L’Aglio comune è una pianta erbacea perenne la cui specie botanica è Allium sativum e appartiene alla famiglia delle Liliaceae. La pianta cresce su terreni ben drenati, in zone con clima temperato ed è originaria dell’Asia centrale. Dall’Asia si sarebbe poi diffusa in tutte le aree temperate e subtropicali del pianeta. L’Aglio possiede un bulbo formato da diversi bulbetti (spicchi) racchiusi in una tunica membranosa, uno stelo singolo con foglie lunghe e sottili, un’ombrella di fiori eduli e bianchi. Il Italia si coltivano il bianco, il rosa ed il rosso. I boccioli e gli steli sono ingredienti della cucina cinese, le foglie e gli steli in Cina vengono sottoposti a imbianchimento.
Gli spicchi aggiungono sapore ai cibi, specialmente nelle zone calde dove le piante sviluppano il massimo aroma. Essi costituiscono uno degli aromatizzanti più popolari e ampiamente usati nei manicaretti e negli intingoli oltre ad essere un condimento nelle salse. L’aroma aumenta quando i bulbi vengono affettati o tritati. La loro essenza solforata assai forte si estende anche all’alito, al sudore, ai gas intestinali. Per eliminare l’odore dell’alito basta mangiare dei semi di anice o alcuni chiodi di garofano oppure le foglie di prezzemolo.
Il loro odore caratteristico è dovuto a numerosi composti organici di zolfo tra cui l’alliina ed i suoi derivati, come l’allicina ed il disolfuro di diallile. L’aglio contiene anche altre sostanze tra cui garlicina, vitamine A, B, C, zuccheri, fitosteroli, lipidi, mucillagini.
L’allicina e la garlicina possiedono un’efficace azione antibiotica.
L’Aglio è anche un ottimo medicamento
- Per la sua azione antibatterica e antimicotica esso trova impiego come antisettico nelle infezioni delle vie aeree superiori e dell’apparato gastroenterico;
- è di aiuto nelle affezioni catarrali in alcune forme di micosi del piede e dell’orecchio;
- stimola la digestione;
- favorisce la fluidificazione del sangue per la sua azione antiaggregante piastrinica;
- è ipolipidemizzante, ovvero contrasta la formazione dei grassi e del colesterolo;
- riduce la pressione sanguigna; è immunostimolante;
- facilita la maturazione di foruncoli e ascessi;
- è antielmintico (gli elminti sono una classe di vermi parassiti dell’intestino)
- sostituisce l’ammoniaca in caso di punture di api e vespe;
- è antiossidante ed è un chelante per le molecole di mercurio, piombo e cadmio;
- svolge anche un’attività diuretica, il che giustificherebbe il suo effetto lievemente ipotensivo;
- è un antiaterogeno (contrasta la formazione di placche nelle arterie), quindi esercita un effetto protettivo a livello cardiovascolare e di prevenzione nei confronti della malattia aterosclerotica.
Antichi usi
Fin dai tempi antichi l’aglio era considerato un potente vermifugo. I bulbi venivano pestati nel vino o nel brodo, oppure consumati con il pane per avere un effetto più rapido. Inoltre, i bulbi, mescolati all’olio di oliva erano considerati un eccellente rimedio per le scottature.
La pianta era già nota agli antichi Egizi. Si narra che una razione quotidiana di bulbi, somministrata agli operai che lavoravano alle piramidi aumentava la loro resistenza fisica.
I bulbi pestati erano usati per fare cataplasmi nei dolori reumatici, per eliminare calli e verruche, per maturare i foruncoli e gli ascessi. Questa tecnica è ancora oggi in uso.
Le nostre nonne mettevano gli spicchi nei punti di ingresso delle formiche, per tenerle lontane.
Nel passato si riteneva che la sua essenza preservasse dalle malattie infettive quali il colera, il tifo, la difterite, ecc. e dalle malattie influenzali.
Negli orti e in campagna i bulbi, unitamente ai semi di anice, venivano posti nelle tane delle talpe perché si riteneva che questo mix fosse un potente veleno per questi animali (mettere il link talpa di schede scuola).
La specie selvatica Allium ursinum cresce nei boschi in luoghi umidi ed è usata alla stessa maniera della specie Allium sativum.
In Omeopatia
Allium sativum si usa per persone che tendono ad eccedere nell’alimentazione, e il cibo di cui hanno abusato è la causa dei loro mali.
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(*) V. Note esplicative