica, o funzionale, come ad es. con l’ulcera gastrica.
La gastrite che è l’infiammazione, acuta o cronica, della mucosa dello stomaco. Spesso è causata da cattive abitudini alimentari, quali l’abuso di alcool, spezie e cibi irritanti per la mucosa gastrica. La forma acuta è caratterizzata da lesioni erosive, per cui generalmente i sintomi sono acidità, bruciore e crampi allo stomaco, nausea e vomito. La forma cronica manca della componente erosiva, per cui in genere è silente ed i sintomi sembrano quelli della cattiva digestione. Può degenerare in ulcera peptica o in patologie molto più gravi.
L’ulcera gastrica che è l’erosione della mucosa gastrica o nei casi più gravi la perforazione della parete dello stomaco. Le cause della malattia non sono completamente note. L’ipotesi più accreditata è quella di una diminuzione della resistenza della mucosa gastrica all’aggressività del succo gastrico che è particolarmente acido. Quasi sempre l’ulcera gastrica è preceduta dalla gastrite, in cui la mucosa infiammata ha una ridotta capacità di secrezione di bicarbonato nel muco protettivo. In moltissimi casi si riscontra la presenza del batterio Helicobacter pyroli al di sotto della mucosa che provoca una reazione infiammatoria e una lesione del tessuto epiteliale locale. Altri fattori predisponenti possono essere gli abusi di alcool, caffeina, fumo, grassi, farmaci ed altro, come pure la matrice genetica e particolari condizioni emotive. I sintomi sono dolore epigastrico che si vivacizza con l’assunzione di cibo, nausea, vomito, anemia sideropenica (da carenza di ferro) legata alle emorragie.
L’ulcera duodenale che è la lesione in uno o più punti della mucosa del duodeno, più frequentemente del primo tratto del duodeno e per questo è detta anche ulcera bulbare. E’ molto più frequente dell’ulcera gastrica. Anche stavolta si ritiene che la causa della malattia sia strettamente collegata ad un’ipersecrezione acida della mucosa gastrica unita ad una ridotta capacità della mucosa duodenale di secrezione di bicarbonato nel muco protettivo. I fattori predisponenti ed i sintomi sono essenzialmente gli stessi dell’ulcera gastrica, con la differenza che il dolore è sempre migliorato dall’assunzione di cibo. Si parla di ulcera gastroduodenale quando sono interessati stomaco e bulbo duodenale, cioè il tratto digerente superiore.
L’ulcera peptica è la lesione singola o multipla che colpisce oltre la mucosa e sottomucosa del tratto digerente superiore, come stomaco e bulbo duodenale, anche la seconda parte del duodeno e l’esofago, in quest’ultimo caso soprattutto in presenza di reflusso acido. Gli uomini ne sono maggiormente colpiti rispetto alle donne (rapporto 3:1). I fattori predisponenti ed i sintomi sono essenzialmente gli stessi dell’ulcera gastrica e dell’ulcera duodenale. Anche l’infezione dal batterio Helicobacter pyroli, più diffusa ove sussistono condizioni di scarsa igiene ambientale, è causa della malattia.
Per gastralgia si intende il dolore vivo all’epigastrio (regione del torace compresa tra l’estremità inferiore dello sterno e le due arcate costali), con possibile irradiazione alle zone circostanti, che solitamente è di tipo acuto, trafittivo, spastico, crampiforme. La gastralgia può essere dovuta a diverse cause, tra cui le più frequenti sono la gastrite, l’ulcera gastrica, l’ulcera duodenale, l’ulcera gastroduodenale, l’ulcera peptica.
Per trattare i vari disturbi gastrici sono validi anche molti preparati fitoterapici, come quelli consultabili agli articoli “Digestione facile” e “Digestione senza tante arie” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”.
Principali rimedi omeopatici
Abies nigra 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dispepsia e gastrite con sensazione di avere un corpo solido a livello dell’epigastrio e di freddo allo stomaco. La gastralgia (dolore vivo all’epigastrio) compare sempre dopo aver mangiato ed è causata da abusi di tè o di tabacco. Stipsi con bruciore del retto.
Anacardium orientale 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. Gastrite ed ulcera duodenale con sensazione di vuoto allo stomaco, di nausea e vomito. Il dolore sopraggiunge a digiuno e migliora dopo aver mangiato. La digestione è lenta e con sensazione di pienezza. Alito cattivo, gusto sgradevole, secchezza della bocca e della gola, lingua bianca e ruvida, stipsi nervosa. Miglioramento evidente e immediato di tutti i disturbi mangiando.
Antimonium crudum 4CH: 3 granuli ogni 1-3 ore. Indigestione, dispepsia, gastrite acuta con eruttazioni e dolori all’epigastrio. Colite, diarrea. E’ il rimedio della nausea, del vomito e dei disturbi digestivi in seguito ad abusi alimentari. La lingua è ricoperta da una patina bianca ed il soggetto ha una sensazione di pienezza e di avversione per qualsiasi cibo. Aggravamento con il caldo, l’acqua ed il cibo. Miglioramento all’aria aperta e con il riposo.
Argentum nitricum 6CH: 3 granuli ogni 1-3 ore. Dispepsia, gastrite, ulcera gastrica con bruciore all’epigastrio, acidità, aerofagia, reflusso gastroesofageo, flatulenza, meteorismo, fitte allo stomaco come da schegge di vetro, diarrea emotiva. Nausee dopo ogni pasto con sforzi infruttuosi di vomitare. Flatulenza eccessiva. Eruttazioni brucianti immediatamente dopo i pasti, che alleviano momentaneamente. Desiderio di cibi molto dolci, in particolare di cioccolato. E’ un rimedio utile nei casi di disturbi gastrici dovuti a tensione psichica prima di affrontare una qualsiasi difficoltà. Miglioramento con la pressione, all’aria aperta e con l’aria fredda. Aggravamento con il caldo e con l’ingestione di dolci che però il soggetto desidera.
Arsenicum album 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dispepsia, gastrite, reflusso gastroesofageo, ulcera gastrica con dolore violento e bruciante che migliora solo con applicazioni calde. Colite, enterite acuta, emorroidi, ragadi anali. Il soggetto è agitato ed inquieto, ha senso di debolezza generale, eruttazioni frequenti e le mucose secche. Possibile desiderio di dolciumi. Il dolore allo stomaco si manifesta soprattutto dopo aver mangiato e/o durante la notte. E’ aggravato dal cibo ed ha sete di acqua fredda che però spesso vomita.
Asa foetida 6CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Meteorismo, dispepsia, gastrite con eruttazioni accompagnate da spasmi esofagei, forte distensione dello stomaco e dell’intestino. Peristalsi eccessiva e tendenza alla diarrea. Le eruttazioni sono continue ed esplosive. La flatulenza e le feci sono particolarmente maleodoranti. Aggravamento notturno.
Belladonna 4CH: 3 granuli ogni 3-6 ore. Gastrite e ulcera gastroduodenale con dolore violento ed improvviso. Coliti con coliche accompagnate da stitichezza. Il soggetto ha rigurgiti frequenti, senso di pienezza e di dilatazione, pirosi, nausea e voglia di vomitare soprattutto all’inizio di un pasto o all’aria aperta. Il dolore allo stomaco è aggravato dalla pressione.
Bismuthum subnitricum 5CH: 3 granuli ogni 2 ore. Gastrite, ulcera gastrica. Dolore allo stomaco con nausea dopo ogni pasto e stimolo a vomitare. Gusto amaro, bruciore con senso di riempimento e molte eruttazioni di odore putrido, borborigmi. Coliche intestinali, diarrea. I sintomi migliorano bevendo acqua fredda e peggiorano mangiando. I dolori, che si irradiano al rachide, migliorano stirandosi e piegandosi all’indietro.
Calcarea carbonica 4CH: 3 granuli da 1 a 3 volte al dì. Dispepsia, gastrite cronica, disturbi digestivi dei lattanti durante la dentizione con dermopatia. Rigurgiti acidi, reflusso gastroesofageo, nausea e vomito acido, eruttazioni rumorose e continue dopo ogni pasto, pirosi, meteorismo, dolore e senso di pressione allo stomaco anche a digiuno. Diarrea acida, coliche epatiche, calcolosi biliare. Desiderio di dolciumi.
Carbo animalis 6CH: 3 granuli ogni 3-6 ore. Pirosi, rigurgiti, crampi allo stomaco, flatulenza, gonfiore dopo i pasti, sensazione di peso anche a digiuno, atonia gastrica, dispepsia, gastrite. Disgusto verso gli alimenti grassi che non vengono digeriti. Stipsi o diarrea fetida, emorroidi.
Carbo vegetabilis 4CH: 4 granuli dopo i pasti. Gastrite, dispepsia, atonia gastrica, disturbi gastrici vari. Stitichezza o diarrea con feci fetide e sensazione di bruciore, emorroidi. Pirosi, rigurgiti, reflusso gastroesofageo, flatulenza eccessiva, meteorismo, crampi allo stomaco con bruciori, gonfiore alla parte superiore dell’addome (sopra l’ombelico), sensibilità all’epigastrio, sensazione di pressione. E’ uno dei migliori rimedi per la flatulenza. Possibile desiderio di dolciumi.
Chamomilla 5CH: 3 granuli 3 volte al dì. Dispepsia, disturbi gastrici vari, gastralgia psicogena, pirosi, rigurgiti, reflusso gastroesofageo, gonfiore addominale, flatulenza, meteorismo, coliche flatulenti molto dolorose, gastroenteriti infantili. Soggetto irritabile e nervoso, intollerante al dolore.
China 6CH: 3 granuli ogni 3-6 ore. Dispepsia, gastrite, eruttazioni, pirosi, reflusso gastroesofageo, meteorismo, flatulenza, borborigmi, gusto amaro, ipotonia gastrica, sensazione di gonfiore addominale, sensibilità all’epigastrio. Le eruttazioni e la flatulenza non danno alcun sollievo. Spesso diarree spossanti dopo ogni pasto. Desiderio di dolciumi. Peggioramento con freddo, correnti d’aria, umidità.
Hydrastis 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Dispepsia, gastrite, indigestione da atonia gastrica specie negli anziani. Stipsi con disturbi epatici. Lingua gialla e gonfia che mantiene l’impronta dei denti, gusto pepato. Gli alimenti quali pane e legumi provocano eruttazioni acide. Senso di debolezza e di vuoto allo stomaco costante, con sensazione di svenimento. Dolore all’ipocondrio destro.
Ignatia amara 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Disturbi gastrici in soggetti nevrotici, emotivi, malinconici, instabili. Dispepsia, aerofagia, singhiozzo, nausea, vomito, reflusso gastroesofageo. Senso di vuoto, di debolezza e crampi allo stomaco a digiuno. Coliche addominali, spasmi delle vie biliari, stipsi con stimoli inefficaci, possibile diarrea, emorroidi pruriginose. I sintomi peggiorano con il freddo, dopo il pasto, con il movimento prolungato. Migliorano con il caldo moderato, durante il pasto, con il cambio di posizione.
Iris versicolor 4CH: 3 granuli 3 volte al dì. Dispepsia, gastrite, reflusso gastroesofageo. Epatopatie, pancreatite. Bruciori violenti al tubo digerente, rigurgiti acidi, salivazione, dolori di stomaco, emicrania, vampate di calore alla testa, rossore del viso. I sintomi si presentano nei giorni di riposo lavorativo.
Kalium bichromicum 5 CH: 3 granuli ogni 3-6 ore. Dispepsia, gastrite, ulcera gastrica. Dolore trafittivo che si irradia al rachide e che migliora mangiando. Nausea, vomito e bruciore di stomaco dopo mangiato e dopo aver bevuto birra. Le eruttazioni danno sollievo. Senso di pienezza e di pressione allo stomaco.
Kalium carbonicum 6CH: 3 granuli ogni 3-6 ore. Atonia e insufficienza gastro-epatica. Dispepsia di persone anziane. Rigurgiti frequenti e acidità di stomaco con sensazione di pienezza, di pressione e di grande gonfiore all’epigastrio subito dopo i pasti, reflusso gastroesofageo. Meteorismo e flatulenza eccessiva. Ogni alimento assorbito, solido o liquido, sembra mutarsi in gas. Eruttazioni acide al mattino o dopo mezzanotte. Nausee costanti che peggiorano stando coricati e dopo ogni emozione. Bocca molto secca. Dolori che si irradiano all’inguine. Coliche flatulenti, stipsi con falsi stimoli. Possibile desiderio di dolciumi. Aggravamento con il freddo e dopo il pasto. Miglioramento con il caldo e durante la giornata.
Lycopodium 4CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. Dispepsia, gastrite cronica, astenia gastrica, eruttazioni acide, pirosi, rigurgiti, reflusso gastroesofageo, borborigmi, meteorismo, flatulenza, gonfiore addominale maggiormente avvertito nella parte bassa dell’addome. Problemi digestivi per insufficienza epatica, stipsi spastica, emorroidi sanguinanti. Senso di sazietà e di pienezza dopo pochi bocconi, nonostante l’appetito. Desiderio di dolciumi. I cibi elaborati, le carni grasse, le cipolle, le ostriche, i crostacei, il vino sono mal tollerati. I dolori di stomaco sono migliorati dal calore del letto e di sera. Sintomi periodici.
Nitricum acidum 9CH: 3 granuli una volta al dì. Dispepsia. Gastrite. Ulcera peptica gastroduodenale con possibili sanguinamenti. Bruciori e dolori di stomaco pungenti come schegge. Dolori all’ano, ragadi anali, emorroidi estremamente dolorose. Peggioramento durante e dopo i pasti, con latte e cibi grassi, di notte. I soggetti ricchi di pigmenti sono più reattivi al rimedio.
Nux moschata 5 CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dispepsia da atonia gastrica. Gastrite acuta. Gastroenterite. Flatulenza estrema, secchezza della bocca, singhiozzo, sonnolenza invincibile, assenza di sete. Sensazione di masso allo stomaco e gonfiore all’epigastrio principalmente dopo i pasti. Stipsi e diarrea si alternano.
Nux vomica 5CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Disturbi gastrici in soggetti irritabili con uno stile di vita contraddistinto da esagerazioni. Dispepsia, gastrite acuta o cronica, ulcera gastroduodenale su basi spastiche. Stipsi spastica, colite spastica, possibile diarrea, emorroidi sanguinanti. Eruttazioni, rigurgiti, reflusso gastroesofageo, singhiozzo, nausea, vomito, dolori e bruciori di stomaco, senso di pesantezza e di gonfiore all’epigastrio, flatulenza, meteorismo, sonnolenza dopo i pasti, lingua bianco-giallastra, alito cattivo al risveglio. Possibile desiderio di dolciumi. Aggravamento dopo i pasti.
Phosphoricum acidum 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dispepsia da atonia gastrica in soggetti sottoposti a forte stress fisico e mentale e colpiti da depressione. Frequente sensazione di peso allo stomaco, digestione lenta, pirosi, reflusso gastroesofageo, meteorismo, diarrea indolore non debilitante. Miglioramento con il calore o dopo un breve sonno.
Phosphorus 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. Reflusso gastroesofageo, gastrite, ulcera gastroduodenale. Senso di vuoto allo stomaco. Dolore a digiuno. Fame impellente anche di notte. Desiderio di cibo freddo che però viene vomitato. Lingua ricoperta da patina bianca. Bruciore intenso all’epigastrio accompagnato da frequenti crisi di vomito. Flatulenza e meteorismo. Stipsi e diarrea si alternano. Miglioramento temporaneo mangiando, soprattutto dopo l’assunzione di bevande fredde.
Pulsatilla 6CH: 3 granuli ogni 2-3 ore. Dispepsia e gastrite con gusto cattivo, bocca appiccicosa, assenza di sete. Epatopatie, gastroenterite. Sensazione di pienezza e di pressione all’epigastrio per lungo tempo dopo i pasti. Tendenza al vomito, lingua secca e ricoperta da una patina. Flatulenza e meteorismo. Miglioramento all’aria aperta e con il movimento. Peggioramento durante il riposo e con il calore nonostante la freddolosità che è una caratteristica.
Rauwolfia 4CH: 4 granuli 1-2 volte al dì. Dispepsia, gastrite, gastroenterite. Pirosi, sensazione di pienezza e di pressione allo stomaco dopo i pasti, inappetenza, spasmi gastrici, gusto piccante in bocca, flatulenza maleodorante. Peggioramento con il calore. Miglioramento con il movimento all’aria aperta.
Robinia pseudoacacia 5CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Dispepsia fermentativa. Pirosi dovuta ad una ipersecrezione di acido cloridrico, con possibili vomiti e cefalea. Eruttazioni acide, reflusso gastroesofageo, sensazione di pressione allo stomaco, coliche flatulenti. Migliora mangiando e peggiora di notte.
Sabadilla 6CH: 3 granuli 3-6 volte al dì. Indigestione, gastrite, gastroenterite. Pirosi, vomito e dolori gastrici. Periodicità dei sintomi. Peggiora all’aria fresca, con l’umidità, con il riposo e di notte. Migliora con il calore.
Sanguinaria 4CH: 3 granuli 3 volte al dì. Gastrite e reflusso gastroesofageo con tosse secca notturna. Sensazione di bruciore a stomaco ed esofago, unita a secchezza di bocca e gola, sete, nausea, aerofagia, alternanza di stipsi e diarrea. Emorroidi. La sintomatologia si completa con emicranie e ondate di calore, rossore della pelle, caratteristiche del rimedio. Miglioramenti con l’emissione di eruttazioni e gas intestinali.
Sepia 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Gastrite ed enterite. Dispepsia con flatulenza, pirosi, nausea soprattutto mattutina e all’odore di cucina. Ptosi dello stomaco che provoca sensazioni di vuoto e di stiramenti dolorosi. Gonfiore addominale con borborigmi e flatulenza. Sensazione di pesantezza pelvica a ogni movimento, sensazione di vuoto dopo l’evacuazione. Stipsi ed anche stipsi delle donne incinte. Lingua sporca. Bocca amara ed a volte con gusto di salato. Possibile desiderio di dolciumi. Può essere presente intolleranza per il latte, indigeribilità dei grassi ed a volte del pane. Fegato ingrossato, dolente, pesante e sensibile. Cistifellea dolorosa alla palpazione. Emorroidi. Stipsi con sensazione di “palla nel retto”. Peggioramento con il freddo e nel dopo pranzo.
Sulphur 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Dispepsia. Alito fetido e lingua con patina biancastra, a volte con vescicole sulla punta. Afte. Congestione epatica per stasi della circolazione portale. Fegato ingrossato. Epatopatie. Alterazione dei processi assimilativi e di disintossicazione. Flatulenza e meteorismo. Desiderio di dolciumi. Diarrea, specie mattutina, alternata a stipsi. Stipsi o evacuazioni dure, nodose e insufficienti. Infiammazione all’ano con prurito, bruciore e dolore. Emorroidi.
Sulphuricum acidum 4CH: 3 granuli 3 volte al dì. Gastrite e ulcera gastroduodenale. Debolezza di stomaco, bruciori, eruttazioni acide, reflusso gastroesofageo, alitosi. Dolori epigastrici e retrosternali. Il bruciore non migliora con il pasto. Peggioramento con il freddo umido e con bevande fredde. Miglioramento con il calore e con bevande calde. E’ il rimedio dei disturbi gastrici dovuti agli abusi di alcool.
Esperienze
Esperienza n. 1. Soggetto con dolore nella regione epatica, con digestione particolarmente difficile, ipocondriaco e sempre di cattivo umore, trattato con Nux vomica 4CH Lycopodium clavatum 4CH, assunti a giorni alterni alla dose di 4 granuli 3 volte al dì, per 2 mesi.
Esperienza n. 2. Dispepsia, bruciore e dolore di stomaco, aerofagia, eruttazioni continue ed esplosive, disturbi da meteorismo, in un soggetto caratterizzato da ansia anticipatoria, aggravato di notte e dal caldo. Si è praticato il trattamento con Argentum nitricum 6CH, alternato con Asa foetida 6CH, alla dose di 3 granuli per volta a distanza di 4 ore l’una dall’altra, per una settimana. Successivamente 3 granuli dell’uno al mattino e 3 granuli dell’altro rimedio alla sera, per 2 mesi.
Esperienza n. 3. Soggetto facilmente irritabile, stressato dal superlavoro, debole di concentrazione, affetto da pirosi, aerofagia, flatulenza, sonnolenza dopo i pasti e insonnia di notte, digestione difficile, spasmi gastrici, vertigini, cefalee congestive. E’ stato trattato con Nux vomica 4CH e Rauwolfia 4CH, 3 granuli ogni 3 ore, alternando i rimedi. Dopo 3 giorni i tempi di somministrazione sono stati portati a 6 ore per altri 3 giorni. Dopo si è passati ad un rimedio al mattino e l’altro alla sera per 2 mesi.
N.B.: le diluizioni e le posologie riportate nel presente articolo, tra le più indicate in letteratura, hanno solo carattere orientativo e non intendono, né possono, sostituire alcuna prescrizione medica. Sarà il medico omeopata a stabilire le entità terapeutiche più appropriate ed a prescrivere la cura che si lega al singolo caso (rimedi, diluizioni, posologie, tempi).
(*) V. Note esplicative e la home-page della sezione.
Alfio dice
Buon pomeriggio e scusi il disturbo. Le desrivo la mia storia..
Sono un ragazzo di 34 anni, sposato e con 2 figli.Felice Vita agiata ed intensa,lavoro sedentario ma sono uno sportivo, non fumo, non bevo alcolici, non bevo bevande zuccherate, no zucchero,no farina bianca, no latte, Non prendo medicinali e non soffro di patologie.
Analisi periodiche mostrano valori perfetti, basso numero di leucociti (ma non inferiore alla norma). A circa 20 anni sono stato operato di varicocele sx. Ultimamente con un doppler ho scoperto di avere 2 angiomi nel fegato. Da qualche anno a questa parte ho sofferto di:
Ansia, Esofagite,dolore testicolare, prostata leggermente ingrossata, dolore retrosternale, dolore sullo sterno e sulla parte destra eruttazioni frequenti, alcuni episodi di diarrea, muco durante la defecazione, candida sul glande, macchia rossa sulla lingua. episodio di otite dopo raffreddore e bagni a mare, ripetute infiammazioni tonsille e raffreddori, prurito anale. test helycobacter negativo test enterococcus faecalis postivo e curato test stafilococcus positivo (non curato). Ho rettificato la mia dieta e risulta persistere: Esofagite,eruttazioni,dolore retrosternale, prurito anale, Macchie ed arrossamenti sul glande.(no pus) Macchia rossa sulla Lungua Feci piuttosto scompatte,molli Ansia <<< Le ultime analisi confermano: Gastroscopia: H.Pilory Tampone glande: Enterococcus e E.coli
Ho letto tutti i vari rimedi omeopatici,ed ho prelevato ciò che più mi ritrare in modo da poter mettere in atto quanto più possibile, la legge di similitudine.
Tende alla depressione e alla malinconia frettoloso, estremamente ansioso freddoloso È pieno di paure bruciori alla schiena (in alto a destra) e dolore, e alle gambe vicino il ginochcio dolore zona fegato (sterno lato dx) diffidente, sospettoso quando si agita ha forti vampate di calore e palpitazioni. persona precisa sensi di colpa, ha pensieri ossessivi e rituali compulsivi. È spesso preoccupato per la sua salute e quella degli altri,ipocondriaco. Teme la morte e le malattie. L’ansia di cui soffre è profonda, spossante, provoca nel soggetto forti, gastriti e coliti, attacchi di panico e insonnia. esofagia somatizza e scarica la tensione su stomaco e intestino, infatti soffre di diarrea emotiva, colon irritabile e gastralgie. angoscia e panico prima di un evento stressante. La paura costante che lo affligge genera fenomeni di evitamento dell’oggetto o della situazione fobica eruttazioni continue, digestione difficile suda freddo sonnolenza dopo i pasti spesso diarrea introverso, sensibile e con una bassa autostima timido e insicuro, Teme le malattie e il vento <<<<<<<<<<<<< sottolineo questo punto a livello somatico alterna stipsi e diarrea, insonnia con incubi. disturbi urogenitali e infezioni ricorrenti forfora otiti tonsilliti positivo a Helycobater P.durante gastroscopia
Naturalmente tutti questi casi non accadono in una giornata, ma in linea di massima questo è un quadro generale. La ringrazio infinitamente per un suo parere medico.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Alfio, la invito a consultare anche l’articolo “Ansia, Depressione, Attacchi di panico” nella sezione del sito “Affezioni-Rimedi”, dove sono riportati i principali rimedi omeopatici che vengono adoperati nei vari disturbi emotivi o psichici o psicosomatici, con una sintesi delle relative sintomatologie di copertura e dove potrà trovare diverse notizie di possibile interesse. A scopo esclusivamente orientativo, nella circostanza potrebbero essere presi in considerazione rimedi omeopatici come Argentum nitricum, Arsenicum album, Calcarea carbonica, Lycopodium, Nux vomica… Però, di fronte a un quadro clinico così articolato, sia a livello fisico che psichico, il consiglio più saggio ed opportuno che le si può dare è di rivolgersi ad un medico omeopata, che con la visita sarà in grado di prescrivere la cura appropriata al suo caso specifico, scegliendo i rimedi, le diluizioni, le posologie e le relative tempistiche per la migliore strategia terapeutica. Cordiali saluti.
Pasquale dice
Gentile dottoressa soffro di piccola ernia iatale da scivolamento da 6 anni, assumo da 6 anni inibitore ma ho letto che a lungo andare provocano effetti collaterali non di poco conto. Le chiedo posso assumere qualche farmaco omeopatico, e quale/i per poter eliminare l inibitore? Grazie e buon lavoro
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Pasquale, i rimedi omeopatici del presente articolo che possono essere utili in caso di ernia iatale vanno selezionati in base ai sintomi del paziente, variabili da individuo a individuo e da caso a caso, come ad es. gastralgia, bruciori, rigurgiti acidi, reflusso gastroesofageo, angina di gola, disfonia, tosse, ecc. La scelta viene poi perfezionata portando in conto la sintomatologia specifica del paziente, quella individuale, quella propria, come ad es. tipologia dei disturbi, localizzazione precisa, modalità delle manifestazioni, sintomi concomitanti, circostanze di aggravamento e di miglioramento, sensazioni, desideri, riflessi psicologici, ecc. Ciò, com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, secondo la quale un rimedio omeopatico per essere curativo deve contenere nella propria patogenesi una sintomatologia somigliante a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Occorrerà poi scegliere la diluizione del rimedio e la posologia, anch’esse strategiche per il successo della terapia ed anch’esse alquanto individuali. Come potrà rilevare, i rimedi omeopatici da prendere in considerazione potrebbero essere Argentum nitricum, Arsenicum album, Calcarea carbonica, Carbo vegetabilis, Chamomilla, China, Ignatia amara, Iris versicolor, Kalium carbonicum, Lycopodium, Nux vomica, Phosphoricum acidum, Phosphorus, Robinia pseudoacacia, Sanguinaria, Sulphuricum acidum. Ripeto, solo il rimedio che rispecchia meglio la globalità dei sintomi del paziente e le relative modalità di manifestazione potrà risultare adatto. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Sara dice
Salve dottoressa.
Sono al secondo mese di nux vomica e lycopodium CLAVATUM. All inizio ho trovato giovamento. Io soffro si bruciori principalmente duodenale che poi si irradia alla bocca dello stomaco e gonfiore lato sinistro superiore. Non credo vadano più bene questi sue rimedi. Quali sono quelli più consoni a questo tipo di sintomi miei? Grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Sara, come potrà rilevare, sono diversi i rimedi omeopatici del presente articolo che possono essere di aiuto e che contengono come sintomo predominante il bruciore ed altro, quali ad esempio Arsenicum album, Belladonna, Bismuthum subnitricum, Carbo vegetabilis, Iris versicolor, Nitricum acidum, Phosphorus, Sanguinaria… Il rimedio maggiormente somigliante potrà produrre, com’è noto, i risultati migliori. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita. Cordiali saluti.
Angelina dice
Gentile dottoressa sto assumendo Ignatia amara da un po’ di tempo: ho notato un aggravamento dei sintomi dopo i pasti. Volevo sapere se un antidoto come pulsatilla agirebbe riducendo l’aggravamento dei sintomi prodotto da ignatia dopo i pasti. La ringrazio
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Angelina, un eventuale aggravamento omeopatico o iatrogeno è del tutto transitorio e ha una durata relativamente breve, per cui se lei sta assumendo Ignatia amara “da un po’ di tempo” potrebbe non essere questa la causa dei suoi peggioramenti dopo i pasti. Comunque Pulsatilla è l’antidoto principale di Ignatia amara, in grado cioè di contrastarne gli ipotetici cattivi effetti. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita. Cordiali saluti.
Massimiliano dice
Gentile dottoressa, sono un ragazzo molto ansioso e iperattivo, purtroppo due anni fa ho avuto i miei primi problemi di cattiva digestione e di reflusso, eseguita gastroscopia che ha rivelato una piccola ernia iatale, fatta cura con medicine comuni ma la situazione non migliorava anzi ho iniziato ad avere disturbi di dispnea all’inizio dopo i pasti e poi costante in tutto l’arco della giornata con peggioramento quando faccio attività fisica da impaurirmi. Fatta rx ai polmoni, spirometria e visita cardiologica, tutto nella norma ma i disturbi sono rimasti anzi in aggiunta sono arrivati quelli all’intestino con coliche e a volte diarrea, io prima soffrivo di stitichezza così per precauzioni feci analisi carprotectina e colonscopia, tutto negativo.. Ora a distanza di tempo, il reflusso è quasi scomparso mi è rimasta la lingua sensibile al caldo e delicata a scottature, gonfiore allo stomaco e all’intestino con dispnea cronica nell’arco della giornata e peggioramento dopo i pasti e spesso colite con feci poco solide. Ho letto tutte le medicine sopra indicate ma non so quale sia la combinazione più indicata per tutti i miei disturbi, la prego e la ringrazio se gentilmente mi può rispondere e consigliare quale sia la cura più opportuna al mio caso e le auguro un buon anno. Grazie.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Massimiliano, i principali rimedi omeopatici potenzialmente idonei a contrastare il gonfiore addominale e sintomi concomitanti sono Lycopodium e China. Il primo se il gonfiore è maggiormente localizzato alla parte inferiore dell’addome, il secondo se il gonfiore è totale (stomaco e ventre). Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Lucia dice
Gentile dottoressa, soffro da quattro mesi di questi disturbi che sono comparsi a seguito dell’assunzione di antinfiammatori ma che persistono nonostante abbia cessato di assumere gli antinfiammatori da oltre tre mesi e nonostante abbia assunto famotidina e gaviscon. I sintomi sono: tensione e spasmi/crampi indolori allo stomaco; borborigmi e spasmi esofagei; spasmi indolori a intestino e colon; flatulenza; acidità; a volte sensazione di nodo in gola; a volte eruttazioni acidule; a volte dolore in fossa iliaca sinistra, all’inguine e fitte pungenti in prossimità della parte alta dello stomaco; il numero di evacuazioni giornaliere in alcuni giorni aumenta e di rado ho sensazione di incompleto svuotamento e dolori al retto. I sintomi tendono a placarsi se mangio. Durante la notte mi capita di svegliarmi con una fame impressionante. Il mio gastroenterologo dice trattarsi di gastrite. Visto che sono una persona molto nervosa e ansiosa sto iniziando a pensare si tratti di gastrite da stress. Potrebbe per favore indicarmi quali prodotti omeopatici potrei assumere. La ringrazio
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Lucia, i principali rimedi omeopatici che contemplano più marcatamente diversi disturbi gastrici a distanza dai pasti, tipici di una gastrite, sono Phosphorus e Pulsatilla. Anche Nux vomica e Ignatia amara sono rimedi da tenere in considerazione, considerato che sono tra i migliori psicosomatici e rispondono bene in un’alta percentuale di casi, tenendo però presente che presentano gli aggravamenti dopo aver mangiato. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita, al quale quindi le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Francesca dice
Gentile Dottoressa,
Soffro spesso di problemi digestivi,eruttazioni, colite, emorroidi, mal di testa e in casi acuti ho la sensazione di avere un nodo in gola che mi stimola ad inghiottire in continuazione
Cordiali saluti Francesca
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Francesca, in quest’articolo sono riportati i principali rimedi omeopatici che vengono più spesso prescritti per trattare i vari disturbi digestivi e sintomi concomitanti, con la sintesi delle relative sintomatologie di copertura: si tratta cioè di rimedi che rispondono bene in un’alta percentuale di casi. Com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico, il rimedio adatto sarà quello che contempla una sintomatologia simile a quella del paziente e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Ad esempio, per una sintomatologia analoga alla sua, potrebbero essere presi in considerazione rimedi come Ignatia amara, Nux vomica, Asa foetida, Carbo vegetabilis, Argentum nitricum, Arsenicum album…, laddove si riscontra la migliore somiglianza. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo la visita di un medico omeopata, al quale le consiglio di rivolgersi. Cordiali saluti.
Ramona dice
Gentile dottoressa, mi chiamo Ramona ho 28 anni e da quasi 2 anni soffro di reflusso biliare.Scoperto solo da 1 anno e mezzo,(ho fatto gastroscopia) nel frattempo ho fatto esami di ogni tipo, breth test , (malassorbimento di lattosio), ho fatto una terapia farmacologica , completa di gaviscon , creon, simecrin, è durata 3 mesi. Oggi sto meglio sicuramente , ma io non credo nella medicina tradizionale, ho sempre ricorso all’omeopatia ma in questo caso stufa dei dolori mi sono affidata al tradizionale. Nel frattempo sto seguendo una dieta a seguito di un test per intolleranze alimentari(lattosio, albumina, caseina, pomodori , mais , ) !Generalmente sto bene, se seguo la mia dieta, ma ci sono
dei momenti in cui tutto torna come prima con gli stessi disturbi nonostante io mi tenga lontana dalle cose che non posso( dolore al petto, senso di pesantezza, nodo alla gola come ci fosse qualcosa, a volte vomito, bruciore al petto e tutto il tratto fino allo stomaco, crampi allo stomaco, dolori retrosternali, meteorismo, a volte tosse ) Potrebbe consigliarmi una terapia omeopatica adeguata ? sono sicura che riesco a risolvere se non guarire! grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Ramona, come potrà rilevare dal presente articolo sono diversi i rimedi omeopatici idonei a trattare il reflusso biliare o il reflusso gastroesofageo, che spesso coesistono. Ad esempio, per una sintomatologia simile alla sua, potrebbero essere presi in considerazione rimedi come Argentum nitricum, Calcarea carbonica, Carbo vegetabilis, Ignatia amara, Kalium carbonicum, Lycopodium, Nux vomica, Phosphorus …, laddove si riscontra la migliore somiglianza. Ovviamente la prescrizione giusta per lei la può garantire solo un medico omeopata, previa visita. Cordiali saluti.
Milena dice
Gentile dottoressa
Operata alla cistifellea dal 1996.
Da circa un anno soffro di esofagite da reflusso biliare …gastrite…duodenite..
La notte ho un forte bruciore alla gola che mi crea anche un abbassamento alla voce e afonia.
Sono un soggetto molto ansioso e in questo ultimo anno ho avuto un forte stress sul lavoro con paura di perderlo..
Ho preso gaviscon e nux vomica ma non ho avuto miglioramento.
Mi può dare un consiglio?
Grazie
Milena.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Milena, Nux vomica è uno dei principali rimedi omeopatici idoneo a trattare vari disturbi gastrointestinali, tra cui quelli che lei avverte, a condizione però che venga ravvisata una sufficiente somiglianza con le caratteristiche e la sintomatologia specifica del rimedio, come sintetizzata nel presente articolo, altrimenti occorrerà prendere in considerazione qualche altro rimedio omeopatico che risulti maggiormente somigliante. Ciò, com’è noto, nel rispetto della Legge di Similitudine su cui l’Omeopatia pone le basi del suo principio terapeutico. Relativamente alla Fitoterapia, sono diverse le piante che possono risultare utili a contrastare l’esofagite da reflusso, come ad es. gel di Aloe vera, semi di Pompelmo, gambo di Ananas, Liquirizia, Rabarbaro, Boswellia, Malva ed altre. Come certamente saprà, è importante associare un’alimentazione adeguata, semplice e sana, evitando le pietanze eccessivamente condite o pesanti, privilegiando i cibi ricchi di vitamine (in particolare le vitamine A, C, E, gruppo B), limitando gli alimenti che ritardano lo svuotamento dello stomaco (cibi ricchi di grassi, cioccolato, insaccati, fritture, ecc.), riducendo il consumo di caffeina (presente in molte bibite), alcool e spezie piccanti, abolendo le bevande gassate, masticando lentamente e a lungo, consumando pasti moderati, ecc. Inoltre sarebbe utile ridurre l’eventuale sovrappeso, evitare l’uso di cinture o abiti troppo stretti in vita che possono aumentare la pressione addominale, dormire con la testa sollevata, ecc. Se lei intende avvalersi dell’Omeopatia e del Naturale, le consiglio comunque di non fare da sola, ma di rivolgersi ad un medico omeopata che con la visita sarà in grado di prescrivere la terapia appropriata al suo caso specifico. Cordiali saluti.
Francesco dice
Gentile dottoressa Le volevo chiedere se, in presenza di un quadro patologico che non permette di individuare un rimedio unitario omeopatico,risulti possibile utilizzare fino a tre rimedi omeopatici distanziati tra loro di due ore.
Grazie.Francesco
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Francesco, effettivamente può succedere che un rimedio omeopatico unitario non riesca a coprire da solo l’insieme dei sintomi del paziente ed allora in tal caso si ricorre all’uso di più rimedi (in genere 2 o 3), alternati fra loro, la cui complementarità e convergenza d’azione arriveranno a coprire la totalità o almeno la maggior parte dei sintomi. Cordiali saluti.