I borborigmi sono rumori, brontolii, generati dall’attività gastrica ed intestinale, sono la cosiddetta “pancia che brontola“. Alcune volte, il brontolio è avvertito esclusivamente dalla persona, in altri casi è talmente forte da poter essere udito anche da altri.
La causa dei borborigmi può essere assolutamente fisiologica oppure, in caso di aumentata frequenza ed intensità, accompagnarsi a condizioni morbose. Tra le condizioni morbose ci sono: sindrome dell’intestino irritabile, celiachia, emorragie ed ostruzioni intestinali. In tutte queste situazioni, i borborigmi sono tipicamente associati ad altri sintomi gastrointestinali, come gonfiori, crampi addominali, diarrea e meteorismo.
Escludendo le cause morbose, la loro origine è assimilabile all’avanzamento dei gas prodotti durante il processo digestivo o a digiuno, nel lume intestinale.
L’apparato digerente si prepara all’immediato arrivo del cibo con le secrezioni digestive e con i movimenti peristaltici, che aumentano anche in condizioni di digiuno. Può anche accadere che i borborigmi siano stimolati dal cervello che, al semplice profumo del cibo o al suo solo pensiero, al rumore delle stoviglie, o all’odore che si diffonde con la cottura del cibo invia messaggi nervosi e ormonali allo stomaco. Lo stomaco, a sua volta, avvia la produzione di succhi gastrici, responsabili dei borborigmi. A digiuno, si amplifica l’intensità sonora.
L’intensificazione percettiva dei borborigmi dopo un pasto può essere anche legata all’ingestione di cibi verso cui si è intolleranti o di pasti troppo abbondanti o all’ingestione di alimenti ricchi di zuccheri. Anche l’ansia e lo stress possono creare problemi gastro-enterici, tra cui certamente i borborigmi, con tutti i disturbi ad essi associati.
Inoltre, cattive abitudini come mangiare velocemente o mentre si parla, e il consumo eccessivo di gomme da masticare può favorire l’ingestione di aria durante i pasti. In questo caso, come già accennato, si parla di aerofagia, che si può associare a frequenti eruttazioni, flatulenza, e ovviamente anche a un aumento dei borborigmi. Alla presenza di gas nell’apparato digerente contribuisce anche il consumo eccessivo di bevande gassate.
Ma forti borborigmi possono essere dovuti anche all’assunzione di farmaci particolari, utilizzati nei casi di diabete o di obesità, che interferiscono con l’assorbimento dei nutrienti.
In omeopatia i b. sono trattati prevalentemente con i seguenti principali rimedi
Agaricus muscarius, Allium cepa, Aloe socotrina, Causticum, Chamomilla, China, Crotom tiglium, Dioscorea villosa, Gnaphalium, Guiacum, Helleborus, Ignatia amara, Iodum, Jatropha, Lycopodium, Magnesia carbonica, Nux vomica, Phosphorus, Phosphoricum acidum, Pulsatilla, Robinia, Sulphur.
Altri rimedi omeopatici che potrebbero rivelarsi utili sono i seguenti
Aconitum, Aesculus hippocastanum, Agnus castus, Anacardium orientale, Ambra grisea, Ammonium muriticum, Antimonium crudum, Apis, Argentum nitricum, Arnica, Arsenicum album, Asa foedita, Asarum europoem, Baryta carbonica, Belladonna, Borax, Bryonia, Calcarea carbonica, Carbo animalis, Carbo vegetabilis, Cicuta virosa, Cocculus, Coffea cruda, Colchicum, Colibacilline, Colocyntis, Conium, Crotom tiglium, Cuprum metallicum, Cyclamen, Ferrum phosphoricum, Graphites, Hyosciamus, Kali carbonicum, Kali iodatum, Magnesia phosphorica, Medorrhinum, Menyanthes, Mercurius sol., Mezereum, Moschus, Natrum carbonicum, Natrum muriaticum, Natrum sulfuricum, Nitri acidum, Nux moscata, Ornithogalum, Oxalic acidum, Petroleum, Platina, Plumbum, Psorinum, Pyrogene, Ranonculus bulbosus, Raphanus, Ratanhia, Rauwolfa serpentina, Rhus toxicodendron, Rumex crispus, Secale cornutum, Sennna, Sepia, Stannum, Sulfuricum acidum, Teucrium, Thuya, Veratrum viride, Zincum.
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(*) V. Note esplicative