L’afonia è la perdita totale della voce dovuta ad un’infiammazione della mucosa laringea. Più semplicemente può essere causata da un uso improprio ed eccessivo della voce, come potrebbe succedere a cantanti, attori, insegnanti, oratori ed in genere a tutte quelle persone che svolgono mestieri comportanti sforzi prolungati della voce. E’ più frequente in tali casi la formazione di noduli o polipi alle corde vocali. Può essere anche di tipo funzionale, non dipendente da lesione agli organi vocali, ma dovuta a fattori di ordine psichico, quali ad es. l’isterismo.
La raucedine invece è un’alterazione del timbro e del tono della voce che può arrivare fino all’afonia. Si dice “aspra” se il suono emesso nel parlare è più stridulo e acuto, oppure “secca” se è più roco e velato. Di solito è associata alle affezioni del cavo orale dovute a stati di raffreddamento. L’abuso o l’uso scorretto della voce, anche in tal caso, può portare alla raucedine in quanto sono fattori in grado di causare infiammazioni croniche della mucosa della laringe ed in particolare delle corde vocali.
Il suono vocale è prodotto dalla vibrazione delle corde vocali al passaggio dell’aria compressa dai polmoni attraverso la glottide. Le corde vocali e la glottide hanno sede nella laringe (tratto della gola che inizia appena sotto la faringe e termina nella trachea). La bocca, la faringe e le cavità nasali, unitamente alla compressione dell’aria ed alla tensione delle corde vocali, determinano il timbro, l’altezza e l’intensità della voce, rendendola personale e riconoscibile. I movimenti delle labbra e della lingua consentono poi l’articolazione della parola.
Qualsiasi disturbo della voce è denominato disfonia, dalla raucedine all’afonia.
Per trattare l’afonia, la raucedine, o la disfonia in generale, sono validi anche molti preparati fitoterapici, come quelli consultabili all’articolo “Ritorna la voce” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”.
Principali rimedi omeopatici
Aconitum napellus 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. improvvisa a causa di raffreddamento per esposizione a vento freddo, con dolore, rossore, bruciore e fitte alla gola.
Ammonium muriaticum 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. con laringite, bruciore e solletico alla gola. Tosse ed espettorazione di muco con strisce di sangue.
Antimonium tartaricum 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. A. o R. con dolore alla faringe quando viene toccata.
Argentum nitricum 4CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. A. o R. con sensazione di schegge alla gola e catarro con muco tenace, appiccicoso, difficile da espellere. Peggioramento in camera calda, in prossimità di un evento. Per cantanti ed oratori.
Arnica montana 4CH: 3 granuli ogni 2 ore. Voce roca di tipo meccanico dopo uno sforzo eccessivo.
Arum triphyllum 5CH: 3 granuli ogni 2 ore. A. o R. di cantanti ed oratori con laringite, sensazione di bruciore e di escoriazione alla gola. E’ uno dei principali rimedi per la disfonia. Peggioramento con il caldo.
Belladonna 4CH: 3 granuli ogni 3 ore. A. o R. con voce debole, rauca e fischiante, nasale, con gola rossa, calda, dolente, che insorge improvvisamente a seguito di raffreddamento.
Carbo vegetabilis 5-9CH: 5 granuli 2 volte al dì. E’ il rimedio principale per la R. cronica con muco difficile da espellere e che provoca asfissia.
Camphora 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. R. con muco difficile da rimuovere.
Causticum 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. E’ uno dei migliori rimedi della disfonia caratterizzata da emissione di muco abbondante raschiando la gola, aggravata al mattino e migliorata durante il giorno parlando e dal caldo.
Dulcamara 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. in seguito ad esposizione a freddo umido.
Eupatorium perfoliatum 4CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. aggravata al mattino con bruciore alla trachea. Periodicità marcata. Peggioramento con il freddo.
Ferrum phosphoricum 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. A. o R. con laringite causata da uso eccessivo e/o scorretto della voce.
Formica rufa (o Acidum formicum) 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. con faringite dolorosa e muco che non si riesce ad espellere tossendo.
Hyosciamus niger 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. R. con gola secca ed infiammata.
Ignatia amara 9CH: 5 granuli al dì. A. di origine nervosa.
Iodum 6CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. R. con prurito alla gola, specie al mattino. Voce che diventa più profonda.
Lachesis 9CH: 5 granuli 2 volte al dì. R. con sensazione di avere un corpo estraneo nella laringe che impedisce di parlare. Frequente bisogno di tirare un sospiro.
Nux vomica 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. con catarro e irritazione dolorosa alla laringe ed al torace, con tosse spasmodica. Aggravamento dopo sforzi, con l’aria fredda, mangiando e bevendo nei soggetti con problemi gastrici.
Paris quadrifolia 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. con muco alla gola e frequenti tentativi di schiarire la voce, con laringite.
Psorinum 9CH: 5 granuli 2 volte al dì. R. con bruciore alla gola e con le ghiandole sottomascellari gonfie e dolenti. Il dolore si estende verso il basso.
Pulsatilla 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. con catarro e con indolenzimento e sensazione di pressione al torace.
Rhus toxicodendron 9CH: 3 granuli 2-3 volte al dì. R. al mattino che migliora parlando e peggiora parlando troppo. Si assume anche prima della prospettiva di uno sforzo vocale in soggetti predisposti.
Rumex crispus 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. A. o R. con tosse, dovuta a laringite acuta, secca, irritante, stizzosa, con sensazione di escoriazione. Aggravamento con il freddo, con aria fredda.
Sambucus nigra 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. con formicolio pruriginoso alla gola e accumulo di muco vischioso alla laringe.
Sanguinaria 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. A. o R. con gonfiore, secchezza e bruciore della gola, congestione delle mucose. I sintomi ritornano ogni 7 giorni. Particolarmente adatto per donne in menopausa.
Stannum metallicum 5CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. con solletico alla gola che stimola la tosse. La voce è più alta all’inizio, dopo aver raschiato il muco, poi si affievolisce. Per cantanti, attori ed oratori.
Thuya 7CH: 3 granuli 3-4 volte al dì. Disturbi della voce causati da polipi, noduli o cisti alle corde vocali.
Verbascum 6CH: 3 granuli ogni 3 ore. R. dopo aver parlato molto ad alta voce.
Esperienze
Esperienza n. 1. R. di un insegnante causata da uno sforzo eccessivo della voce, che compariva al mattino, migliorava parlando e poi peggiorava di nuovo. Rhus tox 9CH + Arnica montana 4CH, 3 granuli ogni 3 ore, alternando i rimedi.
Esperienza n. 2. R. in soggetto molto loquace con muco alla laringe difficile da espellere. La voce migliorava raschiando la gola e peggiorava al mattino e in ambiente caldo. Argentum nitricum 5CH, 3 granuli 3 volte al dì.
Esperienza n. 3. R. in soggetto che aveva preso freddo perché non adeguatamente coperto. Aconitum 6CH, 3 granuli ogni 3 ore. Alla seconda somministrazione si è già avuto un sensibile miglioramento per cui si sono gradualmente allungati i tempi di somministrazione: ogni 6 ore, ogni 12 ore e poi basta.
Esperienza n. 4. R. con timbro di voce mutevole e dolore alla laringe. Arum triphyllum 5CH, 3 granuli ogni ora.
N.B.: le diluizioni e le posologie riportate nel presente articolo, tra le più indicate in letteratura, hanno solo carattere orientativo e non intendono, né possono, sostituire alcuna prescrizione medica. Sarà il medico omeopata a stabilire le entità terapeutiche più appropriate ed a prescrivere la cura che si lega al singolo caso (rimedi, diluizioni, posologie, tempi).
(*) V. Note esplicative e la home-page della sezione.
Elisa dice
Buongiorno,
ho 40 anni, dopo una forte laringite avuta un anno e mezzo fa, la mia voce non è più tornata come prima. Mi alzo al mattino con la necessità di schiarirmi la voce o tossire anche se raramente riesco ad espellere muco (quando riesco per puro caso è bianco e denso). Con il caldo migliora col freddo peggiora. In estate molto meglio (soprattutto al mare)e come inizia il freddo/umido ricomincia. Spesso vedo catarro che sembra retronasale nella parete posteriore sinistra della gola . Se devo parlare più forte puntualmente devo schiarirmi la voce. Non ho dolore, non sono fumatrice ma sono un’allergica alle graminacee. Mi sono ritrovata nella descrizione dei rimedi Dulcamara, Eupatorium e Rumex ma anche di altri. Può darmi qualche consiglio?
Grazie,
Elisa
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Elisa, per aiutarla ad individuare il rimedio omeopatico (o i rimedi omeopatici) più adatto potrebbe essere utile consultare anche gli articoli “Raffreddore e Rinite allergica” e “Tosse” nella medesima sezione del sito, in quanto il catarro retro-nasale, possibile causa della raucedine, può essere legato a tali affezioni o disturbi, tipicamente del periodo autunnale e invernale, ossia dei mesi più freddi. I rimedi omeopatici da considerare sono quindi tutti quelli che stimolano l’organismo a produrre un’azione espettorante e mucolitica ed essi sono numerosi e diversi per caratteristiche. Tra i principali troviamo Ammonium carbonicum, Antimonium tartaricum, Baryta carbonica, Camphora, Dulcamara, Eupatorium perfoliatum, Ferrum phosphoricum, Hepar sulphur, Hydrastis, Kalium bichromicum, Pulsatilla, Rumex crispus, Sambucus nigra. Ovviamente, così come richiede l’omeopatia con la “legge dei simili”, il rimedio (o i rimedi) che assomiglia di più produrrà i risultati migliori. Potrebbe anche essere utile associare qualche gemmoterapico della fitoterapia rinnovata (o gemmoderivati, si tratta di macerati glicerici di gemme vegetali con diluizione alla prima decimale hahnemanniana), in gocce, come Ribes nigrum M.G. D1 che è un ottimo cortisone-like, con attività antinfiammatorie e antistaminiche ed è un ottimo regolatore del sistema immunitario e Carpinus betulus M.G. D1 che ha una specifica attività sul rino-faringe, sulla laringe, sulla trachea e sulle mucose respiratorie, ha un’azione antinfiammatoria, anticatarrale, sedativa della tosse, curativa delle mucose affette da processi flogistici e riduce gli spasmi delle prime vie respiratorie. Anche la fitoterapia classica può fornire il suo contributo con diversi preparati, quali ad esempio quelli riportati negli articoli “Ritorna la voce” e “Via raffreddore-tosse-influenza-ecc.” della sezione del sito “Rimedi della nonna”. Per quanto riguarda specificamente la raucedine, un preparato molto efficace, in grado di dare dei risultati immediati, è quello a base di Erisimo, che è una pianta toccasana indicatissima per tutti i disturbi della voce, denominata non a caso “l’erba dei cantanti”. Si può adoperare l’infuso delle foglie, da assumere nella misura di un cucchiaio più volte al giorno secondo necessità, oppure per fare dei gargarismi. Si può utilizzare anche la tintura madre della stessa pianta, da assumere diluita in un poco d’acqua, oppure la forma spray, reperibili in erboristeria. Sarebbe comunque opportuno rivolgersi ad un medico omeopata per la prescrizione della terapia più confacente al caso specifico. Cordiali saluti.
giuseppina dice
Gentile dottoressa, soffro di afonia dovuta a un imprevisto colpo di tosse mentre stavo ingerendo un cucchiaio di miele con gocce di olio essenziale di timo che mi erano stati consigliati per curare la tosse. Ho avuto una fortissima sensazione di bruciore alla gola e un attacco di vomito , espellendo muco. Il giorno seguente mi sono svegliata completamente afona…..lavoro con la voce e mi è indispensabile riprendermi presto. Un saluto e grazie
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Giuseppina, poiché da quanto descritto sembrerebbe che l’afonia sia una conseguenza di un evento traumatico, il rimedio omeopatico per eccellenza è Arnica montana. Per quanto riguarda la fitoterapia un preparato molto efficace, in grado di dare dei risultati immediati, è quello a base di Erisimo, che è una pianta toccasana indicatissima per tutti i disturbi della voce, denominata non a caso “l’erba dei cantanti”. Si può adoperare l’infuso delle foglie, da assumere nella misura di un cucchiaio più volte al giorno secondo necessità, oppure per fare dei gargarismi. Si può utilizzare anche la tintura madre della stessa pianta, da assumere diluita in un poco d’acqua, oppure la forma spray, reperibili in erboristeria. Dia anche un’occhiata all’articolo “Ritorna la voce” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”. Cordiali saluti.
maria dice
Salve, volevo chiederle un consiglio. Canto e spesso non so come risolvere questo problema ricorrente. Raucedine e necessità di schiarire la voce con la sensazione di muco sulle corde. Esiste qualche rimedio, utilizzabile anche prima di una performance? in questo caso la performance e breve e in mattinata (domani), per cui immagino ancora più difficile da gestire.
La ringrazio. Cordili Saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Maria, un rimedio fitoterapico molto efficace, in grado di dare dei risultati immediati, è un preparato a base di Erisimo, che è una pianta toccasana indicatissima per tutti i disturbi della voce, denominata non a caso “l’erba dei cantanti”. Si può adoperare l’infuso delle foglie, da assumere nella misura di un cucchiaio più volte al giorno secondo necessità, oppure per fare dei gargarismi. Si può utilizzare anche la tintura madre della stessa pianta, da assumere diluita in un poco d’acqua, oppure la forma spray, reperibili in erboristeria. Dia anche un’occhiata all’articolo “Ritorna la voce” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, dove sono riportati diversi preparati fitoterapici dell’antica tradizione che danno sempre dei buoni risultati, alcuni dei quali sono preparabili anche in casa. Cordiali saluti.
daniela dice
Buonasera mi hanno diagnosticato un polipo /angioma alla corda vocale sinistra ,dopo aver effettuato due visite da due diversi otorini.Entrambi mi hanno comunicato che dovrò operarmi seppur forme benigne.mi farebbe piacere provare una medicina alternativa naturale.mi potete consigliare qualcosa .Ringraziando Cordiali Saluti
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Daniela, l’omeopatia può dare dei buoni risultati nel trattamento delle poliposi, soprattutto quando queste sono di minori dimensioni, riuscendo in moltissimi casi a ridurre il volume dei polipi fino a farli scomparire. I risultati migliori si ottengono quando la terapia omeopatica è orientata a modificare il “terreno” del paziente predisposto alla produzione di dette formazioni. Infatti in campo omeopatico le poliposi sono considerate manifestazioni della diatesi hahnemanniana della “sicosi” (più modernamente chiamata “reticoloendoteliosi” cronica o “reticolosi”), legata ad una predisposizione costituzionale che comporta un rallentamento degli scambi e la tendenza all’accumulo di tossine, con la conseguente formazione localizzata di escrescenze benigne. La costituzione di riferimento dove più facilmente possono nascere i polipi è quella carbonica (corrispondente al brachitipo, con tendenza alla lentezza, alla ritenzione idrica, all’ipotiroidismo, al metabolismo lento, che è ordinato, tenace, freddoloso, che ama mangiare) e per tale motivo i rimedi omeopatici più adatti per la correzione del terreno fanno capo a questa costituzione. Tra questi il più importante, il più grande di tutti nella cura della “sicosi”, è Thuya, il quale, tra l’altro, ha anche una marcata lateralità sinistra e quindi a maggior ragione potrebbe essere adatto. Per i polipi alle corde vocali diverse volte vengono associati anche rimedi omeopatici come Argentum nitricum e Sanguinaria. Tenga però presente che in omeopatia i risultati si ottengono solo e soltanto se i rimedi assomigliano al paziente, sia nelle manifestazioni che nelle caratteristiche, e quanto maggiore è tale somiglianza tanto migliori saranno i risultati. Se lei quindi volesse ricorre all’omeopatia per il trattamento della sua poliposi, le consiglio di rivolgersi ad un medico omeopata che possa esaminare a fondo la sua situazione, inquadrare il suo biotipo, vagliare tutti i sintomi e quindi prescriverle una terapia ad hoc, ritagliata sul suo caso e sulla sua persona (rimedi, diluizioni, posologie, tempi, ecc.), secondo i corretti canoni omeopatici e medici in generale. Cordiali saluti.
Mauro Santagata dice
Salve sn un istruttore di spinning..mi e’ capitato di fare lezioni senza microfono..e ho fatto sforzi con la voce da pazzi!. Andandisene la voce quasi del tutto!..la tosse continuativa per 1 mese.l otorino mi ha data cure cosiringhe cortisine a antibiotico. Sn stato un po meglio..ma facendo una lezione sforzando un po di nuovo con la tosse.! Cara dott.ssa una cura definitiva ce??
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Mauro, diversi rimedi omeopatici del presente articolo possono essere utili in caso di disfonia causata da un uso improprio, eccessivo e prolungato della voce, tra i quali, al fine di ottenere i risultati migliori, occorrerà individuare il rimedio che contempla una sintomatologia molto somigliante alla propria, così come richiede l’omeopatia con la legge dei simili. Ad esempio si potrebbe pensare a rimedi come Arnica montana, Arum triphyllum, Ferrum phosphoricum, Stannum metallicum, Verbascum. Relativamente alla fitoterapia, tenga presente che una pianta toccasana indicatissima per tutti i disturbi della voce è l’Erisimo, denominata non a caso “l’erba dei cantanti”, di cui si può adoperare l’infuso delle foglie, da assumere nella misura di un cucchiaio più volte al giorno secondo necessità, oppure per fare dei gargarismi. Si può utilizzare anche la tintura madre della stessa pianta, da assumere diluita in un poco d’acqua, oppure la forma spray. Cordiali saluti.
Giovanna dice
Gentile dott.ssa, mio figlio di nove anni causa noduli alle corde vocali ha spesso la voce molto bassa. A parte la logopedia non mi è stata consigliata altra cura, per di più nei giorni in cui il problema è particolamente rilevante non so come alleviarlo. Cosa mi consiglia?
La ringrazio
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Giovanna, tra i rimedi omeopatici del presente articolo, che potrebbero fornire un aiuto, troviamo essenzialmente Thuya e Arnica montana. Sarebbe comunque importante un presidio medico. Cordiali saluti.
Giacomo dice
Gentile Dott.ssa,
sono un attore di 39 anni, ho sofferto per anni di mal di gola cronico. Dopo alcuni rimedi antroposofici (Zinnober D20 della Welwda) il dolore perenne alla gola è passato lasciando però la parte assai sensibile e delicata. Adesso, quasi sempre in prossimità del debutto (è questo che mi fa pensare anche a delle cause di origine nervosa), la voce si abbassa e provo la classica sensazione di affaticamento, dovuta ovviamente anche al continuo uso (parecchie ore al giorno) della stessa.
Che rimedi mi consiglia? La ringrazio sin da ora per la sua cortese risposta.
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Giacomo, è probabile che la sua disfonia sia dovuta soprattutto ad un uso eccessivo della voce, legato alla sua attività, che potrebbe causare un sovraffaticamento delle corde vocali, cui potrebbe aggiungersi o meno anche la causa psicogena. I rimedi omeopatici più adatti, come risulta nel presente articolo, potrebbero essere Argentum nitricum, Arnica montana, Aurum triphyllum, Ferrum phosphoricum, Ignatia amara, Stannum metallicum, Verbascum. Verifichi lei, avvalendosi delle note caratteristiche che accompagnano ciascun rimedio, quale presenta una sintomatologia più somigliante alla sua, condizione questa, com’è noto, indispensabile per ottenere dei risultati positivi in campo omeopatico. Passando alla fitoterapia, tenga altresì presente che una pianta toccasana indicatissima per tutti i disturbi della voce è l’Erisimo, denominata non a caso “l’erba dei cantanti”, di cui si può adoperare l’infuso delle foglie, da assumere nella misura di un cucchiaio più volte al giorno secondo necessità, oppure per fare dei gargarismi. Si può utilizzare anche la tintura madre della stessa pianta, da assumere diluita in un poco d’acqua, oppure la forma spray. Il risultato è eccezionale. I due trattamenti, quello omeopatico e quello fitoterapico, possono tranquillamente coesistere. Cordiali saluti.
Luigi dice
Gentile Dott.ssa, il mio bambino di 7 anni e’ nato con un ipospadia, poi corretta chirurgicamente. Quello che volevo chiederle pero’, riguarda la voce del bambino. Manifesta sin da molto piccolo una disfonia, una espressione della voce, del suono vocale come “bloccato all’interno”, una specie di voce rauca, non completa e piena, come se non riuscisse ad esprimere pienamente la voce. Mi potrebbe consigliare qualche rimedio omeopatico o naturale, per questo caso? … in attesa la ringrazio gentilmente
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Egregio Luigi, la prima cosa da fare, se non l’avesse già fatto, è di individuare la causa della forma di disfonia perché, ovviamente, la cura è strettamente legata ad essa. Ad esempio nelle forme organiche la terapia può essere farmacologica o chirurgica, mentre nelle forme funzionali si può ricorrere alla rieducazione logopedica. Non è esclusa neanche un’opportuna combinazione dei suddetti interventi. Una volta individuata la causa, ripeto, sarà possibile valutare se l’omeopatia o un’altra medicina naturale potrà produrre un risultato positivo e scegliere di conseguenza il rimedio adatto. Cordiali saluti.
ELENA dice
Gentile dott.ssa sono una mamma di tre bimbi piccoli, l’ultimo ha 7 mesi e lo sto ancora allattando. sono più di due mesi che soffro di problemi di disfonia alla voce, la voce va e viene, è molto bassa e roca. continuo a raschiarmi la gola con colpi di tosse, ma non cè espettorazione o quasi nulla! (non so se il problema è il mio continuo parlare e gridare per i bambini o se per mancanza di vitamine dovute all’allattamento). Il mio medico di base mi ha prescritto aerosol con cortisone e ambroxolo, ma non voglio usare cortisoni, sono per i rimedi naturali. mi può aiutare, i rimedi sopra descritti sono tantissimi e non so verso quale orientarmi…
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Elena, se trova difficoltà ad individuare tra i tanti rimedi omeopatici quello con il quale ravvisa maggiore somiglianza, la invito a consultare l’articolo “Ritorna la voce” nella sezione del sito “Rimedi della nonna”, ove sono riportati diversi rimedi naturali dell’antica tradizione di origine vegetale, molto efficaci proprio per i disturbi della voce. Le segnalo in particolare l’infuso o la tintura madre di Erisimo, che è una pianta officinale denominata non a caso “l’erba dei cantanti”. L’infuso può essere bevuto, come indicato nell’articolo, oppure può essere utilizzato per fare gargarismi. La tintura madre può essere assunta nella posologia di 20-30 gocce, 2-3 volte al dì, diluite in un poco d’acqua (le dosi dipendono dalla concentrazione della tintura, per cui è opportuno seguire le istruzioni della confezione), oppure si può utilizzare la forma spray. Cordiali saluti.
marisa dice
gentile dottoressa, ho letto tutti i consigli che Lei gentilmente offre. Io purtroppo sono tre mesi che ho una voce velata(canto in un coro) che nn riesce a ritornare chiara. L’otorino mi ha dato antibiotici, ora sto prendendo cortisone 30 mg.ma nulla. Sempre secondo l’otorino, che mi ha effettuato una endoscopia alle corde vocali,m dice che nn ci sono ne polipi (per fortuna) ne altro ma soltanto un leggero muco che ricopre le corde vocali: ma io intanto nn guarisco. Nn c’e’ qualche cura alternativa? Aspetto con ansia la Sua risposta e La saluto cordialmente. marisa
Dott.ssa Rita della Volpe dice
Gentile Marisa, la invito a consultare l’articolo “Ritorna la voce” della sezione del sito “Rimedi della nonna”, ove sono riportati diversi rimedi naturali dell’antica tradizione di origine vegetale, molto efficaci proprio per schiarire la voce. Le segnalo in particolare l’infuso o la tintura madre di Erisimo, che è una pianta officinale denominata non a caso “l’erba dei cantanti”. L’infuso può essere bevuto, come indicato nel sito, oppure può essere utilizzato per fare gargarismi. La tintura madre può essere assunta nella posologia di 20-30 gocce, 2-3 volte al dì, diluite in un poco d’acqua (le dosi dipendono dalla concentrazione della tintura, per cui è opportuno seguire le istruzioni della confezione), oppure si può utilizzare la forma spray. Cordiali saluti.